“In the shape of your dream”: l’inno dei Salesiani di Sicilia per il bicentenario del Sogno dei 9 anni

Pubblichiamo il comunicato dei Salesiani di Sicilia sulla nuova canzone dei DB Sons.

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I DB Sons colpiscono ancora, seguendo la forma dei sogni di don Bosco! “In the shape of your dream” è il prodotto della più recente esperienza di collaborazione artistica tra salesiani e giovani appartenenti all’MGS Sicilia, ancora una volta riuniti per valorizzare la musica come luogo privilegiato dell’incontro ravvicinato e creativo tra Dio e l’uomo. La loro ambizione, questa volta, è rievocare la potenza attuale ed attuativa del sogno dei 9 anni di don Bosco, partendo da quei contorni che da 200 anni si delineano con fedeltà sulla forma del suo sogno.

Osserviamo con una lente metaforica i salesiani di oggi: mentre il loro sguardo è fisso sul presente, in mano tengono un particolare orologio vintage, leggermente ammaccato ma sembra appartenere proprio al loro Santo fondatore; da allora, il tempo che provano a vivere non si è mai fermato, ne siamo certi perché a spingere le lancette è il medesimo Amore di Dio, motore di costante passione educativa e di una fiamma che, per la salvezza delle anime, arde senza consumarsi. Tutto ciò ci viene testimoniato dai cuori di miliardi di giovani che con fede, tenacia e umiltà, battono ancora a tempo con il cuore di don Bosco. Egli per tante anime sognò un progetto di gioia e santità: tutto questo ora non solo è reale ma si apre a un divenire carico di potenzialità.

Si tratta di una sintonia tra oggi e allora, un carisma che perdura e si attualizza in ogni dove.

Da una parte noi, uomini del 21°secolo, e dall’altra parte don Bosco, avanguardista del 1800: siamo pittori dello stesso quadro, attori di epoche diverse, ma della stessa storia; note e parole dispiegate in un vasto spartito, che, vibrando sotto la stessa chiave di violino, compongono un unico inno musicale.

Con questo intento, aspettando il “Salesian Youth Synod” che si terrà dall’11 al 16 agosto 2024, le voci dei “DB Sons” partecipano, con la loro nuova produzione, a un contest internazionale volto a selezionare l’inno ufficiale del suddetto evento estivo.

Il grazie, per questo lavoro, va anzitutto a don Gildasio Mendes sdb (Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale) che ha voluto coinvolgere la nostra terra sicula, valorizzandone i talenti e all’Ispettoria Salesiana Sicula che ne ha favorito la concretizzazione. Un profondo apprezzamento va rivolto ad Emanuele Geraci, che ne ha ideato la composizione musicale con la collaborazione di Giuseppe Priolo (entrambi presenti anche con le loro voci), e ad Angelo Di Chiara che ha redatto il testo, oltre ad aver arrangiato il pianoforte nel brano. Menzione più che dovuta va alle splendide voci che hanno reso quest’inno del tutto speciale: Chiara Raneri, Walter Riggio e Agnese La Bella.  Un ultimo grazie va all’Equipe Ispettoriale di CS che ha lavorato dietro le quinte, in particolar modo a Orazio Moschetti che si è creativamente occupato della grafica della cover, della divulgazione del brano sui social tramite i reel e il video clip che sarà realizzato prossimamente.

I nostri artisti, con il frutto della loro cooperazione, ci fanno sperare in una congregazione salesiana, in Sicilia e nel mondo, che sia capace ancora oggi di lavorare con fedeltà alla forma originaria dei sogni di San Giovanni Bosco. L’augurio, infine, è che tutti coloro che portano in dote il talento artistico-musicale si prodighino mettendolo a servizio, al fine di poter dare un contributo unico a quel sogno che ancora oggi vive nei cuori di molti giovani.

in the shape

Brillare, ascoltare e non temere: ad Acireale il meeting adolescenti del MGS Sicilia

Pubblichiamo il comunicato del MGS Sicilia.

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Dal 3 al 5 gennaio, siamo stati accolti al Wave Hotel di Acireale per vivere l’esperienza del meeting adolescenti del MGS di Sicilia: evento tanto atteso da noi giovani animatori salesiani.

Tra le tematiche emerse e opportunità di crescita spirituale, c’è stato spazio anche per nuove amicizie.

Abbiamo vissuto tanti momenti di divertimento e di fraternità, ma abbiamo avuto anche l’opportunità di confrontarci e di conoscere meglio noi stessi.

La proposta pastorale annuale è il Sogno e l’equipe della consulta MGS Regionale ha scelto di concentrare la tematica del meeting su quest’argomento.

Per far sì che il messaggio arrivasse limpido e chiaro, ci hanno aiutato molto le parole di Papa Francesco alla GMG 2023: brillare, ascoltare e non temere.

Durante la prima giornata, dopo il lancio del primo tema: BRILLARE, ci siamo divisi in biennio e triennio, dove abbiamo iniziato la formazione, guidati da due formatori.

A seguire abbiamo condiviso le nostre riflessioni e sensazioni in dei gruppi di condivisione.

“Non si può vincere una corsa se prima non si è sognato di farlo”.

Tra un momento e l’altro c’erano i cosiddetti “break” che ci aiutavano a ricaricarci. 

Subito dopo abbiamo ascoltato delle testimonianze di don Fabio Alibrio per il triennio e Simone Scarlata per il biennio: abbiamo potuto capire quanto possa essere forte la fede, e che può salvarci quando tocchiamo il fondo; mi ha colpito l’importanza di incontrare persone che ci vogliono bene nel nome di Dio.

Il secondo giorno abbiamo affrontato i temi dell’ASCOLTO e della VOCAZIONE, che hanno suscitato molte domande in noi giovani: qual è il sogno che Dio ha per noi? 

Sono stati dei temi molto forti, perché è difficile guardare e ascoltare ciò che abbiamo dentro, senza mettere in atto “egoismi mascherati d’amore “, ovvero credere che ciò che vorremmo noi per noi stessi è in realtà ciò che Dio ha in mente per noi.

Dopo la formazione, un laboratorio per riuscire a fare una buona e corretta Confessione ci ha preparato a vivere il Sacramento della Riconciliazione e la Liturgia Penitenziale.

Nel pomeriggio abbiamo ascoltato le ultime due testimonianze: suor Maria per il biennio e Gaia Sella per il triennio, che al solito hanno suscitato un’immensa emozione tra noi, ispirandoci a vivere la nostra missione e soprattutto suggerendoci l’importanza del mettersi in gioco per aiutare il prossimo senza avere paura di non essere all’altezza.

Dopo un momento di festa, abbiamo partecipato all’Adorazione Eucaristica, per potere adorare Dio e ringraziarlo per tutto ciò che ci ha donato. Durante l’Adorazione abbiamo pregato anche per don Stefano Cortesiano e per la sua ordinazione sacerdotale.

Il terzo ed ultimo giorno le parole chiave che ci hanno accompagnato sono state NON TEMERE e MISSIONE. Sempre divisi in biennio e triennio, è arrivato a noi forte l’invito a intraprendere una missione coraggiosa, a perseverare sulla strada dei sogni, a servizio degli altri.

Ci auguriamo d’imparare presto a camminare nella gioia, sapendo di compiere delle azioni che rendano felice Dio, il prossimo e noi stessi, ricordando che cadere è normale, ma è rialzarsi insieme che fa la vera differenza.

Prima della Celebrazione Eucaristica ci hanno raggiunti l’ispettore Don Giovanni D’Andrea, che ha presieduto la Santa Messa, e l’ispettrice suor Angela Maria Maccioni. L’Equipe ci ha consegnato il “Passaporto per continuare a sognare”, con l’augurio che quella scintilla che c’è in noi non si spenga mai, ma anzi, continui a crescere fino a diventare una fiamma luminosa e calorosa.

Adesso siamo pronti per il prossimo appuntamento: la festa giovani del 21 aprile! 

Sicilia, ordinazione presbiterale del salesiano trapanese don Stefano Cortesiano

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani in Sicilia.

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Sabato 6 gennaio 2024, Solennità dell’Epifania, è stato ordinato sacerdote don Stefano Cortesiano, giovane salesiano dell’Ispettoria Salesiana Sicula, originario di Trapani. La solenne cerimonia di ordinazione sacerdotale è stata presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani. La celebrazione eucaristica si è tenuta presso la Parrocchia Sacro Cuore di Trapani alle 16.30. Don Stefano Cortesiano è nato a Erice il 19 ottobre 1993, qui fin da piccolo frequenta l’oratorio salesiano “Don Bosco” di Trapani. Fin dall’adolescenza comincia a frequentare l’Oratorio Salesiano grazie alle diverse attività educative e pastorali del centro. Entra a far parte del gruppo animatori, lì nel cortile di via Fardella matura l’idea di poter consacrare la sua vita ai giovani seguendo lo stile di don Bosco.

Percepita la chiamata decide di iniziare un periodo di Epifania discernimento con i Salesiani. Vive l’esperienza dell’aspirantato nella Casa Salesiana Gesù Adolescente di Palermo dal settembre 2012 settembre 2013. Continua il suo cammino di conoscenza della vita salesiana nella casa di Catania Salette, qui dal 2013 al 2014 vive l’esperienza di aspirante insieme ad altri giovani, per poi iniziare il percorso di prenovizio a Dicembre 2013. Dopo due anni di discernimento, sceglie di vivere l’intenso anno del noviziato, e dal 2014-2015 vive l’esperienza a Genzano di Roma, preparandosi con altri giovani alla prima professione come Salesiano di Don Bosco, l’8 settembre 2015 nelle mani di don Leonardo Mancini, attuale Ispettore della Circoscrizione Speciale Piemonte – Valle D’Aosta.
Vive i primi due anni da salesiano, dal 2015 al 2017, presso l’Istituto Salesiano Internazionale “San Tarcisio”, qui frequenta i corsi di filosofia presso l’Università Pontificia Salesiana. Nel periodo invernale svolge attività pastorale presso l’Istituto Salesiano Cinecittà di Roma. Vive due esperienze estive in Sicilia ad Alcamo (2016) e Santa Chiara a Palermo (2017).

Nel 2017 rientra in Sicilia, l’Ispettore lo invia come tirocinante presso la casa di Palermo Santa Chiara a Ballarò qui inizia la seconda fase della formazione salesiana, sperimentando sempre di più la vita comunitaria e la missione salesiana in mezzo ai giovani e ai laici corresponsabili. Rimarrà nella comunità educativo pastorale di Palermo Santa Chiara fino al 2019. “Il Signore – afferma don Stefano Cortesiano nella sua testimonianza vocazionale – ti parla anche nei momenti di crisi. Un salesiano può avere anche momenti di paura, di scoraggiamento. Ti confido un segreto: un salesiano può anche avere momenti di ripensamento. Potrei raccontarvi tanti momenti di crisi nella mia vita, di piccoli momenti in cui ero indeciso su cosa fare. Il momento più grande di crisi per me è stato il secondo anno di tirocinio, è stato molto difficile. Ho vissuto un momento di aridità spirituale, non riuscivo più a sentire il Signore che mi parlava. Mi hanno salvato due atteggiamenti: la fedeltà, anche quando attorno a te la terra è bruciata, due tenere stretto l’amico dell’anima che mi ha aiutato a capire le mie ferite, trasformandole in feritoie.”

Dal 2019 al 2020 vive un terzo anno di tirocinio presso la casa di Catania Salette. Alle numerose attività pastorali ed educative, affianca diverse attività di studio, in particolare in quest’anno consegue la laurea triennale in Scienze dell’Educazione. Dal 2020 al 2023 ha vissuto la terza fase formativa, prevista nel cammino salesiano. Viene inviato presso la casa di Messina San Tommaso per completare il percorso formativo con gli studi della teologia. In questi anni si è anche speso nella missione salesiana attiva nel territorio ispettoriale presso le case di Pedara e San Gregorio. Durante il terzo anno di teologia è stato incaricato zonale del Movimento Giovanile Salesiano. Negli ultimi anni l’Ispettore lo ha inviato a supporto delle attività estive nelle case di Pedara (2021), di Marsala (2022) e di San Cataldo (2023). Ha ricevuto il lettorato il 24 maggio 2021, l’accolitato l’8 maggio 2020 a Messina San Tommaso. In questi anni ha emesso la professione perpetua come Salesiano il 26 settembre 2021 a Catania nelle mani di don Giovanni D’Andrea e il 13 maggio 2023 è stato ordinato diacono da Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, presso la concattedrale del SS. Salvatore a Messina.

Dotato di una grande capacità relazionale ed educativa, ha saputo unire alle numerose attività pastorali l’attività accademica, in questi giorni sta infatti concludendo il suo percorso di Laurea Magistrale in Pedagogia, presso l’Università degli Studi di Palermo. Da settembre 2023 l’Ispettore l’ha inviato a vivere la sua missione salesiana a Palermo Santa Chiara, nel quartiere di Ballarò. Qui presta aiuto all’Oratorio ed è responsabile della casa annessa all’Oratorio. L’ordinazione sacerdotale è un passo significativo nella vita di don Stefano Cortesiano, che ha dedicato anni di studio, preghiera e servizio alla comunità per raggiungere questo momento cruciale del suo cammino spirituale. Un evento straordinario per tutta la comunità ispettoriale, la sua famiglia e suoi amici.
Il 7 gennaio alle ore 11.00 è ha presieduto la prima Eucaristia presso la parrocchia Maria Ausiliatrice di Trapani.

Sicilia – il carisma salesiano continua a camminare in modo creativo

Dal sito dell’Ispettoria Sicula l’articolo a cura di Ignazio Coniglio, SDB.

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Al via il 32° Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia

Con il radunarsi fraterno di 47 capitolari (40 confratelli e 7 laici invitati), negli ambienti dell’Istituto TeologicoSan Tommaso” di Messina, si aprono le porte del 32° Capitolo Ispettoriale in Sicilia, segno che, in questa porzione di terra, il carisma salesiano continua a camminare in atteggiamento di ascolto, umile e al contempo creativo.

Il 27 Dicembre 2023 è stato il primo giorno della prima sessione capitolare e l’intento dei presenti risulta essere chiaro: iniziare il loro incontro sospinti dallo Spirito Santo, una consapevolezza concretizzata nella scelta di avviare i lavori proprio con la Celebrazione Eucaristica.

Don Giovanni D’Andrea, presidente della suddetta, spezzando la Parola del giorno, ha condiviso il desiderio di “correre insieme come San Giovanni e San Pietro verso il sepolcro e non da soli” riportando alla mente l’invito delle nostre Costituzioni a “vivere e lavorare insieme”: anziani e giovani con un cuore solo, favorendo “l’incontro intergenerazionale” e “il dialogo fra le culture” poiché “è lo Spirito Santo che ci rende uniti”.

Non è mancato l’apporto della Famiglia Salesiana con la presenza dell’Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Sicilia Suor Angela Maria Maccioni – e del Sig. Piero Quinci, segretario della Consulta Regionale della Famiglia Salesiana.

Suor Maria, rivolgendosi con voce emozionata all’assemblea capitolare, ha affermato che il “salesiano del XXI secolo non è né pessimista, né ottimista ma un uomo di speranza perché il suo centro risiede in Cristo”. Egli è chiamato a “superare la rassegnazione e la sopravvivenza difensiva per vivere ancora del carisma” di don Bosco, fatto dono a ciascuno di noi.

Ha invitato, infine, i padri capitolari a “centrarsi in Gesù Buon Pastore per essere a nostra volta pastori di molti giovani di oggi, di testimoniare la bellezza della generosità, della lotta per la giustizia ed il bene comune”.

Accanto a questo monito, Pietro Quinci ricorda ai presenti l’interessante e attuale analogia tra il tema capitolare e quello del recente convegno di Famiglia Salesiana che centrava la sua riflessione sui sogni e sulle strategie comuni per le nuove sfide in Sicilia.

A coronare i saluti, è stato il contributo di Salvatore Modaffari che, a nome di tutti i giovani della Sicilia, si è rivolto all’assemblea rileggendo la presenza di Gesù negli innumerevoli luoghi di sofferenza della nostra attualità; nel suo discorso preme un’energica e imperativa certezza: “Io conosco un’altra umanità!”, quella fatta da tanti giovani, semi di rinascita nella società odierna e per i quali ricorda ai confratelli salesiani l’importanza dello “spendersi per la missione giovanile” senza tirarsi indietro davanti agli emarginati.

Oltre ai sentimenti di gratitudine per la testimonianza “dell’incontenibile gioia, segreto del nostro carisma”, il giovane sancataldese non fa mancare parole severe e cariche di responsabilità: “tutto questo passa immancabilmente dalla fedeltà̀, dalla cura della vostra vocazione e dalla capacità di lavorare sempre insieme”.

Invocando ancora una volta lo Spirito Santo e concludendo la celebrazione eucaristica, i capitolari hanno così avviato la prima fase di questo incontro con l’approvazione del Regolamento e l’elezione degli Scrutatori e dei Moderatori.

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Palermo, al via attività di sport e doposcuola per 150 ragazze e ragazzi all’Istituto salesiano Gesù Adolescente

Dal Giornale di Sicilia.

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E’ stato presentato al Teatro Savio di via Evangelista Di Blasi, il progetto del Ministero per lo Sport e i Giovani, realizzata in collaborazione con Sport e salute Spa, che ha lo scopo di supportare le realtà che operano in contesti territoriali difficili.

Al via attività di sport e doposcuola per 150 ragazze e ragazzi all’Istituto salesiano Gesù Adolescente.

La PGS Villaurea è stata una delle cinque associazioni sportive siciliane ad aggiudicarsi il bando del Ministero.

Sentiamo le interviste a Germana Vinci, referente regionale “Sport di Tutti”, ad Arnaldo Riggi, direttore dell’istituto salesiano Gesù Adolescente e Renato Cursi, segretario esecutivo di Salesiani per il Sociale:

Guarda le interviste

Palermo – 150 ragazzi all’Istituto Gesù Adolescente di Palermo praticano sport e benessere

Da Palermo 24ore.com.

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I giovani di Palermo prendono parte al progetto “Sport di tutti – quartieri”

A partire da martedì 5 dicembre, 150 giovani palermitani avranno l’opportunità di partecipare a diverse attività sportive presso l’istituto salesiano Gesù Adolescente di Palermo. Il progetto, denominato “Sport di tutti – quartieri”, è coordinato e gestito dalla ASD Polisportiva Giovanile Salesiana Villaurea e prevede un’ampia varietà di attività, che vanno dal calcio alla pallavolo, dal basket alla ginnastica dolce per adulti.

Il progetto, finanziato dal Ministero per lo Sport e i Giovani in collaborazione con Sport e salute Spa, coinvolgerà giovani, istruttori, allenatori, formatori e un nutrizionista. La PGS Villaurea, attiva da 50 anni a servizio dell’Istituto dei Salesiani, è stata selezionata insieme ad altre realtà sportive per supportare l’inclusione sociale e lo sviluppo educativo in contesti territoriali difficili.

Il direttore dell’istituto, don Arnaldo Riggi, sottolinea l’importanza di coinvolgere i giovani a rischio di emarginazione e criminalità attraverso lo sport e la promozione di stili di vita sani. “Facciamo i conti con situazioni di disagio, di emarginazione e di povertà educativa e di esclusione sociale. Rientra nella nostra missione salesiana il compito di coinvolgere i giovani in questo territorio”, afferma don Riggi.

Le attività sportive saranno supportate da allenatori e istruttori e includeranno calcio a 5, pallamano, basket, pallavolo, basket in carrozzina e ginnastica dolce per adulti. Inoltre, verranno proposte attività di plogging, che consiste nella raccolta di rifiuti durante passeggiate nei parchi, servizi di doposcuola, corsi di ceramica per disabili e incontri di formazione con il nutrizionista.

Partnership con diversi enti locali e associazioni, come i Salesiani per il Sociale, l’Ispettoria Salesiana Sicula – Oratorio Centro Giovanile Villaurea e l’associazione Cnos/Fap Palermo, contribuiranno al successo dell’iniziativa, che sarà presentata al Teatro Savio di via Evangelista Di Blasi 102/b il 4 dicembre alle 18. L’incontro vedrà la partecipazione di rappresentanti delle federazioni sportive, del mondo dell’associazionismo, della politica e del terzo settore, tra cui anche l’ex calciatore Totò Schillaci.

Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nel supporto e nell’inclusione dei giovani palermitani attraverso lo sport, fornendo loro l’opportunità di sviluppare abilità fisiche, sociali ed educative.

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Salesiani Sicilia – Don Antonio Lauretta è sacerdote per sempre. Tripudio di gente a Modica

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Dopo 37 anni dall’ultima ordinazione presbiterale di un salesiano, Modica riscopre ancora una volta il suo amore per i figli di don Bosco. Una folla di gente si è unita attorno a don Antonio Lauretta e alla sua famiglia in questo giorno molto solenne e significativo per la sua vita e per tutta la città di Modica.

Fedeli provenienti da Modica, dalla diocesi di Noto e dalle diverse case salesiane dove don Antonio ha prestato il suo servizio educativo e pastorale. Il rito si è svolto nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Modica Alta strapiena all’inverosimile.

Una lunga ed emozionante celebrazione, presieduta da Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto. Durante la santa Messa diversi sono i stati i segni esplicativi, secondo il rito per l’ordinazione dei sacerdoti.

Durante l’omelia il Vescovo Salvatore Rumeo si è rivolto principalmente al novello sacerdote. Affidando a lui alcuni strumenti utili per vivere appieno la vita sacerdotale.

“Continuerai la missione di Cristo pastore – ha affermato nell’omelia il Vescovo-. Il tuo compito è collaborare con i tuoi superiori per edificare la chiesa di Cristo. Alimenta la tua vita con la preghiera comunitaria e personale. Il tempo dedicato alla preghiera non è tempo sottratto alla pastorale, perché la preghiera sostiene tutto. È ciò che ti identifica come sacerdote. Fai del tuo cuore il primo oratorio, per la tua e la altrui salvezza”.

Diversi i punti trattati dal Vescovo. Molteplici i riferimenti a don Bosco, alla famiglia Salesiana e al servo di Dio Nino Baglieri.

“Hai ricevuto la chiamata alla meravigliosa vita sacerdotale devi andare avanti con trepidazione e con coraggio. Se dovesse comparire la croce riponi la tua preghiera nella vergine Maria Ausiliatrice dei Cristiani”, ha sottolineato il Vescovo Rumeo nel corso della sua omelia.

A conclusione della celebrazione ha espresso alcune parole di ringraziamento anche don Antonio, visibilmente commosso così come tutta l’assemblea.

“Dio sceglie non i più bravi o più buoni. Perché tutti siamo scelti e amati da Dio, ciascuno con un compito diverso. A Dio non piace fare le cose da solo, sono tante le mediazioni di cui Dio si è servito per chiamarmi alla vita sacerdotale”.

Presente anche il Sindaco, Maria Monisteri, la presidente del Consiglio Comunale, Maria Cristina Minardo e il consigliere Alessio Ruffino.

A conclusione della celebrazione il Vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo, ha annunciato la chiusura della fase diocesana del processo di Beatificazione di Nino Baglieri.

 

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Omelia del Vescovo

Visita dell’Arcivescovo Renna alla scuola salesiana di Catania Cibali

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Un primo giorno di Avvento speciale! Non potevamo chiedere di più, il primo giorno di Avvento impreziosito da una visita a sorpresa di S. E. R. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania. L’Arcivescovo ha dapprima incontrato in auditorium gli studenti della secondaria di I grado, accolto da una bellissima lettera scritta dalla nostra Fabiana La Malfa. Poi si è diretto nel salone Giovanni Paolo II per l’abbraccio con i bambini e le bambine della Scuola Primaria; intorno alle 11.40 è ritornato in auditorium per incontrare stavolta i ragazzi e le ragazze dei nostri licei. Prima di andare via una visita alle aule dell’Infanzia dove si è simpaticamente intrattenuto con i bambini e le bambine delle due sezioni.

L’Arcivescovo ha invitato tutti gli studenti a sognare, ma a fare sogni belli, e i sogni belli non ci vedono mai da soli, ma prevedono sempre la presenza di qualcun’altro, qualcuno a cui donare o con cui condividere la nostra vita. Gli studenti sono stati attratti dalle parole di Mons. Luigi Renna che ha spesso richiamato i suoi legami con Don Bosco e con il mondo salesiano fin da quel libretto sulla vita del Santo dei giovani letto all’età di 8 anni. Tante le domande poste dagli studenti di tutti le età alle quali l’Arcivescovo ha sempre risposto in modo coinvolgente ed esaustivo mostrando notevole sensibilità ed apertura al mondo giovanile. “Come diventare oggi buoni cristiani e onesti cittadini come ci ha indicato Don Bosco?” Alla domanda di nostro studente del liceo Mons. Renna ha così risposto: “Pregate, amate e leggete, tanto e attentamente, soprattutto i giornali, approfondendo e cercando di capire come va il mondo, non fatevi ingannare dai titoli acchiappaclick del web” Salutando i liceali ha promesso che questa visita non sarà certo l’ultima e che ci aspetta presto in Arcivescovado per un incontro con i nostri studenti e le nostre studentesse.

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Ordinazione presbiterale del salesiano modicano don Antonio Lauretta

Sabato 2 dicembre 2023 verrà ordinato sacerdote don Antonio Lauretta, giovane salesiano dell’Ispettoria Salesiana Sicula, originario di Modica. La solenne cerimonia di ordinazione sacerdotale sarà presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto. La celebrazione eucaristica si terrà presso la Parrocchia – Collegiata “San Giovanni Evangelista” di Modica alle 16.30.

Don Antonio Lauretta è nato a Modica il 16 maggio 1990, qui fin da piccolo frequenta la parrocchia di San Giovanni Evangelista e più avanti si impegna attivamente presso l’Oratorio Salesiano “San Domenico Savio”.

“Fin da piccolo – afferma don Antonio Lauretta – i miei genitori e le mie nonne ci hanno educato alla vita e alla fede cristiana. Ho fatto l’asilo dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e ho sempre frequentato la parrocchia San Giovanni Evangelista, che per me era una seconda casa. A 9 anni ho cominciato a fare il ministrante ed ero affascinato dalla figura del sacerdote che c’era in parrocchia. Ho vissuto una bella e tranquilla infanzia e adolescenza, tra famiglia, amici, scuola e parrocchia. Mi piaceva molto giocare a calcio e prendermi cura dell’orto”.

Tra i 16-17 anni comincia a frequentare l’Oratorio Salesiano grazie alle attività di teatro. Per poi inserirsi piano piano nel gruppo animatori. Conseguito il diploma di geometra decide di iscriversi all’università a Catania frequentando il percorso di studi in Scienze e Tecnologie Agrarie, conseguendo la triennale e la specialistica.

“Cominciava infatti – sottolinea don Antonio – a spuntare nella mia testa una domanda: “chissà se il Signore mi chiama a essere sacerdote”. Nessuna certezza… ma questa domanda non mi lasciava, anche se provavo a metterla a tacere e mi metteva in confusione. Consigliatomi con la mia guida, mi disse che non è bene fare scelte importanti quando si è in confusione. A Catania comincio a frequentare gli incontri di lectio divina per i giovani universitari e il confronto con la Parola di Dio accende ancora di più in me quella domanda”.

Percepita la chiamata decide di iniziare un periodo di discernimento con i Salesiani. Viene inviato a vivere l’esperienza della comunità proposta nella Casa Salesiana Catania Salette a settembre 2014, dove poi inizia il percorso di prenoviziato a gennaio 2015.

“Da quel momento, tra alti e bassi, dubbi e domande che pian piano si sciolgono, capisco che effettivamente il Signore e don Bosco hanno pensato di chiamarmi alla vita sacerdotale e salesiana, a servizio dei giovani. Il perché non lo chiedete a me. So solo che nonostante abbia avuto più volte il dubbio e la tentazione di allontanare da me questa vita, in qualche modo il buon Dio e le sue mediazioni mi hanno sempre ricondotto a su questa strada: essere salesiano sacerdote e spendere la mia vita per Cristo e i giovani” conclude don Antonio.

Dopo il primo anno di discernimento, sceglie di vivere l’intenso anno del noviziato, e dal 2015-2016 vive l’esperienza a Genzano di Roma, preparandosi con altri giovani alla prima professione come Salesiano di Don Bosco, l’8 settembre 2016 nelle mani di don  Stefano Martoglio, attuale Vicario Generale della Congregazione.

 Vive i primi due anni da salesiano, dal 2016 al 2018, presso l’Istituto Salesiano Internazionale “San Tarcisio”, qui frequenta i corsi di filosofia presso l’Università Pontificia Salesiana. Nel periodo invernale svolge attività pastorale presso l’oratorio salesiano del Pio XI di Roma.  Vive due esperienze estive in Sicilia a Marsala (2017) e San Gregorio di Catania (2018).

Nel 2018 rientra in Sicilia, l’Ispettore lo invia come tirocinante presso la casa di Alcamo, qui inizia la seconda fase della formazione salesiana, sperimentando sempre di più la vita comunitaria e la missione salesiana in mezzo ai giovani e ai laici corresponsabili. Rimarrà nella comunità educativo pastorale di Alcamo fino al 2020.

Dal 2020 al 2023 ha vissuto la terza fase formativa, prevista nel cammino salesiano. Viene inviato presso la casa di Messina San Tommaso per espletare gli studi della teologia. In questi anni si è anche speso nella missione salesiana attiva nel territorio messinese presso le parrocchie di Messina: Villaggio UNRRA – Madonna della Pace e CEP – Sacra Famiglia. Durante gli studi teologici l’Ispettore lo ha inviato a supporto delle attività estive nelle case di Catania Cibali (2021), di Catania Barriera (2022) e di Palermo Santa Chiara (2023).

Ha ricevuto il lettorato il 24  maggio 2021, l’accolitato l’8 maggio 2020 a Messina San Tommaso. In questi anni ha emesso la professione perpetua come Salesiano il primo novembre 2022 a Messina nelle mani di don Giovanni D’Andrea e il 13 maggio 2023 è stato ordinato diacono da Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, presso la concattedrale del SS. Salvatore a Messina.

Dal 2018 ad oggi fa parte dell’Equipe di Animazione Missionaria e si occupa insieme ad altri salesiani, suore e laici della realizzazione del percorso “Scuola di Mondialità” pensato per quanti si vogliono avvicinare a tematiche di missionarietà e intercultura. Da settembre 2023 l’Ispettore lo ha inviato a vivere la sua missione salesiana presso l’Oratorio Salesiano di Gela.

L’ordinazione sacerdotale è un passo significativo nella vita di don Antonio Lauretta, che ha dedicato anni di studio, preghiera e servizio alla comunità per raggiungere questo momento cruciale del suo cammino spirituale. Un evento straordinario per tutta la comunità ispettoriale, la sua famiglia e suoi amici.

Giorno 3 dicembre è in programma la prima presidenza eucaristica di don Antonio Lauretta, nella mattinata di domenica alle 10.30 presso la Parrocchia “San Giovanni Evangelista”, mentre alle 18.00 nella Parrocchia Salesiana “Maria Ausiliatrice”.

 

A Messina il XXV corso nazionale per gli insegnanti di religione cattolica

Si è aperto il 29 novembrepresso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina il XXV Corso Nazionale per gli Insegnanti di Religione cattolica, approvato dal “Servizio Nazionale per l’Insegnamento della Religione Cattolica” della CEI e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione della Repubblica Italiana, coordinato dal prof. D. Antonino Romano e dall’Equipe del Centro di pedagogia religiosa. I partecipanti sono oltre 150 e provengono da varie parte d’Italia e della Diocesi di Messina.

Il XXV Corso è stato salutato positivamente dal Ministro prof. Giuseppe Valditara che ha sottolineato il suo vivo apprezzamento per le attenzioni dedicate alle “esigenze della scuola italiana e dei nostri ragazzi”. Anche il Card. Angel Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha evidenziato l’importanza di una pedagogia pratica che promuova il “laboratorio comunitario delle relazioni”, ascoltando i sogni dei ragazzi come ai tempi di don Bosco.

Il Corso promuove una sinfonia di saperi e di abilità attorno al tema emergente: il rapporto tra soft skills e IRC. Il programma del Corso coniuga queste due esigenze teorico-pratiche attraverso le quattro sessioni di conferenze e di laboratori metodologici. La presenza del prof. Andrea Porcarelli (Università di Padova), del prof. Mons. Vincenzo Annicchiarico (già Direttore Nazionale IRC), della prof.ssa Rosa Poggio, di Mons. Liberto (già Direttore della Cappella Sistina) e di tanti altri docenti e tutor confermano l’attualità del tema del Corso e i suoi elementi più innovativi per la ricerca scientifica in questo ambito ancora inesplorato.

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