“Dio in un’ottava”, a Barcellona (ME) una serata dedicata a De André

Da 24LiveBarcellona, una serata musicale organizzata all’oratorio salesiano di Barcellona P.G.

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Sabato 14 dicembre alle 20.30, presso il Teatro “Vittorio Currò” dell’Oratorio Salesiano di Barcellona P.G. (ME) sarà dedicata una serata al cantautore-poeta Fabrizio De André, di cui ricorrono i vent’anni dalla morte. Alla serata è stato dato il seguente titolo che ne evidenzia la finalità: “Dio in un’ottava”.

Una serata in dialogo con Fabrizio De André per ripercorrere il suo itinerario artistico-esistenziale di ricerca di Dio. Quello della ricerca di Dio in De André è un aspetto poco evidenziato ed esplorato nei concerti dedicati a lui. Il titolo – “Dio in un’ottava” – muove dalla consapevolezza che attraverso le parole poetiche e la musica che le accompagna, De André ci ha comunicato in modo intenso, forte, interpellante e anche polemico la sua ricerca di Dio, il suo confronto con Gesù di Nazareth e la donna Maria di Nazareth. Di De André, infatti, è stato giustamente scritto che «nessun altro autore di canzoni del Novecento italiano, nella sua opera, ha toccato così profondamente il problema di Dio, il mistero di Gesù di Nazareth, la coscienza di chi ha fede, i dubbi dei non credenti, i sentieri dei ricercatori di una qualche verità o del senso della vita» (P. Ghezzi). La serata è curata dal frate carmelitano Egidio Palumbo, con letture e interventi musicali di Carmelo Bertolone e i “Luna Nuova”, del violinista M° Giovanni Alibrandi, del coro “Overture” del M° Giovanni Mirabile. Intervento conclusivo di don Carmelo Umana, direttorio dell’Oratorio Salesiano.

ILE, chiusa la visita straordinaria di don Stefano Martoglio

Da ANS – La chiusura della visita straordinaria di don Stefano Martoglio alla ILE

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Si è conclusa ufficialmente la Visita Straordinaria all’Ispettoria Lombardo-Emiliana (ILE) di don Stefano Martoglio, Consigliere per la Regione Mediterranea. Sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre i salesiani dell’Ispettoria si sono radunati a Milano e a Bologna per incontrare il Regionale e vivere due giornate all’insegna della comunione fraterna e di festa familiare attorno alla figura del Consigliere, segno del clima positivo che si è respirato nei due mesi di Visita. Dopo una preghiera introduttiva, don Martoglio ha presentato una relazione sintetica e puntuale, nella quale ha ringraziato per la condivisione e l’accoglienza, e ha lasciato alcune semplici linee di azione. Al termine i salesiani hanno avuto occasione di porre delle domande e prolungare la condivisione assembleare. Don Martoglio, quale ultimo atto di tale Visita, incontrerà i Direttori delle case durante le vacanze natalizie. Si attende ora la lettera ufficiale, emanata dal Rettor Maggiore, che raccoglierà le osservazioni normative scaturite dalla Visita.

Maltempo in Liguria, a Varazze l’Oratorio al servizio di soccorritori e sfollati

Pubblichiamo un articolo della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale sull’impegno dei volontari e dell’opera salesiana di Varazze durante l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la zona di Savona a fine novembre.

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Nei giorni 23 e 24 novembre 2019, il territorio di Varazze (SV) e in particolare il suo entroterra, è stato colpito duramente da un’eccezionale ondata di maltempo che ha raggiunto il massimo grado di allerta, quella rossa, nella scala previsionale predisposta dalla Protezione Civile.

Le piogge copiosissime, hanno provocato movimenti franosi in grado di movimentare ingenti quantitativi di terreno, vegetazione e materiale vario, tanto da rendere immediatamente inagibili molti collegamenti interni tra le frazioni e danneggiando gravemente diverse abitazioni. Il Sindaco di Varazze, Alessandro Bozzano, nei giorni successivi al disastro, ha dichiarato che molte strade sono irrecuperabili e bisognerà costruirne di nuove.

Il quadro di grave pericolo nel quale si sono trovati molti residenti delle frazioni, ha determinato la necessità di evacuare 98 persone, alloggiate chi presso familiari e amici, chi in alberghi del litorale che, nonostante la chiusura delle strutture per il periodo invernale, si sono resi disponibili ad ospitare i concittadini oggetto di questo provvedimento di emergenza.

L’Oratorio don Bosco di Varazze, come noto guidato da un gruppo di laici volontari, è stato contattato dall’amministrazione comunale per provvedere all’erogazione di pasti caldi per il personale di primo soccorso e gli sfollati che ne facessero richiesta.

Nei 4 giorni che hanno rappresentato il primo periodo di massima emergenza, l’Oratorio ha cosi servito 145 pasti caldi, garantendo un momento di riposo in un ambiente familiare e accogliente, un sorriso e un conforto a chi viveva momenti di grande apprensione. I destinatari di questo servizio sono stati una famiglia di sfollati composta da genitori e due bambini e i volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa, dei Vigili del fuoco che al termine del turno di soccorso o prima di iniziare quello successivo, raggiungevano il refettorio “Mamma Margherita” messo a disposizione dai Salesiani. I ragazzi dell’Oratorio hanno voluto spontaneamente decorare la sala con disegni che illustravano l’intervento del personale di soccorso e frasi di ringraziamento e ammirazione.

Tutto questo è stato possibile grazie ad un gruppo di volontari dell’Oratorio che si è messo subito a disposizione di queste persone, trovando tempo ed energie per assistere le persone coinvolte a diverso titolo nell’emergenza. Il Sindaco e diversi componenti dell’Amministrazione Comunale, hanno fatto visita all’Oratorio per mostrare apprezzamento e gratitudine a quanti fossero al servizio.

“Rispondere alle emergenze del nostro territorio – dichiara Ivano Perata, presidente della Fondazione Oratorio don Bosco Varazze – è non solo espressione coerente di quanto previsto dal nostro statuto e dal Progetto Educativo Pastorale che sottende a tutti i nostri progetti, ma anche una preziosa testimonianza che aderire al Vangelo significa mettersi sempre al servizio di quanti hanno bisogno, portando non solo aiuti materiali ma anche sorriso e conforto così come chiese don Bosco ai propri ragazzi durante l’emergenza del Colera nella Torino di fine 800”.

Valdocco, inaugurata la 20° Mostra di Presepi nella Basilica di Maria Ausiliatrice

Domenica 1° dicembre 2019, nel primo giorno di Avvento e di inizio del nuovo Anno Liturgico, è stata inaugurata la mostra dei Presepi presso la Basilica di Maria Ausiliatrice. Quest’anno la mostra non soltanto raggiunge un importante traguardo, 20 anni di edizione, ma assume anche un ruolo di rilievo grazie alle parole del Santo Padre nella sua Lettera Apostolica dedicata proprio al significato e al valore del Presepe, lettera presentata il 1° dicembre scorso nel luogo dove San Francesco d’Assisi realizzò il primo presepe della storia.

“Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”.

(Papa Francesco – Greccio, nel Santuario del Presepe, 1° dicembre 2019)

La mostra dei presepi rimarrà aperta al pubblico fino il 6 gennaio 2020 nella Cripta della Basilica di Maria Ausiliatrice.

Ingresso libero.

Orario:

Sabato – Domenica e Festivi: ore 9.00 – 13.30; 15.00 – 19.30

Giorni Feriali: ore 15.00 – 18.30

31 dicembre: chiuso

Per informazioni:

Tel. 011 52241 – Cell. 347 5144183 – 342 3721175

Per gruppi/scolaresche è possibili prenotare visite: accoglienza@valdocco.it anche in orari diversi da quelli del volantino.

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A Foggia un murales con il volto di Don Bosco fa rivivere una facciata del rione “Candelaro”

Pubblichiamo il comunicato stampa della Ispettoria Meridionale sull’inaugurazione del murales realizzato a Foggia dallo street artist Jorit che verrà inaugurato l’8 dicembre.

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L’8 dicembre alle ore 11.30, la Congregazione Salesiana inaugura l’opera di Street art realizzata a Foggia dall’artista internazionale Jorit, raffigurante il volto di San Giovanni Bosco. Nel giorno dell’Immacolata, in cui nel mondo si fa memoria del 178esimo anniversario del primo Oratorio pensato dal Santo per i giovani ultimi e abbandonati, il sud italia salesiano si raduna ai piedi del maestoso graffito che si erge sulla parete cieca alta sei piani di un edificio residenziale di via Lucera, nel periferico rione Candelaro.

Saranno presenti alla cerimonia di inaugurazione giovani, famiglie, il sindaco del Comune di Foggia dott. Franco Landella, il superiore dei Salesiani nel sud Italia, don Angelo Santorsola e i Consiglieri generali della Congregazione don Filiberto Gonzales, Sig. Jean Paul Muller.

La Direzione Generale della Congregazione ha affidato l’incarico artistico proprio a Jorit per la sua unicità, riconosciuta nel mondo, di realizzare imponenti graffiti dal profondo realismo e dai forti messaggi sociali in contesti significativi di povertà e periferia. Vedi le raffigurazioni di Pier Paolo Pasolini a Scampia, della giovane attivista Ahed Tamimi in Palestina e di Ilaria Cucchi.

Così, con solo quattro giorni di intenso lavoro tra le vie in cui l’Istituto salesiano di Foggia si prodiga con attività educative ed evangelizzatrici, i colori vivaci degli spray di Jorit hanno gradualmente svelato i dettagli distintivi del volto di don Bosco e dimostrato come l’arte coniugata a valori condivisi è capace di rigenerare di bellezza i toni rassegnati della periferia urbana ed esistenziale.

Il murale è stato commissionato, inoltre, anche per la produzione cinematografica della “Strenna” del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, decimo successore di Don Bosco: il messaggio pastorale destinato per tradizione a fine anno alla Famiglia Salesiana in missione nei 5 continenti del mondo. La Strenna che don Ángel si avvia a diffondere, supportata dalle suggestioni pittoriche del “don Bosco di Jorit”, affonderà le mani nelle esigenze delle nuove generazioni, nei modelli socio-economici scellerati e il bisogno di aiutare i ragazzi e le ragazze a impegnarsi attivamente nella società. Per dirla come don Bosco: a invogliarli ad essere «buoni cristiani e onesti cittadini».

ICC, premio di Unioncamere al cortometraggio degli studenti di “Villa Sora”

Pubblichiamo un articolo dal notiziario di “Villa Sora” (Frascati, Roma) sul premio ricevuto dagli studenti della quinta liceo per il cortometraggio “La rara bellezza” da parte di Unioncamere.

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Un progetto di Alternanza scuola lavoro realizzato dagli studenti del Liceo Villa Sora di Frascati che continua a far parlare di sé. “La rara bellezza” è un cortometraggio ideato e curato dagli studenti dell’attuale quinto classico dell’Istituto, una testimonianza preziosa: la certezza che siano i giovani a poterci insegnare in queste occasioni cosa sia l’inclusione. L’Istituto ha proposto, per la classe di una studentessa con la sindrome Elhers Danlos, un percorso multidisciplinare che consentisse non solo la partecipazione della suddetta studentessa ma rendesse tutti i compagni più consapevoli di cosa stesse vivendo, il risultato è un documentario realizzato grazie al prof. Daniele Barillà e i diversi professionisti che hanno deciso di collaborare. Già premiato fuori concorso al Catone Film Festival e al Festival Tulipani di seta nera, martedì 3 dicembre riceverà il premio che la giuria ha deciso di assegnare alla squadra di Villa Sora nell’ambito del concorso “Storie di alternanza”. La cerimonia si svolgerà presso il Tempio della Pace.

Del progetto ne aveva già parlato:

Il Mamilio, il 25 giugno 2018:

“La rara bellezza”: il documentario degli studenti di Villa Sora sulle patologie genetiche rare

‘Se senti un rumore di zoccoli pensa ai cavalli, non alle zebre’. Recita così un detto americano per spingere i medici a non scavare a fondo nella formulazione di una diagnosi, ma le zebre esistono e, guarda caso, i loro passi fanno lo stesso rumore di quelli dei cavalli. Per questo i malati di Ehlers-Danlos si definiscono zebre, sono rari, ma esistono”. Sono queste le parole che Martina, studentessa del III liceo classico di Villa Sora, ha scelto per introdurre il documentario “La rara bellezza”. Un video di trenta minuti circa che raccoglie testimonianze e pareri di medici, fisioterapisti e pazienti alle prese con la sindrome di Ehlers-Danlos. La sindrome comprende una serie di patologie genetiche rare che, a secondo della tipologia, hanno un’incidenza che va da 1/5.000-10.000 a 1/20.000-100.000. Martina è affetta da tale sindrome, da oltre un anno grazie a Villa Sora segue le lezioni online via skype, ma non per questo si è lasciata abbattere e insieme ai compagni di classe, durante il periodo di alternanza-scuola lavoro, ha realizzato un documentario in cui vengono intervistati esperti di patologie rare, della malattia e del suo trattamento.

Si è trattato di un progetto multidisciplinare entusiasmante che Villa Sora ha pensato per i suoi ragazzi a partire, come sempre, dall’umanità che guida le diverse materie e che conferisce senso ad ogni azione educativa della scuola di Don Bosco.  Le discipline coinvolte (non solo prettamente scolastiche) sono state declinate ad altissimo livello per questa iniziativa che ha attraversato le scienze, la medicina, il giornalismo scientifico e la tecnica cinematografica. I ragazzi hanno anche sperimentato professionalmente regia, montaggio e divulgazione. La speciale rete di relazioni che lega Villa Sora al territorio ha permesso ancora una volta un lavoro scolastico di ampio respiro.

Gli studenti  dello storico liceo classico di Frascati hanno avuto un’occasione di crescita umana importante ed hanno non solo conosciuto ma anche compreso dal profondo il vissuto delle malattie rare.  Il tutto è ancora una volta racchiuso nelle parole della giovane Martina: “Alcuni vedono la sindrome come una compagna di stanza indesiderata, altri ancora come un’intrusa, che per anni è rimasta nascosta, studiando le tue debolezze per poi attaccare, una traditrice. La convivenza è una sorta di battaglia campale in cui la vittima ed il carnefice cercano di distruggersi a vicenda nei momenti di fragilità. E per quanto sia difficile, Lei sarà sempre lì, arrendersi non è la soluzione, lottare e sconfiggere la paura del dolore è la chiave”.  Le relazioni umane profonde e la fede sono armi impareggiabili e questa coscienza emerge con una energia penetrante e ricca di vita dal documentario  dei giovani allievi di Villa Sora. Ad accompagnare i ragazzi in questa esperienza scientifica ed educativa sono stati sopratutto Daniele Barillà, docente del liceo nonché di Cinematografia Digitale all’università di Tor Vergata e la prof.ssa Francesca Mastrangeli (docente di scienze naturali), con il coordinamento dei vicepresidi. A settembre la presentazione ufficiale per il pubblico con un evento speciale dedicato.

Il nostro giornale scolastico, L’Eco di Villa Sora, il 29 settembre 2018:

Villa Sora: una missione che pone al centro lo studente

Giornata a doppia intensità quella vissuta a “Villa Sora” la scorsa domenica 23 settembre.

Nella Messa domenicale celebrata dal Direttore, Don Marco Aspettati, i docenti e il personale Ata hanno ricevuto il mandato per il corrente anno scolastico, alla presenza di famiglie e studenti.

“Io sono una missione”, tema pastorale dell’anno, è stato il mandato consegnato a tutta la comunità. L’espressione è tratta da Papa Francesco, che nell’Evangelii Gaudium al 273 scrive: «La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere se stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare. Lì si rivela l’infermiera nell’animo, il maestro nell’animo, il politico nell’animo, quelli che hanno deciso nel profondo di essere con gli altri e per gli altri. Tuttavia, se uno divide da una parte il suo dovere e dall’altra la propria vita privata, tutto diventa grigio e andrà continuamente cercando riconoscimenti o difendendo le proprie esigenze. Smetterà di essere popolo». Su questo proposito salesiani, docenti e personale ata orienteranno i loro passi nell’accompagnare gli studenti nel loro percorso didattico e personale.

Nel pomeriggio nel teatro dell’istituto è stato presentato il documentario realizzato dagli studenti dell’attuale quarto classico per un progetto di alternanza scuola lavoro.  La presenza di una studentessa con la sindrome di Elhers Danlos è stata una ricchezza per la classe che ha vissuto, guidata dal professor Barillà e la prof.ssa Mastrangeli,  un’esperienza di forte sensibilizzazione sul tema dell’inclusione, che ha consentito di cogliere la ricchezza del contatto con un’esperienza di diversità.

“La Rara bellezza” è un progetto di Alternanza scuola lavoro che ha ottenuto risultati eccellenti, premiato fuori concorso dal Catone Film festival, riuscito anche grazie alla spontanea collaborazione di professionisti. Obiettivo principale è stato realizzare un messaggio forte su come la diversità non debba configurarsi come una condizione di esclusione, ma possa essere una ricchezza da condividere.
Le giornalista Sabrina Parisi ha intrecciato un vivace dialogo tra il pubblico presente in sala, gli studenti e i professionisti intervenuti. Sono state illustrate tutte le fasi della progettazione del documentario: dalle riprese, alla stesura dei testi, alle interviste. Appassionati e coinvolgenti gli interventi degli ospiti da Giancarlo Severi, socio dell’associazione Pharmaforesyka, che ha sostenuto l’iniziativa cogliendo la sfida d’un tema così delicato quale quello di una malattia genetica. Così Gennaro Cirillo, ex campione olimpico, che ha appassionato gli studenti in sala presentando il lato resiliente dello sport, citando alcune discipline che consentono di abbattere le barriere di alcune  disabilità. A concludere il prof. Alessandro Bellia, responsabile del servizio scuola in ospedale del Miur, con il suo intervento ha presentato una delle eccellenze del servizio d’istruzione italiano, in crescita per altri settori ma già da molti anni attivo per assicurare a studenti costretti in ospedale uno dei diritti costituzionali: il diritto all’istruzione. Ma l’intervento più coinvolgente e appassionato ha visto come protagoniste Martina, Vanessa e Giorgia le tre ragazze affette dalla sindrome Elhers Danlos. Tre ragazze, tre storie di limiti dovuti ad un corpo che non corrisponde alle energie della loro età, tre esempi di caparbietà, di volontà di superare i limiti e trovare una strada anche se non si vede già tracciata.

#XmasFacts, la nuova produzione multimediale di Cube Radio prende il via con Papa Francesco

Si parlerà del Natale e di curiosità natalizie affiancandole a brevi riflessioni legate alle Sacre Scritture in un clima di festa che accompagnerà i radioascoltatori dalla prima domenica di dicembre sino al giorno di Natale. #XmasFacts, si chiama così la nuova produzione multimediale di Cube Radio ha preso il via ufficiale oggi con un tocco di papa Francesco in occasione dell’Udienza Generale in piazza San Pietro. Un «click» a tutti gli effetti che il Santo Padre ha dato direttamente sul tablet di Jasmine Pagliarusco e Mattia Franchini, studenti dello IUSVE di Mestre.

Il percorso di comunicazione per contagio che abbiamo attivato -spiega Marco Sanavio, direttore di Cube Radio- è destinato prioritariamente agli studenti universitari e ai loro coetanei ma è pensato anche per quanti non hanno grande confidenza con la pratica cristiana ma accolgono volentieri proposte di spiritualità non convenzionale.

Ogni messaggio verrà diffuso quotidianamente anche attraverso tutti i canali social della radio: Telegram (@iusvecuberadio), Youtube, Twitter, Instagram, Facebook e sarà reso disponibile anche in posta elettronica con l’iscrizione a un sistema di mailing raggiungibile da www.cuberadio.it oltre che con una stil di Alexa che potrà essere inserita nel sommario quotidiano di notizie Il principale media partner sarà Aleteia.org, uno dei più grossi network cattolici di informazione online che rilancerà quotidianamente i video ideati e prodotti con tecniche sofisticate di stop motion dal prof. Luca Chiavegato dello IUSVE, ritrasmessi anche da dalle emittenti venete Cafè TV 24 e Telepace mentre l’audio, prodotto da Elias Manzon, verrà trasmesso a partire dal 1 dicembre, oltre che da Cube Radio, anche da Radio Venezia in modulazione di frequenza sui 92.4 MHz.

#XmasFacts – spiega Federico Gottardo, l’incaricato per la Pastorale universitaria dello IUSVE che ha incontrato il Papa insieme ai due studenti- è nato per aiutare i giovani universitari, e non solo, a seguire in itinerario di Avvento che potesse incuriosirli e, nel contempo, farli riflettere proponendo domande stimolanti più che risposte esaustive.

Questa iniziativa – spiega Nicola Giacopini, direttore di IUSVE- vuole offrire, in stile salesiano, profondo, allegro ed innovativo, delle “pillole”di sapienza cristiana sulla vita: Vangelo proposto anche nei luoghi digitali.

 

EFTS – Esperienze Formative in Terra Santa per l’anno 2020

«Che cercate?»
«Maestro, dove dimori?»
«Venite e vedrete!»
(Gv. 1,38.39)

Si rende disponibile il programma 2020 delle giornate dedicate alle Esperienze Formative in Terra Santa per SDB.

Di seguito il programma con le informazioni inerenti e con la locandina.

  • Date: 16 – 28 agosto 2020.
  • Costo del Soggiorno: 1.300 euro camera doppia + 350 euro camera singola in Hotel a Nazareth (a Ratisbonne tutte le camere sono singole).
  • I destinatari sono preferibilmente salesiani con almeno 10 anni di attività apostolica.
  • L’obiettivo di EFTS 2020 è offrire un’Esperienza formativo/spirituale di un incontro personale col Signore Gesù aiutati dalla sua Parola letta e vissuta nei luoghi della sua vita. EFTS 2020 non è nè il solito pellegrinaggio, nè Esercizi Spirituali itineranti.
  • Al volo per e da TLV-Ben Gurion deve provvedere privatamente ciascuno partecipante.
  • Agli spostamenti dall’aeroporto TLV-Ben Gurion a Gerusalemme-Ratisbonne deve provvedere privatamente ciascuno partecipante con una minima spesa mediante servizi taxi cumulativi.
  • Iscrizioni entro 15 marzo 2020 da inviare a don Matteo Balla, Salesiani Betlemme, e-mail: sdbratisbonne@gmail.com
  • Per arrivi in anticipo e partenze posticipate, si prende contatto diretto con don M. Balla all’indirizzo di cui sopra (35 euro B&B+ 12 euro per pasto).
  • Documentazione ufficiale, scheda di iscrizione e altre informazioni verranno comunicate da Roma.

Scarica il programma

Il nuovo libro edito da Elledici: “Cuore di neve” di Christian Bobin

L’Editrice Salesiana Elledici segnala l’uscita del nuovo libro “Cuore di neve“, l’ultima opera in uscita del famoso poeta e romanziere francese Christian Bobin. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dall’editrice.

Una storia che scalda il cuore

Dalla magistrale penna di Christian Bobin

«Quelli che amiamo, l’essenziale è che siano felici».
Un avvincente racconto con la postfazione di Franco Giulio Brambilla,
Vescovo di Novara.

Caro Lettore,

abbiamo il piacere di informarti della pubblicazione del nuovo libro EllediciCuore di neve“, l’ultima opera in uscita del famoso poeta e romanziere francese Christian Bobin.

La dolcezza di un fiocco di neve

Un piccolo testo luminoso, che narra le tribolazioni di uno sfortunato gatto nero, obbligato dalle vicissitudini della propria biografia a vivere nel buio, fino al giorno in cui l’intercessione di un fiocco di neve scende con lenta dolcezza a riaccendere la luce del suo cuore.“Magia bianca” per un gatto nero, restituito alla vita… Christian Bobin, poeta e romanziere francese di grande successo oltralpe, dedica queste pagine a una bambina, ma esse sono capaci di parlare anche agli adulti. Una storia che fa bene al cuore, in cui si fa strada la consapevolezza del fatto che affetti e legami procedono tra luci e ombre, fra incontri, abbandoni e ritrovamenti, gratitudine e riconoscenza per la presenza dell’altro, perché

«Quelli che amiamo, l’essenziale è che siano felici».

Dentro al libro

  • Narrazione poetica, breve e avvincente;
  • Splendide illustrazioni del pittore piemontese Tino Aime, definito il “pittore delle montagne e dei silenzi”;
  • Riflessione, in forma di racconto, sul sapore dolceamaro di affetti e legami;Postfazione di Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara (dal 2011), che è stato preside della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e docente di cristologia e antropologia teologica. Nel 2015 è stato eletto Vicepresidente della CEI per il Nord e nominato tra i membri del Sinodo ordinario sulla Famiglia dell’ottobre 2015.

Autore

Christian Bobin (Le Creusot, 1951). Scrittore e poeta francese, autore di una vasta opera in prosa poetica intarsiata di frammenti, che conta oltre sessanta titoli, molti dei quali tradotti in italiano: Francesco e l’infinitamente piccolo (San Paolo 1994), L’uomo che cammina (Qiqajon 1998), La luce del mondo (Gribaudi 2006), L’ottavo giorno della settimana (Servitium 2008), Più viva che mai (San Paolo 2010), Autoritratto al radiatore (Animamundi 2012), Resuscitare (Animamundi 2015), Il Cristo dei papaveri (La Scuola 2016). Fra i suoi scritti più recenti si segnalano: Un bruit de balançoire (L’Iconoclaste, 2017), La nuit du cœur (Gallimard, 2018), La Muraille de Chine (Fata Morgana 2019).

Tutti i dettagli

  • EAN: 9788801066265
  • Prezzo: € 7,50
  • Formato: 12×17
    Pagine: 40
  • Collana: Meditare
  • Data pubblicazione: Novembre 2019
  • Cod: 06626
  • Destinatari: Bambini, adulti

 

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Immacolata, la Novena dell’Ispettoria Meridionale ispirata alla Santità

La Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Meridionale ha preparato una Novena all’Immacolata ispirandosi alla proposta pastorale dell’anno, realizzata da don Carlo Cassatella SdB.

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La novena fa riferimento alla proposta pastorale dell’anno e si pone come obiettivo la preparazione alla solennità dell’Immacolata guardando alla santità di Maria esplicitata in alcuni di quegli indicatori di santità espressi dal Rettor Maggiore nel commento alla Strenna 2019 (Atti consiglio generale n. 429, p. 25).

Lo schema è abbastanza semplice: finito il canto, dopo il saluto,  c’è un dialogo teso a esplicitare il tema del giorno; segue un’orazione e la proclamazione della Parola di Dio a cui si risponde con un responsorio. La seconda lettura è presa dal commento del rettor maggiore al termine della quale il presidente dell’assemblea può far seguire una breve riflessione. Un canto crea un ulteriore spazio di meditazione e di risposta. Viene comunicato l’impegno concreto (il fioretto) per il giorno dopo a cui segue una preghiera corale. Al termine ci si può recare davanti all’immagine di S. Maria e recitare le tre ave Maria della nostra tradizione. Il canto del Tota pulcra, dove conosciuto e appartenente al repertorio tradizionale del luogo, è bene che sia lodevolmente mantenuto. La benedizione, il congedo e il canto chiudono il momento di preghiera.

N.B. le giornate della novena sono 6 poiché l’ambiente per cui è stata pensata il sabato sera e la domenica sera celebra l’eucarestia domenicale e la novena è ristretta alla venerazione dell’immagine di S. Maria, alle tre ave Maria e al canto del Tota Pulcra il 7 dicembre lodevolmente la novena  viene sostituita dalla celebrazione dei primi vespri. Chiunque potrà riadattare il materiale a seconda dei suoi bisogni.

Le fonti a cui si è attinto sono: La Sacra Scrittura; il Catechismo della Chiesa Cattolica; il “messale mariano”; preghiere del S. Padre Francesco; testi del Servo di Dio Antonio (Tonino) Bello;  il commento alla strenna 2019.

Buona preparazione alla festa dell’Immacolata.

don Gianpaolo Roma (delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Meridionale)