Brindisi, successo per il concerto di Natale del coro polifonico “Domenico Savio”

Da Brindisi, la notizia pubblicata da Brindisi Report.

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È stato un coinvolgente concerto di Natale, quello proposto dal Coro Polifonico Giovanile “Domenico Savio” di Brindisi, formato da ragazzi, giovani e adulti dell’oratorio salesiano di Via Appia. Il coro, nato poco più di un anno fa, nel settembre 2020, nel periodo più difficile della pandemia, si è esibito per la prima volta in concerto, in presenza, nella serata di giovedì 30 dicembre nel teatro della Casa Salesiana intitolato a Don Bosco, eseguendo una selezione dei più famosi canti della tradizione natalizia e non solo.

Guidata dal giovane Andrea Panzera, la Corale Giovanile “Domenico Savio” è riuscita, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria in atto, a preparare un bellissimo concerto di Natale, che ha regalato al pubblico presente un momento di gioia. Il concerto, presentato da Francesca Andriolo, si è svolto nel rispetto dell’attuale normativa anti Covid-19, che prevede Green Pass rafforzato e mascherine di tipo Ffp2, ed è stato trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’oratorio salesiano.

Il brano di Luca Carboni, “O è Natale tutti i giorni”, ha aperto il concerto del coro polifonico, proseguito poi con i più celebri canti della tradizione natalizia: da “Adeste Fideles”, canto che fa rivivere l’invito degli angeli ad adorare Gesù appena nato, ad “Astro del Ciel”, canto di origine austriaca scritto nell’Ottocento da Joseph Mohr; da “Joy to the World”, canto composto nel XVIII secolo, proposto dal coro nella rielaborazione di Monsignor Marco Frisina, a “Tu scendi dalle stelle”, canto composto nel 1754 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, proposto anch’esso nella versione di Frisina. Tra i canti non prettamente natalizi ma suonati spesso in questo periodo, l’intensa “Heal the world”, di Michael Jackson, canzone che invita alla pace per costruire un mondo migliore ed “Happy Xmas (War is over)” di John Lennon, del 1971, nato come brano di protesta contro la guerra in Vietnam. Eseguita anche come bis la celebre “We are the world”. Al termine del concerto natalizio Andrea Panzera ha ricordato una frase importante del santo fondatore delle congregazioni dei Salesiani, Don Bosco, secondo il quale: “Un oratorio senza musica è come un corpo senz’anima”. E con il saluto del responsabile dell’oratorio salesiano, don Dino Perulli, si è conclusa la bella serata musicale.

 

Castello di Godego – “Aiutati che il ciel t’aiuta”: i bambini confezionano doni natalizi per i carcerati

Quello che Don Bosco vide nelle carceri di Torino lo segnerà per tutta la vita. Non dimenticherà mai quelle «turbe di giovanetti, sull’età dei 12 ai 18 anni; tutti sani, robusti, d’ingegno svegliato; ma vederli là inoperosi, rosicchiati dagli insetti, stentar di pane spirituale e temporale, fu cosa che mi fece inorridire». Così, San Giovanni Bosco descrive l’esperienza di visita e assistenza alle carceri di Torino guidato dal suo formatore san Giuseppe Cafasso.

Ancora oggi l’opera di misericordia spirituale di «visitare i carcerati» non è passata né di moda, né di urgenza. Chiede solo di essere ri-visitata nella forma, a motivo delle circostanze della pandemia in cui ancora ci troviamo. Per questo, la Comunità Educativo Pastorale dell’istituto salesiano E. di Sardagna di Castello di Godego (formata da salesiani, docenti e giovani educatori) ha pensato di proporre ai 250 ragazzi della scuola media un’esperienza per cambiare prospettiva: unire le forze per sostenere i detenuti del carcere “Santa Bona” di Treviso. Non potendo andare a trovare fisicamente i carcerati, i ragazzi e la comunità educativa della casa salesiana si sono rimboccati le maniche. In fondo, la consapevolezza che ha animato l’intera iniziativa è la stessa che Don Bosco riscontrava nel suo cuore dopo quelle visite nelle carceri di Torino: «Chi sa se questi giovanetti avessero fuori un amico, che si prendesse cura di loro, li assistesse… chi sa che non possano tenersi lontani dalla rovina o almeno diminuire il numero di coloro che ritornano in carcere?».

La condivisione dell’iniziativa, inserita nel più ampio cammino di Avvento che per quattro settimane ha coinvolto tutta la casa salesiana, dai bambini delle elementari ai giovani dell’università, è stata sufficiente a raggiungere l’obiettivo. L’invito è sopraggiunto dalla parrocchia San Bartolomeo di Treviso e dalle associazioni che la animano. Grazie ai doni portati da casa, dalle famiglie dei ragazzi della scuola, sono state confezionate una trentina di borse natalizie contenenti ciascuna un asciugamano con prodotti per l’igiene personale, un dolcetto, dei calzini, un bloc-notes o quaderno per i carcerati. Molti dei ragazzi inoltre hanno scelto di scrivere e confezionare, di proprio pugno, un biglietto per augurare un buon santo Natale a ciascuna delle persone del carcere.

L’entusiasmo con cui i ragazzi di seconda media hanno raccolto i doni, con cui hanno diviso questi ultimi per tipologia e con cui hanno confezionato di giorno in giorno le borse (occupando i momenti liberi e di ricreazione delle loro giornate scolastiche!) lascia trasparire lo spirito con cui l’iniziativa è stata portata a termine.

“È proprio vero, in questo tempo di pandemia ci sono molte persone che attendono di tornare alla normalità… nel frattempo qualcun altro prova a fare una nuova normalità rimboccandosi le maniche – spiegano i salesiani di Castello di Godego – A ciascuno la possibilità di fare altrettanto: «aiutati che il ciel t’aiuta!». Qui nella casa salesiana del Sardagna è già realtà”.

InfoAns

Lancio mondiale della Strenna 2022: intervista al Rettor Maggiore

Martedì 28 dicembre si è tenuta la proiezione mondiale della Strenna 2022 e l’intervista con il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, durante la quale il Successore di Don Bosco ha affrontato numerosi temi legati proprio alla Strenna per il prossimo anno: “Fate tutto per amore, nulla per forza”.

L’intervista è stata condotta da don Silvio Roggia, del Dicastero per la Formazione, e trasmessa Live sulla pagina Facebook di ANS, grazie alla collaborazione con IME Comunicazione.

All’evento si sono uniti i confratelli provenienti da tutte le Regioni, che hanno dialogato con il Rettor Maggiore attraverso la piattaforma online Zoom.

La presentazione della Strenna è sempre un momento che coinvolge tutta la Famiglia Salesiana nell’accogliere il dono, da parte del Rettor Maggiore, Padre e Centro di unità, del tema ispiratore dell’anno pastorale, che invita a guardare nella stessa direzione sui passi di Don Bosco, verso le necessità dei giovani e della società odierna.

A Natale, la Basilica di Don Bosco a Roma diventa una mensa di franternità

La Basilica di San Giovanni Bosco diventa una mensa per le persone più fragili e povere, condividendo con loro il pranzo della giornata di Santo Stefano. È questo l’appuntamento organizzato presso la Parrocchia più grande a Roma per numero di abitanti. Forti dell’esperienza che l’Associazione La Goccia – associazione che opera presso il centro Caritas parrocchiale del Don Bosco- propone da più di due decenni, i volontari delle Parrocchie della Prefettura XX hanno realizzato il pranzo del 26 dicembre avendo come speciale location proprio il Tempio Don Bosco.

“La nostra Basilica – spiega il parroco, don Roberto Colameo – vuole riprodurre così lo spirito della grotta di Betlemme, dove Dio incontra l’umanità povera: da luogo della celebrazione liturgica a luogo della celebrazione di quella fraternità riscoperta dalla riflessione sinodale che stiamo vivendo”.

La parrocchia Don Bosco ospita la mensa della Prefettura XX della Diocesi di Roma e per il pranzo del 26 ha accolto oltre 120 persone tra volontari e utenti appartenenti alle nove parrocchie. “L’iniziativa diventa il segno di una collaborazione che si è estesa nel territorio per far fronte alle esigenze legate alla pandemia e che si gioca in una porzione più ampia di territorio, che va oltre i confini delle singole parrocchie: davvero, l’ ‘unione fa la forza’”, ha aggiunto il parroco.

Come spiega Maurizio Pisano, responsabile Caritas parrocchiale e membro della Goccia: “Sono persone che seguiamo tutto l’anno, o non hanno fissa dimora o vivono un forte disagio economico. Oltre alla classica tombola – prosegue – ognuno offre qualcosa di sé. C’è chi racconta barzellette, chi canta, e chi suona. Stiamo insieme e viviamo una giornata in famiglia”.

Tutto questo non sarebbe possibile senza l’impegno e la dedizione dei tanti che si dedicano gratuitamente, a cui va il pensiero di don Roberto: “Un grazie va ai volontari, fratelli tra fratelli che, come dice Papa Francesco, hanno fatto come Maria con Sant’Elisabetta: non hanno esitato ad uscire dalla loro famiglia, dalle loro comodità per portare, con il loro servizio, la loro presenza e il loro impegno nell’organizzare questo pranzo, Gesù ai fratelli”.

InfoAns

UPS, corso di teologia spirituale su San Francesco di Sales

“Tutto per amore, niente per forza” – Storia e spiritualità di San Francesco di Sales (TB1420) – Corso di teologia spirituale

Sono ormai passati 400 anni dalla morte di San Francesco di Sales. Egli viene descritto da Pio IX come uno di quei santi inviati da Dio per illuminare la Chiesa nei momenti difficili. Egli era, secondo Papa San Giovanni Paolo II, il “dottore dell’amore divino, e non aveva pace finché i fedeli non accoglievano l’amore di Dio, per viverlo in pienezza, volgendo il loro cuore a Dio e unendosi a Lui”.

La sua tesi principale è che ognuno, a modo suo, nel luogo in cui vive e lavora, può essere felice e diventare santo. La santità per il santo savoiardo non era riservata solo ai monaci, religiosi o sacerdoti. Al contrario, la strada della santità era aperta a tutti. A quattro secoli della sua morte, fino ad oggi, è questo un tema ancora molto attuale.

In occasione del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, l’Istituto di Teologia Spirituale dell’Università Pontificia Salesiana organizza un corso sulla Storia e Spiritualità di San Francesco di Sales.

Il corso è composto da tre parti principali:

  • Parte storica: San Francesco di Sales viene collocato nel suo tempo, l’ambiente storico, sociale ed economico per approfondire e conoscere la sua vita, dalla nascita, alla formazione scolastica a Parigi, i momenti di crisi spirituale, lo studio universitario a Padova, la missione nella Chablese e la vita vescovile fino alla morte avvenuta improvvisamente a Lyon.
  • Parte letteraria: introduce agli scritti di Francesco. Una selezione di lettere, opuscoli, brani di sermoni vengono letti e analizzati. Sono discusse ampie parti dell’Introduzione alla vita devota, conferenze alle Visitandine e capitoli del Trattato dell’Amore di Dio.
  • Parte tematica: attraverso la scelta di alcuni temi, si cerca di approfondire la conoscenza dell’eredità di San Francesco ed esplorarne le idee principali. Per esempio, è illustrato il suo insegnamento riguardo alla direzione spirituale, il significato dell’amicizia, come comportarsi nei momenti di tristezza. Questa analisi è condotta confrontando le idee di Francesco di Sales con il pensiero di altri autori, antichi e contemporanei.

Il corso è aperto a tutti coloro che, in occasione del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, desiderano conoscere meglio la vita e i suoi scritti. Ogni martedì pomeriggio dal 22 febbraio al 17 maggio, dalle 15.00 alle 17.25

Il docente è il professore Wim Collin, salesiano fiammingo. Attualmente è professore aggiunto nell’Istituto di Teologia Spirituale della Facoltà di Teologia presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma. Tiene corsi sulla spiritualità di San Giovanni Bosco, la storia della congregazione salesiana, la storia dell’Ottocento Torinese, la metodologia del lavoro scientifico.

La partecipazione è gratuita. Chiediamo gentilmente di iscriversi tramite email a francescodisales2022@unisal.it
Gli incontri saranno in presenza, all’indirizzo email sarà possibile richiedere la registrazione.

Il corso è una occasione eccellente per approfondire la conoscenza della spiritualità e la teologia di San Francesco di Sales in quest’anno giubilare.

“La grazia che desidero per voi, è mantenervi uniti a questo santo Salvatore che viene per raccoglierci tutti intorno a lui e tenerci sempre sotto il vessillo della sua santissima protezione, come il pastore che si prende cura delle sue pecore e del suo gregge o come la regina delle api, tanto attenta nei loro confronti che si dice non esca mai dall’alveare senza essere circondata da tutto il suo piccolo popolo.”
(Sermon I, Œuvres: Tome IX, Sermons: Vol III, 14.)

Torre Annunziata – I magistrati torresi in aiuto dei Salesiani Don Bosco

Dal sito TorreSette.

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Raccolta fondi dei magistrati del Tribunale di Torre Annunziata per sostenere le attività dei Salesiani Don Bosco. “La sottosezione ANM di Torre Annunziata ha organizzato la raccolta fondi ‘Più forti…Insieme’ per offrire un contributo ai Salesiani di Don Bosco che operano nel territorio”. Scrive così Gabriella Ambrosino, giudice del Tribunale di Torre Annunziata, sulla piattaforma GoFundMe, dove da pochi giorni ha lanciato l’iniziativa.

“I Salesiani di Don Bosco operano nel territorio attraverso l’Associazione Piccoli Passi Grandi Sogni, che ha fondato, tra le altre, le Comunità Alloggio Mamma Matilde e Peppino Brancati, che accolgono minori allontanati dai nuclei familiari, e il Centro Diurno Polifunzionale ‘Casa Valdocco’ che completa l’offerta educativa già presente con l’Oratorio – continua il magistrato -. Le somme raccolte verranno utilizzate per aiutare i Salesiani a rafforzare l’offerta educativa, di cura e di accoglienza di minori e giovani in difficoltà”.

La campagna, che al momento ha raccolto oltre 2.700 euro è raggiungibile al link https://gf.me/v/c/4srp/pi-forti-insieme

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Vaticano – “Coraggiosi, i salesiani!”. Papa Francesco riceve organizzatori e artisti del Concerto di Natale in Vaticano 2021

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – Al mattino di oggi, mercoledì 15 dicembre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza i promotori, gli organizzatori e gli artisti del Concerto di Natale in Vaticano, promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, e il cui ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Pontificia “Scholas Occurrentes” e della Procura Missionaria salesiana “Missioni Don Bosco” di Torino. Da parte salesiana hanno partecipato all’udienza il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e don Daniel Antúnez, Presidente di “Missioni Don Bosco”, insieme con don Simon Zakerian, Direttore dell’opera di Al Fidar, in Libano, e don Danijel Vidović, incaricato dell’accoglienza presso la Casa Madre dei Salesiani a Torino.

“Il Natale ci invita a fissare lo sguardo sull’evento che ha portato nel mondo la tenerezza di Dio – una parola che sottolineo, tenerezza, ci manca tanto – e così ha suscitato e continua a suscitare gioia e speranza. Tenerezza, gioia, speranza: sentimenti e atteggiamenti che anche voi artisti sapete ravvivare e diffondere con i vostri talenti. Grazie” ha esordito il Pontefice, creando subito un clima di grande apertura con l’uditorio.

Poi, dopo aver richiamato le espressioni di tenerezza presenti nella vita quotidiana (le carezze tra fidanzati, la cura dei genitori per i propri figli), così come nella scena del presepe, il Papa ha parlato della gioia frutto dell’amore: quella stessa gioia che sanno suscitare sempre i bambini, cioè i destinatari dei progetti sostenuti dal Concerto di Natale.

“Nel Concerto di Natale voi offrite le vostre qualità artistiche per sostenere progetti educativi, destinati soprattutto a bambini e ragazzi in due Paesi che versano in condizioni assai precarie: Haiti e il Libano” ha continuato il Santo Padre, che non ha mancato di dare lui stesso una carezza ai salesiani, aggiungendo: “Coraggiosi, i salesiani, che sempre inventano qualche cosa per andare avanti. E questa è promessa di vita”.

Con uno sguardo alle tante difficoltà del mondo di oggi, il Santo Padre ha poi rimarcato che “la pandemia ha purtroppo aggravato il divario educativo per milioni di bambini e adolescenti esclusi da ogni attività formativa. E ci sono altre ‘pandemie’ che impediscono il diffondersi della cultura del dialogo e della cultura dell’inclusione. Oggi domina la cultura dello scarto, purtroppo”.

Ma a fronte di questo, “la luce del Natale ci fa riscoprire il senso della fratellanza e ci spinge alla solidarietà con chi è nel bisogno. E voi nell’arte subito create fratellanza; davanti all’arte non ci sono amici e nemici, siamo tutti uguali, tutti amici, tutti fratelli. È un linguaggio fecondo il vostro”.

L’intervento del Pontefice si è chiuso con un autentico inno all’educazione, che ogni salesiano potrebbe fare proprio: “Investire nell’educazione significa far scoprire e apprezzare i valori più importanti e aiutare i ragazzi e i giovani ad avere il coraggio di guardare con speranza al loro futuro. Nell’educazione abita il seme della speranza: speranza di pace e di giustizia, speranza di bellezza, speranza di bontà; speranza di armonia sociale”.

Dopo i ringraziamenti finali, il Papa si è congedato dai presenti augurando a tutti loro “Buon Natale di fraternità e di pace”.

Il Concerto di Natale in Vaticano 2021, giunto alla 29° edizione, avrà luogo domani, giovedì 16 dicembre, alle ore 19:00 (UTC+1) presso l’Auditorium Conciliazione a Roma, e verrà mandato in onda alla Vigilia di Natale su Canale 5, in prima serata. Le grandi voci internazionali del pop, del rock, del soul, del gospel, della lirica, si esibiranno per festeggiare insieme la ricorrenza del Natale in un concerto che ripropone i motivi più classici e più evocativi della festa e che ogni anno costituisce anche uno sprone alla solidarietà.

Messaggio del Papa
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Verso una nuova proposta culturale – Convegno PGS

Dal sito delle FMA.

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Roma (Italia). L’11 dicembre 2021, a Roma presso Villa EUR, si è svolto il Convegno Nazionale delle Polisportive Giovanili Salesiane (PGS) sul tema “Verso una nuova proposta culturale”, nel contesto dell’incontro annuale dell’Associazione, svoltosi il 10 e 11 dicembre, in cui erano presenti la Giunta e il Consiglio Nazionale, i Presidenti Regionali, i Consiglieri emeriti e le Referenti regionali Figlie di Maria Ausiliatrice.

La finalità del Convegno era di dare avvio al percorso di rilettura – che sarà portato avanti da una Commissione costituita da Presidenti, Referenti FMA, giovani e alleducatori – della proposta culturale PGS dalle origini ad oggi, quale scelta carismatica per orientare le azioni future alla luce dei mutamenti socio-culturali, per essere significativi sul territorio.

“Sentiamo forte la necessità di rivedere la proposta culturale delle Polisportive Giovanili Salesiane. Non faremo altro che andare a rivedere con gli occhi dell’oggi le scelte fondamentali contenute all’interno del nostro Statuto. È bello che un’Associazione come la nostra si rimetta in discussione tenendo al centro lo stile, l’identità”, ha detto l’Avvocato Ciro Bisogno, Presidente Nazionale PGS, in apertura del Convegno.

Nei saluti ai partecipanti, suor Francesca Scibetta, Referente Nazionale FMA, ha ricordato gli obiettivi della PGS, “raggiungere il cuore dei ragazzi e dei giovani attraverso lo sport, per aiutarli nella crescita integrale nello stile che ci ha insegnato don Bosco” con scelte chiare: la scelta dei giovani, dell’educazione, dello sport, del contesto culturale, del volontariato, del territorio, la scelta associativa.

Suor Mara Tagliaferri, Presidente del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane (CIOFS) da poco in carica, nell’augurare un buon lavoro ha richiamato le finalità dell’Associazione presenti nello Statuto PGS e un pensiero di Don Juan Vecchi, 8° Successore di Don Bosco, riguardo allo sport: “È un’esperienza che offre l’opportunità di partecipare all’elaborazione della cultura e della vita del territorio, aiuta a crescere umanamente le singole persone. È un tema all’interno del quale è possibile far sorgere domande di senso e intessere rapporti”.

Il moderatore del Convegno, Dott. Luca Caruso, giornalista e portavoce della Fondazione Ratzinger, ricordando le parole di Papa Francesco alle Capitolari dell’Istituto FMA, che invitava a considerare il tempo presente come kairós – un tempo favorevole per lasciarsi interrogare – ha presentato i relatori e introdotto suor Lucia Piva, Referente Regionale FMA Veneto e Friuli Venezia Giulia, presenza storica nell’Associazione, che ha condotto i partecipanti a ripercorrere il percorso della proposta culturale e formativa nel corso di 50 anni di cammino delle PGS.

Suor Lucia ha sottolineato come l’Associazione nel corso degli anni si sia sempre lasciata interpellare dai cambiamenti culturali e dalle tematiche attuali del mondo giovanile, promuovendo Assemblee per ri-comprendere i valori e affrontare le nuove sfide.

“Educare attraverso lo sport, una scommessa ancora valida” è il titolo-affermazione dell’intervento della Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Chiara Cazzuola, che ha attinto all’esperienza personale di Delegata locale e ispettoriale FMA delle PGS nell’Ispettoria toscana. Facendo riferimento alle origini, all’intraprendenza dei Fondatori, alla loro capacità di cogliere i bisogni dei giovani  e all’aspetto ludico del Sistema Preventivo, la Madre ha parlato della forza educativa di un ambiente in cui potersi esprimere liberamente, caratterizzato dal clima di famiglia, in cui la persona, con le sue risorse e capacità, è al centro; dell’educazione alla corporeità e a un sano agonismo; dell’accompagnamento in un cammino di maturazione umana da parte di adulti allenatori-educatori che partecipano alla vita dei giovani, si interessano dei loro problemi, li ascoltano, insegnano le regole per la vita.

Inoltre, ha ricordato Madre Chiara, “per noi, Famiglia Salesiana, è importante che ci sia una Comunità Educante. (…) Questo essere ‘insieme’ per noi è una forza. I ragazzi ci sentono forti quando vedono un’azione convergente”, in cui si cerca l’obiettivo della loro crescita. Questa ricchezza carismatica dell’essere insieme, oggi particolarmente sembra carica di profezia, perché se vogliamo andare avanti dobbiamo camminare insieme, soprattutto nel campo dell’educazione”. La Madre ha concluso incoraggiando le PGS a guardare al futuro con fiducia e speranza, mettendo al centro i giovani e le loro passioni.

La Prof.ssa Isabella Cordisco, Docente di Sociologia presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, ha affrontato il tema: “La scelta dello sport in una società dinamica”. Sulla base di alcuni passaggi storico-sociologici, ha messo in luce come lo sport sia sempre più manifestazione di individualismo e di spettacolo, con l’esaltazione della prestazione, della competizione, del gioco estremo. “La relazione dice chi siamo”: a partire da un approccio relazionale, ha proposto all’assemblea riscoprire lo sport come fattore di riscoperta identitaria e bene pubblico carico di valori, che porta beneficio alla persona e alla società.

Nell’intervento “La scelta del volontariato espressione di una realtà associativa attenta ai bisogni del territorio” l’Avvocato Andrea Farina, Docente di Diritto e Legislazione presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, utilizzando la metafora del viaggio –  con un punto di partenza, una mappa e una meta – ha descritto il tempo attuale come un momento di discontinuità storica, in cui è necessario entrare dentro la complessità e fare rete con il territorio, senza perdere il carattere volontario dell’Associazione e promuovendo la coesione sociale. “Con il progetto culturale dovrete mettere a disposizione una mappa chiara, semplice e pratica che possa orientare l’Associazione sia a livello centrale che periferico o territoriale”, è stata la sua indicazione.

A conclusione del Convegno, il Presidente, Avv. Ciro Bisogno, ha ringraziato i relatori per i preziosi contributi alla riflessione, che aiutano a ridefinire la collocazione dell’Associazione nei tempi odierni, per continuare nella rielaborazione della proposta culturale.

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IUSVE, Pietro Zuccotti, studente di Advertising & Marketing è Alfiere della Repubblica

Dal sito dello IUSVE.

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Pietro Zuccotti, studente del corso di Baccalaureato in Advertising & Marketing dell’ Area di Comunicazione ed educazione dello IUSVE, è stato insignito dal Presidente Mattarella, del titolo di Alfiere della Repubblica. Pietro è stato segnalato per  l’impegno nel volontariato sociale, in attività pedagogiche e alla promozione  e conservazione storica del territorio.
Tra le varie iniziative che ha seguito, è doveroso citare la realizzazione di un libretto di educazione stradale, messo poi a punto dalla Polstrada di Verona.
Un bel esempio di impegno verso il prossimo e di cura della casa comune.

Complimenti da tutto lo IUSVE.

Sito IUSVE
Approfondimento

Servizio Civile con i Salesiani 2021: a disposizione 1.172 posti per Italia ed Estero

Sono 1.172 i posti concessi sui progetti in Italia e all’estero finanziati a Salesiani per il Sociale aps per gli aspiranti volontari del Servizio Civile Universale ordinario. Il bando scadrà il 26 gennaio 2022.

Per il servizio civile in Italia, ci sono 1.081 posti per il  bando scu ordinario a cui si aggiungono i 28 posti del DEL – DIGITAL EDUCATION LABQuest’ultimo programma è la novità del bando di quest’anno, ovvero il Servizio civile digitale che coinvolge Salesiani per il Sociale con il Consorzio Zenit in Toscana, le Ispettorie salesiane dell’Italia Meridionale e della Sicilia ed Emmaus Foggia.

Per il servizio civile all’estero, con Salesiani per il Sociale e il VIS ci sono a disposizione 63 posti in Brasile, Angola, Namibia, Ghana, Senegal e in Europa in Albania e Spagna. I posti sono così suddivisi:

  • 6 progetti Salesiani per il Sociale per 53 posti
  • 3 progetti VIS per 10 posti

La progettazione è stata presentata a maggio e ha visto impegnato il personale della sede nazionale in co-programmazione con il Vides e con la Lega nazionale delle cooperative e mutue, mentre la co-progettazione ha coinvolto anche la Caritas e la Acli.

“Coinvolgere oltre 1000 giovani nell’esperienza del Servizio Civile Universale dei Salesiani per il Sociale rappresenta una opportunità  di civiltà fondamentale per i giovani che vi partecipano e per l’intero Paese perché in grado di promuovere in maniera operativa la cultura del volontariato, della solidarietà, dell’inclusione sociale, dell’aiuto verso i più fragili: valori fondanti della nostra società assediata dal virus dell’egoismo e del primato del profitto”, dice don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

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