Avvenire – L’odissea dei minori “invisibili”

Pubblichiamo l’articolo di Avvenire, a firma di Marco Birolini, sull’odissea dei minori stranieri non accompagnati e l’accoglienza della rete di Salesiani per il Sociale al Don Bosco di Napoli.

***

Un fiume di minori stranieri risale ogni anno l’Italia senza che praticamente nessuno se ne accorga. Sbarcano senza genitori a Lampedusa, oppure direttamente sulle coste siciliane, poi iniziano il viaggio verso Nord facendo perdere le loro tracce. Nel 2023 le comunità di accoglienza hanno presentato 17.535 denunce di scomparsa. Numeri enormi e drammatici: se 5723 sono stati ritrovati sani e salvi, 2 sono stati recuperati senza vita. E ben 11.810 mancano all’appello. Nessuno sa bene che fine abbiano fatto. Per provare a capirlo si può bussare alla porta di una delle tante realtà no profit che provano a prendersene cura. Il “Don Bosco” di Napoli, che fa parte della Rete Salesiani per il Sociale, è il principale punto di raccolta dei minori stranieri non accompagnati che transitano dalla Campania: l’istituto gestisce una comunità di accoglienza immediata, una a medio termine e un progetto rivolto a favorire l’inclusione sociale e lavorativa di chi diventa  maggiorenne. Il direttore, don Giovanni Vanni, è un punto di riferimento per giovani nordafricani, bengalesi, pakistani . In sei anni ha visto arrivare 799 ragazzi da ben 37 Paesi diversi: il mondo passa da Napoli ma in pochi sembrano rendersene conto. «Tanti provengono dalla Tunisia, ma negli ultimi due anni la maggioranza arriva dall’Egitto. Seguono un itinerario organizzato nei dettagli fin dalla partenza: partono da Tobruk, che è il porto libico più vicino al confine. In attesa del barcone restano stipati in un capannone: non subiscono violenze, però non sono liberi di uscire. L’età media si è abbassata: qualche giorno fa ho ricevuto un 14enne». Napoli è come un grande filtro dove si raggruma questa giovane umanità smarrita.

«La nostra è la prima grande città che si incontra risalendo da Sud – riflette don Vanni -. Chi sbarca sa solo che deve dirigersi a Nord, per il resto si affida al passaparola. E dopo lo scudetto Napoli è diventata ancora più famosa, c’è un effetto calamita. Questi giovani cercano subito di racimolare i soldi per il viaggio: lavorano in nero, generalmente nei campi, poi salgono su un treno o su un autobus. Il problema è che nessuno sembra vederli. Se hanno il biglietto, paradossalmente, diventano invisibili: viaggiano di notte, raramente qualcuno si preoccupa di chiedergli chi sono, dove vanno». La stazione è il punto d’approdo. Un porto terrestre. I minorenni mettono piede sulle banchine e per prima cosa cercano cibo. La mensa della Caritas li sfama e li affida a don Vanni, che li ospita nella comunità La Zattera. «Prima di arrivare da noi però bivaccano per alcuni giorni in stazione, tra l’indifferenza generale. Finché magari qualche poliziotto li nota e ci chiama. A volte sono gli stessi ragazzi già ospiti che ce li segnalano». Molti si ambientano, e una volta maggiorenni entrano nel progetto di inserimento. Il Don Bosco mette a disposizione una casa e li affianca nell’inizio del loro percorso da adulti. «Per prima cosa li aiutiamo a tenere in regola i documenti: carta identità e residenza. Così poi possono affittare un appartamento, lavorare e avere il medico. La scuola d’italiano è un altro fondamentale strumento di integrazione. E poi noi siamo un po’ i loro secondi genitori, cerchiamo di dargli quell’educazione che si basa su incoraggiamenti, ma anche su rimproveri. Il segreto è scorgere le loro inclinazioni e assecondarle, inserendoli magari nella formazione professionale». Il rischio che qualcuno sbagli strada è concreto, ma per fortuna poco frequente. «La soluzione lavorativa e abitativa aiuta: se uno ha il carattere solido non incontra grandi problemi. Ma i soldi facili e il vivere alla giornata possono essere una tentazione per chi è più debole o si sente chiedere denaro dalla famiglia di origine. Così può finire nei giri della criminalità. Ma devo dire che la percentuale degli ex allievi in prigione è bassa».

Altri, semplicemente, spariscono. «Trattenerli non si può. Ti dicono vado a fare un giro, o a prendere le sigarette. E non li vedi più. Poi magari ti chiamano dalla Francia, dove ad esempio vanno tutti i francofoni, per dirti che va tutto bene. Ma non puoi esserne certo, quindi non ritiri la denuncia di scomparsa». Il grande buco nero si alimenta anche così: l’Italia li perde di vista e arrivederci. Ma non mancano le ipotesi più inquietanti: «Alcuni anni fa un poliziotto mi accennò a un possibile traffico d’organi – rivela don Vanni – c’erano segnalazioni di un furgone sospetto che offriva passaggi verso Nord… Ma poi non ne ho più saputo nulla». Incubi che restano sullo sfondo di una situazione comunque difficile. «A volte qualcuno mi chiama dall’Emilia o dalla Lombardia. Si trovano al freddo, senza riparo e non sanno che fare». C’è chi se ne lava le mani, anche quando non potrebbe. «A fine gennaio mi chiamò un 17enne egiziano: la polizia lo aveva fermato e portato in Questura, poi gli aveva messo in mano un foglio con scritto: la signoria vostra è pregata di presentarsi lunedì ai servizi sociali. Ma era sabato e lui non sapeva dove andare. Gli ho pagato il biglietto del treno e l’ho fatto tornare a Napoli».

Don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, chiosa: «I migranti che accogliamo sono giovani che hanno avuto di meno dalla vita. Proprio per questo sono al centro della nostra azione sociale ed educativa che richiede il coinvolgimento di una comunità fatta di persone, associazioni, istituzioni e imprese. Una comunità capace di dare dignità ai giovani e di valorizzare il potenziale presente in ognuno di loro».

Didacta 2024 dedicata a Don Bosco, il ministro Valditara: “La scuola deve essere quella dei talenti valorizzati”

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha pubblicato un videomessaggio per la Fiera Didacta che si aprirà tra qualche giorno. Nel messaggio ha spiegato il motivo della dedica a San Giovanni Bosco dell’edizione 2024 della Fiera.

***

“Fiera Didacta Italia è uno dei più importanti appuntamenti fieristici sull’innovazione nel mondo della scuola e per la prima volta quest’anno anche nel campo dell’università. Esiste da oltre 50 anni in Germania e in Italia è presente dal 2017, si svolge ogni anno come ben noto alla Fortezza da Basso di Firenze, offre esperienze formative per i docenti, grazie anche all’opportunità di usufruire durante workshop e seminari di materiali tecnologici innovativi di ultimissima generazione”, dice il ministro Valditara nel video.

“Ma quest’anno Fiera Didacta Italia è particolarmente interessante perché abbiamo deciso di dedicare l’edizione 2024 a Don Giovanni Bosco fondatore dei Salesiani, fondatore delle scuole dei Salesiani. Padre e maestro di gioventù, lo aveva definito Giovanni Paolo II ma soprattutto suo è un pensiero bellissimo che faccio mio. Diceva don Giovanni Bosco: in ognuno di questi ragazzi  vi è un punto accessibile al bene,  compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare. È il tema della Lucerna dell’olio che ho più volte utilizzato,  e del fuoco che la scuola che deve saper accendere.  Quella Lucerna è in realtà la scuola dei talenti,  è la scuola di queste meravigliose intelligenze che sono in ognuno dei nostri ragazzi, tante intelligenze diverse,  tanti  talenti diversi, tante abilità, diverse nessuna superiore all’altra, tutte con pari dignità ed è compito della scuola saperle individuare e saperle valorizzare”.

Prosegue il ministro: “La concezione vera, reale, democratica del merito significa stimolare ogni ragazza e ogni ragazzo perché dia il meglio di ciò che ha dentro con l’impegno. Non il raggiungimento di obiettivi di eccellenza riservati a pochissimi ma dare il meglio. […] I salesiani sono noti anche per quella trama di scuole di istruzione tecnico professionale che sono un esempio virtuoso e che nella riforma nell’avvio della sperimentazione del 4 +2 ho certamente considerate. Mi fa piacere verificare e constatare come alcune scuole,  pensate persino una scuola all’estero ha aderito a questa riforma del 4 +2,  proprio questo entusiasmo nella formazione delle competenze, nello stimolare e valorizzare i talenti che ci mettono I salesiani nelle loro scuole,  nelle loro scuole tecnico professionali e perché ho citato questa esperienza di una scuola salesiana all’estero in Egitto e perché i salesiani hanno anche una trama molto interessante, eccezionale di scuole italiane all’estero per formare giovani preparati ad affrontare le sfide della crescita di paesi soprattutto in aree del mondo critiche, ma anche che siano giovani pronti ad essere impiegati nelle nostre imprese che vogliono investire all’estero; Ancora, che siano giovani pronti a venire in Italia laddove le imprese italiane abbiano necessità di quella manodopera qualificata,  di quei tecnici di quelle maestranze qualificate che non si trovano ancora nel nostro paese e che noi dobbiamo invece con la nostra riforma incoraggiare a formare”.

“Ecco quindi  – conclude Valditara – che aver dedicato Didacta 2024 a Don Giovanni Bosco è stata una scelta  particolarmente azzeccata e particolarmente coerente con lo spirito del mio Ministero con lo spirito di questa scuola costituzionale che vuole accendere i talenti che ogni giovane ha in sé che vuole  dare opportunità di successo professionale all’interno delle opportunità di successo professionale ad ogni giovane e che vuole anche guardare fuori dai confine del nostro paese in uno spirito di grande solidarietà,  Cooperazione e aiuto allo sviluppo”.

 

Didacta - il programma

CGS – Please look forward: concorso per giovani ecoreporter

Dal sito del CGS nazionale.

***

L’Ispettoria Salesiana Italia Centrale (équipe di ecologia integrale) e l’associazione CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali APS) intendono lanciare una challenge, dal titolo “Please look forward”, per sensibilizzare gli adolescenti e i giovani (dai 15 ai 30 anni) sulle tematiche dell’ecologia integrale, tramite l’ideazione e la realizzazione di prodotti audiovisivi. Altri partner dell’iniziativa sono Salesiani per il Sociale APS e VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, ONG). L’obiettivo del concorso è ideare e realizzare un reportage della durata massima di 3 minuti, utilizzando esclusivamente lo smartphone, che metta in luce una problematica ecologica rispetto ai seguenti settori: rifiuti in genere, acqua, cibo, trasporti, plastica, vestiario, smartphone. La partecipazione al concorso è gratuita.

Per offrire alcuni suggerimenti utili ai creatori dei video, è a disposizione una video-lezione gentilmente realizzata da Teresa Paoli (giornalista e regista, dal 2017 è inviata di PresaDiretta, il programma di approfondimento Riccardo Iacona in onda su Rai3).

I partecipanti al concorso potranno inviare i propri video a partire dal 18 marzo 2024 e fino al 4 maggio 2024. A cominciare da lunedì 6 maggio, i video ricevuti saranno pubblicati sul canale Youtube dell’associazione Cinecircoli Giovanili Socioculturali e sottoposti alla votazione da parte del pubblico. Le votazioni saranno aperte fino al 24 maggio 2024.

Il primo premio (storia più significativa) sarà assegnato al video che avrà raggiunto il maggior numero di votazioni on-line (50% del punteggio) e che avrà ricevuto il massimo dei voti dalla giuria (50% del punteggio). Il vincitore riceverà un buono acquisto per attrezzature audio-video da 500 €, oltre alla possibilità di partecipare ad un Festival cinematografico con l’Associazione CGS. Il secondo premio (miglior fotografia) sarà assegnato dalla giuria e riceverà un buono acquisto da 200 €.

Info e regolamento

“(B)Europe: an experience to share”: le testimonianze del progetto a Bruxelles del TGS

Pubblichiamo il comunicato del TGS – nazionale sul progetto “(B)Europe: an experience to share”.

***

Nonostante siamo appena agli inizi di questo nuovo anno associativo, il 2024 si sta già rivelando piacevolmente intenso per Turismo Giovanile e Sociale APS.
Sì è recentemente conclusa, infatti, la prima attività pilota del nuovo progetto targato TGS Nazionale: “(B)Europe: an experience to share”, una prima esperienza vissuta in collaborazione con l’Istituto salesiano di Soverato.

Nelle giornate dal 22 al 26 febbraio abbiamo accompagnato un gruppo di 25 giovani (dai 15 ai 18 anni), provenienti dal liceo classico “Sant’Antonio di Padova” della comunità salesiana di Soverato, ad una visita studio nella città di Bruxelles, una visita studio con la funzione di percorso di formazione alla cittadinanza attiva europea e con l’obiettivo di riflettere su cosa voglia dire essere cittadini europei e sulla comune eredità culturale che unisce i vari popoli dell’Europa.

Coadiuvati da alcuni membri del corpo docente del liceo, e con il supporto delle organizzazioni nostri partner come Don Bosco Youth-Net e Don Bosco International, abbiamo vissuto 4 giorni davvero significativi per tutti i partecipanti.
Incominciando dalle visite alle principali istituzione europee e al Comitato Economico e Sociale Europeo, ospiti dell’evento “Meet the Champions of Excellence” (evento parte delle iniziative intraprese per l’indizione del 2023 ad Anno Europeo delle Competenze), visite che ci hanno permesso di chiarire le competenze e i meccanismi interni dell’Unione Europea tramite anche esperienze interattive dove i partecipanti hanno potuto immergersi in prima persona nei lavori di una commissione europarlamentare.
In seguito il gruppo ha anche avuto modo di confrontarsi con diversi esponenti della società civile europea: Don Bosco Youth-Net, BoscoBase, Don Bosco International, Centro Europeo per il Volontariato, Forum Europeo dei Giovani, una delegazione del team di comunicazione del Parlamento Europeo, toccando e dibattendo insieme temi attuali e concreti per il proprio futuro.

Vi lasciamo ora ad un paio di testimonianze dei giovani partecipanti:

“L’intenso ed emozionante soggiorno formativo sopracitato ha consentito ai giovani partecipanti come me, accompagnati dal direttore Don Domenico Madonna e dalla professoressa di latino e greco Marianna Tropeano, oltre che da tre inviati dell’associazione salesiana del TGS e di DBYN, di visitare le sedi più importanti dell’Unione Europea (UE), tra cui la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Parlamentarium.
Inoltre, tramite un eccellente, innovativo ed entusiasmante gioco di ruolo (role-play game), gli studenti hanno ben ricoperto l’incarico di eurodeputati. Quest’attività è stata da me vissuta molto intensamente, considerata la passione che già nutro da tempo per la politica e l’economia. È stato un momento emozionante quello in cui, investito del ruolo di eurodeputato di un determinato partito, ho dovuto sostenerne i principi e le proposte con convinzione e determinazione.

Si sono tenute anche delle brevi lezioni all’interno del Quartiere Europeo, volte ad avvicinare noi allievi a una vita politica critica, e soprattutto a informarci in vista di quel che sarà solo per alcuni di noi il primo vero banco di prova politico, le prossime elezioni europee, che avranno luogo in Italia il 9 giugno 2024. Partecipando attivamente e intervenendo spesso durante questi incontri, ho addirittura rivisto alcune mie idee in merito all’estensione del diritto di voto a partire dai 16 anni (già adottata da alcuni Stati europei).

In merito alla conferenza tenuta da un funzionario alle dogane presso la Commissione Europea, è stato possibile notare con grande soddisfazione da parte degli accompagnatori come gli studenti siano rimasti notevolmente colpiti da alcuni specifici aspetti economici, quali dazi e sistemi di tassazione.

Tuttavia, pur riconoscendo inestimabile il valore della visita delle sedi europee, è opportuno mettere in risalto anche l’arricchimento culturale e formativo determinato dalle varie escursioni volte alla scoperta della città, dalle degustazioni dei prodotti tipici concesse dall’associazione e dalla possibilità di ammirare l’immensa cattedrale di San Michele e Santa Gudula, lo spettacolare museo Magritte, custode di diverse opere del suddetto artista surrealista, e in modo particolare la maestosa Grand Place, una delle più illustri piazze d’Europa. Non si possono certamente negare il fascino di Bruxelles, la sua multietnicità, la splendida architettura, ma è altrettanto evidente l’atmosfera malinconica che si respira passeggiando nelle ore notturne.

Dunque, si può ben dire in modo chiaro e conciso che quest’esperienza formativa, destinata a sensibilizzare noi giovani e ad avvicinarci alla politica e al bene dell’intera comunità europea e mondiale, mettendo da parte ogni interesse personale (ciò, al giorno d’oggi, viene ripetutamente ostacolato in quanto emergono di continuo nuove distrazioni e attrazioni, dovute particolarmente ai social media), risulta essere non solo speciale ed entusiasmante, ma soprattutto indispensabile. “

Lorenzo Caristo, studente del Liceo “Sant’Antonio di Padova”

 “Venerdì 23 febbraio, il primo giorno utile per iniziare le attività, si è svolta la visita al parlamento europeo.
Alla presentazione della struttura e delle istituzioni è seguita la visita dell’emiciclo, dove si riuniscono gli europarlamentari per ogni genere di sessioni, a meno che le stesse non si svolgano a Strasburgo, sede ufficiale. Nella medesima giornata abbiamo avuto la possibilità di partecipare all’evento “Meet the Champions of excellence”, che proponeva incontri formativi e stand molto interessanti; in seguito, si è svolta la presentazione della Commissione europea nell’edificio adiacente: sono state occasioni uniche, da cui abbiamo appreso informazioni utili e raggiunto ulteriori consapevolezze.

 Nella giornata seguente abbiamo vissuto una delle esperienze più belle: il role-play game nella struttura del Parlamentarium, un gioco di ruolo tanto coinvolgente quanto utile, poiché ci ha consentito di comprendere la difficoltà e l’enorme senso di responsabilità che il lavoro da europarlamentare comporta. Infatti, calandoci nelle vesti di eurodeputati, abbiamo discusso diverse proposte di legge, sulla scorta di informazioni e interviste che il gioco forniva.
La mattinata di domenica è stata dedicata ad una lezione, moderata dai tre accompagnatori Lorenzo, Gabriele e Begoña, sulla funzione e l’organizzazione di TGS e di DBYN oltre che ad un dibattito sull’importanza della partecipazione politica e del voto consapevole.
Nel pomeriggio, dopo un po’ di tempo libero, che non è mai mancato durante tutto il viaggio, abbiamo visitato la cattedrale di Bruxelles, bella e suggestiva. Tutte le serate sono state dedicate alla visita della città e al divertimento, condito anche da una breve parentesi al bowling.

Lunedì, giorno di rientro, abbiamo dialogato con alcune figure di riferimento di DBI, del CEV, del YFJ, oltre che con due responsabili alla comunicazione del Parlamento europeo, al fine di estendere lo sguardo verso future possibilità professionali e affinare le capacità critiche in merito alla discussione di argomenti fortemente attuali.

È stata un’esperienza davvero fantastica, organizzata alla perfezione e assolutamente da rifare, formativa, istruttiva e divertente allo stesso tempo; un’esperienza che ci prepara alla realtà che ci circonda perché, come ci è stato detto più volte, è importante essere cittadini attivi e, di conseguenza, far parte di quel meccanismo che punta a rendere l’Europa e, più in generale, il mondo un posto migliore.
Ho vissuto personalmente questo viaggio con un occhio interessato ad un argomento che mi intriga fin da piccolo: la politica. Credo sia importante capire come funziona il mondo in cui viviamo; è importante sapere cosa succede e perché succede. Per questo credo che informarsi anche per conto proprio, al di fuori di queste fantastiche esperienze, sia veramente importante.”

Francesco Lupo, studente del Liceo “Sant’Antonio di Padova”

“Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, prossimo incontro sulla centralità eucaristica per la formazione di oggi

Prosegue il ciclo di appuntamenti della serie “Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, sulle Linee Programmatiche per la Congregazione Salesiana dopo il Capitolo Generale 28°. Nella giornata di sabato 16 marzo 2024, don Silvio Roggia, direttore della comunità Zeffirino Namuncurà di Roma e curatore del lavoro di revisione della Ratio Studiorum, intervisterà il Signor Paolo Zini, salesiano coadiutore e docente di Filosofia Teoretica all’Università Pontificia Salesiana di Roma, e don Matteo Rupil, salesiano sacerdote animatore pastorale dell’Istituto Universitario Salesiano di Torino e docente di Teologia Sacramentaria all’Università Pontificia Salesiana sezione di Torino. Il tema dell’incontro sarà “La chiamata dei salesiani nel “Portami con te” e la centralità eucaristica come chiave per la formazione oggi”.

L’obiettivo dell’incontro sarà mettere a fuoco i messaggi per i salesiani che Gesù rivolge alla serva di Dio e salesiana cooperatrice Vera Grita contenuti nel libro “Portami con te” e confrontarli con le esigenze della formazione dei salesiani come educatori e pastori. Fedeltà a don Bosco, unione con Dio, passione apostolica per i giovani, accompagnamento spirituale, progettazione pastorale nel contesto odierno sono punti imprescindibili nel vivere la vocazione salesiana. L’intervista cercherà di comprendere come la formazione dei salesiani di don Bosco può essere illuminata dal “Portami con te” e come tale opera può essere la bella copia del salesiano così come espresso da don Bosco nel dialogo con don Barberis: adesso io faccio la brutta copia della Congregazione e lascerò a coloro che mi vengono dopo di fare poi la bella (MB XI, 309).

Per assistervi basterà collegarsi dalle ore 9 alle 10:15 (UTC+1) su ANSChannel (il canale YouTube di ANS) o sulla pagina Facebook di donboscoitalia, dove la trasmissione resterà disponibile per essere rivista anche successivamente.

Quello attualmente in corso è il quarto ciclo di appuntamenti della serie “Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, tutti promossi dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) – Settore Formazione, e dal Centro Studi dell’Opera “Tabernacoli Viventi”. In quest’anno pastorale 2023-2024 gli incontri sono dedicati ad approfondire la quarta Linea Programmatica “la formazione per essere salesiani pastori oggi” e, al tempo stesso, considerato il tema del Capitolo Generale 29, a ragionare su cosa significhi formare salesiani “Appassionati di Gesù Cristo, dedicati ai giovani”.

 

Giovani e sessualità. Sfide, criteri e percorsi educativi: il convegno all’Ups per educatori e operatori pastorali

Dal 1 al 3 marzo, all’Università Salesiana di Roma si è svolto il convegno sul tema Giovani e sessualità. Sfide, criteri e percorsi educativi, patrocinato, tra gli altri, dal Centro Nazionale delle Opere Salesiane. I destinatari del convegno sono stati educatori, religiosi/e, preti e operatori pastorali. Questa iniziativa ha costituito il punto  di arrivo di un percorso di riflessione interdisciplinare realizzato all’interno dell’Università negli ultimi due anni e il punto di avvio di una nuova proposta formativa per abilitare gli educatori all’accompagnamento dei giovani nell’ambito così delicato e vitale della loro vita affettiva.

Sul sito del convegno è possibile visionare e scaricare i materiali delle sessioni di lavoro.

I materiali
Il sito

 

SMS solidale di Salesiani per il Sociale: “Quando compiere 18 anni non è una festa”

Pubblichiamo il comunicato stampa di Salesiani per il Sociale sulla campagna per l’SMS solidale.

***

Roma, 5 marzo 2024 – «Compiere 18 anni per la maggiore parte dei ragazzi è un traguardo atteso con impazienza, ma per i giovani accolti dalle comunità per minori è un momento di grande ansia e preoccupazione, perché la maggiore età determina la fine di molte tutele e attività di sostegno.» A sottolinearlo è don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il sociale, associazione da 30 anni accanto a bambini e giovani in condizione di fragilità, che lancia un appello per rafforzare i servizi di supporto per neomaggiorenni: «non possiamo lasciare a sé stessi questi ragazzi, che si ritrovano soli e senza le tutele garantite fino a un giorno prima. Non sono ancora adulti, ma sono già chiamati a cavarsela da soli».

I ragazzi che al raggiungimento della maggior età escono dai sistemi di tutela per minori (care leavers) devono aggiungere il peso di dover essere totalmente autonomi alla già difficile situazione che i giovani stanno vivendo in questo periodo. Secondo il rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile, infatti, negli ultimi anni i giovani tra i 14 e i 24 anni hanno visto peggiorare il 43% degli indicatori considerati[1].

Autonomia per questi ragazzi significa in primo luogo avere un lavoro, che non è scontato in un Paese in cui la disoccupazione giovanile è al 20,1% (seppur in miglioramento rispetto al passato) e il fenomeno dei Neet (giovani che non studiano e non lavorano) registra numeri che sono tra i più alti di tutta Europa. Nel 2022, il tasso di Neet è di oltre 7 punti percentuali superiore a quello medio europeo e secondo solo alla Romania: in Italia 1 giovane tra i 15 e i 29 anni su 5 non studia né lavora[2].

Per provare a rispondere a questa situazione, accompagnando i neomaggiorenni accolti nelle comunità alloggio e giovani che provengono da situazioni di disagio e fragilità, Salesiani per il sociale promuove percorsi di inserimento lavorativo e professionale, che ogni anno supportano migliaia di ragazzi, molti dei quali realizzati nelle periferie più fragili. Salesiani per il sociale dà loro un’opportunità: a Bari – per esempio – ha ideato un’Accademia della Ristorazione, a Palermo offre corsi professionalizzanti in ambito refrigerazione/condizionatori e per saldatore elettrico, a Vallecrosia (IM) promuove laboratori artigianali.

«Questi ultimi anni sono stati particolarmente difficili per i più giovani – prosegue don Francesco Preite – noi lavoriamo con e per loro da decenni, e dalla pandemia in poi abbiamo notato un aumento del disagio, delle difficoltà che investono i ragazzi in molti aspetti della loro vita: lavorativo, relazionale, psicologico. Oggi più che mai hanno bisogno che stiamo loro accanto, aiutandoli a costruire la propria strada».

Per poter continuare ad offrire supporto e accoglienza a bambini e ragazzi soli o in condizione di fragilità, Salesiani per il sociale ha lanciato una campagna di raccolta fondi con numerazione solidale: fino al 30 marzo è possibile contribuire, donando con un sms o una chiamata da rete fissa al 45598. In particolare, attraverso i fondi raccolti, saranno potenziate e migliorate le attività di alcune realtà salesiane in quartieri difficili come a Palermo, Napoli, Roma e Genova e il supporto a minori stranieri non accompagnati.

[1] Fonte: Istat, BES 2022: il benessere equo e sostenibile in Italia

[2] Fonte: Istat, Rapporto annuale 2023

Salesiani per il Sociale

Didacta, convegno per docenti e formatori sull’Intelligenza Artificiale

“Competenze per il futuro: l’intelligenza artificiale come alleato educativo”: questo il titolo del convegno per docenti e formatori  che si svolgerà il 20 marzo dalle ore 14 alle ore 16 alla Fiera Didacta a Firenze. Il Convegno si svolgerà nella Sala della Volta: si tratterà di un evento interattivo e di dialogo operativo.

A seguito delle esposizioni dei relatori, i partecipanti contribuiranno con un confronto guidato per gruppi sui temi sollevati negli interventi. Quanto raccolto nel lavoro a gruppi sarà analizzato dai relatori e oggetto di una ulteriore elaborazione che sarà analizzato dai relatori e oggetto di una ulteriore elaborazione che sarà restituita agli iscritti in un evento conclusivo nel mese successivo alla Fiera Didacta.

Relatori:

Marco Bentivogli – Base Italia, esperto di innovazione di industria e lavoro

Stefano Moriggi – Professore associato di Cittadinanza digitale e di Società per Contesti educativi digitali presso l’Università di Modena e Reggio Emilia

Enrica Ottone – Professore ordinario di Pedagogia sociale presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione all’Auxilium di Roma

Luca Oliva – NVIDIA HPC& AI sales manager, università e ricerca – Sud Europa Responsabile per i progetti di High Performance Computing and Artificial Intelligence

modera: Tommaso Franchini – Docente responsabile Didattica Digitale Salesiani Sesto San Giovanni – CNOS Scuola nazionale

XV Esposizione Nazionale dei Capolavori 2024: I giovani talenti di oggi, la nostra scommessa di domani

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-Fap nazionale e dell’Ispettoria Lombardo Emiliana sull’evento di lancio della XV Esposizione nazionale dei Capolavori.

***

Si è concluso con successo l’Evento Lancio dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori – edizione 2024 che ha avuto luogo presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano giovedì 29 febbraio, organizzato dalla Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale).

L’Esposizione dei Capolavori, che vede il suo svolgimento dal 2008, è l’ambiente per eccellenza dove le aziende entrano in gioco da leader, protagoniste nel misurare il livello di preparazione professionale degli allievi, e l’evento in cui si rafforza e consolida la sinergia tra il mondo del lavoro e il Centro di Formazione professionale. Nella cornice del grande Auditorium Don Bosco, il pubblico presente è stato accolto dal saluto iniziale del Direttore della Formazione del CNOS-FAP Nazionale Fabrizio Tosti che ha presentato i relatori e il programma della giornata.

 In apertura è intervenuto don Roberto Dal Molin, superiore dell’ispettoria salesiana lombardo emiliana, dando il benvenuto agli allievi, alle aziende e agli ospiti presenti. Nel suo saluto ha sottolineato come “con una seria preparazione professionale ogni giorno cerchiamo di dare ai ragazzi una solida formazione umana perché non solo si integrino nel contesto civile, ma siano una risorsa per la società e investano il loro talento per la crescita oggi del Paese che sarà domani”.

L’introduzione è proseguita con il saluto di don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale del CNOS-FAP, che ha sottolineato il rapporto proficuo che si instaura tra i giovani e gli adulti con l’Esposizione Capolavori. Inoltre ha messo in luce come per Don Bosco i ragazzi siano sempre stati soggetto dei suoi sogni e progetto e mai oggetto. “Chiede loro di essere protagonisti, di essere convinti di essere capaci anche delle cose più difficili. Don Bosco con il suo coraggio ci racconta che questo funziona, scommettere su di loro è la scelta vincente”.

Terminati questi due primi interventi sono stati presentati i relatori della tavola rotonda, moderata da Sergio Slavazza. La parola è stata subito lasciata al Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore Superiore dei Salesiani, il quale ha indicato come la cosa più importante per Don Bosco sia stata preparare i suoi ragazzi per la vita, dando loro un’altra prospettiva futura. “Aveva capito che i suoi ragazzi avevano dignità, potenzialità e possibilità di cambiare la loro vita. Questa cosa all’apparenza semplice ci dice che anche oggi è possibile, non tutti i giovani potranno esprimersi ai più alti livelli, ciononostante questo non importa, a tutti è importante dare l’opportunità di una formazione base, adatta a sopravvivere con dignità, con rispetto”.

A dare voce alle istituzioni è stata Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, la quale ha rimarcato l’importanza della formazione professionale perché da essa “passa il futuro della nostra società e che a sua volta passa dall’investimento sul presente dei giovani”. In un secondo momento si è soffermata sulla centralità del rapporto tra aziende e ambienti formativi portando ad esempio le sinergie attive nel contesto regionale lombardo che alzano la qualità dei percorsi professionali degli allievi e favoriscono l’inserimento lavorativo alla conclusione del percorso di studio.

Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, rappresentante significativo del mondo produttivo, ha posto l’attenzione su come le competenze richieste dal mondo del lavoro cambino ad una velocità sempre maggiore. A tale cambiamento si può rispondere in due modi: “subire in modo passivo il cambiamento, allontanandoci sempre più dal concetto di lavoro attivo, la seconda strada è più auspicabile ed è cavalcare il cambiamento e possiamo farlo solo con le competenze”. Anche per  il Vicepresidente Brugnoli “l’alleanza tra imprese, scuole e territorio è strategica e sarà la soluzione vincente per garantire il futuro ai nostri ragazzi”.

Per dare completezza e centralità ai protagonisti dell’Esposizione Capolavori, hanno portato la loro testimonianza due ex allievi del Centro di Formazione Professionale di Arese, Andrea Ciotti e Daniele Lodigiani, i quali hanno raccontato come l’esperienza formativa scolastica e l’interazione diretta con il mondo della aziende abbia identificato punto cardine per la propria vita professionale. In sala, e attraverso alcuni contributi video, erano presenti molte grandi imprese e aziende nazionali ed internazionali che quotidianamente sono stakeholders dei Centri di Formazione Professionale salesiani del CNOS-FAP e collaborano per il raggiungimento degli obiettivi formativi dei giovani attraverso l’innovazione tecnologica e il know-how dei propri professionisti.

L’evento si è concluso con un ricco buffet allestito negli spazi adiacenti l’Auditorium, preparato e gestito dai ragazzi e dai formatori del corso “Operatore della Ristorazione” del Centro di Formazione Professionale dei Salesiani di Arese.

Scuola, “Apprezzamento per il sistema Dote di Regione Lombardia”

Pubblichiamo il comunicato stampa di CdO Opere Educative:

“Assieme alle associazioni che siedono al tavolo istituito presso Regione Lombardia hanno trasmesso un Comunicato Stampa relativo al Sistema Dote della Regione. In particolare, le Associazioni esprimono apprezzamento per l’aumento dei fondi a favore delle varie misure che confluiscono nel sistema (complessivamente 9 milioni e mezzo). Le Associazioni Scriventi ringraziano quindi l’Assessore Tironi per una rinnovata attenzione al sistema paritario, auspicando che il modello lombardo possa essere paradigmatico per il sistema nazionale d’istruzione, “perché stimola l’efficienza e la capacità di innovazione nelle scuole paritarie e favorisce una sana competizione tra chi eroga i servizi d’istruzione“.

***

Le scriventi Associazioni lombarde esprimono, a nome dei genitori, delle scuole paritarie e dei docenti che rappresentano, vivo apprezzamento per il sistema Dote di Regione Lombardia che per l’anno scolastico in corso, nell’ottica di riconoscere, valorizzare e sostenere il ruolo della famiglia quale nucleo fondamentale per la crescita e lo sviluppo della persona ha approvato un aumento dei fondi a favore delle varie misure che confluiscono nel sistema (complessivamente 9 milioni e mezzo).

Questo incremento permetterà a tutti i richiedenti la misura Buono Scuola di beneficiare dei contributi a sostegno della frequenza di una scuola paritaria.

Negli ultimi due anni le domande di contributo per Dote Scuola componente Buono Scuola, così come per la componente Materiale didattico, sono notevolmente aumentate, probabilmente anche in conseguenza alle difficoltà economiche che molte famiglie si trovano ad affrontare.

Mentre per l’a.s. 21/22, Regione Lombardia era riuscita a stanziare ulteriori risorse per poter erogare a tutti gli studenti il contributo spettante, nell’a.s. 22/23, a causa di fondi insufficienti, alcuni studenti avevano ricevuto un contributo parziale rispetto a quanto previsto. Lo stesso scenario si era ripresentato per l’anno in corso ma grazie all’Assessore Tironi e all’impegno preso con le associazioni di genitori, gestori delle scuole e docenti lombarde, che siedono al Tavolo Parità istituito presso Regione Lombardia, ha recuperato le risorse necessarie affinché tutti i richiedenti possano beneficiare del contributo, nella misura prevista dall’Avviso, stanziando 4 milioni di euro aggiuntivi e mettendo la stessa cifra, 28 milioni di euro, nel bilancio di previsione 2024/2025.

In aggiunta a ciò, l’Assessore Tironi, ha previsto un aumento di fondi anche per:

  • Contributo di gestione per le scuole dell’infanzia paritarie non comunali (+ 4 milioni di euro), avviando un processo di semplificazione per l’erogazione delle risorse, condiviso con il suddetto Tavolo Parità e l’USR Lombardia. Le risorse saranno infatti erogate direttamente alle scuole, sulla base dei dati in possesso dell’Ufficio scolastico Regionale della Lombardia e, i criteri di erogazione dei contributi, daranno priorità agli Enti che gestiscono un numero di sezioni minori o mono-sezioni, avendo particolare attenzione ai Comuni più piccoli o montani dove, in molti casi, la scuola paritaria privata risulta l’unico servizio attivo. Oltre all’aumento delle risorse, che ammontano a 12 milioni di euro per l’anno scolastico 2023/2024, sono stati anche messi in sicurezza, nel bilancio pluriennale di Regione, 12 milioni di euro per l’anno scolastico 2024/2025 e 10 milioni di euro per l’anno scolastico 2025/2026. Anche in questo caso il provvedimento è venuto incontro alla richiesta delle Associazioni firmatarie e andrà a garantire i contributi per una pluralità di annualità, mostrando una particolare attenzione a questo comparto di scuole che stanno maggiormente soffrendo e necessitano un adeguato supporto per l’importante servizio che coprono sul territorio regionale;
  • Dote disabilità, che garantisce agli alunni dall’infanzia alla secondaria di II grado con disabilità certificata, residenti in Lombardia e frequentanti scuole paritarie, un contributo a parziale supporto dei costi del personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno, non coperto da altri contributi pubblici, per la quale le risorse sono state incrementate di un milione e mezzo e stabilizzate per un triennio (23/24-24/25- 25/26). Questa misura aiuta a contenere la discriminazione verso questi allievi, che frequentando scuole paritarie non ricevono ancora un adeguato supporto dai contributi ministeriali, seppure, in questi ultimi anni, anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha destinato a tale scopo, ulteriori stanziamenti, non ancora però sufficienti a coprire il fabbisogno di una qualità della didattica.

Non possiamo infine non accennare al nuovo Avviso finalizzato alla creazione di spazi di consulenza e formazione, denominati “scuola in ascolto” che andranno a finanziare per il triennio 2023/2025 reti di scuole statali, paritarie e di Istruzione e Formazione Professionale.

Ringraziamo quindi l’Assessore Tironi per una rinnovata attenzione al sistema paritario e auspichiamo che il modello lombardo possa essere paradigmatico per il sistema nazionale d’istruzione, perché stimola l’efficienza e la capacità di innovazione nelle scuole paritarie e favorisce una sana competizione tra chi eroga i servizi d’istruzione.

Dote Scuola, e tutte le sue misure, è uno dei pochi strumenti nel panorama italiano che favorisce il diritto allo studio degli studenti e, mettendo al centro lo studente sostiene il mondo delle scuole paritarie che garantiscono un servizio di qualità, garantendo insieme la libertà di scelta educativa delle famiglie.

Per questo dovrebbe non solo essere salvaguardato, ma esteso e consolidato!

AGeSC Lombardia (Associazione Genitori Scuole Cattoliche Comitato Lombardia)
AGE Lombardia (Associazione Genitori Lombardia)
AIMC Lombardia (Associazione Italiana Maestri Cattolici)
ANINSEI Lombardia (Associazione Nazionale Istituti Non Statali di Educazione e di Istruzione)
AVCL (Associazione Vita Consacrata Lombardia)
CDO OPERE EDUCATIVE-FOE
CIOF SCUOLA
CNOS SCUOLA
COMITATO POLITICO SCOLASTICO NON STATALE
DIESSE Lombardia
FAES
FIDAE Lombardia (Federazione Istituti di Attività Educative)
FIINSEI (Federazione Italiana Istituti Non Statali di Educazione ed Istruzione)
FILINS Lombardia 
(Federazione Italiana Licei Linguistici e Istituti Scolastici Non Statali)
FISM Lombardia (Federazione Italiana Scuole Materne)
OPERA NAZIONALE MONTESSORI
SCUOLE WALDORF Lombardia
UCIIM Lombardia (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori)

Vai al comunicato