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“Da mihi animas”…e la santità salesiana: intervista a Lodovica Zanet

In continuità con gli incontri degli anni precedenti, la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) Settore Formazione e il Centro Studi dell’Opera “Tabernacoli Viventi” propongono la terza edizione degli incontri di approfondimento delle Linee Programmatiche del Rettor Maggiore dopo il Capitolo Generale 28.

È un’occasione di formazione semplice e fruibile offerta alle comunità salesiane e ai laici corresponsabili. Nei primi due anni le visualizzazioni dei video hanno raggiunto più di 20.000 contatti. La prima edizione aveva approfondito il sacramento salesiano della presenza (III linea), mentre la seconda edizione aveva sviluppato l’identità consacrata del salesiano nella relazione vitale con Gesù (I linea). Nell’anno 2022-23 il focus sarà sull’urgenza del “Da mihi animas, cetera tolle” (II linea).

Come nelle edizioni precedenti ci sarà sempre il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, a commentare, approfondire e spiegare cosa significa vivere, nel contesto odierno, il “da mihi animas” e lo farà nell’intervista in programma per sabato 10 dicembre 2022.

Si inizia domani, sabato 12 novembre, con l’intervista a Lodovica Zanet con il “da mihi animas” declinato nella santità salesiana.

Gli incontri verranno trasmessi in diretta sul canale YouTube “Salesiani IME” e sulla pagina Facebook “Don Bosco Italia” nei sabati indicati, e si terranno dalle ore 9 alle 10.15 e potranno inoltre essere rivisti in un altro momento. I destinatari degli incontri sono tutti i salesiani in formazione iniziale e permanente e i membri dei gruppi della Famiglia Salesiana che desiderano vivere un approfondimento carismatico a partire dal CG28.

Italia – La terza edizione degli incontri di approfondimento delle Linee Programmatiche del Rettor Maggiore dopo il Capitolo Generale 28

Italia Centrale, 145 iscritti al diploma di accompagnamento al discernimento

Nella Congregazione Salesiana in questi ultimi anni non sono mancate le proposte di formazione volte a far crescere la capacità di accompagnamento nei salesiani e nei laici. Molte ispettorie hanno inviato confratelli al corso tenuto in varie lingue al Colle don Bosco e curato dal dicastero della formazione. Proprio in continuità con tale iniziativa, con l’obiettivo di raggiungere più persone rispetto ai pochi privilegiati che possono permettersi un corso di più di un mese, nasce la proposta in seno alla Circoscrizione Salesiana dell’Italia Centrale di un diploma di accompagnamento al discernimento.

I destinatari del diploma sono salesiani consacrati, consacrate e laici che desiderano formarsi all’accompagnamento dei giovani con l’obiettivo di: imparare a discernere la volontà di Dio innanzi tutto nella propria vita; crescere nella capacità di farsi accompagnare per accompagnare gli altri; apprendere l’arte dell’accompagnamento; formarsi nell’ascolto attraverso l’attenzione alla persona, l’imparare a discernere, l’ascoltare gli impulsi che l’altro sperimenta “in avanti”; misurarsi con le proprie debolezze e fragilità; sperimentare lo stile salesiano di accompagnamento.
I contenuti del diploma toccano vari ambiti e sono sviluppati da docenti molto competenti: le competenze umane per l’accompagnamento (Ignazio Punzi e Annarita Colasanti); l’accompagnamento in stile salesiano (don Carlo Maria Zanotti); abilitarsi al discernimento (don Jack Finnegan e don Silvio Roggia); l’arte di accompagnare in San Francesco di Sales (don Wim Collin); l’accompagnamento spirituale in alcune figure di santità della Famiglia Salesiana (Ludovica Zanet); l’accompagnamento nella storia della spiritualità (don Fabio Attard); un laboratorio pratico sull’accompagnamento spirituale.

Il diploma si snoda in un percorso triennale e ha un appuntamento mensile on line di tre ore. Ciò che è importante a livello personale oltre allo studio del materiale suggerito, è avere o trovare una guida spirituale, dare a Dio uno spazio contemplativo quotidiano, dedicare mensilmente una giornata di preghiera per il discernimento della volontà di Dio nella propria vita, scegliere un turno annuale di esercizi spirituali personalmente o parzialmente guidati. Con grande sorpresa degli organizzatori gli iscritti partecipanti sono 145 di cui 71 salesiani di quattro ispettorie e sei nazioni, 45 laici, 11 FMA, 19 persone appartenenti ai gruppi della Famiglia Salesiana.

Museo Casa Don Bosco all’interno del programma formativo per gli animatori dell’Ispettoria ICC

Dall’agenzia salesiana ANS.

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Torino, Italia – luglio 2022 – Dal 19 al 22 luglio si sta svolgendo il programma formativo per gli animatori della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale (ICC). All’interno del programma, organizzato dall’équipe di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria ICC, è compresa la visita al Museo Casa Don Bosco, Valdocco, che permette ai giovani del MGS di seguire letteralmente i passi di Don Bosco alla nascita della sua missione a Valdocco. Don Michael Pace, SDB, Vice-Direttore del Museo Casa Don Bosco racconta ad ANS: “Al piano interrato approfondiamo il protagonismo dei giovani e le origini dello spirito di famiglia condiviso nei refettori, nella cucina e persino nella cantina della prima casa permanente dell’Oratorio. Al primo piano, i giovani apprezzano lo sviluppo architettonico della cittadella salesiana, tre sogni carismatici di Don Bosco, e i suoi principali collaboratori. La sala dei quadri presenta capolavori originali dell’Ottocento che non solo abbellivano le chiese dell’Oratorio ma facevano parte integrante del progetto educativo-pastorale maturatosi all’Oratorio. Al secondo piano l’umanità di Don Bosco, meditata nella camera della sua vita e in quella della sua morte, si apre alla contemplazione della sua santità da cui nasce la santità del grande albero della Famiglia Salesiana nel mondo, ormai radicata in trentadue rami. I giovani fanno la sintesi di tutto questo vivendo i sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia, proprio qui dove Don Bosco ha fatto amare ai suoi ragazzi questi incontri privilegiati con il Signore”.

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“Rimanere in Lui”: ultima tappa della formazione “Quali salesiani per i giovani di oggi?”

Sabato 23 aprile dalle ore 9 alle 10.15 ci sarà l’ultimo incontro del ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?” promosso dalla CISI Formazione e dal centro Studio “Opera Tabernacoli Viventi”. Il tema è “rimanere in Lui” e l’intervista si soffermerà sulla relazione che c’è tra i frutti, da cui verremo riconosciuti, e la linfa che porta vita. Il Vangelo di Giovanni e l’esperienza di Vera Grita faranno da sorgenti di ispirazione per cercare suggestioni nuove e stimolanti. Gli interlocutori sono don Juan Josè Bartolomè SDB noto biblista, coordinatore della Formazione della Regione Mediterranea, che parlerà del “rimanere in me” nel Vangelo di Giovanni e Maria Rita Scrimieri, salesiana cooperatrice, coordinatrice del Centro Studi dell’OTV, che coglierà la prospettiva del “Rimanere in Gesù” nell’esperienza mistica di Vera Grita. Tutto il ciclo degli incontri ha avuto l’intenzione di approfondire la seconda linea del Rettor Maggiore dopo il CG28 sull’identità salesiana che si ancora su una relazione profonda con il Signore Gesù.
Già per il prossimo anno pastorale 2022-23 la CISI formazione e il Centro Studi stanno pensando di continuare ad approfondire un’altra linea del Rettor Maggiore riguardante la formazione di educatori-pastori al “da mihi animas” con un nuovo ciclo di incontri molto apprezzato dalle comunità e dai membri della Famiglia Salesiana.
L’incontro del 23 aprile sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di don Bosco Italia. 
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Inaugurazione nuova sede ENFAP a Forlì

Dal sito dell’ispettoria Lombardo emiliana.

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La festa di San Giovanni Bosco 2022 a Forlì è stata impreziosita dall’inaugurazione della nuova sede di Formazione Professionale. L’Opera salesiana ha infatti ampliato la propria offerta formativa con nuovi corsi destinati all’educazione e formazione delle ragazze.

Le ragioni di queste iniziative sono state ben espresse dal Direttore, don Piergiorgio Placci, e da don Gianni Danesi, direttore del CNOS-FAP Emilia-Romagna.

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RMG – Al via l’VIII Assemblea Generale delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si tiene oggi a Roma, presso la Sede Centrale Salesiana, la prima giornata dell’VIII Assemblea Generale delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore (IUS). Le giornate si svolgeranno in formula mista – in presenza e online – da lunedì 24 a venerdì 28 gennaio. L’incontro coinvolge operatori di diversi settori che condividono riflessioni sullo stato dell’arte delle sfide e delle opportunità che le istituzioni educative salesiane si trovano a gestire.

L’obiettivo specifico di questa edizione è quello di riflettere insieme per arrivare ad una proposta di strategie da mettere in campo affinché le Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore riescano a evolvere la loro offerta formativa restando salde alla loro identità, come settore della missione salesiana nel mondo.

All’appuntamento, che utilizzerà la metodologia sinodale – “ascoltare”, “interpretare” e “scegliere” – partecipano il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, il Consigliere per la Pastorale Giovanile, don Miguel Angel Garcia Morcuende, i Consiglieri Regionali e gli Ispettori che contano delle IUS nei territori da loro animati, il Coordinatore Generale delle IUS, don Oscar Lozano, oltre ai Direttori e Responsabili delle IUS.

Dopo i preparativi per l’assemblea avviati già ieri, oggi, lunedì 24, la giornata si è aperta con l’inaugurazione da parte di don Garcia Morcuende, Consigliere per la Pastorale Giovanile. La prima sessione ha visto poi la relazione di don Dariusz Grzadziel, docente presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma. L’intervento, dal titolo “Educazione superiore e pandemia: impatto e prospettive”, ha esplorato tramite le esperienze recenti le potenzialità e i limiti che le misure di contenimento della pandemia hanno fatto emergere in campo educativo. La seconda sessione è stata tenuta invece da don Marcelo Farfán, già Coordinatore Generale delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore, che ha presentato il Rapporto IUS, documento che fotografa lo stato delle IUS nel mondo. Il pomeriggio prosegue con gli interventi sui Rapporti IUS specifici per i vari continenti.

La giornata di domani, martedì 25, si aprirà con una relazione del Rettor Maggiore, sulle sfide dell’educazione superiore nella Congregazione, e proseguirà con l’illustrazione delle valutazioni sulle politiche 2016-2021. Nel pomeriggio si discuterà poi sulle analisi e le proposte per orientare le politiche 2022-2026.

Mercoledì 26 la sessione sarà aperta da un intervento di don García Morcuende sulle priorità della Pastorale Giovanile Salesiana nel contesto attuale della Congregazione, per poi proseguire con don Farfán, che illustrerà il Rapporto Programma Comune V. L’ultimo incontro della mattinata sarà una plenaria in cui si torneranno a discutere le nuove politiche IUS 2022-2026.

Nella quarta giornata, giovedì 27, verrà presentata la bozza del documento sulle politiche 2022-2026, se ne discuterà e verrà votato dall’assemblea. Verrà presentato anche il Programma Comune 6 e sarà sottoposto a dibattito. La mattinata si chiuderà con un intervento di don Farfán dal titolo “La pastorale nelle IUS”. Le sessioni riprenderanno poi nel pomeriggio con la presentazione del “Portale Web IUS” e delle reti accademiche, per poi proseguire con don l’illustrazione del Rapporto economico delle IUS.

Venerdì 28, l’ultima giornata, si terrà l’approvazione dei documenti stilati e discussi nel corso degli incontri. Verranno poi elette le squadre di coordinamento, saranno indicati i nuovi appuntamenti e sarà individuata la data della prossima Assemblea Generale.

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Educare alla complessità: inaugurazione dei nuovi spazi del CNOS FAP di Bologna

Dal sito dei Salesiani in Lombardia.

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Educare alla complessità: inaugurazione dei nuovi spazi del CNOS FAP di Bologna.

Con queste parole l’Arcivescovo di Bologna, S.E. Matteo Zuppi descrive la grande sfida che l’età contemporanea rivolge all’Ente di formazione Cnos-Fap, che inaugura i suoi ambienti al termine di tre anni di lavori.

L’evento si è tenuto mercoledì 20 ottobre 2021: rappresentanti della comunità salesiana di Bologna, Don Gianni Danesi e Don Gianluca Marchesi, hanno dato il benvenuto alle autorità del territorio bolognese, il Cardinale Zuppi e l’assessore Vincenzo Colla, che sul palco allestito per l’occasione hanno sottolineato l’importanza di investire in ambienti che favoriscano il benessere dei ragazzi.

Gratitudine è stata rivolta dalla direttrice di sede, Antonella Migliorini, per gli sforzi di questi anni, finalizzati a ristrutturare e a rinnovare laboratori e ambienti, in modo da adeguare lo spazio fisico ai bisogni e alle necessità di una realtà che cresce e si migliora. Sforzi per i quali viene mandato un caloroso ringraziamento a Don Fabrizio Bonalume, ex direttore di sede, ora direttore del Cnos nazionale, tornato a Bologna per prendere parte ai festeggiamenti della giornata.

Negli ultimi anni, Cnos-Fap Bologna ha incrementato l’offerta formativa: dal 2016, con la programmazione dei quarti anni e l’avvio del Polo Grafico ER, i giovani che si iscrivono nel settore grafico hanno la possibilità di un percorso ricco di specializzazione, attraverso percorsi IFTS e ITS: un’intera filiera formativa che dà agli allievi la possibilità di accedere a diversi percorsi, complementari e collegabili l’uno con l’altro. Per il settore meccanico, i ragazzi sono indirizzati verso i percorsi realizzati dagli altri Enti nel territorio.

Educare alla complessità, infatti, presuppone relazione costante con il territorio e con la sua rete sociale, perché l’obiettivo grande è formare, non solo figure professionali, ma soprattutto cittadini capaci di orientarsi nel lavoro e nella vita con dedizione, impegno e competenza.

I nuovi laboratori sono stati pensati per adeguare gli ambienti e le attrezzature alle richieste delle aziende che da sempre ricoprono un ruolo fondamentale del percorso formativo nel biennio di qualifica e nei percorsi successivi; in molti casi sono un ponte per il futuro degli allievi: lo sportello al lavoro (SAL), presente nell’Ente, favorisce tirocini e contratti di apprendistato, unendo la domanda degli allievi qualificati alle offerte che arrivano dal mondo del lavoro.

E numerose sono state le aziende che hanno partecipato all’evento, segno di una collaborazione proficua, che negli anni si è mantenuta attiva e costante.

A fare strada attraverso i laboratori e gli ambienti ristrutturati, i ragazzi dei quarti anni di meccanica e di grafica, coinvolti insieme ai loro formatori nella preparazione della giornata: il pubblico composto da autorità, ma anche da amici, ex allievi, formatori e colleghi di altri Enti ha potuto assistere a lavorazioni al tornio, in officina, e a prove di aggiustaggio nel laboratorio dedicato. Nel laboratorio CNC, già inaugurato nell’anno formativo 20-21, i ragazzi hanno realizzato pedine di scacchi da regalare ai presenti, lavorando su tornio DOOSAN con mandrini motorizzati con controlli Siemens; altre lavorazioni sono state effettuate al centro di lavoro DMU, utilizzando anche la cinematica e i 5 assi della macchina. Dimostrazioni di web, stampa Offset e stampa 3D sono state proposte, invece, dagli allievi di grafica, insieme ad una t-shirt stampata per l’occasione in serigrafia e confezionata nel nuovo laboratorio di packaging, studiato dal coordinatore di settore, Federico Gozzi SdB per adeguare l’offerta formativa al nuovo profilo di qualifica.

A conclusione del pomeriggio, un piccolo rinfresco organizzato dall’Ente della ristorazione Fomal, perché educare alla complessità, vuol dire anche – e soprattutto- collaborare.

Formatrice Alessandra Manfredi

 

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L’Associazione CGS e le “Direzioni” per il nuovo quadriennio

Tempo di rinnovo degli Organi direttivi per l’associazione Cinecircoli Giovanili Socioculturali, associazione promossa dagli Enti CNOS e CIOFS, riunitasi in assemblea a Roma dal 30 ottobre al 1° novembre, finalmente in presenza dopo il lungo periodo di riunioni a distanza a causa della pandemia. L’assemblea elettiva è stata anche occasione di formazione, pensata per coniugare gli adempimenti statutari con l’approfondimento di “quello che serve per capire dove andare quando ti capita di dirigere”.

Circa cinquanta i partecipanti tra dirigenti e animatori, gran parte dei quali giovani under-30, provenienti dai 44 circoli affiliati operanti in 14 regioni, insieme ai Presidenti degli Enti promotori, suor Mara Tagliaferri (CIOFS) e don Roberto dal Molin (CNOS).

Gli interventi formativi sono stati affidati a Gigi Cotichella, partendo da due parole chiave: “Dirigere” e “Accompagnare”. Dirigere significa saper valorizzare i talenti delle persone che compongono la realtà associativa, non limitandosi alla semplice distribuzione dei compiti, ma prendendo in considerazione e valorizzando anche le idee e le proposte altrui, scegliendo gli obiettivi secondo le caratteristiche SMART (Specifico, Misurabile, Arrivabile, Realizzabile e Temporizzabile). Accompagnare riguarda invece il rapporto tra l’educatore e i giovani, che non si limita solo all’ascolto, ma è un percorso che deve andare di pari passo con la valutazione dei progressi umani di ciascuno, utilizzando criteri sia quantitativi che qualitativi. Tutto ciò non è possibile se non si diventa capaci di guardarsi dentro e auto-criticarsi, chiedendosi quale sia il nostro rapporto con la destinazione ultima, con le persone che incontriamo nella quotidianità, e valutando quale sia il grado d’impegno che ciascuno può offrire all’Associazione e alla comunità.

Tanti gli stimoli di riflessione offerti ai partecipanti per imparare a lavorare insieme, fare squadra ed essere dirigenti di cuore e di significato. Far parte di un’associazione del Terzo Settore, infatti, pur rimanendo un’opera di volontariato, richiede sempre più spirito di servizio, passione e competenza che non si possono improvvisare.

Nella relazione di fine mandato, il presidente ha sottolineato e riassunto quanto l’Associazione ha realizzato nel corso del quadriennio appena trascorso, gettando le basi per il lavoro del prossimo mandato degli organi elettivi.

La formazione è stata certamente una delle priorità del mandato del Consiglio direttivo uscente, con l’obiettivo di offrire ai Soci quante più occasioni possibili di conoscenza, di approfondimento, di studio della proposta culturale, degli ambiti di attività dell’Associazione (cinema, teatro, musica, fotografia…) e della proposta formativa salesiana. Nel corso del quadriennio, sono stati realizzati tre week-end di formazione in presenza e una serie di incontri a distanza, con lo scopo di formare animatori e dirigenti consapevoli, che siano anche in grado di assumersi delle responsabilità di coordinamento a cominciare dal livello locale, per poi proseguire con il servizio in ambito territoriale e nazionale.

Tra le attività di cultura cinematografica, principale campo di azione dei CGS, assume particolare importanza il Missing Film Festival – Lo schermo perduto, che si svolge a Genova, giunto quest’anno alla trentesima edizione: un appuntamento in continua evoluzione e rinnovamento, che grazie al lavoro dei suoi curatori fa conoscere e apprezzare il marchio CGS in tutta Italia. Il Laboratorio “Percorsi Creativi”, nell’ambito del Giffoni Film Festival, divenuto ormai una proposta irrinunciabile per gli adolescenti e i giovani: i CGS sono presenti a Giffoni dal 2004, con crescente interesse e riconoscimento da parte della Direzione del Festival. Il Laboratorio Venezia Cinema, nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ha visto negli anni una crescente partecipazione non solo degli “addetti ai lavori” e dei dirigenti, ma anche dei giovani delle Associazioni locali. Da più di 40 anni, esso costituisce uno dei momenti più interessanti della formazione nazionale CGS, proprio per la concomitanza con la Mostra e per l’opportunità di parteciparvi dalla prospettiva privilegiata di accreditati. Da 24 anni, inoltre, i partecipanti al Laboratorio sono anche giurati per il Premio “Lanterna Magica”, riconosciuto dalla Mostra del Cinema fra i Premi collaterali, assegnato alla pellicola più significativa per tematiche collegate alla crescita e all’educazione.

Al Cinema si affiancano poi le altre attività legate al mondo dell’arte performativa e della comunicazione, con esperienze in campo teatrale, musicale, editoriale, senza dimenticare il mondo web e social, sempre con l’obiettivo di “stare là dove stanno i giovani” per essere educatori incisivi e credibili nel quotidiano.

Un’attenzione particolare è stata posta anche nel rapporto tra l’Associazione, il Movimento Giovanile Salesiano e la Famiglia Salesiana, e sull’importanza delle Associazioni del terzo settore in ottica pastorale e vocazionale, e non solo strumentale.

L’Assemblea si è conclusa con le elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo nazionale, che ha visto riconfermato per un secondo quadriennio il presidente Cristiano Tanas, e ha registrato l’ingresso di alcuni giovani dirigenti. Una strategia condivisa dal direttivo uscente, che ha avuto il coraggio di coinvolgere nei ruoli di governo la parte più giovane dell’Associazione, che cresce e si rinnova anche attraverso il ricambio generazionale. Ciò significa, per i dirigenti di lungo corso, saper affiancare i più giovani, accompagnarli per un tratto di cammino, fino a trovare il momento giusto per “fare staffetta”, in modo che siano davvero pronti a ricevere il testimone dell’associazione. Senza colpi di spugna improvvisi, senza cancellare il passato e la storia, uno dei punti di forza dei CGS è la collaborazione e l’integrazione tra persone diverse, generazioni diverse, esperienze di vita diverse.

Il fatto che in occasione dell’assemblea elettiva fosse presente – non a caso – un buon numero di candidati “under 35”, cresciuti all’interno delle Associazioni locali, che nel corso del quadriennio hanno partecipato a diverse attività a carattere nazionale, significa che un obiettivo è stato raggiunto: il coraggio di mettersi in gioco e di assumersi una responsabilità non si improvvisa, ma è indice di una maturità acquisita nel tempo, con l’esempio e con l’esperienza dei dirigenti “storici”.

Specialmente nell’ultimo quadriennio, infatti, gli appuntamenti associativi sono stati “intergenerazionali”, sperimentando la bellezza del confronto tra persone di età diverse, esperienze diverse, sensibilità diverse. Tutti hanno saputo mettersi in gioco, anche lasciando da parte un po’ delle proprie certezze, per imparare qualcosa di nuovo e mettersi a servizio dell’Associazione con rinnovato entusiasmo.

 

Italia – Riunione della Commissione Regionale per la Formazione della Regione Mediterranea

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Nei giorni dal 23 al 27 ottobre scorsi si è tenuto a Torino-Valdocco l’incontro della Commissione Regionale per la Formazione (CRF) della Regione Mediterranea. A questo incontro, convocato dal Settore per la Formazione della Congregazione, hanno partecipato il Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, collegato da Israele; don Francisco Santos Montero, del medesimo Dicastero, e don Juan José Bartolomé, Coordinatore Regionale per la Formazione; e i membri della CRF.

Il lavoro intenso della Commissione è stato suddiviso in due momenti: il primo è stato dedicato all’analisi e alla riflessione, a cura del Settore Formazione, sulla situazione della formazione nella Regione; la seconda parte, invece, ha visto la Commissione impegnata nell’aggiornamento del Regolamento della CRF e nel fare delle proposte di attuazione concreta del Progetto Regionale di Formazione 2020-2026.

Nei giorni 24-26 mattina la Commissione ha lavorato sui temi formativi comuni a tutte le Regioni. Ogni tema preso in esame, elaborato precedentemente dalle Ispettorie della Regione, ha avuto un’attenta riflessione da parte della Commissione, per giungere alla formulazione di proposte concrete. Don Coelho, aiutando tutti a rendere grazie a Dio per il dono dei giovani salesiani, ha ricordato la responsabilità che si ha nell’accompagnargli. Per questo è importante interrogarsi continuamente su cosa si può fare per migliorare.

Le comunità internazionali, ha sostenuto don Coelho, non sono solo una necessità del tempo, ma soprattutto un “luogo teologico” salesiano: la Congregazione è una famiglia e di conseguenza l’internazionalità e l’interculturalità sono una ricchezza che fa parte dell’identità più profonda.

Nell’ultimo giorno, oltre all’aggiornamento del Regolamento della CRF, si è riflettuto a lungo sulle scelte concrete da vivere insieme come Regione, come servizio di accompagnamento alle comunità e ai singoli salesiani, per il rafforzamento dell’identità salesiana consacrata. Le quattro aree tematiche del Progetto – Identità salesiana consacrata nella missione condivisa; Formazione congiunta nella missione condivisa; Formazione in missione; e Formati per formare – l’accompagnamento – hanno permesso di scegliere diverse strategie e interventi concreti da realizzare come Regione.

Molto belli sono stati i momenti di preghiera e di fraternità vissuti congiuntamente, per tutti coloro che erano presenti, sui luoghi di Don Bosco. Toccante e suggestivo è stato il pellegrinaggio al Santuario di Sant’Ignazio di Loyola a Lanzo Torinese, dove per tre decenni Don Bosco visse i suoi esercizi spirituali annuali. È stato per tutti un momento d’intensità spirituale e di entusiasmo carismatico, pensando al vissuto di Don Bosco. La Commissione ha concluso i suoi lavori celebrando l’Eucarestia nella Chiesa di San Francesco di Sales.

Don Tomë Mihaj, SDB

Segretario della CRF – Mediterranea

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