Panama, l’effetto di Don Bosco sui giovani: il racconto da un “palco” speciale

La musica, i colori, la commozione, l’accoglienza: Andrea Papa, che con Angelo Jayakodi e don Pierluigi Lanotte della IME comunicazione, ha seguito il cammino della GMG per l’agenzia ANS a Panama racconta la sua esperienza nei dieci giorni vissuti in America centrale. “L’obiettivo era seguire il cammino della GMG dal punto di vista dei pellegrini salesiani. La base operativa era alla scuola salesiana di Panama City, dove si è svolta la festa mondiale dell’MGS”, racconta.

“Con Angelo abbiamo deciso di tenere il punto focale sui ragazzi, quello che accade sul palco è importate ma ci sentivamo più vicini a quanto succedeva ai giovani. Il “nostro palco” era dove stavano i pellegrini! Abbiamo raccolto tanto materiale, bello, colorato”: la musica, ovunque, i colori sono stati elementi importanti per Andrea. “Bellissimo vedere come vivono l’accoglienza, vedere la loro fede genuina, gioiosa e colorata: questa forse è la cosa più bella. Ho visto gente partecipare alle funzioni con trasporto, commozione: abbiamo cercato volti, colori e musica. Ecco, la musica era ovunque. Molti atteggiamenti visti, nel nostro Paese sembrerebbero eccessivi. Ma lì è tutto normale, veramente genuino e spontaneo”. Come la festa di Don Bosco, patrono della città. “La GMG si è svolta pochi giorni prima della festa di Don Bosco, alla quale abbiamo potuto partecipare: a Panama è festa nazionale. Sentendo anche le parole del Rettor Maggiore, ha detto che una festa così di Don Bosco non l’ha mai vista da nessun’altra parte del mondo. Fa impressione vedere 10, forse 20mila persone in processione dietro la statua di Don Bosco, gente che scendeva in strada. Alla fine della processione, c’era una vecchina, che forse nemmeno vedeva la testa della statua ma che camminava tenendo una statuina in mano. Il trasporto e la commozione nel vivere la fede mi hanno molto colpito”.

Poi, il Rettor Maggiore. Don Angel è stato accolto in modo straordinario: “L’accoglienza al Rettor Maggiore è stata straordinaria, lui poi non si sottraeva mai, salutava tutti. La cosa che mi ha colpito è che i giovani non gli chiedevano la foto e basta, ma volevano due minuti per parlargli, raccontargli qualcosa di loro. Don Bosco è il loro salvatore, lo vivono così. I bambini, anche molto piccoli, sanno benissimo chi è Don Bosco e cosa ha fatto per loro, la gente sperimenta ogni giorno l’effetto di Don Bosco su di loro. La basilica di Don Bosco si trova in una zona molto povera, dove le case sono baracche. Lì abbiamo incontrato una famiglia con sette bambini e quattro donne a governare tutti. Ci hanno accolto e ci hanno raccontato come Don Bosco li abbia salvati”.

Poi un aneddoto: “Durante la veglia finale, con Angelo volevamo intervistare i giovani dell’MGS, ma nella spianata non li trovavamo. A un certo punto ci viene incontro un gruppo di ragazzi che ci aveva riconosciuto: ci hanno portato in mezzo a loro, li abbiamo intervistati e siamo stati anche testimoni di una proposta di matrimonio!”.

 

M’Interesso di te, il progetto a sostegno dei minori stranieri non accompagnati

Il progetto, promosso da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS, ha sostenuto il lavoro di rete da educatori di strada, psicologi e volontari che hanno garantito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione.

“Stupore, bellezza, gioia”: gli studenti del Ranchibile di Palermo incontrano i detenuti dell’Ucciardone

“22 gennaio 2019, data indimenticabile. Uso questo termine perché non ci sarebbero altri modi per esprimere ciò che questo incontro ci ha dato: stupore, bellezza, gioia. E un momento ricco di ciò non può che essere ricordato, giorno dopo giorno”. Claudia Lo Cascio, studentessa del Don Bosco Ranchibile di Palermo, racconta così l’incontro con ex-tossicodipendenti e carcerati dell’Ucciardone di Palermo.

Un incontro virtuale, attraverso un video-collegamento che ha lasciato i ragazzi senza parole: “Non pensavamo minimamente che da un carcere, da una delle strutture più grigie quasi emarginate di una città potesse sorgere nei volti e nell’animo nostro, una tale serenità e gioia al suono di quelle parole ed emozioni trasmesse da quegli uomini speciali. Ognuno di loro aveva qualcosa da raccontare. Parlare della propria vita non è mai facile, sopratutto se questa è stata fonte di dolore e tristezza. Ma nel momento in cui la vergogna passa in secondo piano e si dà spazio alle proprie emozioni, allora questo diventa uno dei gesti più belli che si possano compiere per qualcuno. E proprio loro, quelli che per alcuni possono essere considerati gli scarti della società , quegli esseri che sono stati in grado solo di provocare del male, hanno preso dal loro cuore il loro dolore e ce l’hanno raccontato”, scrive ancora Claudia.

Oratorio, su TV2000 il documentario in occasione della festa di Don Bosco

Un ponte fra la strada e la chiesa, l’oratorio è un luogo di aggregazione e formazione che accompagna i giovani nel proprio percorso di crescita. Tv2000, in occasione della festa di San Giovanni Bosco fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, giovedì 31 gennaio alle 21.05 trasmette il docufilm ‘Qui è ora’. Un racconto corale, ambientato in cinque strutture parrocchiali della Lombardia, che delinea un tessuto sociale diverso dalle narrazioni che prevalgono sui media. Tra i protagonisti Don Mattia Bernasconi – Oratorio San Luigi Gonzaga (Milano); un gruppo adolescenti del Sicomoro – Oratorio San Siro (Lomazzo); Akon (un volontario del Senegal) – Oratorio San Faustino (Brescia); Suor Elisea – Oratorio San Giovanni (Brescia); Don Giuliano Borlini – Oratorio San Giovanni Bosco (Clusone). 

“Siamo membra gli uni degli altri”: il messaggio del Papa per la 53ma Giornata delle Comunicazioni sociali

Cari fratelli e sorelle,

da quando internet è stato disponibile, la Chiesa ha sempre cercato di promuoverne l’uso a servizio dell’incontro tra le persone e della solidarietà tra tutti. Con questo Messaggio vorrei invitarvi ancora una volta a riflettere sul fondamento e l’importanza del nostro essere-in-relazione e a riscoprire, nella vastità delle sfide dell’attuale contesto comunicativo, il desiderio dell’uomo che non vuole rimanere nella propria solitudine.

Inizia così il messaggio di Papa Francesco per la 53ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali.

 

Strenna 2019, il cartone animato per spiegarla ai bambini (e non solo)

Al termine delle Giornate di spiritualità salesiana, è stato presentato un film di animazione per spiegare la Strenna 2019 ai bambini, e non solo (fonte: ANSChannel)

Le Sette beatitudini della Famiglia Salesiana: il frutto delle Giornate di spiritualità

A conclusione delle Giornate di spiritualità salesiana, il Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime ha presentato le “Sette beatitudini della Famiglia Salesiana” che sono state elaborate dai diversi gruppi di lavoro:

1. Beata la Famiglia Salesiana che trova gioia nella povertà. Colmata della grazia di Dio farà miracoli fra i giovani più poveri ed emarginati… Questa è santità!

2. Beata la Famiglia Salesiana che, con la mansuetudine e la carità del Buon Pastore, accoglie e accompagna amorevolmente i giovani, educandoli al dialogo e all’accoglienza del diverso… Questa è santità!

3. Beata la Famiglia Salesiana che, stando accanto agli altri, cura le ferite di chi soffre e ridona speranza a chi l’ha perduta, portando la gioia di Cristo Risorto… Questa è santità!

4. Beata la Famiglia Salesiana che, avendo fame e sete di giustizia, accompagna i giovani a realizzare il loro progetto di vita piena nella famiglia, nel lavoro, nell’impegno politico e sociale… Questa è santità!

5. Beata la Famiglia Salesiana che fa esperienza viva della misericordia, apre gli occhi e il cuore all’ascolto, al perdono, rendendosi casa che accoglie… Questa è santità!

6. Beata la Famiglia Salesiana che cerca di essere autentica, integra e trasparente, coltivando uno sguardo che va al di là delle apparenze e riconoscendo in ogni persona la grazia operante di Dio… Questo è santità!

7. Beata la Famiglia Salesiana che a partire dalla verità del Vangelo, fedele al carisma di Don Bosco, si fa lievito per un’umanità nuova, accettando con gioia anche la croce per il Regno di Dio… Questa è santità!

Papa Francesco: “I salesiani mi hanno formato al bello”

“Voi salesiani siete fortunati perché il vostro fondatore, Don Bosco, non era un santo dalla faccia da “venerdì santo”, triste, musone… Ma piuttosto da “domenica di Pasqua”. Era sempre gioioso, accogliente, nonostante le mille fatiche e le difficoltà che lo assediavano quotidianamente. Come scrivono nelle Memorie biografiche, «il suo volto raggiante di gioia manifestava, come sempre, la propria contentezza nel trovarsi tra i suoi figli» ( Memorie biografiche di Don Giovanni Bosco, volume XII, 41). Non a caso per lui la santità consisteva nello stare “molto allegri”. Possiamo definirlo quindi un “portatore sano” di quella “gioia del Vangelo” che ha proposto al suo primo grande allievo, San Domenico Savio, e a voi tutti salesiani, come stile autentico e sempre attuale della «misura alta della vita cristiana» (Giovanni Paolo II, Novo Millennio Ineunte, 31)”: è questo l’inizio della prefazione che Papa Francesco ha scritto per il libro “Evangelii gaudium con don Bosco”, il volume curato da Antonio Carriero in cui la Famiglia salesiana riprende in chiave educativo pastorale il messaggio dell’Esortazione apostolica di Francesco.

 

Ormai prossime le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana

Si riporta l’articolo pubblicata da ANSAgenzia Info Salesiana – riguardo alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana che si svolgeranno a Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019:

SalesianFamilyDays.com

(ANS – Torino) – Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2019 si terranno a Torino-Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019 e saranno incentrate, come sempre, sul tema della Strenna del Rettor Maggiore. La linea guida di questa 37ª edizione sarà pertanto il motto:

“Perché la mia gioia sia in voi” (Gv 15,11) La santità anche per te”.

La Famiglia Salesiana, con una vasta rappresentanza dei 31 gruppi che la compongono, si ritroverà dunque a Valdocco, casa madre del carisma salesiano, che farà da cornice a questi quattro giorni di riflessione, preghiera, condivisione ed incontro nello stile gioioso di Don Bosco.

I partecipanti alle Giornate di Spiritualità, provenienti da tutti i cinque continenti, saranno 300. Saranno accolti, come da programma, giovedì 10 gennaio, da don Enrico Stasi, Ispettore Piemonte e Valle D’Aosta. Dopo l’iniziale saluto di benvenuto, si terrà la presentazione delle Giornate, che sarà condotta da don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana. 
L’inizio delle Giornate di Spiritualità, con il benvenuto di don Enrico Stasi, potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook di Ans, che trasmetterà live l’evento
Nel corso delle quattro Giornate, Ans trasmetterà sulla propria pagina Facebook anche altri eventi, tra i quali assumono una particolare rilevanza la presentazione della Strenna da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, (10 gennaio, ore 17,45), la tavola rotonda dal titolo “La Santità nei contesti dove si svolge la nostra vita” (12 gennaio, ore 15,30) e, naturalmente, la Messa domenicale presieduta dal Rettor Maggiore e l’incontro conclusivo, previsto per domenica 13 gennaio a partire dalle ore 11.

In questo modo, che anche chi non sarà fisicamente presente, potrà seguire da vicino lo svolgimento delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana.

SalesianFamilyDays

 

Salesiani Cooperatori: Carlo Pellegrino è il nuovo consigliere mondiale per la Regione Italia – Medio Oriente – Malta

Sabato 24 novembre all’Istituto Salesiano Pio Xl a Roma si è svolta la cerimonia del passaggio di consegna tra il Consigliere uscente Antonio Boccia e Carlo Pellegrino, primo non eletto nell’ultimo Congresso elettivo Regionale. Antonio Boccia ha infatti lasciato il suo incarico durato tre anni per ricoprire l’incarico di Coordinatore Mondiale conferitogli dal Rettor Maggiore durante l’ultimo Congresso Mondiale Associativo.

L’atto ufficiale di accettazione e di conferimento è stato preceduto da un momento di preghiera con i ringraziamenti ad Antonio Boccia per il lavoro svolto e l’impegno profuso durante questi ultimi tre anni nella animazione a livello regionale. La cerimonia è proseguita con l’accettazione da parte di Carlo Pellegrino che, ufficialmente, il 24 novembre ha iniziato il suo mandato guidando i lavori della Consulta Regionale. Il mandato di Carlo Pellegrino avrà la durata di tre anni e concluderanno il sessennio iniziato da Antonio Boccia.

Tutti i Salesiani Cooperatori della Regione Italia – Medioriente – Malta augurano a Carlo Pellegrino un buon lavoro e un buon servizio affinché la sua missione, nel segno di Don Bosco, sia prodiga di tanti spunti di unione, fratellanza e spiritualità.