Oggi Treviso – Cospes Mogliano Veneto, i ragazzi alle prese con la scelta della scuola

Dal quotidiano on line Oggi Treviso, l’intervista ad Andrea Vettorato, orientatore del Cosp-Astori di Mogliano Veneto.

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TREVISO – L’anno scolastico – il secondo in pandemia – è alle battute finali. Alla conclusione, tra molte incertezze e sin troppi stop and go, ci si sta arrivando. E già si pensa al prossimo di anno. Che si spera “normale”, aggettivo che da quattordici mesi a questa parte è sinonimo di straordinario. Chi termina un percorso a giugno, con gli esami di Stato. E chi deve iniziarlo, senza avere avuto modo (o non sufficienti tempo e concentrazione) per operare una scelta se non azzeccata quantomeno oculata. Uno dei servizi per i quali è da molti anni apprezzato il collegio Astori di Mogliano Veneto è quello di orientamento. Al punto da rappresentare per la provincia un punto di riferimento. Il dott. Andrea Vettorato è uno degli orientatori e psicologi del Centro Cosp-Astori.

Questo che si conclude è stato più faticoso del precedente bruscamente interrotto a metà, condivide?
Un anno travagliato tra lezioni in presenza e lezioni con la didattica a distanza. Queste situazioni hanno inciso e tuttora incidono sul normale svolgimento delle lezioni, ma soprattutto sull’andamento e sul rendimento scolastico degli allievi. Per alcuni l’anno si concluderà in modo positivo, con la promozione tra bei voti e il plauso per un impegno mantenuto sempre costante.

Per altri, invece….
I risultati potranno essere più mediocri, legati alle difficoltà che gli allievi hanno sperimentato in questo periodo.

Di quale genere soprattutto?
Difficoltà di attenzione, concentrazione e un approssimativo metodo di studio: sono il bagaglio negativo che una parte degli allievi ha nello zaino, a prescindere dall’emergenza Covid e dalla Dad.

Quali servizi avete approntato?
In più occasioni, come esperti di orientamento, ci troviamo a confrontarci con situazioni di disagio e difficoltà sia degli allievi che dei loro genitori in merito a dolorosi fallimenti scolastici. Spesso interveniamo nel comprendere quali possono essere le cause che hanno portato un ragazzo alla bocciatura. Di sicuro le basi sono sempre quelle, legate ad un atteggiamento verso lo studio poco attento e scarsamente motivato.

Solo questa la ragione…?
Ci capita di confrontarci con situazioni personali di disagio più profondo, che toccano il piano delle relazioni (famiglia, compagni e insegnanti) e i livelli di serenità e di soddisfazione personale. Alcune cause si possono ricercare nella scelta del tipo di scuola precedentemente fatta, evitando di tener conto delle capacità, degli interessi, e delle propensioni del ragazzo.

E questo è uno dei punti dolenti: scelte sbagliate all’inizio.
Scelte legate a tentativi, “al voglio provare”, oppure per il semplice fascino di inseguire amici o amiche su percorsi in realtà poco adatti alle proprie attitudini. Per altre occasioni emergono come possibili cause consigli poco precisi o, in qualche occasione, del tutto inascoltati. Mentre, per altre situazioni, capita che allievi che ottenevano con facilità alle medie buoni voti, utilizzando un relativo impegno, incontrino gravi difficoltà nei primi anni delle scuole superiori.

Dove sta l’intoppo?
Nel fatto che gli allievi, pur accedendo alle scuole superiori, pensano di poter studiare e quindi di doversi impegnare con gli stessi livelli qualitativi ed anche quantitativi, di come erano abituati alle scuole medie.
“Andava tanto bene alle medie, bastava che stesse un po’ attento in classe e portava a casa tutti 7 e 8 con facilità!” ……“Ora, sembra essere un altro ragazzo. I voti vanno male; è sempre triste, parla di meno e sembra aver perso interesse per tutto!”.

Sono i genitori a rispondere così, supponiamo.
In particolare le mamme ci descrivono queste situazioni che creano disagio anche in famiglia, in quanto spesso ci si divide tra l’attesa “perché il ragazzo sta crescendo”, e il desiderio di intervenire per fornire al ragazzo un aiuto per superare il suo momento di disorientamento.

Si può fare diversamente?
Un contributo fondamentale sta nell’incontrare una persona esterna al mondo della scuola e della famiglia, che sappia comprendere il momento, ma sia equidistante e che aiuti il ragazzo nel percorso di consapevolezza rispetto alle proprie potenzialità, alle proprie preferenze e ai propri limiti. Questo tipo di percorso viene definito come “attività di ri-orientamento”.

In cosa consiste praticamente?
Il focus sta nell’aumentare, per quanto possibile, la consapevolezza di sé e la concretezza delle scelte, sia dei ragazzi che delle famiglie, per favorire percorsi scolastici sereni, che motivino e che gratifichino gli allievi, sostenendoli nel difficile percorso nella ricerca della costruzione della propria identità all’interno di un mondo che cambia, pieno di suggestioni, falsi valori e comodità seducenti.

Quanta preoccupazione trasmettono i genitori ai figli in procinto di scegliere la scuola superiore?
Si preoccupano nel vedere il proprio figlio attraversare questa impasse, ma se riescono in ogni caso a mantenere impegno e disponibilità nell’accompagnare la crescita del figlio, non sarà certamente tempo perso. Magari coinvolgendo gli esperti per un lavoro di squadra.

Sesto San Giovanni, via al progetto Mobilità Garantita in collaborazione con PMG Italia e il Comune di Cinisello Balsamo

È partito il 15 maggio il Progetto di Mobilità Garantita denominato “Il Futuro in Viaggio”, ideato da Opere Sociali Don Bosco in collaborazione con PMG Italia SpA, e patrocinato dal Comune di  Cinisello Balsamo. 

Questo importante progetto nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato (“Legge  quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” n° 328/2000”), con l’obiettivo di promuovere forme di autonomia e integrazione sociale, attraverso  l’implementazione dei servizi di trasporto sociale ed accompagnamento. I dati rilevati  nell’intero territorio nazionale confermano sia il continuo innalzamento dell’età media, sia  l’intensificarsi dei ritmi di vita già oggi frenetici delle famiglie che rendono sempre più  necessario individuare strumenti per migliorare la fruizione di servizi da parte di persone  fragili. 

In tale ottica, Opere Sociali Don Bosco ha offerto la propria disponibilità al Progetto di  Mobilità Garantita che presenta contenuti ad alto valore etico e sociale, attorno al quale si  mobilitano le migliori risorse della comunità verso un obiettivo comune: consentire alle  persone di partecipare attivamente alla vita della società, soddisfacendo il fondamentale  bisogno umano di contatti e relazioni, colmando il divario tra le persone e spostando  l’attenzione verso ciò che queste ultime possono fare, se le si mette in condizione di fare. 

«Questo patrocinio vuol dire condivisione di un’idea che è un esempio virtuoso di  collaborazione, di impegno e volontà di sostegno alle fragilità che ci sono nella società e che  oggi stanno aumentando a causa della concomitanza di diversi fattori anche conseguenti alla  pandemia. La collaborazione pubblico/privato può fare molto, e questo progetto ne è un  esempio. In questo momento storico di ripartenza, in particolare, le iniziative di aiuto a chi è  svantaggiato vogliono dire pari opportunità». Così hanno commentato il Sindaco di Cinisello  Balsamo, Giacomo Ghilardi e l’assessore al Terzo settore e centralità della persona, Riccardo  Visentin.

Il progetto prevede servizi di trasporto sociale e di accompagnamento di vario tipo. Che  andranno implementati nei prossimi mesi, anche a fronte dei bisogni emergenti. 

Il Progetto Mobilità Garantita si realizza grazie al senso di responsabilità sociale degli  imprenditori locali, che abbinano il proprio marchio e la propria immagine ad una iniziativa  solidale e sociale realizzata per il benessere della comunità con il fine di offrire un valido  supporto ai servizi di sostegno alla persona, del territorio. 

Il finanziamento dei veicoli, del loro mantenimento e la realizzazione del servizio è infatti  possibile grazie alla locazione da parte di imprese e aziende del territorio di spazi pubblicitari  sulla superficie esterna degli autoveicoli. Tutte queste imprese hanno valori comuni, oltre alla consapevolezza che il loro benessere e quello della propria azienda sia strettamente legato  alla comunità nella quale vivono ed operano. 

La Mission di PMG Italia consiste nell’operare con trasparenza, nel rispetto di una scala di  valori condivisa, guardando alla comunità per stimolare un cambiamento positivo e  migliorare la qualità della vita difendendo la diversità e promuovendo l’integrazione. 

Il direttore delle Opere Sociali Don Bosco, don Elio Cesari, ha tenuto a rimarcare che la  cerimonia di consegna dell’autoveicolo Renault Master avviene all’interno delle iniziative  della Festa della Scuola, che vede coinvolti tutti i circa 2.700 allievi della Scuola Secondaria di  Primo Grado, del Centro di Formazione Professionale, dell’Istituto Tecnico, dei Licei, della  Fondazione ITS, e che culmineranno nella giornata di sabato 22 maggio, con la celebrazione  della Santa Messa in onore di Maria Ausiliatrice, alla quale parteciperà in presenza una  rappresentanza di allievi, ma che sarà possibile seguire in diretta streaming sul canale  Youtube Salesiani Sesto. 

Tra questi 2.700 allievi, una gran parte di loro proviene dal Comune di Cinisello Balsamo. Il Progetto di Mobilità Garantita offre un servizio sul territorio che i Salesiani,  posti al confine tra Cinisello e Sesto, sapranno valorizzare dedicando proprio ai giovani le  iniziative che da sempre animano il carisma di Don Bosco e che oggi ancor di più sono  preziose per gli studenti e per il territorio. 

Rivolto alle aziende sponsor presenti don Cesari ha ricordato come già nel 1887, don  Giovanni Bosco così scriveva ai suoi benefattori: «Io debbo sciogliere un debito verso di voi e  così soddisfare ad un grande bisogno del mio cuore […]. Senza la vostra carità io avrei potuto  fare poco o nulla, colla vostra carità abbiamo invece cooperato colla Grazia di Dio ad  asciugare molte lacrime e a salvare molte anime». 

Alla cerimonia è intervenuto anche il signor Davide Orlandi, responsabile della PMG Italia,  che ha spiegato come il proprio ente attiva più di 250 collaborazioni all’anno in tutta Italia.

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MGS Sicilia, concluso il percorso della Scuola di Mondialità 2021

Dal sito del MGS Sicilia.

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Si è concluso l’8 Maggio 2021 il percorso di Scuola di Mondialità che ci ha accompagnati durante tutto l’anno. Dopo un momento di preghiera iniziale, ci hanno proposto di prendere parte ad un gioco a quiz, un modo molto divertente per riuscire a far sintesi del percorso di formazione. Nonostante la modalità online utilizzata per l’incontro, la scelta di questo piccolo gioco ha permesso il coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti, riuscendo, con l’allegria di chi conduceva il quiz, a rompere il muro dello schermo e a ripercorrere i passi più importanti di tutti gli incontri di Scuola di Mondialità svolti in precedenza.

Dopo questo breve momento, prende parola Valentina Mazzeo, che, come ospite dell’incontro, ci racconta, attraverso la sua testimonianza di vita, come “tutto è connesso”. Valentina è una giovane dottoressa catanese, vecchia conoscenza della Scuola di Mondialità e, fino a poco tempo fa, “Medico senza Frontiere”. Tra tutti i suoi vissuti, si sofferma in particolare su due esperienze: la prima ambientata a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, che è uno tra i Paesi più poveri e luogo di grandi conflitti, soprattutto interni, e la seconda, invece, a bordo di una nave che soccorreva i migranti nel Mar Mediterraneo. Con queste testimonianze, Valentina, ci racconta come, attraverso la sua scelta di vita, è riuscita ad allargare il suo sguardo e a capire quanto sia importante informarsi e vivere il mondo per poter comprendere sempre di più chi ci sta accanto e ha bisogno di aiuto, invitandoci a non smettere mai di domandarci “quanto siamo veramente coinvolti in ciò che avviene nel mondo?”. Ci ha incoraggiati, infine, a spogliarci da ogni pregiudizio e dalle nostre certezze per accogliere pienamente una delle grazie più grandi che un’esperienza missionaria può donare: imparare a guardare la vita con occhi nuovi.

Dopo uno spazio lasciato alle domande e alcune risonanze, arriviamo al momento conclusivo dell’incontro e del percorso di Scuola di Mondialità che è introdotto da un piccolo video attraverso cui alcuni di noi abbiamo espresso la nostra gratitudine per tutte le conoscenze e sensibilità acquisite grazie al percorso di Scuola di Mondialità. Il video si conclude con una frase della Laudato Sì che ci invita a ricordare come “la persona umana tanto più cresce, matura e si santifica quanto più entra in relazione, quando esce da sé stessa per vivere in comunione con Dio, con gli altri e con tutte le creature” (Laudato sì 240).

Concluderei ringraziando nuovamente l’équipe di animazione missionaria e tutti coloro che attraverso la loro testimonianza di vita o anche semplicemente con la loro presenza, non solo hanno reso possibile il cammino di Scuola di Mondialità ma lo hanno reso unico e ricco di bellezza e spiritualità.

Direi che la Scuola di Mondialità quest’anno ci lascia un mandato missionario comune:

iniziare a prenderci cura sempre di più del Creato dono che il Padre ci ha affidato.

Costanza Licitra
Oratorio Salesiano di Modica

ANS – Sito nuovo per l’Adma

Pubblichiamo l’annuncio del nuovo sito dell’ADMA, pubblicato dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – L’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), quarto gruppo della Famiglia Salesiana, fondata dallo stesso Don Bosco nel 1869, è lieta di annunciare il suo nuovo sito web, all’indirizzo www.admadonbosco.org. Il sito, che è già operativo, verrà rilanciato completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti il prossimo 24 maggio, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice.

“È stato un lavoro grande che speriamo possa portare nuovi frutti di comunione fra tutti i gruppi del mondo, che possa aiutarci a far conoscere l’Associazione e soprattutto a diffondere ancora di più la devozione a Maria Ausiliatrice e l’amore per Gesù Eucaristia” ha spiegato don Alejandro Guevara Rodríguez, Animatore Spirituale Mondiale dell’ADMA.

Il nuovo sito costituisce anche l’inizio di un progetto che i responsabili dell’associazione intendono sviluppare nel prossimo futuro per curare maggiormente l’animazione dell’ADMA nella sua dimensione mondiale.

“Siamo convinti in questo che sarà bello poter lavorare insieme in futuro, perché non sia solo il sito ad unirci, ma una rete grande di relazioni che attraversa tutti i continenti e che Maria benedice!” ha aggiunto don Guevara, che conclude ringraziando tutti coloro che hanno contribuito “con tanta dedizione e impegno alla realizzazione di questo nuovo sito”.

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Seminario all’UPS: La pedagogia salesiana dopo Don Bosco

Pubblichiamo il comunicato sul seminario del 13 maggio all’UPS “La Pedagogia salesiana dopo Don Bosco”.

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Giovedì 13 maggio, dalle 15:00 alle 18:00, si svolge il seminario “Pedagogia salesiana dopo don Bosco”, organizzato dall’Istituto di Pedagogia della Facoltà di Scienze dell’Educazione e il Centro Studi Don Bosco dell’Università Pontificia Salesiana.

Il seminario approfondirà diversi paradigmi pedagogici salesiani e la loro evoluzione all’interno di diverse epoche storiche, tracciando alcune linee di continuità e segnalando alcune discontinuità. I relatori rifletteranno criticamente e propositivamente sulle linee tracciate dalla recente pubblicazione LAS Pedagogia salesiana dopo don Bosco. Dalla prima generazione fino al Sinodo sui giovani (1888-2018).

L’evento si svolgerà nell’aula A02 dell’Università e in streaming sul canale YouTube Salesian Online.

 Programma

15:00 Saluti del Rettore dell’Università Mauro Mantovani

15:15 Le sfide della continuità e dell’adattamento nella pedagogia salesiana attuale – Pascual Chávez Villanueva

15:45 La relazione educativa in evoluzione nell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice – Preside Auxilium  Piera Ruffinatto

16:15 Intervallo

16:30 Pastorale giovanile ed educazione religiosa negli anni del (post)Concilio Vaticano II – Gustavo Cavagnari

17:00 Per una rilettura filosofica della pedagogia salesiana in chiave est-etica – Cristiano Ciferri

17:30 Dialogo con i relatori

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“Amati e chiamati”: presentazione del Quaderno di lavoro MGS 2021/2022

Il Quaderno di lavoro MGS 2021-2022 è frutto del prezioso lavoro condotto da don Rossano Sala che ha saputo integrare l’apporto della Segreteria MGS e il contributo di diversi Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice, educatrici/tori. Si tratta di un lavoro indirizzato non solo ai giovani, ma alle CEP per la “formazione alla missione”. I destinatari sono: giovani, animatori, educatori, catechisti, Salesiani di don Bosco e Figlie di Maria Ausiliatrice, membri a diverso titolo della Famiglia Salesiana, docenti, insegnanti e formatori, sacerdoti, consacrati/e, laici e laiche impegnati nella pastorale giovanile.

A breve saranno disponibili informazioni per i sussidi e i materiali extra.

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Dall’introduzione del Quaderno:

Il Movimento Giovanile Salesiano, attraverso un lavoro di  coinvolgimento a vari livelli e disteso nel tempo, ha individuato un  cammino triennale che si pone come obiettivo la preparazione al  bicentenario del famoso “sogno dei nove anni” di Giovannino Bosco,  avvenuto presumibilmente nel 1824. Per la sua importanza nella vita e  nella missione del santo dei giovani possiamo senza dubbio definirlo  una vera e propria “annunciazione salesiana”. 

Lo scorso anno pastorale 2020-21 ci siamo immersi “nel cuore del  mondo”. La tematica era incentrata sul mondo in cui siamo chiamati  a vivere, a crescere e ad agire. Come il piccolo Giovannino fu chiamato  a essere nel centro del cortile, anche noi ci siamo sentiti chiamati a  vivere la nostra esistenza nel cuore del nostro tempo, e a essere  proprio lì lievito, sale, luce. #LiveTheDream era l’hashtag proposto  per quell’anno pastorale; la cittadinanza responsabile era invece  l’obiettivo fondamentale proposto, seguendo l’indicazione per cui è  proprio perché cerchiamo di essere buoni cristiani che diventiamo  cittadini partecipi, responsabili e proattivi. 

Arriviamo ora all’anno centrale del triennio che ci stiamo proponendo  di vivere. Al cuore del nostro cammino, che attinge ancora ispirazione  dal sogno dei nove anni, si trovano alcune parole di Maria che  invitano Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere, ad assumere  una personalità tanto tenera quanto solida: “Renditi umile, forte e  robusto”. Il sogno della missione salesiana va costruito, non si può  improvvisare: ecco perché l’hashtag di quest’anno è #MakeTheDream.  E verrà scandito da due verbi fondamentali dell’identità cristiana:  amare e chiamare. In questo lavoro su noi stessi saremo accompagnati  in maniera speciale da san Francesco di Sales, maestro di vita  cristiana e di spiritualità giovanile. Il 28 dicembre 2022 ricorreranno i  quattrocento anni della morte del santo a cui don Bosco fin dall’inizio  si ispirò per incominciare la propria opera educativa. Riscoprire alcuni  tratti della ricchezza del Dottore dell’amore diventa quindi per noi un  piacevole dovere. 

Conversione Decreto Sostegni, Agorà della Parità: Ennesima discriminazione nei confronti delle paritarie

L’Agorà della Parità: AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO  Opere Educative – CNOS Scuola – Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS  Scuola – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola,  FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative, FISM – Federazione Italiana  Scuole Materne, FONDAZIONE GESUITI Educazione) prende atto con amarezza  dell’ennesima ingiustizia attuata nei confronti delle scuole paritarie: l’emendamento  proposto e presentato da alcuni senatori, affinché i fondi per l’emergenza Covid e  per il piano Scuola Estate previsti dal DL Sostegni per le scuole statali fossero dati  anche alle scuole paritarie è stato bocciato dalle Commissioni Bilancio e Finanze del  Senato.

È davvero grave che neanche il secondo anno scolastico vissuto in  emergenza sanitaria e sociale abbia fatto comprendere ai senatori delle commissioni  suddette che le scuole paritarie sono a tutti gli effetti parte del sistema d’istruzione  nazionale, al quale contribuiscono in maniera rilevante. Spiace anche dover sottolineare ancora una volta che non si tratta di “scuole per ricchi”, ma di “scuole  per tutti”, spesso presidi in territori dove non c’è nulla. Confidiamo che si ponga  rimedio alla mancata approvazione dell’emendamento nel corso del passaggio in  Aula o con un provvedimento successivo, perché studenti, docenti, famiglie e  personale scolastico delle nostre scuole sono tutti cittadini italiani che hanno vissuto  e stanno vivendo gli stessi problemi e la stessa emergenza. 

Giancarlo Frare – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative 

Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM 

Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

Spagna, i salesiani aprono una scuola del digitale

Dal sito de L’Osservatore Romano.

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Un primo gruppo di 25 giovani verrà formato alle nuove tecnologie presso la Don Bosco F5. Si tratta di una scuola digitale, inclusiva e solidale, la prima in Spagna, che verrà sviluppata in Andalusia sotto il modello pedagogico Simplon.co. Un’opera simbolo del lavoro salesiano con i giovani a rischio e le persone in difficoltà. Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Fundación Don Bosco e la Factoría F5, fa parte delle attività sviluppate nell’area Polígono Sur di Siviglia, considerata una delle zone più vulnerabili del Paese, dove un gran numero di minori, giovani e famiglie sono immersi in situazioni di grave precarietà, soprattutto in termini di occupazione.

Secondo un’indagine sulla popolazione attiva, pubblicata dall’Istituto nazionale di statistica spagnolo (Ine), nel terzo trimestre 2020 si è registrato il più alto livello di disoccupazione dall’inizio del 2018 e in Andalusia, i senza lavoro sono più di 84.000. Vari i motivi che hanno spinto alla nascita del progetto. In primo luogo, la constatazione che nella popolazione giovanile la mancanza di accesso al mercato del lavoro è spesso predeterminata dall’abbandono precoce dei percorsi formativi, che impedisce di ottenere una formazione professionale adeguata e le competenze necessarie per accedere a un lavoro.

In secondo luogo, alcuni dati significativi della realtà socio-economica nazionale: stando al 10º rapporto sulla popolazione a Rischio di Povertà o Esclusione, in Spagna ci sono 12,3 milioni di persone in situazione di esclusione sociale; mentre, secondo i dati della Fundación Telefónica, ci sono oltre 56.000 posti vacanti nel settore tecnologico. Infine, il progetto della scuola Don Bosco F5 è generato soprattutto anche come risposta alla crisi provocata da covid-19, per cercare un’alleanza strategica tra tre realtà leader nell’intervento educativo e sociale, nella formazione tecnologica e nell’impegno imprenditoriale.

Secondo i promotori del progetto, Don Bosco F5 vuole essere un impegno verso i talenti nascosti, specialmente tra le donne in situazioni precarie, i giovani non qualificati, i disoccupati di lunga durata, i richiedenti protezione internazionale, i gitani, i giovani esclusi dalla pubblica amministrazione, gli immigrati e tutti quei gruppi che partono da una situazione di minori opportunità e di vulnerabilità.

Per lo sviluppo del progetto — si legge sul sito www.salesianos.edu — verrà utilizzata una metodologia innovativa, focalizzata sull’inserimento lavorativo, che punta su una pedagogia attiva, cento per cento pratica, che unirà dinamiche d’aula e online, metodi di apprendimento deduttivi e un costante orientamento professionale, con la realizzazione di progetti reali per le organizzazioni coinvolte, lezioni realizzate da professionisti del settore dell’hi-tech, incontri e giornate di assunzione con le aziende e nelle fiere del lavoro. In questo modo, Don Bosco F5, quindi, entrerà a far parte della prima rete di scuole digitali inclusive e solidali in Spagna, già presente a Barcellona, Madrid, Bilbao e nelle Asturie. Uno degli aspetti più interessanti è che si potrà accedere alla formazione nelle competenze più ricercate nel settore digitale senza conoscenze pregresse. Al tempo stesso, non si tratta di un salto nel buio: l’esperienza delle scuole F5 già attive dimostra che il 76 per cento degli allievi nei mesi immediatamente successivi alla formazione ottiene un lavoro, accede ad ulteriori corsi formativi o avvia un progetto imprenditoriale.

A livello tecnico, verrà offerta una formazione di 1.000 ore su: Design e sviluppo front-end di siti web e applicazioni (Html, Css e JavaScript), Design e sviluppo back-end di siti web e applicazioni, User experience design e prototipazione, uso di metodologie agili, come Kanban o Scrum.

La presenza della Fundación Don Bosco nell’area spagnola Polígono Sur è iniziata nei primi anni ‘90 con l’allestimento di case di accoglienza per minori sotto tutela e di progetti di intervento socio-educativo nonché di inserimento socio-lavorativo.

di Francesco Ricupero

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Dona il 5×1000 a Salesiani per il Sociale APS per continuare a sostenere i giovani più fragili

I Salesiani in Italia, per operare efficacemente nell’ambito sociale hanno promosso dal 1993 l’associazione “Salesiani per il Sociale APS”, un ente del terzo settore che provvederà a iscriversi nella sezione Associazioni di Promozione Sociale e nella sezione Reti associative del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Salesiani per il Sociale è una rete di 116 organizzazioni (tra associati diretti e indiretti: associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, associazioni, cooperative e imprese sociali, enti ecclesiastici) impegnate nella tutela e protezione di minori e giovani ed operanti con interventi preventivi e promozionali su tutto il territorio nazionale.

Salesiani per il Sociale è promossa da CNOS – Centro Nazionale Opere Salesiane, che nomina propri delegati ai diversi livelli della struttura associativa con il compito di garantirne l’orientamento all’interno del progetto educativo pastorale salesiano.

In concreto Salesiani per il Sociale:

–       progetta e attua interventi a favore dei minori e dei giovani che vivono condizione di fragilità e vulnerabilità, anche in collaborazione con reti nazionali ed internazionali;

–       coordina, sostiene e promuove interventi, servizi e progetti per la prevenzione ed il contrasto delle forme di povertà educativa, esclusione sociale ed emarginazione di minori e giovani;

–       promuove e diffonde la cultura dell’affido e della solidarietà familiare;

–    promuove il volontariato e dell’impegno solidale attraverso l’organizzazione ed il coordinamento del Servizio Civile Universale in Italia e all’Estero;

–       svolge azioni di advocacy a favore di categorie svantaggiate.

Fanno parte di tale rete:

  • 46 Comunità residenziali (case famiglia, comunità alloggio e semiautonomia)
  • 30 Centri Diurni per minori e giovani
  • 10 Centri di accoglienza ed accompagnamento contro le dipendenze
  • 901  operatori qualificati
  • 102 Soci Sostenitori che svolgono attività educative legate principalmente al Servizio Civile
  • 2983 volontari che prestano il loro servizio gratuitamente, avendo a cuore i giovani in particolare quelli che dalla vita hanno avuto di meno!

A portare avanti l’azione di Don Bosco non ci sono solo salesiani consacrati, ma anche molti laici che si riconoscono nel carisma del Santo torinese facendo proprio l’agire educativo salesiano, il “sistema preventivo”.

Il 19 maggio si terrà l’Assemblea Nazionale che eleggerà il nuovo Presidente e i nuovi organi sociali.

Anche nel difficile periodo che stiamo vivendo tutte le realtà della rete non hanno smesso di impegnarsi per garantire a bambini e giovani una vita migliore. Uno dei modi per sostenere gli interventi di Salesiani per il Sociale in tutta Italia è devolvere il 5×1000, l’unica donazione esistente che al donatore non costa nulla. Il 5×1000 è, infatti, una parte dell’imposta che si verserebbe comunque in occasione della dichiarazione dei redditi ed è per il contribuente completamente gratuita. È un gesto molto semplice ma di grande valore. Per farlo basta firmare nel riquadro preposto della dichiarazione dei redditi e inserire il codice fiscale 97099620581. Aiuta anche tu Salesiani per il Sociale donando il 5×1000! 

Guida al 5x1000

Italia – “Edu-Care alla genitorialità”: se ne parla all’UPS

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Cosa significa crescere come genitori, iniziando dai bisogni educativi dei figli, che devono essere riconosciuti e letti in profondità, per poter strutturare adeguatamente e, il più possibile efficacemente, la propria azione educativa. La genitorialità oggi, più che in passato, è una realtà più complessa da gestire e da affrontare. Partendo da questa osservazione e costatazione, l’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Salesiana di Roma ha promosso, per Venerdì 7 Maggio dalle ore 18:00 alle 19:30, un webinar dal titolo: “Edu-Care alla genitorialità”.

Il webinar sarà un’occasione per riflettere per tutti i genitori, psicologi ed educatori che desiderano orientarsi tra tanti dubbi e luoghi comuni, tra le tante certezze e incertezze del proprio compito educativo ed hanno voglia di mettersi in discussione, osservarsi e crescere insieme e al fianco dei loro figli. Infine, il webinar rappresenta anche l’occasione per presentare la nuova pubblicazione dal titolo: “EduCare alla genitorialità. Manuale operativo ad uso formativo e auto-formativo per potenziare e sostenere le competenze genitoriali” di Marco Maggi – Alessandro Ricci, Franco Angeli.

Per partecipare è sufficiente collegarsi liberamente al canale YouTube “UPS Istituto Psicologia”  o alla pagina Facebook “Istituto di Psicologia Università Pontificia Salesiana”. Non è necessaria alcuna iscrizione.

Introdotti e moderati dal prof. don Zbigniew Formella, Direttore Istituto Psicologia Università Pontificia Salesiana, interverranno: la dott.ssa Emma Ciccarelli, Vicepresidente del Forum Nazionale delle Famiglie; il prof. Raffaele Mastromarino, Istituto Psicologia Università Pontificia Salesiana; il prof. Alessandro Ricci, Università Pontificia Salesiana; e il dott. Marco Maggi, Consulente Educativo.

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