Centenario della nascita di Vera Grita, intervista a Maria Rita Scrimieri

In occasione del centenario della nascita della Serva di Dio Vera Grita, Laica, Salesiana Cooperatrice, avvenuta il 28 gennaio 1923, il Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” (OTV), la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) e i Salesiani Cooperatori hanno proposto come momento di Famiglia Salesiana un’intervista online a Maria Rita Scrimieri, Coordinatrice del Centro Studi “OTV”, sabato 21 gennaio in onda sui canali di ANS e sulla pagina Faceebook di Don Bosco Italia. A condurre l’intervista, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana. L’intervista è disponibile anche in Inglese – Francese – Spagnolo – Portoghese.

“Le tappe fondamentali della vita di Vera Grita le distinguo in tre momenti – ha spiegato  Maria Rita Scrimieri -: il primo, la formazione umana con la famiglia, il secondo dai 21 anni fino a quando inizia l’insegnamento e poi l’ultimo periodo della sua vita, la sua esperienza mistica nella quale il Signore le comunica l’opera dei Tabernacoli Viventi”. Una vita breve, quella di Vera Grita, morta a soli 46 anni, attraversata però da episodi significativa che l’hanno segnata, condizionato anche il suo decorso: “Nella prima parte della sua vita cresce in una famiglia di fede, che però vive la crisi economica del ’29, che provocherà lo spostamento della famiglia da Roma a Savona, e Vera con la sorella andranno ospiti nella casa di due zie paterne in Sicilia, per aiutare la famiglie. Qui entrambe frequenteranno le FMA di Modica”, racconta ancora Scrimieri. Quando la famiglia si riunisce a Savona, il lutto della perdita del padre rimette in discussione la sua vita, deve lasciare gli studi e lavorare per aiutare la famiglia. “A 21 anni Vera incontra la croce: durante il bombardamento del 1944 di Savona, viene travolta dalla folla che scappa, rimarrà a terra per ore e le conseguenze di questo schiacciamento le porterà per sempre sul suo corpo, con febbri e polmoniti frequenti e altre malattie che sopravverranno negli anni successivi”.

Inizia quindi una fase di sofferenza fisica che forgia però la fiducia, la fede, la speranza e la carità in Vera Grita, anche quando frequenterà gli ospedali. Un’esperienza mistica, quella di Vera, che la porterà a scrivere tredici quaderni di pensieri e appunti, che sono conservati a Savona e sono stati anche pubblicati in un volume, “Portami con te”.

“Portami con te esprime – aggiunge Scrimieri – in modo semplice l’invito di Gesù fatto a Vera. Dove portami con te? Dove vivi, Vera viene educata e preparata da Gesù a vivere in unione con Lui e lei con Lui. Gesù vuole entrare nella vita di Vera, nella sua famiglia, nella scuola dove insegna. Un invito rivolto a tutti i cristiani, Gesù vuole uscire dalla Chiesa di pietra e vuole vivere nel nostro cuore con l’Eucaristia, con la grazia della permanenza eucaristica nell’anima. Vuole venire con noi dove andiamo, per vivere la nostra vita familiare, e vuole raggiungere vivendo in noi le persone che vivono lontane da lui”.

Don Bosco Roma, tutto pronto per i festeggiamenti del Santo Patrono

Pubblichiamo il comunicato stampa della Parrocchia Don Bosco di Roma sui festeggiamenti del santo patrono.

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Don Bosco Roma: unico quartiere della Capitale che prende il nome dalla parrocchia di riferimento, si appresta a festeggiare il suo Santo Patrono. Don Bosco, popolare e popoloso, è legato a stretto giro alla figura del Santo piemontese. Cuore delle feste sarà la basilica Don Bosco, a partire già da domenica 22 gennaio con la solenne celebrazione eucaristica delle 11:00 presieduta da Don Stefano Martoglio, vicario del Superiore mondiale dei salesiani, a cui farà seguito l’incontro con la nutrita comunità educativa pastorale.

Tra i tanti appuntamenti segnaliamo che il 24 gennaio in occasione del 400° dalla morte di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e della Congregazione Salesiana, sarà presente don Pier Fausto Frisoli, Procuratore Generale della Congregazione Salesiana. Dopo la celebrazione delle 18:00, Frisoli presenterà la lettera apostolica di Papa Francesco “Totum Amoris est”.

Dedicato alla famiglia salesiana l’appuntamento del 26 con il Postulatore per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana don Pierluigi Cameroni, che alle 19:00 condurrà l’incontro dal titolo “La bellezza del Vangelo secondo il carisma salesiano”, mentre il Rettor Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana don Andrea Bozzolo, il 27 alle 19:00, incontrerà gli universitari sul tema “Fede e cultura, un richiamo di libertà”. Entrambi gli appuntamenti saranno preceduti dalla celebrazione eucaristica.

Il 29 alle 11:00 sarà il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinal Pietro Parolin, a celebrare l’Eucarestia in basilica. Sono stati invitati il prefetto di Roma Bruno Frattasi, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente del VII Municipio, Francesco Laddaga. Nel pomeriggio, in basilica alle 16:30, si terrà il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri. A seguire il cardinal Cristobàl Lopez Romero, arcivescovo di Rabat in Marocco, presiederà la celebrazione delle 18:30.

Il 31 gennaio, giorno della solennità, si raccoglieranno in Basilica tutti i ragazzi/e delle scuole e nel pomeriggio il cardinale Robert Sarah, dopo la celebrazione delle 18.00, presiederà la processione con le insigni reliquie di san Giovanni Bosco e san Domenico Savio.

Il 3 febbraio alle 19:30, presso il Cinema Teatro Don Bosco in via Publio Valerio 63, si terrà la proiezione del film “Brado”, a seguire Kim Rossi Stuart e don Fabio Rosini, moderati da Gigi De Palo, commenteranno il film in sala. L’evento rientra nell’ambito della rassegna cinematografica CineMeet.

Salesiani per il Sociale, due webinar per conoscere il Servizio Civile all’estero

Salesiani per il Sociale APS organizza due webinar per fa conoscere l’esperienza del Servizio Civile all’estero. Con il bando 2022, per l’esperienza all’estero ci sono 76 posti a disposizione per 9 progetti da svolgere in questi paesi: Albania, Spagna, Ghana, Angola, Senegal, Namibia e Brasile. Il Servizio civile all’estero, oltre alla retribuzione base del SCU, offre una indennità giornaliera e il rimborso di vitto e alloggio.

“Un anno di servizio civile in Albania, Spagna, Ghana, Angola, Senegal, Namibia e Brasile con i salesiani significa essere accolti in un clima di famiglia e di amicizia nelle nostre case salesiane ed avere la possibilità di crescere insieme nel servizio educativo ai più piccoli nel cortile di un Oratorio. Costruiamo così una società più accogliente, più inclusiva ed soprattutto in pace”, dice don Francesco Preite, presidente nazionale di Salesiani per il Sociale.

I due webinar si svolgeranno in queste date per dare informazioni sulla candidatura, progetti, sedi, SCU in generale:

24/01/2023
ore 11.30-12.30
07/02/2023
ore 11.30-12.30
Per iscriversi,  inviare un’email a scu.estero@salesianiperilsociale.it

“Artemide Zatti. Santo salesiano amico dei poveri”. Pubblicato il libro sulla sua beatificazione e canonizzazione

Dall’agenzia ANS.

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(Roma, 16 gennaio 2023) – La canonizzazione di Artemide Zatti realizzata il 9 ottobre 2022 a Roma rivive in un libro bilingue, italiano e spagnolo (Artemide Zatti. Santo salesiano amico dei poveri. Edizione S.D.B., pp. 136) che raccoglie discorsi e documenti relativi non solo a questo evento, ma anche alla beatificazione. Editorialmente il volume è curato da don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana.

Il libro è soprattutto fotografico, con immagini di Gregorz Galazka e testi del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime. Vi vengono raccolti anche i discorsi e le omelie pontificie. Varie foto provengono dall’Archivio Salesiano Argentino, dall’ANS e dal Vaticano. Nel suo insieme è come trovarsi una documentazione dal valore storico che certamente può far conoscere meglio questa figura di santo infermiere e salesiano coadiutore. È, quest’ultima, una vocazione specifica salesiana alla quale teneva moltissimo lo stesso fondatore, San Giovanni Bosco.

“Sant’Artemide Zatti – ha scritto in una lettera che accompagna il volume Don Á.F. Artime – ci ha riportati alla santità semplice, ma esigente dei salesiani impegnati nel lavoro quotidiano e ci ha fatto riscoprire aspetti della nostra storia forse troppo presto messi nel dimenticatoio. Papa Francesco più volte ha richiamato la nostra memoria ed attenzione alla Patagonia salesiana, autentico paradigma di fatica generosa e di donazione indiscussa a Dio e al prossimo”.

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Genzano, per la festa di Don Bosco i giovani incontrano don Luigi Ciotti

Pubblichiamo il comunicato stampa della Casa Salesiana di Genzano sull’incontro con don Luigi Ciotti del 31 gennaio.

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Il 31 gennaio, in occasione della festa liturgica di San Giovanni Bosco, l’oratorio salesiano di Genzano, in collaborazione con la Parrocchia Santissima Trinità, il Comune di Genzano di Roma e la BCC Colli Albani, organizza un incontro per i giovani con don Luigi Ciotti. All’incontro, che si svolgerà alle ore 18 nel cinema teatro Cynthianum, parteciperanno il Vescovo della Diocesi di Albano, mons. Vincenzo Viva, il parroco don Pietro Massari, il sindaco di Genzano, Carlo Zoccolotti, Giampiero Cioffredi, delegato del presidente della Regione Lazio per la legalità e sicurezza. A dialogare con don Luigi Ciotti saranno i giovani dell’oratorio salesiano, gli Scout, i ragazzi della Polisportiva Giovanile Salesiana, dell’associazione Arcipelago e alcuni studenti delle scuole superiori di Genzano.

Nel giorno in cui la Chiesa e la Famiglia Salesiana sono in festa per la memoria di Don Bosco, far incontrare ai giovani di Genzano don Luigi Ciotti è un segno dell’impegno per richiamare il sistema educativo di Don Bosco che voleva i suoi ragazzi “buoni cristiani e onesti cittadini”.

La giustizia sociale, la lotta alle organizzazioni criminali, la tutela del bene comune e, soprattutto, la sensibilizzazione dei giovani a una cultura dell’impegno e del servizio per gli altri sono i pilastri dell’attività di Libera e di don Ciotti, ma sono anche un tratto comune con l’azione educativa e carismatica dei Salesiani.

“Ho conosciuto don Luigi Ciotti più di trent’anni fa in montagna durante un incontro di formazione di giovani preti salesiani. Mi ricordo che mi trasmise il suo grande amore a don Bosco come prete torinese. Non ho mai dimenticato il suo racconto della sua ordinazione sacerdotale dove erano presenti i tanti esclusi dalla città di Torino. Un’assemblea davvero originale che ben rappresentava il popolo delle periferie. Quanto diversa quella celebrazione da quella vissuta da noi neosacerdoti dove tutto era definito è programmato, dove l’assemblea era composta da gente per bene – spiega don Maurizio Verlezza, direttore dell’Opera salesiana di Genzano -. Da quel giorno non l’ho più perso di vista, con lui è nata una bellissima amicizia. In tutte le case in cui sono stato l’ho inviato a parlare ai giovani. Quando sono arrivato a Genzano mi sono confrontato con i responsabili dell’oratorio, ne ho parlato con il parroco, il vescovo e il sindaco. Così è nato l’incontro del 31 gennaio: sarà un’occasione unica per far dialogare i giovani e don Ciotti sulla legalità. Si tratta dell’inizio di un percorso per la formazione dei giovani alla legalità sulla stregua di don Bosco che ci vuole onesti cittadini e buoni cristiani”.

Italia – “Amato Padre Don Bosco, la tua famiglia oggi è qui accanto a te”. Concluse le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Si sono concluse nella mattinata di domenica 15 gennaio le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2023. La Messa presieduta nella Basilica di Maria Ausiliatrice dal Rettor Maggiore e Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana, Don Ángel Fernández Artime, ha rappresentato il vertice spirituale e comunitario di quest’appuntamento, mentre la successiva sessione conclusiva ha permesso di tirare le fila dell’evento e di proiettare questo grande movimento di persone dedito alla salvezza dei giovani verso un nuovo anno da vivere in spirito di missione e di servizio verso la grande famiglia umana.

Durante l’Eucaristia il Rettor Maggiore ha esordito sottolineando il valore di una celebrazione che vede rappresentata tutta la Famiglia Salesiana nel luogo in cui tutto ha avuto inizio, e ha esclamato: “Amato Padre Don Bosco, la tua famiglia oggi è qui accanto a te”.

Poi, proseguendo la sua riflessione sulle letture del giorno, il X Successore di Don Bosco ha rivolto l’invito ad essere luce per il prossimo – “una frase facile a dirsi, anche se il difficile è fare esperienza del buio”. Ha esortato, perciò, ad avere apertura verso il prossimo e la capacità di trasmettere umanità e positività, nella consapevolezza, come ha insegnato Don Bosco, che in tutti c’è un seme di bene da far fruttificare.

Guardando alla grande famiglia umana, composta da tantissime persone e da molte che cercano di fare il bene, Don Á.F. Artime ha aggiunto ancora: “Noi crediamo nell’umanesimo cristiano e abbiamo per eredità un ottimismo salesiano; per questo crediamo che possiamo essere un lievito, semplice e umile, per tante persone. E questo è Vangelo, questa è costruzione del Regno”.

Infine, ha ricordato come la Famiglia Salesiana nata con Don Bosco sia stato un vero dono dello Spirito, che la sorregge da oltre 163 anni; per questo ha ricordato di fare sempre affidamento sullo Spirito Santo e di seguire ciò che Egli suscita, mettendo in guardia dal cercare di promuovere se stessi o le proprie attività.

Dopo la Messa, terminata con un momento di raccolta tra tutti i Responsabili, Coordinatori e Rappresentanti dei vari gruppi della FS attorno alle spoglie di Don Bosco, i circa 300 partecipanti alle GSFS 2023 si sono suddivisi in piccoli gruppi per realizzare la sintesi dei lavori svoltosi nelle giornate precedenti, e si sono poi riuniti un’ultima volta nel Teatro Grande di Valdocco per la sessione conclusiva delle Giornate.

Aprendo la sessione, il Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluís Playà ha affermato: “Abbiamo vissuto tanti momenti in queste Giornate, questo è il momento di dire cosa ci portiamo nel cuore, e di esprimere gli aspetti più interessanti e urgenti per il nostro gruppo e l’intera Famiglia Salesiana, per vivere e testimoniare questa dimensione sociale del carisma salesiano”.

Corresponsabilità, integrazione pastorale tra religiosi e laici, formazione congiunta e calibrata per le diverse identità, maggiore conoscenza reciproca, rimozione di certe presunzioni di superiorità, essere “sale”, oltre che lievito, nella grande famiglia umana, capacità di sporcarsi le mani, presenza tra i giovani, rafforzamento del senso di appartenenza, Famiglia Salesiana in uscita, responsabilità educativa dei laici, progettualità condivisa, cura delle relazioni, lavoro in rete… Man a mano che i vari segretari dei gruppi sono saliti sul palco, una gran quantità di spunti sono stati condivisi, a tracciare tutto un cammino da vivere, insieme, almeno ancora per tutto un nuovo anno.

“Tutto questo è oro fino. Facciamolo e vivremo. Non c’è altro da aggiungere” ha detto a mo’ di conclusione don Playà.

Prima di dichiarare definitivamente chiuse le GSFS 2023 c’è stato ancora tempo per lanciare due grandi appuntamenti aperti a tutta la Famiglia Salesiana: la seconda edizione del festival cinematografico salesiano “Don Bosco Global Youth Film Festival” (13-14 ottobre 2023) e il Congresso Mondiale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (29 agosto – 1° settembre 2024 – Fatima, Portogallo).

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San Francesco di Sales, il 28 gennaio giornata di approfondimento di ISRE e UCSI a Padova

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa sull’evento organizzato con UCSI per approfondire la figura di San Francesco di Sales.

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Sarà Padova a ospitare l’evento organizzato da Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e Isre (Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa) sulla figura di san Francesco di Sales, per celebrare il centenario della sua proclamazione a patrono dei giornalisti e degli scrittori.

L’evento, che contribuirà anche ad approfondire alcuni temi proposti da Papa Francesco nella lettera apostolica “Totum amoris est” (Tutto appartiene all’amore) sulla figura del santo vescovo di Ginevra, si svolgerà il 28 gennaio 2023 presso la sala dello Studio teologico della basilica di Sant’Antonio, dalle ore 9:30 alle 12:45.

A delineare la figura del santo patrono dei giornalisti è stato invitato il Card. Pietro Parolin, Segretario di stato della Santa Sede. Saranno presenti alla mattinata di studio Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista. I giovani reporter di Cube Radio, l’emittente accademica dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve) proporranno un cortometraggio del titolo “San Francesco di Sales, ieri e domani” per evidenziarne l’attualità.

L’incontro sarà introdotto da Mimmo Vita, presidente Ucsi Veneto e Michela Possamai, presidente Isre di Venezia, insieme ad autorità religiose e civili e a quanti hanno contribuito a rendere possibile l’evento.

Seguirà una tavola rotonda, moderata dal presidente nazionale Ucsi Vincenzo Varagona, incentrata sull’infodemia e sulla trasformazione della comunicazione odierna schiacciata tra pesanti crisi interne ed esterne ai media, cui prenderanno parte le giornaliste Lucia Bellaspiga (Avvenire) e Vania de Luca (Tg3), i docenti dell’Università di Padova Vittorio Berti (Storia del cristianesimo), Fabrizio Ferrari (Storia delle religioni) e Enzo Pace (Sociologia delle religioni), il Presidente dell’Associazione webmaster cattolici italiani (WeCa) Fabio Bolzetta e Federico Ruozzi (docente di Storia del cristianesimo presso l’Università di Modena e Reggio Emilia,).

La scelta di Padova per questo meeting di respiro nazionale è dettata dal fatto che san Francesco di Sales frequentò l’università patavina tra il 1588 e il 1592 all’interno della quale studiò diritto e teologia e proprio in questa città, molto probabilmente, prese la decisione di diventare prete.

La mattinata di studio e approfondimento, accreditata dall’Ordine dei giornalisti del Veneto al conseguimento di crediti formativi, è sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Banca Patavina e Regione del Veneto e gode dei patrocini di: provincia e città di Padova, Università di Padova, Ordine dei giornalisti nazionale e regionale, Sindacato giornalisti veneto, Vatican news, Fisc, Weca, Salesiani don Bosco Italia, Conferenza episcopale Triveneto, diocesi di Padova, Iusve, basilica di Sant’ Antonio, Messaggero di Sant’ Antonio, Ente nazionale sordi (Ens) e della collaborazione del Consorzio volontario per la tutela dei vini dei Colli Euganei.

L’illustrazione di San Francesco di Sales è della studentessa IUSVE Marica Padoan.

Presentazione Strenna 2023 del Rettor Maggiore

Martedì 27 dicembre è stata presentata la Strenna 2023 del Rettor MaggioreDon Ángel Fernández Artime, in diretta streaming mondiale. Il tema di quest’anno è “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA DI OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”, di seguito la notizia e un resoconto di tutti i temi delle Strenne degli ultimi 25 anni a cura del sito ANS.

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Sin dai tempi di Don Bosco, il messaggio della Strenna accompagna la vita delle comunità salesiane in tutto il mondo, come una linea-guida che traccia percorsi di educazione, evangelizzazione e sviluppo in rapporto ai segni dei tempi e alla vita della Chiesa. Per questo la presentazione del messaggio della Strenna del Rettor MaggioreDon Ángel Fernández Artime, è un momento atteso con vivo interesse da tutta la Famiglia Salesiana.

Quest’anno è stato presentato martedì 27 dicembre alle ore 16:00 in diretta streaming mondiale, come da tradizione nel corso di una visita di cortesia del Rettor Maggiore alla comunità della Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA).

Il tema di quest’anno è “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA DI OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco” ed è possibile rivivere la presentazione completa sul canale YouTube di ANS:

Si riportano, di seguito, i temi delle Strenne degli ultimi 25 anni:

  • Don Juan E. Vecchi
    1997 – Con lo sguardo fisso in Gesù, primogenito di molti fratelli, aiutiamo i giovani ad accoglierlo nella fede
    1998 – «Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo». Volgiamo a Lui con amore di figli, per essere con i giovani costruttori di fraterna solidarietà
    1999 – Nella speranza siamo stati salvati: riscopriamo con i giovani la presenza dello Spirito nella Chiesa e nel mondo, per vivere e operare con fiducia nella prospettiva del regno
    2000 – Nel nome di Cristo, nostra pace, lasciatevi riconciliare
    2001 – Cristo dono per tutti. Come frutto del giubileo ravviviamo lo spirito e la solidarietà missionaria
  • Don Pascual Chávez Villanueva
    2002 – «Duc in altum»: al mare aperto e verso il profondo
    2003 – La casa e la scuola della comunione
    2004 – Riproponiamo a tutti i giovani la gioia e l’impegno della santità
    2005 – Ringiovanire il volto della Chiesa, che è la Madre della nostra fede
    2006 – Assicurare una speciale attenzione alla famiglia
    2007 – Per una vera cultura della vita umana
    2008 – Educhiamo con il cuore di don Bosco
    2009 – Impegniamoci a fare della Famiglia Salesiana un vasto movimento di persone per la salvezza dei giovani
    2010 – A imitazione di don Rua, come discepoli autentici e apostoli appassionati portiamo il Vangelo ai giovani
    2011 – Venite e vedrete
    2012 – Conoscendo e imitando Don Bosco, facciamo dei giovani la missione della nostra vita
    2013 – «Rallegratevi nel Signore sempre: ve lo ripeto ancora, rallegratevi» (Fil 4,4). Come Don Bosco educatore, offriamo ai giovani il Vangelo della gioia attraverso la pedagogia della bontà
    2014 – «Da mihi animas, cetera tolle». Attingiamo all’esperienza spirituale di Don Bosco, per camminare nella santità secondo la nostra specifica vocazione. «La gloria di Dio e la salvezza delle anime»
  • Don Ángel Fernández Artime
    2015 – Come don Bosco, con i giovani, per i giovani
    2016 – Con Gesù, percorriamo insieme l’avventura dello Spirito!
    2017 – Siamo famiglia! Ogni casa, scuola di vita e di amore
    2018 – «Signore, dammi di quest’acqua» (Gv 4,15). Coltiviamo l’arte di ascoltare e di accompagnare
    2019 – «Perché la mia gioia sia in voi» (Gv 15,11). La santità anche per te
    2020 – Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra» (Mt 6,10). «Buoni cristiani e onesti cittadini»
    2021 – Mossi dalla speranza: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5)
    2022 – Fate tutto per amore, nulla per forza (S. Francesco di Sales)
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Il Ministro Valditara in visita alle scuole di Sesto San Giovanni

Dal sito dei Salesiani di Sesto San Giovanni.

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ieri mattina ha visitato le Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni, prima scuola paritaria a ricevere la visita del  neo Ministro, alla presenza del presidente della Regione Attilio Fontana, dell’assessore  Bolognini e dei sindaci di Sesto San Giovanni e Cinisello. 

Il Ministro Valditara ha visitato le scuole salesiane di Sesto San Giovanni, dove ha visto gli studenti  all’opera sulla didattica digitale e negli innovativi laboratori di automotive, robotica e meccanica  industriale. 

Il Ministro si è fermato a dialogare con gli studenti spiegando loro l’importanza di scegliere un  percorso formativo che tenga conto di talenti e passioni, ma con uno sguardo al futuro perchè – ha  affermato “è proprio nell’istruzione tecnica e nell’istruzione professionale che si gioca il destino industriale  di un Paese e quindi io voglio che l’esempio di eccellenza di questa Scuola possa servire per costruire una  grande riforma della formazione tecnico-professionale italiana, per mettere al servizio del Paese le vostre  capacità”. 

Il Direttore dei Salesiani di Sesto, don Elio Cesari, ha dichiarato al termine della mattina: “Siamo  onorati per questa visita, che è stato un grande segno di apprezzamento verso la nostra realtà educativa  ma soprattutto verso l’impegno e la passione dei nostri docenti, formatori e collaboratori che ogni giorno  si spendono per il bene dei nostri studenti e hanno come obiettivo la formazione ma soprattutto la  crescita umana.” 

 

Lo abbiamo accolto nelle nostre aule e laboratori per mostrargli i tratti distintivi dell’offerta formativa dei salesiani:

  • l’innovazione attraverso la didattica multimediale che ha portato la scuola a diventare una “Apple Distinguished School” che vede gli strumenti digitali applicati all’apprendimento, ma sempre con una grande attenzione all’educazione dei giovani all’uso responsabile di questi strumenti fin dalla scuola secondaria di primo grado.
  • la formazione professionale di primo livello, che da sempre caratterizza il modello educativo di Don Bosco ma che ha saputo rinnovarsi per stare al passo con i tempi, anche grazie alla stretta collaborazione con il territorio e le sue aziende.
  • la formazione superiore altamente professionalizzante in grado di rispondere alla richiesta crescente delle imprese di nuove ed elevate competenze alla luce delle sfide connesse all’industria 4.0 e alla trasformazione digitale.

 

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Italia – Conferenza Stampa del Rettor Maggiore con i giornalisti: un dialogo a 360° sulla realtà salesiana di oggi

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha incontrato nel primo pomeriggio di oggi, 16 dicembre 2022, a Torino-Valdocco, i giornalisti partecipanti al “Press Tour” organizzato dal Co-portavoce della Congregazione Salesiana, don Giuseppe Costa, SDB. Si è trattato di un momento molto arricchente di dialogo e di confronto tra il gruppo di 30 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa Vaticana e la Stampa Estera Italiana e il Rettor Maggiore, che nell’occasione ha potuto illustrare loro la realtà odierna della Congregazione e che ha risposto con franchezza e apertura a tutte le loro domande.

La sessione è stata aperta dalle parole di benvenuto di don Costa ai vari vaticanisti e giornalisti esperti della comunicazione religiosa ed ecclesiale convenuti a Valdocco, “un gruppo estremamente qualificato e unito da una comune simpatia verso la figura di Don Bosco” come espresso dal Co-portavoce della Congregazione Salesiana.

Nella prima parte della Conferenza Stampa Don Á.F. Artime ha spiegato il suo servizio di animazione e governo della Congregazione, una realtà di 14mila salesiani in 134 nazioni – ancora in fase di espansione verso nuove frontiere missionarie – e che, pur “senza trionfalismi”, può vantare ancora ogni anno circa 450 novizi che emettono la prima professione e una media di un giovane salesiano in formazione ogni 4,2 Figli di Don Bosco.

Parlando di sé e dei suoi impegni, il Rettor Maggiore ha sottolineato la sua buona conoscenza della realtà salesiana globale, avendo egli viaggiato in 110 Nazioni negli ultimi 9 anni.

Quindi ha rimarcato gli inizi dell’opera salesiana ed elogiato la scelta di aver sviluppato un simile “press tour” sui passi di Don Bosco a Torino e dintorni, quei Luoghi Salesiani che il Capitolo Generale 27° del 2014 – in cui egli è stato eletto – ha indicato come spazio privilegiato da tutelare.

Terminata la fase della presentazione, il Rettor Maggiore ha risposto a tutti gli interrogativi ricevuti. Ha parlato della permanenza dei salesiani in Ucraina accanto ai bisognosi, portando cibo e medicine anche nei territori più a rischio; e del grande sforzo di accoglienza che ha coinvolto anche i Paesi limitrofi, e l’intera Europa, anche in collaborazione con gli altri gruppi della Famiglia Salesiana.

Quindi ha parlato anche della presenza salesiana animata dall’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” con sede con le sue opere a Hong Kong, Taiwan e Macao e il servizio qualificato di alcuni salesiani nel continente, in accordo con le autorità locali.

Sull’esperienza della pandemia ha confessato che il lockdown è stato pesante per tutti, in Europa, dove lui stesso ha sperimentato la difficoltà e la separazione dagli effetti; ma ancor più in quei Paesi – molti dei quali con una vasta presenza salesiana – dove milioni di persone vivono di economia informale, e nei quali la scelta di tante persone è stata preferire il rischio di morire contagiati da Covid-19 alla quasi certezza di morire di fame se fossero rimaste in casa.

Al tempo stesso la pandemia ha generato, in positivo, una grande ondata di generosità globale, con le Procure Missionarie e le organizzazioni salesiane che in tutto il mondo hanno saputo gestire, nella massima trasparenza, 12 milioni di euro di aiuti. Così come si è assistito ad un fiorire di creatività giovanile che attraverso i mezzi di comunicazione ha cercato di sopperire all’assenza di contatto umano.

In quest’epoca di post-Covid-19 c’è da segnalare sia la ripresa delle tradizionali attività di animazione in presenza; sia gli apostolati in linea con la Laudato Si’ e l’ecologia integrale e il Patto Globale per l’Educazione di Papa Francesco.

In risposta ad una domanda sulla politica salesiana in tema di abusi compiuti da religiosi, il Rettor Maggiore ha affermato con nettezza: “Per noi che abbiamo promesso in modo pubblico di dedicare la vita agli adolescenti e giovani, anche un solo caso in cui si fa del male ad un minorenne, è un dolore terribile!”. Inoltre, ha rassicurato sulla massima attenzione, anche procedurale, che già da anni si utilizza nell’affrontare questi problemi. Ha sottolineato pure l’impegno della Congregazione nel contrastare questi fenomeni e nel riparare con i mezzi opportuni ai casi concreti realmente occorsi; tuttavia non ha nemmeno taciuto come ci siano state in varie occasioni accuse pretestuose e infondate contro i religiosi, magari motivate da meri interessi economici, e ha anche invitato a gestire la realtà degli abusi per quella che è: un grave problema sociale, non solo della Chiesa.

Nell’accompagnamento dei giovani con disforia di genere o con dubbi sui loro orientamenti sessuali, e in tutte le sfide legate a questo tema, Don Á.F. Artime si è dichiarato perfettamente coerente con la linea di Papa Francesco e il magistero della Chiesa, e ha sottolineato tre priorità: non ridurre la risposta della Chiesa ad atteggiamenti di condanna o di punizione, ma mostrare un atteggiamento di misericordia e prossimità, senza con questo giustificare ogni pretesa; quindi, manifestare sempre il rispetto verso la persona; infine, impegnarsi ad aiutare chi vive queste esperienze a vivere al meglio la propria vita.

In rapporto a svariate, delicate situazioni a livello internazionale, come ad esempio nei Paesi di guerra che spesso vedono anche presenze salesiane, ha spiegato come il silenzio sia una risposta di saggezza e di prudenza, per proteggere le comunità locali e le persone cui esse si dedicano.

Ha affermato che sicuramente c’è un disegno della Provvidenza dietro i vari eventi umani legati all’eredità Gerini che hanno portato la Casa Generalizia al Sacro Cuore a Roma e il Consiglio Generale a radunarsi, in questi tempi, a Torino-Valdocco. Così ora, la nuova Casa Generalizia che sta sorgendo, viene ristrutturata affinché sia totalmente moderna funzionalmente ed ecologica.

Sul tema della trasmissione della fede, ha chiarito che dai tempi di Don Bosco ad oggi è cambiato moltissimo, ma non è cambiato nulla. I salesiani, infatti, ancora oggi si impegnano a preparare i giovani per la vita e anche a trasmettere la fede, pure laddove i cristiani sono minoranze numericamente insignificanti. Tutto questo senza fare proselitismo, ma con un annuncio aperto della fede cristiana dove sia possibile, e sempre e ovunque nel rispetto della libertà dei giovani e delle loro realtà, e mediante la testimonianza di vita. Ecco perché ha spiegato che la massima di Don Bosco “buoni cristiani e onesti cittadini” oggi si può ben rendere con l’espressione “buoni credenti e onesti cittadini”.

Don Á.F. Artime ha per questo ribadito l’importanza della libertà del giovane – a maggior ragione negli ambienti universitari, quando i ragazzi sono più grandi e consapevoli delle loro scelte – nella proposta educativo-religiosa salesiana. Una libertà che poi si traduce, in quei giovani che accettano tale proposta, in una fede autentica e verace, senza complessi e in grado di esprimersi anche nell’impegno pubblico e sociale.

L’oratorio, inteso come struttura – ha aggiunto ancora – resta tuttora saldamente attuale in realtà come quella italiana; in altre realtà lo è meno, ma non è decaduta la centralità della “dimensione oratoriana dell’educazione salesiana”: ad esempio ci sono in tante realtà salesiane “i centri giovanili”, che recuperano quelle dimensioni che abbracciano e promuovono il sano uso del tempo libero, l’associazionismo e il protagonismo giovanile… Tutti elementi che sono e restano centrali nelle opere salesiane in tutto il mondo.

In conclusione, ha affermato che il fine della Congregazione resta a livello globale quello di sempre: l’educazione dei giovani alla vita e alla fede, che si realizza attraverso le varie strutture a disposizione, come parrocchie, centri giovanili, oratori, scuole, università…

Nel concludere l’incontro il Rettor Maggiore ha illustrato con alcuni esempi – come le presenze salesiane nei campi profughi di Kakuma, in Kenya, o di Palabek, in Uganda – il bene che i salesiani fanno silenziosamente nelle realtà marginali e più dimenticate del mondo; quindi, ha invitato i giornalisti presenti ad assaporare in questi giorni il carisma di Don Bosco e la spiritualità di San Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti; e li ha anche esortati ad essere sempre più non solo operatori dei media, ma anche dei veri “comunicatori della verità”, capaci di diffondere con il loro lavoro e la propria professionalità anche il bene che viene compiuto, in silenzio, in tante case salesiane.

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