Italia – 100° anniversario di ordinazione sacerdotale del Venerabile Mons. Stefano Ferrando, SDB, Fondatore delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Rossiglione) – A Rossiglione, nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina, il 18 marzo 2023 è stato solennemente celebrato il 100° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Venerabile Mons. Stefano Ferrando, SDB, Fondatore delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani. In quella chiesa il giovane don Ferrando celebrò la sua prima Messa, essendo nativo di quella località, incardinata nella antica diocesi di Acqui Terme. Per festeggiarne la ricorrenza è stata celebrata la Missa de Angelis, presieduta dal Vescovo di Acqui, Mons. Luigi Testore, insieme al parroco don Aldo Badano, e a numerosi sacerdoti.

La chiesa ha visto la presenza di autorità civili, i sindaci di Rossiglione e Moretta, autorità militari, la Croce Rossa, le Confraternite, famigliari di Mons. Ferrando, numerosi fedeli e compaesani del Venerabile Mons. Ferrando, insieme a numerose Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani, provenienti da diverse comunità.

Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato la venerabile figura di Mons. Ferrando e il suo indomito spirito missionario che sempre lo ispirò. Quel bene che Lui aveva sempre profuso a favore dei più bisognosi e diseredati in terre come l’India, ora ritorna e viene abbondantemente riversato nella sua terra d’origine, e non solo, portando aiuto, sollievo e diffondendo con carità la parola di Dio.

Mentre viene dato l’avvio a una serie di celebrazioni per commemorare il centenario dell’ordinazione sacerdotale di Mons. Ferrando, ricordandone con gioia la vita e la santità, si continua a pregare perché egli possa presto essere elevato agli onori degli altari come Beato, per continuare ad ispirare le sue figlie spirituali e intercedere per tutti noi.

L’Istituto Religioso delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani (MSMHC, dalla sigla in inglese) è il 12° gruppo della Famiglia Salesiana. È stato ufficialmente fondato il 24 ottobre 1942 a Guwahati, nello Stato dell’Assam, nord-est dell’India, mentre era ancora in corso il secondo conflitto mondiale. Mons. Ferrando, per superare le difficoltà di aiuti di ogni genere, ebbe l’ispirazione di fondare tale istituto, che crebbe numeroso a tal punto che ora è presente in Europa, Asia, Africa e America: le sue figlie spirituali, come lui amava chiamarle, oggi sono oltre 1.500, appartenenti a 60 gruppi etnici, che lavorano in 190 centri in India e 25 in altri Paesi, e svolgono con entusiasmo, gioia e abnegazione il loro apostolato di preghiera e carità, perseverando nell’evangelizzazione missionaria del loro fondatore.

 

Italia – Addio a don José Manuel Prellezo, SDB

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – È venuto a mancare ieri, giovedì 16 marzo 2023, il salesiano spagnolo don José Manuel Prellezo, per oltre 30 anni illustre studioso e docente dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), nonché autore di un’ampia serie di contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Don Prellezo ha raggiunto la Casa del Padre con 90 anni d’età, 74 di vita salesiana e 64 di vita sacerdotale.

Nato ad Espinama, nella Comunità Autonoma della Cantabria, il 21 aprile 1932, era diventato salesiano il 16 agosto nel 1949, presso Mohernando, ed era stato ordinato sacerdote il 24 giugno 1959 a Madrid.

Dal 1959 al 1961 ha svolto vari incarichi come professore e catechista nell’aspirantato di Cambados e come professore nello studentato filosofico di Medina del Campo.

Nel 1961 ha iniziato gli studi superiori di Pedagogia al Pontificio Ateneo Salesiano dove ha conseguito la Licenza in Filosofia-Pedagogia nel 1965 e ha fatto poi i corsi di Dottorato.

Dal 1965 al 1967 è stato professore nell’Istituto di Ourense e professore e catechista nello studentato teologico di Salamanca. Ottenuto il Dottorato in Pedagogia nel 1968 con la tesi pubblicata dal titolo “Fuentes de los escritos pedagógicos manjonianos”, è stato inviato dall’obbedienza al Pontificio Ateneo Salesiano nel 1968.

Dal 1969 in poi ha tenuto corsi di metodologia del lavoro scientifico e di Storia della Pedagogia, prima in qualità di assistente, poi di docente aggiunto (1970-1973), quindi come professore straordinario (1973-1976) e infine come ordinario (1976-2002), apprezzato per la sua competenza e la qualità didattica del suo insegnamento.

A questo lavoro di base si sono aggiunti altri impegni assai impegnativi, come la Condirezione della rivista Orientamenti pedagogici, la Direzione dell’Istituto di Teoria e Storia dell’Educazione e della Pedagogia, del Centro Studi Don Bosco e la responsabilità di vicario nella comunità “San Domenico Savio”.

Negli oltre trent’anni di docenza universitaria, don Prellezo ha prodotto un’ampia serie di studi che hanno offerto contributi nuovi, originali, critici nello studio del pedagogista Manjón, della storia della pedagogia spagnola e della storia salesiana. Lo comprovano una dozzina di volumi di cui è autore e un’altra quindicina di libri curati o composti in collaborazione con altri autori, senza contare gli oltre 120 articoli di riconosciuto valore scientifico pubblicati in varie riviste e dizionari. Né va dimenticata la sua partecipazione a numerosi convegni e incontri scientifici.

Per la sua apprezzata competenza in campo storico è stato chiamato a ricoprire incarichi prestigiosi: membro rispettivamente del comitato consultivo della rivista Educación y Futuro del Centro universitario «Don Bosco» di Madrid; dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) e dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA); inoltre, socio ordinario della Società Spagnola di Pedagogia; e, infine, Direttore della collana Fuentes y Documentos de Pedagogía pubblicata dalla “Editorial CCS” di Madrid.

Nella lettera per il suo emeritato, l’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez Villanueva, scrisse: “Ripercorrendo gli anni della sua vita e in modo particolare quelli della sua attività all’UPS, si resta ammirati per l’assidua e infaticabile dedizione con cui ha svolto il Suo servizio accademico. Entrando nella nostra Congregazione, Lei ha potuto sviluppare in modo assai apprezzabile le doti ereditate dalla Sua famiglia e dallo stesso ambiente delle sue origini: un’instancabile laboriosità e la puntigliosa tenacia, accompagnata da salesiana serenità, nel compiere gli incarichi che le sono stati successivamente affidati nell’Università e nella vita della comunità religiosa”.

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RMG – Giornata Missionaria Salesiana 2023: il Vangelo della Creazione

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma)  Riportiamo oggi, 11 del mese, un estratto dell’articolo “Il Vangelo della Creazione”, ad opera di don Joshtrom Isaac Kureethadam SDB, Coordinatore del Settore Ecologia e Creazione presso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, scritto per la Giornata Missionaria Salesiana (GMS3), promossa dal Settore per le Missioni Salesiane. In questa circostanza l’autore sviluppa il tema della GMS – “CURA DEL CREATO – La nostra missione” – approfondendo come il Vangelo della Creazione aiuti a riscoprire il creato con gli occhi della fede.

Seguendo il secondo capitolo dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’, è possibile affermare che la creazione è Vangelo, è buona notizia. Innanzitutto, la creazione ha una bontà di fondo, come si legge nel Libro della Genesi. “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”. (Gen 1, 31). Per un credente, è la bontà fondamentale della creazione agli occhi di Dio che costituisce il valore intrinseco di ogni realtà creata. Le varie creature, volute nel loro proprio essere, riflettono, ognuna a suo modo, un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio.

La creazione è atto d’amore di Dio. Il nostro universo fisico non è un incidente o un evento fortuito, la parola “creazione” è più che “natura”, perché ha a che vedere con un progetto dell’amore di Dio, dove ogni creatura ha un valore e un significato. Che meravigliosa certezza è sapere che la vita di ogni persona non si perde in un disperante caos, in un mondo governato dalla pura casualità o da cicli che si ripetono senza senso! Ciascuno di noi è voluto, ciascuno è amato, ciascuno è necessario.

Infine, la creazione è una “buona notizia” in quanto è la prima e primordiale rivelazione di Dio. In tutte le tradizioni religiose, ci sono stati innumerevoli uomini e donne, saggi e santi che hanno saputo vedere Dio nello specchio della Sua creazione, come San Francesco d’Assisi.

Nel contesto della crisi ecologica contemporanea, mentre l’umanità affronta lo spettro del collasso stesso della civiltà, bisogna ricordare il mandato di Gesù a tutti i suoi discepoli di “andare e predicare la buona novella ad ogni creatura” (Mc 16,15).

L’articolo integrale è disponibile sul libretto della GMS 2023.

Missioni Don Bosco: lettera aperta del presidente Antúnez per i 10 anni dall’elezione di Papa Francesco

Si pubblica di seguito il comunicato stampa di Missioni Don Bosco con la lettera aperta del suo Presidente, don Daniel Antúnez, inviata a Papa Francesco per i 10 anni dalla sua elezione.

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9 marzo 2023

Nella ricorrenza dei 10 anni dall’elezione a Papa del cardinale Bergoglio il presidente di Missioni Don Bosco don Daniel Antúnez, anch’egli argentino, invia a Francesco una lettera aperta.

 

Caro Francesco,

celebro con te e con tutti i battezzati la tua missione, e soprattutto il servizio, di guida della nostra Chiesa in cammino. Incredibilmente sono passati già 10 anni da quella sera dell’uscita sul balcone della basilica di San Pietro, quando si annunciò il tuo nome come Padre-Fratello-Pastore di tutti noi credenti.

Mentre aspettavamo l’annuncio, l’ansia e il cuore acceleravano, per vedere il nuovo vescovo di Roma. Sentire pronunciare il tuo nome: “Jorge Mario Bergoglio”, è stata una cosa inaspettata. Tutti i fedeli in piazza e nel mondo si chiedevano: di dove è? chi è? chi lo conosce? qual è la sua origine? La risposta cominciò a risuonare: è un Argentino.

La scelta del nome Francesco è stato il primo segnale di una volontà che con il tempo è diventata segno di identità. Vederti apparire quella sera non fu soltanto una gioia. Quando si aprì la finestra avvertii come l’aria cominciava a circolare. Ho sentito una grande speranza e una profonda, intima fiducia quando hai fatto gli auguri di buona notte e di buon riposo: quanta umanità in quelle poche parole!

In questi anni ci hai tramesso ciò che è fondamentale: l’amore per i poveri, i bisognosi, i peccatori, soprattutto lo stimolo a vedere in loro un Dio misericordioso, tenero e vicino. E sei andato oltre, promuovendo una Chiesa povera e al servizio, che non deve seguire le strade del potere e dei beni materiali, ma deve essere una Chiesa capace di mostrare al mondo il volto di un Dio che invita ad andare incontro all’altro.

Come hai detto, tu arrivi dalla fine del mondo dove il vento ti spinge ad andare avanti; così è il vento in Patagonia: non ti lascia stare in piedi, fermo. È un’aria che rinnova, rimuove e, soprattutto, ti muove. In questo mi sento di dire che tu sei così, un vento che soffia e che vuole che la Chiesa, con ognuno di noi, possa sentire questo vento come una nuova Pentecoste. Non dobbiamo avere paura, lasciamo operare lo Spirito che rinnova tutte le cose!

Che la Madonna sia per tutta la Chiesa e per la tua vita ragione di speranza.

Prego per te.

Grazie, Francesco.
Don Daniel Antúnez, salesiano di Don Bosco

Il nostro presidente, don Daniel Antúnez, la sera dell’elezione a Papa di Jorge Mario Bergoglio si trovava insieme con mons. Joaquín Mariano Sucunza, vescovo vicario di Buenos Aires, a seguire la diretta televisiva da piazza San Pietro.

Ricorda che il cardinale argentino era dato fra gli eleggibili al soglio pontificio, ma l’attesa dei suoi diocesani rimase sotterranea fino a che il 13 marzo 2013 non fu pronunciato l’Habemus Papam da mons. Jean-Louis Pierre Tauran.

Mentre i fedeli presenti in Vaticano nella loro gran maggioranza si interrogavano sull’identità del nuovo successore di Pietro, in tutta l’Argentina e l’America Latina fu un’esplosione di gioia e fu subito colto il senso della scelta del Sacro Collegio.

Il ricordo – ma soprattutto il messaggio ancora vivo di quel momento – viene espresso da don Antúnez, allora membro dell’Ispettoria salesiana dell’Argentina oggi alla guida di Missioni Don Bosco, nella lettera aperta a papa Francesco.

Grazie per l’attenzione.

Cordiali saluti,
Antonio R. Labanca, Ufficio Stampa Missioni Don Bosco

Scarica il comunicato stampa

Università Salesiana, webinar online “L’età tradita – Il ruolo degli adulti significativi”

Mercoledì 15 marzo, dalle ore 18.30 alle ore 19.30, sul canale Youtube dell’Università Pontificia Salesiana si svolgerà un webinar online “L’età tradita – Il ruolo degli adulti significativi”. Introduce il prof. Zbigniew Formella, direttore dell’Istituto di Psicologia dell’UPS; interviene il prof. Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta dell’Università Milano Bicocca; modera il prof. Alessandro Ricci, UPS.

Giornata Missionaria Salesiana 2023: disponibili i video

Il Settore per le Missioni Salesiane ha lanciato il video della Giornata Missionaria Salesiana 2023Cura del creato, la nostra missione”, in due versioni: la prima per gli adulti, gli educatori e i salesiani, e una più breve “YOUNG EDITION” per i giovani. Di seguito la notizia a cura di InfoANS.

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Nella vigilia della memoria dei Santi martiri salesiani Luigi Versiglia e Callisto Caravario, il 24 febbraio 2023, il Settore per le Missioni Salesiane ha lanciato il video della Giornata Missionaria Salesiana 2023Cura del creato, la nostra missione”, in due versioni: la prima per gli adulti, gli educatori e i salesiani, e una più breve “YOUNG EDITION” per i giovani.

Nel video vengono presentati i temi sviscerati nel libretto della Giornata Missionaria Salesiana (GMS) di quest’anno, sull’ecologia integrale, con le esortazioni del Rettor Maggiore e di Papa Francesco a prendersi cura della Casa Comune.

La GMS propone un mandato coinvolgente, un itinerario comune che coinvolga tutte le Comunità Educativo-Pastorali con lo stesso entusiasmo che Don Bosco infondeva nei suoi ragazzi.

“Tutti noi possiamo agire per essere una parte attiva, responsabile, che guarda, ama e si occupa del Creato in ogni suo aspetto, non per una tendenza new age, ma conducendo una vita alla luce del Vangelo – spiegano dal Settore per le Missioni –.

Imparando da Gesù e da Don Bosco possiamo pregare, osservare e progettare, aiutare i giovani ad avere un cuore e una mente missionari e, infine, verifichiamo quanto i nostri progetti missionario abbiano fatto crescere i singoli e la comunità”.

Per questo, l’invito rivolto dal Settore per le Missioni è: “Dio ci chiama: rispondiamogli con prontezza insieme”.

I video della GMS 2023 sono disponibili, nelle due versioni, in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese:

ITA – ITA YOUNG EDITION

ENG – ENG YOUNG EDITION

ESP – ESP YOUNG EDITION

FRA – FRA YOUNG EDITION

POR – POR YOUNG EDITION

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“Vincerà chi avrà servito meglio il suo popolo” – il presidente di Missioni Don Bosco interviene sulla guerra in Ucraina

Si riporta di seguito il comunicato stampa di Missioni Don Bosco sul primo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina.

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24 Febbraio 2023

A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina

 

Don Daniel, sei è stato in Ucraina subito dopo lo scoppio della guerra. Hai condiviso la preoccupazione e l’impegno dei salesiani di Lviv e di Kyiv per salvare i bambini senza famiglia, le donne che fuggivano con i figli piccoli…

Non è facile esprimere i sentimenti di quel viaggio di pochi giorni che ho fatto con un confratello di Valdocco. Ma quello che mi è rimasto impresso è l’incredulità della gente, che fino al 23 febbraio pensava che le minacce russe non si potessero tradurre in un’aggressione.

E ancora dopo i primi giorni aveva la speranza che la guerra durasse così a lungo. Oggi invece la paura più profonda è che questo conflitto sia destinato a diventare una realtà endemica, un incendio che non si sa quando si estinguerà.

Ce lo insegnano le situazioni della Siria, in guerra da 10 anni, del Congo, con i suoi episodi di guerriglia che continuano da 30 anni.

Eppure si dovrà trovare un modo per uscire da questa tragica situazione.

La via è quella di abbassare la guardia. “Il più grande non è chi dirà di aver vinto, ma colui che meglio avrà servito la causa del suo popolo”, c’è scritto nel Vangelo.

Come nei conflitti fra persone, famiglie, gruppi, anche fra le nazioni si può ragionare quanto sia migliore chi sa rinunciare a qualcosa in vista di un bene superiore.

Questo non è perdere, è essere grande.

Questa è una considerazione che non piace a nessuna delle parti, nel conflitto russo-ucraino come in qualsiasi altro.

ll Papa ha detto che il grande male del modo è la corsa agli armamenti. Tornando dal Congo ha fatto notare che un anno di spesa per le armi corrisponde al fabbisogno alimentare della intera Africa.

Vediamo povertà, miserie morali, bisogni mai soddisfatti… e c’è la guerra.

Perché sostenere progetti di sviluppo in paesi in guerra?

Noi di Missioni Don Bosco proviamo a ristabilire un equilibrio, attraverso l’istruzione e la creazione di opportunità di sviluppo di quelle comunità.

Le guerre non hanno l’effetto di portare tutti allo stesso livello, anzi sono moltiplicatrici di corruzione, di discriminazioni, di violenze.

In questi casi può sembrare che l’aiuto esterno possa andare distrutto, ma attraverso i nostri missionari – anche in Ucraina in questo momento – arriviamo alle persone che hanno più bisogno, le aiutiamo a sopravvivere in assenza di protezioni, facciamo in modo che i giovani possano coltivare i loro sogni.

I benefattori danno generosamente anche in queste situazioni, come recentemente è accaduto per il soccorso alla popolazione terremotata di Siria e Turchia.

Resistenza per prepararsi al dopo, alla ricostruzione materiale e morale dell’Ucraina?

Certo. Noi siamo il ponte che fa arrivare l’aiuto anche in situazioni apparentemente senza sbocco. Questo aiuta ad alimentare la speranza che è possibile far finire la guerra.

Insieme con Papa Francesco che tutte le domeniche non perde l’occasione dell’Angelus per chiedere al mondo di pregare per la pace anche noi confidiamo che una forza superiore è la sola che può aiutare l’umanità a districarsi dai lacci dell’odio.

Padre Maksym Ryabukha, salesiano di Lviv – Leopoli che Missioni Don Bosco ha conosciuto a Kyiv qualche giorno prima dello scoppio della guerra, nel frattempo è stato consacrato vescovo di Donetsk.

A lui abbiamo chiesto di descriverci l’anima ucraina in questo lungo tempo di guerra:

“La vita di tutti i cittadini ucraini, come alla fine dei conti di tutto il continente europeo e di tutto il mondo si divide su “prima” e “dopo” quella data.

La vita di sicurezza, di valori garantiti, di possibilità aperte, di gioia e di felicità si è cambiata in un momento.

Le bombe, gli spari, il terrore, l’ingiustizia, l’urlo delle sirene hanno cambiato la vita di tutti, non risparmiando nessuno.

I ragazzi erano pieni di vita, di sogni, di gioia e di serenità. Si è tornati appena a scuola dopo lunghissimi mesi di chiusura a casa per il covid.

Da poche settimane si gustava la felicità di stare di nuovo insieme, la possibilità di studiare non attraverso lo schermo del computer ma dal vivo… Ritornare a sperimentare l’amicizia reale, i rapporti diretti, l’esperienza del gruppo.

Una sola notte ha rubato tutto. Da lì in poi tanta paura, tanto terrore, tanta delusione…”.

Missioni Don Bosco

Quaresima Eco-spirituale 2023

In occasione della Quaresima 2023, la Pastorale Giovanile rinnova la sua proposta di un sussidio per accompagnare nel cammino eco-spirituale di preparazione alla Pasqua. Di seguito i dettagli nella notizia a cura del sito InfoAns.

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Per la Quaresima 2023, il Settore per Pastorale Giovanile rinnova la sua proposta di un sussidio per accompagnare nel CAMMINO ECO-SPIRITUALE di preparazione alla Pasqua. Il percorso inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina la Domenica di Pasqua.

A guidare i partecipanti all’iniziativa ci sarà ogni giorno una frase del Vangelo connessa ad un impegno concreto.

Il tema di quest’anno è l’impronta ecologica: il cammino quaresimale aiuterà ad alleggerire la propria impronta ecologica facendo leva sulle proprie relazioni: con Dio, con se stessi, con gli altri e quindi con tutta la Creazione.

I sussidi sono in ITALIANO, INGLESE, SPAGNOLO, FRANCESE, PORTOGHESE E POLACCO e si possono trovare in pdf e in word a questo link.

Buon cammino!” commentano dal Settore per la Pastorale Giovanile.

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Italia – La pedagogia salesiana dopo Don Bosco

Dall’agenzia ANS:

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(ANS – Roma) – È disponibile nelle 5 lingue principali in uso nella Famiglia Salesiana il volume “La pedagogia salesiana dopo Don Bosco – dalla prima generazione fino al sinodo sui giovani (1888-2018)”. L’autore è Michal Vojtáš, Vicerettore della Università Pontificia Salesiana, docente di storia e pedagogia salesiana della facoltà di scienze dell’educazione e direttore del Centro Studi Don Bosco.

Si tratta di un percorso che mette in luce gli orientamenti e le scelte pedagogiche che si sono via via concretizzate in una grande varietà di esperienze educativo-pastorali portate avanti dalle generazioni salesiane, nelle diverse epoche e contesti che si sono susseguiti nei 140 anni che dalla morte di Don Bosco ci giungono fino al recente sinodo dei giovani, nell’ottobre 2018.

L’itinerario proposto coglie come in ciascuna epoca l’eredità pedagogica di Don Bosco abbia dato nuovi impulsi e allo stesso tempo ricevuto stimoli generatori di nuove idee, ponendo accenti diversi, tralasciando talora aspetti che invece diventano importanti in un altro momento o contesto.

Si tratta di un tracciato di vita, oltre la semplice documentazione dell’accaduto. Diventa un aiuto prezioso per chi è attratto dalla eredità pedagogico spirituale di Don Bosco ed è interessato a cogliere l’evoluzione del suo carisma, per comprenderne appieno il potenziale e la rilevanza per il nostro tempo.

Questi i capitoli in cui si articola il libro di 496 pagine (versione italiana):

  • I. Formulazioni pedagogiche della prima generazione
  • II. Pedagogia pratica capace di adattarsi alla società moderna
  • III. Fedeltà disciplinata a don Bosco educatore in tempi difficili
  • IV. Prima, durante e dopo i cambiamenti del Vaticano II
  • V. Progettazione e animazione come sintesi postconciliare
  • VI. Nuova evangelizzazione ed educazione per il terzo millennio.

Nell’ultima pagina previa all’indice troviamo questo commento di Don Pascual Chávez, Rettor Maggiore Emerito dei Salesiani di Don Bosco:

“Vorrei concludere questa postfazione al libro di don Michal Vojtáš congratulandomi con lui per questo prezioso tesoro che fa non solo all’UPS, ma a tutta la Congregazione, che avrà l’opportunità di vedere meglio il cammino fatto dalla ‘pedagogia salesiana’, le sfide presenti e quanto si attende da noi oggi. La ringrazio dell’opportunità che mi ha dato di leggere il suo scritto, la cui lettura ho davvero goduto e mi ha fatto molto bene, come sono certo lo farà a tutti quanti lo avranno tra le loro mani, e il mio parere non potrebbe essere migliore: ottimo! Mi auguro che il libro possa avere una grande accoglienza e suscitare il desiderio di portare avanti la riflessione sulla ‘pedagogia salesiana’, il legato inestimabile lasciatoci da don Bosco per l’efficacia della nostra presenza educativo pastorale tra i giovani”.

È un punto di riferimento nuovo e promettente per gli studi di salesianità, accessibile e scaricabile nella versione PDF digitale ai seguenti hyperlink da Salesian On Line Resources, a cura del Centro Studi Don Bosco, per la versione inglese e francese.

Ugualmente si può accedere alla versione digitale in PDF scaricabile su SDL (Salesian Digital Library) del sito sdb.org, nella versione italiana, inglese e francese.

Per il cartaceo si può acquistare il testo in italiano dalla editrice LAS – Roma, in spagnolo dalla editrice CCS – Madrid, e in portoghese dalla editrice Edebe – Brasilia.

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Vaticano – Don Mauro Mantovani, SDB, nominato Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato oggi, 14 febbraio 2023, che il Santo Padre Francesco ha nominato Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana don Mauro Mantovani, SDB, finora Decano della Facoltà di Filosofia presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma (Italia) e già Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana.

Mauro Mantovani è nato il 3 gennaio 1966 a Moncalieri (Italia), ha svolto il noviziato presso la casa salesiana “Monteoliveto” di Pinerolo e ha emesso i primi voti nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco l’8 settembre 1986; ha professato i voti perpetui a Castelnuovo Don Bosco il 27 settembre 1992 ed è stato ordinato presbitero il 12 settembre 1994 a Torino.

Ha compiuto studi di Filosofia e di Teologia presso l’Università di Roma Tor Vergata (Laurea in Filosofia, 1995), l’Università Pontificia Salesiana (Baccalaureato e Licenza in Filosofia; Baccalaureato in Teologia presso la sezione di Torino, e Licenza in Teologia Dogmatica); l’“Universidad Pontificia de Salamanca”, in Spagna (Dottorato in Filosofia e Lettere, 2006) e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – “Angelicum” a Roma (Dottorato in Teologia Tomistica, 2011).

Dal 2007 è Professore Ordinario all’Università Pontificia Salesiana (UPS) a Roma, con ricerche e pubblicazioni riguardanti la teologia filosofica, la filosofia della storia, la propedeutica filosofica e vari temi di confine tra teologia, filosofia e scienza. In modo particolare si occupa di tomismo e della tradizione commentaristica alla Summa Theologiae (specie la q. 2 della I Pars) di Tommaso d’Aquino negli autori della “Seconda Scolastica” e della cosiddetta “Scuola di Salamanca”.

Per l’UPS ha ricoperto i seguenti incarichi: Decano della Facoltà di Filosofia; Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale; Vicerettore; Rettore Magnifico per due mandati (2015-2018 – 2018-2021).

Nel 2016 è stato nominato Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane (CRUPR) ed attualmente è Membro della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino e del Comitato scientifico dell’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO).

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