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La Parabola dei Talenti e il valore della normalità: l’esperienza della Formazione professionale al Borgo Ragazzi Don Bosco

Dal sito della trasmissione “Pani e pesci” in onda su TV2000, dove è stata raccontata l’esperienza del del centro di formazione Borgo Don Bosco di Roma, con il contributo del direttore generale del CNOS-FAP, don Giuliano Giacomazzi.

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La Parabola dei Talenti dal Vangelo di Matteo – letta da Cesare Bocci  apre la terza puntata di Pani e Pesci, l’economia del Vangelo. La lettura del professore Luigino Bruni, economista della Lumsa di Roma, biblista, si sofferma non sul primo servo, quello che con bravura moltiplica i 5 talenti e nemmeno sull’ultimo, che con timore si limita a sotterrare e a conservare il suo unico talento. Ma si concentra sul comportamento del secondo servo che non fa parte del “club degli eccellenti”.

Di eccellenza, merito, talento e del valore della normalità si discute quindi con Stefania Auci, insegnante e scrittrice, autrice di successo con la saga dedicata alla Famiglia Florio.

Le “ragioni degli altri” affidate all’attrice Paola Tiziana Cruciani rappresentano i punti di vista di due insegnanti. Una che punta all’eccellenza nella formazione dei propri studenti, l’altra che stimola, invece i loro talenti.

Nel servizio di puntata, il racconto dell’esperienza del centro di formazione Borgo Don Bosco di Roma dove la formazione professionale travalica il nozionismo e diventa un’esperienza educativa a 360° per scovare i propri talenti, motivare le proprie passione e indirizzare verso un futuro professionale.

Siglata partnership fra Confindustria Moda e la Federazione CNOS-FAP

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-FAP Nazionale sull’accordo siglato ieri a Torino con Confindustria Moda.

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Torino, 26 settembre 2023 – Secondo le stime del Censis, in Italia entro il 2030 andranno in pensione 1.9 milioni di lavoratori, di cui circa il 6% nell’industria della Moda ed Accessorio. Nello stesso arco di tempo, si stima che la crisi demografica porterà ad avere 1.3 milioni di studenti in meno.

Per prevenire l’aggravarsi delle difficoltà che gli imprenditori già incontrano nel trovare nel mercato del lavoro operatori con le giuste competenze, Confindustria Moda, la federazione che riunisce le sette associazioni italiane della Moda e dell’Accessorio, e CNOS-FAP, Federazione Nazionale dei Centri di Formazione Professionale Salesiani, annunciano la firma di un accordo triennale di partenariato per promuovere la formazione professionale nell’industria della Moda e dell’Accessorio in Italia e nel mondo.

L’obiettivo di questa partnership è promuovere l’occupazione giovanile nel settore, fornendo una formazione professionale di alta qualità, soprattutto per ragazze e giovani in Italia, anche provenienti da altri Paesi. Gli obiettivi specifici includono l’attrazione dei giovani verso la formazione professionale, il potenziamento delle competenze degli studenti e dei formatori nel settore moda e accessorio, e lo sviluppo di percorsi formativi dedicati a questo settore in varie regioni italiane.

Il progetto prevede anche lo scambio internazionale attraverso la rete dei DBTech Salesiani per facilitare l’inserimento occupazionale di giovani stranieri nel settore moda ed accessorio, formati nei Paesi d’origine nelle scuole salesiane. Il coordinamento di questa partnership sarà gestito da un Comitato di Coordinamento composto da rappresentanti di Confindustria Moda e CNOS-FAP.
L’accordo avrà una durata di tre anni, dal 2023 al 2026, con possibilità di rinnovo.

Questo accordo rappresenta per noi l’apertura di un nuovo fronte per la nostra missione salesiana” afferma don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale della Federazione CNOS FAP. “Con esso inizia una collaborazione strategica con il mondo della Moda e dell’Accessorio inserendosi nel processo di valorizzazione del Made in Italy. La speranza è di offrire alle ragazze e ai ragazzi un accompagnamento formativo ed educativo che promette sbocchi lavorativi particolarmente promettenti e aperti all’innovazione, secondo la ricca tradizione di don Bosco e dei Salesiani, in una comune visione condivisa con Confindustria Moda, a cui esprimiamo tutta la nostra gratitudine.”

Siamo orgogliosi di firmare questo accordo con una realtà quotidianamente impegnata nel supportare l’integrazione nella società dei giovani di tutto il mondo come CNOS-FAP” commenta Ercole Botto Poala, Presidente di Confindustria Moda “La sfida della formazione è particolarmente sentita oggi nell’industria della Moda e Accessorio, motore fondamentale dell’economia italiana, per la difficoltà
sempre crescente nel trovare nel mercato i professionisti con le competenze necessarie. Con questa partnership compiamo un importante passo avanti per aiutare le imprese nelle loro sfide quotidiane, contribuendo anche alla nobile missione dei Salesiani di promuovere una giusta integrazione
”.

Questo accordo è promosso dal Comitato Education di Confindustria Moda, che da anni è impegnato nel contatto del mismatch fra la domanda di competenze delle imprese e l’offerta del sistema educativo. I successi ottenuti negli anni dal Comitato Education, presieduto da Paolo Bastianello, sono ulteriore conferma dei risultati che il settore può raggiungere lavorando come sistema.

Il Sole 24 ore

Ansa

Il Resto del Carlino – L’esperienza del CNOS FAP in Umbria

Da “Il Resto del Carlino”.

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L’Associazione CNOS-FAP Regione Umbria è l’Ente di Formazione Professionale dei Salesiani di Don Bosco attivo in Umbria fin dal 1980. Le attività formative si svolgono nei tre Centri di Istruzione e Formazione Professionale di Perugia, Foligno e Marsciano. Le Scuole Professionali Salesiane si sono sempre caratterizzate per avere accanto al momento formativo, culturale, scientifico, tecnologico, momenti di esercitazioni pratiche, configurati in modo da emulare la realtà di una vera e pro pria azienda, prendendo le mosse della pedagogia salesiana. L’obiettivo, attraverso un’azione peculiare sull’intelligenza pratica, è la formazione di buoni cristiani ed onesti cittadini, di persone responsabili e consapevoli del loro valore sociale e personale. Le modalità organizza tive e le metodologie di realizzazione dei percorsi prevedono attività di stage, di laboratorio e di tirocinio. I percorsi “IeFP” sono realizzati dal le strutture formative accreditate dalle Regioni. Il CNOS-FAP Regione Umbria rientra tra gli enti accreditati. I percorsi dopo la scuola media sono gratuiti e si rivolgono ad allievi/e dai 14 ai 18 anni: si impara una professione nei settori Elettrico, Ristorazione, Meccanica industriale, Termoidraulico, Meccanico d’auto e Servizi alla persona. I percorsi professionali sono strutturati in modalità duale e prevedono formazione in aula ed una forte presenza di alternanza scuola lavoro dal secondo anno in poi. La durata è di 990 ore e l’inizio è previsto con la partenza dell’anno scolastico.

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Treviglio – Scuola e lavoro, la lezione di Don Bosco

Dal Giornale di Treviglio.

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Cos’è l’apprendistato di primo livello, e quanto funziona come strumento per la formazione professionale di uno studente? Se n’è parlato a lungo, settimana scorsa, durante un convegno dal titolo «L’apprendistato di don Bosco oggi» organizzato nei nell’aula magna del Centro Salesiano Don Bosco di Treviglio. Una scelta non casuale: fu proprio don Bosco, infatti, l’8 febbraio 1852, a elaborare quello che è in tutti i sensi uno dei primi «contratti» di apprendistato, firmato da un artigiano Mastro Minusiere di Torino e un giovane di Mondovì, Giuseppe Odasso. Ed è in questa scia che, anche negli anni più recenti, i Salesiani hanno affiancato all’istruzione liceale anche percorsi scolastici per l’inserimento nel mondo del lavo ro. Par tendo proprio da quel contratto di «apprendizzaggio» di 171 anni fa, al convegno sono intervenuti Elisabetta Donati , dirigente per il Mercato del lavoro della Provincia di Bergamo, Silvia Valoti di ANPAL servizi (una società pubblica che si occupa di Politiche attive del lavoro) e Michele Bergonzi (direttore generale di ITS Move, un istituto di formazione che opera nel campo della logistica). I tre hanno dato vita ad una interessante discussione su come l’apprendimento sia una opportunità per tutti: studenti, aziende ed anche la collettività. Presenti all’evento molti dirigenti scolastici e direttori dei Centri di formazione professionale provinciali e non solo. «Sono convinto che l ‘ esperienza formativa in apprendistato sia una forma privilegiata per formare persone competenti – ha spiegato Bergonzi – e vincono certamente tutti: i ragazzi che tornano persone più mature, più adulte, le aziende che possono seguirne la crescita, ed anche la collettività perché i giovani sono il nostro futuro». Elisabetta Donati invece sottolinea come i numeri dei contratti in apprendistato in entrambe le forme siano in crescita, e sull’apprendistato di primo livello «anche se i numeri sono importanti, si può fare di più. Dal punto di vista dei Centri per l’impiego la disponibilità a supportare le aziende nel percorso e ad incentivarne l ‘ attivazione è evidente». Sono due, ad oggi, le forme più diffuse di apprendi stato : di primo e secondo livello. Il primo, anche detto «apprendistato per qualifica o diploma professionale», è un contratto di lavoro finalizzato a favorire l ‘ inserimento dei giovani tra i 15 e i 25 anni nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di un diploma e di competenze professionali. Sono contratti a tempo indeterminato per i quali l’azienda corrisponde all’apprendista uno stipendio e la formazione necessaria per acquisire competenze professionali necessaria. La formazione è di tipo individuale, e si articola in periodi di formazione in azienda e a scuola. Il contratto di apprendistato professionalizzante, o di secondo livello, è rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni. Prevede una formazione specifica svolta sotto la responsabilità del datore di lavoro o di un tutor, dura tra i sei mesi e i tre anni, e terminato il periodo di apprendistato professionalizzante, il giovane viene inserito in azienda con assunzione a tempo indeterminato. Se per l’Istruzione e Formazione Professionale «l’approccio duale è ormai assodato», nella scuola gli ostacoli sono molti. «Prima di tutto il ragionare per competenze è ancora un ostacolo enorme per gli Istituti Tecnici e più in generale per il mondo dell’istruzione – ha spiegato Valoti di Anpal servizi – Ma è importante che si riesca a fare questo passaggio, che è soprattutto culturale. Dal punto di vista del ministero, la dualità è un valore da diffondere su tutto il territorio nazionale, ed in questo la Lombardia ha fatto scuola». Non è mancata una testimonianza «locale», legata all’attività del Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale di Treviglio: quella di Loris Marta , apprendista del quarto anno alla Eurmatic di Treviglio, che ha confermato quanto Don Bosco aveva già intuito e realizzato 170 fa. «Oggi l’obiettivo è creare un’intera classe di apprendisti nella Istruzione e Formazione Professionale: oltre a insegnare si prova a sognare per competenze», ha spiegato la scuola in una nota.

CNOS-FAP, Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali 2023

Pubblichiamo il comunicato del CNOS-FAP sull’Esposizione Nazionale dei Capolavori.

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Si è conclusa l’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali 2023, l’iniziativa organizzata dalla Federazione Nazionale del CNOS-FAP è iniziata a fine marzo che, come ogni anno, coinvolge settori e aree professionali, allievi dei CFP e aziende.

L’esperienza, da oltre quindici anni, coinvolge gli attori principali del sistema educativo della formazione professionale, allievi, formatori, CFP, aziende, istituzioni territoriali si lasciano coinvolgere in quella che risulta essere una tappa fondamentale per la crescita umana e la maturazione professionale degli allievi.

“Ringrazio veramente tanto gli inventori di questa esperienza per aver dato la possibilità a così tanti ragazzi di uscire dalla loro monotona routine per qualche giorno”

“Ho conosciuto dei ragazzi che mi hanno cambiato il modo di guardare il mondo”

“A tutti i ragazzi dei tutti i CFP trovate il modo di fare queste esperienze”

Queste sono alcune delle frasi significative rilasciate dai ragazzi al termine dell’esperienza, una edizione che ha visto la partecipazione di oltre 180 ragazzi/e provenienti da più di 30 Centri di Formazione Professionale della Federazione CNOS FAP distribuiti su tutta l’Italia.

L’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali, la cui prima edizione risale al 2008, si è dimostrata nel tempo una delle esperienze di maggior interesse per la vita della Federazione; se da un lato il Capolavoro proposto agli allievi si colloca nel solco della tradizione salesiana, rivelandosi uno strumento e una prova mediante cui i ragazzi dimostrano di possedere le competenze necessarie per i propri ambiti professionali, dall’altro è motivo di consolidamento del rapporto locale e nazionale con le imprese dei vari settori attraverso il loro coinvolgimento attivo sia nella formulazione delle prove e la partecipazione alle fasi di valutazione sia nello scambio con gli allievi e i formatori.

L’Esposizione Nazionale, che ha avuto sede in 6 diversi CFP d’Italia, ed ha visto premiati nella graduatoria dei migliori capolavori per settore/area i seguenti  allilevi:

  • Settore Automotive: 09 – 12 maggio – sede svolgimento CFP di Bergamo

1 – Barbustel Tommaso (Châtillon)

2 – Moroni Gabriele (Arese)

3 – Gaeni Nicolas (Bergamo)

  • Elettrico automazione 15 – 19 maggio – sede di svolgimento CFP San Donà di Piave

1 – Olbi Francesco (San Donà di Piave)

2 – Dall’Antonia Michele (Arese)

3 – Demoski Admir (Schio)

  • Elettrico Domotica 15 – 19 maggio – sede di svolgimento CFP San Donà di Piave

1 – Scaccabarozzi Matteo (Sesto San Giovanni)

2 – Ruozzo Marco (San Donà di Piave)

3 – Zanussi Elia (Udine)

  • Energia 15 – 19 maggio – sede di svolgimento CFP San Donà di Piave

1 – Cesano Matteo (Fossano)

2 – Algarotti Dante (Vigliano Biellese)

3 – Donè Alessio (San Donà di Piave)

  • Grafico 02 – 05 maggio – sede di svolgimento CFP Mestre

1- Usicco Andrea (Mestre) e Volentieri Fabio (Arese)

2- Bonato Giovanni (Este) e Martino Emma (Verona)

3- Gambalonga Eleonora (Este) e Tapullima Huanso Alessandro Leonardo (Milano)

  • Meccanica Industriale 08 – 12 maggio – sede di svolgimento CFP Vercelli

1- Marcato Andrea (Verona)

2- Boccato Loris (Torino Rebaudengo)

3- Eressin Nobert (Udine)

  • Turistico Alberghiero 28 – 31 marzo – sede di svolgimento CFP Este

1- Frizzarin Julia di Este

2- Cerrai Emanuele di Roma Borgo

3- Cirillo Denise di San Benigno Canavese e Tassone Samuele di Bra

  • Aree trasversali 02-05 maggio – sede di svolgimento Casa Salesiana Firenze

1- Camarilla Davide, Crosato Daniel, Sattolo Francesco (Udine)

2- Agrici Victor, Ferrian Nicola, Mele Alice Mariarita (Verona)

3- Biamonte Luca, Giordano Nicolas, Shekhawat Keshav Singh (Dronero)

Anche quest’anno, un grazie particolare è per le diverse aziende che hanno sostenuto il CNOS-FAP nell’organizzazione dell’Esposizione Nazionale, ed hanno arricchito e valorizzato l’esperienza supportando la Federazione e accompagnando gli allievi in alcune fasi delle prove, segue elenco in ordine puramente alfabetico:

Apple; Aquatherm; Ati Autel; Autogrill; Barry; Bagful; Beta; Blim; Bonaldi Gruppo Eurocar Italia; Bosch; BWT; Cambielli; Carraro; Casella; C&C; Cembre; Cibin; Confidustria Novara Vercelli Valsesia; Costa; DMG Mori; Editoriale Delfino; Elettrificazione; elett.RIK; Enipg; Finder; Fornasier; Frigo Point; Gallazzini; Geberit; Giacomini; GiSi; GM Edu Il giornale del meccanico; Grohe; Grundfos; Guzzon; Heidenhain; Istituto Italiano Saldatura; Keyfrost; Lira; Loescher Editore; Lovato electric; Meusburger; Mitsubishi Electric; Milwaukee; MB; Molini Spigadoro; Mondo Scuola Lavoro; Novatec; O.M.LER; Power Service Srl; Randstad; RDZ; Rehau; Ristorante Aldo moro; Rossetto Impianti; Salumificio Fontana; Sandvik Coromant; Schneider Electric; SD Proget; Siemens; Sikura; Simel; Sonepar Italia; Tergas; Theben; Vieffe meccanica; Vigna; Wacon; WD-40; Zanutta; 3D Beta.

 

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Esposizione Capolavori

CNOS-FAP Napoli, inaugurato il nuovo laboratorio automotive con Yamaha

Lunedì 17 aprile, con Yamaha, Beta e CNOS-FAP Salesiani per la Formazione Professionale si è tenuta l’inaugurazione del nuovo laboratorio automotive Yamaha presso il Centro di Formazione Professionale Scuola del Fare ”Giulia Civita Franceschi” al Don Bosco Napoli.
Questo laboratorio all’avanguardia offrirà ai ragazzi l’opportunità di accedere a mezzi di ultima generazione e attrezzature di alta qualità. Pasquale Calemme, il direttore dei corsi, afferma ”Siamo entusiasti di poter offrire ai nostri studenti un’esperienza di apprendimento così innovativa e coinvolgente, che li preparerà al meglio per il loro futuro professionale nell’industria automobilistica”.
“La Regione Campania ha investito e continuerà ad investire sulla Formazione Professionale come una delle risorse fondamentali per combattere la dispersione scolastica e per preparare i giovani campani al mondo del lavoro”, afferma l’Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania Armida Filipelli.
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Italia Nord Est, nasca la fondazione per la Formazione Professionale dei Salesiani del Nord Est

Lunedì 3 aprile 2023 è stato fatto un passo molto importante per il futuro della Formazione Professionale presente nelle case salesiane dell’Ispettoria salesiana “San Marco” dell’Italia Nord Est (INE); è stato dato il via, infatti, ad un’unica realtà: la “Fondazione Salesiani per la Formazione Professionale Italia Nord Est – impresa sociale”.

I salesiani, e con loro tanti laici che condividono la responsabilità di animare la missione di Don Bosco oggi, continuano a credere che la Formazione Professionale sia uno dei luoghi più preziosi della missione salesiana. È una proposta che raggiunge molti ragazzi che altrimenti farebbero fatica nel loro percorso formativo. Con la Formazione Professionale i salesiani insegnano molti mestieri e tra questi quello che sta più a cuore è il “mestiere di vivere”.

Attualmente sono circa 3.000 i giovani che frequentano i Centri di Formazione Professionale salesiani nel Triveneto.

Don Igino Biffi, Ispettore di INE racconta: “Siamo dinanzi ad una bella e preziosa storia che desideriamo portare avanti in modo sempre più deciso e al passo con i tempi. La riforma del Terzo Settore ci chiede di riconfigurare la nostra governance e il nostro modo di organizzarci. Concretamente con oggi siamo passati da sette associazioni e una federazione ad un ente unico: una Fondazione”.

Quest’operazione è frutto di un lungo lavoro, iniziato da mesi e che ha coinvolto molte persone: “Ringrazio quanti hanno lavorato per la buona riuscita di quest’operazione, mettendo in  gioco le proprie competenze con grande passione educativa” afferma sempre don Biffi, il quale aggiunge poi: “Proprio perché l’operazione è  rilevante, ci vorrà un po’ di pazienza per portare a regime questa ‘macchina’. Stiamo avviando una nuova realtà ed è costruendo che si scoprono nel dettaglio tutte le questioni da affrontare. Le problematiche che certamente emergeranno richiederanno di sincronizzare con pazienza passi che ora non sempre hanno lo stesso ritmo”.

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Salesiani Genova: 150 anni e 150 posti di lavoro: quella scommessa dei salesiani a Genova

Da “La Voce di Genova”.

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La scommessa è ambiziosa e gravita intorno al numero 150: esattamente come quell’ultracentenario compleanno che l’Opera Don Bosco festeggia e che l’istituto dei salesiani ha ambito a tradurre sul territorio genovese in termini di posti di lavoro e opportunità concrete.

Attraverso una formazione puntuale e legata alle reali esigenze delle aziende sul territorio.

I numeri

Così sono arrivati primi numeri: ventotto assunzioni in ambito meccatronica, dodici in ambito informatico, sette nell’elettromedicale e sei in attività ospedaliero/sanitario. Sono stati introdotti all’apprendistato trenta ragazzi in pmi genovesi in ambito elettrico, elettronico e termoidraulico per la sede di Sampierdarena e altri quarantacinque in ambito elettrico e meccatronico, di cui ventidue ad oggi assunti. Il progetto andrà avanti ancora per tutto quest’anno, per cui non è difficile credere che i 150 posti di lavoro “tondi” possano essere raggiunti.

L’evento al Ducale il 6 marzo

Abbiamo davvero lanciato il cuore oltre l’ostacolo – ci dice Don Sergio Pellini direttore dell’istituto salesiano- e credo che riusciremo non solo a vincere questa sfida ma soprattutto a dare motivi di speranza e fiducia ai giovani affinché mettano a frutto le proprie risorse e possano costruirsi degli orizzonti a partire dalle proprie ispirazioni e capacità. Il prossimo 6 marzo porteremo i risultati di questa straordinaria esperienza all’interno di un evento al Palazzo Ducale alla presenza della politica e delle istituzioni nazionali e liguri per dare il segnale che noi ci siamo, accanto alle forze civili, a fare la nostra parte”.

Lo sportello

Accanto al macro-progetto dei 150, c’è lo “Sportello Informa Lavoro e Studio” gestito dall’associazione “Il Nodo sulle Ali del Mondo” attivato nell’aprile 2022 nei locali Caritas dell’istituto di Sampierdarena che ogni lunedì mattina, dalle dieci alle dodici, accoglie giovani o anche adulti che cercano lavoro, ricollocazione, formazione e orientamento. E’ un satellite indispensabile, anche per accogliere bisogni che non possono essere inseriti nei percorsi Cnos Fap collegati alle aziende.

Non vogliamo sostituirci al pubblico – racconta Romana Pian, responsabile dello sportello – anzi, vogliamo segnalare e indirizzare ai centri per l’impiego e per la formazione. Aiutiamo a compilare il curriculum, a comporre lo speed, a controllare i concorsi pubblici. Il nostro ‘taglio’ è quello di prendere in carico la persona, ricordarci di lei e tenerla presente se capitassero occasioni di cui veniamo a conoscenza. Siamo nati da poco per poter fare bilanci ma quello che ci auguriamo è di poter fare rete con associazioni pubbliche o di volontariato del territorio. Questo ci aiuterebbe ad avere un ruolo più istituzionale e poter intervenire con più efficacia”.

Perlopiù si rivolgono allo sportello extracomunitari e giovani donne con figli a carico che cercano lavoro come badante: ignorano i servizi sul territorio e spesso sono senza permesso di soggiorno. Tuttavia, anche lo sportello, in maniera diretta, ha prodotto risultati: sono state collocate due badanti, un’impiegata amministrativa in un’impresa edile, un giovane in una grande azienda dell’elettronica. Ad oggi, lo sportello ha anche delle posizioni per cui ancora si ricercano persone: quattro banconiste per tre rosticcerie e una persona con patente per le consegne.

Gli ex allievi

L’introduzione al lavoro da noi funziona- aggiunge infine Don Sergio- anche perché abbiamo un’ampia rete di ex allievi dell’istituto, spesso imprenditori e professionisti, che dimostrano disponibilità concreta a dare opportunità di lavoro. Questo rende possibilità di inserire adeguatamente le persone. Non è facile, tuttavia. Ma noi ci crediamo e questo progetto è per noi uno dei modi migliori per celebrare i nostri 150 anni”.

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CNOS-FAP Piemonte: Academy per la mobilità sostenibile

Iniziata l’Academy di filiera per la mobilità sostenibile integrata e innovativa di Torino, finanziata dalla Regione Piemonte. In prima linea il CNOS-FAP Piemonte, con l’obiettivo di creare una formazione professionale e una scuola sempre più permeabile alle esigenze del mondo lavorativo e delle aziende.

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Ha preso ufficialmente il via, con la consegna simbolica delle chiavi, l’Academy di filiera per la mobilità sostenibile integrata e innovativa di Torino, finanziata dalla Regione Piemonte con un investimento di 9 milioni di euro.

Alla base c’è un partenariato che ha come capofila CNOS-FAP Piemonte e comprende 16 agenzie formative, 59 imprese e 29 altri soggetti fra associazioni datoriali, sindacati, Università, consorzi e Fondazioni Its.

“Ci siamo posti l’obiettivo di creare una formazione professionale e una scuola sempre più permeabile alle esigenze del mondo lavorativo e delle #aziende. E questo strumento così innovativo ha un grande significato, perché premia l’impegno profuso in questi anni e un metodo creato insieme per essere all’avanguardia e far emergere il merito delle ragazze e dei ragazzi del Piemonte”.

Ha evidenziato il presidente, Alberto Cirio.

“Connettere e valorizzare il sistema delle imprese con il sistema educativo e formativo è uno degli obiettivi per far fronte ai nuovi fabbisogni di competenze, determinati dalla trasformazione continua dei processi di produzione e del mercato del lavoro”.

Ha dichiarato l’assessore regionale alla Istruzione e Merito, Formazione professionale e Lavoro, Elena Chiorino.

COMUNICATO STAMPA:

“Connettere e valorizzare il sistema imprese con il sistema educativo e formativo è uno degli obiettivi per far fronte ai nuovi fabbisogni di competenze, determinati dalla trasformazione continua dei processi di produzione e del mercato del lavoro. La formazione non deve più essere considerata una spesa fine a se stessa, ma un investimento a vantaggio dei lavoratori e della loro valorizzazione, unitamente alla capacità competitiva delle nostre imprese – questo l’incipit dell’intervento dell’Assessore alla Istruzione e merito, formazione, lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino alla cerimonia ufficiale di consegna della chiave per l’avvio del nuovo sistema formativo “Academy per la mobilità integrata, innovativa e sostenibile ” di Torino.

“L’Academy di filiera – ha aggiunto – rappresenta proprio questo: progettare e realizzare percorsi formativi condivisi, con un ruolo attivo delle imprese, che non demandano integralmente a terzi la realizzazione dei percorsi formativi, ma “investono” mettendo a disposizione le proprie tecnologie. Operiamo per azzerare il disallineamento tra domanda e offerta: è una sfida a cui ho lavorato, in collaborazione con tutto il sistema economico produttivo, sindacale ed agenzie formative sin dal primo giorno del mio mandato”.

Per il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, in video collegamento:

“Quello delle Academy è un approccio pragmatico e all’avanguardia, che guarda alle reali necessità delle aziende e del nostro sistema produttivo – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – ringrazio tutti coloro che hanno contributo a dare forma a questo lavoro di squadra, pratico e concreto, a cominciare dall’assessore Chiorino che ne è stata la regista. Un metodo che premia e valorizza anche il merito e le capacità della forza lavoro del nostro Piemonte”.

Per Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemonte: “L’industria piemontese ha retto a stress test imprevedibili, perché abbiamo continuato a realizzare gli investimenti che sono da sempre il centro del nostro fare impresa. Investimenti in innovazione e tecnologia, e soprattutto investimenti sul capitale umano. Ma dobbiamo ancora aumentare la nostra capacità di attrarre e formare personale tecnico valido. Flessibilità e la velocità di adattamento sono quindi cruciali e le Academy sono una delle risposte a queste esigenze, perché hanno proprio l’obiettivo di rispondere al fabbisogno formativo di una impresa, di un gruppo di imprese o di un territorio con un’offerta specializzata che concentri l’azione e l’offerta. Le Academy consentono quindi lo sviluppo di nuove competenze coerenti con quelle già presenti in azienda, generando lavoro di qualità, produttività e crescita”.

Per Luca Sanlorenzo Direttore Generale API Torino: “È nelle imprese, e nella loro rappresentanza, che risiede quella capacità produttiva industriale, tecnologica e di conoscenze che, se messe a fattor comune, possono essere di beneficio e impulso per tutta la filiera della mobilità. In questo ambito, è determinante il ruolo delle piccole e medie imprese. Per questo il sistema delle PMI del Piemonte che Confapi Piemonte e API Torino rappresentano si è da subito messo a disposizione del progetto”.

“Il sistema formativo piemontese – aggiunge Fabrizio Berta, Cnos Fap – capofila dell’Academy per la mobilità integrata, innovativa e sostenibile – rappresenta un’eccellenza nella formazione iniziale della IeFP, nella formazione superiore con gli ITS e i percorsi IFTS, nella formazione per disoccupati e per l’inclusione lavorativa. Con questa sperimentazione si vuole mettere a sistema queste eccellenze a favore delle imprese, dei territori e delle persone per ampliare e consolidare le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici in questa fase di transizione e innovazione tecnologica.”

CHE COSA SONO LE ACADEMY:

Le Academy rappresentano un modello organizzato per filiere che lavorano in rete, composte da operatori della formazione e delle imprese, focalizzate sulle vocazioni dei territori con alto contenuto di innovazione tecnologica. Le Academy sono anche uno strumento innovativo di qualificazione della forza lavoro, per inserire nuovi lavoratori in impresa e specializzare o riqualificare i lavoratori occupati. L’obiettivo è ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro in Piemonte. Il traguardo è fissato nel 2023 con l’operatività di tutte le 11 Academy di filiera sul territorio regionale.

IL RUOLO DELLE IMPRESE:

Le Academy si avvalgono delle risorse umane, organizzative e/o economiche dei soggetti componenti, in particolare delle aziende partner, che partecipano attivamente alla formazione collaborando nella progettazione dei percorsi e mettendo a disposizione macchinari, attrezzature e tecnici per la docenza. Sa ranno costituiti dei veri e propri “hub” di competenze a servizio delle aziende, utilizzando metodologie e strumentazione tecnologicamente avanzata in laboratori aziendali sempre in linea con le logiche produttive aziendali più aggiornate.

COMPOSIZIONE:

Le Academy sono composte da agenzie formative accreditate, imprese medie e piccole con capacità formativa, in partenariato con soggetti del sistema educativo e formativo come, associazioni datoriali, centri di formazione professionale, Fondazioni ITS, Centri di ricerca, Poli di innovazione, Competence center in stretta connessione con scuola e università. Nello specifico, il partenariato per l’Academy di Torino ha come capofila l’associazione Cnos-Fap – Torino e comprende 16 agenzie formative, 59 imprese, 29 altri soggetti (associazioni datoriali, università, consorzi, fondazioni Its.).

Presenti alla conferenza stampa anche le parti sociali, sindacati, imprese e agenzie formative.

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CNOS-FAP, convegno su “Il Curricolo dell’educazione al lavoro” come strumento di formazione

Giovedì 17 novembre presso il Centro Congressi Resart – Bologna si è tenuto il convegno “Il Curricolo dell’educazione al lavoro”, promosso dalla Sede Nazionale del CNOS-FAP in collaborazione con SCF – Scuola Centrale Formazione, ENDO-FAP, ENAC – Ente Nazionale Canossiano, Casa di Carità Arti e Mestieri, Opera Don Calabria e CIOFS-FP, nell’ambito del progetto “Assi culturali e canone formativo”.

Tema del Convegno il curricolo dell’educazione al lavoro che rappresenta un’esigenza fondamentale per formare giovani e adulti in grado di vivere da protagonisti nel tempo della complessità. L’educazione al lavoro richiede un curricolo unitario basato sulle esigenze di crescita e i modi di apprendimento degli allievi, tenuto conto delle sfide del tempo in cui viviamo, ma garantendo ciò che non varia mai, ovvero il bene della persona, il bene del mondo che abbiamo in comune ed i valori che ne costituiscono il fondamento.

I lavori, introdotti e coordinati da Arduino Salatin – presidente SCF e corresponsabile scientifico del progetto, si sono aperti con la presentazione da parte di autori ed esperti dei risultati dei gruppi interpares sugli assi culturali e sugli aspetti trasversali (risonanza, inclusione, valutazione e presidio pedagogico). 

Alcuni rappresentanti dei CFP, impegnati nel cammino di rinnovamento documentato dalla ricerca su 14 centri significativi, hanno partecipato alla tavola rotonda, coordinata da Cristina Ferro CNOS-FAP, sui fattori della convergenza relativi a visione, metodologia e organizzazione. Per il CNOS-FAP sono state presentate le esperienze dei CFP di Bardolino e Vallecrosia, con gli interventi dei direttori Michele Gandini e Francesca Figini.

Nell’ultima sessione di lavoro le dr.sse Berta Martini, Tiziana Pedrizzi e Maria Grazia Accorsi hanno contribuito con i loro interventi alla proposta del curricolo dell’educazione al lavoro.

Dario Nicoli – corresponsabile scientifico del progetto ha concluso i lavori.

I materiali presentati sono disponibili sul sito assiculturalifp.it.