Sondrio, festa per i 125 anni di presenza salesiana

Dal Il Settimanale della Diocesi di Como.

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Era un venerdì il 24 settembre 1897 e, come racconta Giulio Spino nel libro I Salesiani in Valtellina , alla stazione ferroviaria di Sondrio «un anziano signore e alcuni sacerdoti, uno dei quali con le insegne ordinarie di “cameriere segreto soprannumerario”, aspettavano il treno partito alle 9.10 da Milano, il primo della giornata in arrivo; l’altro era previsto solo per la sera. Si trattava del  sindaco Toccalli, dell’arciprete Stoppani, di don Miotti e di un altro canonico della collegiata». Una volta arrivato il treno, dalle carrozze scesero, tra gli altri – come racconta sempre Giulio Spini -, «il gruppo di viaggiatori attesi dalle personalità locali che si mossero loro incontro: erano don Federico Moratti, nominato direttore, don Luigi Rocca, allora economo generale della Congregazione salesiana, il chierico Pastorino Paolo e il coadiutore Rodda Francesco, mandati da don Rua perché su richiesta dei sacerdoti della città “raccogliessero i figli abbandonati del popolo, onde fossero educati cristianamente e istruiti  nelle scuole elementari per apprendere in seguito un mestiere nell’Istituto stesso” e seguissero anche gli altri giovani».

Il giorno dopo l’arrivo in città, i Salesiani di don Bosco  celebrarono la prima Messa nella chiesetta di San Rocco, la cui rettoria fu loro affidata. A 125 anni da quel giorno, domenica 25 settembre, alle 10.30, nella collegiata dei Santi Gervasio e Protasio l’attuale Comunità salesiana festeggerà la ricorrenza con una Messa che sarà presieduta dal vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni . «A 125 anni di distanza – riflette don Giacinto Ghioni , attuale direttore dell’Istituto salesiano di Sondrio -, siamo ancora qui oggi a cercare di interpretare i bisogni, a raccogliere le sollecitazioni, ad intuire le speranze della gioventù sempre più bisognosa di essere tutelata e aiutata. Lo testimonieremo nella solenne celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal cardinale Oscar Cantoni».

Secondo don Ghioni, «i campi di azione sono mutati, gli stili educativi si sono evoluti, sempre più altre “agenzie” educative hanno affiancato, se non addirittura sostituito i genitori come figure di riferimento, si sono aperti spazi d’azione nell’ambito del volontariato, i cristiani stanno prendendo coscienza della dimensione missionaria del loro battesimo, c’è stata una riscoperta della dimensione vocazionale insita in ogni progetto di vita». In questo contesto, i Salesiani – afferma don Ghioni – «hanno cercato di rimanere al passo con i tempi e di lasciarsi permeare da questa mutata sensibilità. Ma nonostante tutto, la Valle continua ad essere lunga e larga, i tempi di percorrenza alti, le strutture scolastiche concentrate nel capoluogo, il servizio di trasporto pubblico limitato, la dispersione abitativa sul territorio altissima, la denatalità impoversice le famiglie, all’emigrazione dalla povertà si sostituisce l’emigrazione verso nuove opportunità lavorative e culturali, ai ragazzi per strada quelli lasciati in compagnia dello smartphone…». In questo contesto, i Salesiani sono rimasti fedeli al loro carisma e questo consente – sottolinea don Ghioni – «di guardare al futuro con rinnovato slancio, pur sapendo che la sfida educativa si farà sempre più difficile e complessa. è presuntuoso crederci? Le tante persone buone cresciute all’ombra di San Rocco ci incoraggiano a credere a questo sogno, se sapremo adottare il cuore e la coraggiosa inventiva della carità di don Bosco».

 

Presentazione Gruppi Ricerca 2022 – 2023

Dall’Ispettoria ICP, la presentazione dei Gruppi Ricerca.

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I GR sono uno spazio di vita bello.

Suor Paola Casalis

 

Per coloro che vogliono camminare, che non vogliono vivere la vita come una routine.

Don Fabiano

In vista della partenza dei Gruppi Ricerca proposti dall’Animazione Vocazionale, gli accompagnatori e i ragazzi che hanno partecipato gli scorsi anni condividono la loro esperienza, che li ha aiutati a fare spazio nella loro vita e nel loro cuore.

Mi hanno aiutato a conoscere persone della mia stessa età, con le quali potevo crescere.

Paolo

Ho trovato negli altri molta fede e voglia di mettersi in gioco: sono stati per me un esempio di vita.

Mirabel

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ICP – Animazione Vocazionale: Gruppi Ricerca 2022 – 2023

ICP – Per il nuovo Anno Pastorale, ripartono i Gruppi Ricerca proposti dall’Animazione Vocazionale!

Don Bosco è il modello insuperabile di una passione indivisibile per la fede e per i giovani. Le attività dei Gruppi Ricerca coniugano questo attraverso il confronto con la Parola di Dio, le condivisioni, l’incontro con testimoni, i momenti di gioco.

Qui i giovani possono mettere il Signore al centro della loro vita, conoscere il Suo amore, la Sua presenza e rendersi conto che, come diceva don Bosco, “la gioia è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio dopo l’amore”.

Le principali attività dell’Animazione Vocazionale vengono suddivise per fasce d’età: di seguito tutti gli appuntamenti dedicati, con la possibilità di aggiungerli al proprio calendario.

BIENNIO – GR Ado

TRIENNIO – GR GxG

QUINTA SUPERIORE IN SU – GR Disc

GXG E GR DISC – Settimana Comunitaria

Un’occasione per confrontarsi, per fare esperienza di fede e preghiera, amicizia, condivisione, dialogo e ascolto, condividendo la vita di ogni giorno insieme ad altri giovani con un’ équipe mista di Figlie di Maria Ausiliatrice e Salesiani.

Per maggiori informazioni

AM: don Marco Cazzato e suor Carmela Busia presentano il nuovo percorso partenti “Nel Cuore del Mondo”

Don Marco Cazzato e suor Carmela Busia, insieme ad alcuni giovani che hanno vissuto in prima persona l’esperienza missionaria, presentano il nuovo percorso partenti “Nel Cuore del Mondo“.

Sei incontri, ognuno con tematica diversa, per entrare nel cuore del mondo e spingere i ragazzi a mettersi in gioco, uscire dalle proprie certezze e aprire lo sguardo agli altri rinunciando al proprio egoismo.

Il percorso è rivolto ai ragazzi dai 20 ai 30 anni che sentono il desiderio di vivere un’esperienza in terra di missione. Questi primi incontri del cammino sono aperti a tutti gli interessati, la futura preparazione all’esperienza estiva in terra di missione è invece riservata a quanti scelgano di fare tutto il percorso, avendo all’orizzonte una scelta di impegno concreto nell’estate 2023.

Trovate tutte le informazioni sul percorso “Nel Cuore del Mondo” nella landing page dedicata:

Percorso Nel Cuore del Mondo

ICC: comunicato stampa Campus Catechisti

Comunicato stampa

È tempo di RIPARTIRE! Per una catechesi efficace e creativa.

È questo il tema del Campus Catechisti organizzato dalla Circoscrizione Salesiana Italia Centrale in collaborazione con l’Istituto di Catechetica (UPS), che coinvolge le Parrocchie e gli Oratori animati dai Salesiani di Don Bosco di Roma (San Giovanni Bosco, Santa Maria della Speranza, Santa Maria Liberatrice, Sacro Cuore di Gesù, Santa Maria Ausiliatrice). Il Campus si svolgerà sabato 17 e domenica 18 settembre c.a. presso l’Università Pontificia Salesiana, Piazza Ateneo Salesiano 1, di Roma.

Gli obiettivi sono tre che ci si prefigge di raggiungere:

  • rimotivarsi nel ministero educativo e comunicativo della fede dopo la fase pandemica;
  • riconsiderare la propria esperienza catechistica considerando i tre focus della fede, della comunicazione e dell’educazione;
  • confrontarsi tra catechisti per promuovere una catechesi innovativa, efficace e creativa.

Gli iscritti partecipanti sono circa sessanta catechisti tra cui alcuni giovani animatori che li affiancano in questo delicato servizio.

Il programma prevede per sabato 17, l’accoglienza alle 9 con la presentazione del Campus, un momento assembleare motivazionale e di rilancio postpandemico. Faranno seguito tre momenti di laboratorio a rotazione dei tre gruppi (venti catechisti per ognuno di essi) sui tre focus presso le sale attrezzate delle Facoltà di Teologia, Scienze dell’educazione e Scienze della comunicazione.

Gli stand laboratoriali saranno guidati e animati da Don Francesco Marcoccio, Nicoletta e Davide Oreglia, Gigi Cotichella che proporranno a ciascuno dei tre gruppi l’esperienza della “fede in ripresa” ricorrendo a modulazioni narrative, di annuncio e di lettura e di coinvolgimento del vissuto. L’icona biblica è quella della chiamata (meglio la (ri)chiamata post pasquale: vangelo di Giovanni cap. 21), esemplare dopo la “prova pandemica”, declinata in modo attivo e dinamico in chiave esegetica ed ermeneutica (Marcoccio), educativa (coniugi Oreglia) e comunicativa (Cotichella). I tre gruppi prenderanno avvio da una delle tre dimensioni e dinamiche ma saranno accompagnati a correlarla con le altre due. È una forma sperimentale per far vivere ai catechisti un’esperienza “catechistica” alternativa che non sia “lezione” di tipo trasmissivo ma esperienza di riflessione, di educazione e di comunicazione. Si tratta di un assaggio per favorire nei partecipanti la sensibilità a un nuovo stile di catechesi più coinvolgente e generativa di fede.

Nel pomeriggio del 17, i tre gruppi proveranno a creare un momento di sintesi, condividendo i punti salienti. Saranno invitati e stimolati a riesprimere in modo libero e creativo l’esperienza fatta negli stand per la comunicazione in assemblea del giorno dopo. Domenica 18 mattina alle ore 10.00, si svolgerà il momento assembleare di sintesi e ciascuno dei gruppi presenterà la “visualizzazione” preparata il giorno precedente. Seguirà un secondo momento per gruppi di provenienza durante il quale insieme al proprio parroco e incaricato dell’oratorio proveranno a ripensare l’esperienza vissuta a partire dalle esigenze del proprio ambiente, avviando così la programmazione annuale della catechesi in modo alternativo e creativo. Alle ore 12, ci sarà l’Eucaristia insieme alla Comunità Parrocchiale Santa Maria della Speranza a cui seguirà il pranzo. Alle ore 15, in assemblea si svolgerà una breve verifica del Campus tramite lo scambio libero e rispondendo ad un’apposita scheda e saranno offerte alcune linee di proseguimento e prospettive di continuità per l’accompagnamento e la formazione dei catechisti in itinere durante l’anno catechistico.

Questo momento di convergenza per una linea unitaria e condivisa tra le parrocchie e gli oratori della “Roma salesiana” inseriti pienamente nella Diocesi di Roma, sarà guidato da Don Andrea Cavallini, Direttore dell’UCD di Roma. I catechisti saranno accompagnati e seguiti dagli Incaricati di Oratorio che insieme ai Parroci animano la catechesi delle opere e affiancati da alcuni studenti di Catechetica dell’UPS che vivranno l’esperienza insieme ai catechisti e faranno da osservatori dell’esperienza formativa.

Un Vademecum stampato sarà offerto ad ogni partecipante con il programma e il tracciato del Campus. Non sarà facile, ma è sempre “felice” incontrarsi con tanta voglia di ripartire e ricominciare a credere in Colui che “fa nuove tutte le cose”, mettendo a contatto la creazione nuova e irrompente del Risorto con la nostra, seppur debole e fragile, creatività.

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Ritrovo MGS al Colle don Bosco

10 settembre 2022: tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano che quest’estate hanno partecipato ai Campi animatori e al Pellegrinaggio MGS, si ritrovano al Colle Don Bosco per condividere una giornata insieme, prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Accompagnati e guidati dagli animatori, i ragazzi hanno ripreso i temi formativi affrontati durante il campo, divisi in fasce d’età, alternando momenti di riflessione, deserto e condivisione.

Durante la giornata, ricca di attività, giochi, balli, pranzo insieme, i giovani hanno rincontrato i loro amici e fatto amicizia con persone nuove.

Nel pomeriggio, si sono svolte in Basilica le professioni perpetue di alcuni salesiani che hanno deciso di dire il “Sì, per sempre” a Dio: è stato un momento di fraternità e gioia per loro, poter essere circondati da così tanti giovani in questo giorno così importante.

Al termine della serata, Suor Emma, ispettrice generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha salutato tutti i ragazzi, invitandoli a condividere il sogno con tutti coloro che ancora non conoscono questa gioia piena che è l’incontro con il Signore.

Don Alberto ha infine ringraziato tutti gli animatori e organizzatori  della giornata:

Voi non lo sapevate, ma tra i 500 e passa ragazzi che erano iscritti ce n’erano alcuni con diverse difficoltà fisiche, psicologiche o spirituali… gli accompagnatori ci hanno ringraziato perché nessuno di essi si è sentito escluso.

Continuando a camminare con la stessa passione, si può sempre fare del bene. Come ricordava Don Bosco ai suoi ragazzi infatti:

L’ottimo è nemico del bene

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Sicilia – Campo giovani confratelli: “Cercate in oratorio Bartolomeo Garelli”

Si è svolto dal 30 Agosto al 2 Settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania il consueto incontro annuale dei giovani confratelli dell’Ispettoria Salesiana Sicula in formazione iniziale (dal primo anno di professione al primo anno di sacerdozio).
I confratelli hanno vissuto giornate di fraternità, relax e formazione con al centro il tema della progettualità, svolto attraverso il Laboratorio Projectus, strumento realizzato da Gigi Cotichella e presentato da don Alberto Anzalone e don Dario Spinella. La simulazione del laboratorio ha mirato alla progettazione in ambito vocazionale per la fascia dei preadolescenti.
La terza giornata del campo è stata caratterizzata da due momenti principali: la visita di Mons. Luigi Renna, Arcivescovo della diocesi di Catania, che ha evidenziato l’importanza del fronte salesiano della missione in un momento di grave emergenza educativa, sottolineando l’importanza di “cercare in oratorio il Bartolomeo Garelli” e l’incontro di confronto tra il gruppo operativo del centro ispettoriale e i giovani confratelli presenti.
Il campo si è concluso con il pellegrinaggio dei confratelli al Santuario della Madonna di Valverde e la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’ispettore, don Giovanni D’Andrea.
Conclusione, questa, che riapre alle attività pastorali dell’inverno che vedranno impegnati, nei fronti della missione salesiana, i confratelli che hanno vissuto insieme momenti di fraternità prima di ripartire!
Vivere e lavorare insieme é davvero un’esigenza fondamentale, non é, anzi, non può essere solo una regola universale, deve diventare pratica nel concreto del reale per essere impronta di una missione che ci chiama in comunità, insieme, mai soli. Vocazione al vivere la comunione nei piccoli momenti, nei piccoli incontri, nelle occasioni più varie che però fanno vivere il senso di sentirsi parte di un sogno, parte di una grande famiglia. Come voleva don Bosco.
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Italia – Capitolo dell’Ispettoria salesiana Lombardo-Emiliana

Si è conclusa la prima sessione del Capitolo Ispettoriale dei salesiani lombardo-emiliani, riunitosi nella sede di Sondrio a fine agosto. Tra i vari temi emersi nel dibattito, si sono sottolineati soprattutto la vocazione e l’evangelizzazione. Il prossimo incontro si svolgerà in prossimità delle feste natalizie.

 

Dalla notizia pubblicata su ANS:

Sondrio, Italia – agosto 2022.

Nei giorni 24 – 27 agosto si è tenuta la prima sessione del XX Capitolo Ispettoriale dei salesiani dell’Ispettoria Lombardo-Emiliana (ILE). I salesiani eletti in rappresentanza delle varie case e realtà ispettoriali si sono riuniti nella sede di Sondrio; invitati anche membri della Famiglia Salesiana legati alle realtà locali.

La prima giornata è stata avviata con la presentazione del programma di lavoro, con la distribuzione degli incarichi e l’impostazione dei lavori. Poi, nel pomeriggio, l’Assemblea si è recata in pellegrinaggio nel santuario mariano di Tirano. Nelle giornate successive i capitolari hanno dedicato il loro tempo alternando i lavori delle quattro commissioni al dibattito in aula. Tra i temi, suggeriti dal Documento Preparatorio, sono emersi l’attenzione alla questione vocazionale ed evangelizzatrice.

Nella mattina di sabato 27 si è conclusa questa prima sessione di lavoro. La seconda e ultima sessione è programmata durante le prossime ferie natalizie. Nei mesi che separano i due appuntamenti i capitolari potranno continuare a riflettere sulle proposte emerse finora per arrivare a proposte più specifiche e mirate, le quali avvicineranno alla stesura del documento finale del Capitolo.

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ISI – “Occorre coltivare i sogni”: il racconto dell’avvio dell’anno pastorale

L’incontro di avvio dell’anno pastorale dell’ISI si è svolto nei giorni 28 e 29 agosto, con un’ampia partecipazione di laici. Di seguito la notizia riportata dal sito dell’Ispettoria.

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Ben rappresentate le Comunità Educativo-Pastorali della nostra Ispettoria all’annuale incontro di avvio dell’anno pastorale svoltosi a Montagna Gebbia nei giorni 28 e 29 agosto scorsi e che, a differenza degli anni precedenti, ha visto un’ampia partecipazione di laici (nello specifico circa 110 membri dei Consigli delle C.E.P. locali) appositamente convocati dall’Ispettore, don Giovanni D’Andrea.

Lo stesso Ispettore aveva, infatti, già ribadito nella lettera di convocazione che tale incontro avrebbe rappresentato “l’avvio di un percorso formativo SDB e Laici che ci vedrà impegnati per i prossimi anni” – così come indicato dalla seconda “priorità” (“Approfondire, maturare e attualizzare la dimensione di corresponsabilità laici-SDB”) individuata dal 31° Capitolo Ispettoriale recentemente conclusosi – attraverso la condivisione di alcuni percorsi ed esperienze formative orientate alla missione.

E a dare avvio a questo impegnativo e significativo percorso, un relatore d’eccezione: don Miguel Angel Garcia Morquende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, che nei suoi interventi di domenica 28 agosto ha offerto utili e puntuali indicazioni sull’importanza della progettazione educativo-pastorale, mettendone in evidenza i fattori ostacolanti, le situazioni pastorali complesse da affrontare e, soprattutto, i benefici che da essa scaturiscono.

“Se vogliamo raccogliere dei frutti educativo-pastorali nelle nostre Opere salesiane – ha affermato don Miguel Angel – occorre coltivare i sogni. … Dobbiamo renderci più idonei a compiere la missione perché i nostri giovani cambiano; dobbiamo continuamente ripensare le risposte che diamo ai giovani perché loro ci stanno continuamente cambiando le domande”.

È necessario passare – ha continuato il relatore – da una pastorale organizzata a una pastorale organica, in cui tutti gli elementi sono unificati attorno a una missione.

Significativo – in un contesto di formazione congiunta Salesiani/Laici – il riferimento alla “circolarità delle vocazioni”, ovvero a un processo di arricchimento vicendevole nella missione salesiana.

All’intervento di don Miguel Angel ha fatto seguito – da parte del Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile, don Alberto Anzalone – la presentazione del nuovo “P.O.I.” (Progetto Organico Ispettoriale), il “rinnovato” piano strategico di animazione e governo dell’Ispettoria, un progetto che guarda a un futuro da costruire “insieme”.

Utile la condivisione effettuata, nel pomeriggio, a livello di singoli Consigli C.E.P., chiamati a interrogarsi su tre verbi fondamentali – animare, incoraggiare e valorizzare la C.E.P. -, nonché sulla promozione della collaborazione e della corresponsabilità nella progettazione della vita pastorale.

Anche la mattina di lunedì 29 agosto ha visto don Miguel Angel relatore per il secondo tempo di lavoro sul tema “Il senso del PEPS locale. Indicazioni operative per accompagnare il processo di elaborazione”.

Prendendo spunto dal servizio prestato all’interno del Dicastero di Pastorale Giovanile, nonché dalla propria esperienza di Direttore di una grande comunità della Spagna, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile ha offerto indicazioni pratiche sulla elaborazione del P.E.P.S. locale, ribadendo più volte che non si tratta della semplice elaborazione di un documento, ma del pensare “insieme” il futuro di ciascuna Casa Salesiana.

Tale processo deve necessariamente partire da una attenta analisi della realtà, utile all’individuazione di opportunità, di punti di forza e di debolezze. Le sfide individuate diventeranno, così, obiettivi utili alla crescita dell’intera Comunità Educativo-Pastorale.

Il pomeriggio della giornata è stato dedicato alla presentazione della Proposta Pastorale per l’anno 2022/2023 che coincide con il terzo anno di preparazione al bicentenario del “sogno dei 9 anni” e che ci vedrà impegnati nell’approfondimento del tema “Noi ci s(t)iamo” – Non con le percosse ma con la mansuetudine #sharethedream: anche noi, come Don Bosco, siamo chiamati ad accogliere le sfide del nostro tempo, ad “essere” e “stare” nel mondo.

L’avvio dell’anno pastorale è stato, infine, un’occasione utile per la presentazione delle attività dei diversi settori ispettoriali (animazione vocazionale, animazione missionaria, Servizio Civile Universale, Pianificazione e progettazione sociale, …) con l’offerta di utili indicazioni sulle attività che vedranno coinvolti ragazzi, giovani e Comunità durante i prossimi mesi.

E poiché ogni cosa importante ha sempre inizio con un’Ave Maria – come per antica e consolidata tradizione di “famiglia” – anche il nuovo anno pastorale è stato posto sotto la protezione della Vergine Ausiliatrice con la recita comunitaria del Santo Rosario concluso con l’invocazione di Don Bosco “Oh Maria, Vergine Potente”.

“Siamo ora chiamati a tornare lì dove il Signore ci pianta – ha affermato l’Ispettore al momento dei saluti finali, citando San Francesco di Sales – per essere insieme, oggi, il volto vivo di don Bosco per i giovani della Sicilia”.

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MGS Sicilia: Campo Bosco 2022

Dal 24 al 27 agosto si è svolto, presso l’oasi di spiritualità di Montagna Gebbia, il Campo Bosco che ha coinvolto circa 60 animatori, di tutte le case salesiane della Sicilia, del triennio delle scuole superiori. Di seguito la notizia a cura di Costanza Licitra, apparsa sul sito Insieme dei salesiani di Sicilia.

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Dal 24 al 27 agosto si è svolto, presso l’oasi di spiritualità di Montagna Gebbia, il Campo Bosco che ha coinvolto circa 60 animatori, di tutte le case salesiane della Sicilia, del triennio delle scuole superiori.

Ad accomunare i giovani partecipanti il desiderio di approfondire il proprio cammino di fede e di crescita come animatori salesiani per potersi mettere, in maniera sempre più profonda e consapevole, al servizio dei più piccoli.

Le giornate sono state scandite da momenti di formazione e laboratori che si alternavano con tempi dedicati alla fraternità, al gioco ed alla conoscenza, senza mai trascurare la preghiera e le occasioni di crescita spirituale.

La protagonista della formazione è stata una piccola formula: 5W+H=AS 

Semplici domande: When? Where? Why? Who? What? e How?…un solo risultato: l’identità dell’Animatore Salesiano!

Partendo dal Who, ovvero per chi sono io? i ragazzi sono stati accompagnati ad approfondire la propria identità di Animatori Salesiani. Il passo successivo è stato chiedersi why, perché? riscoprendo come ognuno è amato e chiamato. Con il What, cosa? si è fatto un salto in più andando al cuore della missione: annunciare attraverso il servizio che tutti siamo toccati dall’amore di Dio. Where e When hanno provocato i campisti ricordando loro che si è Animatori Salesiani sempre e ovunque… come, How? Grazie al sistema preventivo ed alla comunità educativo pastorale nella quale ciascuno vive il quotidiano.

Attraverso i laboratori ci si è invece incentrati sull’apprendimento di tecniche e metodi di conduzione di gruppi formativi per preadolescenti e fanciulli. Non sono mancati i giochi in piscina e le serate di fraternità.

Il clima di famiglia ha permesso ai giovani e all’equipe di poter camminare insieme durante queste giornate, lasciando nel cuore di tutti la speranza che i moti del cuore che l’esperienza del campo Bosco ha suscitato possano trovare strada nella quotidianità della vita di ciascuno.

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