Ladri di futuro, i giovani e le opportunità mancate: al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma si dialoga con le istituzioni

Pubblichiamo il comunicato stampa del Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma.

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Oggi, in realtà, ogni opera di educazione sembra diventare sempre più ardua e precaria. Si parla perciò di una grande “emergenza educativa”, della crescente difficoltà che s’incontra nel trasmettere alle nuove generazioni i valori-base dell’esistenza e di un retto comportamento, difficoltà che coinvolge sia la scuola sia la famiglia e si può dire ogni altro organismo che si prefigga scopi educativi. Possiamo aggiungere che si tratta di un’emergenza inevitabile».( Benedetto XVI – Discorso alla Diocesi di Roma giugno 2007).

Se l’educazione viene lasciata ai margini, in una società che pretende il risultato immediato, il tutto e subito, se non ci prendiamo cura noi dei giovani, prima o poi finisce che lo fa qualcun altro. Ogni occasione mancata, lascia spazio a scenari catastrofici per i giovani. Non si tratta solo di devianza, ma di una condizione di fragilità diffusa che incide non solo sul futuro dei giovani ma inevitabilmente anche sul nostro.

L’abbattimento del tasso di abbandono scolastico resta una delle principali sfide a livello europeo di questo decennio. Soprattutto nel mondo post-Covid, il livello di istruzione appare una variabile sempre più determinante per le condizioni di vita delle persone.

Nell 2022, la percentuale degli studenti italiani che hanno abbondonato la scuola si attesta al l’11,5% degli iscritti, pari al 3,6% in più rispetto ai valori medi UE27; nella Regione Lazio il tasso di abbandono è pari al 7,4%. Apparentemente in discesa negli ultimi anni, il miglioramento complessivo non deve far trascurare due aspetti: se da una parte calano gli abbandoni scolastici “espliciti” (studenti che lasciano la scuola), aumentano quelli “impliciti” ovvero di coloro che, pur completando il percorso di studi, non raggiungono competenze.

A questo stato di disagio, si aggiunge il tasso di criminalità giovanile. I minori denunciati nel 2022 sono stati 29.547 pari al 5% del totale denunciato; mentre quelli arrestati sono stati 4.176 ovvero il 3% sul totale arrestato. I numeri indicano un andamento tendenzialmente in crescita; in particolare negli ultimi due anni, l’incremento è stato significativo: nel 2021 sono stati 30.405 (+15,7% rispetto al 2020) le segnalazioni su minori e 33.723 nel 2022 (+10,9% rispetto al 2021). Si tratta di un dato significativo, che sembra annullare i progressi compiuti in precedenza e che appare coerente con la situazione di disagio giovanile evidenziata da varie ricerche condotte in àmbito psicologico e sociologico.

Mai scenario è più vicino al Borgo Ragazzi don Bosco che insiste sul territorio del V Municipio ed in modo particolare sul quartiere del Quarticciolo che, negli ultimi mesi, è salito agli onori della cronaca a causa di alcuni eventi legati alla malavita.

Sui ragazzi del nostro territorio cerchiamo di intervenire attraverso azioni di prevenzione affinché non siano vittime di quella povertà educativa che porta a lasciare la scuola, a delinquere, ad entrare ai margini della società.

Il 24 novembre, alle ore 9.30 il Borgo Ragazzi don Bosco vuole ribadire con forza che l’educazione è l’unica azione pacifica, per quanto lenta, che oggi abbiamo a disposizione per avviare i giovani a una buona e responsabile vita adulta, per offrire loro la possibilità di costruire il proprio futuro e per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento.

Senza giovani non c’è futuro. Per garantire un domani degno di essere chiamato tale, sia per noi adulti che per i giovani, è necessario attivare un lavoro di rete, un percorso di coprogettazione con le istituzioni, divenendo uno dei loro interlocutori privilegiati, una collaborazione con aziende e benefattori per sostenere azioni di intervento mirate e per inserire i giovani esclusi nel mondo del lavoro.

Interverranno:

  • Avv. Civita di Russo, Vice Capo di Gabinetto della Regione Lazio
  • Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma
  • Mauro Caliste, Presidente del V Municipio di Roma
  • Beatrice Fazi, lettura ed interpretazione della storia di un ragazzo
  • Ragazzi
  • Benefattori

 

 

“Educare i giovani all’amore e alla sessualità”, a Genzano l’incontro con don Miguel Angel Garcia Morcuende, Antonella Sinagoga e padre Giovanni Piva

Dalla casa salesiana di Genzano.

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Papa Francesco definisce come ‘apostolato dell’orecchio’ il servizio degli educatori il cui compito fondamentale, sottolinea, è quello di accompagnare ogni persona secondo la sua condizione. Si tratta di un’altra frontiera a cui il Santo Padre guarda, auspicando una Chiesa sulla strada dell’incontro e capace di accogliere nel rispetto della diversità.

Una sfida che nel mondo ecclesiale è stata raccolta, tra gli altri, dai Salesiani e il cui primo frutto è un manuale per educatori intitolato “Una Pastorale Giovanile che educa all’amore”, curato da Don Miguel Angel Garcia Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana, e dalla psicoterapeuta Antonella Sinagoga. Obiettivo: Consegnare dei criteri educativi per accompagnare tutti i giovani in un percorso di educazione all’affettività e alla sessualità. Destinatari: tutti coloro che sono chiamati ad accompagnare i giovani.

Un percorso che necessita di momenti di confronto come quello offerto dai Salesiani dell’Oratorio di Genzano di Roma attraverso la conferenza dal titolo “EDUCARE I GIOVANI ALL’AMORE E ALLA SESSUALITÀ – Come accompagnare in percorsi di autenticità”, in programma il 15 novembre 2023, alle ore 19.00, presso il Cinema Cynthianum di Genzano.

In quella sede, moderati dal giornalista RAI Giovanni Anversa, gli autori del testo citato discuteranno con Padre Giovanni Piva, gesuita esperto in percorsi di accompagnamento pastorale per omosessuali e persone Lgbt+, che offrirà un intervento su questo tema. Un orizzonte ampio di accoglienza ai quali siamo invitati a guardare con attenzione, evitando l’esclusione e offrendo rispetto e protezione. Ci sarà anche la testimonianza di Stefano Pescatore, capo scout coordinatore, che ha avviato con l’AGESCI un percorso di avvicinamento alla realtà delle ragazze e dei ragazzi Lgbt+.  Dopo la discussione iniziale, il dibattito sarà aperto al pubblico in una sessione di domande e risposte.

Formazione professionale e lavoro: Cnos-Fap e Ptsclac, in aumento gli impegni di spesa dei bandi

Dall’agenzia SIR.

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Gli impegni di spesa in Italia dei bandi per la formazione professionale e le politiche attive del lavoro sono cresciuti, registrando un trend positivo. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio digitale, piattaforma ideata da Centro nazionale Opere salesiane – Formazione aggiornamento professionale (Cnos-Fap) con Ptsclas, che monitora i bandi sulla formazione professionale e le politiche attive del lavoro in Italia.

L’Osservatorio digitale esplicita che nel 2022 ci sono stati 1.220.706.006,23 di euro investiti nella formazione, per lo più ordinamentale, in leggero aumento rispetto ai 1.011.886.306,64 di euro del 2020; mentre più evidente risulta la crescita dei finanziamenti dedicati alle politiche attive del lavoro con 2.283.525.636,62 di euro del 2022 rispetto agli 822.668.967,83 del 2020. Questo è quanto risulta dallo studio critico di 262 avvisi pubblicati dalle Regioni, di cui 159 riguardanti le politiche della formazione e 103 relativi alle politiche attive del lavoro . “Si può affermare quindi, che la tendenza delle politiche europee e nazionali – viene rilevato in una nota – è quella di implementare gli investimenti in questi ambiti, ritenuti ormai determinanti per lo sviluppo dell’occupazione”.

Questa mattina, nel corso del “Seminario sulle politiche della formazione professionale e del lavoro. Il Sistema Its per il rilancio di tutta la filiera professionale” svoltosi a Roma presso Palazzo Giustiniani, si è avuta conferma di come “è sempre più evidente l’interrelazione tra le due voci di spesa”. Nel corso degli anni, la progettazione dei bandi delle Regioni e Province Autonome, è infatti diventata più matura. L’anno in esame inoltre beneficia di primi effetti del Pnrr e dall’uscite dall’emergenza sanitaria e dell’effettiva attuazione del programma Gol. Per fare un esempio guardando alle tipologie di risorse impiegate per finanziare i percorsi Gol, emerge che l’86% dei finanziamenti siano derivanti dal Pnrr, il restante invece ricomprende fondi Fse+, risorse regionali/provinciali o altre tipologie di fondi.
Rispetto alla recente riforma degli Istituti tecnici e professionali, al potenziamento degli Its Academy e alla proposta di sperimentazione della nuova filiera formativa tecnologica-professionale, voluta dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel dibattito è stato rilevato che riforme e risorse che possono servire a superare certe reticenze e disegnare un nuovo sviluppo del Paese basato sulle competenze. “Siamo di fronte a una nuova sfida con la riforma del ministro Valditara. Auspichiamo che questa possa concorrere nella direzione di un pieno riconoscimento della Iefp, delle sue peculiarità e della sua propria identità, alla pari dei percorsi scolastici”, ha affermato Giuliano Giacomazzi, direttore generale del Cnos-Fap.

Il Cnos-Fap – conclude la nota – rileva un apprezzamento per la crescita e il consolidamento di tale filiera, che ha raggiunto un buon livello e che deve determinare gli ultimi tasselli per arrivare ad una sua piena realizzazione, ma mancano però ancora interventi strutturali che aiutino a superare le forti disomogeneità regionali. Giacomazzi ha ribadito come “l’attenzione sullo sviluppo degli Its mette bene in evidenza la ricchezza formativa ed educativa della filiera lunga della formazione tecnico-professionale, come elemento conclusivo e di eccellenza”.

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I Volontari del Servizio Civile dell’Ispettoria Italia Centrale incontrano i “Ladri di Carrozzelle”

dall’agenzia ANS.

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Italia – ottobre 2023 – Dal 17 al 27 ottobre si sono svolte due sessioni, una a Firenze e l’altra a Genzano di Roma, per la formazione dei Volontari del Servizio Civile Universale della Circoscrizione salesiana dell’Italia Centrale (ICC). Le due sessioni hanno ospitato in tutto circa 150 volontari e volontarie dai 18 ai 28 anni che stanno vivendo la loro esperienza di servizio nelle varie realtà educative delle opere salesiane nelle otto regioni da cui è composta la ICC. L’ultimo giorno sono stati visitati dai “Ladri di Carrozzelle”, trentennale gruppo musicale italiano noto per essere formato principalmente da artisti con disabilità. Paolo Falessi, loro fondatore ed exallievo dell’oratorio salesiano di Frascati, ha raccontato proprio come durante il suo Servizio Civile nell’oratorio salesiano del “Borgo ragazzi Don Bosco” di Roma, all’inizio degli anni ’90, prese forma questa sua avventura musicale. Nel corso degli anni il gruppo ha pubblicato innumerevoli album e realizzato migliaia di concerti con esibizioni in avvenimenti importanti a livello nazionale e mondiale, oltre a partecipazioni in trasmissioni televisive. Paolo Falessi, ha invitato i giovani presenti a fare tesoro, così come ne ha sempre fatto lui stesso nella sua vita, di tre caratteristiche di Don Bosco: saper sognare in grande, credere nelle potenzialità dei giovani e ad applicare il sistema preventivo.

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Corsa dei Santi 2023: un altro successo di partecipazione e solidarietà

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Più di 3.500 persone hanno preso parte alla 15a edizione della Corsa dei Santi, la gara con partenza e arrivo a ridosso di piazza San Pietro, che mira a dare visibilità di festa popolare alla celebrazione di Ognissanti, promuovere i valori dello sport secondo la tradizione educativa salesiana e portare in primo piano un’emergenza umanitaria che chiede solidarietà – quest’anno, il progetto di “Missioni Don Bosco” per la costruzione di un nuovo complesso sportivo in Guinea Conakry.

Dopo la partenza in via della Conciliazione, la gara ha avuto come scenario le meraviglie della Città Eterna, dal Colosseo a via dei Fori Imperiali, e i corridori provenienti da tutta Italia e da altre 47 nazioni hanno dato vita ad una vera e propria festa di sport e solidarietà. Mentre la maggior parte dei partecipanti – tra cui tante famiglie e persone di ogni età – si sono cimentati nelle prove non competitive (da 10 e da 3 km), tanti sono stati gli atleti e i professionisti che hanno affrontato il percorso competitivo di 10 km.

Sul tracciato, affascinante quanto impegnativo, con diversi saliscendi e le differenti pavimentazioni del centro storico della Capitale, al maschile il successo è andato al 22enne romano Federico Riva (Fiamme Gialle) che ha tagliato il traguardo in 28:38. “È stata una gara spettacolare – le parole di Riva – perché correre su questo palcoscenico per me che sono romano è qualcosa di speciale. Poi è anche uscito un tempo che dà fiducia per i miei impegni del 2024, un anno con tanti appuntamenti importanti”. Secondo posto per Stefano La Rosa (Carabinieri, 28:46), terzo per il marocchino Abdessamad El Yaagoubi (Bitonto Runners, 29:15).

Nella prova femminile, vittoria della 24enne Elisa Palmero (Esercito) che ha corso tutta la gara in solitaria chiudendo in 32:28. “Ho faticato un po’ nella prima parte se si considera che Roma è tutto un saliscendi – ha detto la piemontese – ma il tracciato è qualcosa di straordinario in quanto a bellezza. Era la prima volta che partecipavo e sono molto felice di aver vinto e del crono che ho fatto”. Alle sue spalle Grazia Razzano (Caivano Runners, 36:06) e la svedese Hanna Bergström (Runcard, 37:29).

Per sostenere l’iniziativa, sulla linea di partenza, tre testimonial d’eccezione, le campionesse di atletica Sara Simeoni, Fiona May e Danielle Madam. In gara, col pettorale numero 1, anche l’olimpionico di nuoto Massimiliano Rosolino che è arrivato in 39:38 (206° in classifica), nell’evento organizzato da “Acsi Italia Atletica” e promosso da “Missioni Don Bosco”.

“È stata una bella festa dello sport, per questo voglio ringraziare tutti i runners che hanno reso possibile questa bellissima giornata contribuendo con il loro gesto alla promozione della campagna di Missioni Don Bosco – ha detto Roberto De Benedittis, presidente dell’Acsi Italia Atletica e organizzatore della gara –Siamo soddisfatti e pronti a ripeterci per l’edizione del prossimo anno”.

Oltre che per il suo percorso unico nel panorama delle corse su strada, la Corsa dei Santi si caratterizzata da sempre per la sua vocazione solidale. Anche quest’anno alla corsa è stato abbinato un progetto promosso da “Missioni Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana con sede a Torino. A Kankan, infatti, in Guinea Conakry, i salesiani vogliono usare lo sport come veicolo educativo attraverso la costruzione di un centro sportivo polifunzionale che sarà utilizzato per promuovere lo sviluppo dei giovani. Un progetto molto prezioso perché fornirà ai 640 beneficiari un luogo sicuro e stimolante per crescere, promuovendo l’inclusione sociale e la coesione – e a cui è ancora possibile contribuire, fino al 5 novembre, inviando un SMS al numero 45594.

“State aiutando ‘Missioni Don Bosco’ a realizzare un progetto in Guinea Conakry, un Paese africano che ha grande necessità di sostegno da tutti coloro che hanno a cuore la formazione di una nuova società in tutto il mondo centrata sulla giustizia, la libertà e la pace. La nostra e la vostra Corsa dei Santi è una opportunità per sostenere la pace, perché lo sport è segno e strumento di pace per sua natura” ha spiegato don Daniel Antúnez, Presidente di Missioni Don Bosco.

“La Guinea ha diverse questioni da affrontare: il cambiamento sociale, lo sviluppo e il suo nuovo leader, ma la questione principale è aiutare i giovani ad avere un futuro. Giovani vulnerabili che hanno bisogno di qualcuno che gli aiuti a costruirsi un percorso di crescita e una vita migliore” ha testimoniato da parte sua don Romeo Salami, giovane missionario salesiano in Guinea Conakry, Direttore dell’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo dei progetti nell’Africa Occidentale Nord.

I Figli di Don Bosco sono presenti a Kankan, una delle città più popolose della Guinea, dal 1986, con una missione che svolge un ruolo strategico per centinaia di ragazzi dell’area. I salesiani scelsero questa zona per fondare la missione perché conoscevano bene il contesto, il livello di povertà era molto alto, il sistema scolastico insufficiente e il tasso di alfabetizzazione estremamente basso.

Con gli anni l’opera salesiana di Kankan è cresciuta molto e oggi è costituita da un centro di formazione professionale, un oratorio-centro giovanile e una casa di accoglienza al servizio di tutti ragazzi della zona. Il Centro conta attualmente 16 aule e garantisce formazione a circa 315 studenti suddivisi in 3 settori: meccanica generale e saldatura, meccanica automobilistica ed elettricità industriale ed edilizia.

Oltre alle attività formative, il Centro consente a centinaia di ragazzi, non solo a coloro che frequentano i corsi di formazione, di svolgere attività sportive, socioeducative e socioculturali molto preziose, data la totale mancanza di infrastrutture nella zona.

Un Centro che è diventato oramai un luogo sicuro, una casa di formazione ed educazione, uno spazio dove poter giocare e crescere in serenità, nonostante disponga di alcuni impianti sportivi realizzati ben prima degli anni ’90 che risultano oggi fatiscenti, i servizi igienici non siano adeguati e il materiale (palloni, maglie, reti, bandierine da campo, fischietti ecc) non sia sufficiente.

“Sappiamo che i giovani amano gli sport, e se vogliamo aiutarli a costruirsi un futuro dobbiamo essere vicini a loro durante le attività che amano. E così noi salesiano lo usiamo nelle nostre attività e a Kankan stiamo lavorando ad un grande progetto sportivo: vogliamo realizzare nuove infrastrutture e sensibilizzare i ragazzi ad una vita sana, ricca di sport e di inclusione, lavorando sul cambiamento di mentalità. Per questo nel nostro progetto abbiamo coinvolto le persone con disabilità e le donne, spesso ai margini in queste attività” conclude don Salami.

La Corsa dei Santi è promossa da “Missioni Don Bosco” in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi. Organizzazione a cura di ACSI Italia Atletica su licenza della Prime Time Promotions. La Corsa gode del patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato ai Grandi Eventi, Sport e Turismo, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dell’Associazione Arma Aeronautica.

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Il logo e la preghiera del Capitolo Generale 29° della Congregazione Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Su mandato del Regolatore del Capitolo Generale 29° (CG29) della Congregazione Salesiana, don Alphonse Owoudou, sono stati rilasciati e vengono diffusi il logo ufficiale dell’evento e la preghiera per prepararsi spiritualmente a tale appuntamento.

Il logo del CG29 è composto da vari elementi grafici che tutti insieme rendono manifesto il tema del CG29: “APPASSIONATI PER GESÙ CRISTO, DEDICATI AI GIOVANI. Per un vissuto fedele e profetico della nostra vocazione salesiana”.

All’interno dell’immagine del logo, è possibile isolare, infatti, diverse figure cariche di significati:

La CROCE (inserita nella G e unita al 2): “Con la professione religiosa – viene spiegato nel brandbook realizzato per il logo – o­ffriamo a Dio noi stessi per camminare al seguito di Cristo e lavorare con Lui alla costruzione del Regno. La missione apostolica, la comunità fraterna e la pratica dei consigli evangelici sono gli elementi inseparabili della nostra consacrazione, vissuti in un unico movimento di carità verso Dio e verso i fratelli. IL COLORE riprende la palette del logo dei salesiani sdb.org, a rimarcare la consacrazione salesiana. Il CUORE (stilizzato nella parte superiore della G e nel 2): “Essere nella Chiesa segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani, specialmente ai più poveri”.

I GIOVANI (di tonalità blu, alla base della G): “La nostra vita di discepoli del Signore è una grazia del Padre che ci consacra col dono del suo Spirito e ci invia ad essere apostoli dei giovani”. SALESIANI E LAICI: a manifestare il NUCLEO 2 del tema, “Insieme Salesiani, Famiglia Salesiana e Laici ‘Con’ e ‘Per’ i Giovani.

DON BOSCO e i SALESIANI (il primo, individuabile dal tradizionale copricapo, nella parte anteriore della G; i secondi, rappresentati con colori caldi dal rosso al giallo, alla congiunzione tra C e G): esprimono il NUCLEO 1 del tema, “Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano”; e il NUCLEO 3, “Una coraggiosa verifica e riprogettazione del Governo della Congregazione a tutti i livelli”.

I RIFERIMENTI CALLIGRAFICI: La scelta della paletta cromatica della C e della G e della scritta Capitolo Generale vuole esprime continuità con il CG28 (2020), caratterizzato dalla paletta cromatica blue. IL ROSSO che caratterizza il numero 29 indica il colore principale dell’identità SALESIANI DI DON BOSCO, la presenza ricorda il logo dei salesiani SDB.ORG.

Numerosi altri dettagli tecnici – relativi, ad esempio, alla gradazione specifica dei colori, le proporzioni, i divieti di alterazione… – sono contenuti nel brandbook che accompagna il logo, disponibile, in italiano, a fondo pagina.

Il logo, realizzato nel font League Spartan, ad opera di IME Comunicazione, viene reso disponibile sia nella versione orizzontale, sia in quella verticale.

Contestualmente al logo viene rilasciata anche la preghiera del CG29:

 

Preghiera in preparazione al CG29

“Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani.”

Padre buono,
ti preghiamo di preparare il nostro cuore
ad accogliere il Signore Gesù
nella nostra vita salesiana.

Fa’ che il CG29
sia un momento favorevole
per far crescere la nostra passione
per tuo Figlio Gesù.

Fa’ che lo spirito di Don Bosco viva in noi
mentre costruiamo
Comunità Educative Pastorali
che guidino i giovani
all’incontro con Gesù Eucaristia.
Insegnaci a vedere i giovani poveri
con gli occhi di Gesù
e a incontrarli nei loro desideri più profondi.

Concedici il coraggio
di sognare una Congregazione
che sia la realizzazione
di quanto Don Bosco ha desiderato,
per essere lievito nella Chiesa e nel mondo.

Maria Ausiliatrice,
Madre, Maestra e Guida,
intercedi per noi.

 

Ecco, dunque, disponibili i primi strumenti utili nel cammino di preparazione al Capitolo Generale 29° dei Salesiani (Torino-Valdocco, 16 febbraio 2025 – 12 aprile 2025).

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Ispettoria Lombardo-Emiliana, formazione congiunta per SDB e FMA a Carisolo

Dal 27 al 30 ottobre, presso la casa alpina per ferie “don Bosco” di Carisolo, si è svolto il primo degli incontri formativi dell’anno 2023-2024 dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in formazione iniziale sul tema: “Identità ri-conosciute”. L’incontro è stato strutturato principalmente in giornate residenziali di studio,  accompagnate dagli interventi del sig. Paolo Zini. Erano presenti l’Ispettore don Roberto Dal Molin e l’Ispettrice suor Stefania Saccuman che hanno offerto importanti chiavi di lettura per la fruttuosità dell’esperienza. Il programma ha previsto anche un momento di lavoro in gruppi, di condivisione in seduta plenaria e di ritiro spirituale. Non sono mancati, ovviamente, spazi di fraternità e una passeggiata fino all’eremo di San Martino e alle cascate Nardis in Val di Genova, grazie al tempo atmosferico  favorevole.

Le tematiche affrontate, secondo una scansione progressiva, vertevano sul tema dell’identità sessuale, autentica sfida educativa, imprescindibile per accompagnare giovani e meno giovani provocati dalla cultura attuale a vivere sperimentalmente e pulsionalmente ogni  esperienza di sé, degli altri e del mondo.

Una prima serie di interventi è stata dedicata al fondamento antropologico delle diverse dimensioni dell’identità, prendendo le mosse dalla chiarificazione del significato specifico dei termini affettività, sessualità e genitalità.

In un secondo ciclo di interventi, il sig. Paolo Zini ha analizzato da un punto di vista psico–sociale i condizionamenti contemporanei che segnano la riflessione e l’esperienza circa le questioni dell’identità, considerando l’analfabetismo affettivo, il riduzionismo che comprende i dinamismi sessuali assolutizzandone il riverbero psichico, l’erotizzazione dell’esperienza e il narcisismo,  assurto ormai a “tratto di civiltà”.

Un terzo intervento è stato dedicato all’inquadramento teologico-biblico della sfida identitaria, a partire dalla lettura del brano di Rom 1, quale testo scritturistico illuminante per la comprensione della dottrina cristiana della creazione, del peccato originale, della redenzione, con le loro proiezioni storiche ed escatologiche. Per un Cristiano non è tematizzabile il senso dell’identità personale sessuata fuori dal progetto d’amore di Dio, ferito dalla colpa originale e personale, riscattato dal mistero Pasquale nella sua fontalità storica e attualizzazione sacramentale, orientate al fulgore escatologico.

L’ultimo ciclo di interventi è stato dedicato alla dimensione pastorale e a quella carismatico-salesiana, per accennare ad alcune linee d’azione e di approfondimento personale di temi che, certamente, non possono essere esauriti in un primo incontro di formazione annuale.

Di grande arricchimento reciproco si è rivelata la piena condivisione dell’esperienza tra salesiani di don Bosco e figlie di Maria Ausiliatrice, in una comunione che è autentica profezia di futuro.

Ha caratterizzato fortemente questa esperienza formativa la presenza della famiglia Bonalda: Simona e Gilberto, salesiani cooperatori, che si dedicano ai loro tre figli proprio regalando clima, spazio e parole di famiglia a chi raggiunge la casa alpina salesiana di Carisolo, hanno testimoniato la bellezza semplice e persuasiva dell’amore Cristiano, che plasma l’identità di ogni Figlia e Figlio di Dio nella gioia del dono di sé.

 

Inaugurata a Valdocco la mostra itinerante su don Alberto Maria De Agostini, SDB

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Martedì 24 ottobre 2023, alla presenza di un folto pubblico, il Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, nel Museo Casa Don Bosco di Torino-Valdocco, ha tagliato il nastro della mostra itinerante “Immagini di un mondo scomparso. Don Alberto De Agostini. L’uomo, la natura, l’arte, la scienza”, curata dal prof. don Francesco Motto, SDB, dell’Istituto Storico Salesiano di Roma, dal prof. Nicola Bottiglieri, dell’Università degli Studi di Cassino, e dalla dott.ssa Ana Martín García, Coordinatrice Generale del Museo Casa Don Bosco.

L’evento è stato preceduto dalla presentazione del volume Don Alberto Maria De Agostini, l’ultimo esploratore della “fine del mondo” (Roma, LAS, 2023), a cura di Francesco Motto, che ha moderato i lavori, introdotti da don Mike Pace, Coordinatore delle Visite del Museo Casa Don Bosco, e dal saluto del dr. Francesco Botto Poala, Vicesindaco di Pollone (Biella), paese nativo di don De Agostini.

Ad illustrare la figura di don De Agostini (1883-1960) – salesiano, missionario, esploratore, geografo, geografo, fotografo, cineasta – hanno provveduto il prof. don Silvano Oni, docente dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), sede di Torino; la dott.ssa Daniela Berta, Direttrice del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” del Club Alpino Italiano (CAI) di Torino; e il sig. Giuliano Maresi, alpinista e istruttore della Scuola di Roccia dei “Ragni di Lecco”.

Il Segretario Coordinatore dell’Istituto Storico Salesiano, prof. don Stanisław Zimniak, ha chiuso i lavori ringraziando i relatori e gli organizzatori dell’evento, che avrà un’interessante appendice sabato 28 ottobre con la proiezione del film, “Terre Magellaniche” (1933) dello stesso don De Agostini, presentato dalla succitata d.ssa Ana Martín García.

La mostra su don De Agostini rimarrà aperta fino al 24 dicembre a Torino-Valdocco, per essere poi nuovamente allestita a Lecco nel mese di febbraio-marzo 2024.

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Corsa dei Santi 2023: a sostegno dei ragazzi della Guinea Conakry

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Una corsa di 10 km con partenza e arrivo nei pressi di Piazza San Pietro e un itinerario che attraversa le più celebri vie della Città Eterna: si tratta della “Corsa dei Santi”, evento podistico giunto quest’anno alla 15a edizione, in programma mercoledì 1° novembre 2023, con partenza e arrivo in Piazza San Pietro in Vaticano. La manifestazione sportiva, che da sempre mira anche a recuperare la tradizione della Festa di Ognissanti e a sostenere opere di beneficenza, quest’anno è legata ad un progetto di sviluppo sociale da realizzare attraverso lo sport nella città di Kankan, in Guinea. A proporlo è “Missioni Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana e onlus di Torino-Valdocco, che sostiene i missionari salesiani nel mondo.

La conferenza stampa di presentazione della manifestazione sportiva, in cui si parlerà anche del progetto benefico, si terrà martedì 31 ottobre alle ore 11:00 nella Sala Benedetto XVI del Pontificio Collegio Teutonico Vaticano (nei pressi dell’Aula Nervi). Alla conferenza stampa saranno presenti don Daniel Antúnez, Presidente di Missioni Don Bosco, e Roberto De Benedittis, Presidente di “ACSI Italia Atletica”, ente organizzatore della manifestazione sportiva.

Mentre all’evento del 1° novembre, cui sono attesi circa 3 mila corridori, parteciperanno anche le campionesse di atletica Fiona May (testimonial di Missioni Don Bosco), Sara Simeoni e Danielle Madam. A sostegno del progetto sarà attivo il numero telefonico 45594 per l’invio di un SMS solidale dal 29 ottobre al 5 novembre.

Il programma “Mattino Cinque” (su Canale 5), condotto da Federica Panicucci, si collegherà a più riprese con Piazza San Pietro per seguire l’andamento della Corsa e per ascoltare le interviste di Paolo Capresi.

La Guinea, chiamata anche Guinea Conakry, si trova in Africa Occidentale e possiede un’economia prevalentemente agricola, un sistema sanitario fragilissimo e un sistema scolastico molto carente, e ha un tasso di alfabetizzazione estremamente basso: risulta infatti fra i Paesi poveri più al mondo, al 182° posto su 191 nell’Indice di sviluppo umano. Nel 1990 i salesiani hanno fondato una presenza missionaria nella diocesi di Kankan, in una delle zone più svantaggiate del paese, la cui maggiore ricchezza è rappresentata dal gran numero di ragazzi e bambini.

Il Centro di Formazione Professionale di Kankan svolge un ruolo fondamentale garantendo un’istruzione di qualità attraverso corsi adeguati alle esigenze del mercato del lavoro e alla popolazione locale, oltre ad attività sportive, socio-educative e socio-culturali molto preziose. Il progetto dei salesiani vuole migliorare la qualità dei servizi del centro realizzando nuove infrastrutture sportive per 640 giovani (320 frequentano il centro, 300 l’oratorio e 20 formatori e allenatori), servizi igienici adeguati, potenziare le competenze didattiche degli educatori e sensibilizzare i ragazzi e i bambini a una vita sana, ricca di sport e inclusione, attraverso corsi e tornei anche con ragazzi con disabilità.

I missionari vogliono costruire un piccolo stadio con delle tribune, campi da calcio, da pallacanestro, da pallavolo e da pallamano, gestire attività sportive e socio-culturali per tutti i giovani senza distinzione di cultura, religione o sesso, che permetta anche di realizzare incontri socio-educativi sullo sport, l’ambiente e la pace. Inoltre, vogliono acquistare palloni, divise, fischietti, scarpe, reti e tutto il materiale necessario per dare l’opportunità ai giovani e a tutta la popolazione locale di giocare e crescere in un luogo sicuro e sereno. Un progetto che ha un grande potenziale: lo sport è un importante mezzo per accrescere lo sviluppo personale e sociale, lavorare sulle capacità relazionali, l’inclusione e il rispetto del prossimo.

Per ulteriori informazioni sulla gara del 1° Novembre visitare il sito: https://www.corsadeisanti.it

Per ulteriori informazioni sul progetto visitare il sito www.missionidonbosco.org

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