Creatività e solidarietà ai tempi del Coronavirus

Pubblichiamo dal sito dell’agenzia di informazione salesiana ANS

(ANS – Roma) – La diffusione del COVID-19, che sta attanagliando l’Italia in queste settimane, ha richiesto eccezionali misure di prevenzione che stanno stravolgendo le normali abitudini e la vita sociale dei cittadini. Con la concretezza propria di Don Bosco, i salesiani e i giovani permeati dal suo carisma stanno però rispondendo a tali sfide con due “armi”: la solidarietà e la creatività.

A solo titolo di esempio, riportiamo alcune “buone pratiche” messe in atto in diverse realtà salesiane della Penisola tra quelle di cui è giunta notizia in redazione (e sicuri che tante altre saranno analogamente in corso).

A Trapani, in Sicilia, rispettando tutte le peculiari attenzioni che la situazione richiede (distanza di sicurezza, igiene…), i giovani dell’oratorio salesiano si sono resi disponibili a fare la spesa per conto di tutti gli anziani ultra-settantenni con patologie, per far risparmiare loro l’uscita da casa.

Lo stesso sta accadendo a Caserta, dove l’oratorio salesiano ha diffuso il seguente comunicato: “Se ci dovesse essere qualche anziano che abbia bisogno di una mano: chiamare il numero presente in locandina. Gli animatori ed i salesiani di Caserta sono a disposizione”. Gli anziani possono contattare il numero dell’oratorio e consegnare telefonicamente la “lista della spesa”, insieme ai propri recapiti. Successivamente un animatore passa a ritirare soldi e buste/carrellini e dopodiché li riporterà riempiti di quanto richiesto.

Con le scuole forzatamente chiuse, i salesiani di Borgomanero, in provincia di Novara, assicurano la continuità didattica dei diversi gradi e indirizzi dell’istituto (Scuola Media, Liceo Classico e Liceo Economico Sociale) attraverso le opportunità digitali: tutorial, piattaforme di e-learning, file audio, app condivise, mail e videoconferenze.

Grazie a strumenti come Skype e Meet, inoltre, gli studenti possono intervenire ed interagire con i professori; e non mancano gli sportelli individuali e il tutoraggio di metodo di studio, per chi ha necessità di condividere schemi e appunti. E per assicurare anche l’attività fisica i docenti di Motoria, sempre attraverso una specifica app, guidano delle sessioni di allenamento casalingo.

Sulla stessa scia abbiamo notizia si sono mossi anche altri istituti, come il “Bearzi” di Udine, o i Centri Professionali Salesiani di Mestre e di Sesto San Giovanni – con quest’ultimo che da questa settimana raggiunge i propri allievi anche con il “buon giorno” digitale dei catechisti dei vari settori.

Come ciliegina sulla torta, è interessante notare come “La Festa dei Giovani” – la tradizionale iniziativa del Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto – quest’anno abbia mutato le forme, ma non lo spirito: nel giorno e negli orari in cui ci sarebbe stata la Festa dei Giovani a Jesolo, cioè dalle 8:15 del mattino fino alle 16:15 di domenica 8 marzo, su tutti i canali di Donboscoland si sono susseguiti video e proposte per vivere almeno un po’ e in modo “Digital” la gioia di stare insieme!

Il tema dell’anno “LÌ DOVE SEI” (mai slogan si è rivelato più azzeccato!) è la proposta che è stata lanciato a tutti: vivere nelle proprie case, con le proprie famiglie, lì dove si era, la gioia di farsi santi.

Ed allora ecco: alle 8:15 si sono aperte le danze con gli animatori da palco (https://vimeo.com/396255612), per poi passare al saluto di Angelo, il responsabile tecnico delle Feste (https://vimeo.com/396255752).

Poi gli attori degli spettacoli, il DBlive (https://vimeo.com/396255845), hanno provato a riassumere in 60 secondi la trama di “A CORDE PARALLELE” (il titolo dello spettacolo ispirato alla storia di Carlo Grisolia e Alberto Michelotti).

Gli artisti dei laboratori si sono riassunti nel saluto di Etienne (https://vimeo.com/396255909). Mentre uno dei video più visti su Instagram esattamente alle 12:00 è stato il videomessaggio da Valdocco da parte dell’Ispettore don Igino Biffi, don Silvio Zanchetta, Delegato di Pastorale Giovanile INE, ed Elena Marcandella, Coordinatrice MGS Italia (https://vimeo.com/396259253).

Il pomeriggio della Festa dei Giovani di Jesolo si sarebbe caratterizzato con i giochi in spiaggia, gli stand, la preghiera e allora ognuno dei giovani coinvolti ha voluto far sentire la propria presenza: https://vimeo.com/396264541 , https://vimeo.com/396270543 https://vimeo.com/396282655 .

Alla fine, così ha commentato su Facebook don Biffi quest’esperienza: “Mi piace pensare che il coraggio non è altro che quella situazione in cui il ‘COR’ si trova a suo ‘AGIO’. … Vent’anni fa le Feste dei Giovani e dei Ragazzi di Jesolo nacquero quando si oltrepassò la soglia della paura e si decise di abitare il coraggio. Fu il passaggio temerario dalla sicurezza all’insicurezza, dalla resa alla resistenza. Il Vangelo, alla fin fine, non è altro che la storia del coraggio di Dio. La paura lascia nell’anonimato, il coraggio ti fa entrare nella storia. Per noi è sempre il tempo del coraggio. Anche quest’anno. Anche ora. Il coraggio è la spada dei santi”.

 

20° anniversario Legge sulla Parità, il comunicato del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica

L’approvazione della legge 62 sulla parità scolastica, avvenuta esattamente venti anni fa, il 10 marzo 2000, ha consentito alla scuola italiana di compiere un importante passo avanti nel solco tracciato dalla Costituzione.

L’inserimento delle scuole paritarie nel Sistema nazionale d’istruzione, in forza del servizio pubblico svolto, avrebbe dovuto comportare equità nell’accesso al sistema, sia per gli alunni che per il personale.

Il mancato completamento delle norme sul finanziamento certo, oggi aggravato da crescenti difficoltà e squilibri economici che continuano a colpire non poche famiglie, dal forte calo demografico, dalla sempre maggiore complessità gestionale richiesta alle scuole, dalla notevole difficoltà nel reperire personale docente con i titoli richiesti dalla legislazione vigente, rende sempre più difficile il mantenimento del Sistema nazionale di istruzione dove, a fianco delle scuole statali,  le scuole paritarie – fra cui quelle cattoliche e di ispirazione cristiana – rappresentano l’espressione della concreta applicazione di un diritto fondamentale della persona e della famiglia e offrono un contributo prezioso alla realizzazione di un vero pluralismo. 

È utile ricordare, in proposito, che la richiesta di referendum abrogativo di tali norme fu dichiarata inammissibile dalla Corte Costituzionale, con sentenza n. 43 del 2003, a conferma che il Sistema nazionale di istruzione, comprensivo delle scuole statali e delle scuole paritarie, risponde al dettato costituzionale ed ai principi di libertà e sussidiarietà che esso intende garantire.

In un tempo in cui tutte le forze della società sono chiamate a stringere un’alleanza a favore dell’educazione, la coesistenza cordiale di modelli educativi e gestionali tra loro diversi non può che tradursi in una spinta al miglioramento dell’intero sistema. Un’autentica libertà educativa, però, può verificarsi solo quando, al momento della scelta, prevalgano i contenuti dei progetti formativi e i costi non si ergano come un ostacolo ingiusto e discriminatorio.

Perché questo accada occorre che, oltre alla parità giuridica, si dia finalmente attuazione anche alla parità economica, nella convinzione che un adeguato sostegno economico per l’intero Sistema nazionale d’istruzione sia un investimento strategico e generatore di crescita per tutti.

Per tutte queste ragioni, riteniamo non più rinviabile un impegno serio e fattivo di Governo e Parlamento, delle forze politiche e sociali, per concorrere a realizzare un dinamico Sistema nazionale d’istruzione, costituito da scuole autonome statali e paritarie – in linea con le indicazioni dell’Unione Europea – in grado di affrontare e superare le difficoltà e le arretratezze presenti, con particolare attenzione al versante dell’inclusione.

Diversamente, è facile prevedere che interi territori saranno presto sguarniti di un importante avamposto educativo, di aggregazione e promozione umana e sociale, di un contributo rappresentativo di una grande tradizione pedagogica, capace di continua innovazione.

Nel quadro di un generale piano di intervento per l’istruzione e la formazione delle nuove generazioni, per le scuole paritarie l’obiettivo da raggiungere resta quello di individuare modalità idonee di finanziamento, in modo da eliminare le discriminazioni per le famiglie che, iscrivendo i loro figli alle scuole paritarie, sono costrette a sostenere costi diversi da quelli previsti per la frequenza delle scuole statali.

È questo il passo che ancora manca per dare finalmente compiutezza e attuazione alla legge 62 del 2000. Il nostro auspicio è che non si interrompa il percorso avviato vent’anni fa, ma si affretti ciò che può rendere il nostro Sistema di istruzione ancora più libero, plurale, di qualità, operando affinché sia garantita una effettiva libertà di scelta alle famiglie e la parità, oggi ancora incompiuta, non finisca per essere anche tradita.

Il Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica

Smart School, le esperienze delle scuole salesiane

Con il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 4 marz0 che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 marzo, le scuole salesiane si sono organizzate – specialmente nelle Regioni dove la scuola era giù chiusa – con la modalità della Smart School.

A Brescia, ha scritto all’ANSA don Marco Begato, Coordinatore della Didattica del Liceo Don Bosco di Brescia “Abbiamo iniziato da lunedì 2 marzo prima collegio docenti via Meet Hangouts, poi lezioni caricate su Drive e Calendar. Infine Meet e Hangouts per il contatto quotidiano e frequente docente-alunno. Riscontri eccellenti per professori e studenti”

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L’Istituto Salesiano “San Marco” di Mestre è “Apple Distinguished School”, grazie all’esclusivo accordo con Apple che fornisce gli strumenti all’istituto (gli iPad per docenti e studenti) e sfrutta la piattaforma “Google Classroom”, applicativo della suite che Google mette a disposizione delle scuole. Il tutto per garantire una formazione continua e aggiornata, oltre la tradizionale lezione in aula.

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CFP San Marco, presentato il modello di formazione a distanza nel periodo dell’emergenza sanitaria

di Francesca Bonotto

L’Assessore veneto all’istruzione, alla formazione, al lavoro e alle pari opportunità, Elena Donazzan, martedì 3 marzo ha preso parte alla conferenza sul futuro della scuola CFP in Veneto, tenutasi presso l’istituto Salesiano “San Marco” di Mestre.
Durante l’intervento, presieduto dal direttore del CFP CNOS FAP San Marco, il prof. Alberto Grillai, l’assessore ha più volte ribadito l’eccellenza della scuola e della formazione salesiana, come punto di riferimento per le altre realtà.
In particolare, l’Istituto Salesiano “San Marco” è “Apple Distinguished School”, grazie all’esclusivo accordo con Apple che fornisce gli strumenti all’istituto (gli iPad per docenti e studenti) e sfrutta la piattaforma “Google Classroom”, applicativo della suite che Google mette a disposizione delle scuole. Il tutto per garantire una formazione continua e aggiornata, oltre la tradizionale lezione in aula.
L’assessore ha compiuto un percorso all’interno dell’istituto, toccando con mano le tecnologie a disposizione e la qualità dei servizi forniti per l’apprendimento e-learning.
Iusve Cube Radio, la web radio dello IUSVE, l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona, ha intervistato l’assessore, il quale, ha più volte ribadito la necessità di approfondire le nuove tecnologie al servizio della formazione, soprattutto in riferimento allo stato di “emergenza” odierna che le scuole e gli istituti si trovano ad affrontare. Interessanti le considerazioni emerse sullo “smart-work”, ulteriore possibilità positiva da sfruttare come risorsa per le aziende, per i lavoratori e per l’ecologia.
 

Il CFP di Sampierdarena in un servizio su Rai Tre: studiare per diventare tecnico elettrico

I ragazzi e i formatori del CFP di Sampierdarena (Genova) sono i protagonisti del servizio andato in onda a “Il posto giusto”, su Rai Tre, in cui viene mostrato come si possa imparare un lavoro con passione

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“A che può servire questa stoffa?” – conclusione del seminario e materiale disponibile

Si è concluso il 21 febbraio il convegno di formazione: “A che può servire questa stoffa?” che ha 120 partecipanti tra catechisti, animatori, coordinatori pastorali, insegnanti di Religione ed Etica, direttori di CFP, membri delle équipe di PG che hanno a cuore nei Centri di Formazione Professionale salesiani la dimensione educativo-pastorale, condividendo, in una strategia di comunione, lo spirito e la missione di don Bosco. È possibile scaricare il materiale e guardare i video delle conferenze andando nella pagina dedicata:

Materiale utile

Sono disponibili anche tutte le pagine dedicate ai centri di tutta Italia con una videocartolina di presentazione:

Guarda qua

A giugno convegno per gli incaricati dei Collegi Universitari d’Italia

Si svolgerà dal 23 al 25 giugno, a Roma, il convegno per gli incaricati dei Collegi Universitari d’Italia.

Il programma prevede – durante il primo giorno – la presentazione delle realtà e come queste curano l’accoglienza.
Il secondo giorno è dedicato alla formazione alla luce di quanto emerso dal Capitolo Generale 28; mentre l’ultimo giorno verrà dedicato ai risultati dell’inchiesta fatta da don Marcelo Farfan sui Collegi Universitari e sulle IUS, da cui emergerà una visione generale della situazione attuale dei CUS, con relativi buoni stimoli da applicare nella conduzione del CU.

Per info:
Don Carlo Busana
c.busana@sdbtrento.it

Il Convegno per la Formazione Professionale 2020 – Terzo giorno: La creatività con ago, filo e…

“A che può servire questa stoffa?
Formazione Professionale, Pastorale ed Educazionale”

Pratiche – La creatività con ago, filo e…

Giornata conclusiva del Seminario sulla Formazione Professionale "A che può servire questa stoffa?"

Giornata conclusiva del Seminario sulla Formazione Professionale "A che può servire questa stoffa?"

Publiée par Salesiani Don Bosco Italia sur Jeudi 20 février 2020

Dopo la preghiera della mattina, il direttore del centro di Arese, Mauro Colombo, ha presentato la realtà del centro professionale, che ha 780 allievi divisi in sette settori. Il centro di Arese ha due tipi di organizzazione: quella diffusa, con catechisti e consiglieri, che comprende uno sportello di assistenza al lavoro, una segreteria e una amministrazione con quattro persone. E poi l’organizzazione apparecchiata, con riunioni, tavoli: si inizia con il tavolo di governo, il consiglio della CEP, quello allargato della CEP. “A queste persone io voglio bene e mi sento voluto bene, c’è affetto: siamo in tanti, ma viviamo una relazione in cui c’è affetto, c’è un rapporto personale. Questo è un privilegio enorme, una grazia con la maiuscola”, ha detto. Poi passato a indicare gli obiettivi: “Portare ogni ragazzo dove può arrivare, non un metro di meno e questo vuol dire seguire ognuno dei 780 ragazzi personalmente. Non è semplice, non sempre si riesce ma dobbiamo provarci sempre”.

La mattinata è proseguita con la presentazione delle Buone pratiche messe in atto da diversi territori e condivise nei tavoli di lavoro:

  • Il Buongiorno: Alessandro Cappelletto, San Donà
  • Il laboratorio: Sergio Bessone, Rebaudengo  
  • I gruppi formativi e missionari: Fabio Fantauzzi, Valdocco  
  • Il cortile (ricreazione e assistenza):  Claudio Baretta, Arese
  • L’accompagnamento delle famiglie: Sergio Barberio, Forlì
  • Percorsi sull’affettività: Paola Pepino, Fossano   
  • L’Equipe educativo-pastorale: Daniele Zanutto, San Donà
  • Ritiri e campi formativi – EESS: Gioacchino Passafari, Roma-Gerini
  • Accompagnare all’inserimento lavorativo: Angela Castelli, Milano
  • La vita spirituale, Eucaristia – confessione : don Bartolomeo Pirra, Fossano 
  • Disciplina e Provvedimenti: Alberto Grillai, Mestre
  • La sintesi delle materieEleonora Pesce, Mestre

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I volti e le storie della lotta alla povertà educativa minorile: il convegno di Salesiani per il Sociale APS

Il prossimo 11 Marzo 2020 si terrà presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma l’evento di chiusura di IN.S.I.E.ME un progetto di Salesiani per il Sociale APS avviato nel 2018 per contrastare i fenomeni di povertà educativa minorile in alcune città italiane.

Nel nostro Paese sono i minori i più colpiti dalla povertà assoluta. Nel 2005 era assolutamente povero il 3,9% dei minori di 18 anni, un decennio dopo la percentuale di bambini e adolescenti in povertà si è triplicata e oggi supera il 12% (dati tratti dal secondo Rapporto sulla povertà educativa minorile in Italia).

La povertà non riguarda solo la condizione economia del bambino/adolescente ma interessa anche il suo futuro, la possibilità, anche per chi nasce in una famiglia povera, di avere a disposizione gli strumenti per sottrarsi da adulto alla marginalità sociale. Si chiama povertà educativa minorile e pur essendo in parte collegata a quella economica rappresenta un fenomeno molto più ampio. Secondo “Save the Children”, nel nostro Paese 1 minore su 7 lascia prematuramente gli studi, quasi la metà dei bambini e adolescenti non ha mai letto un libro, quasi 1 su 5 non fa sport.

Salesiani per il Sociale APS, ente non profit promosso dai Salesiani in Italia, lo scorso 15 settembre 2018 ha avviato il progetto “IN.S.I.E.ME – Iniziative di sostegno inclusivo e mediazione per un’educazione di qualità e il contrasto ai fenomeni di marginalità ed esclusione sociale” per prevenire e contrastare i fenomeni di povertà educativa minorile nel nostro Paese. Il progetto sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha coinvolto 850 minori di un’età compresa tra 11 e i 16 anni, 255 docenti e 340 genitori individuati dalle 17 sedi di attuazione in 15 regioni italiane.

A conclusione del progetto, il prossimo 11 marzo 2020 l’Università Pontificia Salesianaospiterà il seminario di studio “Contrastare la povertà educativa minorile. Volti, storie e proposte” occasione per presentare le buone pratiche attivate nelle singole città italiane in cui si è svolto il progetto. Interverranno Walter Nanni del Centro Studi Caritas Nazionale, Keti Lelo docente di Economia Urbana presso l’Università Roma Tre e Pierpaolo Triani, docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nella seconda parte della mattinata, ragazzi e operatori dialogheranno con le stesse Istituzioni sul tema della povertà educativa: alla tavolta rotonda interverranno Filomena Albano (Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza), Stanislao Di Piazza(Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali) Matteo Biffoni (sindaco di Prato e referente ANCI per l’immigrazione), Giovanna Boda (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e Carlo Borgomeo (presidente dell’Impresa Sociale “Con i bambini”). Concluderà Don Roberto Dal Molin, presidente di Salesiani per il Sociale APS.

È possibile iscriversi all’evento inviando i propri dati all’indirizzo marta@salesianiperilsociale.it preferibilmente entro il 29 febbraio 2020.

I colleghi giornalisti che si iscriveranno al corso otterranno 4 crediti formativi non deontologici (è necessario prenotarsi sulla piattaforma Sigef entro il 9 marzo 2020).

Specializzazione in Logistica 4.0, accordo tra CNOS-FAP di Treviglio e Bomi Group

Pubblichiamo un articolo di “Public” sull’accordo tra il Cnos FAP di Treviglio in Lombardia e Bomi Group per un corso di alta formazione sulla Logistica 4.0.

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Al via il nuovissimo Corso di Alta Formazione sulla Logistica 4.0 organizzato dall’istituto CNOS-FAP Lombardia di Treviglio in collaborazione con Bomi Group, nell’ambito del progetto Lombardia Plus.

Inaugurato nel dicembre 2019, il percorso in via di svolgimento prevede un’articolata full immersion nel contesto professionale e tecnologico della Logistica 4.0 sia per gli aspetti pratici, che per quelli più teorici. Cuore pulsante del percorso di formazione è il fitto calendario di lezioni teorico-pratiche tenute dal corpo docenti della School of Talentsdi Bomi, coordinato da Giovanni Crocco e formato da dipendenti e manager esperti del settore Logistico e di tematiche legate a Risorse Umane, Innovazione e Sicurezza. Il primo banco di prova, oltre che di constante apprendimento, è il tirocinio curriculare conclusivo di 80 ore in Bomi Group, in quanto parte integrante e garantita del Corso di Alta Formazione.

Rivolto ai ragazzi tra i 16 ed i 35 anni residenti in Lombardia in cerca di nuovi stimoli professionali, un corso di specializzazione di tale struttura è finalizzato a proiettare il giovane protagonista nel mondo del lavoro in un settore – quello della logistica e trasporti – sempre più caratterizzato da processi innovativi e dalla trasformazione digitale.

Massima importanza è attribuita alla metodologia formativa utilizzata: attraverso un approccio basato su lezioni d’aula di taglio estremamente pratico, analisi di situazioni reali, training on-the-job e coinvolgimento attivo dei partecipanti, i docenti trasferiscono ai corsisti la propria esperienza professionale, immediatamente applicabile e spendibile in ogni contesto lavorativo.

Un percorso di grande valore ed orgoglio, come sottolineato da Giovanni Crocco – People&Culture Business Partner Bomi Group, e Coordinatore del Progetto:

‘Sono anni che collaboriamo con il CNOS/FAP di Treviglio per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro e tirocini formativi con i loro studenti. Quando ci è stato chiesto di co-progettare un intero percorso di formazione su un tema così innovativo ed attuale la nostra risposta non è tardata ad arrivare. Non solo perché Bomi Group è un convinto sostenitore dell’innovazione e della trasformazione digitale, ma anche perché riteniamo che il ‘sapere’ debba necessariamente essere messo a disposizione di chi incontra tutti i giorni difficoltà a trovare un lavoro affine alle sue capacità o in linea con le sue aspirazioni. L’obiettivo di Bomi è proprio questo: trasmettere know-how e conoscenza, ma soprattutto favorire la crescita di giovani talenti’.