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“…l’avete fatto a me”: i Salesiani Cooperatori di Valdocco ringraziano per il dono di Mamma Margherita

Dal sito della Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco.

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Nell’anniversario della morte di Mamma Margherita, i centri locali dei salesiani cooperatori di Valdocco, trasmetteranno un momento di preghiera sul canale YouTube Valdocco Mamma Margherita Centro Locale ASSCC il 25 Novembre alle ore 21, per ringraziare Dio del dono della mamma di Don Bosco e dei giovani del primo oratorio.

“… L’avete fatto a me” è la pagina di Vangelo scelta come tema della serata, una pagina che Mamma Margherita, nella semplicità della sua vita, ha vissuto a Valdocco.  I Misteri della vita di Mamma Margherita saranno animati dai giovani che frequentano le scuole e gli oratori salesiani, per testimoniare come i valori di Mamma Margherita sono stati ereditati e mantenuti vivi oggi.

Le Postulanti FMA, i Novizi SDB e i Salesiani Cooperatori guideranno i momenti di preghiera. Non mancherà l’accompagnamento musicale del coro della Basilica. Le riprese a Valdocco e nella nuova Casa Don Bosco faranno assaporare la santità dei luoghi.

La celebrazione, grazie alla varietà dei gruppi coinvolti, sarà un momento di Famiglia Salesiana, per maturare nell’affidamento di tante intenzioni di preghiera all’intercessione della Venerabile Margherita Occhiena.

 

“Da nobis animam”: l’evento online dei Salesiani Cooperatori per rafforzare l’appartenenza

«I primi commenti, ricevuti già nel corso dello svolgimento e subito dopo l’incontro, mi permettono di affermare che l’obiettivo che ci siamo dati è stato pienamente realizzato. E l’obiettivo era sostanzialmente questo: offrire ai Salesiani Cooperatori della nostra Regione un’occasione per rinnovare il senso di appartenenza e per consolidare le nostre relazioni, in un tempo così particolare e difficile come quello attuale. Dopo che l’emergenza sanitaria ci ha indotti a sospendere il meeting regionale, abbiamo ritenuto utile ed importante offrire comunque una occasione di incontro e di condivisione». Sono le parole di Carlo Pellegrino, Salesiano Cooperatore e Consigliere mondiale per l’Associazione della Regione Italia-Medio Oriente-Malta, a conclusione dell’evento on line “Da Nobis Animam” tenutosi nel pomeriggio del 24 ottobre e che ha coinvolto in diretta circa 5500 Cooperatori, Delegati, Aspiranti, membri dei Laboratori Mamma Margherita.
«Con questa iniziativa – continua Pellegrino – abbiamo dato il via alla preparazione del prossimo Congresso regionale, in programma per il mese di aprile 2021, coinvolgendo tutti i Centri in un lavoro di riflessione che possa dare nuovo slancio e nuove prospettive alla nostra Associazione. Siamo speranzosi che il congresso possa svolgersi, anche se ancora non siamo in grado di definirne le modalità. Se le condizioni lo consentiranno, sarà anche l’occasione per eleggere il nuovo Consigliere mondiale della nostra Regione per il prossimo sessennio. Ci auguriamo che siano numerosi i Salesiani Cooperatori e Salesiane Cooperatrici che daranno la propria disponibilità per assumere questo incarico, nello spirito indicatoci dal Progetto di Vita Apostolica: Il servizio di animazione e di responsabilità nell’Associazione è servizio di apostolato».

Per questo, lungo il pomeriggio, si sono alternate le storie e le voci dei tredici Coordinatori Provinciali, della Delegata FMA Elena Cavaliere e del Delegato SDB Giuseppe Buccellato, nonché di quanti animano i diversi settori della grande famiglia dei Cooperatori: formazione, pastorale familiare, giovanile, socio-politico. Il tutto è stato curato dal settore della Comunicazione guidato da Enzo Del Giudice, da un’équipe che ha preparato i numerosi contributi video e la diretta, con la dinamica conduzione della siciliana Ivana Lorenzano e del marchigiano Italo.

Associazione Salesiani Cooperatori – Campagna raccolta fondi Libano

Per sostenere i SSCC di Beirut in merito all’emergenza in Libano, l’Associazione Salesiani Cooperatori Italia-Malta-Medio Oriente propone un’iniziativa di raccolta fondi per sostenere le famiglie e le attività di animazione e di accoglienza dei Salesiani Cooperatori del Medio Oriente: “Un caffé per il medioriente”. Di seguito tutte le informazioni per sostenere la raccolta straordinaria.

Salesiani Cooperatori

“Educazione è cosa di cuore”: i Salesiani Cooperatori a confronto con la comunità territoriale

Il Centro Salesiani Cooperatori e l’Unione degli ex-allievi, l’Unita Pastorale di Porto Recanati, con il patrocinio del Comune di Porto Recanati, in occasione della festa di Don Bosco ha presentato alla cittadinanza il ciclo di incontri denominato “Educazione è cosa di cuore” dove verranno affrontati temi inerenti l’educazione,  attraverso l’intervento di relatori che portano la loro esperienza nel campo dell’educazione, attraverso i vari ambiti dove agiscono.

“L’obiettivo è quello di aprirsi a tutta la comunità, a partire da temi legati all’attualità, alle sfide educative di oggi e alle problematiche che interessano da vicino i giovani per fornire strumenti utili a chi ha la responsabilità dell’educazione al giorno d’oggi. Pensiamo in particolare ai genitori e agli insegnanti, e a questo proposito, quest’anno sono sette gli Istituti Comprensivi – di Porto Recanati, Recanati, Loreto e Castelfidardo – che hanno aderito al progetto, a testimonianza della qualità della proposta, e riconosceranno crediti formativi ai docenti che parteciperanno agli incontri”, spiega Italo Canaletti, coordinatore del centro locale dei Salesiani Cooperatori di Porto Recanati.

 

 

Avviata la causa di beatificazione della Salesiana Cooperatrice Vera Grita

Domenica 22 dicembre 2019, 50° anniversario della nascita al cielo di Vera Grita (1923-1969), è stata ufficialmente avviata la Causa di beatificazione e canonizzazione della Salesiana Cooperatrice laica.

La procedura è stata ufficialmente presentata dal Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, SDB, al vescovo di Savona-Noli, mons. Calogero Marino, il Supplex libellus, con il quale si chiede l’apertura dell’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e di segni di Vera Grita, laica, Salesiana Cooperatrice.

Vera Grita, insegnante e salesiana cooperatrice, dopo aver contratto una malattia cronica ai polmoni fu chiamata dal Signore a essere nella Famiglia salesiana e nella Chiesa “voce- del Dio vivente”. Gesù Eucaristia, attraverso il dono delle locuzioni interiori, le dettava l’Opera dei tabernacoli viventi- per la salvezza delle anime. Morì il 22 dicembre 1969, a 46 anni, in una cameretta dell’ospedale dove aveva trascorso gli ultimi sei mesi di vita in un crescendo di sofferenze accettate e vissute in unione a Gesù Crocifisso. “L’anima di Vera – scrisse don Borra, Salesiano, suo primo biografo – con i messaggi e le lettere entra nella schiera di quelle anime carismatiche chiamate ad arricchire la Chiesa con fiamme di amore a Dio e a Gesù Eucaristico per la dilatazione del Regno”.

Di seguito, le parole del Salesiano don Silvio Roggia ai propri confratelli in una email invitata oggi proprio riguardante la vita di Vera Grita:

Vorrei condividere solo qualcosa della sua esperienza di vita, tanto semplice, come maestra di scuola elementare nell’entroterra ligure, cooperatrice salesiana, provata da gravi problemi di salute, e tanto straordinaria, grazie al modo in cui la sua fede, speranza e carità sono diventate un “a tu per tu” con il cielo, di cui abbiamo una eco fedele nei 13 quaderni che ha scritto per obbedienza. È stato il suo “compito a casa”, alla scuola del Maestro, la cui presenza è diventata per lei più reale e tangibile di qualunque altra cosa al mondo, soprattutto nell’eucaristia.

Verrebbe da dire: cosa c’è di nuovo? È dai tempi del cenacolo, otto imperatori prima del Traiano che ha condannato a morte Ignazio, quando a Roma comandava ancora Tiberio e il suo procuratore a Gerusalemme si chiamava Pilato, che chi continua a seguire fino alla croce chi nascerà a Betlemme dopodomani, continua anche a dire AMEN, quando si ripetono le parole dell’ultima cena: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue. AMEN = sei proprio tu, corpo e sangue, qui e adesso.

Per saperne di più:

Portami con te

Epistolario

Giornata del Salesiano Cooperatore 2019 – domenica 22 settembre al Colle Don Bosco

Si comunica che domenica 22 settembre 2019, presso il Colle don Bosco, si terrà la Giornata del Salesiano Cooperatore 2019.

Un momento importante in cui, attraverso momenti di ascolto e condivisione, si può valorizzare l’incontro con chi vive lo stesso Carisma nel suo specifico quotidiano.

“Prendiamoci il tempo per creare e scoprirci famiglia, squadra”.

Le ultime iscrizioni termineranno domani, martedì 10 settembre (form d’iscrizione).

Ecco il programma della giornata:

Accoglienza
Ore 9:00

Preghiera delle Lodi
Ore 9:40

Intervento
Ore 10:00
Don Paolo Paulucci – Docente di Teologia Fondamentale a Torino Crocetta

Presentazione del nuovo Consiglio Provinciale
Ore 11:15

Notizie Associative
Ore 12:30

Pranzo
Ore 13:00

Ascolto dei Salesiani Cooperatori
Ore 14:15
Momento in gruppi e condivisione in plenaria

La parola ai nostri bambini e ragazzi
Ore 16:15

Santa Messa
Ore 16:30

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Calendario

 

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Beatificata Edvige Carboni, Salesiana Cooperatrice

Sabato 15 maggio è stata beatificata Edvige Carboni (1880-1952), mistica e Salesiana Cooperatrice di Pozzomaggiore. Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS il 17 giugno 2019.

(ANS – Pozzomaggiore) – Sabato 15 maggio 2019 a Pozzomaggiore, Sardegna, il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha beatificato, a nome del Santo Padre, Edvige Carboni, una donna umile e forte, con una “vita intrisa di Dio”, che visse una vita di lavori manuali e di servizio, in famiglia e verso tanti bisognosi che incontrò, ma che fu eletta in modo misterioso e ricolmata di grazie e doni soprannaturali straordinari.

Nata a Pozzomaggiore il 3 maggio del 1880, desiderava farsi religiosa, ma dovette restare accanto alla madre, molto malata. Da allora trascorse la sua vita domestica in maniera sobria e raccolta, alternando le faccende di casa ai momenti di preghiera. Il 14 luglio 1911 le si manifestarono sul corpo i segni della Passione di Gesù. Questo e altri fenomeni mistici che le venivano attribuiti furono indagati nel processo canonico del 1925, cui lei si sottopose in completa obbedienza. Si trasferì quindi a Roma col resto della famiglia, proprio negli anni in cui stava per esplodere la seconda guerra mondiale.

Da quando prese domicilio a Roma, fino alla morte (1938-1952), Edvige appartenne alla parrocchia dei salesiani “Santa Maria Ausiliatrice” su via Tuscolana. Lì si recava quasi ogni mattina per la Messa e Comunione; lì si raccoglieva in preghiera, solitamente nella cappella di sant’Anna; lì avvennero gran parte delle estasi e fatti prodigiosi. Il 25 Settembre 1941, inoltre, divenne Salesiana Cooperatrice.

Devotissima della Madonna, che le apparve più volte, ottenne da Lei numerose grazie. Tanti i Santi di cui ebbe apparizioni, in modo particolare san Giovanni Bosco e san Domenico Savio. Nel suo diario si segnalano ben 20 apparizioni di Don Bosco, spesso insieme a Maria Ausiliatrice o a Domenico Savio. In tali apparizioni Don Bosco le dava suggerimenti intorno alle virtù, la invitava alle devozioni alla Madonna, la incoraggiava nelle difficoltà, le chiedeva preghiere e sacrifici per la pace nel mondo, le mostrava il gran bene che facevano i Salesiani, di molti dei quali elogiava la santità, e la invitava a pregare e ad amare le suore salesiane.

Come ha detto il cardinale Becciu nell’omelia del rito di beatificazione:

“Umile e forte, generosa e paziente, laboriosa e fiera, la Beata Edvige incarna le più belle virtù della donna sarda dell’epoca. Eppure dal suo vissuto umano e cristiano, emergono dati che rendono più che mai attuale la sua testimonianza: Edvige è un valido riferimento per le donne di oggi, di ogni età e di ogni estrazione sociale. La sua semplice e profonda esperienza spirituale, contrassegnata da carità senza limiti, umiltà smisurata e preghiera incessante, è un modello ancora attuale, perché dimostra che anche in una vita semplice e ordinaria è possibile sperimentare una solida comunione con Dio e un apostolato caratterizzato dalla passione per l’umanità ferita e disagiata”.

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