Sicilia, inizia il cammino della Scuola di Mondialità e di Giovani in cammino

In Sicilia, il 10 e 11 ottobre, si è svolto il primo incontro del cammino della Scuola di Mondialità. Pubblichiamo l’articolo di resoconto di Angela Caradonna, Salesiana Cooperatrice di Marsala.

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Si è svolto nel weekend del 10 e 11 ottobre il primo incontro congiunto della Scuola di Mondialità e di Giovani in Cammino, al quale hanno preso parte circa 60 giovani provenienti da tutta la Sicilia Salesiana.
Nonostante le incertezze collegate all’evolversi della Pandemia, grazie, da una parte, al lavoro delle due equipe guidate dai Delegati SdB ed FMA della Pastorale Giovanile e delle Missioni e, dall’altra, alla splendida accoglienza degli amici della Colonia Don Bosco di Catania, il gruppo ha trascorso due giorni sereni e significativi, nel rispetto di tutte le regole sul distanziamento sociale.

Per entrare nel vivo del tema dell’anno “Nel cuore del mondo”, dopo l’accoglienza e la preghiera iniziale del Sabato pomeriggio, il gruppo ha potuto ascoltare la testimonianza di Sefora Motta, giovane filmmaker, reporter, autrice di documentari, fondatrice dell’associazione missionaria “HPS Charity” acronimo di “helping people to see”, un’organizzazione missionaria concentrata sulla valorizzazione degli ultimi che opera nelle zone più diseredate dell’Africa per fini solidali. Il primo pomeriggio si è concluso con alcuni momenti di confronto, in piccoli gruppi, sulla testimonianza di Sefora. Dopo la cena non è mancato lo spazio per la fraternità, distanziata ma super divertente!

La giornata di domenica è stata dedicata a momenti separati per i due cammini: in particolare, i partecipanti di “Giovani in Cammino”, dopo un momento di deserto e riflessione personale, hanno lavorato in laboratorio approfondendo la tematica della missione nel cuore del mondo, a partire dalla propria identità cristiana e dal Battesimo fino a giungere alla missione comunitaria e della Chiesa ed elaborando il “Decalogo del buon cristiano in stile salesiano”.
La Scuola di Mondialità ha, invece, presentato il percorso tematico dell’anno incentrato sulla Laudato Sì e sulla crisi ecologica integrale ed ha dedicato spazio alle testimonianze di alcune ragazze – Benedetta, Rosaria e Alessia – che durante l’estate 2020 hanno partecipato al Campo Missionario nella città di Alcamo.

Non sono mancate altre proposte ed iniziative, tra le quali il lancio di una challenge in occasione della prossima giornata mondiale missionaria, in programma per Domenica 18 Ottobre, per sensibilizzare i giovani alla tematica della missione. La due giorni si è conclusa con la celebrazione dell’Eucaristia. Ritrovarsi in presenza è stata una gioia grande che ha fatto sentire, a tutti ed a ciascuno, la necessità di imparare a vivere questo tempo in modo nuovo, rinunciando ai baci ed agli abbracci, ma senza perdere occasioni di incontro e di confronto creativo soprattutto attraverso i percorsi Ispettoriali proposti.
L’arrivederci, per i giovani della Scuola di Mondialità, al 7 novembre e per i Giovani in Cammino al 19 e 20 dicembre.

 

Sicilia, “Acqua su marte” dei DB Sons diventa un video

“Acqua su Marte”, la canzone scritta da Emanuele Geraci, giovane salesiano della Sicilia durante il periodo del locdown e frutto di una riflessione personale,  è diventata un video riflessione sulla quarantena, grazie alla collaborazione con gli animatori del MGS Sicilia.

MUSICA
Testo e musica: Emanuele Geraci
Voci: Floriana Bonura, Giuseppe Priolo, Emanuele Geraci
Chitarre: Simone Palumbo, Giorgio Arcoraci, Vincenzo Costa, Emanuele Geraci
Basso: Gabriele Guarrera Violino: Erika Perrone
Tastiera: Angelo Di Chiara Batteria: Vincenzo Costa
Arrangiamenti: Angelo Di Chiara, Gabriele Guarrera, Simone Palumbo

VIDEO
Scrittura: Ilenia Scribano, Sara Cassarino, Alfio Pappalardo
Regia: Ilenia Scribano, Emanuele Geraci
Riprese & Montaggio: Andrea Faletra, Adriano La Monica
Attori: Ilenia Scribano, Simone Palumbo, Sara Cassarino, Arianna Occhipinti, Gabriele Giurdanella, Davide Campo, Enrico Occhipinti

Sussidi proposta pastorale, disponibile il materiale extra

Sono usciti i sussidi per Fanciulli, Preadolescenti e Adolescenti della proposta pastorale 2020/2021 che completano l’offerta formativa con il Quaderno Giovani.

Accanto ai sussidi, sul sito MGS Italia, sono disponibili dei materiali extra da scaricare per integrare il lavoro con i ragazzi.

Contenuti extra

Venticinque anni fa il primo Confronto MGS Italia, il ricordo di chi c’era

Pubblichiamo un articolo di Marco Pappalardo, docente al liceo, scrittore e giornalista, uscito sul blog “Il vino nuovo” in cui viene raccontata l’esperienza del Primo Confronto MGS Italia concluso ad agosto di 25 anni fa al Colle Don Bosco.

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Nei giorni scorsi in molti (anche se non in moltissimi a giudicare dai post sui social e con poca eco mediatica) abbiamo ricordato i 20 anni dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Roma, un evento emozionante, profetico, vocazionale, che ha segnato i giovani presenti allora e adulti oggi.

Insieme ad un gruppo del mondo salesiano italiano da alcuni mesi ci troviamo sul web per celebrare un altro evento speciale per il Movimento Giovanile Salesiano (MGS), poiché 25 anni fa si concludeva a Torino il primo “Confronto MGS Italia” con la partecipazione di circa 700 giovani. Collego i momenti, perché hanno avuto la stessa intensità per noi e, con i dovuti distinguo a livello di partecipazione, parlando dello spirito di uno (il Confronto MGS) dirò anche dell’altro (la GMG). Fu un evento di grazia per il Movimento, per la Famiglia Salesiana, per ognuno dei partecipanti! Mi commuove pensare a quei giorni di agosto in cui ci conoscevamo, diventavamo amici, ci veniva posto nel cuore o confermavamo un sogno, spero oggi divenuto una realtà per ognuno di noi. Che storia abbiamo vissuto! Che dono ci è stato fatto!

Quando penso a quei giorni, all’esperienza di Chiesa, di famiglia e di movimento, ai contenuti, ai luoghi tanto significativi (dove hanno vissuto santi come Don Bosco, Madre Mazzarello, Domenico Savio), mi meraviglio ancora di tanta bellezza e gratuità. Ci abbiamo messo tutto il cuore e certamente di più abbiamo ricevuto, e non solo allora o per quel momento, ma oso dire per ogni anno di questi 25 passati.

Alcuni di noi non si sono mai persi di vista, ci siamo cercati e trovati, anche in due, in pochi o in piccoli gruppi; rispetto agli altri – quelli ritrovatici di recente – di una cosa sono certo ripensando agli incontri on line: non abbiamo abbandonato lo sguardo di allora, non abbiamo oscurato quella bellezza, siamo pronti a parlare con il cuore in mano come se non ci fossimo mai lasciati.

In passato è già accaduto altre volte, ma vi assicuro che anche in futuro, se dovessi essere chiamato a parlare del MGS ad altri giovani, potrei parlare di loro, di noi, e dire tutto, facendo così comprendere l’essenza evangelica di “un cuor solo e un’anima sola”. Il resto è frutto del cercare di vivere al meglio dentro questa speciale amicizia e compagnia, anche a distanza di tempo e di luoghi: da qui ancora oggi vengono il servizio, l’impegno, il volontariato, la scelta vocazionale, il senso di appartenenza al mondo salesiano nonostante tutto e le debolezze, la condivisione del carisma.

Non sono un “romanticone” e non scrivo per nostalgia, lo faccio per “una pienezza del cuore”, per gratitudine, perché ciò che si è vissuto di buono va raccontato, per continuare “a narrare una storia che continua con te…con me” (tema-sloga del Confronto MGS 1995). Ci sono eventi che cambiano la vita e, ormai adulti – ce lo siamo detti in questo gruppo social degli animatori – siamo certi che il MGS e quell’esperienza in quei luoghi santi ci ha resi, nel bene e con tutti i limiti, ciò che siamo adesso.

Dunque, meno spensierati di allora, con il cuore salesiano che batte ancora proviamo con la nostra vita a raccontare quell’incontro, a ringraziare, a metterci a servizio “fino all’ultimo respiro”. Siamo cresciuti ed invecchiati, ma rimasti giovani nel cuore, sperando di aver tenuto fede agli impegni di tanti anni fa!

 

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Cristiani nel mondo

Dall’ultimo numero di Note di Pastorale Giovanile, pubblichiamo una raccolta di testimonianze delle fatiche e delle gioie dei giovani a cura di Elena Marcandella.

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“Si inizia per piacere, si continua per amore”
Serena Dal Pos 

Questa frase mi ha guidata quando ancora la strada non mi era chiara. Negli anni di animazione all’oratorio mi veniva spontaneo avvicinare in modo particolare i ragazzi più poveri, in tutte le sfaccettature della povertà. Mi dicevano che avevo una propensione speciale per ‘i casi difficili’ ma non lo capivo bene, perché mi veniva spontaneo, e non mi costava affatto fatica, anzi mi faceva piacere.
Così, finito il liceo, ho intrapreso gli studi universitari per diventare assistente sociale. Una decisione presa probabilmente con un pizzico di ingenuità, pensando di poter salvare il mondo, almeno quello più povero.
Ora lavoro presso un piccolo comune della provincia di Treviso. Essendo l’unica assistente sociale mi occupo di tutte le aree: minori, famiglie, anziani, stranieri, disabilità. Le povertà con cui mi scontro quotidianamente sono svariate. L’entusiasmo iniziale è ben presto svanito lasciando spazio a paure, incertezze, delusioni e fortunatamente da subito ho percepito un forte senso del mio limite. Ho capito che la professionalità acquisita negli studi e nei tirocini formativi e il mio desiderio (seppur buono) di voler essere d’aiuto, non bastavano ma era necessario andare oltre. Oggi mi è chiaro che non è possibile tenere separati il lavoro dal cammino cristiano che, seppur con le fragilità che vivo, mi permette di essere una professionista che – oltre a guardare il bisogno per cui la persona è in carico ai servizi sociali – tenta anche di avere uno sguardo “diverso” sul prossimo che mi ritrovo davanti. Qualche volta mi chiedo: come le guarderebbe Dio queste persone? Sono convinta che vivere cristianamente il proprio lavoro non significhi essere professionalmente più bravi di altri, ma avere appunto questo sguardo “diverso”, che guarda la persone nella loro interezza, che non si accontenta di offrire “solo” una risposta immediata ed efficace al bisogno espresso (che molte volte non è altro che la punta dell’iceberg), ma che ha a cuore la “salvezza” delle persone.
Penso alla storia di Paola (nome di fantasia) che un giorno si è presentata chiedendo informazioni per poter interrompere la gravidanza. In quel momento, se mi fossi basata solo ed esclusivamente sulla sua domanda, le avrei consegnato un depliant con le indicazioni che cercava. Ma la vita ha un valore inestimabile e non avrei mai potuto lasciarla uscire dall’ufficio solo con un depliant e le sue angosce. Da lì è nato un veloce percorso (veloce perché ci sono dei tempi precisi per poter scegliere di interrompere la gravidanza) di conoscenza, fiducia, dialogo, di incontri personali e telefonate. Paola aveva paura, aveva dentro di sé il terrore di non riuscire a dare al suo bambino ciò di cui aveva bisogno perché sia lei che il marito erano senza lavoro. Si vergognava a condividere la reale motivazione per la quale voleva abortire, il suo bisogno quindi non era l’interruzione di gravidanza ma trovare qualcuno che le dicesse che non era sola, di aver fiducia e che il loro bambino era (è!) una ricchezza superiore a qualsiasi conto bancario.
Nel mio lavoro c’è il rischio di diventare dei burocrati, di starsene dietro una scrivania compilando carte. Purtroppo servono anche quelle, e si può fare tanto da dietro una scrivania, ma si può fare ed essere molto di più in trincea, in prima linea. Lì sul fronte delle anime in tempesta, nei tumulti di cuori soli, sulle creste della sofferenza. Ed è lì che io voglio stare, è lì che sento di poter dare un po’ di me assieme al mio bagaglio di vita. Il mio cammino cristiano, la certezza dell’Amore del Signore che ci sostiene, mi aiuta anche a rischiare, a non rimanere riparata nel bivacco sicuro della mia postazione d’ufficio, distante dal cuore delle persone. Nel mio piccolo e con tutta l’umiltà di cui c’è bisogno.
Molte volte chiedo al Signore che ci sia Lui dove io, con la mia professionalità e con i miei limiti, non riesco ad arrivare; ciò non mi fa sentire “perdente” ma in cordata con Lui, consapevole del fatto che da sola non raggiungerei nessuna meta. In fondo si rimane in piedi grazie ad affetti veri e profondi, grazie a relazioni che si basano sulla Verità e che portano in sé l’intento reale della salvezza, e non perché si è forti. Le mie battaglie più grandi le vivo quando intuisco che il bene “vero” delle persone viene messo in secondo piano e viene data priorità a scelte più vantaggiose, quando la persona diventa un mezzo e non il fine. In quei momenti, più che mai, devo trovare la forza (e anche il coraggio) di espormi, costi quel che costi, cosciente del fatto che non vi è nulla di più importante e prezioso rispetto alla vita di una persona e alla sua dignità.

 

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Orme sulla sabbia: l’esperienza dell’MGS Italia Meridionale durante la quarantena

Pubblichiamo un articolo di Michele Landolfo dal sito dell’ispettoria Meridionale Don Bosco al Sud sull’esperienza dell’MGS durante la quarantena.

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Nel Sud Italia mentre l’intero Paese si chiudeva a riccio minacciato dal coronavirus, il Movimento Giovanile Salesiano continuava a sprigionare le sue idee sfavillanti per aprirsi ancora di più ai giovani, privati dei momenti e appuntamenti annuali di formazione e aggregazione più importanti. E così si è cominciati con una mail di invito alla piattaforma Meet e un mega assembramento digitale, ad inaugurare la prima Quaresima Viva a distanza con oltre cento giovani partecipanti. Una serata alla settimana per un mese interamente dedicata alla cura dell’anima – come avrebbe voluto il nostro Don Bosco – è bastata a dirci “non siete soli ad affrontare questo scenario nuovo e drammatico”. A comunicarci che la fede ci avrebbe salvati dalla paura, l’isolamento e l’abbandono delle nostre certezze. Poi Maggio, il mese mariano, è stata la gradita occasione per continuare a vederci, formarci, approfondire gli Atti degli Apostoli e confrontarci in gruppi virtuali dai cui scambi di sguardi è sgorgata un’intesa e una tale intima complicità tra ragazze e ragazzi che prima dall’allora neppure si conoscevano. Al punto da assumere l’impegno di incontrarci, ma stavolta dal vivo, non appena se ne presenterà l’occasione.

In questi mesi mi è sembrato di vivere la «parabola» delle “orme sulla sabbia”, più volte ricorrente nei miei anni di animazione e formazione in oratorio: racconta del sogno fatto da un cristiano che si vedeva accompagnare su una spiaggia (percorso metaforico della vita) dal Signore, scorgendo due orme sulla sabbia. Infatti il Signore gli aveva promesso sostegno e vicinanza. Arrivato alla fine del tragitto nota una sola impronta sulla sabbia e credendosi abbandonato dal Padre, in preda alla delusione, chiede spiegazioni. E qui il Signore sorprende come solo Lui è capace di fare: “i giorni in cui tu hai visto solo un’orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.

È assolutamente possibile immaginare che Dio e Don Bosco siano accorsi verso di noi attraverso i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice, che hanno preso in braccio le nostre anime conducendoci fuori dalla pandemia. Un impegno operoso e gratuito, un dono per tutti noi, grazie al quale la nostra fede si è rafforzata. Pensandoci, abbiamo sperimentato la concretezza dei temi pastorali trattati in questi ultimi anni. Come? L’incontro con Gesù ci ha offerto la speranza per vincere la preoccupazione, la Madre Chiesa ci ha accolti e abbracciati quando il distanziamento ci ha costretti a non poter stringere neanche gli affetti più cari, il servizio ci ha aiutato a donare conforto e diventare missione per la vita dei più fragili delle nostre comunità. E poi la preghiera, la fonte da cui abbiamo attinto le forze, il collante di ogni azione benefica intrapresa, il dispositivo di protezione individuale contro l’indifferenza e l’egoismo. Infine è arrivato Giugno, con la tradizionale Festa Giovani MGS, svoltasi il 7 giugno scorso, anch’essa online, dal titolo “Ri-usciamo ad incontrarci? #relazionincorso”. Un appuntamento diverso dal solito, senza la gioia dei saluti all’arrivo nell’oratorio ospitante, senza i balli e senza il buon cibo preparato dalle mamme, ma con il calore di sempre, a questo giro testimoniato dai quadratini-ritratto animati apparsi sui nostri roventi pc. Ebbene anche quest’anno il confronto tra di noi ha rappresentato un momento di di crescita, discernimento e svolta per le nostre vite, grazie al prezioso contributo dello psicologo e psicoterapeuta Andrea Montesano, un giovane come noi, vocato talmente tanto al suo lavoro da tradurlo in missione cristiana per aiutare il prossimo. I suoi consigli ci hanno consentito di riflettere sulla gestione delle emozioni, come affrontare le relazioni e la crisi post-virus, come oltrepassare i timori legati all’ambiente esterno per riappropriarci delle nostre vite. Spunti pratici per ri-trovare la voglia di ri-uscire a testimoniare la gioia e il piacere di incontrarci, in attesa di una Festa Giovani 2021 che sarà ancora più carica di desiderio.

Michele Landolfo

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“Ecco il tuo campo, ecco dove dovrai lavorare”: presentazione del Quaderno giovani 2020/2021

Presentazione del Quaderno giovani, punto di riferimento della proposta pastorale per i Salesiani in Italia.
Di don Rossano Sala

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Il Quaderno giovani, in conformità ad una tradizione ormai ben consolidata e fruttuosa, è il punto di riferimento per la proposta pastorale dell’anno in corso in tutti gli ambienti salesiani d’Italia.

“Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare” dice la donna vestita di luce al piccolo Giovanni Bosco nel sogno dei nove anni, di cui nel 2024 ricorrerà il bicentenario. Da qui prende avvio la proposta pastorale per l’anno 2020-21: essa ci invita ad essere “nel cuore del mondo” per esserne luce, sale e lievito.

Il presente quaderno è comporto di cinque capitoli: l’ispirazione nasce dal sogno dei nove anni, di cui si invita ad approfondire la dimensione spaziale dei luoghi; un secondo momento, biblico e teologico, cerca di andare in profondità rispetto all’ispirazione carismatica iniziale; il capitolo centrale è dedicato a comprendere l’identità cristiana secondo un approccio squisitamente vocazionale; il quarto capitolo mette a tema le modalità concrete per realizzare una “cittadinanza responsabile” oggi; infine vengono offerte al lettore alcuni “medaglioni di santità” da cui trarre ispirazione per un’azione efficace e profetica nel nostro tempo.

Il presente Quaderno giovani è un vivo e operativo, perché offre ad ogni lettore dei contenuti solidi in grado di interagire con il singolo e con il gruppo attraverso la richiesta di partecipazione personale al cammino indicato. Non siamo quindi davanti ad un “libro da leggere”, ma abbiamo tra le mani un “compagno di viaggio” che invita ogni giovane o adulto a crescere spiritualmente e ad ogni comunità educativa e pastorale a mettersi in discussione per potersi migliorare.

La configurazione, lo stile e la proposta del presente Quaderno giovani lo rendono prima di tutto adatto per i giovani, i quali sono chiamati a prendere sul serio la loro esistenza, conformandola a quella del Signore Gesù. Insieme con i giovani, uno strumento come questo è consigliato anche ad altre categorie di persone: prima di tutto agli animatori e agli educatori dei fanciulli, dei preadolescenti, degli adolescenti e dei giovani; ai membri che a diverso titolo appartengono alla famiglia salesiana (cooperatori, ex allievi e altri gruppi); agli insegnanti e formatori impegnati cristianamente nella loro missione. Questo quaderno può essere infine di giovamento ai salesiani di don Bosco, alle figlie di Maria Ausiliatrice e ai sacerdoti impegnati nell’ambito educativo per la loro formazione spirituale, pedagogica e pastorale.

Pubblichiamo l’indice e la presentazione e un’anticipazione del primo capitolo:

Cliccando sul pulsante, si può accedere alla sezione Materiale extra relativo ai sussidi per Fanciulli, Preadolescenti e Adolescenti:

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Festa giovani MGS Italia Meridionale: “Puoi sperare ancora, esiste il paradiso!”

Pubblichiamo il resoconto della Festa Giovani organizzata dal MGS Italia Meridionale il 7 giugno.

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Si è svolta domenica 7 giugno la Festa Giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Meridionale, senza protezioni e mascherine a nascondere il sorriso di tanti ragazzi e ragazze che hanno vissuto così una particolare esperienza di insieme. No, non è stato violato alcun decreto e non si è verificato alcun assembramento ormai pericoloso in questi difficili tempi di pandemia. La festa, infatti, ha avuto “luogo” interamente online e ha visto partecipare giovani che, rispondendo alla chiamata “Ri-usciamo ad incontrarci?! #relazioniincorso”, hanno voluto sperimentare virtualmente il calore di uno spirito, quello Salesiano, che li accomuna. Dopo un percorso di incontri online iniziati durante la Quaresima e proseguiti con le catechesi settimanali “GiòCat” svoltesi nel mese di maggio, la Festa Giovani è stata pensata, dai ragazzi della segreteria territoriale e dai responsabili territoriali e ispettoriali di pastorale giovanile del sud Italia, come il culmine di uno speciale cammino di formazione, riflessione e preghiera.

Tema centrale della festa, a partire dall’inno scelto “Alla porta del cielo” della Christian rock band Reale, è stato il riscatto da un periodo, quello appena trascorso, in cui ci siamo tutti indistintamente ritrovati prigionieri di una situazione generale fuori dal nostro diretto controllo. Una situazione insomma che, mentre ci ha costretti a stare chiusi tra le mura di casa, ha anche imposto il rischio poi di renderci prigionieri chiusi in noi stessi. Così, grazie alla professionalità dello psicologo del rock Andrea Montesano, i ragazzi, seguendo il filo conduttore della musica, hanno avuto l’occasione di riflettere sul proprio modo di affrontare l’emergenza presente e sulle concrete pratiche da attuare per migliorare il proprio atteggiamento nei confronti di una realtà ribaltata. Nonostante il mondo intorno si sia fermato, la mente e le emozioni infatti non hanno smesso di fluire. Per questo, insieme ai cambiamenti del contorno che si subiscono, si rende necessario cambiare anche le proprie azioni. Nove sono i comportamenti consigliati dal nostro psicologo: scrivere, leggere, imparare, creare, coltivare le relazioni, plasmare nuove abitudini, riflettere, mettersi al servizio degli altri, e parlare con qualcuno -perchè no(?), con uno psicologo. Tutte azioni che risultano costruttive anche normalmente, ma che in una situazione come questa assumono un’altra prospettiva, quella di celebrare la vita!

Le condivisioni di canzoni e riflessioni da parte dei ragazzi su una bacheca virtuale, si sono piano piano poi traformate in preghiere e intenzioni nel finale momento di preghiera, che ha visto conclusione con la “buonanotte”, in forma di testimonianza, di Federica Bochicchio. Animatrice salesiana originaria di Potenza e infermiera, Federica ha raccontato della sua esperienza lavorativa nel corso della pandemia in Lombardia, una delle regioni italiane più colpite dal Covid-19, e del suo rapporto con Dio e con la fede, di fronte alla sofferenza particolarmente percepita in un ambiente maggiormente coinvolto nella battaglia contro il virus quale è quello ospedaliero. La sua è stata una testimonianza che ha dato la possibilità ai ragazzi di comprendere, attraverso gli occhi e le parole di una coetanea, la fatica più dura della crisi attuale, ma allo stesso tempo anche la fede salda nel Signore.

Al termine di una Festa Giovani sicuramente diversa e speciale, la promessa è stata così quella di ripartire forse più consapevoli rispetto a prima del valore di alcuni legami e di una missione che non si spegne neanche a distanza, ma che si è scoperto potersi intensificare anche di fronte a uno schermo, con la speranza di potersi presto riabbracciare e ri-uscire a incontrarsi dal vivo.

Claudia Gualtieri

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MGS Don Bosco al Sud, festa giovani online

Pubblichiamo la notizia della festa MGS Italia Meridionale per i giovani.
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Domenica 7 giugno su piattaforma Google Meet, avrà luogo la festa MGS per giovani dai 18 ai 30 anni, dal titolo: Ri-usciamo ad incontrarci?! #RelazioniInCorso. L’appuntamento si concentrerà su questo particolare momento storico di “ripartenza”, dove gradualmente ci si riappropria della capacità di relazione, che nel frattempo si è un po’ trasformata.

🔸Ogni giovane potrà fare l’iscrizione con la scansione del QR code, o a questo link: 👇

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Esercizi spirituali MGS IC: distanti ma uniti

Dall’8 al 10 maggio i giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Centrale hanno vissuto da casa gli Esercizi Spirituali: oltre 140 giovani connessi per riflettere e confrontarsi con la Parola in questo periodo al di fuori dell’ordinarietà.

Ecco la testimonianza di Biancarosa Traffano
Non si può certo dire che Dio non sia un tipo fantasioso: chi di noi avrebbe immaginato di essere contattato da Lui in videochiamata? Invece è proprio quello che è successo in questi giorni, perché senza dubbio l’idea di vivere a distanza gli Esercizi Spirituali non può che essere stata ispirata dallo Spirito Santo, come dimostrano la gioia e la gratitudine che oggi abitano il nostro cuore.
E non è stato solo Dio a raggiungerci lì dove eravamo, ma è stato il Movimento Giovanile Salesiano! La difficoltà di concentrarsi (anzi, raccogliersi!) a casa è stata compensata dall’unità straordinaria che si è creata, dall’entusiasmo di condividere questo momento con tutti i giovani del MGS IC. Di più, proprio questa inedita modalità di vivere il ritiro ci ha permesso di superare i confini delle nostre regioni e così abbiamo gustato insieme un’esperienza di esercizi che forse prima potevamo dare per scontata, ma che ora è davvero da riconoscere come dono gratuito e soprattutto non scontato.
Con la sua dolcezza e saggezza don Mario Rollando ci ha presi per mano e ci ha accompagnati sulle orme del Risorto. L’incontro con Lui attraverso la sua Parola fa rinascere in noi la memoria del suo amore che scalda il cuore e che ci rende testimoni: non persone perfette, ma mendicanti che sempre desiderano il Signore. Come e con sant’Agostino don Mario ci ha esortato proprio a desiderare, perché il nostro desiderio di Dio è preghiera, anche e soprattutto quando emotivamente siamo in difficoltà, quando ci sentiamo insensibili alla Grazia o addirittura in lotta con essa. Dalle nostre contraddizioni può scaturire una preghiera che è solo nostra, che è personale e originale, come quella di san Tommaso, che soffre e pretende di vedere Gesù per poi prorompere nel bellissimo “Mio Signore e mio Dio!”.
Nell’ultima intensa tappa del nostro percorso don Mario ci ha portato in Galilea, luogo non scelto a caso da Gesù per incontrare i suoi discepoli: luogo dello scarto, del margine, dei poveri, dei peccatori… Luogo da cui vorremmo fuggire, ma che fa parte di noi, che rappresenta le nostre più intime zone buie, gli aspetti di noi stessi e della nostra vita che vorremmo nascondere e con cui non siamo riconciliati. Ma Gesù ci dà appuntamento proprio in quelle Galilee, ci aspetta lì, perché “ama illuminare i nostri sotterranei”. Quelli in cui forse siamo anche più veri. Perché non c’è bisogno di sforzarti per meritare l’amore di Dio: la sua Grazia ti precede ed è lei che crea in te infiniti motivi per amare ogni pezzo della tua vita, che sia Galilea o che sia Giudea, buio o luce.
Ancora don Mario ci ha spinto a vedere la bellezza nella diversità che abita il mondo e la stessa Chiesa, come nelle due figure di Pietro e Giovanni, a scoprire che la relazione con Dio è l’asse portante che spinge il pastore ad amare il suo gregge, perché: “soltanto gli assidui frequentatori del mistero di Dio possono essere raffinati interpreti e servitori del mistero dell’uomo”. Così il nostro amore per gli altri non risulta sminuito dal nostro rapporto prioritario con Dio, ma semmai potenziato, reso divino.
Dopo queste giornate abbiamo imparato per esperienza che a contatto con la Parola di Dio il nostro cuore può sempre ardere, non importa dove siamo: nella natura, in oratorio, all’università, al lavoro, in Chiesa… A casa. Come ci ha detto madre Yvonne, altro grande regalo di questi Esercizi, la Parola ci raggiunge nel nostro oggi, con una chiamata che non è quella di ieri e nemmeno quella di domani: oggi, #lìdovesei, non lasciar spegnere il fuoco che Dio ha acceso nel tuo cuore.

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