Articoli

Circolo CGS Dorico: un “format” che mette in connessione e fa interagire

E’ stata un’intuizione e anche una sfida per i giovani animatori del C.G.S. Dorico (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) l’idea di cercare un format adatto a viaggiare e a comunicare durante la pandemia, nell’isolamento del lockdown primaverile.

Lo strumento individuato dal team di 20-24enni anconetani, incoraggiati e supervisionati da senior/Boomers dell’associazione, è stato subito Instagram, per l’immediatezza comunicativa visuale che tramite like, commenti, risposte facilita l’interattività.   

L’obiettivo principale era infatti quello di “interagire” con la rete, non di avere semplici spettatori o uditori; argomento portante il Cinema e la cultura multimediale, fatta ormai non più solo di film, ma sempre più anche di corti, serie televisive, drama, saghe, youtubers; la tecnica di aggancio quella del gioco in Rete, con tanto di punteggi da aggiornare ogni sabato.

Certo lo spirito dell’animazione e del gioco è quello respirato in anni di formazione culturale associativa C.G.S. di impronta salesiana… E la formula ha funzionato: una pagina per ogni giorno della settimana, con risposte da dare, preferenze da esprimere e curiosità da spizzicare (Quiz&Tips, Degni di Nota, Ring) e alla fine una Sabattle a colpi di preferenze su sfide tra Serie, Film, Video musicali e altro.

La cosa è stata captata in quest’autunno dalla Commissione per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ancona-Osimo e presentata al Convegno “La comunicazione ai tempi del Covid” tenutosi ad Ancona il 18 settembre scorso con il giornalista di Radio Vaticana Fabio Colagrande.

Recentemente la notizia è rimbalzata su “Avvenire”, che ha segnalato con un articolo nella rubrica Portaparola del 26 novembre l’originale approccio di matrice tipicamente salesiana e, di seguito, la redazione regionale del TG Marche ha intervistato i responsabili del progetto…

Ad attirare l’attenzione è stata la peculiarità, in ambito ecclesiale, di un lavoro coinvolgente fatto da giovani per altri giovani diverso dai format, pure diffusissimi e ricercati (ma forse prevalentemente da altri target) orientati decisamente sulla dimensione celebrativo-comunitaria (Messe e incontri di preghiera streaming, ad esempio) o delle riflessioni valoriali/religiose.

Nella pagina Instagram del C.G.S. Dorico di Ancona è apparsa una proposta partita da “ciò che i giovani amano”, per dirla con Don Bosco: in periodo di lockdown, perché non confrontarsi e “giocare” su quei prodotti multimediali divenuti quasi gli unici spazi di intrattenimento-relazione? Di qui la realizzazione del progetto, con inserti tecnici in grado di stimolare il senso critico e la curiosità intellettuale, ma senza sfoggio di cultura o pretesa di ammaestramenti morali, a partire cioè dalla relazione tra pari.

D’altra parte, se è vero che il nome Instagram è stato coniato dall’unione tra Instant Camera + Telegram, l’immediatezza della comunicazione è la chiave giusta per cercare di sfruttare costruttivamente questo social.

Nadia Ciambrignoni

“Appello per i giovanissimi delle periferie”: la risposta del ministro Boccia

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomia, l’on. Francesco Boccia, ha inviato una lettera di risposta all’Appello per i giovanissimi delle periferie, con la quale un gruppo di associazioni chiedeva maggiore attenzione ai giovani che vivono nelle periferie delle grandi città, spesso impossibilitati a seguire la didattica  a distanza. Ringraziamo il ministro per l’attenzione data a una questione che ci invita alla riflessione e all’azione.

Gentilissimi,

il pericolo di un possibile aumento della dispersione scolastica e della marginalizzazione di molti dei nostri ragazzi, è tra i principali punti critici collaterali alla pandemia su cui c’è il continuo confronto tra Stato e Regioni, in un clima di leale collaborazione.

Il nostro obiettivo, d’intesa con gli amministratori locali, è il ripristino della didattica in presenza al più presto; un obiettivo tale da garantire sua il contenimento della dispersione scolastica, sia la necessaria socialità dei ragazzi.

Stiamo intervenendo sulle maggiori criticità emerse sui territori connesse alla riapertura degli istituti: differenziazione dell’orario di ingresso, incremento del messi di trasporto e uniformità di indicazioni per l’attività di tracciamento e isolamento.

Il principale impegno rimane quello di mettere in sicurezza tutto il Paese, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista sociale ed economico. Per questo anche la riapertura delle scuole è subordinata all’andamento dei contagi nel Paese costantemente monitorati dall’Istituto Superiore della Sanità.

Mi permetto di ricordare che, pur rappresentando una soluzione assolutamente temporanea e non ancora strutturata, la didattica a distanza è comunque supportata anche da numerosi incentivi messi in campo dal governo.

Grato per la vostra attenzione e il vostro impegno civico, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

On. Prof. Francesco Boccia

Appello per i giovani

Gli adolescenti al tempo del Covid: il webinar dei Salesiani Italia Centrale e dell’Osservatorio Minori di Diritto

Venerdì 4 dicembre 2020 con il Webinar “ LA CONDIZIONE DEGLI ADOLESCENTI DI FRONTE ALLE NUOVE REGOLE: TRA RESILIENZA E FRAGILITÀ” in diretta dalle ore 17.00 sulla pagina Facebook “Minorididiritto” e sul canale YouTube “ICC SalesianiDonBosco” si parlerà di quanto e come la pandemia ha influenzato il mondo delle regole, cercando di capire, in particolare, quale è stata la risposta degli adolescenti a questa situazione di straordinaria eccezionalità.

Come aiutare i ragazzi a coniugare le nuove regole imposte e i bisogni tipici dell’età adolescenziale? Possiamo imparare da loro sul rispetto delle regole? Tanti i quesiti a cui si cercherà di dare delle risposte.

Il Webinar del 4 dicembre è il primo di un progetto più articolato rivolto principalmente agli adolescenti dal titolo: “GLI ADOLESCENTI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS. Tra diritti negati, disuguaglianze e prospettive educative”. 

Gli obiettivi del progetto sono fondamentalmente due, afferma il prof. Farina, coordinatore – insieme a don Emanuele De Maria – dell’Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori. “Fornire, da una parte, un contributo a più livelli capace di far emergere i loro vissuti, le reazioni e le capacità di adeguarsi al nuovo e preoccupante scenario; dall’altra offrire una riflessione più ampia sulle sfide da affrontare per la tutela e la promozione dei loro diritti. Il tutto, in un momento storico in cui le diseguaglianze aumentano e le Istituzioni tardano a dare risposte efficaci in ambito educativo”.

“In questo peculiare 2020, afferma il presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane, Don Roberto Dal Molin, “in cui la crisi sanitaria dovuta al Covid-19 ha fatto emergere difficoltà e disuguaglianze soprattutto per i minori che vivono in condizioni di fragilità, i webinar saranno anche un’occasione per celebrare il 31° anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e adolescenza verificando il percorso fatto e quello ancora da compiere, consapevoli che ciò è divenuto ancora più urgente in seguito al propagarsi della pandemia con tutte le implicazioni nelle molteplici sfere individuali e collettive”. 

Hanno già dato la loro adesione docenti universitari, operatori del settore e rappresentanti delle istituzioni politiche.  

Abbiamo deciso di organizzare questi eventi, afferma Don Emanuele De Maria, Presidente dell’Associazione Salesiani per il Sociale Italia Centrale, “con i Salesiani di Don Bosco dell’Italia Centrale e l’Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori perché vogliamo riportare all’attenzione delle Istituzioni, dell’agenda politica, dell’opinione pubblica e della società civile le persone di minore età, i loro bisogni e diritti.

All’appuntamento del 4 dicembre interverranno il Dott. Gherardo Colombo: Magistrato; la Prof.ssa Chiara Giaccardi: Docente di sociologia e antropologia dei media presso l’Università Cattolica di Milano; il Prof. Alessandro Ricci: Università Pontificia Salesiana – psicologo; il Prof. Andrea Farina: Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori. 

Saranno presenti anche il Presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane Don Roberto Dal Molin e il Presidente di Salesiani per il Sociale – Italia Centrale Don Emanuele De Maria.

Il Dott. Colombo, negli ultimi anni sta proponendo molti testi sul tema delle regole e, spesso, è conferenziere presso le scuole superiori. Con lui si cercherà di riflettere in modo più ampio sulle regole, cittadinanza, e le regole in questo particolare momento: chi le subisce come i giovani, chi tenta di eluderle e chi le propone. Sarà un’occasione per riflettere anche sul più ampio tema della cittadinanza. Prenderemo spunto da un suo ultimo testo: “Anche per giocare servono le regole. Come diventare cittadini”. 

La Prof.ssa Chiara Giaccardi ci aiuterà a dare delle chiavi di lettura del contesto che stiamo vivendo.  

Sarà utile partire dal suo ultimo libro “Nella fine è l’inizio. In che mondo vivremo” 

Infine il Prof. Alessandro Ricci, porterà la sua riflessione sul vissuto dei ragazzi e degli adulti in questo particolare momento. Il prof. Ricci si occupa di psicologia dell’educazione. Tra i suoi testi ricordiamo “Educare insieme, Aspetti psico- educativi nella relazione genitori figli”.  

Gli interventi saranno coordinati e in dialogo con il Prof. Andrea Farina. 

Gli altri due appuntamenti sono previsti il: 

  • 5 marzo 2021I diritti negati al tempo del Covid-19: le nuove disuguaglianze.
  • 3 aprile 2021Nuove sfide: il Covid-19 quale occasione per ripensare strategie e politiche.  

 

Vai al sito

“Appello per i giovanissimi delle periferie” le associazioni che operano con i giovani scrivono al governo

Pubblichiamo l’appello per i giovanissimi delle periferie, sottoscritto da molte associazioni che lavorano nelle grandi città con i più giovani – tra cui molti direttori delle case salesiane in Italia – rivolto al governo per richiedere la tutela di quei ragazzi che non possono ricorrere alla DAD per indigenza.

***

Gentilissimi
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina
Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia 

Apprezziamo le scelte operate con responsabilità dal Governo per contrastare la pandemia,  consapevoli delle numerose difficoltà. 

Avvertiamo l’urgenza e il dovere morale di segnalare il gravissimo problema delle ragazze e dei  ragazzi delle periferie del Paese riversati per strada, senza possibilità di ricorrere alla DAD, per motivi  di indigenza. Da Catania a Napoli, da Bari a Milano, da Torino a Roma, la pandemia con le sue  ricadute, sta colpendo in modo grave le periferie delle nostre città, già provate da povertà, disagio e  mafie. È un’emergenza alla quale non si può rimanere indifferenti. 

Stiamo parlando dei giovanissimi, minori di 16 anni, con 40 mq di casa – quando c’è – in obbligo  formativo, in condizioni familiari di forte disagio sociale che hanno resistito al lockdown di marzo e  che in questa seconda ondata di contagi, non potendo frequentare le scuole, né i centri di  aggregazione, né i Centri di Formazione Professionale, sono finiti per strada in balia dei clan, più  fragili e disperati di prima, senza punti di riferimento alternativi. 

I clan reclutano con violenza e forza economica manovalanza proprio tra i soggetti più fragili  garantendo giovani leve nelle proprie file. Il momento attuale è il più fertile per la criminalità: la  strada. Questi giovanissimi nella quotidianità sono invece impegnati in programmi educativi di  salvataggio che li tengono ancorati alla legalità e ora si sentono traditi perché non vedono alternative. 

Ora si rischia di distruggere ciò che è stato costruito e di farli sentire ‘abbandonati’ o ‘ingannati’. I ritardi nella consegna dei dispositivi per la DAD, l’assenza della connessione, e nei casi come nella  Formazione Professionale, il vuoto o il gravissimo ritardo di misure atte a garantire il diritto  all’istruzione costituzionalmente tutelato per i minori in obbligo formativo, tracciano un quadro buio  nelle nostre periferie.  

Abbiamo la certezza che se non interveniamo ora con misure adeguate e immediate, consegneremo  la prossima generazione nelle mani della criminalità. Subiremo un’ondata ancora più devastante di  giovani criminali se non riusciremo a prevenire l’aggravamento della povertà educativa. Dove c’è il  degrado e l’assenza dei presidi scolastici e formativi, la criminalità non può che ingrassare. 

Uno Stato previdente e democratico come il nostro ha il dovere di tutelare specialmente i soggetti più  fragili e meno abbienti come ci indica la nostra amata Costituzione. 

Chiediamo misure urgenti e immediate come la dote tecnologica per i minori in obbligo formativo e  la possibilità per i minori fragili della didattica in presenza ed eccezioni di aggregazione per i casi più  disagiati.  

Chiediamo l’attenzione del Governo e misure concrete di contrasto alla povertà educativa nelle  periferie con interventi infrastrutturali di riqualificazione urbana, sociale e formativa che restituiscono  dignità e futuro alle giovani generazioni. I nostri ragazzi più fragili si aspettano alternative concrete  e non parole. Interveniamo subito prima che sia troppo tardi, facciamo sentire ai giovanissimi nel disagio l’abbraccio e il sostegno dello Stato, con cordialità e stima, 

25 novembre 2020, seguono le adesioni: 

Don Luigi Ciotti, Presidente e Fondatore di Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie,  nonché del Gruppo Abele, mail: presidenza@libera.it 

Don Roberto Dal Molin, Presidente Nazionale APS Salesiani per il sociale, mail:  info@salesianiperilsociale.it 

Don Gino Rigoldi, Cappellano IPM Beccaria, Milano, mail: presidente@fondazionedonginorigoldi.it

Don Armando Zappolini, Consigliere Nazionale CNCA, mail: armando@zappolini.it 

Don Francesco Preite, Direttore dell’Istituto Salesiano Redentore di Bari, mail:  bari@donboscoalsud.it 

Cesare Moreno, Fondatore dei Maestri di Strada, Napoli, mail: info@maestridistrada.it 

Don Claudio Burgio, Comunità Kayros di Milano, “non esistono ragazzi cattivi”, mail:  associazione@kayros.it 

Maria Grazia Mazzola, inviata speciale TG1, mail: mazzolamariagrazia8@gmail.com 

Prof.ssa Maria Luisa Iavarone, ordinario Università di Napoli Parthenope, Presidente  dell’Associazione ARTUR, mail: iavarone@uniparthenope.it 

Unione Donne in Italia, mail: udinazionale@gmail.com 

Dania Mondini, giornalista e conduttrice del TG1, mail: dania.mond1963@gmail.com

Avv. Michele Laforgia, Presidente ‘La giusta causa’, movimento culturale Bari, Presidente, avvocato,  mail: email@lagiustacausa.it 

Don Gennaro Pagano, Cappellano dell’I.P.M. di Nisida e Direttore della Fondazione Centro  Educativo Regina Pacis di Napoli, mail: direttore@centroreginapacis.it 

Dott.ssa Fausta Sabatano, Docente e Pedagogista Fondazione Centro Educativo Regina Pacis, Napoli,  mail: fau.sabatano@gmail.com 

Marina Cocozza, giornalista Rai, mail: maricocozza@hotmail.it 

Terry Marinuzzi, Portavoce del Coordinamento ‘La scuola che vogliamo’, scuole diffuse in Puglia,  filosofa ed operatrice, mail: terrymarinuzzi@yahoo.it 

Ludovica Carli, Presidente Forum delle famiglie, Puglia, mail: segreteria@forumfamigliepuglia.org Alessandro Gaeta, giornalista Rai, mail: alegae@gmail.com 

Suor Isa Lops, Direttrice Figlie di Maria Ausiliatrice di Bari ‘San Girolamo’, mail: isa.lops@libero.it

Francesca Altieri, giornalista Rai, mail: knalti@tin.it 

prof.ssa Alfia Milazzo, Fondazione ‘La città invisibile’, Catania, mail: fondazione.lci@gmail.com

Nicoletta Dentico, giornalista, mail: nicolettadentico@libero.it 

Laura del Pezzo, Presidente Comitato “FA.RE. Onlus”, Campania, mail: fare.comitato@gmail.com 

Fortuna Longobardi, Presidente Associazione “Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli” mail:  fortunalongobardi@icloud.com 

Paola Sodo Zummo, ex docente nei licei e poi all’Istituto Universitario Orientale / Lingua e linguistica  francese, mail: paolasodo49@gmail.com 

dott.ssa Valentina Ercolino Presidente Sezione CONFAPI, Scuole Paritarie della Campania, mail:  valentina.ercolino@gmail.com

Luigi Iavarone, ingegnere, Napoli, mail: luigi.iavarone@libero.it 

Francesco Carrasco, Presidente A.S.D. Arcieri Club Napoli, mail: arcieri.clubnapoli@libero.it 

Dott. Antonello Pisanti Pediatra, Presidente dell’associazione Miradois onlus di Napoli, mail:  antonello.pisanti@gmail.com 

Associazione Antimafia e Legalità, Belpasso (CT), mail: antimafiaelegalita@gmail.com

don Stefano Mondin, Presidente AGS per il Territorio APS, Torino, mail: stefano.mondin@31gennaio.net

don Daniele Merlini, Borgo Ragazzi Don Bosco, Roma, mail: direttore@borgodonbosco.it 

Antonio Luigi Bonasera, Opere Sociali Salesiane, Riesi (CL), mail:  operesocialisalesiane@gmail.com 

Yuna Kashi Zadeh, La melagrana, Scandicci (Firenze), mail: info@lamelagranaaps.org

Sergio Pellini, Casa don Bosco, Genova, mail: genovaspdarena-direttoresdb@donbosco.it

Vittorio Pisu, Istituto Salesiano San Luigi, Ancona, mail: ancona-direttoresdb@donbosco.it

Carmela Desantis, Associazione Anche noi per una cittadinanza attiva, Bari, mail: 1954@gmail.com 

Antonio Carbone, APS Piccoli Passi Grandi Sogni onlus, Torre Annunziata (NA), mail:  apspiccolipassi@donboscoalsud.it 

Maria Pia Vigilante, Avvocata, Presidente dell’Associazione contro la violenza sulle donne “Giraffa  onlus”, Bari, mail: marypiavigilante@gmail.com 

Mirella Giannini, Sociologa e Docente Universitaria, Presidente Associazione “Stati Generali delle  Donne”, Bari, mail: mirellagiannini48@gmail.com 

Iulia Pantus, Mediatrice culturale, Presidente Associazione Italo-rumena “Concordia populorum”,  Bari, mail: pantusiulia@gmail.com

Annamaria Ferretti, Giornalista, Presidente ETS “Casa delle donne del Mediterraneo”, Bari, mail:  etscasadelledonnedelmediterraneo@gmail.com 

Corrado Caruso, Presidente Associazione Italiana Persone Down – sezione di Bari, mail:  aipdbari@libero.it 

Clorinda del Vecchio, Presidente Associazione AGEDO – sezione di Bari, mail:  agedopugliabari@gmail.com 

Angelo Cirone, Presidente Associazione italo-georgiana, Bari, mail: presidenza@assogeorgia.it 

Annamaria Leone, Docente, Presidente Associazione ACTO, Bari, mail:  annamarialeone.ba@gmail.com 

Maurizio Gatto, Operatore Sociale, Presidente Associazione “Cat surf”, Bari, mail:  catsurf2@gmail.com 

Felicia Positò, Gruppo Educhiamoci alla Pace odv, Bari, mail: felicia.posito@tiscali.it 

Don Angelo Cassano Parroco e Legale Rappresentante Parrocchia San Sabino – Bari, mail: info@parrocchiasansabino.it 

Don Angelo Cassano Presidente Associazione Giuseppe Moscati Onlus – Bari, mail: info@associazionemoscationlus.it 

Don Angelo Cassano Presidente di Libera Bari – Presidio “Luigi Fanelli”, mail: bari@libera.it

Dario Missaglia, Presidente Nazionale di Proteo Fare Sapere, mail: segreteria@proteofaresapere.it

Maurizio Moscara, Associazione PERIPLO odv, Bari, mail: associazioneperiplo@gmail.com 

Giuseppe Ruppi, Presidente APS Laboratorio don Bosco oggi, Bari, mail: laboratoriodonboscooggi@gmail.com 

Riccardo Cariddi, Presidente CNOS-FAP Puglia, ma”il: direzione.puglia@cnos-fap.it 

Maria Luisa Toto, Presidente Centro Antiviolenza RENATA FONTE, mail:  donneinsieme.rf@libero.it

Salesiani Italia Centrale, tre webinar con lo sguardo rivolto agli adolescenti al tempo del Covid

A causa della pandemia in corso, che investe persone, famiglie e comunità, il microcosmo quotidiano si è profondamente modificato.

In questa situazione di emergenza, dalle caratteristiche inedite, l’Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori, in sinergia con la Circoscrizione Salesiana “Sacro Cuore” – Italia Centrale e Salesiani per il Sociale – Italia Centrale, propone tre webinar con lo sguardo rivolto principalmente agli adolescenti.

Gli obiettivi sono fondamentalmente due. Fornire, da una parte, un contributo a più livelli capace di far emergere i loro vissuti, le reazioni e le capacità di adeguarsi al nuovo e preoccupante scenario; dall’altra offrire una riflessione più ampia sulle sfide da affrontare per la tutela e la promozione dei loro diritti. Il tutto, in un momento storico in cui le diseguaglianze aumentano e le Istituzioni tardano a dare risposte efficaci in ambito educativo.

In questo peculiare 2020, il 20 novembre si celebrerà il 31° anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e adolescenza. Pertanto, i webinar saranno anche un’occasione per verificare il percorso fatto e quello ancora da compiere, consapevoli che ciò è divenuto ancora più urgente in seguito al propagarsi della pandemia con tutte le implicazioni nelle molteplici sfere individuali e collettive.

L’undicesimo Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione, a cura del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e adolescenza, oltre ad essere un valido strumento per tale verifica può fornire importanti spunti di riflessioni da cui prendere avvio al fine di portare avanti nuovi percorsi di ricerca e azione.

I webinar saranno focalizzati su ambiti tematici diversi, ma unico vuole essere il file rouge che s’intende seguire: riportare all’attenzione delle Istituzioni, dell’agenda politica e della società civile le persone di minore età, i loro bisogni e diritti.

  • 4 dicembre 2020La condizione degli adolescenti di fronte alle nuove regole: tra resilienza e fragilità.
  • 5 marzo 2021I diritti negati al tempo del Covid-19: le nuove disuguaglianze.
  • 3 aprile 2021Nuove sfide: il Covid-19 quale occasione per ripensare strategie e politiche.

 

Vai al sito della ICC

Don Bosco Verona: grazie all’Associazione Mani Giovani si fa pratica di umanità

di Francesca Bonotto

Il campus dell’Istituto Don Bosco di Verona accoglie la comunità attiva con aiuti concreti alle famiglie e alle persone in difficoltà, soprattutto in questo delicato e difficile periodo di emergenza. L’attività principale comprende la distribuzione di generi alimentari per più di un centinaio di famiglie veronesi in difficoltà. Le materie prime vengono donate da imprese e attività a cui sta a cuore l’aiuto reciproco, oltre che da realtà più grandi come il Banco Alimentare e il Pastificio Rana. La varietà serve a coprire le prime necessità e i bisogni primari di grandi e piccini. Il tutto viene distribuito grazie all’associazione “Mani Giovani”, fondata una quindicina d’anni fa da un gruppo di ex-allievi dell’Istituto Don Bosco di Verona per dare continuità all’azione spontanea del salesiano don Marcello Rizzo, il quale aveva iniziato questa buona pratica come aiuto concreto alla situazione di povertà e per coinvolgere i ragazzi a cui insegnava in un progetto di volontariato sociale. L’associazione provvede, assieme ai tanti volontari e alla complicità dell’Istituto Salesiano, al confezionamento dei pacchi e alla loro consegna. L’aiuto alimentare non basta a colmare le esigenze delle famiglie e delle persone in difficoltà, ma rappresenta un punto di partenza e una sicurezza essenziale. Il rapporto che l’associazione è riuscita a creare con le persone racconta la cura del progetto sociale e umanitario: una piccola differenza di grande valore.

Guarda il video

 

Progetto UsAid: tablet e pc contro le disuguaglianze scolastiche

Pubblichiamo il comunicato stampa di Vis, Salesiani per il Sociale APS e Cnos Fap sulla prima distribuzione di tablet al CFP del Pio XI di Roma, nell’ambito del progetto UsAid.

***

Problemi di connettività (44,7%), di mancanza di strumenti (42%) e limitata capacità di utilizzo del software necessario (25,9%) sono tra le cause che, secondo una recente ricerca, hanno aumentato le disuguaglianze tra gli studenti durante la didattica a distanza.
C’è una categoria di alunni per cui la dad rappresenta una sfida doppia: sono gli oltre 512mila studenti degli istituti di formazione professionale presenti in Italia. Per loro fare dad significa non solo seguire le materie teoriche tramite un pc o tablet a disposizione, ma anche cercare di esercitarsi nelle attività di laboratorio.

Per questo motivo con il supporto degli USA e in partnership con Salesian Missions, il progetto “La risposta del VIS, Salesiani per il sociale Aps e CNOS-FAP all’emergenza COVID-19 in Italia – Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” prevede la distribuzione in 16 Regioni italiane di 470 dispositivi tra tablet per studenti vulnerabili, di cui 350 andranno ai centri di formazione professionale.

Tra gli studenti che beneficeranno subito di questa iniziativa, anche le ragazze che studiano al primo anno per diventare estetiste al Centro di formazione professionale salesiano Pio XI di Roma, parte di quegli oltre 35mila giovani che studiano nei centri di formazione professionale in Lazio. Oggi hanno ricevuto un tablet per poter seguire fin da subito le materie teoriche a distanza e per prepararsi a usarlo anche per i laboratori di onicotecnica, trucco e massaggi. Le materie pratiche, infatti, sono al momento le uniche ancora possibili in presenza, ma potrebbero in caso di nuove restrizioni essere svolte in dad, come è avvenuto nella scorsa primavera.

Il progetto “La risposta del VIS, Salesiani per il sociale Aps e CNOS-FAP all’emergenza COVID-19 in Italia – Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” finanziato da USAID (agenzia governativa di sviluppo che opera in oltre 100 Paesi del mondo) punta a mitigare le conseguenze educative, sociali ed economiche della pandemia e coinvolgerà più di 24.000 destinatari totali tra studenti, insegnanti, famiglie, migranti e rifugiati in 16 Regioni italiane per tutta la durata del progetto, 15 mesi.
Nella seconda fase del progetto, saranno sperimentate in alcune scuole nuove modalità di insegnamento per le materie laboratoriali attraverso l’utilizzo della realtà virtuale.
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno impegnato 60 milioni di dollari in assistenza all’Italia, attraverso l’esercito statunitense e USAID, per sostenere la risposta italiana alla pandemia e costruire la resilienza per il futuro

.
——————————————————————————————————-

Il progetto è realizzato da:
VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, Ong salesiana che si occupa di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in Italia e in 40 Paesi del mondo e promuove attività di sensibilizzazione, educazione e formazione alla cittadinanza globale.
Salesian Missions, organizzazione non profit statunitense che supporta progetti di aiuto in tutto il mondo a favore di giovani in condizione di povertà, emarginazione e sfruttamento.
CNOS-FAP Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale, ente che coordina 60 centri salesiani d’Italia che promuovono un servizio pubblico nel campo dell’orientamento, della formazione e dell’aggiornamento professionale con lo stile educativo di Don Bosco.
Salesiani per il Sociale Aps, organizzazione non profit costituita nel 1993 dai Salesiani d’Italia come strumento civilistico a sostegno della dimensione pastorale del disagio e della povertà educativa. Opera in tutto il territorio nazionale con case famiglia, comunità di accoglienza, centri diurni e altri servizi, ispirandosi al metodo educativo di Don Bosco.

“Il liceo scientifico dei Salesiani è come una casa”: la testimonianza di una ex allieva di Treviglio

Per lanciare gli open day online, l’istituto salesiano di Treviglio si è affidato alla testimonianza di una sua ex allieva, pubblicando un articolo e un video su Bergamo News.

***

Nella tradizione educativa dei Salesiani di Treviglio al centro sta il singolo studente con la sua personalità unica e irripetibile, esprimendo liberamente ciò che è e valorizzando le potenzialità che ognuno porta dentro di sé, come racconta Chiara, che si è diplomato al Liceo Scientifico nel 2018.

Per prendere visione dei curricoli e dei vari ambienti, vi aspettiamo ai nostri Open Day, che si terranno ON-LINE, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19. Maggiori informazioni sul link https://openday.salesianitreviglio.it/

Pubblichiamo anche un breve video di presentazione del Liceo Scientifico

Ed ora lasciamo la parola a Chiara.

Sono passati ormai dieci anni da quando ho varcato per la prima volta quel cancello di via Zanovello che così tante volte avrei nuovamente attraversato respirando sempre quell’aria di casa e di famiglia della quale erano impregnati i cortili e ogni altro ambiente della bella casa salesiana di Treviglio. In tutta sincerità, se penso a quel lunedì 13 settembre 2010, il primo aggettivo che mi viene in mente per definire il mio stato d’animo non è propriamente entusiasta, anzi tutt’altro. Iniziavo la nuova avventura delle medie in una classe che non conoscevo, mentre le mie amiche avrebbero frequentato tutte la scuola del paese; dovevo alzarmi prima delle 7 quando avrei potuto cadere dal letto e arrivare in classe, se fossi rimasta a Trezzano Rosa dove abitavo, senza contare che era una scuola di preti, e poi questo Don Bosco, del quale il nonno mi parlava sempre, non capivo proprio cosa avesse di tanto speciale. Dopotutto per fare scuola bastano i professori, una lavagna e qualche banco: valeva davvero la pena stare due ore al giorno seduta in pullman per andare dai salesiani? Sì vi dico, e ringrazio quel giorno in cui i miei genitori decisero di farmi frequentare quella che negli anni si è trasformata ai miei occhi da “cosa” come un’altra a casa come nessun’altra. Don Bosco diceva che la prima felicità dei ragazzi è sapersi amati. Quanto posso dire di aver sempre sperimentato l’affetto grande dei compagni, dei professori, dei salesiani, degli educatori e perfino dei portinai, quanto posso affermare con sicurezza di aver vissuto otto anni vivendo davvero quell’allegria salesiana, contagiosa, semplice, duratura.

Quanto soffro adesso che sono studentessa universitaria quelle relazioni da “Freccia rossa” che la contraddistinguono, così rapide e instabili, con tanta gente che sale nella tua carrozza, condivide con te un tratto di viaggio più o meno lungo e poi va via, semplice passeggera dello stesso treno della quale conserverò probabilmente solo lo sbiadito ricordo del volto. Nella casa di Don Bosco non c’è ragazzo che non sia conosciuto e chiamato per nome, quasi per ricordarti che tu non sei uno tra tanti, non sei uno che passa per caso per questo corridoio, ma sei atteso, sei cercato.  Non sei il quattro che hai preso nello studio di funzioni o nella prova di ascolto di inglese; nonimporta quanto tu ti senta sotto le aspettative, l’importante è che tu ti senta aspettato sempre, quando arrivi carico al massimo per aver passato l’esame di patente e quando entri in classe a testa bassa perché hai litigato con un’amica.

L’educazione è cosa di cuore, Don Bosco lo sapeva bene, e il mio per una buona parte è rimasto tra quei cortili nei quali ho imparato l’amicizia vera, in quelle aule che mi hanno avviata alla vita, in quell’angolo di terra trevigliese che così tanto sapeva di cielo.

Bergamo News

Casa don Bosco resta aperta on line come museo virtuale

Pubblichiamo l’articolo di Marina Lomunno, uscito su Avvenire, sull’apertura online del museo Casa Don Bosco di Valdocco, inaugurato il 14 ottobre ma momentaneamente chiuso al pubblico per l’emergenza sanitaria.

***

«Benvenuti a Valdocco, culla del carisma salesiano. Qui don Bosco e sua mamma Margherita hanno accolto i primi ragazzi di strada, i primi orfani. Qui siamo nati noi, salesiani di don Bosco. Sono sicuro che questa casa ti racconterà il grande dono che è don Bosco per i giovani e per la famiglia salesiana di tutto il mondo».

Sono le parole di don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore e decimo successore del santo dei giovani che accolgono i visitatori del nuovo Museo aperto al pubblico nella Casa Madre dei salesiani, con accesso dal cortile interno della Basilica di Maria Ausiliatrice, lo scorso 4 ottobre ma momentaneamente chiuso a causa dell’emergenza Covid.

A tagliare il nastro con le autorità (lo spazio espositivo ha il patrocinio della Regione Piemonte e della città di Torino) è stato il rettor maggiore stesso che ha sottolineato come già il nome dato al Museo “Casa don Bosco” indichi lo spirito con cui si è pensato. E cioè, in 4mila metri quadrati, tre piani e 27 spazi espositivi, si vuole condurre il visitatore dai luoghi della prima comunità dell’oratorio inventato da don Bosco, spazi poveri e semplici come il refettorio dove mangiavano i primi ragazzi, alle camerette del santo, al lungo corridoio dove passeggiava confessando i suoi giovani, fino alle testimonianze provenienti da tutto il mondo dell’avventura educativa che oggi ha raggiunto i ragazzi “discoli e pericolanti” in 133 nazioni dei 5 continenti, come ha sottolineato don Cristian Besso museologo di Casa don Bosco.

«Ciò che desideriamo trasmettere a chi entra nel Museo – evidenzia don Guido Errico, rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice – è il senso della comunità che ha creato attorno a sè don Bosco, con un piccolo nucleo di ragazzi poveri e orfani che vivevano qui giorno e notte, di una famiglia che oggi è diventata una “multinazionale educativa” con 14mila salesiani sparsi per il mondo, 30 santi e venerabili che perpetuano il sistema preventivo casa-scuola- mestiere ed educazione alla fede ma che non ha perso il senso delle origini: pastorale giovanile per i giovani più bisognosi, pastorale missionaria, devozione a Maria, pilastro del carisma salesiano».

Mamma e insegnante, una laurea in Storia dell’arte e una specializzazione in Museologia, Stefania De Vita è la direttrice del Museo che ha coordinato l’allestimento durato due anni catalogando migliaia di pezzi, «dagli oggetti personali di don Bosco a un affresco del ’300, ai paramenti dei primi collaboratori del santo, uno per tutti Michele Rua, dalle pietre che i ragazzi raccoglievano nei fiumi cittadini, il Po e la Dora, e portavano a Valdocco per costruire l’oratorio: il materiale espositivo è talmente ricco che ci sono due archivi a disposizione e i “pezzi” che non sono ancora visibili, nonostante l’ampiezza della superfice a disposizione, ruoteranno periodicamente nelle teche delle sezioni del Museo».

Insomma La Casa don Bosco non si può raccontare bisogna viverlaperché qui si respira il miracolo della vita di un santo contadino che, partito con la mamma dalle colline alla porte di Torino, ha saputo realizzare un sogno: dare speranza alla gioventù derelitta della Torino dell’Ottocento, conclude don Leonardo Mancini, ispettore dei salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta: «Riscoprire le nostre origini percorrendo queste sale dove è nata la famiglia salesiana ci fa riscoprire l’idea di famiglia che ha spinto don Bosco a fondare la congregazione per dare di più ai ragazzi che hanno avuto di meno. Questi muri ci ammoniscono che questa continua ad essere la nostra missione».

«Purtroppo a causa della recrudescenza dell’epidemia che con l’ultimo Dpcm ha decretato il Piemonte Zona rossa da venerdì 6 novembre il Museo è chiuso – conclude don Errico – ma in un mese di apertura abbiamo staccato ben 1.600 biglietti e avevamo già molte altre prenotazioni. Speriamo che la Pandemia si affievolisca e che nel periodo natalizio “Casa don Bosco” possa riaprire». Per il momento sul sito www.museocasadonbosco.it si può entrare nel Museo virtualmente: quando sarà possibile la visita, gratuita e se si desidera guidata dai volontari, occorrerà prenotarsi alla mail: info@museocasadonbosco.

Avvenire

MGS ILE, Forum Giovani: Operatori di Pace

Si svolgerà con la modalità online il Forum MGS della ILE rivolto ai giovani. “Operatori di Pace” è il titolo e si svolgerà il 29 novembre.

Il Forum Giovani MGS è un’occasione di riflessione e confronto tra giovani che richiama i giovani dai 18 anni ai 29 anni, con un’attenzione particolare ad animatori degli oratori, giovani educatori e formatori, universitari di Lombardia, Emilia Romagna, Svizzera e San Marino.

La giornata si svolgerà quasi interamente in forma online, su piattaforma Zoom. Per le realtà in cui sono permessi spostamenti (Emilia Romagna) è possibile riunirsi negli oratori di riferimento per partecipare insieme al Forum Giovani MGS.

La giornata sarà così strutturata:

  • 09.00 Saluti e accoglienza (Zoom)
  • 09.15 Preghiera delle Lodi (Zoom)
  • 09.30 Incontro con la famiglia di Tiziano Chierotti, alpino caduto a Bakwa (Afghanistan) durante un’Operazione di Pace dell’ONU. In questo incontro farà da moderatore don Cesare Galbiati, salesiano cappellano militare in missione a Bakwa con Tiziano. (Zoom)
  • 11.00 – 14.00 Santa Messa e tempo libero per il pranzo (nelle realtà locali) → Ognuno nella propria realtà può partecipare ad una Messa in Parrocchia
  • 14.30 Incontro con le testimoni: Sr Carolina Iavazzo e Rosaria Cascio rispettivamente collaboratrice e allieva del beato don Pino Puglisi. (Zoom)
  • 16.00 Saluti e avvisi prossimi appuntamenti, apertura del Padlet (Zoom)

NB: Per la partecipazione sarà necessario scaricare l’applicazione di Zoom sul proprio dispositivo, è possibile farlo tramite il link che verrà inviato agli iscritti.

Iscrizioni entro lunedì 23 novembre

Iscrizioni