Don Ángel Fernández Artime confermato Rettor Maggiore

Tutta l’Italia salesiana abbraccia don Ángel Fernández Artime rieletto come 10mo successore di Don Bosco. A lui, con obbedienza di figli, tutto il nostro affetto e la nostra preghiera per proseguire la missione di don Bosco per i giovani.

Il saluto di don Ángel alla Famiglia Salesiana:

Di seguito pubblichiamo il comunicato di ANS:

(ANS – Roma) – Il Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana ha rinnovato a Don Ángel Fernández Artime il mandato di Rettor Maggiore, per il sessennio 2020-2026. L’elezione è avvenuta al primo scrutinio.

Don Ángel Fernández Artime, 59 anni, è nato il 21 agosto 1960 a Gozón-Luanco, nelle Asturie, Spagna; ha emesso la sua prima professione il 3 settembre 1978, i voti perpetui il 17 giugno 1984 a Santiago de Compostela ed è stato ordinato sacerdote il 4 luglio 1987 a León.

Originario dell’Ispettoria di Spagna-León, ha conseguito la Laurea in Teologia Pastorale e la Licenza in Filosofia e Pedagogia.

È stato Delegato di Pastorale giovanile, Direttore della scuola di Ourense, membro del Consiglio e Vicario ispettoriale e, dal 2000 al 2006, Ispettore. È stato membro della commissione tecnica che ha preparato il Capitolo Generale 26. Nel 2009 è stato nominato Ispettore dell’Argentina Sud, e grazie a tale incarico ha anche avuto modo di conoscere e collaborare personalmente con l’allora arcivescovo di Buenos Aires, card. Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco.

Nel dicembre del 2013 venne nominato Superiore dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” – incarico che tuttavia non ha mai svolto perché prima di essere insediato come Ispettore è stato eletto dal Capitolo Generale 27, anche in quel caso al primo scrutinio, come Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana. Era il 25 marzo del 2014.

 

Le Messe e altre preghiere tutti i giorni in tv: come (e dove) seguirle

Pubblichiamo un articolo di Avvenire con le indicazioni per seguire le Messe e le altre preghiere in tv e in radio ogni giorno.

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Le chiese sono aperte ma in tutta Italia le celebrazioni sono sospese fino al 3 aprile. Ecco come si può seguire da casa ogni giorno la Messa e le altre devozioni:

Tv2000, in palinsesto 3 Messe al giorno

Tv2000 incrementa gli appuntamenti religiosi: le Messe quotidiane in diretta su Tv2000 (canale 28, 157 Sky e in streaming https://www.tv2000.it/live/) diventano tre.

1) Alle ore 7.00 la Messa celebrata da papa Francesco nella cappella di Santa Marta.

2) Alle 8.30 dalla Cappella del Policlinico Gemelli dal lunedì al venerdì e dalla Chiesa del Crocifisso di Cosenza il sabato e la domenica

3) Da mercoledì 11 marzo alle ore 19.00 ci sarà una Messa dal Santuario del Divino Amore celebrata per tutta la prima settimana dal vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il cardinale Angelo De Donatis.

Su Tv2000 si può seguire anche il Rosario alle 5.00, alle 6.50, alle 18.00 in diretta da Lourdes e alle 20.00 a Maria che scioglie i nodi.

Nuovo programma di Radio Vaticana

“In prima linea – vivere con fede al tempo del coronavirus”. È il nuovo programma di Radio Vaticana per dar voce alle tante persone che in questi giorni testimoniano il Vangelo aiutando gli altri. “Ci siamo lasciati interrogare dal Papa – sottolinea Massimiliano Menichetti, Responsabile di Radio Vaticana Vatican News – che oggi ha deciso di celebrare in diretta la Messa a Casa Santa Marta, permettendo a tutto il mondo di pregare con lui. Francesco ha offerto la Messa per ‘gli ammalati, per i medici, gli infermieri, i volontari che tanto aiutano, i familiari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati che sono rinchiusi‘”: saranno loto i protagonisti di “In prima linea”. Il nuovo programma audio che si potrà ascoltare da questa sera alle 17:05 sulle frequenze di 105 Fm e 103.8 Fm, sulla radio digitale (DAB+) in tutta Italia, e sarà anche scaricabile in podcast e sulle nostre App ‘RADIO VATICANA’ e ‘VATICAN NEWS'”.
“Non vogliamo raccontare solamente le tante situazioni che l’Italia, il mondo vive a causa di questa epidemia da COVID-19, a ascoltare, raccogliere, condividere storie e voci, soprattutto portare quello sguardo più grande che sgorga dal Vangelo, capace di riempire i cuori, per non lasciare nessuno da solo. Un programma che abbiamo pensato per tutti, anche se guarderà in particolare agli anziani, ai carcerati, agli ammalati, e soprattutto a chi è in ‘Prima Linea’ contro l’epidemia”.

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Anche il Pio XI di Roma promuove la formazione a distanza per i propri studenti

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Istituto Pio XI di Roma sulla formazione a distanza in vigore dal 9 marzo.

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Il Formatore al Centro, gli allievi, dalle loro abitazioni, grazie a tablet e smartphone, telecamera puntata in volto, seguiranno dalla propria stanza la lezione, e tra un download di un file e un video da guardare possono alzare la mano e fare delle domande. 

Questo è quello che accadrà da lunedì 9 Marzo 2020 con i 216 allievi del Centro di Formazione Professionale Pio XI, dell’Ente Cnos-Fap Lazio (Centro Nazionale Opere Salesiano – Formazione Aggiornamento Professionale). Tutti pronti, connessi sulla piattaforma Meet di Google, ad iniziare la sperimentazione della Formazione a Distanza, che permetterà loro di seguire le lezioni in video conferenza. Una sperimentazione che ha trovato il pieno sostegno anche dei genitori, grati per questa opportunità messa a disposizione dei propri figli. 

Il Centro di Formazione Professionale Pio XI dal 1932, sul territorio di Roma Tuscolana, si occupa di erogare corsi di Formazione Professionale, nello specifico corsi di Grafica, Stampa e dallo scorso anno anche quelli del settore del benessere. Corsi totalmente gratuiti e finanziati dalla Regione Lazio. 

In attesa di poter riabbracciare tutti i ragazzi al Centro e riprendere il regolare corso dell’anno formativo, di ritrovare i loro laboratori e il loro cortile, il collegio formatori si è interrogato su cosa fare in questo periodo di inattività formativa. 

In quanto Centro Salesiano, con attenzione alla persona oltre all’aspetto professionale e professionalizzante, e prendendo spunto da altre esperienze dell’Ente in regioni quali Veneto e Lombardia, l’idea del collegio è stata quella di non lasciare i ragazzi da soli ma trovare dei momenti di incontro con loro e soprattutto di crescita personale e professionale. 

Per fare ciò, tutti i formatori, nella giornata di Venerdì 6 Marzo hanno svolto un’attività di formazione per essere pronti a questa nuova metodologia di lavoro. Nella stessa giornata i tutor di annualità, alcuni formatori esperti ed il direttore di Centro, prof. Marco Tarisciotti, hanno incontrato gli allievi in video conferenza e illustrato loro il progetto e le modalità della nuova didattica. 

Tutto ciò sarà possibile perché nel Centro, già da qualche anno, i ragazzi utilizzano le nuove tecnologie. La didattica è completamente digitale, grazie all’utilizzo di tablet per le materie teoriche. Questo ha permesso, in tempi ridotti, di partire con questo tipo di sperimentazione. 

Certo mancherà a tutti gli allievi la formazione nei laboratori: quelli di grafica multimediale, di stampa e allestimento, di Estetica. 

Quello che gli allievi sperimenteranno nelle prossime ore saranno lezioni di recupero o attività interdisciplinari, con la possibilità di svolgere esercitazioni, realizzazione prodotti e permettere ai ragazzi di acquisire nuove competenze in ambito digitale e nello specifico di smart-working. 

L’auspicio del collegio formatori è di far vivere agli studenti e le studentesse con responsabilità e curiosità questo tempo e le nuove modalità di apprendimento che saranno offerte alla loro attenzione. Si tratterà di coltivare un atteggiamento di coinvolgimento, approfondimento, impegno e crescita personale. 

 

Coronavirus: la posizione della CEI

Pubblichiamo il comunicato stampa della CEI in merito alle disposizioni del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri per contrastare il contagio del COVID-19.

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È in vigore un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, finalizzato a definire in modo unitario il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio del “coronavirus” (COVID-19) ed evitare il sovraccarico del sistema sanitario. 

Il testo conferma le misure restrittive emanate lo scorso 1 marzo – e destinate a restare in vigore fino a domenica 8 marzo inclusa – con le quali in tre regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) e in alcune province (Savona, Pesaro e Urbino) sono state stabilite limitazioni anche per i luoghi di culto, la cui apertura richiede l’adozione di misure tali da evitare assembramenti di persone. Alla luce del confronto con il Governo, in queste realtà la CEI chiede che, durante la settimana, non ci sia la celebrazione delle Sante Messe. 

Il nuovo decreto, inoltre, stabilisce – per l’intero territorio nazionale, fino al 3 aprile – la “sospensione delle manifestazioni, degli eventi e degli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” (DPCM, art. 1, b). Tra le misure di prevenzione, si evidenzia, in particolare, l’“espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” (DPCM, art. 2, b). 

Nelle aree non a rischio, assicurando il rispetto di tali indicazioni in tutte le attività pastorali e formative, la CEI ribadisce la possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima. 

Le misure adottate mettono in crisi le abituali dinamiche relazionali e sociali. La Chiesa che è in Italia condivide questa situazione di disagio e sofferenza del Paese e assume in maniera corresponsabile iniziative con cui contenere il diffondersi del virus. Attraverso i suoi sacerdoti e laici impegnati continua a tessere con fede, passione e pazienza il tessuto delle comunità. Assicura la vicinanza della preghiera a quanti sono colpiti e ai loro familiari; agli anziani, esposti più di altri alla solitudine; ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, al loro prezioso ed edificante servizio; a quanti sono preoccupati per le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico; a chi ha responsabilità scientifiche e politiche di tutela della salute pubblica. 

Roma, 5 marzo 2020 

CFP San Marco, presentato il modello di formazione a distanza nel periodo dell’emergenza sanitaria

di Francesca Bonotto

L’Assessore veneto all’istruzione, alla formazione, al lavoro e alle pari opportunità, Elena Donazzan, martedì 3 marzo ha preso parte alla conferenza sul futuro della scuola CFP in Veneto, tenutasi presso l’istituto Salesiano “San Marco” di Mestre.
Durante l’intervento, presieduto dal direttore del CFP CNOS FAP San Marco, il prof. Alberto Grillai, l’assessore ha più volte ribadito l’eccellenza della scuola e della formazione salesiana, come punto di riferimento per le altre realtà.
In particolare, l’Istituto Salesiano “San Marco” è “Apple Distinguished School”, grazie all’esclusivo accordo con Apple che fornisce gli strumenti all’istituto (gli iPad per docenti e studenti) e sfrutta la piattaforma “Google Classroom”, applicativo della suite che Google mette a disposizione delle scuole. Il tutto per garantire una formazione continua e aggiornata, oltre la tradizionale lezione in aula.
L’assessore ha compiuto un percorso all’interno dell’istituto, toccando con mano le tecnologie a disposizione e la qualità dei servizi forniti per l’apprendimento e-learning.
Iusve Cube Radio, la web radio dello IUSVE, l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona, ha intervistato l’assessore, il quale, ha più volte ribadito la necessità di approfondire le nuove tecnologie al servizio della formazione, soprattutto in riferimento allo stato di “emergenza” odierna che le scuole e gli istituti si trovano ad affrontare. Interessanti le considerazioni emerse sullo “smart-work”, ulteriore possibilità positiva da sfruttare come risorsa per le aziende, per i lavoratori e per l’ecologia.
 

Il CFP di Sampierdarena in un servizio su Rai Tre: studiare per diventare tecnico elettrico

I ragazzi e i formatori del CFP di Sampierdarena (Genova) sono i protagonisti del servizio andato in onda a “Il posto giusto”, su Rai Tre, in cui viene mostrato come si possa imparare un lavoro con passione

Guarda il servizio

 

Insegna italiano in Egitto! L’appello della ICC per i corsi nelle scuole salesiane egiziane

Pubblichiamo l’appello della Circoscrizione Italia Centrale per la ricerca di insegnanti di italiano per le scuole salesiane d’Egitto.

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Le nostre scuole salesiane di Alessandria e Cairo – Rod El Farag, durante l’estate, svolgono corsi di italiano per gli studenti che, di lì a poche settimane, si troveranno ad essere inseriti nella nostra scuola professionale, che viene tenuta interamente in lingua italiana. I corsi estivi sono di livello base, quindi facilmente gestibili da persone madre-lingua, che comunque, ordinariamente, non saranno sole nell’insegnamento. Al mattino si svolgono lezioni in stile classico e frontale; in alcuni pomeriggi laboratori ludico-didattici per l’insegnamento.

Queste le alternative di date per dare la propria disponibilità durante l’estate 2020:

  • Cairo-Rod El Farag 1: 5 luglio – 5 agosto 
  • Cairo-Rod El Farag 2: 5 luglio – 19 luglio 
  • Cairo-Rod El Farag 3: 19 luglio – 5 agosto
  • Alessandria 1: 5 luglio – 6 agosto
  • Alessandria 2: 5 luglio – 19 luglio
  • Alessandria 3: 19 luglio – 6 agosto

Le esperienze degli scorsi anni ci hanno fatto maturare alcuni criteri utili affinché il servizio possa svolgersi nel migliore dei modi.

Nello specifico, il volontario dovrà:

  • avere un’età compresa tra i 30 e i 45 anni;
  • essere presentato da un salesiano di riferimento;
  • esprimere la sua disponibilità ad adattarsi alle condizioni di vita offerte dalla casa salesiana e ai ritmi di servizio proposti;
  • assumere l’impegno con serietà e dedizione, dando ad esso priorità;
  • essere desideroso di vivere e lavorare insieme all’équipe degli altri volontari e insegnanti;
  • inserirsi con discrezione nell’ambiente della casa salesiana (come sempre, quando si è ospiti, ci si adatta alla famiglia che apre le porte!);
  • rendersi disponibile ad ascoltare e mettere in pratica tutte le attenzioni che i salesiani richiederanno di avere in un contesto religioso, sociale e culturale diverso dal nostro;
  • sentirsi libero e ben accolto nel partecipare ai ritmi di preghiera e vita comunitaria della comunità salesiana.

Il volontario verrà sostenuto nel vitto e nell’alloggio dalla comunità salesiana (non è assicurata la disponibilità di alloggiare in camere singole).  Saranno invece a suo carico i costi del viaggio e del visto di ingresso (per un totale che si aggira intorno ai 450 €).

Le candidature vanno segnalate entro e non oltre il 31 marzo 2020.

Per informazioni e candidature scrivere a: pastoralegiovanileicc@donbosco.it 

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Migranti in transito, percorsi di formazione: il convegno al Sacro Cuore di Roma

L’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori a chiusura del progetto finanziato dalla Regione  Lazio volto a favorire l’inclusione dei migranti transitati sul territorio della Regione ha organizzato la tavola rotonda dal titolo “Migranti In Transito Percorsi di Integrazione” che si terrà il 6 marzo 2020 dalle 15:00 alle 18:00 presso l’Istituto Salesiano Sacro Cuore (Via Marsala 42, Roma). 

L’evento vuole da una parte offrire uno sguardo d’insieme del progetto che ha visto la cooperazione di 4 Enti (Cnos-Fap Lazio, Borgo Ragazzi Don Bosco, Ospizio Salesiano Sacro Cuore e Associazione “Naturalmente”) impegnati, nell’ambito delle rispettive competenze (accoglienza, orientamento, consulenze legali) a rendere effettiva l’inclusione e l’integrazione dei giovani migranti, dall’altra parte evidenziare le criticità e le risorse relative al sistema inclusivo. Interverranno come relatori la Dott.ssa Stafania Congia – Dirigente Divisione Politiche di integrazione e tutela minori stranieri del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – che introdurrà il tema della sfida dell’inclusione; la Dott.ssa Anna Clara De Martino – Ufficio Ricerche e Progetti, Area Immigrati Caritas di Roma – che illustrerà le criticità e le risorse del sistema di accoglienza e dei percorsi di integrazione nella Capitale. L’analisi del concetto “essere migranti in transito” sarà l’oggetto dell’intervento del Prof. Lluis Peris Cancio – Dipartimento di scienze sociali ed economiche Sapienza Università di Roma – e un approfondimento dei problemi legati all’integrazione dei neomaggiorenni migranti sarà affrontato dal Dott. Stefano Scarpelli – Ufficio Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Modera l’incontro l’Avv. Prof. Andrea Farina – Coordinatore dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori – . 

Nel corso della Tavola Rotonda verrà ascoltata la testimonianza di un giovane che ha seguito il percorso di integrazione nell’ambito del progetto realizzato. 

Per le iscrizioni è necessario inviare una e-mail all’indirizzo osdirittiminori@gmail.com entro il 29 febbraio 2020. 

Scarica la locandina

 

 

 

L’assessore regionale al Lavoro in visita al CFP del Borgo Ragazzi Don Bosco con il commissario europeo Schmit

“Oggi pomeriggio ho visitato a Don Bosco il centro nazionale Opere Salesiane per la formazione e l’aggiornamento professionale assieme al commissario al Lavoro della Commissione Europea Nicolas Schmit. Come Regione abbiamo potuto mostrare con orgoglio i percorsi di formazione che ogni anno compiono centinaia di studenti. La formazione offerta in questo centro ha l’enorme pregio di preparare i ragazzi a entrare nel mondo del lavoro con una professionalità immediatamente spendibile, senza tralasciare una preparazione di cultura generale di base.” È quanto scrive Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, alla Scuola e alla Formazione della Regione Lazio in una nota dopo aver visitato il CNOS Fap del Borgo Ragazzi Don Bosco

“Questi percorsi sono degli ‘incubatori di inclusione sociale’ in cui al rischio della dispersione si risponde con concrete opportunità di crescita e inserimento nella società e nel lavoro. Particolarmente apprezzati sono stati i laboratori di meccanica, domotica e ristorazione, che sono solo un esempio di una varietà di profili professionali che si realizzano con modalità di apprendimento duale presso aziende del settore e che rappresentano per i giovani i percorsi con un’alta percentuale di inserimento lavorativo. I percorsi vengono programmati e gestiti dalla Regione Lazio e finanziati con fondi comunitari (Fondo Sociale Europeo), nazionali e regionali”.

Il Convegno per la Formazione Professionale 2020 – Terzo giorno: La creatività con ago, filo e…

“A che può servire questa stoffa?
Formazione Professionale, Pastorale ed Educazionale”

Pratiche – La creatività con ago, filo e…

Giornata conclusiva del Seminario sulla Formazione Professionale "A che può servire questa stoffa?"

Giornata conclusiva del Seminario sulla Formazione Professionale "A che può servire questa stoffa?"

Publiée par Salesiani Don Bosco Italia sur Jeudi 20 février 2020

Dopo la preghiera della mattina, il direttore del centro di Arese, Mauro Colombo, ha presentato la realtà del centro professionale, che ha 780 allievi divisi in sette settori. Il centro di Arese ha due tipi di organizzazione: quella diffusa, con catechisti e consiglieri, che comprende uno sportello di assistenza al lavoro, una segreteria e una amministrazione con quattro persone. E poi l’organizzazione apparecchiata, con riunioni, tavoli: si inizia con il tavolo di governo, il consiglio della CEP, quello allargato della CEP. “A queste persone io voglio bene e mi sento voluto bene, c’è affetto: siamo in tanti, ma viviamo una relazione in cui c’è affetto, c’è un rapporto personale. Questo è un privilegio enorme, una grazia con la maiuscola”, ha detto. Poi passato a indicare gli obiettivi: “Portare ogni ragazzo dove può arrivare, non un metro di meno e questo vuol dire seguire ognuno dei 780 ragazzi personalmente. Non è semplice, non sempre si riesce ma dobbiamo provarci sempre”.

La mattinata è proseguita con la presentazione delle Buone pratiche messe in atto da diversi territori e condivise nei tavoli di lavoro:

  • Il Buongiorno: Alessandro Cappelletto, San Donà
  • Il laboratorio: Sergio Bessone, Rebaudengo  
  • I gruppi formativi e missionari: Fabio Fantauzzi, Valdocco  
  • Il cortile (ricreazione e assistenza):  Claudio Baretta, Arese
  • L’accompagnamento delle famiglie: Sergio Barberio, Forlì
  • Percorsi sull’affettività: Paola Pepino, Fossano   
  • L’Equipe educativo-pastorale: Daniele Zanutto, San Donà
  • Ritiri e campi formativi – EESS: Gioacchino Passafari, Roma-Gerini
  • Accompagnare all’inserimento lavorativo: Angela Castelli, Milano
  • La vita spirituale, Eucaristia – confessione : don Bartolomeo Pirra, Fossano 
  • Disciplina e Provvedimenti: Alberto Grillai, Mestre
  • La sintesi delle materieEleonora Pesce, Mestre

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