Dai Salesiani una mano tesa a 2000 bambini e ragazzi: «Il governo ripristini il fondo contro la povertà educativa»

Dal Corriere della Sera.

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L’Italia è tra i Paesi europei in cui la povertà educativa è più forte, in particolare al Sud dove la dispersione scolastica supera il 14%. Per contribuire a spezzare questa catena, la rete associativa Salesiani per il sociale – fondata dai Salesiani d’Italia di don Bosco – ha avviato una serie di progetti su tutto il territorio nazionale, e specialmente nelle aree più a rischio, con l’obiettivo di favorire un processo continuo e diffuso di apprendimento da parte di bambini e adolescenti.  In occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione (24 gennaio), Salesiani per il sociale ribadisce il proprio impegno nell’offrire a bambini e ragazzi un aiuto concreto sia per le attività scolastiche che extra-scolastiche, coinvolgendo i docenti ma soprattutto le famiglie. Ad oggi, sono circa 2mila i beneficiari di questi progetti, che vedono coinvolti 160 educatori distribuiti in diverse regioni d’Italia: Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia.

«La povertà educativa non è più un’emergenza, ma un fenomeno grave e strutturale nella società italiana, che coinvolge oltre un milione di minori e compromette la crescita delle giovani generazioni. Di fronte a questa realtà, è indispensabile rifinanziare il fondo nazionale di contrasto alla povertà educativa e adottare politiche sistematiche che rafforzino i servizi educativi e sociali a supporto dei minori e dei giovani in difficoltà», afferma don Francesco Preite, presidente nazionale di Salesiani per il sociale. Nell’ultima legge di bilancio varata a dicembre dal governo Meloni, per la prima volta dopo 8 anni il fondo, che era alimentato dalle fondazioni bancarie a cui veniva riconosciuto un credito di imposta, non è stato rinnovato. In questi anni il fondo ha raccolto 800 milioni di euro e coinvolto 9.500 enti del Terzo settore. Quasi 600mila i minori raggiunti. «La prevenzione educativa – spiega ancora don Preite – non solo riduce i costi per lo Stato, ma offre risultati migliori e più duraturi per l’identità e la crescita dei ragazzi rispetto alla sola repressione. Ogni giorno, un esercito di educatori, assistenti sociali e psicologi, insieme a famiglie e scuole, lavora per creare un ambiente educativo fondato su fiducia, accoglienza e accompagnamento personale. Seguendo il sistema preventivo di don Bosco, promuoviamo conoscenze e competenze, aiutando bambini e ragazzi a inseguire le proprie aspirazioni e costruire un futuro migliore attraverso lo studio, la creatività e lo sviluppo delle proprie capacità».

L’impegno di Salesiani per il Sociale si traduce in azioni concrete come per esempio «Vicini di banco: territori e scuole insieme per contrastare la dispersione scolastica», che prevede attività sviluppate con un modello didattico flessibile, adattabile ai vari contesti scolastici e basato sulla co-progettazione e co-programmazione di docenti ed educatori.
Numerosi anche i progetti a livello locale: nel quartiere Giostra di Messina Salesiani per il sociale ha avviato il progetto «Una Giostra educante» destinato a 600 bambini e ragazzi tra i 6 e 17 anni. L’iniziativa è rivolta a minori, alle famiglie – per lo sviluppo delle competenze, delle responsabilità genitoriali e la riduzione dei fenomeni di disoccupazione – e alla comunità, per lo sviluppo di un welfare generativo. Il progetto «Scuola Libera Tutti!» è stato attivato a Venaria Reale (Torino), Macerata, Roma, Cisternino (Brindisi) e Palermo, per prevenire l’abbandono scolastico e migliorare il benessere degli studenti, con attività di supporto allo studio e momenti ricreativi che coinvolgano i ragazzi anche nel tempo libero. A Pedara e Viagrande, in provincia di Catania, ha invece preso il via il progetto «Scuola Casa Comune», per promuovere l’inclusione nei servizi socioeducativi e nelle attività ludiche e culturali – offerte dal progetto e dal territorio – di 300 bambini tra i 5 e i 10 anni in condizioni di fragilità economica. Il progetto intende aiutare specialmente le famiglie, sostenendole attraverso l’inserimento in una rete di genitori, insegnanti e figure educative.

 

Seconda edizione del Convegno Internazionale “Dirigere se stessi nello studio e nel lavoro”

Il 24 gennaio 2025 si terrà a Roma la 2° edizione del Convegno Internazionale “Dirigere se stessi nello studio e nel lavoro”, organizzato dall’équipe di ricerca che coordina lo sviluppo della piattaforma CompetenzeStrategiche.it e promosso dai Salesiani per la Formazione Professionale, Fondazione CNOS-FAP ETS. L’evento si terrà nell’Aula Volpi, Dipartimento di Scienze della Formazione, Università Roma Tre.
Durante l’evento, presenteremo la piattaforma CompetenzeStrategiche.it, un ambiente online gratuito che offre strumenti validati scientificamente per:

  • valutare le competenze strategiche degli studenti
  • fornire feedback personalizzati utili per l’orientamento
  • supportare gli studenti nel loro percorso di crescita
  • implementare strategie efficaci di orientamento in classe

Il convegno sarà strutturato in due sessioni:

    • mattina: presentazione di esperienze concrete di utilizzo della piattaforma nelle scuole, con testimonianze dirette di docenti e risultati ottenuti. Sarà una preziosa occasione di confronto con le migliori esperienze di applicazione degli strumenti della piattaforma nei contesti educativi, formativi e di orientamento;
    • pomeriggio: l’équipe di ricerca presenterà le novità e gli sviluppi futuri della piattaforma, con particolare attenzione a nuovi strumenti e percorsi di formazione e orientamento, pensati per potenziare ulteriormente l’utilizzo della piattaforma CompetenzeStrategiche.it.

 

Macerata, Comune e Salesiani insieme fino al 2038. Ok agli spazi per scuola, teatro e sport

Da Cronache Maceratesi.

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MACERATA – L’Istituto Salesiano e il Comune di Macerata insieme fino al 2038. Firmata stamattina la convenzione che, in virtù della sempre maggiore collaborazione e sinergia tra i due enti, è stata prorogata per ulteriori dieci anni rispetto a quanto stabilito dai precedenti atti amministrativi. La convenzione regola l’utilizzo degli spazi destinati alle attività scolastiche situati all’interno del complesso, del teatro Don Bosco, del campo di calcio, della palestra e dell’oratorio. A siglare il prolungamento di questa collaborazione sono stati il sindaco Sandro Parcaroli, il direttore dei Salesiani di Macerata, don Francesco Galante e don Francesco Valente responsabile nazionale dell’Istituto. «Rinnoviamo questa convenzione per dieci anni, un segnale importante del rapporto che esiste tra Salesiani e città – ha rimarcato il sindaco Parcaroli – che permarrà ancora a Macerata come è sempre avvenuto da quando è stato fondato. È importante per quello che rappresenta questo Istituto per la nostra città e per l’opera che svolge da sempre, alla quale recentemente si è affiancata la possibilità per il Comune di poter usare quegli spazi anche per trasferire temporaneamente le scuole che necessitano di essere ristrutturate a livello di adeguamento sismico. Salesiani che sono un pilastro per l’associazionismo cittadino e per lo sport. L’amministrazione intende valorizzare,
al centro della città, lo sviluppo di un ambiente a chiara propensione giovanile, accogliente e multiforme, che metta a disposizione dei ragazzi spazi volti alla socializzazione, allo scambio, alla crescita personale». La firma dell’atto La convenzione prevede l’utilizzo del teatro Don Bosco per 80 giornate annue da parte del Comune, mentre per quanto riguarda la palestra e i campi da calcio, l’Istituto si rende disponibile a ospitare le attività delle scuole negli orari tra
le 8 e le 13. Infine, per quanto riguarda l’oratorio, l’Istituto mette a disposizione del Comune i locali affinché siano destinati a ospitare le associazioni cittadine che si impegnano a rispettare  le finalità educative proprie della realtà salesiana. «I Salesiani sono giunti in questa terra nel lontano 1890 su esplicita richiesta del vescovo e con il contributo decisivo di un comitato di cittadini maceratesi – ha sottolineato don Francesco Galante -. Sicuramente nel tempo tanti confratelli e cittadini di Macerata si sono formati ai Salesiani e hanno dato vita alla realtà esistente oggi che cerchiamo di custodire e far crescere. Una realtà che ci consente di offrire ai giovani un luogo in cui crescere e costruire la propria vita. La sinergia coinvolge non solo l’edificio scolastico, ma pure il centro sportivo e il teatro. L’Istituto resta in città – ha aggiunto -, non possiamo nascondere il fatto che ci sia una contrazione numerica dei salesiani, ma questo ci impone di costruire relazioni sempre più intense e vere, in questo caso con l’amministrazione comunale, con cui esiste un rapporto di collaborazione stretta e schietta».

Per il Comune di Macerata le strutture dell’Istituto Salesiano, per ampiezza, fruibilità e posizione strategica, rappresentano un’opportunità per l’utilità pubblica in quanto consentono di integrare la rete cittadina dell’edilizia scolastica e quella degli impianti sportivi e del sistema dei teatri cittadini. Inoltre, in vista degli imminenti lavori relativi alla riqualificazione post sisma che interesseranno alcuni istituti scolastici della città (tra cui la vicina scuola De Amicis, ndr), il complesso salesiano rappresenta un’adeguata struttura di appoggio temporanea. «Don Bosco amava ribadire che la missione salesiana doveva accompagnare i giovani a essere buoni cristiani e onesti cittadini – ha detto don Francesco Valente -. In questa nostra contemporaneità comprendiamo sempre di più che questo obiettivo, che costruisce la felicità del giovane nel tempo e nell’eternità per quello che riguarda la nostra missione di credenti e religiosi, non può non essere realizzata in una rete che veda le istituzioni insieme. Accompagnare a essere onesti cittadini significa accompagnare nel campo dell’educazione, della crescita a tutto tondo del giovane, non solo nella catechesi, ma anche nella crescita integrale del ragazzo che passa dallo sport alla scuola fino alla formazione professionale. Tutti aspetti di vita e inserimento in un tessuto socio-culturale che deve fare i conti con il luogo dove il giovane cresce». Don Francesco Valente Il Comune, in passato, si è impegnato a sostenere attivamente la ristrutturazione dell’immobile, l’ampliamento e il miglioramento degli impianti sportivi e del teatro con l’obiettivo di arricchire l’offerta pubblica di servizi e spazi per i giovani. L’immobile sarà anche oggetto di un prossimo intervento di riqualificazione resosi necessario a seguito degli eventi sismici. In conclusione l’assessore allo Sport, Riccardo Sacchi, ha sottolineato come «i Salesiani siano un punto di riferimento per la nostra città. Questa non è semplicemente una proroga di una convenzione già esistente ma è stata rivisitata in un arco temporale che va dal 2029 al 2038. Prevede l’utilizzo, per i maceratesi, degli spazi di cui dispone l’Istituto in ambito sportivo, culturale, sociale, con attenzione all’inclusione». L’assessore al Patrimonio, Andrea Marchiori, ha ricordato come «quando si parla di Salesiani si parla di patrimonio immobiliare e soprattutto patrimonio umano. La Casa Salesiana è anche la casa del Comune e viceversa: quello che vogliamo fare nel futuro guardando al passato è un incontro strutturato e durevole nel tempo. I Salesiani sono oggi una risorsa incredibile e ci teniamo che il nostro uso di questi spazi sia coerente con le finalità dell’Istituto. Esigenze che talvolta sono anche temporanee come l’utilizzo di aule didattiche per consentire spostamenti delle scuole che devono essere ristrutturate in città».

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Salesiani Olbia, a settembre erezione canonica della comunità salesiana

dal sito dell’Ispettoria dell’Italia Centrale.

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Sarà eretta canonicamente a settembre 2025, la comunità salesiana di Olbia, dedicata a San Domenico Savio, giovane santo, frutto maturo del Sistema Preventivo di don Bosco. La sua breve ma intensa vita è un esempio luminoso di dedizione a Dio, impegno nella vita cristiana e passione per il bene dei giovani. Un passo importante per la crescita della comunità, una testimonianza concreta dei valori che San Domenico Savio ha incarnato durante la sua vita.

San Domenico Savio è la testimonianza di una vita spesa per gli altri, soprattutto per i suoi coetanei. L’impegno del darsi e del volontariato. Nella città di Olbia, soprattutto tra i giovani il volontariato non è molto conosciuto purtroppo”, ci racconta don Alessandro Fadda sulle sfide che la città deve affrontare quotidianamente.

La Casa Salesiana di Olbia: un nuovo capitolo della missione educativa

L’erezione canonica della Casa Salesiana di Olbia rappresenta un momento significativo nella storia della presenza salesiana in Sardegna. Questa nuova casa non è solo un luogo fisico dove si svolgono attività educative, ma è soprattutto un luogo di crescita spirituale e umana per i giovani. “Olbia è una città in continua espansione, con tante problematiche che spaziano dalla criminalità alla dispersione scolastica. È una città che ha bisogno di interventi da parte sia delle istituzioni civili che ecclesiastiche…” Riguardo queste problematiche i salesiani di Olbia, continuando l’opera iniziata da don Bosco, si impegnano a portare avanti la missione di educare i giovani alla fede, al rispetto reciproco e al servizio alla comunità. Attraverso la collaborazione con scuole, oratori, attività pastorali e progetti di animazione, la casa salesiana diventa un punto di riferimento per molti giovani e famiglie, offrendo un cammino di formazione che risponde alle esigenze del nostro tempo. Tuttavia, ribadisce don Sandro, “il progetto più importante che possiamo attuare è quello di esserci, non di fare, ma soprattutto di essere. I giovani qui hanno molte opportunità, siamo nella città della Costa Smeralda, un luogo dove però spesso domina l’apparenza, senza che ci sia una vera e propria profondità morale”.

Il riconoscimento di una comunità è un avvenimento che è sempre molto apprezzato, poiché rappresenta la certezza che si rimanga saldi”, aggiunge don Alessandro, commentando l’impatto che la notizia ha avuto nella Diocesi e nel territorio.

Gennaio, al Centro Nazionale assemblea e coordinamento di Pastorale Giovanile e Presidenza della CISI

Dal 9 al 13 gennaio al Centro Nazionale di Roma si sono ritrovati gli Ispettori, i Delegati di Pastorale Giovanile, i referenti degli uffici nazionali e i membri del Consiglio della Comunità Educativa Pastorale (CEP) del Centro Nazionale per alcuni appuntamenti di coordinamento dell’Italia Salesiana.

Con la presenza del Consigliere per la Regione Mediterranea e Presidente CISI, don Juan Carlos Pérez Godoy, il 9 e 10 gennaio c’è stato il coordinamento di Pastorale Giovanile, durante il quale è stato affrontato il tema del Giubileo dei Giovani, quello del progetto del Centro Nazionale e, il 10 gennaio, una giornata di studio laboratoriale con don Fabio Attard: “La dimensione della fede nel rapporto con la cultura giovanile e contemporanea”. I delegati di Pastorale Giovanile hanno potuto riflettere dopo essersi preparati con alcune letture previe. La lettura che tutti ne hanno dato è che davanti ai nostri occhi ci sono sfide della società che vanno viste, riconosciute e affrontate con un occhio vigile ma propositivo, togliendo alcuni freni che ci legano troppo al passato per tentare strade nuove con coraggio.

L’11 gennaio c’è stata l’Assemblea di Pastorale Giovanile. Nella mattinata il Rettor Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, ha guidato la formazione sul tema: “Una lettura salesiana del Sinodo e cosa dice il Sinodo alla Congregazione”. Prima di tutto, don Bozzolo ha chiarito alcuni passaggi sul Sinodo, sulle modalità di svolgimento e sui processi che hanno coinvolto clero, religiosi e laici. Dopodiché ha spiegato il riverbero che il documento finale, “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”, avrà nella vita della Chiesa, in particolare nelle nostre CEP. La Congregazione, ormai alle porte del Capitolo Generale XXIX potrà godere di alcuni “guadagni sinodali” e farli propri.

Successivamente è stato dato spazio alle comunicazioni degli uffici nazionali, soprattutto per l’organizzazione dell’accoglienza dei giovani di tutto il mondo per il loro Giubileo.

Domenica 12 e lunedì 13, invece, c’è stato l’incontro della Presidenza della Conferenza delle Ispettorie Salesiana d’Italia (CISI) con gli Ispettori e gli incaricati di Economia e Formazione. Tra gli argomenti affrontati, un confronto con don Roberto Del Riccio SJ sul ridisegno dell’Italia salesiana, a partire dall’esperienza della provincia Gesuita di Italia, Malta, Romania e Albania.

Sono evidenti i segni di un cammino che come Italia Salesiana cresce di giorno in giorno, con l’impegno di rispondere sempre meglio alla domanda fondamentale di questo processo: “Cosa ci serve e come dobbiamo essere per essere più incisiva nella nostra azione apostolica in Italia?”

Colle Val D’Elsa, un progetto per i bambini: sarà aperta una struttura speciale

Dal sito del Quotidiano Nazionale.

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I salesiani di Colle da sempre sono riusciti a trasformare, grazie al loro carisma, l’educazione in un’avventura ricca di energia e visione per il futuro. Ne è una testimonianza la loro presenza da molti anni in quel di Colle e la svolta educativa che hanno dato alla città. Giovedì 23 gennaio, alle 17,30, presso il teatro Sant’Agostino, torna il consueto convegno ‘Se dico minori.tra sogni e realtà’. Non è un caso che per questa IV edizione l’ospite atteso sia Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Non finisce qui, perché è già stato preannunciato che durante il convegno sarà presentato un progetto rivoluzionario per Colle: l’apertura di una struttura semiresidenziale. Il 23 saranno presenti il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle – Montalcino, don Roberto Colameo, superiore dell’ispettoria centrale dei salesiani e il Dott. Sandro Iannini, delegato per l’emarginazione e il disagio dell’ispettoria
centrale. L’evento è promosso dai salesiani Don Bosco di Colle e dall’Arcidiocesi in collaborazione con Ftsa (Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa) con il patrocinio del Comune di Colle, dell’Agesci zona Siena-Toscana e dell’Agesci Val D’Elsa 1. Il convegno sarà un’occasione preziosa per riflettere sulle tematiche legate alla tutela, all’accoglienza e al  futuro dei minori, attraverso un dialogo aperto con Don Luigi Ciotti, una figura di riferimento
nell’impegno per la giustizia sociale e i diritti dei più vulnerabili. Gli stessi organizzatori, appunto, hanno annunciato che durante l’evento verrà anche presentato il progetto per l’apertura di una struttura semiresidenziale, pensata per supportare il territorio nel rispondere alle crescenti richieste di aiuto da parte di servizi e istituzioni, offrendo sostegno a bambini e adolescenti che vivono situazioni di disagio e sofferenza. La struttura sarà un luogo sicuro e
stimolante, mirato a favorire il loro benessere e lo sviluppo delle loro potenzialità, in collaborazione con le famiglie e la rete sociale locale. Ancora una volta traspare la ‘marcia in più’ dei salesiani che da sempre sono un presidio forte, aperto, inclusivo, avulso dai pregiudizi nel cuore della nostra città. Un progetto che è sulle spalle e nella testa di molti laici e religiosi che vogliono dare ancora una volta un’opportunità in più per le giovani generazioni. D’altro canto è lo stesso segno di Don Bosco nel suo umanesimo educativo per far diventare i giovani  di oggi degli onesti cittadini di domani. Quello del convegno sarà, quindi, un momento di confronto su temi fondamentali per il nostro futuro, un’opportunità per costruire nuove sinergie e percorsi di responsabilità condivisa a favore delle nuove generazioni.

Sito QN

Bando Servizio Civile Universale con i Salesiani 2024: a disposizione 1.024 posti per Italia ed Estero

Sono 1.024 i posti concessi sui progetti in Italia e all’estero finanziati a Salesiani per il sociale per le aspiranti volontarie e volontari del Servizio Civile Universale ordinario.  Per il Servizio Civile Universale in Italia, ci sono 954 posti. Per il Servizio Civile Universale all’Estero, sono previsti 70 posti con sedi in Spagna, Albania, Malta, Brasile, Angola, Ghana ed Etiopia  La scadenza del bando è fissata per il 18 febbraio 2025 alle ore 14.00.  

Vai al sito di SXS

“Oggi con Don Bosco, pellegrini di speranza”: tre martedì sera nella Basilica di Maria Ausiliatrice

(ANS – Torino) – “Oggi con Don Bosco, pellegrini di speranza” è il tema delle tre serate di approfondimento organizzate nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino in vista della festa del Santo dei Giovani e in cammino, con tutta la Chiesa, in quest’anno giubilare. L’evento si struttura attraverso tre incontri, in altrettanti martedì di gennaio, con Don Bosco e la sua attualità, a partire da oggi, 14 gennaio 2025.

Il tema si articola all’interno della Strenna di questo anno 2025 per tutta la Famiglia Salesiana: “Ancorati alla Speranza, pellegrini con i giovani”, a sua volta in sintonia con il grande evento della Chiesa universale del Giubileo ordinario 2025.

“Desideriamo essere ‘pellegrini di speranza con i giovani’ avendo come modello Don Bosco – ha spiegato il Rettore della Basilica-Santuario, don Michele Viviano –. Proprio per questo desideriamo conoscerlo sempre di più, riflettendo su tre aspetti fondamentali della sua vita attualizzati nell’oggi: la sua dimensione religiosa, pedagogica e sociale”.

A guidare la prima sera, martedì 14 gennaio, ore 20:30 (UTC+1), sul tema “Don Bosco e la sua dimensione religiosa nell’oggi” è il prof. Sac. Luigi Maria Epicoco, apprezzato scrittore e conferenziere. A presentarlo è don Luca Ramello, sacerdote della diocesi di Torino e Susa e presidente nazionale dell’Associazione “NOI ORATORI e CIRCOLI”.

Martedì 21 gennaio ore 20.30 la prof.ssa Rosanna Giacometto, Salesiana Cooperatrice e docente presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, aiuterà a riflettere sulla dimensione pedagogica di Don Bosco declinata nei nostri giorni. La coordinatrice dei Salesiani Cooperatori del Piemonte e Valle D’Aosta, sig.ra Marina Busso, introdurrà la relatrice.

Per concludere, la terza sera, martedì 28 gennaio, sempre con inizio alle ore 20.30, il Magnifico Rettore dell’Università Statale di Benevento ed exallievo salesiano, prof. Giuseppe Acocella, affronterà il tema della dimensione sociale di Don Bosco in riferimento al contesto dei nostri giorni. Ad introdurlo sarà Marco Gallo, Presidente della Federazione degli Exallievi del Piemonte e Valle d’Aosta.

Ogni serata sarà aperta e conclusa da un canto a Don Bosco, eseguito rispettivamente per ogni sera dai giovani confratelli dello Studentato di Torino-Crocetta, dalle postulanti delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dalla Corale della Basilica di Maria Ausiliatrice.

“In questo 2025 dove ricorre il 150° della prima Spedizione Missionaria Salesiana, ancorati a Cristo, nostra speranza, e guardando Don Bosco, possiamo essere pellegrini con i giovani per una missione che ancora ha tanto futuro” conclude don Viviano.

Italia – “Oggi con Don Bosco, pellegrini di speranza”: tre martedì sera nella Basilica di Maria Ausiliatrice

Il programma dettagliato delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2025

(ANS – Roma) – Sono circa 350 le persone che, provenienti da tutto il mondo e appartenenti a decine dei 32 gruppi della Famiglia Salesiana, si apprestano a vivere in quel di Valdocco l’esperienza delle XLIII Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS2025). Quest’edizione, da vivere nel clima del Giubileo e nel ricordo e nello slancio del 150° anniversario della Prima Spedizione Missionaria Salesiana, servirà a coltivare la vita, la missione e la comunione condivise tra i vari gruppi, alla luce del messaggio della Strenna per il 2025: “Ancorati alla speranza, pellegrini con i giovani”.

Ecco di seguito il programma dettagliato delle GSFS:

Giovedì 16 gennaio: “Pellegrini in Valdocco”

– 9:00: Accoglienza;
– 15:00: Sessione inaugurale GSFS 2025 (visibile su YouTube);
Presentazione delle giornate e preghiera;
Video e commento della Strenna con don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore;
– 18:30: Celebrazione dell’Eucaristia in Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta da don Martoglio (visibile su YouTube);
– 21:00: Momento di preghiera nella Basilica di Maria Ausiliatrice, dal titolo “Maria gioiosa e pellegrina” e a seguire Buonanotte (sessione visibile su YouTube);

Venerdì 17 gennaio: “Ancorati alla Speranza”

– 08:30: Preghiera comunitaria e proiezione del video “Pellegrini in cammino” (sessione visibile su YouTube);
– 09:00: Approfondimento della Strenna: “Ancorati nella speranza che non delude”, relazione di Cristiana Freni, dell’Università Pontificia Salesiana (sessione visibile su YouTube);
– 11:30: Incontro per gruppi linguistici;
– 13:00: Pausa pranzo;
– 14:15: Visite libere ad alcuni luoghi salesiani;
– 15:30: Pellegrinaggio verso il Duomo di Torino, con partenza dalla Basilica di Maria Ausiliatrice;
– 17:10: Accoglienza al Duomo;
– 17:30: Celebrazione dell’Eucaristia nel Duomo, presieduta da Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino e Susa;
– 18:30: Presentazione del beato Pier Giorgio Frassati;
– 19:30: Rientro a Valdocco e cena;
– 21:00: Momento di preghiera con musica, meditazione e silenzio in Basilica di Maria Ausiliatrice: “In-canto per Gesù”, e a seguire “Buonanotte”;

Sabato 18 gennaio: “Pellegrini con i giovani”

– 08:30: Preghiera personale
– 09:00: Celebrazione dell’Eucaristia in Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta dal Card. Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat (visibile su YouTube);
– 10:00: Foto ufficiale delle GSFS 2025;
– 10:25: In ascolto dei giovani: tavola rotonda con i giovani partecipanti al Sinodo Salesiano dei Giovani (visibile su YouTube);
– 11:45: Dialogo con i giovani della tavola rotonda;
– 13:00: Pausa pranzo;
– 14:15: Visite libere ad alcuni luoghi salesiani;
– 15:30: “Spedizioni missionarie di ieri-apostoli di missione oggi”: incontro con il Card. Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat (sessione visibile su YouTube);
– 16:30: Laboratori sulla missione in alcuni Paesi sognati da Don Bosco e testimonianze dalla Patagonia, l’Uruguay, il Giappone (Miyazaki), l’Ecuador (sulla futura Santa Maria Troncatti), il Brasile, il Nord-Est dell’Africa, e sul Progetto Africa e sulla Comunità della Missione di Don Bosco;
– 19:30: Cena;
– 21:00: Serata fraterna

Domenica 19 gennaio: “Il pellegrinaggio prosegue: camminiamo insieme con i giovani”

– 09:00: Preghiera personale;
– 09:30: Celebrazione dell’Eucaristia domenicale in Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta da don Martoglio (visibile su YouTube);
– 11:00: Incontro per gruppi di appartenenza;
– 12:00: Sessione conclusiva (visibile su YouTube).

Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2025 promettono di essere un evento di grazia e comunione, nel quale si esprimerà il senso profondo di appartenenza a una grande famiglia spirituale.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale della Famiglia Salesiana all’indirizzo www.famigliasalesiana.org.

Stage animatori per l’Ispettoria Meridionale: “Chi di speranza vive, innamorato muore”

Dal sito dell’Ispettoria Italia Meridionale.

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Dal 3 al 5 gennaio, Santeramo in Colle e Grumento si sono trasformati in un vortice di emozioni, creatività e sogni. Un centinaio di giovani animatori, tra cui una trentina provenienti da Calabria, Campania, Basilicata e Santeramo riuniti a Grumento, e una sessantina dalla Puglia riuniti a Santeramo, si sono incontrati per lo Stage Animatori: tre giorni di esperienze intense che hanno lasciato il segno nel cuore di tutti.

Il filo conduttore? La comunicazione sociale, ma non quella fredda dei social network: qui si è parlato di messaggi che arrivano dritti al cuore, di sguardi che creano legami e di parole che possono cambiare il mondo. Don Bosco ci ha insegnato che la comunicazione vera nasce dall’ascolto e dall’amore per gli altri, e i ragazzi hanno vissuto tutto questo in prima persona.

Le mattine sono state dedicate alla formazione su Don Bosco e Madre Maria Mazzarello, riconosciuti come grandi comunicatori e tra i primi ad adottare strategie comunicative innovative. Tra queste, l’uso inconsapevole dello storytelling, che ispirava e avvicinava i giovani, è stato un tema fondamentale dello stage. Questo approccio ha gettato le basi per i laboratori pratici realizzati nei pomeriggi, dove i ragazzi hanno potuto mettere in pratica quanto appreso. Ci sono stati momenti di riflessione e divertimento, certo, ma anche tanta voglia di mettersi in gioco.

I laboratori sono stati il cuore pulsante degli Stage: dalla scrittura creativa, dove i ragazzi hanno lavorato insieme per creare la canzone che uscirà il 31 gennaio – un inno ai sogni e alla speranza – alla realizzazione di video reel creativi e coinvolgenti che raccontano storie. Non sono mancati il laboratorio di scrittura, dedicato alla creazione di articoli sia per testi scritti che per articoli digitali, e il laboratorio di podcast, incentrato su tematiche spirituali intrecciate con musica, cultura e attenzione verso il territorio. La sfida è stata quella di raccontare e testimoniare con coraggio la bellezza della fede attraverso un mezzo innovativo e accessibile come il podcast. E infine, il laboratorio teatrale, dove le emozioni hanno preso vita, regalando momenti di grande intensità e condivisione.

La frase “Chi di speranza vive, innamorato muore” ha accompagnato tanti momenti di riflessione. Perché la speranza non è solo un’attesa passiva, ma una scelta coraggiosa di chi crede nel futuro. E quei ragazzi hanno dimostrato che la speranza è ancora viva, nelle loro parole, nei loro sguardi, nei loro sogni.

La cosa più bella? Vederli lì, presenti con tutto loro stessi, occhi luminosi e cuore aperto. In un mondo che spesso chiede di essere spettatori passivi, loro hanno deciso di essere protagonisti. Hanno scelto di investire tempo ed energie per costruire qualcosa che duri nel tempo. Hanno creduto che comunicare non sia solo parlare, ma donare parte di sé agli altri.

Questo stage non è stato un’occasione per ritrovarsi tra amici o per riempire qualche giorno di vacanza. È stato molto di più: un tempo prezioso di crescita e scoperta. Un’esperienza che ha acceso nuove scintille. Quelle scintille che possono diventare fuoco, che possono contagiare e scaldare altri cuori. Perché i sogni di don Bosco non sono finiti: continuano ogni volta che un giovane sceglie di credere, di sperare e di amare.