Ordinazione Presbiterale di don Marco Cazzato, don Caius, don Gerald, don Matteo Vignola

Sabato 25 giugno 2022, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S. Ecc.za Rev.ma Mons. Roberto Repole Arcivescovo di Torino, è stata celebrata l’ordinazione presbiterale di quattro diaconi:

  • don Marco Cazzato
  • don Caius Tobechukwu Ugwu
  • don Gerald Alakwe Oshiobugie
  • don Matteo Vignola

Alla celebrazione erano presenti diversi salesiani provenienti dalle varie ispettorie del Piemonte, familiari, amici, giovani dell’MGS e non solo, felici di poter condividere con loro un momento come questo, di forte emozione e vicinanza con il Signore, che sicuramente rimmarrà impresso nel loro cuore.

Ringrazio il Signore dal più profondo del mio cuore per tutti i doni che ha riversato nella mia vita. E’ proprio vero ciò che dice san Paolo: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto, ciò che nel mondo è debole, ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio”. (1Cor 27-29). Nell’ordinazione capita qualcosa che supera enormemente le possibilità della persona che la riceve. Quello che il Signore chiede è la disponibilità, “vieni e seguimi”, è poi Lui il sostegno nel cammino. Davvero Dio può riempire una vita. Il Signore mi ha donato amore e misericordia e ora mi chiede di essere strumento del suo amore e della sua misericordia.

Don Marco Cazzato

Ho avuto l’impressione di ricevere tutto: sono stato travolto dall’affetto delle persone a me più care, provenienti da diversi pezzi della mia vita. In quel momento erano tutte riunite lì per me, a dimostrazione che quell’affetto è in realtà ciò che Dio trasforma nella vita sacerdotale.

Don Matteo Vignola

Colmi di gioia, al termine dell’ordinazione i neo sacerdoti hanno ringraziato i presenti:

Infine, il nostro pensiero e il nostro cuore va a tutti voi giovani, che abbiamo incontrato e che incontreremo nella nostra vita di salesiani. La Chiesa ci “fa” sacerdoti per voi! Aiutateci ad essere salesiani con il cuore di don Bosco. Non abbiate timore di ricordarci questo giorno e il dono che oggi abbiamo ricevuto. Non abbiate timore di chiederci che la nostra vita parli di Dio. Non abbiate timore di portarci via il tempo, perché è vostro. E poi, non abbiate timore di donare a Dio la vita: egli sa come riempirla di gioia.

L’esperienza dei Campi Animatori 2022 in Piemonte

Come partire al meglio con l’estate ragazzi nel proprio centro? I giovani delle superiori hanno accolto l’invito a partecipare ai campi a loro dedicati, occasione di crescita per il percorso di animatori ed educatori. Guidati dai ragazzi più grandi e dagli accompagnatori, si sono alternati momenti di formazione, gioco e preghiera condivisa, per allargare le amicizie e sperimentare nuove attività.

Confrontandosi tra coetanei, i ragazzi hanno provato cosa significa essere un animatore, non di nome, bensì nello spirito, come voleva Don Bosco. Approfondendo le relazioni con gli altri, si sono messi in gioco fin da subito, imparando che il servizio è prima di tutto uno stile, un donarsi agli altri, aprendo il proprio cuore al mondo.

I giovani si sono interrogati su come diventare santi attraverso il divertimento, perché un animatore si riconosce dal suo sorriso ed entusiasmo e in fondo divertirsi è una cosa seria! Come dice San Domenico Savio:

Bisogna far consistere la santità nello stare sempre allegri.

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XX Giugno, albo d’oro per Istituto Don Bosco, Alberto Grohmann, Giampiero Frondini, mons. Carlo Rocchetta

Da Umbria Domani.

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La mattina del 20 giugno, dedicata alle celebrazioni della festa perugina, si è conclusa con l’atteso appuntamento in sala dei Notari per le iscrizioni all’albo d’oro deliberate lo scorso venerdì dal Consiglio comunale. Presenti le massime autorità civili e militari della città: tra gli altri la presidente della regione Donatella Tesei, il prefetto Armando Gradone, il vice sindaco Gianluca Tuteri, gli assessori Luca Merli, Leonardo Varasano, Margherita Scoccia, il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, numerosi consiglieri comunali, la rappresentante della provincia di Perugia Erika Borghesi.

Aprendo la cerimonia il sindaco Andrea Romizi ha ribadito che l’iscrizione all’albo d’oro rappresenta la massima onorificenza della città che, non a caso, viene assegnata proprio in una data identitaria della storia perugina, il 20 giugno. Il sindaco ha inteso ringraziare i componenti della commissione comunale albo d’oro per il lavoro svolto e per essere riusciti in maniera condivisa a proporre al Consiglio comunale candidature autorevoli e gradite. Un grazie, inoltre, è stato rivolto anche alle associazioni ed ai cittadini che hanno presentato proposte alla commissione albo d’oro.

Quattro i nuovi iscritti, tra i quali l’istituto Don Bosco. La motivazione:

Istituto Don Bosco di Perugia:

Arrivati a Perugia nel 1922, i Salesiani si sono subito calati nella vita di un rione speciale, quello di Porta Sant’Angelo, dove hanno vissuto e condiviso con slancio le ansie e le speranze della povera gente. In poco tempo si sono guadagnati la stima e l’ammirazione di tutti per la cordiale socievolezza e il modello di vita esemplare, qualità che nel tempo non sono mai venute meno e che hanno permesso loro di dedicarsi all’educazione dei giovani perugini con grande passione, lavorando con impegno sempre costante nella nostra comunità al fine di dare concretezza al sistema educativo di Don Bosco, teso a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”.

In questo lungo periodo, grazie alla loro attività, decine di migliaia di perugini hanno potuto usufruire di un oratorio, di una polisportiva e, per decine di anni, di una scuola media, di un liceo classico e linguistico, di una residenza per studenti universitari e, dal 1981, di un centro di formazione professionale.

Proprio nell’anno in cui ricorre il primo centenario della presenza dell’Opera Salesiana a Perugia, l’iscrizione dell’Istituto Don Bosco nell’Albo d’Oro della Città, vuole esprimere a questa pregevole Istituzione, il nostro riconoscimento e la profonda gratitudine della cittadinanza tutta, con l’augurio per il raggiungimento di nuovi importanti traguardi”.

A ritirare il premio per l’Istituto Don Bosco è stato il Rettore maggiore della congregazione dei salesiani Don Angel Fernandez Artime che, nell’esprimere un senso di onore nel sedere accanto a premiati tanto illustri, ha voluto ringraziare Perugia e le sue Istituzioni a nome delle congregazioni salesiane. “Dopo 100 anni di presenza in città il patrimonio più grande che possiamo offrire è rappresentato dalla storia di tante ragazze e ragazzi che nel nostro istituto hanno cambiato la loro vita e ricevuto qualcosa. Ciò perché l’istituto salesiano ha dato tantissimo ai perugini, agli italiani ed agli stranieri, facendo cittadinanza e creando umanità”.

Don Angel ha concluso definendo l’iscrizione all’albo d’oro un atto umano che esprime valori di comunione, cittadinanza e speranza per il futuro.

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Casa che accoglie – Ripartiamo da casa di don Bosco

Riportiamo il racconto dell’esperienza nata dalla volontà di aiutare la famiglia salesiana ucraina stravolta dalla guerra. Così don Eligio Caprioglio, direttore della casa salesiana di Chieri, ha mosso il primo passo e, coinvolgendo volontari ed animatori e con il sostegno di Salesiani per il Sociale, è partito, destinazione Leopoli, con un pulmino da 26 posti carico di aiuto. Un aiuto concreto fatto di pannolini, cibi in scatola e tachipirine.

I salesiani hanno sempre dato disponibilità delle loro case per ospitare giovani bisognosi o famiglie in difficoltà. Anche per questa emergenza, dovuta alla guerra in Ucraina, i salesiani del Piemonte hanno aperto le loro porte e ospitato diversi giovani e nuclei familiari in fuga. Sulla casa di don Bosco al Colle c’è una targa che dice “Questa è la mia casa”. Abbiamo provato ad essere casa che accoglie con lo spirito di famiglia che ha sempre contraddistinto il nostro fondatore.

Valentina Bellis – Responsabile Emarginazine e Disagio Salesiani Piemonte

Il video sottostante descrive questa storia, buona visione!

FINAL EVENT STEP-UP Project: 23 giugno 2022

ICP – Giovedì 23 giugno alle ore 15.00 presso la Sala Sangalli di Valdocco (via Maria Ausiliatrice, 32 Torino) si terrà l’evento STEP-UP Final Event.

L’evento, rivolto agli operatori di settore e agli addetti della comunicazione, intende presentare il percorso svolto da STEP-UP, progetto Erasmus+ che ha coinvolto differenti realtà europee in questi 30 mesi allo scopo di identificare un modello di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale.

Durante l’iniziativa si terranno due momenti di confronto dedicati alle figure del Tutor aziendale e del Formatore, con la presenza di Riccardo Rosi Vice direttore Unione Industriali Torino, Guido Cerrato Segretario generale Camera di Commercio, Luca Sanlorenzo Direttore Generale API Torino, Giuseppe Russo Direttore Centro Einaudi, Silvana Secinaro Delegata Orientamento-Tutorato-Placement per la Scuola di Management ed Economia – Unito, Enrico Pisino Chief Executive Officer CIM 4.0, Matteo Faggioni Presidente FORMA Piemonte e Marcello Bogetti Responsabile Formazione aziendale SAA.
A moderare i due momenti, Andrea Gavosto Direttore Fondazione Agnelli.

Tra i principali partner europei del progetto, finanziato dai fondi dell’Unione Europea si trovano:

  • L’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte;
  • Vytautas Magnus University;
  • Karalius Mindaugas Vocational Training Centre;
  • The Lithuanian Business Confederation;
  • Institute Technology and Education (ITB);
  • The German-Italian Chamber of Commerce (AHK-Italien);
  • Agenzia Piemonte Lavoro Ente Strumentale Regione Piemonte;
  • Federation of Social Platforms Pinardi;
  • Salesians of Saint Vincenç dels Horts;

“La mission della formazione professionale salesiana non può che concentrarsi su progetti che, nel rispetto dell’educazione integrale dei giovani, si focalizzino su quei tempi di “passaggio” tra esperienze formative e lavorative differenti.
Solo una prassi di accompagnamento che tenga insieme i diversi soggetti coinvolti, formatori, aziende, enti formativi, tutor, ecc., realizza quella comunità educante che sta alla base del successo di questo percorso”.
Dott. Fabrizio Berta
Direzione Generale CNOS-FAP Regione Piemonte – Direttore programmazione e innovazione dell’offerta formativa

PROGRAMMA

FINAL EVENT STEP-UP Project
23 giugno 2022 – Sala Sangalli, via Maria Ausiliatrice, 32 (Torino)

  • Ore 14.30 Ricevimento partecipanti
  • Ore 15.00 Confronto “Il tutor aziendale fa la differenza se…”
    Riccardo Rosi Vice direttore Unione Industriali Torino, Guido Cerrato Segretario generale Camera di Commercio, Luca Sanlorenzo Direttore Generale API Torino, Giuseppe Russo Direttore Centro Einaudi.
  • Ore 15.45 Presentazione progetto Erasmus+ STEP-UP
  • Ore 16.30 Confronto “Formatori fuori dalla comfort zone”
    Silvana Secinaro Delegata Orientamento-Tutorato-Placement per la Scuola di Management ed Economia – Unito, Enrico Pisino Chief Executive Officer CIM 4.0, Matteo Faggioni Presidente FORMA Piemonte, Marcello Bogetti Responsabile Formazione aziendale SAA.
  • Ore 17.30 Networking

A moderare i due momenti di confronto, Andrea Gavosto Direttore Fondazione Agnelli.

PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO

  • Gli operatori della comunicazione possono registrarsi inviando una email a media@buonastampa.net.
  • Gli operatori di settore che desiderano partecipare all’evento possono prenotarsi attraverso la compilazione del seguente Form d’iscrizione (clicca qui) entro il 21 giugno 2022, fino ad esaurimento posti.

L’evento sarà seguibile tramite la diretta sui canali social LinkedIn STEP-UP Supporting Tutors EducationalFacebook @SalesianiICPYouTube CNOS-FAP Piemonte e tramite la diretta TV sul Gruppo RETE 7 – Canale 83 Videonord.

STEP-UP Supporting Tutor’s Educational and Professional UPgrade

STEP-UP, progetto Erasmus+ finanziato dai fondi dell’Unione Europea, mira ad identificare un modello europeo di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale. La formazione in impresa è parte integrante del percorso formativo ed educativo dei ragazzi e delle ragazze; inoltre le figure chiave dei tutor aziendali sono la base per la buona riuscita di questa attività che ha come scopo finale l’inserimento lavorativo.

Cartella Stampa
stepup-project.com

La prima ordinazione diaconale di Mons. Roberto Repole, illustre ex-allievo del Ginnasio di Torino Valdocco

Sabato 11 giugno, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, è stata celebrata con solennità e grande partecipazione l’Ordinazione Diaconale dei nove confratelli Salesiani che hanno concluso il 3° anno di studi teologici presso l’UPS. A celebrare, per la prima volta in questo suo ministero, il Vescovo ordinante mons. Roberto Repole, nuovo Arcivescovo di Torino ed illustre ex-allievo del Ginnasio di Torino Valdocco. Di seguito la notizia riportata dal sito dei Salesiani di Torino Crocetta.

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Dopo due anni di celebrazioni in tono minore a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di covid-19, finalmente sabato 11 giugno, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, è stata celebrata con solennità e grande partecipazione di confratelli Salesiani, giovani, famiglie e amici vari l’Ordinazione Diaconale dei nove confratelli Salesiani che hanno concluso il 3° anno di studi teologici presso la Sezione torinese della Facoltà di Teologia dell’UPS.

Il Vescovo ordinante mons. Roberto Repole, nuovo Arcivescovo di Torino ed illustre ex-allievo del Ginnasio di Torino Valdocco, ha celebrato nella Basilica con gioia e sincera partecipazione, per la prima volta in questo suo ministero. La presenza, in via straordinaria, del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, decimo successore di Don Bosco, e di alcuni membri del Consiglio Generale, ha felicemente affiancato quella dell’Ispettore ICP don Leonardo Mancini e del Direttore della nostra comunità don Marek Chrzan nella solenne concelebrazione, accanto a tutti i vari confratelli provenienti dalle diverse realtà salesiane di Italia, dell’Europa e del Mondo.

Ringraziamo ancora il Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice don Michele Viviano, tutta la Comunità di Valdocco, don Cristian Besso (preside della nostra Facoltà) e don Vincenzo Trotta (cerimoniere della Basilica) che hanno curato la liturgia, il coro dei giovani di Venaria, i ministranti provenienti da diverse realtà salesiane, e tutti coloro che, confratelli e non, hanno contribuito con la loro collaborazione operativa e, soprattutto, con la presenza e la preghiera, alla felice realizzazione di questa bella giornata.

Vi invitiamo a sostenere e accompagnare ancora questi confratelli neo-Diaconi, che iniziano il loro ministero dedicandosi in modo particolare alla buona riuscita delle attività estive organizzate nelle rispettive Ispettorie di appartenenza.

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ELLEDICI “Parabole della montagna” – Il nuovo libro di Ezio Del Favero

Si segnala il nuovo libro edito da EllediciParabole della montagna” di Ezio Del Favero con le illustrazioni di Elena Rizza.

Di seguito le principali informazioni , il video-intervista effettuata all’interno della XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino e il rimando alla scheda del libro sul sito Elledici.

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Una raccolta di “Parabole” attuali, ispirate alla Montagna. Ogni racconto è accompagnato da un insegnamento educativo e morale e può essere utilizzato per la scuola, la catechesi, i gruppi giovanili, la predicazione, il centro estivo, il campeggio… Tali parabole possono essere raccontate ai bambini “intorno al fuoco”, come facevano i nonni una volta o come fanno ancora oggi in varie parti del mondo dov’è ancora viva la tradizione orale. Il racconto, ancora oggi, può affascinare e contribuire a trasmettere valori importanti per raggiungere la Felicità, come nelle favole, ovvero nelle parabole…

“La montagna stessa è «parabola»”
«Parabole della montagna»: è davvero interessante questo modo di scoprire nuova sapienza di vita. La montagna stessa è «parabola». In essa scopriamo tempi, luoghi, volti, relazioni, eventi, sentimenti, emozioni, pensieri… che si intrecciano mirabilmente. Tutto questo conta nel vivere. La sensibilità narrativa e la capacità compositiva di don Ezio Del Favero costituiscono un tirocinio di lunga data e di premurosa cura nel raccogliere la valenza formativa di ciò che è la montagna e di quello che avviene in essa. Al termine di ogni racconto, come un frutto maturo, è spontaneo e naturale raccogliere una parola che dà forma e sapore alla vita. C’è un accostamento da esplicitare, rappresentato proprio dalla qualifica di questi racconti: si tratta di «parabole». Si può percepire la vicinanza di esse al Vangelo che ha nel suo cuore le «parabole di Gesù». Sì, anche la montagna ci dona e affida un suo vangelo di vita! Auguro ai lettori di ogni età e di ogni sensibilità culturale e religiosa di lasciarsi ben ammaestrare.

Renato Marangoni,
Vescovo di Belluno–Feltre

DETTAGLI

  • Formato: 14×21
  • Pagine: 112
  • Prezzo: € 8,00
  • ISBN: 9788801067804
  • Codice Elledici: 06780
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Italia – Chiusura Inchiesta diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di don Silvio Galli, SDB

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Chiari) – Domenica scorsa, 12 giugno, presso l’Istituto salesiano “San Bernardino” di Chiari, Brescia, si è chiusa l’Inchiesta diocesana per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio don Silvio Galli, salesiano sacerdote, che si era aperta nel Duomo di Chiari l’11 ottobre 2020. Oltre 1.500 le persone che hanno preso parte all’evento: a significare come don Galli sia ancora tanto amato dalla gente.

L’Ispettore dei Salesiani di Lombardia ed Emilia (ILE), don Giuliano Giacomazzi, ha dato il benvenuto a tutti i presenti: a mons. Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, che fin dall’inizio ha seguito e sostenuto con vivo interesse la Causa di don Galli; al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernandez Artime, X Successore di Don Bosco, la cui presenza esprimeva la riconoscenza e l’amore dell’intera Congregazione verso don Galli e la sua testimonianza di salesiano sacerdote; alla comunità cristiana e civile di Chiari; ai parenti di don Galli e a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento grazie alla loro dedizione e competenza: ai volontari del centro “Auxilium”, fondato dallo stesso don Galli; ai membri del Tribunale diocesano; ai censori teologi; ai membri della Commissione storica; al Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, e ai suoi collaboratori, dott.ssa Lodovica Zanet e dott. Matteo Penati.

Proprio il 12 giugno ricorrevano i 10 anni della nascita al cielo di don Galli, ma la sua vita non è terminata il 12 giugno 2012: le tante grazie segnalate e le persone che vanno a pregare presso la sua tomba dicono che la sua storia prosegue e che la sua fama di santità e di segni si infittisce nel tempo.

Nell’omelia mons. Tremolada, ispirandosi alla lettera di San Paolo ai Romani proclamata nella liturgia della solennità della Santissima Trinità, ha evidenziato come don Galli sia stato un testimone di speranza che, ricolmo dell’amore di Dio, ha saputo dare consolazione e motivi di ripartenza a tante persone che, ferite nell’anima e nel corpo, si rivolgevano a lui.

Nel suo intervento al termine della celebrazione il Rettor Maggiore ha letto il testo di una lettera scritta da don Galli al Sig. Carlo Barzaghi, un confratello coadiutore nel 1976, una “perla preziosa”, come l’ha definita, che riassume la vita e la testimonianza di don Galli e che rappresenta “una vera eredità spirituale”. Tra le altre cose don Galli scriveva: “Ti debbo ringraziare per l’aiuto che mi hai dato l’anno scorso. I passi che hai fatto per andare nel deposito a prendere la roba dei poveri, i passi che hai fatto per portare la refezione al prof. Grammatica, i passi che hai fatto per la povera gente, te li ha contati tutti Gesù, perché ritiene fatto a Lui quanto facciamo per il fratello emarginato. E cerca di coltivare la passione e la devozione per i poveri. Non sta a noi giudicare se meritano o meno; sappiamo che Gesù si è fatto Samaritano di tutti, e si è chinato sulle nostre piaghe. ‘Come ho fatto Io, fate anche voi’, ci ha detto. E… ‘avevo fame, e non mi avete…, avevo sete, e non mi avete… ero forestiero… e non mi avete…’. Che non sia mai di noi quella condanna, caro Carlo. E continua ad essere quale ti sei mostrato: prima il povero, poi noi. Il piatto di minestra più buono, al povero, e poi a noi; prima servire il povero, e poi noi; perché noi veniamo dopo il povero: e prima c’è da servire Lui, se in lui c’è Gesù. Che il povero abbia la sensazione di essere atteso, ben ricevuto, amato… È Gesù”. L’intero evento è stato accompagnato dal “Coro Piccola Accademia San Bernardino”, diretto dal Maestro Maurizio Ramera.

Se con la chiusura dell’Inchiesta diocesana l’epicentro della Causa si sposta dalla Diocesi di Brescia a Roma, questo non significa però che don Silvio “lasci” Chiari: essa resta il luogo vivo dove continuare a “frequentarlo”; dove avvicinare a lui tante persone che ancora non lo conoscono; dove assumere quel dinamismo di preghiera e di carità che egli ancora oggi insegna a ciascuno.

I luoghi dove don Silvio Galli ha vissuto e che ha amato, i legami vivi che ha intessuto, restano il tesoro prezioso per conoscerlo e farlo conoscere, amarlo e farlo amare, camminare sul suo esempio e sentirlo e saperlo vicino.

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Con don Bosco un’estate al sud

La proposta estiva dell’Ispettoria Meridionale, dal sito Don Bosco al Sud.

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Un lungo cartellone di appuntamenti scandisce l’estate della Pastorale Giovanile da giugno a settembre con campi, feste, esperienze e convegni per fasce d’età e destinatari diversi della Famiglia Salesiana dell’Ispettoria Meridionale. Proposte variegate che consentiranno di trascorrere questa stagione non solo all’insegna del divertimento ma anche della formazione, condivisione, rigenerazione per il corpo e lo spirito nello stile salesiano.
A giugno Grumento Nova sarà la location del Campo Lavoro (dal 9 al 14) e del Campo Savio (dal 15 al 19 per ragazzi e ragazze della scuola media) con attività ricreative, laboratoriali e momenti di preghiera che guideranno i destinatari a costruire una relazione più solida e personale tra loro e con Dio.
Durante la prima settimana di luglio, con gli oratori attivi nei campi estivi, per regione saranno radunati centinaia di bambini, ragazzi e animatori delle case salesiane per la consueta Festa dell’Estate Ragazzi.
Dal 17 al 24 luglio, al culmine del percorso formativo della Scuola di Mondialità, i giovani coinvolti vivranno un’Esperienza missionaria di fede, comunità e di servizio nei contesti di povertà e disagio di Taranto.
A cavallo tra luglio e agosto ritornano i Campi formativi del Movimento Giovanile Salesiano a Santeramo in Colle: dal 26 al 29 luglio per la fascia adolescenti (1°-2° superiore), dal 29 al 3 agosto per gli animatori (3°-5° superiore).
Ad agosto, dall’8 al 16, una trentina di giovani pellegrini in compagnia dei delegati di PG Sdb e FMA partiranno per la penisola iberica, per un cammino personale e naturalistico che li condurrà a Santiago di Compostela.
Durante l’ultimo fine settimana, a Roma, l’annuale Convegno di PG riunirà salesiani e laici delle Comunità Educativo-Pastorali per la presentazione della proposta pastorale 2022-23 e degli obiettivi dei settori di animazione ispettoriale.
Il Campo Biblico, dal 29 al 2 settembre, proporrà a ragazzi e ragazze dai 18 anni ai 30 anni, un’esperienza comunitaria alla luce della Parola di Dio nella suggestiva scenografia paesaggistica di Righio (Calabria).
A settembre i delegati locali del Movimento Giovanile Salesiano, con il nuovo coordinatore dell’Italia Meridionale, durante l’Assemblea Territoriale (2-4 settembre) programmeranno gli obiettivi e le azioni da condurre per il nuovo anno di animazione, sia a livello ispettoriale che regionale.
L’estate si concluderà, infine, con il Campo vocazionale itinerante che farà tappa a Roma, a Genova e a Torino. Sarà un’esperienza dedicata a giovani dai 18 ai 29 anni che vorranno sperimentare il discernimento spirituale.

Consulta la locandina con tutti gli appuntamenti, cliccando QUI, e dedicati del tempo prezioso scegliendo la proposta più adatta a te per vivere con don Bosco un’estate al sud.

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Salesiani Sicilia, conclusa la seconda sessione del Capitolo Ispettoriale: “Proiettati verso il futuro”

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Ispettoria Salesiana Sicula sulla conclusione della seconda sessione del Capitolo Ispettoriale.

Felice coincidenza la conclusione dei lavori della seconda sessione del Capitolo Ispettoriale con la solennità della Pentecoste, proprio a dare compimento all’intero Capitolo iniziato lo scorso 22 aprile con la preghiera dell’Adsumus (“Eccoci”), invocando l’azione dello Spirito Santo sull’assise capitolare.

Intensi i quattro giorni trascorsi dai circa cinquanta capitolari riuniti – dal 2 al 5 giugno -presso l‘Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina, impegnati in momenti di preghiera, di confronto, di riflessione e, soprattutto, nell’adozione di non poche importanti decisioni, con l’attenzione – come ha affermato il Regolatore, don Arnaldo Riggi – “ad avere uno sguardo sul passato, a fare una attenta analisi del presente e ad essere proiettati verso il futuro”.

Durante il periodo di “intersessione”, infatti, tutte le Comunità Salesiane sono state impegnate nell’approfondimento delle “priorità” e dei “criteri” già individuati nel corso della prima sessione del Capitolo, nonché sull’approfondimento della riflessione sul “piano di ridisegno” delle presenze SDB in Sicilia.

In due diversi momenti, don Paolo Caltabiano ha offerto alcuni spunti di riflessione ai Capitolari, mettendo in evidenza che

  • non si è chiamati soltanto a ridisegnare o a ridimensionare, quanto, piuttosto, a rivitalizzare;
  • è opportuno accogliere gli inviti di Papa Francesco ad abbracciare il futuro con speranza e a ricordare che la Chiesa deve essere attrattiva;
  • è urgente recuperare la “relazione” oggi sostituita dalla “connessione”;
  • bisogna cercare Dio nelle periferie dell’esistenza, nella consapevolezza di essere segno profetico;
  • condividere con i laici non è un criterio; è la Chiesa … se vuole essere Chiesa.

I lavori svolti in quattro Commissioni sono stati occasione di ulteriore confronto e riflessione che hanno preparato sia all’approvazione di diversi importanti documenti – quali il piano di ridisegno e il documento capitolare sull’attuazione del CG28 – nonché ad offrire specifiche e più puntuali indicazioni per la redazione finale del nuovo “Progetto Organico Ispettoriale” (P.O.I.).

In un clima di gioiosa fraternità, anche i momenti della “Buonanotte” sono stati occasione di condivisione di notizie e informazioni su alcuni specifici ambiti: scuola (don Enzo Timpano e don Domenico Saraniti), Famiglia Salesiana (Luciano Arcarese), presenza salesiana in Tunisia (Firas Bahri).

Prendendo la parola a conclusione dei lavori capitolari, don Arnaldo Riggi ha, innanzitutto, ringraziato quanti – in modi e tempi diversi – si sono adoperati per la buona riuscita del CI31.

“Valorizzando il processo – ha continuato il Regolatore – si sono ottenuti buoni risultati”; “lavorare insieme è faticoso e a volte sembra rallentare i tempi, ma il frutto che si raccoglie è gustoso”; “lo Spirito Santo completi quanto noi non siamo riusciti a fare e porti a compimento le istanze di questo Capitolo Ispettoriale”.

Prima della concelebrazione eucaristica nella solennità della Pentecoste e nel 181° anniversario dell’Ordinazione Presbiterale di don Bosco, la parola finale all’Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia, don Giovanni D’Andrea, che, facendo propria la frase di Don Bosco “ho sempre avuto bisogno di tutti”, ha espresso i propri sentimenti di gratitudine a tutti e a ciascuno per la presenza e per la partecipazione attiva al Capitolo.

Ricordando che quello del Capitolo Ispettoriale è un processo avviato il 5 aprile 2021 e che viene concluso 14 mesi dopo, don Giovanni ha ribadito che adesso siamo chiamati a vivere – salesiani e laici – le decisioni prese, nella consapevolezza di essere tutti corresponsabili nell’attuazione delle stesse, chiamati a “fiorire lì dove il Signore ci ha piantati” (San Francesco di Sales), evitando la dicotomia tra Vangelo e vita quotidiana.

La foto di gruppo con cui si chiude la bella, intensa e arricchente esperienza del 31° Capitolo Ispettoriale, è la foto di un’Ispettoria e di una Famiglia Salesiana pronta a “vivere e lavorare insieme”, salesiani e laici, nella condivisione della missione, con la certezza che lo Spirito continua a soffiare sulla nostra Ispettoria per fare nuove tutte le cose.