“(B)Europe: an experience to share”: le testimonianze del progetto a Bruxelles del TGS

Pubblichiamo il comunicato del TGS – nazionale sul progetto “(B)Europe: an experience to share”.

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Nonostante siamo appena agli inizi di questo nuovo anno associativo, il 2024 si sta già rivelando piacevolmente intenso per Turismo Giovanile e Sociale APS.
Sì è recentemente conclusa, infatti, la prima attività pilota del nuovo progetto targato TGS Nazionale: “(B)Europe: an experience to share”, una prima esperienza vissuta in collaborazione con l’Istituto salesiano di Soverato.

Nelle giornate dal 22 al 26 febbraio abbiamo accompagnato un gruppo di 25 giovani (dai 15 ai 18 anni), provenienti dal liceo classico “Sant’Antonio di Padova” della comunità salesiana di Soverato, ad una visita studio nella città di Bruxelles, una visita studio con la funzione di percorso di formazione alla cittadinanza attiva europea e con l’obiettivo di riflettere su cosa voglia dire essere cittadini europei e sulla comune eredità culturale che unisce i vari popoli dell’Europa.

Coadiuvati da alcuni membri del corpo docente del liceo, e con il supporto delle organizzazioni nostri partner come Don Bosco Youth-Net e Don Bosco International, abbiamo vissuto 4 giorni davvero significativi per tutti i partecipanti.
Incominciando dalle visite alle principali istituzione europee e al Comitato Economico e Sociale Europeo, ospiti dell’evento “Meet the Champions of Excellence” (evento parte delle iniziative intraprese per l’indizione del 2023 ad Anno Europeo delle Competenze), visite che ci hanno permesso di chiarire le competenze e i meccanismi interni dell’Unione Europea tramite anche esperienze interattive dove i partecipanti hanno potuto immergersi in prima persona nei lavori di una commissione europarlamentare.
In seguito il gruppo ha anche avuto modo di confrontarsi con diversi esponenti della società civile europea: Don Bosco Youth-Net, BoscoBase, Don Bosco International, Centro Europeo per il Volontariato, Forum Europeo dei Giovani, una delegazione del team di comunicazione del Parlamento Europeo, toccando e dibattendo insieme temi attuali e concreti per il proprio futuro.

Vi lasciamo ora ad un paio di testimonianze dei giovani partecipanti:

“L’intenso ed emozionante soggiorno formativo sopracitato ha consentito ai giovani partecipanti come me, accompagnati dal direttore Don Domenico Madonna e dalla professoressa di latino e greco Marianna Tropeano, oltre che da tre inviati dell’associazione salesiana del TGS e di DBYN, di visitare le sedi più importanti dell’Unione Europea (UE), tra cui la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Parlamentarium.
Inoltre, tramite un eccellente, innovativo ed entusiasmante gioco di ruolo (role-play game), gli studenti hanno ben ricoperto l’incarico di eurodeputati. Quest’attività è stata da me vissuta molto intensamente, considerata la passione che già nutro da tempo per la politica e l’economia. È stato un momento emozionante quello in cui, investito del ruolo di eurodeputato di un determinato partito, ho dovuto sostenerne i principi e le proposte con convinzione e determinazione.

Si sono tenute anche delle brevi lezioni all’interno del Quartiere Europeo, volte ad avvicinare noi allievi a una vita politica critica, e soprattutto a informarci in vista di quel che sarà solo per alcuni di noi il primo vero banco di prova politico, le prossime elezioni europee, che avranno luogo in Italia il 9 giugno 2024. Partecipando attivamente e intervenendo spesso durante questi incontri, ho addirittura rivisto alcune mie idee in merito all’estensione del diritto di voto a partire dai 16 anni (già adottata da alcuni Stati europei).

In merito alla conferenza tenuta da un funzionario alle dogane presso la Commissione Europea, è stato possibile notare con grande soddisfazione da parte degli accompagnatori come gli studenti siano rimasti notevolmente colpiti da alcuni specifici aspetti economici, quali dazi e sistemi di tassazione.

Tuttavia, pur riconoscendo inestimabile il valore della visita delle sedi europee, è opportuno mettere in risalto anche l’arricchimento culturale e formativo determinato dalle varie escursioni volte alla scoperta della città, dalle degustazioni dei prodotti tipici concesse dall’associazione e dalla possibilità di ammirare l’immensa cattedrale di San Michele e Santa Gudula, lo spettacolare museo Magritte, custode di diverse opere del suddetto artista surrealista, e in modo particolare la maestosa Grand Place, una delle più illustri piazze d’Europa. Non si possono certamente negare il fascino di Bruxelles, la sua multietnicità, la splendida architettura, ma è altrettanto evidente l’atmosfera malinconica che si respira passeggiando nelle ore notturne.

Dunque, si può ben dire in modo chiaro e conciso che quest’esperienza formativa, destinata a sensibilizzare noi giovani e ad avvicinarci alla politica e al bene dell’intera comunità europea e mondiale, mettendo da parte ogni interesse personale (ciò, al giorno d’oggi, viene ripetutamente ostacolato in quanto emergono di continuo nuove distrazioni e attrazioni, dovute particolarmente ai social media), risulta essere non solo speciale ed entusiasmante, ma soprattutto indispensabile. “

Lorenzo Caristo, studente del Liceo “Sant’Antonio di Padova”

 “Venerdì 23 febbraio, il primo giorno utile per iniziare le attività, si è svolta la visita al parlamento europeo.
Alla presentazione della struttura e delle istituzioni è seguita la visita dell’emiciclo, dove si riuniscono gli europarlamentari per ogni genere di sessioni, a meno che le stesse non si svolgano a Strasburgo, sede ufficiale. Nella medesima giornata abbiamo avuto la possibilità di partecipare all’evento “Meet the Champions of excellence”, che proponeva incontri formativi e stand molto interessanti; in seguito, si è svolta la presentazione della Commissione europea nell’edificio adiacente: sono state occasioni uniche, da cui abbiamo appreso informazioni utili e raggiunto ulteriori consapevolezze.

 Nella giornata seguente abbiamo vissuto una delle esperienze più belle: il role-play game nella struttura del Parlamentarium, un gioco di ruolo tanto coinvolgente quanto utile, poiché ci ha consentito di comprendere la difficoltà e l’enorme senso di responsabilità che il lavoro da europarlamentare comporta. Infatti, calandoci nelle vesti di eurodeputati, abbiamo discusso diverse proposte di legge, sulla scorta di informazioni e interviste che il gioco forniva.
La mattinata di domenica è stata dedicata ad una lezione, moderata dai tre accompagnatori Lorenzo, Gabriele e Begoña, sulla funzione e l’organizzazione di TGS e di DBYN oltre che ad un dibattito sull’importanza della partecipazione politica e del voto consapevole.
Nel pomeriggio, dopo un po’ di tempo libero, che non è mai mancato durante tutto il viaggio, abbiamo visitato la cattedrale di Bruxelles, bella e suggestiva. Tutte le serate sono state dedicate alla visita della città e al divertimento, condito anche da una breve parentesi al bowling.

Lunedì, giorno di rientro, abbiamo dialogato con alcune figure di riferimento di DBI, del CEV, del YFJ, oltre che con due responsabili alla comunicazione del Parlamento europeo, al fine di estendere lo sguardo verso future possibilità professionali e affinare le capacità critiche in merito alla discussione di argomenti fortemente attuali.

È stata un’esperienza davvero fantastica, organizzata alla perfezione e assolutamente da rifare, formativa, istruttiva e divertente allo stesso tempo; un’esperienza che ci prepara alla realtà che ci circonda perché, come ci è stato detto più volte, è importante essere cittadini attivi e, di conseguenza, far parte di quel meccanismo che punta a rendere l’Europa e, più in generale, il mondo un posto migliore.
Ho vissuto personalmente questo viaggio con un occhio interessato ad un argomento che mi intriga fin da piccolo: la politica. Credo sia importante capire come funziona il mondo in cui viviamo; è importante sapere cosa succede e perché succede. Per questo credo che informarsi anche per conto proprio, al di fuori di queste fantastiche esperienze, sia veramente importante.”

Francesco Lupo, studente del Liceo “Sant’Antonio di Padova”

“Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, prossimo incontro sulla centralità eucaristica per la formazione di oggi

Prosegue il ciclo di appuntamenti della serie “Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, sulle Linee Programmatiche per la Congregazione Salesiana dopo il Capitolo Generale 28°. Nella giornata di sabato 16 marzo 2024, don Silvio Roggia, direttore della comunità Zeffirino Namuncurà di Roma e curatore del lavoro di revisione della Ratio Studiorum, intervisterà il Signor Paolo Zini, salesiano coadiutore e docente di Filosofia Teoretica all’Università Pontificia Salesiana di Roma, e don Matteo Rupil, salesiano sacerdote animatore pastorale dell’Istituto Universitario Salesiano di Torino e docente di Teologia Sacramentaria all’Università Pontificia Salesiana sezione di Torino. Il tema dell’incontro sarà “La chiamata dei salesiani nel “Portami con te” e la centralità eucaristica come chiave per la formazione oggi”.

L’obiettivo dell’incontro sarà mettere a fuoco i messaggi per i salesiani che Gesù rivolge alla serva di Dio e salesiana cooperatrice Vera Grita contenuti nel libro “Portami con te” e confrontarli con le esigenze della formazione dei salesiani come educatori e pastori. Fedeltà a don Bosco, unione con Dio, passione apostolica per i giovani, accompagnamento spirituale, progettazione pastorale nel contesto odierno sono punti imprescindibili nel vivere la vocazione salesiana. L’intervista cercherà di comprendere come la formazione dei salesiani di don Bosco può essere illuminata dal “Portami con te” e come tale opera può essere la bella copia del salesiano così come espresso da don Bosco nel dialogo con don Barberis: adesso io faccio la brutta copia della Congregazione e lascerò a coloro che mi vengono dopo di fare poi la bella (MB XI, 309).

Per assistervi basterà collegarsi dalle ore 9 alle 10:15 (UTC+1) su ANSChannel (il canale YouTube di ANS) o sulla pagina Facebook di donboscoitalia, dove la trasmissione resterà disponibile per essere rivista anche successivamente.

Quello attualmente in corso è il quarto ciclo di appuntamenti della serie “Quali Salesiani per i giovani di oggi?”, tutti promossi dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) – Settore Formazione, e dal Centro Studi dell’Opera “Tabernacoli Viventi”. In quest’anno pastorale 2023-2024 gli incontri sono dedicati ad approfondire la quarta Linea Programmatica “la formazione per essere salesiani pastori oggi” e, al tempo stesso, considerato il tema del Capitolo Generale 29, a ragionare su cosa significhi formare salesiani “Appassionati di Gesù Cristo, dedicati ai giovani”.

 

Giovani e sessualità. Sfide, criteri e percorsi educativi: il convegno all’Ups per educatori e operatori pastorali

Dal 1 al 3 marzo, all’Università Salesiana di Roma si è svolto il convegno sul tema Giovani e sessualità. Sfide, criteri e percorsi educativi, patrocinato, tra gli altri, dal Centro Nazionale delle Opere Salesiane. I destinatari del convegno sono stati educatori, religiosi/e, preti e operatori pastorali. Questa iniziativa ha costituito il punto  di arrivo di un percorso di riflessione interdisciplinare realizzato all’interno dell’Università negli ultimi due anni e il punto di avvio di una nuova proposta formativa per abilitare gli educatori all’accompagnamento dei giovani nell’ambito così delicato e vitale della loro vita affettiva.

Sul sito del convegno è possibile visionare e scaricare i materiali delle sessioni di lavoro.

I materiali
Il sito

 

SMS solidale di Salesiani per il Sociale: “Quando compiere 18 anni non è una festa”

Pubblichiamo il comunicato stampa di Salesiani per il Sociale sulla campagna per l’SMS solidale.

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Roma, 5 marzo 2024 – «Compiere 18 anni per la maggiore parte dei ragazzi è un traguardo atteso con impazienza, ma per i giovani accolti dalle comunità per minori è un momento di grande ansia e preoccupazione, perché la maggiore età determina la fine di molte tutele e attività di sostegno.» A sottolinearlo è don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il sociale, associazione da 30 anni accanto a bambini e giovani in condizione di fragilità, che lancia un appello per rafforzare i servizi di supporto per neomaggiorenni: «non possiamo lasciare a sé stessi questi ragazzi, che si ritrovano soli e senza le tutele garantite fino a un giorno prima. Non sono ancora adulti, ma sono già chiamati a cavarsela da soli».

I ragazzi che al raggiungimento della maggior età escono dai sistemi di tutela per minori (care leavers) devono aggiungere il peso di dover essere totalmente autonomi alla già difficile situazione che i giovani stanno vivendo in questo periodo. Secondo il rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile, infatti, negli ultimi anni i giovani tra i 14 e i 24 anni hanno visto peggiorare il 43% degli indicatori considerati[1].

Autonomia per questi ragazzi significa in primo luogo avere un lavoro, che non è scontato in un Paese in cui la disoccupazione giovanile è al 20,1% (seppur in miglioramento rispetto al passato) e il fenomeno dei Neet (giovani che non studiano e non lavorano) registra numeri che sono tra i più alti di tutta Europa. Nel 2022, il tasso di Neet è di oltre 7 punti percentuali superiore a quello medio europeo e secondo solo alla Romania: in Italia 1 giovane tra i 15 e i 29 anni su 5 non studia né lavora[2].

Per provare a rispondere a questa situazione, accompagnando i neomaggiorenni accolti nelle comunità alloggio e giovani che provengono da situazioni di disagio e fragilità, Salesiani per il sociale promuove percorsi di inserimento lavorativo e professionale, che ogni anno supportano migliaia di ragazzi, molti dei quali realizzati nelle periferie più fragili. Salesiani per il sociale dà loro un’opportunità: a Bari – per esempio – ha ideato un’Accademia della Ristorazione, a Palermo offre corsi professionalizzanti in ambito refrigerazione/condizionatori e per saldatore elettrico, a Vallecrosia (IM) promuove laboratori artigianali.

«Questi ultimi anni sono stati particolarmente difficili per i più giovani – prosegue don Francesco Preite – noi lavoriamo con e per loro da decenni, e dalla pandemia in poi abbiamo notato un aumento del disagio, delle difficoltà che investono i ragazzi in molti aspetti della loro vita: lavorativo, relazionale, psicologico. Oggi più che mai hanno bisogno che stiamo loro accanto, aiutandoli a costruire la propria strada».

Per poter continuare ad offrire supporto e accoglienza a bambini e ragazzi soli o in condizione di fragilità, Salesiani per il sociale ha lanciato una campagna di raccolta fondi con numerazione solidale: fino al 30 marzo è possibile contribuire, donando con un sms o una chiamata da rete fissa al 45598. In particolare, attraverso i fondi raccolti, saranno potenziate e migliorate le attività di alcune realtà salesiane in quartieri difficili come a Palermo, Napoli, Roma e Genova e il supporto a minori stranieri non accompagnati.

[1] Fonte: Istat, BES 2022: il benessere equo e sostenibile in Italia

[2] Fonte: Istat, Rapporto annuale 2023

Salesiani per il Sociale

Didacta, convegno per docenti e formatori sull’Intelligenza Artificiale

“Competenze per il futuro: l’intelligenza artificiale come alleato educativo”: questo il titolo del convegno per docenti e formatori  che si svolgerà il 20 marzo dalle ore 14 alle ore 16 alla Fiera Didacta a Firenze. Il Convegno si svolgerà nella Sala della Volta: si tratterà di un evento interattivo e di dialogo operativo.

A seguito delle esposizioni dei relatori, i partecipanti contribuiranno con un confronto guidato per gruppi sui temi sollevati negli interventi. Quanto raccolto nel lavoro a gruppi sarà analizzato dai relatori e oggetto di una ulteriore elaborazione che sarà analizzato dai relatori e oggetto di una ulteriore elaborazione che sarà restituita agli iscritti in un evento conclusivo nel mese successivo alla Fiera Didacta.

Relatori:

Marco Bentivogli – Base Italia, esperto di innovazione di industria e lavoro

Stefano Moriggi – Professore associato di Cittadinanza digitale e di Società per Contesti educativi digitali presso l’Università di Modena e Reggio Emilia

Enrica Ottone – Professore ordinario di Pedagogia sociale presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione all’Auxilium di Roma

Luca Oliva – NVIDIA HPC& AI sales manager, università e ricerca – Sud Europa Responsabile per i progetti di High Performance Computing and Artificial Intelligence

modera: Tommaso Franchini – Docente responsabile Didattica Digitale Salesiani Sesto San Giovanni – CNOS Scuola nazionale

XV Esposizione Nazionale dei Capolavori 2024: I giovani talenti di oggi, la nostra scommessa di domani

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-Fap nazionale e dell’Ispettoria Lombardo Emiliana sull’evento di lancio della XV Esposizione nazionale dei Capolavori.

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Si è concluso con successo l’Evento Lancio dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori – edizione 2024 che ha avuto luogo presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano giovedì 29 febbraio, organizzato dalla Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale).

L’Esposizione dei Capolavori, che vede il suo svolgimento dal 2008, è l’ambiente per eccellenza dove le aziende entrano in gioco da leader, protagoniste nel misurare il livello di preparazione professionale degli allievi, e l’evento in cui si rafforza e consolida la sinergia tra il mondo del lavoro e il Centro di Formazione professionale. Nella cornice del grande Auditorium Don Bosco, il pubblico presente è stato accolto dal saluto iniziale del Direttore della Formazione del CNOS-FAP Nazionale Fabrizio Tosti che ha presentato i relatori e il programma della giornata.

 In apertura è intervenuto don Roberto Dal Molin, superiore dell’ispettoria salesiana lombardo emiliana, dando il benvenuto agli allievi, alle aziende e agli ospiti presenti. Nel suo saluto ha sottolineato come “con una seria preparazione professionale ogni giorno cerchiamo di dare ai ragazzi una solida formazione umana perché non solo si integrino nel contesto civile, ma siano una risorsa per la società e investano il loro talento per la crescita oggi del Paese che sarà domani”.

L’introduzione è proseguita con il saluto di don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale del CNOS-FAP, che ha sottolineato il rapporto proficuo che si instaura tra i giovani e gli adulti con l’Esposizione Capolavori. Inoltre ha messo in luce come per Don Bosco i ragazzi siano sempre stati soggetto dei suoi sogni e progetto e mai oggetto. “Chiede loro di essere protagonisti, di essere convinti di essere capaci anche delle cose più difficili. Don Bosco con il suo coraggio ci racconta che questo funziona, scommettere su di loro è la scelta vincente”.

Terminati questi due primi interventi sono stati presentati i relatori della tavola rotonda, moderata da Sergio Slavazza. La parola è stata subito lasciata al Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore Superiore dei Salesiani, il quale ha indicato come la cosa più importante per Don Bosco sia stata preparare i suoi ragazzi per la vita, dando loro un’altra prospettiva futura. “Aveva capito che i suoi ragazzi avevano dignità, potenzialità e possibilità di cambiare la loro vita. Questa cosa all’apparenza semplice ci dice che anche oggi è possibile, non tutti i giovani potranno esprimersi ai più alti livelli, ciononostante questo non importa, a tutti è importante dare l’opportunità di una formazione base, adatta a sopravvivere con dignità, con rispetto”.

A dare voce alle istituzioni è stata Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, la quale ha rimarcato l’importanza della formazione professionale perché da essa “passa il futuro della nostra società e che a sua volta passa dall’investimento sul presente dei giovani”. In un secondo momento si è soffermata sulla centralità del rapporto tra aziende e ambienti formativi portando ad esempio le sinergie attive nel contesto regionale lombardo che alzano la qualità dei percorsi professionali degli allievi e favoriscono l’inserimento lavorativo alla conclusione del percorso di studio.

Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, rappresentante significativo del mondo produttivo, ha posto l’attenzione su come le competenze richieste dal mondo del lavoro cambino ad una velocità sempre maggiore. A tale cambiamento si può rispondere in due modi: “subire in modo passivo il cambiamento, allontanandoci sempre più dal concetto di lavoro attivo, la seconda strada è più auspicabile ed è cavalcare il cambiamento e possiamo farlo solo con le competenze”. Anche per  il Vicepresidente Brugnoli “l’alleanza tra imprese, scuole e territorio è strategica e sarà la soluzione vincente per garantire il futuro ai nostri ragazzi”.

Per dare completezza e centralità ai protagonisti dell’Esposizione Capolavori, hanno portato la loro testimonianza due ex allievi del Centro di Formazione Professionale di Arese, Andrea Ciotti e Daniele Lodigiani, i quali hanno raccontato come l’esperienza formativa scolastica e l’interazione diretta con il mondo della aziende abbia identificato punto cardine per la propria vita professionale. In sala, e attraverso alcuni contributi video, erano presenti molte grandi imprese e aziende nazionali ed internazionali che quotidianamente sono stakeholders dei Centri di Formazione Professionale salesiani del CNOS-FAP e collaborano per il raggiungimento degli obiettivi formativi dei giovani attraverso l’innovazione tecnologica e il know-how dei propri professionisti.

L’evento si è concluso con un ricco buffet allestito negli spazi adiacenti l’Auditorium, preparato e gestito dai ragazzi e dai formatori del corso “Operatore della Ristorazione” del Centro di Formazione Professionale dei Salesiani di Arese.

Scuola, “Apprezzamento per il sistema Dote di Regione Lombardia”

Pubblichiamo il comunicato stampa di CdO Opere Educative:

“Assieme alle associazioni che siedono al tavolo istituito presso Regione Lombardia hanno trasmesso un Comunicato Stampa relativo al Sistema Dote della Regione. In particolare, le Associazioni esprimono apprezzamento per l’aumento dei fondi a favore delle varie misure che confluiscono nel sistema (complessivamente 9 milioni e mezzo). Le Associazioni Scriventi ringraziano quindi l’Assessore Tironi per una rinnovata attenzione al sistema paritario, auspicando che il modello lombardo possa essere paradigmatico per il sistema nazionale d’istruzione, “perché stimola l’efficienza e la capacità di innovazione nelle scuole paritarie e favorisce una sana competizione tra chi eroga i servizi d’istruzione“.

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Le scriventi Associazioni lombarde esprimono, a nome dei genitori, delle scuole paritarie e dei docenti che rappresentano, vivo apprezzamento per il sistema Dote di Regione Lombardia che per l’anno scolastico in corso, nell’ottica di riconoscere, valorizzare e sostenere il ruolo della famiglia quale nucleo fondamentale per la crescita e lo sviluppo della persona ha approvato un aumento dei fondi a favore delle varie misure che confluiscono nel sistema (complessivamente 9 milioni e mezzo).

Questo incremento permetterà a tutti i richiedenti la misura Buono Scuola di beneficiare dei contributi a sostegno della frequenza di una scuola paritaria.

Negli ultimi due anni le domande di contributo per Dote Scuola componente Buono Scuola, così come per la componente Materiale didattico, sono notevolmente aumentate, probabilmente anche in conseguenza alle difficoltà economiche che molte famiglie si trovano ad affrontare.

Mentre per l’a.s. 21/22, Regione Lombardia era riuscita a stanziare ulteriori risorse per poter erogare a tutti gli studenti il contributo spettante, nell’a.s. 22/23, a causa di fondi insufficienti, alcuni studenti avevano ricevuto un contributo parziale rispetto a quanto previsto. Lo stesso scenario si era ripresentato per l’anno in corso ma grazie all’Assessore Tironi e all’impegno preso con le associazioni di genitori, gestori delle scuole e docenti lombarde, che siedono al Tavolo Parità istituito presso Regione Lombardia, ha recuperato le risorse necessarie affinché tutti i richiedenti possano beneficiare del contributo, nella misura prevista dall’Avviso, stanziando 4 milioni di euro aggiuntivi e mettendo la stessa cifra, 28 milioni di euro, nel bilancio di previsione 2024/2025.

In aggiunta a ciò, l’Assessore Tironi, ha previsto un aumento di fondi anche per:

  • Contributo di gestione per le scuole dell’infanzia paritarie non comunali (+ 4 milioni di euro), avviando un processo di semplificazione per l’erogazione delle risorse, condiviso con il suddetto Tavolo Parità e l’USR Lombardia. Le risorse saranno infatti erogate direttamente alle scuole, sulla base dei dati in possesso dell’Ufficio scolastico Regionale della Lombardia e, i criteri di erogazione dei contributi, daranno priorità agli Enti che gestiscono un numero di sezioni minori o mono-sezioni, avendo particolare attenzione ai Comuni più piccoli o montani dove, in molti casi, la scuola paritaria privata risulta l’unico servizio attivo. Oltre all’aumento delle risorse, che ammontano a 12 milioni di euro per l’anno scolastico 2023/2024, sono stati anche messi in sicurezza, nel bilancio pluriennale di Regione, 12 milioni di euro per l’anno scolastico 2024/2025 e 10 milioni di euro per l’anno scolastico 2025/2026. Anche in questo caso il provvedimento è venuto incontro alla richiesta delle Associazioni firmatarie e andrà a garantire i contributi per una pluralità di annualità, mostrando una particolare attenzione a questo comparto di scuole che stanno maggiormente soffrendo e necessitano un adeguato supporto per l’importante servizio che coprono sul territorio regionale;
  • Dote disabilità, che garantisce agli alunni dall’infanzia alla secondaria di II grado con disabilità certificata, residenti in Lombardia e frequentanti scuole paritarie, un contributo a parziale supporto dei costi del personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno, non coperto da altri contributi pubblici, per la quale le risorse sono state incrementate di un milione e mezzo e stabilizzate per un triennio (23/24-24/25- 25/26). Questa misura aiuta a contenere la discriminazione verso questi allievi, che frequentando scuole paritarie non ricevono ancora un adeguato supporto dai contributi ministeriali, seppure, in questi ultimi anni, anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha destinato a tale scopo, ulteriori stanziamenti, non ancora però sufficienti a coprire il fabbisogno di una qualità della didattica.

Non possiamo infine non accennare al nuovo Avviso finalizzato alla creazione di spazi di consulenza e formazione, denominati “scuola in ascolto” che andranno a finanziare per il triennio 2023/2025 reti di scuole statali, paritarie e di Istruzione e Formazione Professionale.

Ringraziamo quindi l’Assessore Tironi per una rinnovata attenzione al sistema paritario e auspichiamo che il modello lombardo possa essere paradigmatico per il sistema nazionale d’istruzione, perché stimola l’efficienza e la capacità di innovazione nelle scuole paritarie e favorisce una sana competizione tra chi eroga i servizi d’istruzione.

Dote Scuola, e tutte le sue misure, è uno dei pochi strumenti nel panorama italiano che favorisce il diritto allo studio degli studenti e, mettendo al centro lo studente sostiene il mondo delle scuole paritarie che garantiscono un servizio di qualità, garantendo insieme la libertà di scelta educativa delle famiglie.

Per questo dovrebbe non solo essere salvaguardato, ma esteso e consolidato!

AGeSC Lombardia (Associazione Genitori Scuole Cattoliche Comitato Lombardia)
AGE Lombardia (Associazione Genitori Lombardia)
AIMC Lombardia (Associazione Italiana Maestri Cattolici)
ANINSEI Lombardia (Associazione Nazionale Istituti Non Statali di Educazione e di Istruzione)
AVCL (Associazione Vita Consacrata Lombardia)
CDO OPERE EDUCATIVE-FOE
CIOF SCUOLA
CNOS SCUOLA
COMITATO POLITICO SCOLASTICO NON STATALE
DIESSE Lombardia
FAES
FIDAE Lombardia (Federazione Istituti di Attività Educative)
FIINSEI (Federazione Italiana Istituti Non Statali di Educazione ed Istruzione)
FILINS Lombardia 
(Federazione Italiana Licei Linguistici e Istituti Scolastici Non Statali)
FISM Lombardia (Federazione Italiana Scuole Materne)
OPERA NAZIONALE MONTESSORI
SCUOLE WALDORF Lombardia
UCIIM Lombardia (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori)

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Forum MGS Lombardia-Emilia Romagna sulle orme di Sant’Artemide Zatti

Il 24 e 25 febbraio 150 giovani dai 18 ai 30 anni del Movimento Salesiano hanno partecipato al Forum MGS Lombardia-Emilia Romagna, tra Parma e Boretto.

L’arrivo presso l’oratorio salesiano San Benedetto di Parma era previsto per le 13:30, ma ad aspettarli c’erano già i ragazzi della consulta MGS ed il coro che dal giorno precedente hanno contribuito alla preparazione dell’evento. 

Dopo pranzo i giovani riuniti hanno potuto godere delle bellezze artistiche della città di Parma, le quali hanno ispirato riflessioni spirituali

In seguito si sono recati nel teatro del comune di Boretto, accolti dal parroco don Giancarlo Minotta, per assistere allo spettacolo “Artemide Zatti giocava a campana” di Manuela Chiaffi che ha permesso di incontrare la storia del santo. 

Quest’uomo di umili origini, trapiantato in Argentina, scopre che anche nella fatica della malattia è presente l’amore di Dio che gli dona una gioia profonda e lo porterà a dedicarsi ai più deboli tanto da cantare, lodare e ringraziare il Signore con la preghiera: “Pedalo, canto, prego”, come è stato detto dall’attrice. 

La giornata è terminata con la processione eucaristica tra le strade del paese, momento di preghiera e di riflessione accompagnati dai punti salienti della vita di sant’Artemide. 

Durante la Veglia, il santo ha ricordato che la felicità dipende da come si vive l’oggi, “imparando a riconoscere quella promessa di felicità che Dio ha messo in ogni istante della vita, in ogni gesto, sguardo, dolore, fallimento, crisi e addirittura nella morte”.

Dopo aver passato la notte ospitati dalle famiglie della comunità pastorale sant’Alberto e sant’Artemide, che hanno aperto con infinita generosità e cura le loro case, nella mattinata il gruppo di giovani ha visitato i luoghi di sant’Artemide Zatti

Guidati dalle parole chiave della vita di Zatti “credetti, promisi, guarii”, si sono susseguite delle testimonianze di vita, che hanno permesso di calare nella quotidianità gli insegnamenti del santo.

Nel pomeriggio, invece, ha avuto luogo un momento di condivisione, per riprendere e riflettere ulteriormente su quanto vissuto nella due giorni.

A conclusione dell’evento, insieme alle famiglie ospitanti e con la partecipazione del sindaco Matteo Benassi, è stata celebrata la Santa Messa per ringraziare dell’esperienza di bellezza vissuta. La celebrazione è stata presieduta da don Roberto dal Molin, ispettore dei salesiani della Lombardia ed Emilia Romagna, il quale ha sottolineato tre parole che ricorrono nella vita di Artemide Zatti: passaggio, gratitudine e distacco.

In segno di memoria di questi giorni di condivisione, di dono e di preghiera, ci siamo lasciati con una foto, con la promessa di un’amicizia che avrà modo di continuare nel tempo.

Intelligenza artificiale, immersività e metaverso: i capisaldi di “Didacta Italia” dal 20 marzo

Dal sito Tecnica della Scuola.

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Anche quest’anno il ministero di Viale Trastevere sarà presente a “Didacta Italia”: il programma, già visibile on line, come da prassi dedicato alla formazione e all’innovazione scolastica, da svolgere negli ampi locali di Fortezza da Basso a Firenze tra il 20 e il 22 marzo, sarà intitolato al fondatore dei Salesiani don Giovanni Bosco, “padre e maestro della gioventù” nel ricordo di Giovanni Paolo II.

L’evento, coordinato a livello scientifico da Indire, il 22 febbraio è stato promosso dal capo dipartimento Carmela Palumbo, che ha inviato una Nota ufficiale agli Uffici e ai dirigenti scolastici: nella comunicazione, l’alto dirigente ministeriale chiede di diffondere l’evento in programma ricordando che “accanto alla ricca sezione espositiva delle principali aziende della filiera della scuola e dell’istruzione, ‘Didacta Italia’ offrirà una ampia varietà di iniziative rivolte a tutti i livelli di istruzione e formazione, dal sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 alla formazione terziaria professionalizzante realizzata dagli ITS, gli Istituti Tecnici Superiori, università, istituti di ricerca scientifica e di formazione professionale, oltre a imprese e addetti ai lavori”.

La dottoressa Palumbo si sofferma, quindi, sul “format della fiera”, che si svilupperà “su due livelli: un’area espositiva, che coinvolge la filiera delle aziende che lavorano nel mondo della scuola e della formazione” e poi “un’attività dedicata agli eventi come convegni e seminari, che spaziano dall’area tecnologica a quella scientifica e umanistica, fino allo spazio d’apprendimento”.

“Particolare attenzione – continua la dirigente del Mim – è riservata all’Intelligenza artificiale, agli ambienti immersivi e al metaverso. Anche per questa edizione, tutte le tematiche concernenti il risparmio energetico, la qualità della luce, l’efficacia dei colori e l’uso del fotovoltaico avranno uno spazio dedicato all’interno di Didacta”.

Viene quindi sottolineato che “il Ministero dell’Istruzione e del Merito, come ogni anno, sarà presente con un proprio stand e con una serie di seminari e workshop immersivi, molti dei quali nella propria ‘arena’. A fianco delle numerose proposte formative, ci saranno alcuni eventi aperti di livello nazionale su alcuni temi centrali, ai quali parteciperanno autorevoli rappresentanti delle diverse istituzioni”.

La dottoressa Palumbo, infine, nella comunicazione ricorda che sarà “possibile accedere alla formazione” di Didacta “utilizzando la carta del docente” per la formazione.

Vai al sito di Didacta
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“Il Traghetto” compie 15 anni: a La Spezia un porto sicuro per contrastare la povertà educativa

Dal sito di Salesiani per il Sociale.

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Un “Traghetto” per andare oltre la tempesta e navigare con più serenità: da 15 anni il centro diurno “Il Traghetto” di La Spezia fa questo lavoro con minori dai 6 ai 18 anni, tutti bambini e ragazzi con situazioni familiari difficili. “Il Traghetto” è il nome del Centro diurno per minori, sognato e fondato nel 2009 da don Antonio Integlia, salesiano, oggi missionario in Patagonia. Il centro diurno nasce all’interno dell’Opera salesiana di La Spezia ed è gestito dall’Associazione Il Galeone APS, associato a Salesiani per il sociale APS.

 Nel 2010, dopo la ristrutturazione degli ambienti nell’opera salesiana di La Spezia inizia l’attività, grazie anche al sostegno della dottoressa Stefania Branchini, direttrice del Distretto Sociosanitario, della fondazione Carispezia che finanzia i primi due anni, dalla Regione Liguria e dal Comune di La Spezia che sostiene i primi tre anni per poi valutare il quarto, una espansione importante, realizzata grazie anche a don Fabrizio Di Loreto, arrivato a La Spezia dopo don Antonio Integlia. “In questo momento – spiega Luca Vergassola, coordinatore del centro diurno – stiamo nel quarto anno, perché l’amministrazione comunale ha valutato positivamente la nostra attività. Un centro diurno così nella città non c’era”.

“Il Traghetto” accoglie venti minori e altri cinque posti sono per i ragazzi del progetto “Navigare soli”: “Si tratta di un progetto individuale rivolto a quei ragazzi che sono in uscita dal centro diurno, li accompagniamo verso l’autonomia”, spiega ancora Luca Vergassola.

Come tutti, anche “Il Traghetto” ha dovuto reinventarsi nel periodo del Covid e del post Covid: “Nel 2021, su base volontaria, abbiamo aperto anche la mattina per permettere a chi non aveva strumenti di poter seguire le lezioni: abbiamo abbattuto lo scalino tra chi aveva una stanza, un computer, una connessione a disposizione e chi no. I ragazzi venivano qui dalla mattina, facevano colazione e poi potevano seguire le lezioni a distanza”. Oltre a Luca Vergassola, psicologo e psicoterapeuta, al Traghetto lavorano quattro educatori professionisti: Daniela Fioravanti, Giorgia Lenzi, Simone Lobina e Marco Ramonini.

Oltre ai venti ragazzi inseriti a tempo pieno e i cinque posti del progetto “Navigare soli”, “Il Traghetto” si prende cura anche di quei giovani passati di lì ma che ogni tanto hanno bisogno di tornare: “Il porto sicuro” è il nome di questo progetto che permette di accogliere di tanto in tanto chi è partito da “Il Traghetto” ma che ha bisogno di tornare, per una parola, per un piccolo aiuto: ci prendiamo cura di chi è passato da qui per accompagnare i nostri giovani anche nell’autonomia”, prosegue Luca Vergassola.

Durante la festa di don Bosco del 28 gennaio sono stati festeggiati i 15 anni de “Il Traghetto”. Don Giorgio Mocci, direttore dell’Oratorio e presidente dell’Associazione “Il Galeone”, si mostra felice della ricorrenza: “Lo straordinario lavoro educativo quotidiano che si svolge nel Centro diurno è frutto di una volontà condivisa dalla Comunità Educativa Pastorale di “La Spezia” e della passione educativa degli educatori del Centro diurno, ai quali vanno gli auguri ed il grazie di tutti noi”. All’evento è intervenuto anche don Francesco Preite, Presidente di Salesiani per il sociale APS, che associandosi al grazie espresso da don Giorgio per gli educatori ha dichiarato: “Il Centro diurno rappresenta un presidio di contrasto alla povertà educativa e di prevenzione educativa fondamentale in un Paese come l’Italia che purtroppo conta circa 1 milione e 400 mila minori in povertà assoluta. Promuovere presidi come “Il Traghetto” è garanzia di futuro e crescita di una comunità e dell’intero Paese”.

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