“Organizzare la speranza”: assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale per il prossimo triennio

Dal 16 al 18 settembre, al Teatro Roma in via Umbertide – Roma, si terrà l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale, dal titolo: “Organizzare la speranza – Sogno, progetto, impresa”, ideato e progettato insieme con l”Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori.

“Siamo in piena campagna elettorale con la caduta del governo e l’annuncio delle elezioni politiche del 25 settembre. Ancora una volta siamo chiamati ad esercitare responsabilmente il diritto-dovere di voto per la costruzione di una società sempre più solidale ed inclusiva, attenta ai giovani ed alle persone fragili. Per questo l’assemblea di settembre sarà l’inizio di un processo di scrittura dal basso del documento programmatico dell’associazione che durerà per un anno intero con incontri sul territorio”.

don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale

Il titolo dell’assemblea riprende un pensiero di Papa Francesco espresso durante l’omelia della Giornata Mondiale dei Poveri 2021: richiamando don Tonino Bello, il Pontefice ricordava come i cristiani debbano tradurre la speranza in vita concreta ogni giorno.

Nei tre giorni dell’Assemblea ci saranno dei panel di confronto e approfondimento con gli attori sociali, civili ed ecclesiali, con le politiche giovanili e di welfare italiano ed europeo e con le indicazioni ecclesiali e salesiane; ci sarà lo spazio per l’ascolto di esperienze sociali dai vari territori italiani, la presentazione del Bilancio sociale 2021 di Salesiani per il sociale e la programmazione 2022-2023.

“Il progetto mira a stimolare e promuovere momenti di formazione, nonché processi di riflessione e condivisione collettiva, in linea con le più recenti normative nazionali ed europee e rivolgendo un’attenzione specifica ai diritti dei minori, alle condizioni di vita dei giovani e al loro protagonismo”

Andrea Farina, Coordinatore Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori.

Informazioni sullo svolgimento e la partecipazione all’assemblea: segreteria@salesianiperilsociale.it

 

Don Rossano Sala – Nuovo Direttore Editoriale presso l’Editrice Elledici

L’Editrice Elledici nel segno di Don Bosco, leader nel campo della catechesi con più di 80 anni di storia nella diffusione della “buona stampa” a livello nazionale ed internazionale, è lieta di annunciare l’ingresso del nuovo Direttore Editoriale don Rossano Sala, salesiano di don Bosco, a partire dal 1° settembre 2022.

La nomina ufficiale, datata 14 luglio, è ad opera di don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta nonché Presidente dell’Editrice Elledici, in dialogo con il Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani don Stefano Martoglio, e si colloca all’interno del piano di sviluppo proposto dalla Casa Editrice che potrà così avvalersi del prezioso bagaglio di professionalità ed esperienza, maturato in contesti ecclesiali, pastorali ed accademici, del neo direttore.

Don Rossano Sala

Licenziato e Dottorato in Teologia Fondamentale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, don Rossano è Professore Ordinario di Teologia Pastorale e Pastorale Giovanile presso l’Università Pontificia Salesiana; Consultore nella Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi; Direttore della rivista «Note di pastorale giovanile»; Membro del Centro Nazionale Opere Salesiane d’Italia; Membro del Consiglio di Amministrazione dell’editrice Elledici; Già Segretario Speciale della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

“Dopo l’esperienza del Sinodo sui Giovani, insieme con gli incarichi accademici e pastorali ed in continuità con la direzione di «Note di pastorale giovanile», sono grato di poter continuare il mio servizio alla Chiesa e a don Bosco offrendo le competenze maturate e il mio lavoro per la Casa Editrice della Congregazione salesiana.

Le sfide che i giovani ed il contesto culturale odierno pongono alla catechesi, all’evangelizzazione e alla pastorale, ci esortano a proseguire con slancio e determinazione nell’elaborare un pensiero profondamente cristiano e nell’offrire proposte editoriali capaci di trasmettere la bellezza del messaggio evangelico, secondo percorsi rinnovati ed attuali”.

Don Rossano Sala – Direttore Editoriale

Il nuovo incarico di don Rossano Sala si colloca al termine del percorso di riorganizzazione e risanamento dell’Editrice portato a conclusione negli ultimi due anni con grande successo.

Nonostante le difficoltà imposte da una crisi generalizzata dell’editoria cattolica e dallo sconvolgimento creato dalla pandemia, la Casa Editrice, che nel 2021 ha realizzato più di 130 titoli tra novità a ristampe insieme a tre riviste tra le quali spicca Dossier catechista, leader assoluto nel settore da più di 30 anni, ha saputo ristrutturare la propria organizzazione, mantenere la qualità della sua offerta ed è ormai pronta a progettare il proprio futuro nel solco della missione conferita a don Bosco nella Chiesa.

“Siamo particolarmente lieti di poter accogliere don Rossano Sala come nuovo Direttore Editoriale della Elledici. Le sue competenze e la sua esperienza esprimono la concretezza del piano di sviluppo che l’editrice sta portando avanti con risultati sempre migliori.

Siamo felici di poter così mettere in gioco le migliori energie possibili per continuare a rispondere con determinazione e in modo efficace e innovativo alle mutate esigenze della società, mantenendoci fedeli alla missione formativa nel segno di don Bosco”.

Luca Priuli – Amministratore Delegato

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Panda 4×4, il progetto che unisce Torino al Madagascar

Dal sito di Vita Online, l’articolo di Antonio Labanca, ufficio stampa Missioni don Bosco, sul progetto che ha portato strumenti di lavoro al centro professionale di Ivato, in Madagascar dal CFP “Rebaudengo” di Torino.

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Dalle campagne cuneesi fino a Ivato (Madagascar), per portare agli allievi della scuola professionale “Notre Dame de Clairvaux” un rifornimento di strumenti di lavoro insieme con il messaggio di amicizia dei loro coetanei del Centro di Formazione Professionale “Rebaudengo” di Torino. 6200 chilometri in linea d’aria, attraversando la nostra penisola e il Mediterraneo, scavalcando l’Africa orientale e il Canale del Mozambico, così è nato Panda 4×4”, il progetto di Missioni don Bosco

Una vecchia Fiat Panda ha compiuto a giugno 2022 il suo viaggio (virtuale) più lungo, dalle campagne cuneesi fino a Ivato (Madagascar), per portare agli allievi della locale scuola professionale “Notre Dame de Clairvaux” un rifornimento di strumenti di lavoro insieme con il messaggio di amicizia dei loro coetanei del Centro di Formazione Professionale “Rebaudengo” di Torino. 6200 chilometri in linea d’aria, attraversando la nostra penisola e il Mediterraneo, scavalcando l’Africa orientale e il Canale del Mozambico, per dare esito all’operazione “Panda 4 mission”.

È un esempio di economia circolare” commenta don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco di Torino, l’organismo che ha fatto da tramite fra l’Italia e don Erminio De Santis, salesiano di Borgo Velino in provincia di Rieti, da quarantadue anni missionario a Ivato nel circondario della capitale Antananarivo. L’operazione si è rivelata un prototipo di cooperazione internazionale che ha coinvolto entità molto diverse fra loro per natura e obiettivi, le quali sono riuscite a convergere su un obiettivo comune, certamente raggiunto.

A dare il “la” è stato Francesco Joly, imprenditore appassionato di automobili storiche, tesoriere dell’associazione “Torino Heritage” che ha per finalità la salvaguardia del bello e del buono della cultura automobilistica nella quale la Città della Mole si è distinta nella sua storia. Una “Fiat Panda 4×4”, negli Anni Ottanta icona di un fuoristrada a portata di tutti, giaceva in un cortile contadino dopo aver affrontato strade impervie, inverni gelidi ed estati torride. Joly l’ha prelevata e portata al CFP Rebaudengo proponendo una “sfida” per insegnanti e allievi: farla tornare nuova, operando su una carrozzeria mangiata dal sale sparso per sciogliere il ghiaccio e su un motore da rifare in molte parti per via dell’usura. Dopo si sarebbe potuto proporla ai collezionisti di auto storiche.

Il direttore del Centro di formazione salesiano, Fabrizio Berta, ha percepito le potenzialità di questa sfida: affrontare con i ragazzi un caso concreto di restauro sia nel reparto di carrozzeria sia in quello di meccanica. “Anziché montare e smontare un motore funzionante o le parti di un veicolo standard, affrontare la rimessa in funzione di un’auto abbandonata” ha spiegato Mauro Teruggi, il nuovo direttore al Rebaudengo subentrato in corso di restauro; e, da analista degli sbocchi occupazionali, ha aggiunto: “c’è un filone in fase di sviluppo nel settore automotive che è proprio quello della manutenzione di veicoli storici e da collezione”.

Fin qui un insolito ma ammissibile programma di formazione per una scuola professionale che ancor prima che finiscano i corsi riceve dall’industria e dagli artigiani richieste di segnalazioni di operatori specializzati. A far compiere un salto in avanti del progetto “Panda 4×4” l’interpretazione del numero “4” all’inglese: “per”. L’istituto Rebaudengo nacque nel 1930 con una esplicita finalità missionaria: preparare i salesiani che sarebbero andati nel mondo, a portare con sé una professione manuale da mettere in campo per autosostenersi e per generare capacità tecniche fra i ragazzi nei Paesi che chiedevano di svilupparsi nei settori dell’agricoltura e dell’artigianato. Il responsabile dell’Istituto, don Luca Barone, ha congiunto i fili e proposto che il restauro e la cessione dell’auto venissero finalizzati al sostegno di una analoga scuola professionale. È bastato scorrere i progetti che Missioni Don Bosco sostiene per individuare il partner giusto: il Centro Notre Dame di Clairvaux.

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Giffoni 52: riparte anche la giuria CGS “Percorsi Creativi”

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’associazione CGS sul Festival Internazionale del Cinema di Giffoni.

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Riparte, da Ancona e Civitavecchia, la giuria collaterale C.G.S. Percorsi Creativi del Festival internazionale del Cinema di Giffoni Valle Piana (SA), dopo l’esperienza vissuta online nel corso della precedente edizione, a causa della pandemia.

Riprendendo il format sperimentato fino al 2019, ultimo festival con giurati in presenza provenienti da altre regioni, la nostra Associazione ricomincerà il suo percorso, fedele ad una tradizione ormai consolidata, con un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni, nuova Giuria Collaterale in presenza per “Invisibili”, titolo e tema dell’edizione 2022.

Dal 23 al 30 luglio, giovani e animatori responsabili provenienti dal CGS Dorico di Ancona, dal CGS XXI di Civitavecchia e dal Coordinamento territoriale CGS Marche, vivranno un “laboratorio permanente” fatto di visione e valutazione dei film in concorso, giornalismo web di documentazione, seminari su “Serie e Serialità” e sulle tecniche cinematografiche. I giovani animatori, tutorati e coordinati da chi ha qualche anno in più, guideranno i laboratori dei giurati e le giornate saranno scandite dal lavoro di Giuria e dalla partecipazione agli eventi del Festival: concerti, spettacoli teatrali e di strada, incontri con attori, interviste, verranno documentati con foto e filmati dai ragazzi stessi.

Questo tipo di proposta formativa rispecchia la caratteristica identità dell’associazione Cinecircoli Giovanili Socioculturali – APS, che declina la cultura cinematografica e mediale nel mondo degli interessi delle ultime generazioni, per farne occasione di palestra critica.

Il gran finale dell’esperienza sarà l’assegnazione, nella serata conclusiva, del Premio C.G.S. Percorsi Creativi (XV edizione) al film della categoria +13 valutato, con motivazione scritta dei giurati, come il più interessante della rassegna.

Chi vorrà, potrà seguire i lavori sul sito www.sentieridicinema.it e sulle pagine social CGS nazionale. (Facebook: Cinecircoli Giovanili Socioculturali; Instagram: @cgsnazionale).

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Crisi di governo, l’appello delle scuola paritarie e cattoliche a Mario Draghi perché resti a Palazzo Chigi

Pubblichiamo il comunicato di Agorà della parità.

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Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio Mario Draghi, 

noi, Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative – FOE, CNOS Scuola, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, in queste ore difficili per il nostro Paese,  vorremmo manifestarle la nostra vicinanza e chiederle di ripensare alle sue dimissioni. Crediamo che la sua azione di governo sia importante anche per la scuola, istituzione fondamentale e  strategica per il nostro Paese.  

Crediamo che il futuro di molti ragazzi e giovani possa realizzarsi grazie alle scelte messe in campo in questi ultimi mesi che hanno ancora bisogno di essere accompagnate e portate a compimento. Crediamo che il  sistema di istruzione e di educazione possa migliorare grazie alla sua attenzione espressa a più riprese per le  generazioni future.  

Catia Zambon – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative – FOE 

Stefano Mascazzini– Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  

Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

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Salesiani Cooperatori, Italo Canaletti è il nuovo responsabile per la Regione Italia, Medio Oriente e Malta

Nei giorni dall’8 al 10 luglio, al Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso si è svolto il Congresso della Regione Italia, Medio Oriente e Malta dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Dopo un anno dalla naturale scadenza, a causa dell’emergenza sanitaria che non ha permesso la convocazione in presenza, i consigli provinciali della Regione si sono ritrovati per eleggere il nuovo Consigliere mondiale. Presenti anche il delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia salesiana, don Joan Lluis Playa, il delegato mondiale dei Salesiani Cooperatori, Sig. Nguyen Duc Nam Dominic e la delegata mondiale, suor Lucrecia Uribe.

Domenica mattina, quindi, è stato eletto Italo Canaletti come nuovo consigliere mondiale della Regione, che prende il posto di Carlo Pellegrino, arrivato al termine del suo mandato. Avevano presentato la propria candidatura, tramite i rispettivi consigli provinciali, anche Matteo Caracciolo dalla Campania, Massimo Melodia dalla Sicilia e Ivano Sbrana dalla Lombardia. La consulta regionale, riunita subito dopo l’elezione, ha votato all’unanimità la proposta del nuovo consigliere di chiedere la disponibilità a Massimo Melodia per l’amministrazione e a Matteo Caracciolo per la formazione.

Sono stati tre giorni di formazione, riflessione e tempo per confrontarsi tra i componenti dei consigli provinciali, per dare le linee di indirizzo alla Consulta. “Penso che la forza della nostra associazione sia lo spirito di fraternità che ci tiene uniti – dice il nuovo consigliere mondiale, Italo Canaletti – Con grande emozione inizio questo servizio con tutti i membri della Consulta: il nostro lavoro dovrà essere di squadra, con la volontà di far crescere l’associazione in comunione, partecipazione e nella missione. A Carlo Pellegrino va il mio più grande ringraziamento, per il servizio che ha svolto con passione, pazienza e spirito di sacrificio in momenti difficili come l’emergenza sanitaria. A tutta la consulta, ai nostri delegati, grazie per la disponibilità a svolgere un servizio così prezioso. A tutti, chiediamo di accompagnarci con la preghiera per il cammino che ci attende”.

“Noi ci stiamo”: presentazione del Quaderno di lavoro MGS e dell’Ideario 2022/2023

Siamo arrivati al terzo anno della proposta pastorale MGS: “Noi ci stiamo” Non con le percosse ma con la mansuetudine, #sharethedream.

Introducendo il Quaderno di lavoro va detto che l’idea di fondo sta nell’accompagnare la comunità educativo pastorale nel suo insieme, e ogni singolo giovane e adulto ad entrare sempre più e sempre meglio nella spiritualità apostolica salesiana, mettendo a fuoco il nostro sistema educativo. È uno strumento di “formazione per la missione”.
Come ogni anno ci lasciamo anche interpellare dalla Strenna del nostro Rettor Maggiore, che per il 2022 ha scelto di concentrarsi su san Francesco di sales, il Dottore dell’amore: «Fate tutto per amore, nulla per forza» ne è il motto di riferimento.
Al centro c’è la volontà di prendere la decisione di appartenere alla Chiesa e di lasciarci infiammare dallo spirito missionario che dovrebbe caratterizzare la vita di ogni credente: per questo il titolo del presente quaderno è “Noi ci stiamo”. Significa che desideriamo renderci disponibili per Dio e per la sua proposta, per la Chiesa e la sua missione. Chiamati ad un’alleanza d’amore, non ci tiriamo indietro, ma siamo spinti a deciderci per Dio e per gli altri, riaffermando la nostra piena apertura vocazionale.

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Dall’introduzione del Quaderno, scritto da don Rossano Sala:

Il presente Quaderno non è stato né pensato né scritto per essere un “libro da leggere”, ma è concepito per essere uno strumento interattivo. Un quaderno “di lavoro”, cioè un compagno di viaggio per il nostro cammino di formazione per la missione. La scelta riconfermata – sulla scia positiva di quella degli ultimi tre anni (Puoi essere santo #lìdovesei, Nel cuore del mondo #LiveTheDream, Amati e chiamati #MakeTheDream) – è quella di dare dei contenuti solidi capaci di interagire con il singolo e con il gruppo attraverso la richiesta di partecipazione attiva.

Dall’introduzione dell’Ideario 2022/2023:

Anche quest’anno abbiamo scelto di proporre uno strumento pastorale per ogni realtà salesiana: “l’Ideario MGS”. Dopo l’esperimento dell’anno scorso, è sembrato opportuno affiancare al “Quaderno di lavoro MGS” una “bozza di progettazione pastorale”. È questa la natura e lo scopo di questo strumento: offrire spunti e intuizioni che aiutino a trasformare i contenuti del “Quaderno” in possibilità concrete di percorso e cammino formativo. Come in una piccola sartoria, ogni equipe educativa potrà partire da questi suggerimenti pastorali per cucire il proprio cammino locale. Unica infatti è la proposta, ma differente è la personalizzazione locale. Unico è lo spirito e il carisma salesiano, molteplici sono le coloriture e sfumature che esso assume in ogni territorio. Unica è la pedagogia salesiana, ma differenti sono i bisogni educativi nei diversi territori e nelle singole opere educative.
A ciascun “laboratorio sartoriale” il compito di tagliare la stoffa e cucirla su misura della propria realtà.

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Salesiani Italia Meridionale – Estate Ragazzi a Scutari

Dal sito di Don Bosco al Sud.

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Il 20 giugno scorso è iniziata l’Estate Ragazzi a Scutari, Albania, con il tema ispirato dal film Luca. A colpo d’occhio l’attenzione cade sulla bellezza della presenza di 780 bambini, tutti insieme, dalla scuola elementare fino alla scuola media, di tutte le religioni, e 240 animatori della scuola superiore, guidati dallo Staff composto da salesiani, animatori e adulti.
Ma, al di là dei numeri, ciò che ci sprona di più è l’impatto e la risonanza di questa attività nella città. é entusiasmante trovare tanti genitori interessati ai giochi estivi. Alcuni giustificano la richiesta di partecipazione dei propri figli alle attività, sostenendo di volerli allontanare dall’ozio, altri perché tutti gli amici e conoscenti del quartiere fanno parte dell’esperienza. Ma quello che ha colpito di più è stato il sentir dire “siete l’unica proposta educativa e affidabile per i nostri figli durante l’estate”. Uno degli elogi, per noi più belli, che una comunità educativa possa ricevere. Merito dei salesiani che hanno dato vita e forma a questa esperienza e, in modo molto speciale, degli animatori ‘esperti’, che sono ancora il cuore e l’anima dei giochi.
La canzone scelta come tema dell’attività, ‘Il gatto e la volpe’, invita all’ascoltatore a fidarsi della società creata dal gatto e la volpe, perché “non capita tutti i giorni di avere due consulenti che si fanno in quattro per te”. La canzone esprime in poche parole ciò che i genitori trovano nel nostro cortile: una comunità di giovani, anche se diversi, molto affidabili, perché generosi nel lavoro e nell’amore, ed impegnati in una ‘salesiana educazione’, offrendo ai piccoli della nostra città uno spazio di gioia sana attraverso i giochi e la preghiera.
Più che un evento, l’Estate Ragazzi a Scutari è un grande esempio di come un’opera d’amore messa in atto, condivisa in tante generazioni, può diventare segno di comunione e tradizione nel cuore di una città, per il bene dei più piccoli; ricordi che lasciano un segno di felicità e di amore nella vita di tutti.

don Giuseppe Liano

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Il Cuore di san Francesco di Sales a Moncalieri

Giovedì 16 giugno e venerdì Venerdì 17 il Monastero della Visitazione di Moncalieri ha ospitato la reliquia del cuore di san Francesco di Sales custodita normalmente nel monastero di Treviso, che l’ha ceduta per celebrare il quarto centenario della morte del santo.

In arrivo dal monastero di Pinerolo, la reliquia ha sostato due giorni a Moncalieri dove è stata accolta e venerata da molti cristiani, religiosi e religiose nella serata di giovedì in una celebrazione appositamente organizzata per loro.

Venerdì 17 alle 20.30 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore don Angel Artime e concelebrata da 10 sacerdoti (la gran parte salesiani) tra cui don Ivo Coelho. Un nutrito coro ha animato la preghiera liturgica e la chiesa del Monastero gremita di fedeli, soprattutto appartenenti alla Famiglia Salesiana.

Nell’omelia il Rettor Maggiore ha posto la domanda che fa da sfondo ad una vita cristiana “A che punto è la mia fede?”, per poi rileggerla nei gesti di amore che la esprimono: amore a Dio e al prossimo, esattamente come san Francesco di Sales educava le sue “Visitandine” dicendo loro:

“Nell’amore di Dio e nella carità verso il prossimo questo piccola congregazione non deve essere seconda a nessuno”.

La comunità delle Monache ha partecipato in tutto e per tutto nel modo che la clausura ha loro consentito ma con grande vicinanza di affetto al popolo di Dio convenuto. La preghiera ha lasciato poi il posto alle foto di rito e ai saluti personali alle suore Visitandine che hanno offerto un rinfresco per tutti i partecipanti.

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XX Giugno, albo d’oro per Istituto Don Bosco, Alberto Grohmann, Giampiero Frondini, mons. Carlo Rocchetta

Da Umbria Domani.

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La mattina del 20 giugno, dedicata alle celebrazioni della festa perugina, si è conclusa con l’atteso appuntamento in sala dei Notari per le iscrizioni all’albo d’oro deliberate lo scorso venerdì dal Consiglio comunale. Presenti le massime autorità civili e militari della città: tra gli altri la presidente della regione Donatella Tesei, il prefetto Armando Gradone, il vice sindaco Gianluca Tuteri, gli assessori Luca Merli, Leonardo Varasano, Margherita Scoccia, il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, numerosi consiglieri comunali, la rappresentante della provincia di Perugia Erika Borghesi.

Aprendo la cerimonia il sindaco Andrea Romizi ha ribadito che l’iscrizione all’albo d’oro rappresenta la massima onorificenza della città che, non a caso, viene assegnata proprio in una data identitaria della storia perugina, il 20 giugno. Il sindaco ha inteso ringraziare i componenti della commissione comunale albo d’oro per il lavoro svolto e per essere riusciti in maniera condivisa a proporre al Consiglio comunale candidature autorevoli e gradite. Un grazie, inoltre, è stato rivolto anche alle associazioni ed ai cittadini che hanno presentato proposte alla commissione albo d’oro.

Quattro i nuovi iscritti, tra i quali l’istituto Don Bosco. La motivazione:

Istituto Don Bosco di Perugia:

Arrivati a Perugia nel 1922, i Salesiani si sono subito calati nella vita di un rione speciale, quello di Porta Sant’Angelo, dove hanno vissuto e condiviso con slancio le ansie e le speranze della povera gente. In poco tempo si sono guadagnati la stima e l’ammirazione di tutti per la cordiale socievolezza e il modello di vita esemplare, qualità che nel tempo non sono mai venute meno e che hanno permesso loro di dedicarsi all’educazione dei giovani perugini con grande passione, lavorando con impegno sempre costante nella nostra comunità al fine di dare concretezza al sistema educativo di Don Bosco, teso a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”.

In questo lungo periodo, grazie alla loro attività, decine di migliaia di perugini hanno potuto usufruire di un oratorio, di una polisportiva e, per decine di anni, di una scuola media, di un liceo classico e linguistico, di una residenza per studenti universitari e, dal 1981, di un centro di formazione professionale.

Proprio nell’anno in cui ricorre il primo centenario della presenza dell’Opera Salesiana a Perugia, l’iscrizione dell’Istituto Don Bosco nell’Albo d’Oro della Città, vuole esprimere a questa pregevole Istituzione, il nostro riconoscimento e la profonda gratitudine della cittadinanza tutta, con l’augurio per il raggiungimento di nuovi importanti traguardi”.

A ritirare il premio per l’Istituto Don Bosco è stato il Rettore maggiore della congregazione dei salesiani Don Angel Fernandez Artime che, nell’esprimere un senso di onore nel sedere accanto a premiati tanto illustri, ha voluto ringraziare Perugia e le sue Istituzioni a nome delle congregazioni salesiane. “Dopo 100 anni di presenza in città il patrimonio più grande che possiamo offrire è rappresentato dalla storia di tante ragazze e ragazzi che nel nostro istituto hanno cambiato la loro vita e ricevuto qualcosa. Ciò perché l’istituto salesiano ha dato tantissimo ai perugini, agli italiani ed agli stranieri, facendo cittadinanza e creando umanità”.

Don Angel ha concluso definendo l’iscrizione all’albo d’oro un atto umano che esprime valori di comunione, cittadinanza e speranza per il futuro.

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