A Roma si festeggiano i 60 anni della dedicazione del Tempio di Don Bosco a Cinecittà

Riceviamo dalla Circoscrizione Italia Centrale la notizia sui festeggiamenti del 60° anniversario della chiesa di Don Bosco a Roma, nel quartiere di Cinecittà.

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Nel 60° della dedicazione del tempio (aperto al culto nel 1959), la chiesa di Don Bosco a Roma propone un itinerario di preparazione alla festa dell’8 dicembre, particolarmente importante per la congregazione salesiana perché, come narra D. Bosco stesso, “quel giorno iniziò l’oratorio”. Il 5-6-7 dicembre, durante l’eucarestia serale si celebrerà il Triduo di preparazione, predicato da D. Pierfausto Frisoli, Procuratore Generale della Congregazione Salesiana.

Per domenica 8 dicembre gli appuntamenti previsti sono i seguenti:

  • ore 11: solenne Celebrazione Eucaristica di ringraziamento nel 60° di dedicazione del tempio a D. Bosco, presieduta da S. E. Card. Joao Braz de Aviz, con l’amministrazione delle Cresime ai giovani della parrocchia; inaugurazione della mostra fotografica e video in occasione del 60°  del tempio
  • ore 12: cerchio mariano in piazza don bosco
  • ore 15:30: visite guidate alla basilica
  • ore 17:30: inaugurazione della nuova illuminazione della basilica e della conclusione dei restauri della cupola maggiore
  • ore 18: solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani, D. Francesco Cereda, e inaugurazione di  quattro lapidi commemorative per la visita al tempio dei santi: Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Teresa di Calcutta
  • ore 19: Concerto della Banda dell’Esercito Italiano

Giornata internazionale Infanzia: Salesiani per il Sociale combatte la povertà educativa al fianco di 3mila minori

“La povertà educativa compromette il presente ma anche il futuro di un bambino, a rischio di ritrovarsi, una volta adulto, ai margini della società e del mondo del lavoro. Come in un circolo vizioso, la povertà educativa alimenta quella economica, e viceversa”: lo dice don Roberto Dal Molin, presidente di Salesiani per il Sociale APS in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia.  

La risposta a questa emergenza da parte di Salesiani per il Sociale APS si è tradotta, in questi anni, in diversi progetti istituzionali che contrastano la povertà educativa minorile intervenendo sulle fragilità personali, relazionali e familiari, combattendo le disuguaglianze territoriali. Nell’ultimo anno l’organizzazione ha raggiunto, grazie a questi servizi, oltre 3mila minori, più di mille genitori e quasi 800 insegnanti: non si tratta di semplice doposcuola, ma è un insieme di azioni socio-educative che comprendono anche sport, teatro, canto, musica e danza.

Quest’anno la Giornata dell’Infanzia coincide con i 30 anni dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che Salesiani per il Sociale APS continua a concretizzare con il lavoro quotidiano di più di ottanta soci in tutta Italia, attivi in diversi ambiti di intervento giovanile. Una missione che porta avanti guidata dall’esempio e dagli insegnamenti di Don Bosco che per primo si prese cura dei giovani poveri ed esclusi, promettendo di stare accanto a loro “fino all’ultimo respiro”. 

Strenna 2020, il poster è firmato dal disegnatore Stefano Pachi

Da ANS

È disponibile  in rete il poster della Strenna 2020, che sviluppa il motto: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra” (Mt 6,10). “BUONI CRISTIANI E ONESTI CITTADINI”. Il poster della strenna 2020 ferma nel ricordo la scintilla dell’inizio dell’opera salesiana. Il poster è opera del disegnatore Stefano Pachi ed è disponibile in versione digitale in sei lingue.

C’era una scalinata vicina al grande mercato di Porta Palazzo dove i giovani si sedevano a ridere, scherzare e fare merenda. Don Bosco va ad incontrarli là. Là “fuori”, dove si ritrovano normalmente. Non tiene un predicozzo, offre semplicemente la sua amicizia.

Don Bosco non possedeva niente, solo quel suo grande cuore, che si rivelava nello sguardo indimenticabile: “Quel che in Don Bosco più spiccava era lo sguardo, dolce ma penetrantissimo, fino all’intimo del cuore, cui ap­pena si poteva resistere fissandolo” testimoniò un antico alunno.

Il poster è una pagina del Vangelo secondo Don Bosco: Gesù chiamò un bambino, lo mise in mezzo a loro e disse: “Vi assicuro che se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete nel regno di Dio. Chi si fa piccolo come questo bambino, quello è il più grande nel regno di Dio. E chi, per amor mio, accoglie un bambino come questo, accoglie me” (Mt 18, 1-5).

Don Bosco è tutto qui. Ha gli stessi occhi e lo stesso cuore di Gesù.

Aveva una convinzione riguardo ai giovani: “Questa porzione è la più delicata e la più preziosa della umana società, su cui si fondano le speranze di un felice avvenire”. È la sua scelta decisiva: “Tu sei la parte più importante della mia giornata”, “Tu sei speciale, e significhi molto per me” dice ai giovani che incontra. Imagine, finally, that two people are talking to each other about their inner lives. È in questa dinamica quotidiana che si costruisce la personalità dei giovani, è lì che c’è il cuore del processo educativo che riesce a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”!

Il suo obiettivo è semplice e immenso: “Voglio che i giovani siano felici nel tempo e nell’eternità”.

Nel poster, in cima alla scalinata c’è una porta spalancata. È la porta della casa di Don Bosco, la porta della chiesa e la porta della vita. I giovani, oggi, trovano spesso solo porte chiuse. Don Bosco vuole che abbiano porte aperte. Quelle di un futuro e una vita felici e responsabili, quelle di una fede matura e appagante, quelle della gioia, della solidarietà, della libera creatività.

Per questo esiste la Famiglia Salesiana.

“Cammino disponibili”, l’ispettoria Lombardo-Emiliana prepara i giovani all’esperienza missionaria estiva

Riceviamo e pubblichiamo un articolo dell’inizio dei “Cammini disponibili” per le spedizioni estive 2020 in Etiopia con gli Amici del Sidamo da parte della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Lombardo-Emiliana.

“Kes be kes” si dice in Etiopia. Poco a poco, passo dopo passo. Volontari in terra di missione non ci si può improvvisare.

Il Cammino Disponibili vuole rispondere a questa esigenza. Un percorso volto a coltivare il sentimento missionario che ognuno di noi ha in cuore. Un tempo di crescita per vivere in profondità l’incontro con l’altro. Un cammino di responsabilità per adottare uno sguardo consapevole su realtà diverse dalle nostre. Un passo verso la disponibilità, requisito fondamentale per poter riconoscere la chiamata al mondo missionario.

L’animazione missionaria dell’ispettoria Lombardo – Emiliana offre l’opportunità di prepararsi a vivere un mese in Etiopia a giovani maggiorenni e a coloro che hanno voglia di mettersi in gioco attraverso un cammino che si struttura in cinque incontri distribuiti nell’arco di un anno.

Gli appuntamenti del cammino si svolgono a partire dal mese di novembre e hanno luogo nelle diverse case salesiane dell’ispettoria. Si affrontano tematiche quali la conoscenza di sé e della realtà degli Amici del Sidamo, le motivazioni che spingono a compiere determinate scelte e il concetto di disponibilità in ottica sia di missione all’estero sia di relazione con le persone che incontriamo nella nostra quotidianità. Una certa importanza viene riservata alla conoscenza del carisma salesiano in particolare adottando lo stile di don Bosco negli ambienti Casa, Scuola, Chiesa e Cortile che contraddistinguono la maggior parte delle missioni. Ogni incontro è accompagnato dalla presenza di un salesiano, di coloro che hanno speso un mese in Etiopia l’estate precedente e di volontari che hanno trascorso un tempo consistente in Africa. Chi “cammina” ha quindi la possibilità di confrontarsi ed interrogarsi alla luce dell’esperienza di chi ha iniziato prima a percorrere questa via.

Intraprendendo un viaggio attraverso momenti di riflessione personale, vita comunitaria, lavoro, formazione e preghiera si rivela il vero motore dell’agire missionario.

Concludo con una frase di Abba Elio Bonomi, prete salesiano che per primo ha aperto il sentiero delle missioni salesiane in Etiopia ormai più di trent’anni fa. “L’unico scopo della vita è amare, perdonare, distribuire speranza, fiducia, gioia.”  Questo vuole essere il nostro stile qui e ovunque nel mondo.

Augurandovi quella disponibilità nel riconoscere il disegno di Dio per ciascuno, buon cammino.

Giancarlo Sesana

“Valdocco oggi”: dal seminario sull’oratorio il promemoria per le ispettorie

Con la giornata di oggi, termina a Palermo “Valdocco oggi: quale oratorio per il Terzo Millennio?”, il seminario sull’oratorio centro giovanile salesiano. Ogni dieci anni, l’Italia Salesiana si ritrova per riflettere sulla salute pastorale dei propri oratori-centri giovanili e non disperdere il tesoro lasciato in eredità da Don Bosco. Dal seminario sono emerse sette parole chiave da concretizzare nelle ispettorie: relazione, corresponsabilità, discernimento, casa, missione, accompagnamento e sinodalità. Non si tratta di un documento, bensì di “un promemoria per noi, perché siamo noi i primi testimoni di quello che abbiamo vissuto. Compito nostro sarà creare altre esperienze simili lì dove siamo, localmente”, spiega durante le conclusioni don Silvio Zanchetta, coordinatore dell’ufficio nazionale Parrocchie e oratori.

Su Don Bosco Italia c’è la pagina dedicata al seminario, dove poter rivedere le relazioni (e scaricare i documenti), le omelie e le foto.

Scuola, la rappresentanza dei Salesiani al convegno dei Superiori Religiosi sulla libertà di scelta educativa

Giovedì 14 novembre si è svolto il convegno “Autonomia, parità e libertà di scelta educativa in Italia e in Europa” promosso da Usmi e Cism (con il patrocinio del Senato e della Cei), al quale ha partecipato una rappresentanza della scuola salesiana: don Roberto Dal Molin, presidente del CNOS e referente scuola per il CISM nel consiglio nazionale della scuola cattolica della CEI, don Giuliano Giacomazzi, ispettore delegato CISI per la scuola, i delegati della scuola del Piemonte, il prof. Mauro Pace dal Piemonte, don Lorenzo Teston e don Nicola Toffanello dal Triveneto, don Francesco Marcoccio, delegato Scuola della ICC con don Gino Berto, direttore dell’istituto Pio XI di Roma. Una presenza, quella salesiana, che rappresenta le 101 scuole in Italia con oltre 22mila studenti, oltre ai 64 Centri di formazione professionale con i loro oltre 26mila ragazzi.

All’incontro hanno partecipato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la quale ha sottolineato come “La legge 62 molto ha fatto per dare vita a principi costituzionali, ma non ha prodotto i risultati sul piano sostanziale”. Il presidente della CEI, invece, ha dato un dato: “Negli ultimi 10 anni hanno chiuso mille istituti, ma non dobbiamo indurci a considerazioni pessimistiche. Ci sono anche tante realtà in cui le scuole aprono per dare risposta alla domanda di educazione cristiana che le famiglie desiderano per i propri figli”. Da parte sua, don Roberto Dal Molin ha detto: “In Italia il sistema scolastico è egualitario sulla carta, ma nei fatti non rimedia le differenze tra gli studenti legate al contesto familiare, sociale ed economico”.

Salesiani per il Sociale APS, una shopper di Natale per i bambini delle case famiglia

“Una Christmas Shopper per portare a tavola una doppia cena: per te e per i bimbi e giovani accolti nella nostre case famiglia”. È l’iniziativa solidale di Salesiani per il Sociale APS, organizzazione nonprofit che da 25 anni sostiene i ragazzi in difficoltà attraverso 46 case famiglia e comunità sparse in tutta Italia.

La shopper, disegnata per Salesiani per il Sociale dall’illustratrice d’infanzia Stefania Gagliano, raffigura una giovane cuoca circondata dai valori a cui si ispira l’organizzazione e da una delle frasi più celebri di Don Bosco. La campagna è stata realizzata in partnership con Ebay Beneficenza, piattaforma che devolverà l’intero importo raccolto all’organizzazione.

La borsa può essere acquistata sul sito https://www.salesianiperilsociale.it/shopper/. La donazione minima è di dieci euro con spedizione gratuita in tutta Italia. È possibile ritirare la borsa anche presso la sede nazionale di via Marsala, 42 a Roma chiamando lo 06.4940522 o scrivendo una mail a info@salesianiperilsociale.it.

Il prof. campione de L’Eredità torna dai suoi studenti a San Benigno: “La cultura vince sull’ignoranza”

Pubblichiamo la notizia dal sito dei Salesiani in Piemonte del campione della trasmissione di Rai Uno “L’Eredità”, il prof. della scuola media di San Benigno, che ha lasciato la gara per tornare dai suoi studenti.

Niccolò Pagani, giovane docente della Scuola Media Don Bosco di San Benigno, ha scelto di abbandonare a sorpresa la trasmissione TV “L’Eredità” con un discorso dedicato ai suoi allievi. La notizia è stata divulgata non solo dal Corriere della sera (il primo quotidiano italiano per diffusione e per lettorato) – della quale riportiamo di seguito l’articolo dedicato – ma anche dal “il caffè” del giornalista ed editorialista Massimo Gramellini. Si riportano le notizie pubblicate sul sito dell’opera.

Il campione de L’Eredità lascia il programma per tornare dai suoi studenti: «La cultura vince sull’ignoranza»

Niccolò Pagani, giovane docente del torinese, ha scelto di abbandonare a sorpresa la trasmissione con un discorso di commiato che ha commosso gli spettatori

«Il mio posto è là: ogni mattina in prima linea nella missione quotidiana dell’educazione e dell’onestà»: il campione in carica de «L’Eredità» Niccolò Pagani, giovane docente di San Benigno Canavese, ha scelto a sorpresa di abbandonare la trasmissione per tornare in cattedra.

Il messaggio agli studenti

Il professore ha annunciato la sua decisione leggendo un discorso di commiato, condiviso in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza dal conduttore Flavio Insinna sul suo profilo Facebook, in cui spiega che il suo compito come insegnante è dimostrare «ai giovani, che la gentilezza vince sulla violenza, la cultura vince sull’ignoranza, il sorriso sconfigge la rabbia e l’ironia batte l’odio, insegnando loro a non impugnare i coltelli, ma i libri, e a sostituire gli spintoni con gli abbracci».

«La scuola va protetta e va curata»

Il messaggio, importante soprattutto in questo periodo storico, si chiude con un invito a proteggere l’istituzione scolastica (e con un ringraziamento ai colleghi che dividendosi le supplenze gli hanno permesso di partecipare al programma): «Come ogni creatura fragile, anche la scuola va protetta e va curata. Per questo starò sempre dalla parte di tutti quegli insegnanti, preparati e costanti, che ogni giorno, con amore, fanno questo mestiere».

13 novembre 2019 (modifica il 13 novembre 2019 | 18:04) – di Arianna Ascione

Corriere della Sera

L’eredità

 

Sicilia, ad Alcamo una mostra missionaria per testimoniare l’esperienza in Madagascar e Senegal

Domenica 27 ottobre 2019 si è tenuto un evento importante per l’Oratorio Centro Giovanile di Alcamo: la Giornata Missionaria. Dopo la Santa Messa delle ore 10:30, celebrata nella chiesa dell’oratorio, è stata inaugurata dall’Animatore Missionario dell’Ispettoria Salesiana Sicula don Alberto Anzalone la Mostra Missionaria.

Protagonisti della giornata sono stati gli oggetti che don Antonio Lauretta e Irene Pipitone hanno portato rispettivamente dalle missioni del Senegal e del Madagascar, oggetti che simboleggiano la vita e la cultura stessa dei popoli in questione. Alcuni di questi sono stati acquistati da coloro che hanno preferito portare con sé un ricordo della giornata e fare una piccola donazione da devolvere interamente ai luoghi della Missione.

Gli oggetti esposti come abiti (in particolare camicie dai colori sgargianti) tipici dei luoghi, la straordinaria manifattura dei tovagliati, bambole, giochi da tavolo e addirittura archi da caccia abbinati alle rispettive faretre complete di frecce hanno evidenziato una diversità ed espresso la cultura di questi popoli. Una cosa però lega la nostra nazione ad alcune nazioni africane: la religione! Ciò si comprende dalle innumerevoli statue raffiguranti la Vergine con il Bambino e dalle coroncine del Rosario (ogni decina ha infatti un colore diverso, simbolo di unione fra i cinque continenti). Non potevano mancare alcuni splendidi scatti che immortalano i posti più belli e più significativi dei due Paesi.

A seguire, dopo la Santa Messa delle 18:00, il CGS “Da MihiAnimas” ha proposto, nel piccolo teatro dell’Opera Salesiana alcamese, la rappresentazione teatrale e musicale del Sogno della Patagonia, il sogno che spinse Don Bosco ad inviare i suoi missionari oltre i confini di Torino per raggiungere l’America Latina. Durante la rappresentazione teatrale i missionari (don Antonio Lauretta e Irene Pipitone) hanno avuto l’opportunità di raccontare l’esperienza al pubblico attraverso aneddoti e spiegazioni riguardanti i riti praticati nei villaggi del Senegal e del Madagascar. Non sono mancati chiari riferimenti a sensazioni ed emozioni che questa esperienza ha trasmesso.

Giuseppe Adamo
Animatore Salesiano