Roma, la Basilica di San Giovanni Bosco si prepara alla festa del Santo protettore: incontri, celebrazioni e preghiera

I giovani, la comunicazione, la comunità: sono questi i tre pilatri che conducono quest’anno la Basilica di San Giovanni Bosco di Roma verso la solennità del suo Santo protettore del prossimo 31 gennaio. Con una serie di momenti di incontro e preghiera, la parrocchia vuole offrire alcuni spunti di riflessione per capire anche come sta mutando la società di oggi. 

Tra le iniziative ce n’è una, in vista della Festa del Santo Patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, con tre comunicatori d’eccezione: Luciano Ghelfi, Benedetta Rinaldi e il direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio. “La pandemia ha dimostrato la centralità della comunicazione e della corretta informazione – spiega Don Roberto Colameo, parroco di San Giovanni Bosco –. In una società lacerata da conflitti il ruolo del giornalista è anche quello di mediatore e interprete della realtà. Qui l’informazione cattolica ha un compito molto impegnativo ma che non deve mai dimenticare. Rifletteremo insieme per dare alla comunità di Don Bosco elementi utili per interpretare il mondo di oggi. Queste nostre giornate di incontro e preghiera vogliono testimoniare la sempre maggiore necessità di una Chiesa ‘in uscita’, aperta e in ascolto”. 

Gli eventi

Venerdì 22 gennaio alle 18 si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da Don Alberto Contini, parroco ai Santi Gioacchino ed Anna e prefetto della XX Prefettura della Diocesi.  

Sabato 22, festa della Beata Laura Vicuña, alle 17 e alle 18.30, le funzioni saranno presiedute da don Miguel Angel Garcìa Morcuende, Consigliere generale per la Pastorale Giovanile. 

Domenica 23 invece, si terrà l’incontro “Stampa e giornalismo cattolico”, con la Santa messa alle 11 e una tavola rotonda dal titolo “Quale il senso dell’informazione cattolica?” con i giornalisti Benedetta Rinaldi, Marco Tarquinio e la moderazione di Luciano Ghelfi. L’evento si terrà alla presenza di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco.

Il 24, festa di San Francesco di Sales, vescovo e dottore della chiesa, patrono della Congregazione salesiana e dei giornalisti, alle 18 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da Don Ivo Coelho, Consigliere generale per la Formazione, con Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice giovani. Sarà presente suor Nilza Fatima de Moraes, Consigliera per la Formazione nelle Figlie di Maria Ausiliatrice. 

Martedì 25 gennaio alle 18, la celebrazione eucaristica è presieduta da Don François Bakunda, parroco a San Giuseppe Moscati e mercoledì 26, alla stessa ora, è presieduta da Don Silgas Rinero, parroco all’Assunzione di Maria. 

Il 27 gennaio, inizierà il triduo in preparazione alla solennità di San Giovanni Bosco. Alle 18 si terrà una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Paolo Augusto Lojudice, arcivescovo metropolita di Siena. Alle 19 ci sarà l’incontro con gli ex allievi di Don Bosco. 

Venerdì 28 alle 18 la celebrazione eucaristica è presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, vicario generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano. Alle 19 si inaugurerà la mostra Laudato si’ “Dio sceglie i più piccoli per cambiare il mondo”. Un percorso di conversione ecologica alla luce del cantico delle creature.

Sabato 29 gennaio alle 18.30 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita dell’Aquila. A seguire, alle 21.30, si terrà la veglia di preghiera dei giovani a Don Bosco. 

Domenica 30 gennaio, invece, alle 11 la celebrazione eucaristica è presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del collegio cardinalizio, mentre quella delle 18.30 da monsignor Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma per la pastorale sanitaria e per il settore Est. 

Il 31 gennaio, solennità liturgica di San Giovanni Bosco, la solenne celebrazione eucaristica delle 10, dedicata alla scuola delle Figlie di Maria Ausiliatrice di via Togliatti, è presieduta da Don Alfredo Tedesco, direttore del servizio della Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma. Alle 18, invece, presiederà il Cardinale Robert Sarah, titolare della Basilica e Prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Seguirà la processione con le insigni reliquie dei santi Giovanni Bosco e Domenico Savio. La giornata si concluderà con un’Adorazione Eucaristica promossa dal Centro Oratori Romani. 

Bari Redentore, “Cucinare…in Libertà” è il corso gratuito per i ragazzi del quartiere con la Divella

Da Repubblica, edizione Bari.

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Si chiama “Cucinare… in Libertà” ed è il progetto curato da Divella spa e dall’Oratorio dei Salesiani di Bari. Si tratta di un corso di cucina gratuito riservato ai ragazzi delle scuole medie del quartiere Libertà, nato da una sinergia avviata lo scorso anno tra la Divella S.p.A e l’Oratorio dei salesiani di Bari, da sempre in prima linea nella lotta alla dispersione giovanile e nel contrasto dei fenomeni illegali che rischiano di coinvolgere i ragazzi del quartiere. A salire
in cattedra durante le lezioni, totalmente gratuite per i ragazzi, il corporate chef della F. Divella s.p.a Donato Carra. Il progetto che sarà presentato oggi a Palazzo di Città ha l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi un’educazione e una cultura enogastronomica basate sui valori di sostenibilità, sovranità alimentare e benessere legato agli stili di consumo. Le lezioni impartite gratuitamente consentiranno loro di diventare professionisti consapevoli e responsabili.

“Quale il senso dell’informazione cattolica?”: tavola rotonda del Centro Culturale Salesiano a Roma

La Circoscrizione Italia Centrale, con la Parrocchia San Giovanni Bosco di Roma e il Centro Culturale Salesiano presentano una tavola rotonda in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

Domenica 23 gennaio, dalle 12.30, in diretta sul canale Youtube della ICC e sulle pagine Facebook della Parrocchia e del CCS si svolgerà l’evento:

Tavola Rotonda: “Quale il senso dell’informazione cattolica?”
Intervengono:
Benedetta Rinaldi, Marco Tarquinio
Modera: Luciano Ghelfi
alla presenza di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco

FB parrocchia
FB CCS

 

YouTube ICC

 

Ad Alassio per quattro giorni i Salesiani a convegno

Dal sito di MediterraNews.

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di Claudio Almanzi

ALASSIO – Un centinaio di Salesiani si sono radunati nei giorni scorsi nella “Città del Muretto” per il Quinto Capitolo Ispettoriale della Circoscrizione Salesiana dell’Italia Centrale (ICC).

A presiedere il raduno è stato l’ Ispettore, don Stefano Aspettati, mentre a guidare i lavori è stato il regolatore don Francesco De Ruvo.

Nella giornata di apertura il salesiano irlandese don Jack Finnegan ha offerto ai circa 90 capitolari una meditazione sul discernimento comunitario, a cui è seguita la relazione di don Aspettati. Dopo un momento personale di preghiera, la giornata è proseguita con il lavoro delle tre commissioni tematiche, che hanno sviluppato gli argomenti emersi dal lavoro pre-capitolare svolto dalle comunità dell’ispettoria. Questi tre temi: Testimonianza della missione condivisa e della formazione comune, migliorando la realtà e il funzionamento delle CEP; promozione di una presenza efficace ed affettiva tra e con i giovani in Comunione di Vita e di Azione; decisioni necessarie affinché i bambini, i ragazzi e giovani più poveri non siano mai esclusi da nessuna casa salesiana qualunque sia lo sforzo da compiere.

La seconda giornata si è sviluppata sulle risposte di don Aspettati ad alcune domande rivoltegli dai salesiani sulla sua relazione e sul confronto all’interno delle commissioni.

Nella terza giornata i partecipanti si sono spostati a Torino-Valdocco nella “terra santa salesiana”, per visitare il Museo Casa Don Bosco. Dopo la Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice si è svolto il lavoro per commissioni, infine il ritorno ad Alassio.

L’ultimo giorno del capitolo si è svolto all’insegna della ricerca comune di criteri operativi per sostenere e sviluppare la formazione e per dare impulso alle molteplici iniziative salesiane ed alla crescita economico-strutturale del mondo salesiano.

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La mostra temporanea “Francesco di Sales 400” al Museo Casa Don Bosco

In occasione del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, il Museo Casa Don Bosco di Torino-Valdocco presenta la mostra Francesco di Sales 400, un percorso espositivo che racconterà la vita, la fede e la spiritualità del salesiano. Di seguito le principali informazioni riportate sul sito del museo.

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La mostra Francesco di Sales 400 sarà aperta al pubblico dal 15 gennaio 2022 fino al 15 gennaio 2023: le linee guida mireranno ad educare il visitatore alla conoscenza del santo, alla lettura salesiana della sua vita e all’approfondimento del “clima” salesiano seicentesco.

La mostra verrà inaugurata il 15 gennaio alle ore 10:30 presso il Teatro Grande di Valdocco.

La partecipazione all’inaugurazione è esclusivamente su invito ed è gratuita.

Il momento dell’inaugurazione sarà in diretta streaming, trasmessa in 5 lingue su ANS e sulla Pagina Facebook del Museo.

In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, è obbligatorio che i visitatori esibiscano il Super Green Pass muniti di mascherina FFP2 e controllo della temperatura.

LA MOSTRA

La mostra Francesco di Sales 400 sarà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2023: le linee guida mireranno ad educare il visitatore alla conoscenza del santo, alla lettura salesiana della sua vita e all’approfondimento del “clima” salesiano seicentesco.

Tre saranno i settori tematico/espositivi principali, ovvero:

  • gli elementi biografici del Santo,
  • l’iconografia ‘salesiana’ del Santo nell’oratorio delle origini,
  • gli elementi della spiritualità e della pedagogia salesiana.

Sarà possibile ammirare un ritratto di San Francesco di Sales del 1618, il parato liturgico, detto “di San Francesco di Sales” (ante 1622), il parato liturgico di San Francesco di Sales con ricami eseguiti da Santa Giovanna F. Frémiot de Chantal (1610-1622), una lettera olografa del 1608, e ancora, stampe, libri, oggetti molto particolari come un medaglione in osso di manifattura piemontese del 1613, ricordo coevo dell’ostensione della Sindone del 1613. Preziose le collaborazioni con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, il Monastero della Visitazione di Annecy, il Monastero della Visitazione di Moncalieri, il Santuario della Consolata di Torino e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte.

ORARIO

  • Lunedì: chiuso
  • Martedì e Giovedì: 9:30 – 12:30
  • Mercoledì e Venerdì: 14:30 – 17:30
  • Sabato e Domenica: 9:30 – 12:30 / 14:30 – 17:30
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“21 dicembre”: la nuova canzone dei DB Sons con gli animatori della Sicilia

“21 dicembre” è il titolo della nuova canzona scritta e realizzata dal gruppo DB Sons e dagli Animatori Salesiani della Sicilia.

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Ad un attento ascolto, “21 Dicembre” si presenta come un’evoluzione del protagonista, che partendo da un approccio quasi indifferente alla realtà che lo circonda, giunge all’”epifania” della bellezza della vita donata.

In un primo momento, il timore di affrontare le sue emozioni gli impedisce di vivere in pienezza, fino a che non si rende conto che il desiderio di essere libero è più forte di qualsiasi attitudine negativa che lo spingeva a porre limiti alle sue capacità. È per questo – e grazie alla costante presenza di un Qualcuno che in maniera discreta ci accompagna lungo il nostro cammino di vita – che il protagonista del testo di questa canzone riesce ad accettarsi così com’è, senza tentare di conformarsi alle aspettative di una società superficiale. Anzi, con la ferma volontà di diffondere amore e speranza attraverso gesti e parole per il bene della collettività, perché ciascuno di noi, per chi ci sta accanto, è come il 21 dicembre per i Maya: la fine del mondo!

Brindisi, successo per il concerto di Natale del coro polifonico “Domenico Savio”

Da Brindisi, la notizia pubblicata da Brindisi Report.

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È stato un coinvolgente concerto di Natale, quello proposto dal Coro Polifonico Giovanile “Domenico Savio” di Brindisi, formato da ragazzi, giovani e adulti dell’oratorio salesiano di Via Appia. Il coro, nato poco più di un anno fa, nel settembre 2020, nel periodo più difficile della pandemia, si è esibito per la prima volta in concerto, in presenza, nella serata di giovedì 30 dicembre nel teatro della Casa Salesiana intitolato a Don Bosco, eseguendo una selezione dei più famosi canti della tradizione natalizia e non solo.

Guidata dal giovane Andrea Panzera, la Corale Giovanile “Domenico Savio” è riuscita, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria in atto, a preparare un bellissimo concerto di Natale, che ha regalato al pubblico presente un momento di gioia. Il concerto, presentato da Francesca Andriolo, si è svolto nel rispetto dell’attuale normativa anti Covid-19, che prevede Green Pass rafforzato e mascherine di tipo Ffp2, ed è stato trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’oratorio salesiano.

Il brano di Luca Carboni, “O è Natale tutti i giorni”, ha aperto il concerto del coro polifonico, proseguito poi con i più celebri canti della tradizione natalizia: da “Adeste Fideles”, canto che fa rivivere l’invito degli angeli ad adorare Gesù appena nato, ad “Astro del Ciel”, canto di origine austriaca scritto nell’Ottocento da Joseph Mohr; da “Joy to the World”, canto composto nel XVIII secolo, proposto dal coro nella rielaborazione di Monsignor Marco Frisina, a “Tu scendi dalle stelle”, canto composto nel 1754 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, proposto anch’esso nella versione di Frisina. Tra i canti non prettamente natalizi ma suonati spesso in questo periodo, l’intensa “Heal the world”, di Michael Jackson, canzone che invita alla pace per costruire un mondo migliore ed “Happy Xmas (War is over)” di John Lennon, del 1971, nato come brano di protesta contro la guerra in Vietnam. Eseguita anche come bis la celebre “We are the world”. Al termine del concerto natalizio Andrea Panzera ha ricordato una frase importante del santo fondatore delle congregazioni dei Salesiani, Don Bosco, secondo il quale: “Un oratorio senza musica è come un corpo senz’anima”. E con il saluto del responsabile dell’oratorio salesiano, don Dino Perulli, si è conclusa la bella serata musicale.

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Castello di Godego – “Aiutati che il ciel t’aiuta”: i bambini confezionano doni natalizi per i carcerati

Quello che Don Bosco vide nelle carceri di Torino lo segnerà per tutta la vita. Non dimenticherà mai quelle «turbe di giovanetti, sull’età dei 12 ai 18 anni; tutti sani, robusti, d’ingegno svegliato; ma vederli là inoperosi, rosicchiati dagli insetti, stentar di pane spirituale e temporale, fu cosa che mi fece inorridire». Così, San Giovanni Bosco descrive l’esperienza di visita e assistenza alle carceri di Torino guidato dal suo formatore san Giuseppe Cafasso.

Ancora oggi l’opera di misericordia spirituale di «visitare i carcerati» non è passata né di moda, né di urgenza. Chiede solo di essere ri-visitata nella forma, a motivo delle circostanze della pandemia in cui ancora ci troviamo. Per questo, la Comunità Educativo Pastorale dell’istituto salesiano E. di Sardagna di Castello di Godego (formata da salesiani, docenti e giovani educatori) ha pensato di proporre ai 250 ragazzi della scuola media un’esperienza per cambiare prospettiva: unire le forze per sostenere i detenuti del carcere “Santa Bona” di Treviso. Non potendo andare a trovare fisicamente i carcerati, i ragazzi e la comunità educativa della casa salesiana si sono rimboccati le maniche. In fondo, la consapevolezza che ha animato l’intera iniziativa è la stessa che Don Bosco riscontrava nel suo cuore dopo quelle visite nelle carceri di Torino: «Chi sa se questi giovanetti avessero fuori un amico, che si prendesse cura di loro, li assistesse… chi sa che non possano tenersi lontani dalla rovina o almeno diminuire il numero di coloro che ritornano in carcere?».

La condivisione dell’iniziativa, inserita nel più ampio cammino di Avvento che per quattro settimane ha coinvolto tutta la casa salesiana, dai bambini delle elementari ai giovani dell’università, è stata sufficiente a raggiungere l’obiettivo. L’invito è sopraggiunto dalla parrocchia San Bartolomeo di Treviso e dalle associazioni che la animano. Grazie ai doni portati da casa, dalle famiglie dei ragazzi della scuola, sono state confezionate una trentina di borse natalizie contenenti ciascuna un asciugamano con prodotti per l’igiene personale, un dolcetto, dei calzini, un bloc-notes o quaderno per i carcerati. Molti dei ragazzi inoltre hanno scelto di scrivere e confezionare, di proprio pugno, un biglietto per augurare un buon santo Natale a ciascuna delle persone del carcere.

L’entusiasmo con cui i ragazzi di seconda media hanno raccolto i doni, con cui hanno diviso questi ultimi per tipologia e con cui hanno confezionato di giorno in giorno le borse (occupando i momenti liberi e di ricreazione delle loro giornate scolastiche!) lascia trasparire lo spirito con cui l’iniziativa è stata portata a termine.

“È proprio vero, in questo tempo di pandemia ci sono molte persone che attendono di tornare alla normalità… nel frattempo qualcun altro prova a fare una nuova normalità rimboccandosi le maniche – spiegano i salesiani di Castello di Godego – A ciascuno la possibilità di fare altrettanto: «aiutati che il ciel t’aiuta!». Qui nella casa salesiana del Sardagna è già realtà”.

InfoAns

A Natale, la Basilica di Don Bosco a Roma diventa una mensa di franternità

La Basilica di San Giovanni Bosco diventa una mensa per le persone più fragili e povere, condividendo con loro il pranzo della giornata di Santo Stefano. È questo l’appuntamento organizzato presso la Parrocchia più grande a Roma per numero di abitanti. Forti dell’esperienza che l’Associazione La Goccia – associazione che opera presso il centro Caritas parrocchiale del Don Bosco- propone da più di due decenni, i volontari delle Parrocchie della Prefettura XX hanno realizzato il pranzo del 26 dicembre avendo come speciale location proprio il Tempio Don Bosco.

“La nostra Basilica – spiega il parroco, don Roberto Colameo – vuole riprodurre così lo spirito della grotta di Betlemme, dove Dio incontra l’umanità povera: da luogo della celebrazione liturgica a luogo della celebrazione di quella fraternità riscoperta dalla riflessione sinodale che stiamo vivendo”.

La parrocchia Don Bosco ospita la mensa della Prefettura XX della Diocesi di Roma e per il pranzo del 26 ha accolto oltre 120 persone tra volontari e utenti appartenenti alle nove parrocchie. “L’iniziativa diventa il segno di una collaborazione che si è estesa nel territorio per far fronte alle esigenze legate alla pandemia e che si gioca in una porzione più ampia di territorio, che va oltre i confini delle singole parrocchie: davvero, l’ ‘unione fa la forza’”, ha aggiunto il parroco.

Come spiega Maurizio Pisano, responsabile Caritas parrocchiale e membro della Goccia: “Sono persone che seguiamo tutto l’anno, o non hanno fissa dimora o vivono un forte disagio economico. Oltre alla classica tombola – prosegue – ognuno offre qualcosa di sé. C’è chi racconta barzellette, chi canta, e chi suona. Stiamo insieme e viviamo una giornata in famiglia”.

Tutto questo non sarebbe possibile senza l’impegno e la dedizione dei tanti che si dedicano gratuitamente, a cui va il pensiero di don Roberto: “Un grazie va ai volontari, fratelli tra fratelli che, come dice Papa Francesco, hanno fatto come Maria con Sant’Elisabetta: non hanno esitato ad uscire dalla loro famiglia, dalle loro comodità per portare, con il loro servizio, la loro presenza e il loro impegno nell’organizzare questo pranzo, Gesù ai fratelli”.

InfoAns

ISI: gli auguri di don Giovanni D’Andrea

Si riporta il video messaggio di auguri da parte di don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani della Sicilia e Tunisia.