RMG – Don Bosco gioca ancora: il poster della Strenna 2022 del Rettor Maggiore

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Una delle due opzioni che Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, ha scelto per rappresentare graficamente il suo messaggio per la Strenna del 2022 – «Fate tutto per amore, nulla per forza» (S. Francesco di Sales) – è quella di Mauro Pallotta, in arte MAUPAL, lo street artist divenuto noto per i suoi murales dedicati a Papa Francesco. L’interpretazione offerta da questo autore rappresenta in maniera innovativa una scena propria dell’Oratorio salesiano: Don Bosco in gioco con i suoi ragazzi.

Romano, classe 1972, cresciuto anche artisticamente letteralmente all’ombra del Cupolone, Maupal offre una visione giovanile di Don Bosco che emana un magnetico carisma. Nella pallavolo Don Bosco schiaccia con l’eccezionale energia dell’amore un insolito pallone-cuore. La squadra di Don Bosco e del Beato Michele Rua è multietnica: la compongono ragazzi e ragazze da tutto il mondo. Il gioco di difesa della squadra sfidata, di cui fanno parte ancora giovani da ogni continente, si trasfigura di rimando in un atto d’accoglienza.

Sullo sfondo, testimoni della condivisione d’amore ispirata da Don Bosco tra le due squadre avverse, sorridono San Francesco di Sales, alcuni giovani, un salesiano e una Figlia di Maria Ausiliatrice, sostenuti dalla lussureggiante verde chioma di un albero nutrito della stessa speranza che informa tutta la Famiglia Salesiana.

Anche l’ambiente, come in ogni opera salesiana, ha un suo grande significato: il campo rappresentato è il cortile, luogo privilegiato per l’incontro dei giovani di Don Bosco; il cielo è l’infinito riverbero di un amore che ha necessità d’essere oltre le regole del gioco.

Inoltre, il campo di pallavolo suggerisce la realtà dinamica della vita. Ogni gioco presuppone qualcuno che consegue una vittoria e qualcun altro che subisce una sconfitta: ma in questo caso il messaggio potente delle immagini proclama che la partecipazione attiva è più importante del risultato.

E il gioco avviene infatti in un clima di grande distensione: ognuno accoglie ogni altro e Dio. Don Bosco è giocatore principale, impegnato in un’azione che indica la strada da percorrere; salta oltre la rete a mostrare pienezza di energia e di entusiasmo. Il cuore che lui sapientemente maneggia è il centro della persona, da cui deriva ogni scelta e ogni attività. Ma neanche Don Bosco gioca da solo: perché nel gioco non si rimane individui, si fa squadra.

La potente e portentosa schiacciata di Don Bosco sprona dunque tutta la Famiglia Salesiana a compiere il massimo sforzo per donare amore senza individualismi, in un gioco di squadra, al quale ognuno partecipa attivamente.

RMG – Don Bosco gioca ancora: il poster della Strenna 2022 del Rettor Maggiore

Gli esercizi spirituali dei Consigli Ispettoriali – Regione Mediterranea

Con la giornata di oggi, martedì 23 novembre, si sono conclusi a Valdocco (TO) gli esercizi spirituali per i Consigli Ispettoriali della Regione Mediterranea accompagnati e guidati dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Di seguito un resoconto delle giornate degli esercizi a cura dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Torino, Italia – novembre 2021 – Dal 18 al 23 novembre, i Consigli Ispettoriali della Regione Mediterranea partecipano agli esercizi spirituali a Valdocco. L’esperienza degli esercizi, quest’anno, vede i Superiori di ogni Ispettoria ritagliarsi alcuni giorni per pregare, riflettere e condividere rispetto a determinate tematiche e meditazioni diverse giorno per giorno, il tutto completamente immersi nei luoghi di Don Bosco e accompagnati e guidati dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Ogni giornata è scandita da una specifica meditazione mattutina legata a tematiche che riguardano gli aspetti carismatici degli Ispettori e dei Consigli, che mettono in luce elementi della relazione con Don Bosco, soffermandosi sull’aspetto motivazionale dell’essere consacrati e salesiani, alla luce della parola di Dio. Momento centrale di ogni giornata è poi il dialogo e il confronto diretto con la guida spirituale, Don Á. F. Artime.

Infine, ogni sera termina con la “buonanotte salesiana”, animata da ciascun Ispettore della Regione Mediterranea. Molto intensi sono i tempi dedicati alla preghiera e alla fraternità vissuti congiuntamente sui luoghi salesiani. Toccanti e suggestivi, invece, i momenti di comunità e di visita al Museo Casa Don Bosco e la partecipazione al “Don Bosco Global Youth Film Festival”.

Questi esercizi rappresentano un’occasione importante e d’intensità spirituale, per essere tutti uniti in Don Bosco e pronti a vivere l’unità carismatica salesiana intorno al X Successore di Don Bosco.

Info ANS

Presentato a Palermo il XXIII rapporto sulla scuola cattolica in Italia

Dal sito di Monreale News.

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PALERMO, 20 novembre – Si è svolta ieri pomeriggio, a cura del dipartimento di giurisprudenza di Palermo dell’università Lumsa e del centro studi per la scuola cattolica della Conferenza Episcopale Italiana, la presentazione in Sicilia del ventitreesimo rapporto sulla scuola cattolica in Italia, dal titolo ”Fare scuola dopo l’emergenza”.

Il volume curato dalla CEI è stato pubblicato dalla casa editrice Scholè di Brescia e contiene il rapporto che consta fondamentalmente di tre sezioni. Nella prima viene presentata la situazione vissuta dalla scuola durante il periodo dell’emergenza in una prospettiva di rilancio del sistema scuola. Nella seconda sezione sono contenuti i dati della ricerca sul campo basata sulle testimonianze di coordinatori educativi e didattici delle scuole cattoliche. La terza, infine, racchiude tutte le risorse che gli insegnanti sono riusciti a mettere in campo durante l’emergenza, spesso mettendosi in discussione e reinventando la propria professionalità per mantenere vivo il loro operato.

L’incontro, tenutosi presso l’aula magna della sede di Palermo dell’università Lumsa, è stato aperto dai saluti del professor Gabriele Carapezza Figlia, direttore del dipartimento di giurisprudenza di Palermo. In apertura dei lavori del convegno monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e responsabile dell’ufficio regionale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università della Cesi, ha presentato la sua relazione sul significato del rapporto annuale sulla scuola cattolica in Italia e il suo riflesso sulla scuola siciliana.

Successivamente si sono alternati gli interventi dei relatori, in presenza e a distanza, con la partecipazione di Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana e a partire dall’intervento del professor Sergio Cicatelli, coordinatore scientifico del centro studi per la scuola cattolica, che è intervenuto sui temi della necessità delle alleanze e dell’emersione dei divari, entrambi aspetti rilevati all’interno del sistema scolastico durante il periodo della pandemia; il professor Giorgio Chiosso, già ordinario di storia della pedagogia dell’università di Torino, si è invece soffermato su ciò che è essenziale per la scuola durante le emergenze; la professoressa Annamaria Poggi, ordinario di istituzioni di diritto pubblico dell’università di Torino, a tal proposito, ha proposto un modello organizzativo per la scuola post Covid-19, a partire dal concetto di autonomia scolastica; il professor Dario Nicoli, docente a contratto di sociologia economica e dell’organizzazione dell’università Cattolica di Brescia, ha spiegato nel corso del suo intervento come la pandemia abbia influito proprio sull’autonomia delle istituzioni scolastiche; il professor Guglielmo Malizia, emerito di sociologia dell’educazione dell’università pontificia salesiana di Roma e ideatore dei rapporti sulla scuola cattolica, ha presentato i risultati della ricerca sul campo.

Nella seconda parte del convegno la riflessione è proseguita con l’intervento di Virginia Kaladich, presidente nazionale della Fidae, che ha messo in evidenza come dalle scuole cattoliche sia partito un modello di riferimento per tutte le scuole durante l’emergenza. A seguire, il professor Nicola Filippone, preside del liceo Don Bosco-Ranchibile di Palermo, ha presentato, nel corso del suo intervento, dal titolo ”Dirigere una scuola in Sicilia durante la pandemia”, il contributo offerto dall’istituto salesiano alla realizzazione del rapporto attraverso la relazione sul modello operativo e organizzativo seguito dall’istituto scolastico Don Bosco-Ranchibile di Palermo durante il periodo iniziale della pandemia. Nell’istituto scolastico salesiano è stato possibile infatti predisporre l’attivazione antesignana della didattica a distanza, sin dai primi giorni del lockdown nazionale, attraverso gli apparati digitali di cui la scuola è fornita grazie agli investimenti fatti nel corso degli anni per potenziare la didattica digitale. Questi ultimi si sono rivelati essenziali e hanno permesso alla scuola di mantenere inalterata la sua operatività anche quando non è stato possibile svolgere le lezioni in presenza a causa dell’emergenza sanitaria. L’istituto salesiano Don Bosco-Ranchibile di Palermo, grazie alle scelte organizzative adottate dalla dirigenza, ha privilegiato durante il periodo emergenziale la salvaguardia del mantenimento della relazione con tutti gli studenti attraverso le diverse attività non solo didattiche ma anche culturali, che la scuola ha attivato a distanza in favore degli studenti, coinvolgendoli anche in orario pomeridiano.

A conclusione dei lavori, Giuseppe Zanniello, già professore ordinario di didattica e pedagogia speciale dell’università di Palermo, ha presentato la sua relazione sulle buone pratiche organizzative e didattiche in tempo di Covid-19.

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MGS Sicilia, approfondimento proposta pastorale 2021-2022: Capitolo II. La semina

Dal sito dell’ispettoria della Sicilia.

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E si, ci siamo! E’ arrivato il periodo della semina anche in Oratorio.

Dopo la necessaria preparazione del terreno, con l’aratura del campo e il tracciamento dei solchi, è giunto il tempo di deporre i semi e di attendere – “mossi dalla speranza” e con la proverbiale pazienza del contadino – che essi crescano e portino frutto, molto frutto.

Ed è proprio questo il processo che i membri dei Consigli di tutti i Gruppi e Associazioni dell’Oratorio hanno avviato lo scorso mercoledì, 17 novembre, nel corso di un arricchente incontro con il nostro concittadino, don Arnaldo Riggi, invitato a presentare la seconda parte della “PropostaPastorale 2021/2022” che riguarda proprio la “semina”, perché cerca di gettare le basi per poter poi camminare nel migliore dei modi.

Partendo da una rilettura del “sogno dei nove anni” – pagina “sacra” della nostra tradizione spirituale che tocca gli affetti, muove all’azione e genera identità -, don Arnaldo ha presentato l’hashtag che ci guiderà durante questo anno pastorale – #MakeTheDream – e che ci ricorda che il sogno della missione salesiana va costruito, non si può  improvvisare.

Saremo accompagnati, in questo percorso, non solo dalle parole di Maria  “Renditi umile, forte e  robusto” che  invitano Giovannino Bosco a lavorare sul suo carattere, ad assumere  una personalità tanto tenera quanto solida, ma anche da un maestro di vita  cristiana e di spiritualità giovanile, quale è San Francesco di Sales.

A questa premessa ha fatto seguito la consegna alla Comunità Educativa Pastorale di dieci “semi” da coltivare nella nostra specifica realtà sancataldese:

  1. Conversione disponibilità al cambiamento
  2. Riflessione discernere per distanziarsi dall’immediato e andare in profondità
  3. Relazione personale con Cristo Entrare in intimità con Gesù
  4. Dolcezza Essere “simpatici” … farsi voler bene
  5. Obbedienza Ascolto dell’altro. Essere obbedienti ai nostri padroni: i giovani
  6. Studio Discepoli perché disciplinati. Cura della formazione personale e comunitaria
  7. Guardarsi attorno Coltivare e allenare lo sguardo salesiano della realtà circostante
  8. Consapevolezza di sé Umili: fragili, bisognosi di Dio e degli altri. Forti: animo capace di resistere ai fallimenti. Robusti: uomini maturi nella fede e nella vita per non fuggire dal sacrificio della missione
  9. Concretezza Sguardo rivolto al cielo ma piedi ben saldati a terra! Giungere a scelte concrete senza restare troppo in aria.
  10. Ottimismo Testimonare la speranza e credere nei sogni

Un vero e proprio “decalogo” per i figli di un grande “sognatore”, un percorso  che richiede l’indispensabile passaggio dall’interpretazione alle scelte, affinché i semi producano frutto.

E se il “decalogo” può sembrare impegnativo, ancor di più lo è la premessa: saremo efficaci solo nella misura in cui saremo capaci di sognare “insieme”, capaci di vivere – insieme alla Chiesa tutta – il nostro percorso “sinodale”, perché – come ci ricorda spesso il nostro Ispettore – “da soli si va’ veloci, insieme si va’ lontano”.

A lavoro, dunque, nella certezza che, con l’impegno di tutti e di ciascuno, il raccolto sarà abbondante!

Luciano Arcarese

“Don Bosco Global Youth Film Festival”, l’attesa è finita: venerdì la Cerimonia Conclusiva

La cerimonia conclusiva del “Don Bosco Global Youth Film Festival”avrà luogo venerdì 19 novembre alle ore 18 nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, la città di Don Bosco. I vincitori nelle diverse categorie saranno proclamati da Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, don Gildasio Mendes (Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale), don Harris Pakkam (Direttore del Festival) e dal sig. Alberto Rodríguez (Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO).

Di seguito si riporta l’articolo pubblicato sul sito ANS.

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Una preparazione di quasi un anno, il coinvolgimento di migliaia di giovani da tutto il mondo, la collaborazione e l’accompagnamento di centinaia di salesiani nelle opere di oltre 110 Paesi… Tutto questo sta per raggiungere il suo culmine e trovare la sua sintesi, tra giovedì e venerdì, 18-19 novembre, con le serate conclusive del “Don Bosco Global Youth Film Festival”, il primo festival cinematografico mondiale salesiano.

Rispettando la sua natura di festival globale e digitale – tutto reso possibile grazie alla piattaforma www.dbgyff.com – non si avrà un’unica celebrazione conclusiva, ma in innumerevoli luoghi, a tutte le latitudini e lungo tutto i fusi orari, verrà reso omaggio alla creatività dei giovani e all’arte cinematografica, declinati con uno sguardo di speranza – quello che ha dato il tema e il senso più profondo al festival.

Sono già state organizzate delle cerimonie in ben 250 località di 50 diversi Paesi; tra questi ci sono molte realtà missionarie, dove la rappresentanza salesiana è ridotta, ma anche la stessa comunità cristiana è netta minoranza, come Emirati Arabi, Pakistan, Nepal, Bangladesh, Myanmar… Mentre nei Paesi dove è più consolidato il carisma di Don Bosco, come, per esempio, India o Brasile, è già tutto pronto per diverse manifestazioni di grande portata, cui è prevista la partecipazione diretta – nel rispetto delle normative vigenti e dei protocolli di sicurezza e di prudenza – di centinaia di giovani.

Ad ogni modo, la Cerimonia Conclusiva del Festival avrà luogo specificamente nel Teatro Grande di Valdocco, a Torino, la città di Don Bosco, venerdì 19 novembre, dalle 18 alle 19:30 (UTC+1). In quell’occasione, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, affiancato da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale; dal Direttore del Festival, don Harris Pakkam; e dal sig. Alberto Rodríguez, Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, che sostiene il DBGYFF, proclamerà i vincitori nelle diverse categorie previste (premi ai corti delle cinque sezioni; premi ai protagonisti; e i premi “tecnici”).

All’evento presenzieranno anche personalità del mondo cinematografico, come il regista e produttore Gjon Kolndrekaj, rappresentante della Gran Giuria; l’ospite d’onore, Cristina Priarone, Direttrice Generale di ROMA LAZIO FILM COMMISSION; e i Superiori dei Salesiani presenti in Italia, Spagna, Portogallo, Egitto, Libano, Israele, Palestina e Siria.

I 110 video finalisti, consegnati dalla Giuria Preliminare alla Gran Giuria per la scelta dei vincitori, saranno tutti caricati e visibili sul sito www.dbgyff.com in due tranche, tra giovedì 18 e venerdì 19: un altro modo per rendere omaggio e celebrare lo sforzo dei tantissimi giovani che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa.

La Cerimonia Conclusiva di Torino verrà trasmessa in diretta streaming dalle 18 alle 19:30 (UTC+1) sulle pagine Facebook dell’ANS @agenziaans e quella del festival in italiano @DBGYFFIT.

E saranno trasmessi allo stesso modo anche gli eventi conclusivi del DBGYFF realizzati nei vari Paesi, utilizzando, oltre alla pagina Facebook dell’ANS e del festival in italiano, anche le altre pagine linguistiche del festival, in inglese @DBGYFFHOPE – e spagnolo @DBGYFF.

InfoANS
DGBYFF

 

Salesiani Cooperatori Italia-Medio Oriente-Malta, ad aprile il IV meeting regionale dal titolo: “A braccia aperte”

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia-Medio Oriente-Malta sul IV meeting regionale di aprile 2022.

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L’Associazione dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia – Medio Oriente – Malta, organizza il suo IV Meeting Regionale, dopo le esperienze di Pesaro (2014), Palermo (2016) e Falerna (CZ) (2018) e dopo la lunga interruzione dovuta all’evento della Pandemia. Questo IV Meeting Regionale si svolgerà in presenza dal 22 al 24 aprile del 2022 a Chianciano Terme (SI), nella Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, presso l’Hotel Excelsior, nel rispetto dei vigenti protocolli di sicurezza previsti per il contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Il tema scelto, A braccia aperte, fa eco all’invito che in diverse occasioni Papa Francesco ha rivolto al Popolo di Dio. «Quando le braccia sono aperte – ha affermato egli stesso –, sono anche pronte ad un abbraccio sincero, ad un abbraccio affettuoso, un abbraccio avvolgente, un po’ come questo colonnato in Piazza San Pietro, che rappresenta la Chiesa madre che abbraccia tutti nella condivisione del viaggio comune». Il tema della accoglienza si coniuga, per noi cristiani, in una molteplicità di nuove sfide che il mondo di oggi ci presenta e in un contesto che ci interroga sulla nostra capacità di  discernere e di superare la cultura dello scarto a cui fa riferimento il Papa. Gesù di Nazareth, nella sua vita terrena, ha saputo accogliere uomini e donne che la cultura del suo tempo considerava “ai margini” della vita del popolo eletto. Pur consapevoli della fatica di un discernimento, che richiede il rispetto di tutti e rivendica il primato della coscienza di ciascuno, vogliamo contribuire, attraverso le riflessioni e le testimonianze di questo Quarto Meeting, a costruire una cultura dell’accoglienza e della integrazione, al di là di semplicistiche aperture, ma accettando la fatica di trovarci di fronte a non facili interrogativi. Per poter essere, ancora oggi, le braccia di Cristo che accolgono…

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "ca Associazione dei Salesiani Cooperatori ITALIA- MEDIORIENTE- MALTA I١ MEETING BRACCIA/ Save the date aperlê HOTEL EXCELSIOR CHIANCIANO TERME 22 24 APRILE 2022 www.salesianicooperatori.eu salesianicooperatorime@gmail.com"

RMG – Congresso internazionale delle Opere e dei servizi sociali salesiani per i giovani ad alto rischio

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nel quinto punto della sua “Proposta Programmatica” ha dichiarato: “Nel presente sessennio, la Congregazione in tutte le sue Ispettorie fa l’opzione radicale, preferenziale, personale – cioè da parte di ogni salesiano – e istituzionale a favore dei più bisognosi, dei ragazzi, delle ragazze e dei giovani poveri ed esclusi, con particolare attenzione alla difesa di coloro che sono sfruttati e vittime di qualsiasi abuso e violenza”.

In risposta a questo appello, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, Don Miguel Angel García Morcuende, ha invitato tutte le Ispettorie a partecipare al “Congresso Internazionale delle Opere e dei servizi sociali salesiani per i giovani ad alto rischio” che avrà luogo a Torino-Valdocco dal 28 settembre al 2 ottobre 2022.

L’incontro rappresenterà un punto di convergenza per valorizzare la cultura organica delle opere sociali, la riflessione sulle loro proposte evangelizzatrici e il lavoro in rete in questo importante ambiente dell’attività educativa e pastorale salesiana.

Il Settore per la Pastorale Giovanile salesiana, in linea con la Dottrina Sociale della Chiesa, con gli orientamenti degli ultimi due Capitoli Generali della Congregazione e con la Consulta Mondiale delle Opere Sociali del 2019, ha intrapreso un cammino di riflessione e di coinvolgimento delle varie esperienze delle “Opere e servizi sociali per i giovani a rischio” della Congregazione, cercando di rafforzare l’identità carismatica dell’azione pastorale realizzata in questo campo.

La celebrazione del Congresso Internazionale delle Opere e dei servizi sociali salesiani segnerà una tappa importante in questa opzione indicata dal Rettor Maggiore a tutta la Congregazione, e l’incontro a Valdocco – lì dove nacque tutta l’opera sociale di Don Bosco – darà un nuovo impulso per continuare a concretizzare il Sistema Preventivo in ogni contesto dove si svolge la missione salesiana tra i giovani più poveri e bisognosi.

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“Chiamati a riBellarsi”: l’iniziativa dell’associazione LaViarte per approfondire la Laudato Sì

Pubblichiamo l’iniziativa della Comunità Laudato sii (Salesiani di Santa Maria La Longa, Udine) su un ciclo di incontri che prendendo spunto dalla Laudato sii, propone pratiche per la gestione del bene comune.
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Sempre più nella nostra quotidianità e dalle notizie che ascoltiamo ci rendiamo conto di quanto una riflessione sui temi dell’ecologia integrale e della sostenibilità sia di fondamentale importanza per garantire un presente migliore e un futuro possibile al pianeta e a chi vive su di esso.
Il ciclo di incontri che vogliamo presentarvi prende spunto dall’Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco, esplorando applicazioni praticabili e ragionevoli negli ambiti della GESTIONE DEL BENE COMUNE, ALIMENTAZIONE, EDUCAZIONE e SALUTE, cercando di proporre un approccio integrale e integrato a queste tematiche, assumendo una prospettiva sociale che si fonda sul riconoscimento della dignità umana e dei suoi diritti fondamentali con una opzione preferenziale per i più poveri.
L’invito è rivolto a TUTTI, in quanto occasioni di incontro tra realtà diverse e conoscenza reciproca, dialogo e collaborazione, affinché si generi una rete di conoscenze ed esperienze, nel perseguimento e rigenerazione del Bene Comune e nell’interesse primario della tutela dell’essere umano.
Vi aspettiamo numerosi!
Per iscrizioni: https://forms.gle/U5uVPXLgwJ7xXNQ39

DDL Bilancio 2022, scuola cattolica: Soddisfazione di “Agorà della parità” per rifinanziamento fondo inclusione per alunni con disabilità

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà della parità sul DDL Bilancio 2022.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative – FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, hanno accolto con entusiasmo la  notizia che nel testo definitivo del DDL Bilancio 2022 viene rifinanziato per 70 mln. il fondo per  l’inclusione di studenti con disabilità nelle scuole paritarie. Tale fondo consentirà alle scuole di  incrementare le possibilità di accoglienza e inclusione con un importante beneficio per le famiglie degli  alunni disabili frequentanti. 

Si ringrazia pertanto il Governo per quanto deciso.  

Le associazioni prendono atto che, invece, non è stato dato seguito alla richiesta di costituzione di un  fondo strutturale munito delle quote consolidate al 2020 oltre a 320 milioni aggiuntivi per le scuole  d’infanzia paritarie al fine di mettere in sicurezza questo indispensabile servizio pubblico senza il quale  oltre 400.000 bambini non avrebbero accesso al primo grado di istruzione ed educazione, soprattutto  nelle regioni del Sud. 

Le associazioni dell’Agorà, pertanto, si appellano ai parlamentari dei diversi schieramenti affinché, in fase  di approvazione del DDL bilancio 2022, tale richiesta venga presa in considerazione anche per  compensare l’enorme quantità di risorse pubbliche destinate agli Enti Locali dal PNRR, per la costruzione  di strutture dedicate al comparto 0-6, senza tenere conto delle nostre scuole che esistono e operano in questo settore da decenni con un ruolo sussidiario indispensabile per le famiglie italiane. 

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale  

CNOS Scuola, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale  

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale  

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni  

Cdo Opere Educative – FOE, Massimiliano Tonariani, Presidente nazionale  

FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale  

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale  

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato

Scarica il Comunicato Stampa

Don Bosco Global Youth Film Festival, 1.686 i film in concorso. Il Rettor Maggiore: “Abbiamo dato la parola ai giovani per esprimere i loro sogni”

Si è svolta a Roma, nella Casa Generalizia del Sacro Cuore, la presentazione del Don Bosco Global Youth Film Festival, il concorso cinematografico che ha raccolto 1.686 film da 116 nazioni da tutto il mondo e che si sposterà a Valdocco il 18 e 19 novembre per la parte finale. Il tema dei film era quello della speranza, il cuore della Strenna 2021, e gli organizzatori hanno spiegato come quasi tutti abbiano seguito il filone della speranza.

Don Gildasio Mendes, consigliere generale per la Comunicazione ha aperto la conferenza stampa, esprimendo “la nostra grande gioia per questo evento significativo per i giovani, per tutti quelli che hanno girato il loro film per partecipare”. Si tratta di un “mezzo concreto per unire e coinvolgere i giovani di tutto il mondo, tramite i nostri delegati di Comunicazione sociale e le loro équipe”. Il festival, voluto dal Rettor Maggiore e promosso con un appello a tutta la congregazione, ha come scopo quello di “promuovere il protagonismo dei giovani, far ascoltare e diffondere in tutti i continenti la voce dei giovani. Questo festival è stato ispirato dal messaggio della Strenna 2021, che aveva come tema Mossi dalla speranza e cammina sulla visione di Papa Francesco che tante volte ha detto: Giovani, diventate artigiani del futuro, siate capaci di sognare, mettetevi in gioco puntando su grandi ideali. Ciascuno dei 1.600 film arrivati è un inno di speranza per una vita e un futuro migliore. Grazie a voi, giornalisti, per il lavoro che state svolgendo anche in questo periodo difficile: vogliamo invitarvi a essere ambasciatori della speranza insieme a noi e ai nostri giovani”.

Don Harris Pakkam, direttore del Festival, ha invece raccontato la genesi di questo concorso: “Da dicembre scorso abbiamo iniziato a pensare e immaginare questo festival, dopo la proposta del Rettor Maggiore. Si tratta di una esperienza unica, perché i giovani potevano caricare da soli i video sul sito, dal quale poi i giudici hanno potuto vedere i film e si potrà seguire anche il festival. Se attraverso questo festival possiamo radunare tutti i giovani del mondo, si realizzerà un sogno. Volevamo offrire loro uno spazio per esprimere i loro talenti, la loro creatività”. La giuria preliminare, composta da oltre cento persone in tutto il mondo, ha potuto guardare i film (un film è stato visto da tre persone) e fare una prima selezione. In questo momento, spiega ancora il direttore del Festival, “siamo alla fase della grande giuria, con dieci esperti da tutto il mondo, che sta valutando 110 film arrivati in finale, daranno un punteggio e assegneranno i 36 premi. Questo processo si concluderà la prossima settimana con la proclamazione dei vincitori”. “Vedendo gli sforzi dei nostri giovani nel realizzare questi film, voglio ringraziare loro e tutti i salesiani che li hanno accompagnati, incoraggiati. Ho visto tanta creatività, e credo che tanti hanno partecipato perché si è trattata di una iniziativa della congregazione”.

“Ci siamo detti: perché non pensare a qualcosa di simpatico, di grande come avrebbe fatto Don Bosco per i giovani? Oggi avrebbe chiesto qualcosa con gli strumenti a disposizione oggi. Devo dirvi che tante volte sperimento questa emozione di vedere questi giovani che prendono la parola per esprimere i loro sogni, le loro emozioni anche con la musica”. Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore ha spiegato come è nato il sogno del festival. “Voglio sottolineare il perché abbiamo sognato una iniziativa del genere. Tutti sappiamo che la pandemia, il lockdown sono stati periodi pesanti, con tanti problemi economici, di lavoro. Abbiamo voluto dare la parola ai giovani del mondo, lo abbiamo fatto pensando alla rete delle 134 nazioni della congregazione. I 1.686 film da 116 nazioni mi ha stupito: la più grande partecipazione viene dall’India, la seconda dall’Iran dove siamo stati fino a due anni fa e dove oggi non siamo presenti. Poi dalla Spagna, dall’Italia, dagli Stati Uniti, dalla Turchia: c’è qualcosa di bello che si muove. Siamo contenti di aver fatto questa iniziativa con il cuore di Don Bosco: l’anno prossimo faremo un altro festival per dare una opportunità di parola ai giovani”.

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