Crocetta – «Pascete il gregge che vi è affidato» (1Pt 5,2): il Curatorium alla Crocetta

Dal sito dei Salesiani Don Bosco Crocetta di Torino.

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Martedì 18 aprile, presso lo studentato teologico della Crocetta di Torino, si è svolto il Curatorium, il raduno dei superiori salesiani corresponsabili della casa di formazione Interispettoriale, e nel nostro caso Internazionale.

Ha presieduto l’incontro il Consigliere Generale della Congregazione Salesiana per la Regione Mediterranea Don Juan Carlos Pérez Godoy, e hanno partecipato nove ispettori delle provincie salesiane: Don Leonardo Mancini – Piemonte, Italia (ICP); Don Igino Biffi – Veneto, Italia (INE); Don Giuliano Giacomazzi – Lombarda, Italia (ILE); Don Stefano Aspettati – Centro Italia (ICC); Don Peter Timko – Slovacchia (SLK); Don Marko Kosnik – Slovenia (SLO); Don Martin Hobza – Repubblica Ceca (CEP); Don Tihomir Sutalo – Croazia (CRO); Don Reinhard Gesing – Germania (GER). È presente anche l’economo ispettoriale del Piemonte (ICP) Don Giorgio De Giorgi e il Decano della Facoltà di Teologia dall’UPS di Roma Don Antonio Escudero. Dalla comunità partecipano il direttore Don Marek Chrzan, il preside Don Cristian Besso e l’economo Sig. José Trigona.

Il raduno ha occupato quasi tutta la gioranta, dalle 10,00 fino 17,40 con la pausa pranzo; all’ordine del giorno la relazione del direttore sull’andamento della vita formativa della comunità, la relazione del preside sugli aspetti scolastici e la relazione dell’economo sulle questioni economiche.

Il direttore rileva la buona condizione della comunità, apprezzata anche dall’Ispettore durante la sua visita canonica, pur con diverse carenze formative da prendere in considerazione. La dimensione della maturità e della responsabilità, la sfida dell’internazionalità e la vita fraterna sono le questioni che non bisogna sottovalutare come aspetti fondamentali di cammino e di crescita.

Il preside, rilevando l’apprezzamento per l’organizzazione generale del corso di studio, ha sottolineato le carenze della preparazione culturale e linguistica dei giovani studenti, evidenziando poi quattro temi teologici illuminanti il cammino formativo proposto. Bastino i titoli per stimolare la riflessione: dal “sacerdozio” al “presbiterato”; dalla “santa messa” alla “eucaristia”; dalla “lettura devota” alla “lectio divina”; dal “paternalismo” alla “comunione”.

Nella presentazione del budget e del preventivo economico, l’economo rivela le preoccupazioni di un deficit di solito coperto grazie ai benefattori e a diverse entrate straordinarie.

Tutti questi temi suscitano una fruttuosa discussione tra i presenti, con il tentativo di ricercare soluzioni e proposte per migliorare la situazione.

Nel programma della giornata c’è stato anche spazio per un incontro degli ispettori con i propri giovani confratelli per un confronto sui temi presentati. Questo ha poi suscitato un’ulteriore riflessione nell’assemblea.

L’ultima parte dell’incontro è stata riservata solo agli ispettori per alcune specifiche decisioni e orientamenti. Il raduno, molto vivace e partecipato, si è concluso verso le 17,40, con un reciproco augurio di un buon cammino nell’ultima tappa dell’anno accademico e formativo, fino all’ordinazione diaconale il 10 giugno, che concluderà il cammino annuale della comunità di formazione.

#acasAnonacasO: festa ragazzi MGS Sicilia

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani in Sicilia sulla Festa Ragazzi MGS.

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La Festa Ragazzi MGS, vissuta da 500 ragazze e ragazzi provenienti da tutti gli oratori di Sicilia, si è svolta nella città di San Cataldo domenica 16 aprile 2023. E’ stata una giornata piena di gioia, divertimento, riflessione e preghiera: nel vero spirito di Movimento Giovanile Salesiano, del quale tanti di questi ragazzi hanno fatto esperienza per la prima volta.

L’evento, infatti, è stato rivolto ai ragazzi delle scuole medie, che iniziano ad entrare nel vivo dell’esperienza di incontrare tantissimi coetanei in giro per la Sicilia sapendo di condividere il carisma di Don Bosco, con il desiderio di essere e rimanere felici e santi.

L’accoglienza da parte della grande e calorosa comunità di San Cataldo, insieme agli animatori dell’oratorio di Mazzarino, ha dato il via a una giornata di vera festa dal titolo “Dove c’è CORTILE c’è CASA!” #acasAnonacasO presentata dai coordinatori Marika e Raffaele che hanno introdotto il tema attraverso un piccolo sketch realizzato da Elia, Gaia ed Enza, tre amici che si chiedevano se davvero è più bello vivere nel mondo virtuale o forse la gioia di una vita piena di relazioni vere è insostituibile e si può trovare in oratorio.

Proprio a partire dalla certezza che solo quando stai in cortile ti senti a casa, è seguito uno spazio di intervista doppia per ascoltare le testimonianze di vita di Giuseppe e Miriam: grazie ai loro incontri veri e pieni di amore, hanno incontrato Gesù in tati modi; attraverso una partita di calcio, un salesiano o una suora che ascoltandoli con compassione li ha fatti sentire amati.

Il dono di incontrare Gesù Risorto l’abbiamo accolto nel cuore, ancora di più, con la Celebrazione Eucaristica, nell’occorrenza della II Domenica di Pasqua e Festa della Divina Misericordia, ascoltando la Parola di Dio che parlava direttamente a noi – “che stavamo insieme e avevamo ogni cosa in comune” (At 2, 42 – 47) – anche se tante volte capita che ci sentiamo come San Tommaso, vacillanti nella fede, troppo chiusi nelle nostre paure o insicurezze e siamo bisognosi di misericordia e allora Dio ce ne fa dono e viene rassicurandoci, dicendo “Pace a voi!”: è stata questa la Parola condivisa dall’Ispettore Don Giovanni D’Andrea, che ci ha ricordato la bellezza di vivere il Battesimo nel nostro quotidiano, non solo in oratorio ma anche a scuola, con gli amici, in famiglia ed essere “cristiani credibili” come diceva il Beato Rosario Livatino, coltivare la nostra interiorità ricaricandoci di Gesù Eucarestia che ci mette la pace nel cuore e ci fa diventare missione in ogni luogo della nostra vita, che sia a Casa, in Cortile o in Città.

L’ispettrice sr Angela Maria Maccioni ha augurato ad ognuno di custodire e coltivare il dono dell’amicizia con i compagni, con una persona più grande di noi e che può guidarci nel cammino e con Gesù.

Carichi di questa felicità nel cuore e pieni di tante energie, dopo il pranzo abbiamo giocato insieme con i tanti giochi a stand, che permettevano di raccogliere punti bonus per il prossimo appuntamento insieme: il Campo Savio in estate!

Al termine, abbiamo riempito con le nostre emozioni tanti cuori per poi riunirli insieme su una grande CASA: simbolo di accoglienza, in cui sentirsi in famiglia, in cui puoi incontrare amici… è questo l’ORATORIO di Don Bosco che vive ancora oggi e dove #noicis(T)iamo!

 

 

Salesiani Sicilia – Pasqua Giovani a Modica

Dal sito dei Salesiani in Sicilia.

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Dal 6 all’8 aprile 2023 noi ragazzi dell’Oratorio Salesiano di Modica abbiamo avuto la possibilità, per la prima volta dopo tanto tempo, di fare una convivenza nel nostro oratorio.
Per vivere al meglio la preparazione alla Pasqua, la convivenza è stata svolta durante il periodo dal Giovedì Santo alla veglia pasquale; riuscendo a vivere e a comprendere meglio, grazie anche alla presenza di Don Dario, il significato della Pasqua.

“Il Signore combatterà per voi e voi sarete tranquilli”
Questa è la frase che più ci ha colpito quando, attraverso la catechesi di Don Dario, abbiamo approfondito e capito meglio il tredicesimo capitolo dell’Esodo, che racconta la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù e di tutti i momenti critici e pieni di dubbi che hanno dovuto affrontare. Attraverso questo passo Don Dario ci ha rivolto delle domande dove abbiamo riflettuto su tre punti principali:
-il primo ci chiedeva chi fosse il nostro Mosè; colui che ci fa affrontare il nostro “mare” che rappresenta tutte le nostre paure e i nostri dubbi.
-il secondo ci chiedeva quale grido noi rivolgiamo a Dio; anche Mosè, quando più era terrorizzato, non ha avuto fiducia in Dio e ha gridato contro di Lui, così anche noi in quel momento dovevamo rivolgerGli tutte le nostre incertezze.
-il terzo invece chiedeva quale fossero le paure che ci impediscono di andare avanti, qui Don Dario ci ha ricordato come Dio trasformi ciò che è morto in vita; e il mare delle paure si può trasformare in un strada di liberazione.
Dopo la riflessione personale abbiamo preparato l’adorazione per la sera dividendoci in due gruppi. Uno che preparava i canti e uno che preparava i segni. Questa esperienza, per noi nuova, ci ha fatto capire quanto impegno ci sia dietro la preparazione di un’adorazione e di come sia importante il lavoro di gruppo.
La sera, dodici di noi, hanno partecipato alla lavanda dei piedi; due di noi, per la prima volta, hanno partecipato alla celebrazione come ministranti e grazie anche alla presenza del prenovizio salesiano Pietro sono riusciti a vivere al meglio e serenamente questa esperienza che gli ha fatto scoprire un nuovo modo di partecipare alla celebrazione Eucaristica.
Dopo la celebrazione abbiamo vissuto l’adorazione che è stato un momento di riflessione molto intenso.

“Tu vali il sangue di Cristo”

Questo giorno è stato molto intenso. Dopo le lodi mattutine, affiancati dai ministri straordinari, siamo andati a portare ai più anziani l’Eucarestia.
Per molti di noi è stata un’esperienza nuova e molto forte. Siamo riusciti a vedere quanto può essere forte la Fede e quanto questa riesca a salvare la vita delle persone.
Per rispettare il periodo di digiuno abbiamo pranzato con pane e acqua accompagnando il pranzo e i momenti a seguire con il silenzio, non solo verbale ma anche dei social.
Il pomeriggio abbiamo partecipato all’adorazione della Croce, questo per noi è stato un momento non solo nuovo ma anche molto commovente, dove chinandoci dinanzi a quella Croce siamo riusciti a liberarci da tutte i nostri pensieri negativi.
Dopo la cena i nostri educatori ci hanno fatto vivere un’esperienza unica; ci hanno portato a mare dove ci hanno fatto pregare il Rosario camminando tutti assieme in spiaggia. In alcuni di noi questo ha riportato alla mente il passo dell’Esodo visto che eravamo tra il mare (segno delle difficoltà) e la sabbia (che simboleggia il deserto), camminando avanti e indietro replicando il percorso che Dio ha fatto fare agli Ebrei. Al termine del Rosario abbiamo fatto una condivisione in spiaggia di come avessimo vissuto la giornata. Molti di noi, grazie a questa condivisione, sono riusciti a percepire le emozioni e le sensazioni di ognuno di noi.

“Muore l’uomo vecchio per rinascere l’uomo nuovo”

Il terzo giorno sono venuti da noi i ragazzi dell’oratorio di Pozzallo e insieme abbiamo partecipato alla celebrazione penitenziale, momento che ci ha preparati per il sacramento della Confessione che ci ha aiutati a riavvicinarci a Dio per riuscire a vivere la Pasqua con una maggiore serenità.
Prima della cena abbiamo fatto la sintesi di questa meravigliosa esperienza, abbiamo capito come la presenza di Dio nella nostra vita non cambi niente attorno a noi ma cambia il nostro modo di vedere le cose e il modo in cui affrontiamo le avversità, avendo la consapevolezza che anche quando ci viene da disperarci, e pensiamo che nulla ha senso, in Lui possiamo trovare ristoro.
La veglia pasquale, per molti di noi, ha veramente avuto il valore di una rinascita e di come abbiamo sentito veramente vicino la presenza di Dio, che ha suscitato in noi una felicità e una serenità inspiegabili.
Alla fine di questa esperienza sono tante le cose che ci portiamo, ma ne usciamo con la consapevolezza di fare tutto per Amore perché noi siamo amati sempre, gratis e comunque a tal punto di valere il sangue di Cristo.

Carla Russo, Giuseppe Civello

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Il fantastico mondo di Emilio Salgari: in omaggio allo scrittore l’istituto Salesiano San Zeno organizza la “Settimana Salgariana’’

Dal sito La Cronaca di Verona.

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I suoi personaggi hanno fatto sognare i lettori di tutto il mondo, immergendoli in avventure fantastiche a cominciare da quelle dell’indimenticabile Sandokan. In omaggio allo scrittore veronese Emilio Salgari, l’Istituto Salesiano San Zeno di Verona organizza dal 17 al 22 aprile la “Settimana Salgariana”, evento culturale aperto a tutti organizzato con il patrocinio e contributo del Comune di Verona, la collaborazione della Biblioteca Civica di Verona, A.Ge.S.C. Associazione Genitori Scuole cattoliche e BCC Valpolicella Benaco Banca.

Sette giorni quindi alla scoperta di Sandokan, Le Tigri di Monpracem e il Corsaro Nero, solo per citarne alcuni, immergendosi nei testi ma anche nella cinematografia salgariana, per coglierne il fascino e la contemporaneità e per far conoscere il romanziere alle nuove generazioni. Un viaggio a 360 gradi con anche la possibilità di visitare i luoghi della città legati ad Emilio Salgari ed una mostra a lui dedicata, curata dall’Associazione “Il Corsaro Nero”, che da anni organizza e promuove eventi salgariani in tutta Italia, e impreziosita dai lavori degli studenti e delle studentesse del settore Grafica e Comunicazione della Scuola di Formazione Professionale San Zeno. L’evento è stato presentato in Sala Arazzi dall’assessora alle Politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia. Sono intervenuti per la Scuola Formazione Professionale Istituto Salesiano San Zeno il direttore Francesco Zamboni, il docente e Curatore della “Settimana Salgariana” Lamberto Amadei, il Coordinatore Tecnico Settore Grafica e Comunicazione Scuola Professionale San Zeno Luca Chiavegato, il Direttore della rivista “Il Corsaro Nero” Claudio Gallo, il presidente BCC Valpolicella Benaco Banca Daniele Maroldi e degli studenti della scuola. “E’ bello che sia la nostra scuola professionale ad ospitare questo evento – sottolinea il direttore Francesco Zamboni – perché ci permette di arricchire il percorso formativo a 360 gradi. Per noi è fondamentale la dimensione tecnica, ma amiamo valorizzare anche quella culturale”.

“La passione per la letteratura, l’insegnamento e i ragazzi sono stati il motore di tutto – spiega il docente e curatore Lamberto Amadei -. Verona ha fatto ma può fare ancora tanto per Salgari, e per questo è importante partire dalle scuole”. “E’ bello che una scuola professionale esplori il campo letterario – ha affermato Claudio Gallo -. Spesso ci sono molti pregiudizi a riguardo, e sono sbagliati. C’è un patrimonio straordinario legato ad Emilio Salgari, legato al materiale presente alla Biblioteca Civica di Verona. I classici continuano a parlare nel tempo, perché trattano argomenti universali, quindi anche alle nuove generazioni”. “Il Comune di Verona è un sostenitore convinto di questa iniziativa – ha detto l’assessora Elisa La Paglia – Nei patti educativi territoriali, di cui ci stiamo occupando a vari livelli, questi eventi si inseriscono con finalità didattiche e di responsabilizzazione e partecipazione attiva degli studenti e studentesse, per un coinvolgimento più ampio del territorio. Il programma della settimana. Sono previsti una serie di eventi legati alla figura di Emilio Salgari, con il coinvolgimento diretto degli studenti guidati dai loro docenti e da esperti studiosi, ricercatori, professori, cultori e appassionati.

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Salesiani Italia Centrale, Webinar Online sulla VITA in COMUNE con i GIOVANI

“Una casa annessa all’oratorio” è il racconto di un’esperienza attuale ma dal sapore antico che da oltre un decennio alcune case della nostra realtà salesiana stanno vivendo.

Poter ripercorrere la storia che ne è scaturita è un vero esercizio di lettura sapiente della realtà abitata e guidata dal dono dello Spirito Santo.

(estratto del Documento)

 

Da alcuni anni le esperienze di Vita in comune con i giovani si stanno diffondendo nelle case della nostra Ispettoria, nel territorio dell’Italia Centrale, quale occasione speciale di fraternità e di spirito di famiglia tra adolescenti e giovani, con le Comunità Religiose e le Comunità Educative Pastorali esprimendo il desiderio di congiungere in modo armonico spiritualità del quotidiano e parola di Dio, fede e vita.

Si tratta di un cammino, un semplice segno dei tempi che la Chiesa ha accolto e che già da diversi anni interroga tante diocesi, tanti territori e vede esperienze varie che rivitalizzano la sua anima domestica chiamata a stare con Gesù.

Nella esortazione post-sinodale, Christus vivit, consegnataci da Papa Francesco, è presente un forte incoraggiamento a seguire con determinazione questa direzione che i giovani stessi ci stanno chiedendo.

Per questo motivo, come Salesiani di Don Bosco dell’Italia Centrale, lo scorso anno pastorale abbiamo organizzato due Consulte per approfondire ulteriormente questo tema attraverso le esperienze già presenti nelle nostre case. Successivamente la riflessione ci ha condotto alla redazione di un documento su queste esperienze intitolato “Una Casa annessa all’Oratorio. Vita con e per i giovani”. Documento che sarà presentato in questa occasione.

Alla domanda di un giovane che chiedeva se progetti di vita comune fossero possibili in tutte le case salesiane, don Ángel Fernandez Artime (Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana) ha voluto rispondere “sì”, aggiungendo che l’essenziale, al di là delle possibilità e della logistica, è fare di ogni casa salesiana un altro Valdocco; talvolta sarà possibile instaurare convivenze di giovani all’interno di comunità salesiane, in altri casi si potranno condividere momenti di preghiera,.. ciò che importa è la volontà di vivere la vita con i giovani, rendendo significativi i momenti di condivisione.

È davvero edificante vedere la gratitudine che i giovani sentono nell’essere parte di progetti nuovi che profumano di antico e di autenticità. Essere parte di una storia che ci precede e che ci seguirà, è il modo più bello per lasciarsi coinvolgere dalla vita perché permette di fare esperienza concreta di abitare una casa, essere parte di una famiglia, essere importante per qualcuno, essere insieme in cammino…felici nel tempo e nell’eternità!

(estratto del Documento)

 

In questa occasione saremo accompagnati e ci metteremo in ascolto di don Rossano Sala, Direttore della rivista «Note di pastorale giovanile», membro del Centro Nazionale Opere Salesiane d’Italia, già Segretario Speciale della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”; e di don Samuele Marelli, Vicario parrocchiale a Seregno, Autore del Libro “ Fare casa-giovani e vita comune”, già direttore e presidente della FOM, oltre che responsabile degli oratori diocesi lombarde e consulente ecclesiastico del comitato di Milano del CSI.

Destinatari: gli educatori dei gruppi giovanili (sacerdoti, religiosi/e, laici…) ed i giovani interessati.

Data: giovedì, 27 aprile 2023

Ore: 18.30-20.30

L’incontro di svolgerà online.

 Ai primi che si iscriveranno verrà inviato il link del webinar ZOOM per partecipare e poter interagire con i relatori.

PER TUTTI sarà possibile seguire l’incontro, trasmesso in diretta, sul canale YouTube della ICC

Iscrizioni: compilando l’apposito Google Form entro e non oltre sabato 22 aprile.

 

Informazioni:

don Francesco De Ruvo

E-mail: vocazionicc@donbosco.it

Andria, “Mettere più cuore in quelle mani”: la comunità salesiana a favore dei più bisognosi

Da Andria Live.

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Ricordate il “Weekend della Solidarietà” organizzato dalla Comunità Educativa e Pastorale dei Salesiani di Andria degli scorsi sabato 11 e domenica 12 Marzo?

Per chi se lo fosse perso, si è trattato di un weekend in cui la comunità salesiana ha invitato a “Mettere più cuore in quelle mani”, citando San Camillo De Lellis, per sensibilizzare al dono bambini, ragazzi, giovani e famiglie durante il tempo di Quaresima al fine di sviluppare una dimensione altruistica fatta di attenzione e umanità.
L’attività prevedeva raccolte di vario genere da destinare ad associazioni, enti, comunità locali e non che si occupano di coloro – bambini, ragazzi e adulti – che versano in situazioni di bisogno a qualunque titolo. Non solo la comunità stessa ma anche la cittadinanza ha risposto con molto calore e generosità, provando, con gesti concreti, a mettere il proprio cuore nelle mani dei più bisognosi. Per questo, vogliamo ringraziare di cuore tutto coloro che hanno partecipato, donando una speranza al prossimo.

A tal proposito, «vogliamo aggiornarvi sugli sviluppi dell’attività. Nella mattinata di martedì 11 Aprile, un gruppo di bambini di IV elementare dell’Oratorio Salesiano, si è recato presso il reparto di pediatria dell’ospedale “L. Bonomo” di Andria per donare ai bambini in degenza dei giocattoli raccolti all’interno dell’iniziativa unitamente a un biglietto o lettera scritta, che sottolineasse che a ogni dono ricevuto bisogna farsi dono per l’altro. Non nascondiamo l’emozione per aver visto i sorrisi stampati sui volti di bambini e bambine che hanno apprezzato questo piccolo grande gesto altruista.

Ringraziamo anche i responsabili del reparto, il primario della U.O.C. di pediatria Domenico Paternostro e l’equipe medico-infermieristica, per averci dato la possibilità di creare questo momento. È stato il nostro modo di vivere la Pasqua con Cristo perché egli è vivo e ancora oggi passa, trasforma, libera.

Lo step successivo sarà la distribuzione di viveri presso Casa Acc. S.M. Goretti nei prossimi giorni in cui, nuovamente, bambini e giovani saranno protagonisti di un momento di solidarietà e condivisione» – commentano i volontari della comunità salesiana.

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Italia Nord Est, nasca la fondazione per la Formazione Professionale dei Salesiani del Nord Est

Lunedì 3 aprile 2023 è stato fatto un passo molto importante per il futuro della Formazione Professionale presente nelle case salesiane dell’Ispettoria salesiana “San Marco” dell’Italia Nord Est (INE); è stato dato il via, infatti, ad un’unica realtà: la “Fondazione Salesiani per la Formazione Professionale Italia Nord Est – impresa sociale”.

I salesiani, e con loro tanti laici che condividono la responsabilità di animare la missione di Don Bosco oggi, continuano a credere che la Formazione Professionale sia uno dei luoghi più preziosi della missione salesiana. È una proposta che raggiunge molti ragazzi che altrimenti farebbero fatica nel loro percorso formativo. Con la Formazione Professionale i salesiani insegnano molti mestieri e tra questi quello che sta più a cuore è il “mestiere di vivere”.

Attualmente sono circa 3.000 i giovani che frequentano i Centri di Formazione Professionale salesiani nel Triveneto.

Don Igino Biffi, Ispettore di INE racconta: “Siamo dinanzi ad una bella e preziosa storia che desideriamo portare avanti in modo sempre più deciso e al passo con i tempi. La riforma del Terzo Settore ci chiede di riconfigurare la nostra governance e il nostro modo di organizzarci. Concretamente con oggi siamo passati da sette associazioni e una federazione ad un ente unico: una Fondazione”.

Quest’operazione è frutto di un lungo lavoro, iniziato da mesi e che ha coinvolto molte persone: “Ringrazio quanti hanno lavorato per la buona riuscita di quest’operazione, mettendo in  gioco le proprie competenze con grande passione educativa” afferma sempre don Biffi, il quale aggiunge poi: “Proprio perché l’operazione è  rilevante, ci vorrà un po’ di pazienza per portare a regime questa ‘macchina’. Stiamo avviando una nuova realtà ed è costruendo che si scoprono nel dettaglio tutte le questioni da affrontare. Le problematiche che certamente emergeranno richiederanno di sincronizzare con pazienza passi che ora non sempre hanno lo stesso ritmo”.

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Salesiani Sicilia: assistenza salesiana/Sacramento della Presenza: abitare i mondi vitali dei giovani

Dal sito dei Salesiani Sicilia.

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Anche il terzo incontro di “Formazione SDB-LAICI”, organizzato dai Salesiani di Sicilia, focalizzato sul tema “Assistenza salesiana/Sacramento della Presenza: abitare i mondi vitali dei giovani”, ha registrato significativa partecipazione e viva attenzione. Indubbiamente stimolante la relazione sull’argomento tenuta dal dr. Alessandro Iannini, psicologo e docente, esperto nelle problematiche giovanili e familiari, nella formazione degli operatori sociali e volontari, nel settore della rieducazione dei minori.

Il relatore ha posto alla riflessione il bisogno di un rinnovamento del cammino educativo da basare decisamente su una rete di rapporti umani inclusivi in cui ognuno si senta realmente accolto e coinvolto in un contesto di comunità aperta dove si possa “star bene”, tra “gente allegra”, in una atmosfera di reciproca condivisione.

Iannini ha indicato come elemento cardine di riferimento la scelta di privilegiare il rapporto educativo verso i giovani con un impegno sociale verso i più poveri con spirito di accoglienza spirituale e umana, aperta verso i ragazzi con diverse culture e fedi.

Ha quindi sottolineato come sia importante che l’educatore senta, e faccia percepire, l’essere generosamente disponibile con un atteggiamento “che non tende all’appagamento personale, ma a soddisfare le miserie degli altri”.  In altri termini tenere presenti le parole del Rettor Maggiore che incoraggia a percorrere “un itinerario educativo che comincia con l’andare incontro all’altro” ed il suggerimento di Papa Francesco che ricorda “….che siamo noi che dobbiamo andare incontro all’altro per fare comunione, per realizzare un cambiamento sociale che ci permetta di partecipare alla comunità vivente del Signore”.

Il relatore, inoltre, ha messo in evidenza come sia cruciale tenere presente che il compito di chi educa sia di: “….aiutare gli altri a camminare avendo occhi e orecchi attenti. Per farlo c’è un unico modo: rendersi credibili e degni di fiducia” ed ancora “…però la fiducia, come tutte le dimensioni vitali non passa per educazione (ex ducere tirare fuori) ma per induzione (in-ducere mettere dentro): per ricevere fiducia occorre darla per primi”

Rimanendo sul pensiero del Rettor Maggiore, Iannini, riferendosi al CG 28, evidenzia come nell’azione programmatica sia fondamentale dare la «priorità assoluta per i giovani, i più poveri e i più abbandonati», con la profonda convinzione che «…se un giorno dovessimo abbandonare i ragazzi, i giovani e, tra loro, i più poveri, sarebbe l’inizio della morte della nostra Congregazione”. Allo stesso tempo attenzione particolare va rivolta al fenomeno migratorio, e sull’argomento ancora il CG 28 afferma che “i migranti non possono essere un problema, sono per noi Salesiani di oggi una grande opportunità per incontrare Gesù”.

Tra le conclusioni dell’intervento Iannini ha fatto riferimento all’approccio ecologico (al quale il Rettor Maggiore ha dedicato una precedente Strenna) sulla traccia della Laudato si’ di Papa Francesco che, nel proporre il concetto della “ecologia integrale”, ci dice che  “tutto è collegato” e la cura del creato, della casa comune, è intimamente unita a quella delle comunità umane: «Oggi non possiamo non riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare sia il grido della terra sia il grido dei poveri».

 Un articolato e vivace dibattito è seguito all’intervento di Iannini.

Prof. Alfredo Petralia, presidente Ex Allievi Salette CT

 

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I Salesiani alla scoperta della Cooperativa sociale L’Iride di Monza

Da Monza Brianza news.

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Si è conclusa questa settimana la straordinaria esperienza di 150 ragazzi della scuola secondaria di secondo grado “Ernesto Breda” – Salesiani di Sesto San Giovanni presso la Cooperativa sociale L’Iride di Monza. Un’occasione di conoscenza e scambio degli allievi di quinta dell’Istituto tecnico, di apertura e scoperta dell’altro, fianco a fianco con i ragazzi disabili della Cooperativa; più che una semplice “gita” o un laboratorio, un’esperienza di condivisione di tempo e talento.

La Direttrice della Cooperativa, Claudia Valtorta, ha raccontato agli allievi dei Salesiani, incontrandoli prima nella loro scuola, la storia e la mission de L’Iride, poi è iniziata l’avventura con gli utenti fragili che ogni giorno frequentano gli spazi di via Cimabue e limitrofi a Monza. In gruppi di circa una trentina, gli allievi degli indirizzi meccanico, meccatronico, elettrico, elettrotecnico e informatico si sono messi alla prova sia negli spazi socio-educativi che nell’area produttiva de L’Iride, sperimentando uno sguardo verso il prossimo in una dimensione di fragilità che può “sposarsi” con l’aspetto lavorativo ed educativo.

Classe per classe si sono cimentati in un laboratorio di arte-terapia, poi hanno visitato il settore produttivo de L’Iride con i disabili impegnati nel loro lavoro di assemblaggio elettromeccanico.

“Questo è stato senza dubbio un momento di importanza capitale perché i nostri allievi hanno imparato da ragazzi fragili, ribaltando i normali preconcetti, vedendo con i loro occhi quanto possano essere competenti ed entusiasti del loro lavoro; per chi sta affrontando un percorso di studi in meccanica, elettrotecnica o informatica sono insegnamenti, anche di vita, preziosi – ha spiegato don Alessandro Curotti, catechista, coordinatore delle attività di educazione alla fede della scuola – Naturalmente non manca anche il momento più spirituale, di ritiro, con spezzoni di film che aiutino a riflettere su ciò che si è sperimentato e l’attività conseguente, orientata al progetto di vita; in fondo ciò che proponiamo loro è un’esperienze di significato”.

“Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo e ci siamo lanciati in questo progetto – dettaglia la Direttrice de L’Iride, Claudia Valtorta – 150 ragazzi sono tanti, vedere il pannello che hanno realizzato nel laboratorio di arte-terapia con tutte quelle firme che occupano totalmente lo spazio disponibile riempie il cuore”. Mentre parliamo ci sono ragazzi al lavoro nel laboratorio artistico, altri in visita in produzione, altri che giocano a calcetto, con il suono del pianoforte a raccordare tutte le voci.

“È nella relazione con l’altro, con il mondo fuori che invade i nostri consueti spazi della Cooperativa che scopriamo ancor più la nostra identità, la relazione la valorizza, facendo emergere risorse, capacità e limiti, attraverso l’accoglienza. Sono certa che questi giorni siano stati di arricchimento per tutti” sono le parole di Paola Nascamani, educatrice de L’Iride.

 “Lavoro qui da due anni – racconta soddisfatto e sorridente Gianmario Pinna, dipendente de L’iride – Oggi ho potuto fare da maestro a questi ragazzi nell’assemblaggio di un collettore, alcuni hanno messo degli anelli storti, ma io li ho corretti e insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

“Mettere persone fragili in condizione di lavorare e portare il loro contributo è la vera scommessa de L’Iride – spiega Simone Cobianco, Direttore di Produzione Settore B – Per me sapere che ciò che faccio permette a loro di lavorare è una missione, è qualcosa che anche quando torno a casa stanco alla sera mi permette di ricaricarmi e mi sprona poi a dar sempre tutto me stesso, mettendo a disposizione energie fisiche e mentali e anche ciò che ho imparato nelle esperienze professionali precedenti”.

“Con l’arte-terapia sperimentiamo la collaborazione più vera: ognuno porta il suo contributo, si crea insieme, nessuno è un mero esecutore, ciascuno trova qualcosa di già realizzato e lo migliora, modificandolo un po’ e sviluppando un’opera d’insieme; è una staffetta dove ciascuno fa un pezzo, lo affida ad un altro che ne darà continuità” specifica l’arte-terapeuta Valentina Selini.

Lorenzo, quinta indirizzo Meccanica e Meccatronica dell’Istituto salesiano: “Questa esperienza mi ha segnato molto dal punto di vista morale perché ho visto che le persone fragili possono fare operazioni e procedimenti che svolgiamo anche noi, ho imparato a lavorare in team in chiave di autentica collaborazione… ci fosse una nuova edizione di questo progetto vi parteciperei più che volentieri”.

Diego, quinta indirizzo Meccanica e Meccatronica dell’Istituto salesiano: “Ho trovato questi giorni molto interessanti, ho scoperto qui l’esistenza di apparecchiature nuove e cosa servono… e anche che, con il giusto metodo, persone disabili possono lavorare in un’azienda, rispettando scadenze e producendo con qualità. Sono d’accordo con Lorenzo, se ci fosse modo di continuare quest’esperienza non avrei dubbi nel dire di sì.”

La collaborazione della Cooperativa monzese L’Iride con i Salesiani di Sesto san Giovanni è frutto di un accordo ampio che già comprende tirocini curricolari ed extra-curricolari per i ragazzi del Centro di Formazione Professionale, nonché apprendistati e PCTO; da quest’anno la collaborazione si è estesa anche ai maturandi che stanno per diventare periti tecnici. Il futuro di questo progetto pilota? Stiamo sognando di portare i ragazzi della cooperativa nei cortili e nei laboratori della nostra scuola!

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Borgo Ragazzi Don Bosco Roma, inaugurato il laboratorio di saldatura al CFP

Dal sito del CNOS-FAP Lazio

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Nel pomeriggio di ieri, giovedì 23 Marzo 2023, si è svolta l’inaugurazione del nuovo laboratorio di saldatura, all’interno del Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP Lazio “Borgo Ragazzi Don Bosco”

Il laboratorio è stato realizzato, grazie al contributo della Fondazione Johnson & Johnson, con la collaborazione dell’Istituto Italiano della Saldatura. La struttura, fiore all’occhiello del settore meccanica industriale del centro, nasce con l’auspicio di diventare nel tempo un punto di riferimento, per la formazione dei giovani e dei professionisti del settore.

L’evento ha assunto una importanza maggiore visto, che ieri è stata l’occasione per aprire i festeggiamenti del 75° anno di vita della Casa Salesiana del “Borgo Ragazzi Don Bosco”, fondata nel 1948.

Durante l’inaugurazione sono intervenuti:

don Daniele Merlini SDB, direttore della casa salesiana che ha condiviso con la comunità la sua riflessione sulla Provvidenza;

don Stefano Aspettati SDB, superiore dei salesiani dell’Italia centrale, ha sottolineato il grande lavoro che Don Bosco ha fatto per i giovani e ha anche voluto sottolineare che la vita personale di Don Bosco non è stata facile. Ha dovuto affrontare molte difficoltà e ostacoli per realizzare la sua missione. Tuttavia, è stato proprio questo impegno a favore dei giovani che ha dato senso e significato alla sua vita.

Secondo Fabrizio Tosti, Direttore Nazionale della formazione – Federazione CNOS FAP – SALESIANI ,il successo formativo non si limita al conseguimento di un titolo di studio o di un lavoro ben remunerato. Il vero successo formativo consiste nell’acquisizione di competenze e abilità che permettono di affrontare la vita in modo consapevole e sereno.

Silvia De Dominicis, Presidente della Fondazione Johnson & Johnson si è concentrata sull’importanza di curare le comunità e dare concretezza ai giovani. In un mondo sempre più frenetico e individualista, diventa fondamentale prestare attenzione alle comunità in cui viviamo ed è importante dare concretezza ai giovani, offrendo loro opportunità di apprendimento e crescita.

Giancarlo Canale dell’ IIS, Istituto Italiano Saldatura, ha raccontato della prima esperienza con i Salesiani di Gela nel 1989.

Mauro Caliste, Presidente del V Municipio, ha parlato dell’importanza della politica del fare e come il Borgo ragazzi don Bosco può essere un faro per molti giovani, che spesso cercano modelli positivi di riferimento per la loro crescita personale e professionale.

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