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Il Rettor Maggiore per la prima volta a Nizza Monferrato

Mercoledì 27 Ottobre il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime si e recato in visita presso la Casa-madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) a Nizza Monferrato.

Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia di Informazione Salesiana ANS.

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“Stanno arrivando!” È iniziata con questo entusiasmo, mercoledì 27 ottobre, la visita di Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, del suo Vicario, don Stefano Martoglio, e degli Ispettori partecipanti al corso di verifica di metà sessennio, presso la Casa-madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) a Nizza Monferrato. La visita, la prima del Rettor Maggiore presso questo centro, cade a 150 anni dalla prima volta che Don Bosco entrò nella cittadina piemontese, e ha fatto parte del programma di formazione del corso per gli Ispettori, come viaggio di approfondimento della spiritualità salesiana al femminile, sulle tracce di Santa Maria Domenica Mazzarello e delle prime FMA.

La visita alla Casa-madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice è iniziata subito con ciò che di più prezioso in essa si custodisce: i giovani. Il gruppo della Formazione Professionale (CIOFS-FP) del Corso per Estetiste di Nizza ha illustrato agli ospiti il percorso formativo pensato per accompagnare le ragazze ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Poi, accompagnata da sr Paola Cuccioli, Direttrice dell’Archivio Storico del Piemonte e della Valle d’Aosta e membro dell’ACSSA (Associazione di Cultori di Storia Salesiana), la delegazione ha visitato i luoghi significativi di Casa-madre FMA e Casa generalizia dell’Istituto fino al 1929. Il richiamo alle vicende storiche, alla spiritualità salesiana, alle opere d’arte, all’educazione delle giovani sono stati alcuni dei temi della visita. Il Sacro Cuore, l’ex convento settecentesco francescano, la sala della memoria, l’osservatorio meteorologico, il santuario “Nostra Signora delle Grazie”, l’Archivio storico, la cameretta dove è vissuta la confondatrice… sono stati i luoghi principali visitati. Interesse, interazione, approfondimento, curiosità sono stati gli atteggiamenti degli illustri visitatori.

Al termine della visita la celebrazione eucaristica: l’ingresso dei concelebranti dal fondo del santuario è stato accompagnato dal canto “Giù dai colli”, che in modo emozionante ha rievocato l’arrivo di Don Bosco, nella figura del suo X Successore. Una trentina i sacerdoti concelebranti: ai pellegrini, infatti, si sono aggiunti il Parroco don Paolino Siri, e altri sacerdoti locali e i salesiani delle vicine comunità.

Nel Santuario gremito dai membri della Famiglia Salesiana, c’erano anche il sindaco Simone Nosenzo e alcuni membri dell’amministrazione comunale, le figure apicali delle FMA del Piemonte e numerosi simpatizzanti ed amici dell’opera FMA. I canti della “Corale don Bosco” e del coro dei bambini e ragazzi dell’Istituto “Nostra Signora delle Grazie” hanno reso più bella la celebrazione.

Nell’omelia, dopo aver presentato gli Ispettori e le loro provenienze, il Rettor Maggiore, in modo accattivante e profondo, ha richiamato le umili origini dei due Istituti, quello dei salesiani e quello delle FMA, invitando a non dimenticarne la storia. Don Á.F. Artime ha consegnato parole cariche di speranza e fiducia in Dio: la preoccupazione per un cristiano deve essere vivere dando il meglio, qualsiasi sia lo stato che Signore gli ha affidato, nella certezza che Dio ci ama.

Richiamando, poi, la sua visita alle suore anziane e malate, ha sottolineato come ciascuno non serve solo quando è giovane, ma è chiamato a vivere pienamente nella situazione in cui si trova. “Andiamo avanti con fiducia, perché Dio farà il resto!” è stato l’invito carico di speranza che ha lasciato all’assemblea.

Nell’omelia il Rettor Maggiore ha interagito anche con i bambini presenti e li ha sollecitati con alcune domande. Poi, ha ricordato la sua infanzia e ha invitato i genitori a sostenere i figli con la loro educazione, perché i piccoli sono il segno che Dio continua ad amarci.

Al termine dell’Eucaristia non poteva mancare la visita alla serra aeroponica, e il saluto, fuori dalla cucina, ai ragazzi del corso alberghiero dell’istituto CIOFS-FP di Casale Monferrato che hanno allestito il buffet. Il Rettor Maggiore si è intrattenuto con ogni singolo ragazzo e si è congratulato con ciascuno di loro e con i loro formatori.

La visita si è conclusa con un momento di agape fraterno e un saluto e un augurio festoso da parte della comunità FMA: “Arrivederci all’anno prossimo, Don Ángel!”

RMG – La forza e la debolezza vanno insieme

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – “Vedendo i 23 nuovi missionari che fanno parte della 152a Spedizione Missionaria Salesiana, si può dire che stiamo vivendo una grande gioia e ringraziamo il Signore per questo grande dono. Sappiamo che non è per niente facile, in particolare negli ultimi due anni, decidere di partire come missionario ad gentes e, dover spesso aspettare molti mesi prima di poter partire veramente. Non siamo meravigliati che al missionario si richiede di essere ‘forte e robusto’. E anche ‘umile’ perché ci sono grandi aspettative da parte di molti”. Così afferma don Pavel Ženíšek, SDB, Membro del Settore per le Missioni, in una riflessione sulle missioni con lo sguardo puntato alla “mappa” dei missionari salesiani della prossima Spedizione Missionaria Salesiana.

Don Ženíšek prosegue il suo ragionamento: “E se, nonostante un discernimento sincero e una preparazione onesta, lui non fosse all’altezza delle aspettative, se non ce la fa? Che cosa facciamo? L’intenzione di preghiera di Papa Francesco di questo mese è per chi soffre di depressione o di burn-out”. (Preghiamo affinché le persone che soffrono di depressione o di burn-out trovino da tutti un sostegno e una luce che le apra alla vita).

Spiega in proposito il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Ángel García, SDB: “‘Burn-out’, può essere tradotto come ‘bruciare del tutto’, con riferimento alle energie di una persona. È in burn-out chi non ce la fa più, chi ha speso tutte le proprie forze e non riesce a rigenerarle. Anche gli operatori pastorali possono soffrire questa sindrome: esaurimento emotivo, spersonalizzazione e mancanza di soddisfazione personale. Parliamo di persone normali che hanno iniziato con generosità e dedizione il proprio servizio e che sono rimaste scottate o bruciate. Prestare ascolto al loro disagio e aiutarle a leggere con realismo la loro situazione interna ed esterna, le aiuterà a prendere decisioni che mantengano accesa la ‘fiamma’ della dedizione. Sicuramente è una fiamma che va alimentata con la preghiera e con altri aiuti spirituali, ma è giusto riconoscere che a volte le concrete condizioni in cui si svolge il servizio pastorale sono tali da bruciare le risorse degli evangelizzatori, almeno di alcuni”.

Per questo, aggiunge don Ženíšek: “Dovremmo essere sensibili a queste persone che magari si trovano vicino a noi, anzi, anche tra di noi. Non solo per rispettarle nella loro fragilità, ma anche per lasciarci disturbare da loro. L’apostolo e missionario Paolo di Tarso scrive che ‘Quando sono debole, è allora che sono forte’ (2 Cor 12,10). Se guardiamo a Cristo nel Vangelo, vediamo che non solo il suo grande potere con cui agiva per il bene della gente ma che, alla fine, la sua debolezza e la sua incapacità sulla croce ci hanno portato alla salvezza.

Siamo una congregazione attiva e forte, facciamo tantissime cose buone, tante opere. Anche grazie ai nostri missionari. Senza il loro coraggio, la loro determinazione e la loro energia non saremmo mai chi siamo chiamati ad essere, non saremmo i fedeli figli di Don Bosco.

Ma non dobbiamo avere paura di riconoscere e di accettare i nostri limiti, di presentare a Dio le nostre mani vuote. Certo, grazie alla fede e fiducia nello Spirito di Cristo possiamo fare molto di più di quello che pensiamo. Ma con il teologo contemporaneo Tomas Halik, e con gli architetti dei grattacieli, possiamo ammettere allo stesso tempo che ‘ciò che non scuote, non è solido’”.

Fonte: Cagliero11 

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L’incontro di verifica di metà sessennio a Valdocco per dodici Ispettori

Presso il cuore pulsante di Valdocco, si sta avviando alla conclusione l’incontro del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con gli Ispettori salesiani giunti a metà del loro sessennio. Sono 12 i Superiori i partecipanti, provenienti da quattro continenti.

Come di consueto, l’incontro è stato organizzato dal Vicario del Rettor Maggiore don Stefano Martoglio, e dal suo Segretario, don Saimy Ezhanikatt.

Di seguito il rimando alla Photo Gallery a cura di Antonio Saglia.

Gallery

Chiusura del CG XXIV FMA, il Rettor Maggiore: “Siete chiamate ad essere vita per tanti”

Domenica 24 ottobre, le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) hanno concluso il XXIV Capitolo Generale iniziato lo scorso 11 settembre 2021. Nei 44 giorni di ascolto, preghiera, dialogo e discernimento, le 172 FMA Capitolari hanno eletto la nuova Madre Generale, Madre Chiara Cazzuola, e le sue consorelle che l’affiancheranno nel Consiglio Generale. Di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul sito dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Il Capitolo Generale è stato vissuto in ascolto delle chiamate di Dio che nell’oggi della storia prepara a vivere il futuro con i giovani e le giovani. Tutto il lavoro del CG XXIV ora trova sintesi nel Documento Capitolare “Con Maria, essere “presenza” che genera vita”.

Nella mattinata la Madre Generale ha tenuto il suo discorso conclusivo, nel quale ha detto tra l’altro: “Sento il bisogno di esprimere la mia gratitudine al Signore per l’abbondanza di grazia di cui siamo state oggetto in questo tempo capitolare. (…) Come comunità generativa illuminata dalla presenza di Maria abbiamo focalizzato tre scelte significative: essere in formazione continuacamminare in sinodalitàagire in rete nell’ottica dell’ecologia integrale. Tre azioni il cui filo conduttore è la qualità della presenza ossia il nostro ‘esserci’ come persone e come comunità nel cuore della contemporaneità. Perciò siamo chiamate a vivere la vita come vocazione e a riscoprire il Carisma salesiano in tutto il suo dinamismo apostolico missionario”.

“Il CG XXIV – ha proseguito ancora – sarà fecondo di bene per tutto l’Istituto se saremo mediazioni efficaci di comunicazione e di condivisione di questa profonda esperienza che insieme abbiamo gustato e celebrato. Perciò è l’ora di scendere da Cana a Cafarnao, non da sole, ma con Gesù e Maria, per condividere la vita e la missione insieme alle/ai giovani ed ai laici, per lasciar respirare Dio nella nostra esistenza ed affrontare con coraggio le sfide che incontreremo. Ci affidiamo a Maria perché ci aiuti ad essere donne che sanno portare il vino nuovo della speranza in questa nostra storia segnata da tante sofferenze e fatiche, ma benedetta dalla dolce Provvidenza del Padre”.

Testo integrale delle Parole conclusive della Madre

Al termine della mattinata, Don Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, ha presieduto la solenne Eucaristica conclusiva del CG XXIV. Nell’introduzione è stato richiamato, attraverso segni e gesti, il racconto delle Nozze di Cana, icona che ha accompagnato l’evento capitolare sin dalla sua preparazione e che ora continua a fare da filo rosso al Documento capitolare.

Poi, nell’omelia, il Rettor Maggiore, rivolgendosi alle Capitolari, ha detto:

“Avete vissuto un tempo abbondante di Spirito Santo e di Grazia, un arricchimento personale, di profonde convinzioni che ora diventa impegno per tutte di condividere e testimoniare. In fedeltà al carisma salesiano siete chiamate ad essere vita per tanti, luce nella missione tra i più poveri, carezza di Dio per i più lontani e bisognosi di umanità e di vicinanza. Il Capitolo incomincia adesso, continueremo a camminare insieme collaborando con la creatività dello Spirito Santo, alla missione educativa salesiana”.

L’Eucarestia, le parole conclusive della Madre Generale e gli adempimenti di Segreteria hanno così concluso il Capitolo Generale XXIV.

Fonte: CGFMA.net

Info ANS

Don Bosco Global Youth Film Festival: il festival entra nella fase finale

Il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) giunge alle fasi finali con la forza e l’entusiasmo dei più di mille video realizzati dai giovani di tutto il mondo che hanno raccolto la sfida promossa dallo stesso Rettor Maggiore di dare loro voce grazie alla realizzazione di questo importante appuntamento.

Giovani del mondo. Uniamoci per seminare e condividere la speranza.

Nel racconto realizzato da InfoANS alcune testimonianze ed i prossimi passi di una bella avventura che proprio a casa di Don Bosco vedrà i momenti conclusivi della prima edizione.

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(ANS – Roma) – Venerdì 15 ottobre è stato l’ultimo giorno utile per candidare i video al primo festival mondiale salesiano di cinematografia giovanile, il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF). Oltre un migliaio sono stati i video pervenuti, da tutte le parti del mondo, a testimonianza di una partecipazione, in tutta la Famiglia Salesiana, che ha superato le aspettative.

Ora l’organizzazione del festival entra nella fase finale, con le giurie – articolate in due livelli – impegnate nell’arduo compito della selezione; e la preparazione della manifestazione, che, come programmato sin dall’inizio, avverrà in contemporanea nei giorni 18 e 19 novembre, in molteplici località di tutto il globo.

Alla chiusura delle candidature per il DBGYFF si possono già individuare alcuni punti fermi su questo festival, fortemente voluto e promosso dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime. In primo luogo, si può registrare un successo nella partecipazione congiunta di salesiani, educatori e giovani nella partecipazione congiunta alla manifestazione: tantissimi dei video candidati sono il risultato del lavoro congiunto nelle scuole, nei centri educativi e negli oratori della Famiglia Salesiana – in diversi casi anche opere delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di altri gruppi hanno aderito alla proposta.

Da Timor Est, don Jolino Vieira da Costa, ha raccontato:
“Mi sento molto soddisfatto che i nostri giovani abbiano caricato un cortometraggio e video musicale, che hanno realizzato con tanto entusiasmo, dopo aver affrontato tante fatiche e sfide”.

Mentre Fairman Khongmallai, dal Nord-Est dell’lndia, tra gli autori del film “Kal Keliye Khongmallai” (C’è speranza per domani), ha testimoniato:

“Abbiamo realizzato un progetto con i giovani del mio villaggio; ma non avendo una rete internet potente per caricare il film, siamo andati alla casa salesiana e don Michael Makri ci ha aiutato a caricarlo sul portale”.

E dall’Argentina, l’animatore ed educatore Hernán, condivide:

“È stata un’esperienza fortemente salesiana aver accompagnato il nostro gruppo di giovani registi a realizzare il film e a partecipare al festival. Abbiamo potuto condividere questa eccellente iniziativa con i loro genitori, che li hanno incoraggiati a partecipare. Ho potuto vedere come la pedagogia e il Sistema Preventivo di Don Bosco aprono orizzonti nella vita dei giovani, incoraggiandoli a mettersi in gioco e a diventare migliori. Questo festival lo ha reso possibile”.

Al tempo stesso, il fine ultimo del festival, rendere i giovani ambasciatori di speranza nelle loro realtà, sembra già essere stato raggiunto nella fasa preparatoria dei lavori. Sempre dall’Argentina, Clara riporta:

“Quando sono stata invitata a partecipare, non potevo crederci! È stata una bellissima esperienza, condividendo insieme lo stesso obiettivo, con un messaggio pieno di speranza: non vedo l’ora di fare altri festival!”.

E ancora, dal Paraguay, Matías scrive:

“È stata una bella esperienza poter partecipare al DBGYFF. Abbiamo lavorato con alcuni giovani per fare un cortometraggio sul tema ‘Mossi dalla Speranza’. Abbiamo impiegato un mese e mezzo tra la creazione della sceneggiatura, le riprese e il montaggio. Ringrazio questi giovani che hanno detto sì a questa proposta”.

A questo punto il lavoro più difficile è quello che spetta alle giurie. Sin da inizio mese l’équipe di coordinamento del Festival, guidata dal Direttore, don Harris Pakkam, insieme al Coordinatore delle Giurie, don Tadeusz Lewicki, è andata contattando i circa 100 giurati membri della giuria preliminare – un gruppo diversificato di rappresentanti di tutti i continenti e Paesi, di diverse lingue, culture, etnie e formazione – che ha il compito di visionare set da 25 film ciascuno, e realizzare una prima fase di scrematura tra i video per selezionare quelli meritevoli di giungere alla fase finale. Proprio per assicurare il più equo e obiettivo giudizio possibile, ogni video sarà visionato da almeno tre giurati.

Successivamente, sarà la volta della Gran Giuria, la cui composizione è in corso in questi giorni, tra cineasti e sceneggiatori, critici ed influencer cinematografici, recensori, artisti, attori, compositori, ingegneri del suono, montatori ed esperti di effetti visivi, blogger e personalità salesiane. Saranno loro che, lavorando sui video finalisti, provvederanno poi ad individuare i vincitori delle varie categorie. E mentre ferve l’attesa in tutto il mondo salesiano, si vanno anche delineando le modalità in cui il festival avrà effettivamente luogo.

Tre sono i livelli previsti:

– nelle realtà in cui sarà possibile farlo, ci sarà una presentazione in presenza nelle opere salesiane, con la partecipazione diretta dei giovani;

– laddove le misure locali adottate per prevenire i contagi di Covid-19 richiedano di evitare assembramenti, seguendo le stesse modalità che tante opere salesiane utilizzano per la Didattica A Distanza, verrà realizzata una video-trasmessione online degli eventi organizzati.

– per tutti, sarà possibile assistere alla diretta streaming dal sito ufficiale del festival – www.dbgyff.com – che, tra i vari momenti, trasmetterà anche le cerimonie ufficiali da Torino, e in particolare l’apertura, giovedì 18 novembre, e la proclamazione dei vincitori, venerdì 19 novembre.

“Invitiamo tutti i Delegati di Comunicazione Sociale e i salesiani che collaborano a quest’iniziativa a preparare degli eventi di livello ispettoriale o nazionale che accompagnino in maniera adeguata la celebrazione di questo Festival della speranza e della gioventù”
è l’appello conclusivo rilasciato dagli organizzatori.

Info ANS

Riflessioni post-capitolari: la quarta linea programmatica spiegata dal Rettor Maggiore

“È ora di Capitolo 28”. La quarta Linea Programmatica del Sessennio spiegata dal Rettor Maggiore. Di seguito l’articolo pubblicato da parte dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Nel documento “Riflessioni post-capitolari” che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha consegnato alla Congregazione, la quarta Linea Programmatica sviluppa il tema: “La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI”. Da oggi è disponibile in rete il quarto video della serie “È ora di Capitolo 28”, nel quale Don Á.F. Artime illustra brevemente proprio cosa significhi tutto questo.

Dalla cappella di San Francesco di Sales, nel cuore di Valdocco, dove Don Bosco pregava con i suoi primi ragazzi, il Rettor Maggiore, attorniato da giovani salesiani in formazione di tutto il mondo, parla del “grande dono, ma anche grande sfida” che è la formazione salesiana.

“La formazione è anzitutto un processo lungo, che dura tutta la vita…” in cui “il vero protagonista è lo Spirito Santo” e che si sviluppa attraverso “un processo di grande personalizzazione”, “veramente un lavoro artigianale”. Sono, questi, alcuni degli spunti offerti dal Rettor Maggiore nel video, insieme ad alcune sottolineature sulle caratteristiche della Congregazione oggi: una congregazione giovane, dove un salesiano su quattro si trova nelle tappe iniziali della formazione, e sempre più globale, con comunità sempre più internazionali.

Il video è disponibile in italiano e in spagnolo e sottotitolato in inglese, francese e portoghese, nei rispettivi canali linguistici di ANSChannel.

Info ANS

RMG – Lutto per il Rettor Maggiore: si è spento il padre di Don Ángel Fernández Artime

(ANS – Roma) – Alle 7 del mattino di oggi, 15 settembre, è venuto a mancare, dopo una lunga malattia, Ángel Fernández Fernández, il padre del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Nato a Luanco, nelle Asturie, in Spagna, il 12 giugno del 1932, se n’è andato dopo 89 anni di vita e 61 anni di matrimonio accanto alla mamma di Don Ángel.

 Il Rettor Maggiore, che gli era profondamente legato, così ne ha ricordato con affetto alcuni tratti significativi: “Ogni giorno, quando il tempo lo permetteva, andava a vedere il ‘suo mare’. Aveva iniziato a lavorare come pescatore all’età di 13 anni e fino ai 78 aveva continuato ad accompagnare e ad aiutare un altro giovane pescatore”.

“Era un uomo sereno e tranquillo, doti forse che gli saranno venute dallo stare tante ore da solo in mare; semplice, di buon cuore, era un uomo di famiglia e non necessitava di molto per essere felice. Lavoratore instancabile, al suo confronto mi sento come un novizio davanti al maestro” ha aggiunto Don Ángel.

Che poi conclude; “Da quando era pensionato, andava a fare una visita in Chiesa per fare un saluto al Signore e a dare il suo euro quotidiano per la carità ai poveri. Andava a Messa quasi ogni giorno e anche lo scorso 30 agosto era presente con me all’Eucaristia e alla Novena alla Vergine di Covadonga”.

I funerali si svolgeranno domani, 16 settembre, nella parrocchia “Santa Maria” di Luanco – Gozòn, ed è prevista la partecipazione di molti salesiani delle Ispettorie spagnole.
Il Rettor Maggiore ringrazia sin da ora quanti gli sono vicini con la preghiera e con l’affetto.

 

L’Italia Salesiana si unisce alle preghiere di suffragio della Congregazione per la morte del papà del nostro Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Dopo una vita di fede e laboriosa vissuta in riva al mare, Il Signore lo ricompensi rendendolo partecipe della sua vita eterna. Maria Ausiliatrice consoli la famiglia in questo momento di dolore.

don Roberto Dal Molin – segretario generale Conferenza degli Ispettori d’Italia

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CS – Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: Il Rettor Maggiore visita e benedice i nuovi laboratori

Il Comunicato Stampa dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino relativo all’inaugurazione dei nuovi laboratori parte del progetto di rinnovamento “Insieme Costruiamo Futuro”, al quale parteciperà il Rettor Maggiore dei Salesiani don Ángel Fernández Artime.

– Comunicato Stampa –

Progetto #InsiemeCostruiamoFuturo

Il Rettor Maggiore dei Salesiani visita e benedice

i nuovi laboratori dell’Istituto Edoardo Agnelli

Sabato 11 settembre 2021

A pochi giorni dalla ripresa della scuola dopo la pausa estiva, e terminati i lavori dell’ambizioso progetto di rinnovamento “Insieme Costruiamo Futuro”, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi laboratori di meccatronica, elettronica, informatica ed energia, l’Istituto Agnelli è lieto di annunciare la presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani don Ángel Fernández Artime.

Sabato 11 settembre alle ore 17.00, accolto dal Direttore dell’Istituto Don Claudio Belfiore, dalla famiglia salesiana, dai laici corresponsabili, dai genitori e dai giovani, il Rettor Maggiore taglierà il nastro e benedirà le nuove aule dell’Istituto Tecnico Tecnologico, frutto di un’innovativa riqualificazione edilizia e riorganizzazione didattica.

Alla conferenza di presentazione prenderanno inoltre parte:

  • la Fondazione Agnelli,
  • i consulenti che hanno progettato i laboratori: lo Studio Tavella Marco, il perito Mauro Racca e l’ing. Alessandro Apolloni
  • le ditte costruttrici: la D’Engineering di Marco D’Elia e la IET di Alessandro Marchesi
  • i rappresentanti delle aziende partner dei progetti di formazione e lavoro che collaborano abitualmente con l’Istituto Tecnico
  • il presidente di Missioni Don Bosco, con cui l’Edoardo Agnelli collabora da diversi anni
  • i docenti e gli studenti dell’Istituto Tecnico

    La cerimonia di inaugurazione si svolgerà in presenza nel rispetto delle normative covid vigenti, pertanto gli accessi saranno contingentati. Sarà possibile seguire l’evento in diretta attraverso il canale facebook dell’Istituto.

Insieme costruiamo futuro” è il progetto di innovazione e potenziamento dell’ITT che l’Edoardo Agnelli ha lanciato nell’aprile 2021.

In tempo di pandemia e di tanto parlare su importanza e investimenti per la Scuola, l’Istituto salesiano che da più di 80 anni si trova a Torino Mirafiori Nord ha deciso di agire, con un intervento innovativo e di notevole impatto ambientale e didattico.

«Noi crediamo nei giovani, crediamo nella Scuola, crediamo negli studenti. E investiamo», così si esprime il direttore dell’Edoardo Agnelli, don Claudio Belfiore. «In due anni abbiamo dato fondo alle nostre casse, riqualificando e migliorando le aule e i laboratori dell’Istituto Tecnico. Sono luoghi in cui i nostri studenti imparano, apprendono, sperimentano, vivono. E devono essere ambienti belli, sicuri, innovativi, che guardano al futuro. Questi giovani, segnati dalla pandemia, ma non ad essa sottomessi, meritano questi investimenti, hanno diritto di ricevere di più».

A coronamento di questi lavori, iniziati il 24 maggio 2021 e completati in tempo record il 31 agosto 2021, la presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, rappresenta un momento unico e di grande valore per tutta la Comunità.

Superiore Maggiore dei Salesiani, decimo successore di Don Bosco, è il Padre della Famiglia Salesiana nel Mondo. La sua visita, breve per i numerosi impegni e pertanto intrisa di attesa, è testimonianza concreta del valore e dell’importanza di questo momento e dei lavori attuati dall’Istituto salesiano.

La compresenza del Rettor Maggiore e della Fondazione Agnelli, che ha dato un apporto ai lavori di questa estate con un contributo, si ricollega idealmente a quanto avvenuto nel 1938, quando il Senatore Giovanni Agnelli, fondatore della FIAT, e don Pietro Ricaldone, allora Rettor Maggiore dei Salesiani, posero la prima pietra, che fu l’inizio dell’Istituto Edoardo Agnelli.

Allora come oggi il senso e l’orizzonte verso cui ci si intende muovere è il medesimo: «Formare buoni cristiani e onesti cittadini», ribadisce con vigore don Ángel Fernández Artime, «così come ci ha insegnato Don Bosco: li prepariamo ad essere ottimi operai, periti competenti, professionisti appassionati e innovativi. E Perché questo sia vero e permanente, è importante che il cuore dei giovani, le loro mani, la loro intelligenza siano mossi dalla speranza, che non è illusione, non è semplice ottimismo, non vive di slogan e frasi ad effetto, ma si nutre di fiducia, di relazioni, di collaborazione, di sacrificio e di amicizia don Dio».

Alle 18 il Rettor Maggiore presiederà la Santa Messa, che verrà celebrata nei cortili dell’Istituto per garantire il distanziamento. Sarà possibile seguire la diretta streaming sul canale youtube dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli, rilanciata sui propri canali social.

Ufficio Comunicazione dell’Edoardo Agnelli

Michele Dettoni

Telefono: 011-6198311

Email: ufficiostampa@istitutoagnelli.it                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

COMUNICATO STAMPA - VISITA DEL RETTOR MAGGIORE DEI SALESIANI DON BOSCO - SCARICA

RMG – Seminario sulla centralità dell’Eucarestia nel carisma salesiano

Nelle giornate tra il 25 e il 27 luglio, 18 salesiani si sono incontrati, presso l’opera “San Tarcisio” a Roma, per un seminario di approfondimento sulla centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano a partire dagli scritti e dalla testimonianza della Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice. Di seguito si riporta la notizia pubblicata su “INFO ANS“.

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(ANS – Roma) – Dal 25 al 27 luglio, presso l’opera “San Tarcisio” a Roma, 18 salesiani si sono incontrati per un seminario di approfondimento sulla centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano a partire dagli scritti e dalla testimonianza della Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice. L’incontro, coordinato da don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha concluso l’iniziativa online di approfondimento del Capitolo Generale 28° della Congregazione sul “sacramento salesiano della presenza”, organizzata dal Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” e dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) settore Formazione. Il tema sviluppato ha messo a fuoco la centralità dell’unione con Dio, attraverso la presenza permanente di Gesù, nello stare gratuitamente in mezzo ai giovani.

Don Silvio Roggia, del Dicastero della Formazione, ha richiamato le profonde radici salesiane: San Francesco di Sales e don Bosco: “C’è una vera comunione dei santi dentro l’arte educativa e spirituale di Don Bosco, che non spunta dal nulla, ma si nutre di radici profonde, opera dello Spirito nella storia della Chiesa che lo ha preceduto. Non è né un’addizione, né una replica: è piuttosto un nuovo fiorire e dare frutto che si alimenta di quel lavoro dello Spirito che ha vivificato la Chiesa”.

Maria Rita Scrimieri, Coordinatrice del Centro Studi Opera dei Tabernacoli Viventi, ha presentato la vita e il messaggio eucaristico di Vera Grita, evidenziando la chiamata e il mandato rivolto in prima istanza ai Salesiani.

Don Roberto Carelli, docente di Teologia presso l’Istituto Internazionale di Torino-Crocetta, ha sviluppato la testimonianza mistica e missionaria di Vera Grita: “Gesù vuole essere adorato da chi è più vicino e avvicinato a chi è più lontano! Vuole farci passare dalla riposizione eucaristica all’esposizione eucaristica, dall’adorazione alla missione! Dalla realtà alla presenza, dalla presenza alla permanenza, dalla permanenza alla prossimità, cioè dalla carità cristiana alla carità stessa di Cristo!”.

L’Eucaristia non è solo un rito, non è neanche soltanto il momento centrale della giornata – ha sottolineato Don Pascual Chávez nell’omelia della Messa conclusiva -. L’Eucaristia è una persona, il Signore Gesù morto, risorto e atteso che desidera in noi, con noi e attraverso di noi salesiani trasformare innanzi tutto la nostra vita per raggiungere i giovani nei loro bisogni più profondi ed essere nel mondo veri tabernacoli viventi, come lo è stato Don Bosco”.

Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha voluto incontrare personalmente i partecipanti al seminario nella Sede Centrale evidenziando la sua gioia nel vedere dei salesiani che si danno del tempo per approfondire un messaggio centrale per la generatività del carisma: l’essere presenza eucaristica per i giovani, e non solo, attraverso la mediazione materna di Maria Ausiliatrice. “Vedervi e sapere che siete stati insieme per fare questa riflessione anche alla luce di San Francesco di Sales, di Don Bosco, mettendo al centro l’Eucaristia e l’esperienza eucaristica di Vera Grita, tutto questo mi dice che crediamo che Dio è il Signore di tutto e che accompagna la storia… Grazie per quest’iniziativa! Vedervi insieme mi sembra un dono molto prezioso, perché emerge ciò che è essenziale e che dà più profondità al nostro carisma”.

L’Eucarestia celebrata presso le catacombe di San Callisto, il pellegrinaggio alla Scala Santa e la sosta alla Basilica del Sacro Cuore hanno impreziosito l’incontro con la visita a luoghi cari alla fede e alla storia salesiana.

Fraternità e gratitudine: i Consigli Generali FMA e SDB si sono ritrovati insieme per un incontro fraterno – Info ANS

Nella giornata di mercoledì 21 luglio 2021, presso la Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Roma (RCG), si sono ritrovati i membri dei Consigli Generali FMA e SDB. Un momento di fraternità e di conoscenza reciproca alla vigilia della celebrazione del 24° Capitolo generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Di seguito l’articolo pubblicato su “Info ANS“.

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(ANS – Roma) – Ieri, 21 luglio 2021, presso la Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Roma (RCG), si sono ritrovati insieme i membri dei Consigli Generali FMA e SDB. Era la prima volta dopo il Capitolo generale dei Salesiani terminato nel marzo 2020. Un momento di fraternità e di conoscenza reciproca alla vigilia della celebrazione del 24° Capitolo generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

È stata effettivamente un’esperienza di famiglia. Lo si è avvertito in molti segni: dalla festosità dell’accoglienza, alla Celebrazione dell’Eucaristia con i due Consigli uniti, al tempo della cena insieme, ai vari saluti e doni scambiati.

L’Eucaristia, presieduta dal Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime, concelebrata da tutti i Confratelli e animata dalle Consigliere, offerta per il CG XXIV delle FMA; ha permesso di esprimere reciprocamente il grazie per il dono della comunione e della fraternità, caratteristiche della spiritualità salesiana.

Il Rettor Maggiore nell’omelia ha invitato a riflettere sul fatto che tutta la storia della salvezza si gioca sulla fede:

«Tutti i giorni vediamo i frutti di vita delle nostre realtà, segno che Dio opera miracoli di salvezza, di trasformazione e di conversione. Il vero rinnovamento dell’Istituto e della Congregazione dipende dalla fede e dalla nostra conversione nella fede. È la fede autentica che rigenera la nostra missione con i giovani. “Signore aumenta la nostra fede”! La Celebrazione del Capitolo sarà un’esperienza di Spirito Santo, e sarà la nostra fede a farci ripetere: “Signore, si compia in me tutto ciò che tu vuoi”. Quando lasciamo a Dio di essere Dio allora viviamo nella fede, nella gioia e nella speranza».

Momenti belli della serata sono stati la cena insieme, la presentazione reciproca, il canto a Madre Mazzarello, composto ed eseguito da don Gildasio Dos Santos Mendes, Consigliere per la Comunicazione sociale, la “buona notte” del Rettor Maggiore e le sue espressioni di fraternità verso la Madre e l’Istituto FMA che si sta preparando al Capitolo generale. Ha anche dato aggiornamenti sull’allestimento del “Museo Casa Don Bosco” di Torino, che sarà arricchito da documentazioni significative su tutti i gruppi della Famiglia Salesiana e su ognuno dei Santi/e e Beati/e che sono il volto più bello della grande Famiglia Salesiana. La serata si è conclusa con lo scambio dei doni e le parole della Madre che ha ringraziato per il cammino vissuto insieme in sinodalità augurando che possa continuare come segno di comunione della Congregazione dei Salesiani di Don Bosco e dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, uniti dallo stesso carisma, dono per i giovani e le giovani di tutto il mondo.

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