“Dare casa al futuro”: il convegno di Pastorale Giovanile della CEI e l’invito a guardare alle “cose alte”

“Tutti parlano di tutto”. 

Il XVI Convegno Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI – Dare casa al futuro – è cominciato con queste parole di Silvano Petrosino ed io non so che altro potrei dire rispetto a quanto giornalisti autorevoli, grandi filosofi e teologi hanno già detto durante e alla luce questo convegno. Vorrei però condividere, da giovane, da appartenente al Movimento Giovanile Salesiano, la bellezza di questa esperienza di Chiesa.

Sì, di Chiesa. A volte noi giovani ci dimentichiamo che nei nostri oratori, nei nostri gruppi, siamo parte di questa grande famiglia.
Noi, Cristiani, siamo chiamati a un compito incredibile: annunciare che c’è dell’Altro.
Noi, salesiani, in particolare ad annunciarlo ai giovani.

Cos’è che abbiamo visto e ascoltato? Cos’è che ha cambiato il nostro cuore così tanto da farci innamorare di Cristo? Ecco, questo dobbiamo annunciare: l’Infinitamente Bello che abbiamo incontrato.

Molte sono state le provocazioni ispirate dall’attenta analisi del percorso sinodale.

Si è parlato di giovani e ai giovani.

Abbiamo parlato di vocazione, una vocazione di cui non bisogna avere paura, perché possiamo starne certi, Dio ci chiama al Bene. Compito degli educatori, compito nostro, parlare della ricerca della volontà del Padre, parlarne con coraggio! Rendendo coscienti i nostri giovani che si diventa uomini e donne adulti nel limite, nella sofferenza, nella fatica della ricercaTutto questo tenendo a mente il vero significato di educare, ovvero rendere capace il prossimo di compiere scelte libere e buone.

Questo sinodo ci ha donato tre documenti, l’Instrumentum Laboris, il Documento Finale e l’esortazione apostolica Christus Vivit. In essi gli strumenti per il cammino dei prossimi anni. Abbiamo gettato le fondamenta, ora dobbiamo costruire, per dare davvero casa al futuro. Per costruire servono basi, che devono aiutarci a sviluppare identità, identità di Chiesa secondo il modello della vera giovinezza, quella di Gesù.

Le nostre parrocchie, scuole, oratori, devono essere casa. In una generazione di orfani, come dice Papa Francesco, noi dobbiamo essere casaPer imparare a esserlo il consiglio è uno solo: convivere con i giovani. Sono loro che con il loro essere ci rimettono al nostro posto, danno il senso al nostro essere per loro.

Non dobbiamo avere paura di parlare di cose alte, ogni giovane contiene in sé la grandezza, grandi sogni e grandi speranze. In questo tempo ricco di novità, di scoperte, di avanzamenti tecnologici, manca qualcuno che parli di Vangelo, che parli di Dio, d’Amore. Noi Educatori non dobbiamo avere paura.

Chiediamo ai giovani cosa pensano, chiedeteci cosa sogniamo!

Cari Adulti, aiutateci a creare nuove strade! Sapete, noi corriamo veloci, ma spesso non sappiamo dove andare. Guidateci, così che quando arriveremo alla meta, lì vi aspetteremo con gioia.

Elena S. Marcandella
Coordinatrice Nazionale MGS

MGS Europa, esercizi spirituali al Colle Don Bosco per 30 giovani

Da martedì 23 a domenica 28 aprile, nella settimana dell’ottava di Pasqua, si stanno svolgendo al Colle don Bosco gli esercizi spirituali per giovani dell’MGS Europa predicati da don Fabio Attard e animati da don Lytton Quadros (UNG) e dai salesiani del Colle don Bosco.
Prima esperienza di questo genere, si inserisce nel quadro delle proposte che la commissione delle comunità dei luoghi salesiani sta animando in questo anno pastorale.
Inviati dai loro delegati di pastorale giovanile, si sono radunati 30 giovani di 8 nazioni: Spagna, Malta, Irlanda, Italia, Ungheria, Lituania, Slovacchia, Austria.
In lingua inglese e con il cuore universale, questi giovani adulti stanno vivendo con grandissima profondità questa esperienza: 4 lectio divine nelle mattine accompagnate da 4 “lectio salesiane” del pomeriggio camminando sui sentieri di don Bosco, Mamma Margherita, Domenico Savio.
I momenti di preghiera, silenzio, condivisione e fraternità con la comunità salesiana ai pasti sono gli ingredienti che stanno rendendo intensa questa settimana.

ILE, l’oratorio di Ferrara torna a Casa

Di Elena Mastellari, membro della Consulta nazionale MGS

Dopo quasi sette anni finalmente torniamo a Casa.

Perché è di questo che si tratta: una Casa in cui possiamo incontrarci, e incontrarLo, come comunità. Come può una Famiglia crescere senza una Casa?

L’oratorio San Benedetto di Ferrara in questi sette anni ci ha provato, con non poche difficoltà, a far fronte ai danni causati dal terremoto del maggio 2012.

Non è stato semplice abituarsi all’idea di dover andare a celebrare Messa nello stesso posto in cui ci saresti tornato al pomeriggio con un sacchetto di popcorn in mano per vedere un film (il teatro della casa, ndr).

Sette anni. Possono risultare una vita. È stato incredibile vedere gli occhi sgranati di quei bambini che sabato sera sono entrati per la prima volta in chiesa. Sono gli stessi bambini che ogni tanto ho sentito chiedere sottovoce ai propri genitori la domenica mattina “Ma quindi ora che film guardiamo?”. E son sempre loro che al pomeriggio teneramente si facevano un segno di croce prima di uscire dal cinema dopo lo spettacolo.

Sette anni. Ero curiosa di vedere i volti di quei ragazzi che pur non ricordandosi nemmeno di come fosse fatta la chiesa all’interno, si sono dati da fare per tornarci il prima possibile e che hanno sperimentato la bellezza dell’aiutarsi. A ogni chiamata da parte dei nostri sacerdoti c’era sempre qualcuno, giovane e adulto, pronto a rispondere “io ci sono”.

Fino a venerdì eravamo qua dentro con scope e mascherine a pulire e sabato ci siamo tornati senza polvere e per festeggiare. Insieme.

Sette anni che tra tante fatiche sono passati.

Ora non ci resta che Ringraziare e continuare a vivere la nostra quotidianità ma con la consapevolezza che ora abbiamo nuovamente una Casa dove c’è sempre Qualcuno che ci aspetta (e senza la fretta di dover andare via perché “bisogna preparare per il film del pomeriggio”!).

“Gesù e Don Bosco hanno bisogno di voi”: il messaggio del Rettor Maggiore ai giovani dell’MGS

Da Mestre, il Rettor Maggiore ha voluto mandare un saluto a tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano. Lo commenta Elena Marcandella, coordinatrice dell’MGS Italia:

“Gesù ha bisogno di voi, don Bosco ha bisogno di voi!”. Con queste parole il Rettor Maggiore ci invia, nuovamente, concretamente, in Missione.  Ci invita a non perdere di vista l’obiettivo di essere luce, esempio per i giovani che vengono dopo di noi e che camminano insieme a noi! Insieme abbiamo una meta stupenda, il Paradiso! Come rifiutare un invito così?! Ci saranno sfide e difficoltà, certo, ma il sogno che Dio ha messo in ognuno di noi, giovani di don Bosco, è grande e può portare ad un solo destino: la felicità. 

 

“L’incredibile viaggio”: il sussidio estivo per scoprire il proprio posto nel mondo

Sabato 9 febbraio al Teatro Piccolo di Valdocco, è avvenuta la presentazione del Sussidio Estivo lanciato dalla Editrice Salesiana Elledici, all’interno del week end di Anima MGS, che con un momento curato sul palco ha mostrato la storia di questo sussidio con tanto di personaggi e costumi: “L’incredibile viaggio”.

L’introduzione è stata fatta da don Valter Rossi, autore salesiano del sussidio, che ha riassunto la storia e dato il via alla presentazione del nuovo inno dell’estate con due ballerine che hanno insegnato i passi ai giovani presenti. “A tutto vapore” è il titolo della colonna sonora che accompagnerà molti centri Estivi italiani.

“Il progetto è partito a maggio dello scorso anno – racconta don Valter Rossi – con la Diocesi di Torino e due cooperative – NOI Torino e ET educatori di territorio e animando – per pensare a dei contenuti. Con un esperto di letteratura fantasy, abbiamo pensato una trama che fosse il prequel dei romanzi di Jules Verne, con personaggi che vengono dal futuro. Abbiamo usato il genere steampunk, che vive il futuro visto dal passato, con ingranaggi e macchine a vapore. Il sussidio è ambientato nell’epoca Vittoriana del 1850 e arriva a oggi”. Qual è stata la risposta durante la presentazione? “Molto buona. Durante la serata di presentazione, c’erano parecchi animatori da fuori Torino. La trama è modulabile, adattabile agli ambienti. La canzone poi, è orecchiabile, molto bella. I contenuti, poi, sono semplici e non banali, il costo è accessibile: dopo 35 anni di estate ragazzi, l’esperienza mi ha suggerito cosa fare”.

Verso il 28° Capitolo generale: da Panama all’ascolto dei giovani

Dopo la grande avventura di Panama con la GMG vissuta a casa Don Bosco, la Famiglia Salesiana si prepara al 28° Capitolo Generale che si terrà a Valdocco nel 2020. Tre le dimensioni attorno a cui ruoteranno i lavori: 

  • priorità della missione per i giovani;
  • il profilo del salesiano di oggi;
  • la missione condivisa tra salesiani e laici.

Su Avvenire, Matteo Liut fa il punto della preparazione:

Un lungo percorso il cui primo passo è proprio l’ascolto dei giovani, in continuità con il carisma del fondatore, don Giovanni Bosco, e in piena sintonia con lo stile indicato dal Sinodo dei giovani dello scorso ottobre. In Italia quest’impegno all’ascolto dei giovani passa anche dal web, attraverso un sito che permette a tutti di dare il proprio contributo alla costruzione del futuro dei Salesiani.

All’indirizzo www.salesianiperilfuturo.it, realizzato dall’ufficio di comunicazione sociale dei Salesiani in Italia, i giovani delle Ispettorie salesiane possono riempire un questionario, caricando un testo, un video o un’immagine. Il loro contributo servirà al confronto prima all’interno dei Capitoli ispettoriali e poi a quello generale del prossimo anno, durante il quale verrà definito l’orientamento da dare all’intera congregazione per i successivi sei anni.

All’incontro del 2020 prenderanno parte i delegati eletti nel corso dei Capitoli locali delle 89 Ispettorie di tutto il mondo con 131 nazioni rappresentate. Il “volto mondiale” dello spirito e del carisma salesiano si è respirato anche a Panama, durante la recente Gmg.

Nella capitale centroamericana, infatti, la presenza dei figli di don Bosco è preziosa e ha il suo cuore attorno alla Basilica di Don Bosco, dove nel 2017 ha preso avvio il progetto “Panama, Valdocco d’America” con l’obiettivo di creare a Panama entro il 2021 un centro di devozione a Don Bosco, che sia riferimento per tutta l’America Latina.

Un cammino che vede impegnato anche l’Istituto Tecnico Don Bosco di Panama. I due centri salesiani cittadini (l’Istituto e la Basilica) sono stati il cuore pulsante della partecipazione salesiana alla Gmg. Negli spazi della Basilica, in particolare, si sono tenuti due momenti di festa e incontro per il Movimento giovanile salesiano (Mgs) il 23 gennaio: il Forum dei responsabili del Movimento e la Festa con i giovani salesiani. Al primo appuntamento hanno preso parte 200 persone da 30 Paesi, che si sono confrontate con il rettor maggiore dei Salesianidon Ángel Fernández Artime, e la madre Generale delle Figlie di Maria AusiliatriceMadre Yvonne Reungoat.

Dall’incontro è uscito un messaggio rivolto a tutti i giovani del Mgs nel mondo. «Le sfide di oggi – si legge nel documento – richiedono giovani forti che siano pronti a fronteggiarle. Impegniamoci dunque, come Mgs, a formare giovani che desiderino seguire i propri sogni, impegnarsi per gli altri, cambiare il mondo a partire dal proprio contesto locale e quotidiano, seguendo Cristo nello spirito di Don Bosco e Madre Mazzarello».

La santità anche per te: un nuovo sito per realizzare il poster personalizzato

La santità anche per te: la strenna del Rettor Maggiore diventa personalizzabile con un nuovo strumento, nato su iniziativa del Dicastero per le Comunicazioni Sociali, grazie al lavoro dell’Agenzia iNfo Salesiana e della “IME Comunicazioni”: https://www.lasantitaancheperte.it/.

Il sito è una interfaccia che permette di realizzare una versione “personalizzata” del poster della Strenna 2019. Attraverso la registrazione sul sito, realizzabile anche utilizzando le credenziali di Facebook, ciascuno potrà caricare la propria foto sul sito e vederla poi inserita nello schermo di una smartphone e con l’hashtag #lasantitàancheperte sovrimpresso – allo stesso modo in cui figura il Poster della Strenna 2019.

Una volta caricata la foto sul sito, il “poster personalizzato” che verrà generato potrà essere scaricato sul proprio PC o dispositivo e condiviso immediatamente sulle reti sociali – in particolare, per Facebook, Twitter e WhatsApp è previsto un pulsante per la condivisione diretta.

Ciascun utente – che può essere anche un gruppo, un oratorio, una classe – potrà caricare una sola foto sul sito; ma tutti insieme si potrà andare a creare un caleidoscopio di immagini della santità quotidiana salesiana vissuta in tutto il mondo!

Come ha scritto il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nella Strenna per il 2019: “Posso tranquillamente affermare che il più grande bisogno e la più grande urgenza che abbiamo oggi nel nostro mondo salesiano non è di fare più cose, di progettare e riprogettare nuove realtà…, bensì di mostrare ciò che le nostre vite comunicano personalmente e collettivamente, il nostro modo di vivere il Vangelo”.

Oratorio, su TV2000 il documentario in occasione della festa di Don Bosco

Un ponte fra la strada e la chiesa, l’oratorio è un luogo di aggregazione e formazione che accompagna i giovani nel proprio percorso di crescita. Tv2000, in occasione della festa di San Giovanni Bosco fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, giovedì 31 gennaio alle 21.05 trasmette il docufilm ‘Qui è ora’. Un racconto corale, ambientato in cinque strutture parrocchiali della Lombardia, che delinea un tessuto sociale diverso dalle narrazioni che prevalgono sui media. Tra i protagonisti Don Mattia Bernasconi – Oratorio San Luigi Gonzaga (Milano); un gruppo adolescenti del Sicomoro – Oratorio San Siro (Lomazzo); Akon (un volontario del Senegal) – Oratorio San Faustino (Brescia); Suor Elisea – Oratorio San Giovanni (Brescia); Don Giuliano Borlini – Oratorio San Giovanni Bosco (Clusone). 

MGS, incontro dei cori a Roma

Si terrà il 23 novembre, all’istituto Sacro Cuore di Roma, l’incontro dei cori MGS. Si inizia alle ore 18.30 con il saluto di Madre Yvonne Reungoat, superiora generale delle FMA, poi alle ore 19 la S. Messa celebrata dal Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime e alle 21 l’appuntamento è con don Fabio Attard, consigliere mondiale per la Pastorale Giovanile, che darà la buonanotte.