Borgo Ragazzi Don Bosco Roma, da 74 anni il presidio di Don Bosco voluto da Pio XII

di Alfonso Tesoro, Vice Presidente della Unione Exallievi del Borgo Don Bosco  – dal sito Abitare a Roma.

Ci vorrebbe Don Bosco!

E il Vicario di Cristo volse ai Figli di Don Bosco il proprio sguardo di predilezione, manifestando con accorate espressioni questo Suo desiderio: “Dite ai Salesiani che desideriamo che essi si prendano cura di questi ragazzi abbandonati o traviati e facciano quanto Don Bosco ispirerà loro – Pio XII”.  L’appello a Don Bosco otteneva, così, la più alta sanzione che si fosse potuta desiderare. Esso suonava umano e divino insieme: non si doveva soltanto nutrire, vestire e alloggiare i piccoli infelici, ma si doveva cercare di rieducarne lo spirito con una nuova formazione religiosa, morale, culturale e sociale. Questo appello è raccolto e ufficialmente e autorevolmente diramato ai Salesiani da una circolare del 25 gennaio 1945, dal Vicario del Rettor Maggiore, a Roma.

I salesiani, a Roma, intrapresero ad accogliere i ragazzi più fragili a partire dal 1945, anno in cui termina il secondo conflitto mondiale e l’Italia si ritrova in una situazione di notevole degrado economico e sociale. Non più, quindi sciuscià, non più ragazzi della strada… essi diventano i ragazzi di Don Bosco. I primi ragazzi furono accolti in via Marsala, ma ben preso lo spazio divenne insufficiente e si rese necessaria la ricerca di un posto più capiente. Era la matrice del futuro “Borgo ragazzi di Don Bosco”.

Un giorno alcuni giovani salesiani, tra i quali Don Cadmo Biavati divenuto poi primo direttore del Borgo Don Bosco, furono avvinti da uno spettacolo: a due passi dal Quarticciolo, a pochi passi dal Tiburtino III, dalla Borgata Gordiani, da Centocelle, da Tor Sapienza. Sulla via Prenestina, sorgeva una distesa di capannoni in fila come vecchie sentinelle, come soldati in attesa. Luogo ideale per costruire la nuova casa dei ragazzi accolti. Così, il 20 marzo 1947, si diede il via ufficiale ai lavori. L’opera venne terminata esattamente l’anno seguente, il 22 marzo 1948: il sogno diventa realtà.

La mattina del 22 marzo 1948 un enorme furgone dell’ E.N.D.S.I. (Ente Nazionale per la Distribuzione dei Soccorsi in Italia) scaricò al Borgo tutte le masserizie e verso sera arrivarono i salesiani: il Direttore Don Biavati, Don Pace, Don Roberti, quattro chierici, tre confratelli ucraini inviati dai Superiori di Torino, e altri Sacerdoti salesiani del S. Cuore di Via Marsala.

Da quel giorno i Salesiani cominciarono allora un lavoro paziente e faticoso: 150 ragazzi interni, 200 semiconvittori, 500 esterni. Un piccolo esercito bisognoso di tutto: cibo, vestiti, libri, giocattoli, attrezzi di lavoro, educazione morale e religiosa.

Qui i ragazzi trovarono una casa, una chiesa, campi di pallone, scuole e soprattutto luoghi dove creare relazioni significative. Contemporaneamente, partì l’attività della formazione professionale che continua oggi, anche se mutata nei settori, con il Centro di Formazione Professionale.

Nel 2008, cinquantesimo compleanno del Borgo Don Bosco, fu scoperta la targa marmorea che sanciva la nuova denominazione del parco ex Forte Prenestino: “Parco Don Cadmo Biavati, primo Direttore del Borgo Don Bosco”. Naturalmente fu possibile anche grazie alla sensibilità delle Amministrazioni locali del momento.

Purtroppo, durante un forte temporale verificatosi nel dicembre 2019, un grosso pino adiacente l’insegna, rovinò su di essa mandandola in frantumi. A nulla valsero le segnalazioni inviate il 6 marzo 2020 all’allora Assessore con delega al Verde Pubblico affinché la targa marmorea potesse nuovamente ritrovare la sua degna collocazione.

Mi sono permesso di inoltrare lo scorso dicembre 2021, la stessa richiesta, all’attuale Assessore con delega al Verde Pubblico, Edoardo Annucci, mostrando subito sensibilità al problema e mi ha assicurato il suo interessamento presso il Dipartimento della Toponomastica. Siamo fiduciosi.

 

 

Agasso Domenico portavoce del Papa e dei suoi messaggi incontra la Scuola Media di Lombriasco (TO)

Nella mattina di oggi, giovedì 17 marzo, i ragazzi della Scuola media Salesiana di Lombriasco (TO) hanno potuto assistere ad una lezione tenuta dal giornalista Domenico Agasso, Vaticanista de “La Stampa”, il quale ha raccontato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa, affrontando anche alcune tematiche di rilievo come la fraternità, la pace, il lavoro, l’accoglienza, l’immigrazione, la guerra e la salvaguardia dell’ambiente.

Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Il 17 marzo 2022, la Scuola media Salesiana di Lombriasco ha avuto l’occasione di ospitare Domenico Agasso. L’incontro con i ragazzi ha riguardato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa e del rapporto, diventato ormai amicale, con il Santo Padre.

Il quarantenne scrittore e giornalista del quotidiano “La Stampa“, ha raccontato, con calore e coinvolgimento, in che modo è riuscito nel proprio progetto di vita lavorativa (e spirituale) a diventare cronista-vaticanista per un giornale di portata nazionale, offrendo anche resoconti recentissimi sugli ultimi viaggi di Papa Francesco: le tappe a Lesbo e Cipro in Grecia, in Madagascar e in Iraq sono stati punti di arrivo e di ritorno, ma allo stesso tempo mete di discussione e di risoluzione. Viaggiando in queste terre, il Papa offre al mondo e alla politica messaggi di sensibilizzazione, rendendo conosciuti e documentati i problemi che queste nazioni “straniere” si trovano a dover affrontare.

Siamo tutti nella stessa casa comune, la Terra. Aiutare un nostro fratello di un altro Paese, in difficoltà, può portare ad evitare anche conseguenze difficili che possono sfociare nell’immigrazione. Non significa che l’immigrazione è un fatto negativo, ma come dice il Papa, l’immigrazione è qualcosa da gestire al meglio, per fare in modo che il razzismo non prevalga e che le persone fragili e povere non diventino vittime della malavita.

Nel suo intervento ai ragazzi, Domenico Agasso ha affermato che “viaggiare con il Papa” significa “sposare i suoi scopi di amore” in senso ampio e assoluto, conoscere realtà e vite, spingersi con la mente oltre le sicure soglie, avendo altresì una cura particolare per la terra e per l’ecologia.

Papa Francesco grida al mondo, a noi e a voi (che magari sarete i politici del futuro) che occorre pensare al mondo in un modo più aperto e fraterno, affinché non scoppino le guerre, avendo anche un occhio di riguardo dal punto di vista ambientale affinché non si arrivi ad effetti problematici per noi, i nostri figli e nipoti.

Durante l’incontro, è stata inoltre espressa l’attenzione verso la questione attuale dell’Ucraina e la linea netta e decisa di Papa Francesco sull’argomento, per la quale viene invocata una pace imminente e urgente.

Il Papa è molto turbato in merito alla situazione attuale dell’Ucraina. Ha voluto parlare con la Chiesa Russa. Durante l’ultimo Angelus ha pregato per il paese aggredito, ha chiesto di fermare l’invasione e soprattutto la guerra, ma senza tuttavia specificare nomi.
Il Papa sta cercando infatti di tenere a bada gli animi senza pronunciare nomi, dando segnali di pace, al fine di evitare rotture.
Il 25 marzo Papa Francesco consacrerà, alla protezione della Madonna, la Russia e l’Ucraina.

Infine, Domenico Agasso ha voluto lasciare ai ragazzi i tre principali consigli riportati nel libro “Dio e il mondo che verrà” di Papa Francesco:

Nel libro ci sono tre consigli per i giovani:
1- essere i giovani dell’amore (inteso in senso ampio) nella solidarietà, pensando al prossimo per non essere egoisti;
2- avere un’attenzione ecologica;
3 – essere i giovani della conoscenza: la conoscenza e la curiosità vi spingono sempre di più ad aprire gli orizzonti.

Non perdete mai è la voglia di sognare perché il sogno, insieme alla conoscenza, vi darà la forza per lottare.

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Iusto: Open Day – Presentazione dei corsi di Laurea

A partire da aprile, Iusto darà il via agli Open Day in cui verranno presentati i corsi di Laurea in relazioni pubbliche e comunicazione, scienze dell’educazione, psicologia.   

Di seguito la notizia di IUSTO 
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Entra allo IUSTO!

L’Open Day è un’importante occasione per conoscere e approfondire i corsi di laurea, le modalità di ammissione, le strutture e servizi dell’Ateneo.

Potrai conoscere il Responsabile del corso di laurea, i coordinatori e confrontarti con gli studenti che già frequentano.

L’evento è gratuito ed aperto a tutti, è richiesta la conferma della partecipazione.

Vuoi diventare un professionista della Comunicazione?

ISCRIVITI ALLA LAUREA IN RELAZIONI PUBBLICHE E COMUNICAZIONE!

Baccalaureato o Laurea triennale

Frequenza: settimanale

Il percorso formativo combina una solida preparazione nelle discipline fondamentali per la formazione del professionista della Comunicazione con esperienze pratiche e laboratoriali, con particolare attenzione ai contesti digitali, finalizzate all’acquisizione di competenze essenziali per rispondere alle esigenze più recenti del complesso mondo lavorativo attuale. Il corso ha l’obiettivo di formare futuri professionisti della Comunicazione: nello specifico, la formazione è incentrata sulle competenze e abilità nell’ambito delle Public Relations, Human Resources, Terzo Settore e Organizzazioni.

DATE

  • mercoledì 6 aprile ore 16.30
  • sabato 14 maggio ore 10.30
  • lunedì 13 giugno ore 16.30
  • lunedì 12 settembre ore 14.30

Vuoi diventare Educatore professionale?

ISCRIVITI ALLA LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE!

Scegli tra i due percorsi di Baccalaureato o Laurea triennale:

  • EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO
  • EDUCATORE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA

Frequenza: settimanale

DATE

  • venerdì 25 marzo ore 16.30
  • venerdì 6 maggio ore 14.30
  • venerdì 10 giugno ore 14.30
  • sabato 10 settembre ore 10.30

Vuoi studiare Psicologia?

ISCRIVITI ALLA LAUREA IN PSICOLOGIA

Baccalaureato o Laurea triennale, scegli se frequentare in settimana o week-end.

DATE

  • venerdì 25 marzo ore 14.30
  • giovedì 5 maggio ore 14.30
  • giovedì 9 giugno ore 14.30
  • venerdì 9 settembre ore 10.00

Vuoi diventare Psicologo e sei già laureato o ti stai per laureare in Psicologia?

ISCRIVITI ALLA LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA!

Corso di Licenza (due anni)

Il Corso di Laurea si propone di formare psicologi in grado di operare nel campo dell’educazione, della salute e delle organizzazioni con competenze e abilità adeguate all’uso di strumenti conoscitivi e di metodologie per la ricerca, la prevenzione, la diagnosi e l’intervento in ambito psicologico a livello individuale, di gruppo, organizzativo e di comunità. Prepara all’esercizio della professione di Psicologo, previo svolgimento del tirocinio post-laurea e superamento dell’esame di Stato previsto per l’iscrizione alla Sezione A dell’Albo professionale.

Potrai scegliere tra tre percorsi, riservati a laureati o laureandi in Psicologia triennale:

  • PSICOLOGIA DEL LAVORO, DELLE ORGANIZZAZIONI E DELLA COMUNICAZIONE
  • PSICOLOGIA CLINICA E DI COMUNITÀ 
  • PSICOLOGIA APPLICATA ALL’INNOVAZIONE DIGITALE

DATE

  • mercoledì 6 aprile ore 14.00
  • mercoledì 11 maggio ore 14.00
  • mercoledì 6 luglio ore 14.00
  • venerdì 9 settembre ore 14.00

Per ulteriori informazioni contatta l’Infopoint (011 2340083) nei seguenti orari: da lunedì a venerdì 10.00-13.30/14.30-17.00

IUSTO

Animazione Missionaria Sicilia, riprende la pubblicazione della rivista SISAMI

Un piccolo, semplice, frammento di Speranza vuole essere questo numero di SISAMI che riprende la pubblicazione dopo circa 4 anni di assenza nella ricorrenza dei protomartiri salesiani S. Luigi Versiglia e S. Callisto Caravario.

Lo scrive don Giovanni D’Andrea, Ispettore della Sicilia, sul primo numero di SISAMI, la rivista dell’Animazione Missionaria sicula che riprende le pubblicazioni dopo lo stop.

Scarica SISAMI

 

Don Bosco Rivoli, Piemonte: in partenza il percorso del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze”

Dal sito dei Salesiani in Piemonte.

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Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Nella giornata di oggi, giovedì 10 marzo, presso la realtà salesiana di Rivoli-Cascine Vica, sono in partenza gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. L’appuntamento è previsto per tutti i giovedì dal 10/03 al 19/05 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Via Stupinigi, 1 – Rivoli (TO).

Per partecipare occorre presentarsi in oratorio all’appuntamento o contattare i seguenti recapiti: oratorio@donboscorivoli.it – 011 9591840

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
oratorio@donboscorivoli.it
011 9591840

CONTATTI

  • Tel: 011 9591840
  • Via Stupinigi, 1
  • 10098 Rivoli (TO)
  • Sito: donboscorivoli.it
  • Email: oratorio@donboscorivoli.it

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Accorciamo le distanze
Donboscorivoli.it

Italia Meridionale, al via il secondo anno della formazione per Salesiani e laici

Dal sito dell’ispettoria Meridionale.

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Studia di farti amare: è don Bosco a chiedercelo in ogni momento della nostra azione educativa, sempre più al passo con le esigenze del tempo. Ciò da fondamento alla formazione biennale per Salesiani e Laici che è ripartita nel suo secondo anno il 19 febbraio, con un importante partecipazione da tutte le case dell’Ispettoria. La peculiarità di questo percorso formativo è la presenza congiunta di consacrati e persone coinvolte nell’animazione delle Case salesiane al sud Italia: un modo per concretizzare la corresponsabilità alla missione in ambito pastorale, educativo e salesiano. La chiamata ad essere volto vivo di don Bosco per i giovani meridionali diventa, per ognuno di noi partecipanti, una scelta vocazionale dal valore inestimabile. I confratelli salesiani scelgono di aggiornarsi con un atteggiamento di formazione permanente e i laici si impegnano a supportare le proprie Opere di appartenenza nel coordinamento e nella condivisione di settori e attività.

A seguito di riscontri positivi del primo anno, per questa annualità sono previsti 3 weekend formativi online e 2 weekend in presenza. Al termine dei quali, i partecipanti sono chiamati a produrre elaborati personali o per gruppi di provenienza. I contenuti della formazione si sviluppano su tre aree principali: ecclesiale, pedagogica e salesiana. Il filo rosso che le lega parte da una riflessione sull’amorevolezza, legata all’educazione alle emozioni e al desiderio, e una rilettura della Lettera da Roma con un focus sulla relazione educativa. Prosegue con laboratori di gestione comunionale della leadership e delle dinamiche di gruppo. Ai weekend in presenza, sono riservati temi legati alla Pastorale Giovanile Salesiana, alla dottrina sociopolitica della Chiesa e all’Evangelii Gaudium, sia in termini laboratoriali che prettamente contenutistici. Il cammino di questo secondo anno termina con una riflessione condivisa e partecipata del processo sinodale sui giovani.

Il tema pastorale 2021-2022 racchiude perfettamente quello che i nostri cuori stanno vivendo all’inizio di questo secondo anno: Fate tutto per amore, nulla per forza. San Francesco di Sales ci ricorda di quanto sia importante mettere cuore, passione e amorevolezza nelle nostre azioni, senza sentirci costretti, ma chiamati. Questa formazione biennale ci ha reso profondamente consapevoli del nostro servizio, donandoci ulteriori strumenti, per essere in comunione e in clima di corresponsabilità e familiarità con la comunità salesiana. C’è un momento, nel cammino all’interno dei nostri ambienti, settori, gruppi e associazioni, in cui bisogna dare valore concreto all’esperienza salesiana nella propria vita, sporcandosi le mani e mettendosi in gioco: per noi, impegnarci con costanza in questo cammino significa dire si all’essere parte del progetto di Dio della realtà salesiana, inserendosi armoniosamente con la nostra vita familiare.

Marco e Francesca

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Vatican News – Expo Dubai 2020: la missione delle università per salvare la Terra

Dal sito di Vatican News.

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Sono volati nella Perla del Deserto, per l’incontro internazionale con le università sostenibili, 16 studenti dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE) accompagnati dal direttore don Nicola Giacopini, nell’ambito della Global Goals Week. Il loro contributo ha preso forme diverse: dalla presentazione di un progetto di comunicazione social legato ai temi della sostenibilità, alla lotta all’inquinamento, fino all’ecologia integrale e alla proposta di installazioni fisiche interattive in ambito di visual green communication, rivolte ai visitatori di Expo. Accanto a IUSVE e alla RUS, anche Vatican News per raccontare il presente e il futuro di quella Casa comune che non appartiene a nessuno se non a ciascuno e che va ricostruita, mattone dopo mattone, con le tante e nuove forme di ‘cemento’ di cui il Papa parla nella sua enciclica, Laudato si’.

Le sfide

Vista dall’alto Expo2020 ha la forma di un fiore, simbolo di bellezza, con tre petali principali che corrispondono ad altrettante aree tematiche, cuore dell’esposizione: mobilità, opportunità, sostenibilità. Orientamento, quest’ultimo, che si traduce spesso in prassi trasformative molto concrete visto, ad esempio, che all’interno dell’area, che misura poco più di quattro chilometri quadrati, i trasferimenti di persone e merci sono esclusivamente pedestri, elettrici o a pedali e che i pannelli solari installati sui tetti degli edifici producono con una capacità totale combinata di 5,5 megawatt. Per coinvolgere maggiormente i visitatori in un processo di consapevolezza rispetto alle emissioni di carbonio, gli organizzatori di Expo Dubai 2020 hanno creato inoltre la piattaforma “Seeds of change” che permette, da un lato, di narrare progetti innovativi nell’ambito della sostenibilità, dall’altro di partecipare alla loro diffusione mediante votazione online o condivisione sui social. Gli accorgimenti per rendere più sostenibile l’esposizione universale a lungo termine sono, ad esempio, la realizzazione di molti edifici permanenti nel rispetto dei criteri della rigorosa certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) o lo studio promosso dal Centro per la sostenibilità, attraverso la ricerca e l’educazione della Modul University Dubai sull’impatto che il turismo ha avuto nei mesi di operatività di Expo Dubai 2020, per ricavarne indicazioni pratiche volte a ottimizzare flussi e consumi in ottica di turismo sostenibile.

L’impegno della Rus nella sostenibilità

La Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) è nata nel 2016 dalla volontà di un comitato promotore composto da Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Università Bicocca, Università di Verona, Università di Bologna, Università di Parma, Università di Trento, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università di Bari e Politecnico di Bari, con lo scopo di diffondere la cultura e le buone pratiche di sostenibilità sia all’interno che all’esterno degli atenei. La sua presenza a Expo Dubai 2020 si spiega dunque con l’intenso impegno in quest’ambito volto a realizzare un mondo più pulito e sostenibile. “Mancano otto anni al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 – spiega Patrizia Lombardi, presidente della Rus – e riteniamo che le università abbiano un ruolo fondamentale da giocare in questa partita, possano fare la differenza grazie proprio alla forza della partnership tra atenei”.

Nuove energie

Ma le attività della Rus non si fermano solo alla diffusione e condivisione di linee guida e buone pratiche, piuttosto si trasformano in processi propulsivi di nuove energie, come nel caso del biennio di preparazione all’evento “Universities in action for the UN 2030 Agenda” che si è tenuto a Expo Dubai 2020 il 18 gennaio scorso al Padiglione Italia.  L’evento, patrocinato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) e dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha fornito linee programmatiche per il contributo che le università italiane possono dare a processi di sostenibilità grazie agli interventi dei ministri Maria Cristina Messa ed Enrico Giovannini, di Maurizio Tira, delegato per gli affari internazionali della Crui e di Alyssa Gilbert, presidente del COP26 Universities Network. Oltre alla loro presenza, il forum ha potuto contare sulla presentazione di idee innovative e creative proposte da alcuni studenti in rappresentanza degli oltre 600 coetanei coinvolti in questo evento.

La mobilità sostenibile in ambito universitario

Uno dei settori nei quali risulta urgente l’azione, anche in seguito al cambiamento di abitudini e prassi adottate per le misure di contenimento del contagio da Covid-19, è quello della mobilità sostenibile. “Ci sono fondamentalmente quattro tipi di interventi – spiega Matteo Colleoni, coordinatore nazionale del gruppo di lavoro ‘Mobilità’ della Rus – che le università possono mettere in atto per migliorare la sostenibilità in questo ambito specifico. Il primo riguarda il convenzionamento con i servizi di trasporto pubblico, affinché vengano utilizzati sempre di più da parte degli studenti e del personale. Ci sono poi, le politiche di restrizione, ovvero le limitazioni, ad esempio, nell’uso degli spazi pubblici dell’università per parcheggiare auto private, così da spingere a utilizzare questi spazi per le auto ibride e veicoli elettrici in generale. Un terzo tipo di azioni le abbiamo definite ‘politico-organizzative’, ovvero pratiche di riorganizzazione dello spazio dei campus ma anche degli orari. Basti pensare, tanto per fare un esempio riferito a questo periodo pandemico, all’importanza che ha avuto la riorganizzazione dei tempi di inizio e fine lezione per poter evitare i momenti di picco dell’uso dei mezzi pubblici. L’ultimo tipo – conclude Colleoni – è rappresentato dalle politiche innovative e di ricerca sulla mobilità sostenibile. In questo ambito le università attivano percorsi di ricerca in generale ma anche in collaborazione con le imprese”.

La Rus in relazione alla Laudato si’

“La particolarità della Rus – spiega Paola Biglia –  coordinatrice della segreteria organizzativa della Rete – è sicuramente il suo aspetto di coralità a livello universitario che consente di condividere le proprie esperienze migliori sia per rendere i campus più sostenibili da un punto di vista ambientale e sociale, sia per estendere sui territori di pertinenza proposte trasformative che possano avere una ricaduta nelle azioni di terza missione a livello di sostenibilità. Si tratta di alzare la qualità anche a livello di relazioni, proprio come viene ricordato nella Laudato si’, nella presa di coscienza che siamo tutti parte della stessa Casa comune. A livello di Rus  – prosegue Biglia – vorremmo far percepire a tutti di appartenere alla stessa rete, a partire dal personale tecnico amministrativo sino a giungere al personale docente, ciascuno con la propria peculiarità, unendo le forze in una direzione comune. Il gruppo di lavoro ‘Cambiamenti climatici’ della Rus ha perciò predisposto alcune linee guida molto chiare per progettare piani di decarbonizzazione, cosicché ogni ateneo o qualsiasi altro ente possa pianificare la propria riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.

Tra i giovani presenti al forum “Universities in action for the UN 2030 Agenda” anche 16 studenti dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve). Il direttore, don Nicola Giacopini, ha motivato così lo sforzo che l’ateneo veneto ha dedicato a questa missione: “da ormai due anni lo Iusve è impegnato nel progetto ‘Ecologia integrale nuovi stili di vita’ che mira a valorizzare la cura e la custodia della Casa comune, seguendo l’invito proposto da Papa Francesco nella Laudato si’. Grazie al sostegno del progetto Deutsche Post Stiftung, abbiamo potuto partecipare a questa missione universitaria anche con una rappresentanza di studenti che fanno parte del Green Team, un gruppo di animazione che promuove pratiche trasformative legate all’ecologia integrale. La forza dei giovani nella conversione ecologica non può e non deve essere sottovalutata”.

*Redazione Cube Radio – Dubai

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Salesiani Messina, l’esperienza dell’oratorio San Matteo Giostra a TV2000

L’Oratorio di Salesiani San Matteo Giostra è stato protagonista di un servizio andato in onda negli scorsi giorni su Tv2000 “Messina: in missione per “costruire” futuro”.

Il Giorno – Spot sull’inclusione, la scuola salesiana di Sesto San Giovanni vince tutti i premi

Da “Il Giorno”, edizione online.

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“Io non sono maschilista, però”. “Io non sono contro la disabilità, però”. “Io non sono omofoba, però”. Gli studenti della 3F della media “Ercole Marelli” dell’istituto Salesiani smontano, uno dopo l’altro, tutti quei “però”, attraverso un messaggio di inclusione. “Quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi”, spiegano Matteo Colli, Chiara De Santis, Emma Di Bartolomeo, Sonia Pugliese e Simone Vertemara che con lo spot “Inizia tu!” hanno vinto il concorso bandito nella settimana di Don Bosco. I ragazzi delle classi terze, partendo dal tema “diversità come opportunità” hanno realizzato diversi spot pubblicitari finalizzati a sensibilizzare e promuovere i diritti fondamentali di uguaglianza e di rispetto reciproco. Con l’aiuto degli insegnanti di lettere hanno progettato, registrato e montato brevi video, sviluppando competenze digitali. “Cosa ho fatto di male?” della classe 3A è arrivato secondo e sottolinea l’importanza di leggere la diversità come un’opportunità di crescita reciproca e di unione tra gli esseri umani, mentre “La libertà di essere diversi” della 3E ruota attorno all’importanza dell’inclusione delle culture nella quotidianità e si è classificato al terzo posto. In febbraio l’istituto di viale Matteotti ha ottenuto diversi riconoscimenti. Un attestato è stato consegnato alla formazione professionale delle superiori al settore automotive durante la kermesse “Spazio ai giovani”, organizzato dal Il Giornale del Meccanico. Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria, e Davide Ballabio, funzionario di Assolombarda hanno visitato, guidati dagli studenti, i laboratori Industria 4.0, motoristico, biomedicale e disegno 3D.

 

 

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Maker Lab L2L: il progetto “Digital Lab” all’Oratorio San Luigi di Torino

Dal sito dei Salesiani Piemonte.

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L’esperienza Maker Lab di Labs to Learn ha preso vita all’Oratorio salesiano del San Luigi di Torino grazie al laboratorio “Digital Lab“: un progetto pensato per i ragazzi e le ragazze delle scuole elementari e medie come opportunità per apprendere attraverso metodologie divertenti e tecnologiche, come il video editing, il gaming e il coding.

Il Maker lab è legato infatti ad spazio allestito in oratorio con attrezzature digitali e meccaniche, tavoli di lavori e strumenti artigianali per l’apprendimento e la sperimentazione di sé attraverso la metodologia del learning by doing, in modo individuale ed in piccoli gruppi, seguiti da formatori ed educatori.

Avviato lo scorso novembre, il laboratorio “Digital Lab” proseguirà fino a marzo/aprile 2022 presso l’Oratorio dei Salesiani di San Salvario, grazie a 15 incontri suddivisi tra gli alunni dell’Istituto comprensivo “Peyron – Re Umberto I” e i ragazzi delle medie ed elementari  che frequentano l’oratorio.

L’ultimo incontro del progetto vorrà infine diventare una restituzione di tutto quello appreso nel percorso attraverso una presentazione delle attività ai propri compagni ed insegnanti.

Il progetto Digital Lab consiste nel offrire ai ragazzi l’opportunità di apprendere attraverso metodologie più divertenti. In particolare, giocando un po’ con il video editing, con macchine da ripresa, fotocamere e videocamere, con software di montaggio video e con un drone.

Utilizziamo questi strumenti per giocare insieme e divertirci in oratorio.

Manuele Manco – Responsabile del progetto Digital Lab

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