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“La gestione della classe e degli alunni difficili”: riprendono i webinar dell’Ups sui temi dell’educazione

Riprendono i webinar organizzati dalI’Istituto di Psicologia dell’Università Salesiana sui temi dell’educazione.

Il primo si terrà lunedì 4 dicembre dalle ore 18.30 – 19.30 dal titolo: “La gestione della classe e degli alunni difficili”, interverranno il prof. Alberto Pellai – Prof. Alessandro Ricci – Prof. Zbigniew Formella – Dott. Marco Maggi.

Si potrà seguire qui:

 

Ladri di futuro, i giovani e le opportunità mancate: al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma si dialoga con le istituzioni

Pubblichiamo il comunicato stampa del Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma.

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Oggi, in realtà, ogni opera di educazione sembra diventare sempre più ardua e precaria. Si parla perciò di una grande “emergenza educativa”, della crescente difficoltà che s’incontra nel trasmettere alle nuove generazioni i valori-base dell’esistenza e di un retto comportamento, difficoltà che coinvolge sia la scuola sia la famiglia e si può dire ogni altro organismo che si prefigga scopi educativi. Possiamo aggiungere che si tratta di un’emergenza inevitabile».( Benedetto XVI – Discorso alla Diocesi di Roma giugno 2007).

Se l’educazione viene lasciata ai margini, in una società che pretende il risultato immediato, il tutto e subito, se non ci prendiamo cura noi dei giovani, prima o poi finisce che lo fa qualcun altro. Ogni occasione mancata, lascia spazio a scenari catastrofici per i giovani. Non si tratta solo di devianza, ma di una condizione di fragilità diffusa che incide non solo sul futuro dei giovani ma inevitabilmente anche sul nostro.

L’abbattimento del tasso di abbandono scolastico resta una delle principali sfide a livello europeo di questo decennio. Soprattutto nel mondo post-Covid, il livello di istruzione appare una variabile sempre più determinante per le condizioni di vita delle persone.

Nell 2022, la percentuale degli studenti italiani che hanno abbondonato la scuola si attesta al l’11,5% degli iscritti, pari al 3,6% in più rispetto ai valori medi UE27; nella Regione Lazio il tasso di abbandono è pari al 7,4%. Apparentemente in discesa negli ultimi anni, il miglioramento complessivo non deve far trascurare due aspetti: se da una parte calano gli abbandoni scolastici “espliciti” (studenti che lasciano la scuola), aumentano quelli “impliciti” ovvero di coloro che, pur completando il percorso di studi, non raggiungono competenze.

A questo stato di disagio, si aggiunge il tasso di criminalità giovanile. I minori denunciati nel 2022 sono stati 29.547 pari al 5% del totale denunciato; mentre quelli arrestati sono stati 4.176 ovvero il 3% sul totale arrestato. I numeri indicano un andamento tendenzialmente in crescita; in particolare negli ultimi due anni, l’incremento è stato significativo: nel 2021 sono stati 30.405 (+15,7% rispetto al 2020) le segnalazioni su minori e 33.723 nel 2022 (+10,9% rispetto al 2021). Si tratta di un dato significativo, che sembra annullare i progressi compiuti in precedenza e che appare coerente con la situazione di disagio giovanile evidenziata da varie ricerche condotte in àmbito psicologico e sociologico.

Mai scenario è più vicino al Borgo Ragazzi don Bosco che insiste sul territorio del V Municipio ed in modo particolare sul quartiere del Quarticciolo che, negli ultimi mesi, è salito agli onori della cronaca a causa di alcuni eventi legati alla malavita.

Sui ragazzi del nostro territorio cerchiamo di intervenire attraverso azioni di prevenzione affinché non siano vittime di quella povertà educativa che porta a lasciare la scuola, a delinquere, ad entrare ai margini della società.

Il 24 novembre, alle ore 9.30 il Borgo Ragazzi don Bosco vuole ribadire con forza che l’educazione è l’unica azione pacifica, per quanto lenta, che oggi abbiamo a disposizione per avviare i giovani a una buona e responsabile vita adulta, per offrire loro la possibilità di costruire il proprio futuro e per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento.

Senza giovani non c’è futuro. Per garantire un domani degno di essere chiamato tale, sia per noi adulti che per i giovani, è necessario attivare un lavoro di rete, un percorso di coprogettazione con le istituzioni, divenendo uno dei loro interlocutori privilegiati, una collaborazione con aziende e benefattori per sostenere azioni di intervento mirate e per inserire i giovani esclusi nel mondo del lavoro.

Interverranno:

  • Avv. Civita di Russo, Vice Capo di Gabinetto della Regione Lazio
  • Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma
  • Mauro Caliste, Presidente del V Municipio di Roma
  • Beatrice Fazi, lettura ed interpretazione della storia di un ragazzo
  • Ragazzi
  • Benefattori

 

 

Voci Fraterne, la rivista degli Exallievi torna in classe per parlare ai ragazzi

Voci Fraterne, rivista ufficiale della Federazione Italiana Exallievi ed Exallieve di Don Bosco, ritorna in classe per formare le giovani generazioni al bello ed al corretto, attraverso una lezione di giornalismo che ha avuto come destinatari gli alunni delle classi quinte C e D della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Mazzarino, retto dalla dirigente scolastica Rita Cardamone.

La lezione è stata tenuta dal direttore della stessa rivista, Valerio Martorana, che è di Mazzarino e che da 10 anni è alla guida della rivista degli Exallievi d’Italia, in sinergia con le docenti Loredana Gallotta, promotrice dell’iniziativa, con Maria Teresa Cammilleri, Maria Zuccalà, Giuseppa Scebba, Maria Stella Zafarana, la tirocinante Ilenia Arcadipane e la vicepreside Concetta Marino.

Gli alunni delle due classi, nelle giornate di lunedì e giovedì, hanno avuto modo di apprendere che la mission della rivista è quella di informare, formare ed animare tutti gli Exallievi di Don Bosco: “Bisogna avere passione per la narrazione dei fatti, curiosità ed amare la lettura – ha affermato Valerio Martorana- e ciò deve indurre ad esser preparati, a saper leggere il territorio in cui si opera, a radiografarne ogni angolo per essere capaci di ragionare, riflettere e discernere”.

Spiega l’insegnante Loredana Gallotta: “Abbiamo deciso di tenere una lezione di giornalismo con chi se ne occupa, capirne di più per esser preparati, per essere dei bravi educatori. I bambini sono rimasti attenti ed hanno interagito”.

La lezione ha avuto come obiettivo quello di fornire le conoscenze di base sul mondo della stampa, in chiave salesiana, introducendo i ragazzi al lavoro nella redazione di una rivista, con una panoramica sui caratteri distintivi di questa forma di giornalismo: struttura, ruoli e funzionamento della redazione, figure professionali, organizzazione del lavoro, stampa e diffusione.

Ecco l’elenco degli alunni che hanno partecipato. Classe VD: Federico Bascetta, Alessia Bonifacio, Gioele Butera, Mattia Cannarozzo, Ileana Carnevale, Francescapia Catrini, Chiara Collodoro, Filippo Di Benedetto, Giorgia Failla, Laura Filì, Saverio Gesualdo, Anastasia e Giorgia Incarbone, Giuseppe Giacomo Lupo, Viola Narduzzo, Salvatore Vincenzo Neri, Francesca Nolasco, Siria Ottavio, Gabriel Passaro,  Antonino e Rocco Quattrocchi.

Classe VC: Gioia Arcadipane, Kevin Bongiovanni, Salvatore Brancato, Adele Maria Cantello, Larissa Andrea Creanga, Giulia Cusenza, Elia Pio Ferrigno, Gabriel Ficarra, Matteo Galanti, Arcangela Vita Greco, Gabriele Placio Lanaia, Kevin Lo Porto, Nicholas Rosario Miccichè, Arianna Neri, Selene Russo, Filippo Sottosanti, Clarissa Terranova, Gioele Dario Vincenti, Elisea Vitello.

 

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Iusto: Open Day – Presentazione dei corsi di Laurea

A partire da aprile, Iusto darà il via agli Open Day in cui verranno presentati i corsi di Laurea in relazioni pubbliche e comunicazione, scienze dell’educazione, psicologia.   

Di seguito la notizia di IUSTO 
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Entra allo IUSTO!

L’Open Day è un’importante occasione per conoscere e approfondire i corsi di laurea, le modalità di ammissione, le strutture e servizi dell’Ateneo.

Potrai conoscere il Responsabile del corso di laurea, i coordinatori e confrontarti con gli studenti che già frequentano.

L’evento è gratuito ed aperto a tutti, è richiesta la conferma della partecipazione.

Vuoi diventare un professionista della Comunicazione?

ISCRIVITI ALLA LAUREA IN RELAZIONI PUBBLICHE E COMUNICAZIONE!

Baccalaureato o Laurea triennale

Frequenza: settimanale

Il percorso formativo combina una solida preparazione nelle discipline fondamentali per la formazione del professionista della Comunicazione con esperienze pratiche e laboratoriali, con particolare attenzione ai contesti digitali, finalizzate all’acquisizione di competenze essenziali per rispondere alle esigenze più recenti del complesso mondo lavorativo attuale. Il corso ha l’obiettivo di formare futuri professionisti della Comunicazione: nello specifico, la formazione è incentrata sulle competenze e abilità nell’ambito delle Public Relations, Human Resources, Terzo Settore e Organizzazioni.

DATE

  • mercoledì 6 aprile ore 16.30
  • sabato 14 maggio ore 10.30
  • lunedì 13 giugno ore 16.30
  • lunedì 12 settembre ore 14.30

Vuoi diventare Educatore professionale?

ISCRIVITI ALLA LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE!

Scegli tra i due percorsi di Baccalaureato o Laurea triennale:

  • EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO
  • EDUCATORE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA

Frequenza: settimanale

DATE

  • venerdì 25 marzo ore 16.30
  • venerdì 6 maggio ore 14.30
  • venerdì 10 giugno ore 14.30
  • sabato 10 settembre ore 10.30

Vuoi studiare Psicologia?

ISCRIVITI ALLA LAUREA IN PSICOLOGIA

Baccalaureato o Laurea triennale, scegli se frequentare in settimana o week-end.

DATE

  • venerdì 25 marzo ore 14.30
  • giovedì 5 maggio ore 14.30
  • giovedì 9 giugno ore 14.30
  • venerdì 9 settembre ore 10.00

Vuoi diventare Psicologo e sei già laureato o ti stai per laureare in Psicologia?

ISCRIVITI ALLA LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA!

Corso di Licenza (due anni)

Il Corso di Laurea si propone di formare psicologi in grado di operare nel campo dell’educazione, della salute e delle organizzazioni con competenze e abilità adeguate all’uso di strumenti conoscitivi e di metodologie per la ricerca, la prevenzione, la diagnosi e l’intervento in ambito psicologico a livello individuale, di gruppo, organizzativo e di comunità. Prepara all’esercizio della professione di Psicologo, previo svolgimento del tirocinio post-laurea e superamento dell’esame di Stato previsto per l’iscrizione alla Sezione A dell’Albo professionale.

Potrai scegliere tra tre percorsi, riservati a laureati o laureandi in Psicologia triennale:

  • PSICOLOGIA DEL LAVORO, DELLE ORGANIZZAZIONI E DELLA COMUNICAZIONE
  • PSICOLOGIA CLINICA E DI COMUNITÀ 
  • PSICOLOGIA APPLICATA ALL’INNOVAZIONE DIGITALE

DATE

  • mercoledì 6 aprile ore 14.00
  • mercoledì 11 maggio ore 14.00
  • mercoledì 6 luglio ore 14.00
  • venerdì 9 settembre ore 14.00

Per ulteriori informazioni contatta l’Infopoint (011 2340083) nei seguenti orari: da lunedì a venerdì 10.00-13.30/14.30-17.00

IUSTO

Inaugurazione nuova sede ENFAP a Forlì

Dal sito dell’ispettoria Lombardo emiliana.

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La festa di San Giovanni Bosco 2022 a Forlì è stata impreziosita dall’inaugurazione della nuova sede di Formazione Professionale. L’Opera salesiana ha infatti ampliato la propria offerta formativa con nuovi corsi destinati all’educazione e formazione delle ragazze.

Le ragioni di queste iniziative sono state ben espresse dal Direttore, don Piergiorgio Placci, e da don Gianni Danesi, direttore del CNOS-FAP Emilia-Romagna.

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Avvenire – Don Chavez: La “lezione” di Don Bosco, trarre occasioni da avversità

Da Avvenire, intervista a don Pascual Chavez Villanueva.

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Pochi giorni fa il messicano don Pascual Chavez Villanueva, 74 anni, rettor maggiore emerito della Congregazione dei salesiani (che ha guidato dal 2002 al 2014) ha tenuto all’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco una conferenza su “Educare all’ottimismo”. Lo abbiamo
intervistato, in vista della festa di san Giovanni Bosco che si celebra il prossimo lunedì, a partire da questa intuizione.

Perché è importante oggi educare all’ottimismo e alla speranza?
La pandemia ci ha preso alla sprovvista. Eravamo convinti di essere nel tempo dell’ Homo Deus di cui parla lo storico israeliano Yuval Noah Harari, l’uomo che si crede immortale. E invece abbiamo toccato con mano la fragilità. Non avremmo mai pensato che una molecola avrebbe messo in ginocchio l’intera umanità. A questa crisi sanitaria ne sta seguendo una economica, con effetti devastanti, e un forte disagio sociale. In questo contesto dilagano rassegnazione, pessimismo e disperazione.

Cosa farebbe oggi don Bosco, in tempi di pandemia?
Le giovani generazioni non hanno conosciuto la guerra o la fame; erano abituate a misurarsi solo con virus informatici, per i quali esistono molti antivirus. Di qui lo choc. Io seguo in Rete molti youbuters e influencer: durante il lockdown erano letteralmente ammutoliti. Perché? Non erano preparati per affrontare gli eventi negativi, trasformandoli in piattaforme per un rilancio, che è proprio quanto ha fatto don Bosco. Le condizioni avverse per don Bosco (e quante ne ha sperimentate nella sua vita!) si sono rivelate occasioni per dare il meglio di sé, reagendo con resilienza. Una grande lezione per l’oggi.

Che differenza c’è tra un ottimismo generico e la speranza cristianamente intesa?
Il primo è espressione di un sentimento umano, lo sforzo, talvolta velleitario, di chi cerca vie d’uscita nel buio. La speranza del cristiano, invece, si fonda sul fatto che c’è stato Uno, una sola persona nella lunga storia dell’umanità, che ha vinto la morte. Non l’ha fatto con la tecnologia, non è ricorso alla clonazione, ma con l’unica energia capace di vincere la morte: l’amore. Il fatto che Dio Padre abbia resuscitato Gesù ci dà la speranza che nessun male è definitivo. E questo mette il cristiano nelle condizioni di uscire da sé, dalla sua autoreferenzialità, per vivere a servizio degli altri.

I giovani però si trovano a vivere in un mondo segnato da consumismo ed egoismo…
Educare alla speranza ci permette di affrontare le sfide della pandemia ma, soprattutto, il problema più grave in assoluto: l’immanentismo. Avendo chiuso l’uomo nell’aldiqua, non ci dobbiamo stupire se i ragazzi si accontentano di vivacchiare, sprecando la loro esistenza e se fanno tanta resistenza a prendere impegni definitivi, optando per scelte continuamente reversibili. Si vive l’oggi, senza una prospettiva di lungo termine. Per me questa è la sfida più impegnativa: c’è bisogno di educare all’Assoluto. Altrimenti, si riduce la vita a un mero ciclo biologico senza che abbia un senso.

Molti giovani, dopo aver ricevuto un’educazione cattolica, lasciano la Chiesa e prendono altri sentieri. Perché avviene questo e come si risponde a tale fenomeno?
I ragazzi stanno abbandonando la Chiesa perché non ne capiscono più il linguaggio e i riti. C’è bisogno un grande cambiamento nell’itinerario alla fede. Abbiamo seguito fin qui un percorso di tipo “cronologico”, proponendo via via la catechesi per fasce d’età, ma oggi questo schema non funziona più. Si deve passare ad un approccio “kairologico”, che mette al centro il “kairòs”, ossia situazioni ed esperienze che toccano i ragazzi nel profondo e sollevano interrogativi. È questo il motivo per il quale hanno molto successo i vari “Cammini”. Del resto, il modello-principe per educare alla fede è più che mai quello di Emmaus.

In che senso?
Gesù vede i discepoli disincantati, delusi. E cosa fa? Cammina con loro. Non rimprovera e non dà lezioni, ma ascolta. Il guaio, come educatori, è che spesso diamo ai giovani risposte a domande che non hanno, mentre fatichiamo ad ascoltarli davvero. Da dove si comincia? Un tempo si partiva dalla testa per arrivare al cuore, ora dobbiamo fare il contrario, stimolando l’immaginazione. Vale anche per l’educazione alla fede. L’ultima cosa che adolescenti e giovani oggi vogliono è che si tarpi le ali ai loro desideri e ai loro sogni. Don Bosco era maestro in questo e dobbiamo ispirarci a lui.

AVVENIRE – Don Bosco, l’opera di Alassio comunità educante

Da Avvenire, un articolo sulla nuova comunità educante di Alassio. Di Gianmaria Mandara.

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Sono passati 151 anni da quando san Giovanni Bosco ha fondato ad Alassio la prima scuola salesiana fuori dal Piemonte e da allora tante generazioni di studenti e insegnanti si sono avvicendate sui banchi di scuola ma la bussola continua ad essere il carisma salesiano. Molte delle intuizioni pedagogiche di don Bosco sono ora condivise in tanti contesti educativi ma quel felice connubio tra ragione, religione e amorevolezza, pilastri del sistema preventivo pensato dal santo torinese, si possono ritrovare e respirare solamente in una scuola salesiana. In tutti questi anni, inevitabilmente molte cose sono cambiate ma c’è un filo rosso che accompagna la storia del “Don Bosco” di Alassio: la presenza di una bella comunità educativa che quotidianamente sa mettersi in gioco, accogliendo con speranza le sfide del tempo presente. Ne è prova la decisione della circoscrizione salesiana dell’Italia centrale di attuare un rinnovamento delle modalità organizzative e gestionali, affidando l’Opera di Alassio ad un gruppo di laici corresponsabili, sotto la diretta responsabilità e l’accompagnamento della Circoscrizione e confermando la presenza dei salesiani. Pertanto ad affiancare questo cammino ricco di novità ci saranno le storiche presenze di don Giulivo Torri, don Natale Tedoldi, don Mario Perinati e Sandro Mariotti, luminose testimonianze di salesiani innamorati di Cristo, e la persona di don Karim Madjidi, già direttore dell’Istituto di Roma e Firenze e ora direttore a Vallecrosia. A conferma di questa vitalità ed entusiasmo nella Comunità Educativa Pastorale ci sono le tante attività proposte in queste prime due settimane di scuola agli studenti delle medie e delle superiori in aggiunta alle ore di lezione: “scuola in campo”, una esperienza di tre giorni a contatto con la natura nella casa alpina di Nava vissuta all’insegna del gioco, della responsabilità condivisa e della conoscenza reciproca tra studenti e insegnanti; la messa di inizio anno celebrata da don Karim lunedì 20 settembre, proprio nella ricorrenza della fondazione della casa ad opera di don Bosco; il “buongiorno”, un breve spunto di riflessione che quotidianamente apre le giornate a scuola secondo una felice intuizione di Mamma Margherita, e infine l’open day tutti i giorni per permettere a chiunque di “venire e
vedere” e scegliere di poter entrare nella grande famiglia salesiana.

Pagina FB Alassio

 

“Povertà educativa: cos’è indispensabile nell’educazione?”: incontro on line con il ministro Bonetti

“Povertà educativa: cos’è indispensabile nell’educazione?” è il titolo dell’incontro on line che si terrà giovedì 8 aprile (diretta YouTube e Facebook) dalle ore 21. L’incontro è organizzato dal Centro Culturale regionale “Enzo Piccinini” e dal centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine.

Partecipano:
Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità e la famiglia
Vincenzo Salerno, salesiano e direttore della comunità per minori “La Viarte” e per minori stranieri “S. Luigi Gonzaga”
Giosuè Casasola, psicologo
Matthew Pianaro, Cooperativa Fruts di Bosc

 

 

Il saluto del Presidente Sassoli all’incontro “Next Generation Edu”

In occasione dell’incontro online organizzato da Don Bosco InternationalNext Generation Edu. L’EDUCAZIONE PER IL FUTURO DELL’EUROPA” svoltosi venerdì scorso, 29 gennaio 2021,  ha preso parte ai saluti iniziali David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.

Stiamo vivendo un tempo di grandi sfide. La pandemia ha sconvolto le nostre vite. In questo momento è necessario fissare bene gli obiettivi, lavorare insieme con grande senso di responsabilità. Lo abbiamo detto più volte: l’Europa che uscirà da questa emergenza non potrà più essere la stessa ma dovrà dar prova di coraggio, guardare al futuro, alle prossime generazioni con rinnovato ottimismo e molta fiducia. Per questa ragione credo fortemente che l’educazione e la formazione siano due elementi essenziali per favori la comprensione reciproca, per accrescere nuove competenze, la capacità di interpretare la rapidità delle trasformazioni delle nostre società. Ma come ci insegna San Giovanni Bosco “educare” è anche “cosa di cuore”.

(David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo)

Di seguito il video:

Don Bosco International

CS Missioni Don Bosco: “24 gennaio, Giornata Mondiale dell’Educazione”

Si rende noto il Comunica Stampa di Missioni Don Bosco relativo alla Giornata Mondiale dell’Educazione del 24 gennaio per cui “Quest’anno la scuola è un’attesa delusa“. Di seguito l’estratto del comunicato a cura del Dipartimento Comunicazione Missioni Don Bosco e il relativo PDF  completo scaricabile.

24 gennaio, Giornata Mondiale dell’Educazione

Quest’anno la scuola è un’attesa delusa

23,8 milioni nel mondo di studenti potrebbero perdere l’anno
Le scuole salesiane contrastano l’abbandono scolastico dei più poveri

Alla sua terza edizione, la Giornata Mondiale dell’Educazione voluta dall’Assemblea dell’Onu potrebbe suonare come una beffa anziché la celebrazione della volontà congiunta di tutti popoli di soddisfare uno dei diritti umani fondamentali.

Si registra una caduta verticale quest’anno delle possibilità di frequentare percorsi scolastici sufficienti. Lo scenario globale è molto preoccupante poiché una generazione di giovani vede ridotte al lumicino le opportunità di formazione nelle diverse competenze e nelle capacità di relazione interpersonale fra i pari e con gli adulti. Missioni Don Bosco, che riceve costantemente rapporti dai missionari in tutto il mondo, ne dà conto in un articolo che pubblicherà nel suo sito a ridosso del 24 gennaio, e che anticipiamo qui di seguito.

Una situazione esemplare è quella dell’India, gigante asiatico lanciato nello sviluppo tecnologico e colpito pesantemente dalla diffusione del virus, che oggi fa i conti con la precarietà del sistema scolastico periferico, per intenderci quello privo di mezzi per la didattica a distanza. Anche in quella situazione i salesiani si adoperano per sostenere gli allievi e le loro famiglie con una strategia articolata. I costi sono sopportati anche da Missioni Don Bosco attraverso “borse di studio” che costituiscono il prolungamento del fondo di emergenza anti Covid-19 utilizzato nel corso del 2020. Anticipiamo ai giornalisti la descrizione di questo progetto, che sarà presentato attraverso il nostro sito e i social network.

La Giornata coincide con la festa di Francesco di Sales, il santo al quale Don Bosco ha ancorato la sua mistica traducendola in un metodo educativo tuttora praticato in 134 Paesi. Sulle dirette connessioni fra il pensiero del vescovo di Ginevra, protagonista della Riforma cattolica, e la vita dell’oratorio salesiano si esprimerà in una prossima intervista don Gianni Ghiglione, SDB: potrete ascoltarla in www.missionidonbosco.org

Siamo a disposizione – anche con il nostro presidente, Giampietro Pettenon – per gli approfondimenti sul tema e per i possibili contatti con i missionari.

Grazie dell’attenzione.

Antonio R. Labanca

Missioni Don Bosco ONLUS

via Maria Ausliatrice, 32 – 10152 Torino
tel. 011/399.01.01 – fax 011/399.01.95
e-mail: info@missionidonbosco.org
sito: www.missionidonbosco.org

Scarica il Comunicato

Missioni Don Bosco