Spagna – Una Pastorale Giovanile Salesiana per un’Europa dai mille colori

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 5 al 9 febbraio si è svolto a Madrid l’Incontro dei Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile delle due Regioni europee (Mediterranea ed Europa Centro e Nord), convocato da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile.

Durante il raduno sono stati offerti numerosi argomenti per la riflessione. In primo luogo, la presentazione e lo studio del testo rinnovato su “L’Oratorio-Centro Giovanile” del Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, pubblicato in diverse lingue. I Delegati hanno condiviso la novità e la rilevanza della riflessione per le rispettive Ispettorie. È stato ricordato che l’Oratorio dà un particolare colore carismatico alla casa salesiana e che è organicamente integrato nella pastorale di ogni casa; ci si è confrontato sulla sostenibilità economica del settore e sui vari modelli operativi in Europa. È stata condivisa, inoltre, l’importanza della presenza dei salesiani in questo ambiente, che continua ad essere un’esperienza di evangelizzazione, prevenzione, trasformazione e maturazione vocazionale e missionaria.

In secondo luogo, la riflessione si è concentrata su un documento motivante sul “Primo Annuncio e la Pastorale Giovanile Salesiana”, scritto da don García Morcuende. Tutti i giovani dovrebbero avere l’opportunità di esplorare la fede ovunque si trovino geograficamente e anche nel proprio cammino di fede. Si è insistito sul fatto che il modo migliore per iniziare l’annuncio è da persona a persona, come amici o attraverso la propria storia. Il Consigliere Generale, da parte sua, ha affermato che “nell’evangelizzazione, la prima cosa è innamorarsi di Gesù; senza questa conversione non è possibile il primo annuncio. Dobbiamo essere più testimoni che maestri”.

In terzo luogo, si è svolto un dialogo sull’animazione vocazionale. Si è riflettuto sulla situazione e sulle strategie che si stanno adoperando e si è evidenziata la promozione della “cultura vocazionale”, con l’obiettivo di favorire la concezione della vita come vocazione. È stato sottolineato che questa responsabilità non spetta solo alla comunità religiosa, ma è un compito di tutti. Una delle sfide più significative è quella di promuovere esperienze accompagnate di comunità, che facilitino un percorso di sequela di Gesù per le vocazioni religiose specifiche, basate su un adeguato accompagnamento. “Abbiamo bisogno di comunità e di salesiani che sappiano infondere energia, passione pastorale, entusiasmo e positività” è stato sottolineato nella circostanza.

Una mattinata è stata dedicata alla presentazione del lavoro con i Coordinatori ispettoriali delle scuole e di “Don Bosco International” in Europa. Antonio Rodríguez e Sara Sechi, membri del Settore per la Pastorale Giovanile, hanno presentato idee molto motivanti per le Ispettorie europee.

Molto apprezzata sono state la visita alla casa di Atocha e l’idea di coordinare l’intera opera attorno ad un unico progetto. Particolarmente ricco è stato il momento di preghiera con i giovani del Centro Giovanile.

Le giornate di lavoro, guidate da don García Morcuende, si sono aperte sempre con la Lectio Divina offerta da don Francisco Cervantes, membro del Settore di Pastorale Giovanile, seguendo il testo evangelico (Mc 3,13-19) che guida la convocazione del Capitolo Generale 29° della Congregazione Salesiana. Inoltre, sono state presentate, confrontate e dibattute diverse buone pratiche sviluppate nelle varie Ispettorie d’Europa.

Altri temi di dialogo e riflessione hanno riguardato il Sinodo Salesiano dei Giovani, una delle iniziative per la celebrazione del bicentenario del “Sogno dei Nove Anni” di Don Bosco di quest’anno 2024; la formazione congiunta di laici salesiani; alcune informazioni fornite da Antonella Sinagoga sugli itinerari che accompagnano il testo “Una pastorale giovanile salesiana che educa all’amore”; le iniziative promosse dal Settore per la Pastorale Giovanile sulla salute mentale; e il Corso di Alta Formazione per laici in Europa.

Spagna – “Stampare sorrisi”: un progetto internazionale salesiano per i bambini di oncologia pediatrica della Navarra

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Pamplona) – Nell’ambito di un programma di mobilità Erasmus, gli allievi di arti grafiche dell’istituto salesiano di Pamplona, in Spagna, e i loro omologhi colleghi del centro “Don Bosco” di Marsiglia, in Francia, hanno lavorato ad un progetto di Apprendimento-Servizio dal grande valore sociale. Tale progetto, denominato “Printing Smiles” (Stampare sorrisi) e presentato al pubblico lo scorso venerdì 2 febbraio 2024, prevede la creazione e stampa di giochi e materiale ricreativo per i bambini accolti nel reparto di oncologia pediatrica del Complesso Ospedaliero della Navarra.

Il 22 gennaio 2024, il centro dei salesiani a Pamplona ha accolto 9 studenti e 2 insegnanti del dipartimento di grafica del centro Don Bosco di Marsiglia. Lo scambio è poi proseguito fino al 3 febbraio scorso, e ha costituito solo la prima tappa del progetto di collaborazione internazionale, in quanto verrà poi completato ad aprile, quando gli allievi coinvolti nell’iniziativa dei salesiani di Pamplona avranno l’opportunità di visitare il centro francese.

Il lavoro, nello specifico, consiste nella stampa 3D di giochi e materiale ludico per i piccoli affetti di tumore, in un’iniziativa che non mira solo ad arricchire l’esperienza accademica degli studenti, ma semmai, in primo luogo, a dare un contributo significativo al benessere dei bambini in lotta con la malattia.

Oltre al progetto di Apprendimento Collaborativo e di Servizio Comunitario, nel periodo di soggiorno in Navarra, gli studenti francesi hanno avuto modo di immergersi completamente nella cultura della regione, partecipando a diverse attività di formazione e venendo accolti e ospitati da famiglie locali.

Da parte dei giovani partecipanti al progetto c’è stato grande apprezzamento per questa proposta di collaborazione. “La nostra sfida è stata chiara sin da subito, ed era quella di creare del materiale didattico e ludico per una buona causa. Questo ci ha motivato molto e devo dire che non abbiamo perso affatto tempo. Anzi, abbiamo visto con piacere come anche dei media regionali si siano interessati alla nostra iniziativa” ha raccontato Guadalupe, una delle ragazze coinvolte.

Alla presentazione di “Printing Smiles” hanno partecipato alcuni rappresentanti del Governo della Navarra, dell’Associazione a Sostegno dei Bambini affetti da Tumore nella Navarra (ADANO, in spagnolo), e del dipartimento oncologico-pediatrico del Complesso Ospedaliero della Navarra.

In uno sforzo congiunto, l’istituto salesiano di Pamplona ha ricercato infatti la collaborazione dell’associazione ADANO per sensibilizzare gli studenti sull’importanza di questo progetto di solidarietà. E la partecipazione degli studenti al progetto, non solo favorirà lo sviluppo delle loro competenze tecniche, ma rafforzerà anche i valori dell’empatia e del servizio alla comunità.

Questo scambio non riguarda solo la condivisione delle conoscenze, ma anche la costruzione di ponti tra le culture e il contributo positivo alla società. I Salesiani di Pamplona e i partecipanti al progetto presso il Centro Don Bosco di Marsiglia stanno vivendo questo scambio internazionale con entusiasmo, come un momento che creerà un’esperienza educativa significativa per tutti i partecipanti.

Giornata di riflessione sulla formazione dei salesiani in Spagna e Portogallo

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Sabato 13 gennaio 2024 è stato il giorno scelto per realizzare la tradizionale giornata di “Formazione dei formatori” delle Ispettorie dei Figli di Don Bosco in Spagna e Portogallo. All’incontro hanno partecipato in totale 22 salesiani.

L’appuntamento raduna ogni anno i salesiani attivi nelle case di formazione e i salesiani Direttori di opere in cui sono presenti salesiani che stanno realizzando il loro tirocinio, cioè il loro tempo di apprendimento pratico della vita salesiana.

In questa occasione il raduno ha previsto una modalità mista di incontro, in presenza e online: la Casa di Orientamento Vocazionale dei Salesiani dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM) di Madrid ha ospitato l’incontro in presenza, con collegamenti digitali verso le altre presenze dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX) e “Sant’Antonio” del Portogallo (POR).

All’incontro ha partecipato anche don Guido Errico, del Settore Formazione della Congregazione.

All’inizio della giornata è stato suddiviso il tempo di lavoro tra i salesiani responsabili delle diverse fasi della formazione: pre-noviziato, tirocinio e teologato. Questo momento di riflessione ha lasciato spazio alla condivisione di esperienze da parte di tutti i partecipanti.

La mattinata si è poi conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vicario Ispettoriale dei salesiani di SSM, don Samuel Segura.

Nel pomeriggio don Errico ha presentato un documento di riflessione sul profilo del formatore salesiano: “Il formatore nella nuova Ratio”. Dopo questa presentazione e la lettura del documento, c’è stato un momento di scambio di idee e di proposta di conclusioni su di esso.

I lavori si sono conclusi con una valutazione dell’incontro stesso e con la proposta di un prossimo appuntamento da tenersi nel prossimo anno accademico.

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Spagna – I Salesiani presentano la campagna vocazionale per il 2024: “Ci chiami a vivere il tuo sogno”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – All’inizio del nuovo anno, e con la festa di Don Bosco già all’orizzonte, le presenze salesiane in Spagna presentano la loro campagna vocazionale 2024: una proposta educativo-pastorale che intende continuare a promuovere e consolidare un’autentica cultura vocazionale in tutte le case delle due Ispettorie salesiane del Paese – l’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), con sede a Madrid, e l’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), con sede a Siviglia.

Nell’ambito della campagna pastorale “Un sogno per te”, valida per l’annata 2023-2024, viene ora presentata la campagna vocazionale, all’insegna del motto “Ci chiami a vivere il tuo sogno” (Nos llamas a vivir tu sueño). L’immagine biblica del Vangelo di Luca (Lc 2, 41-52) e le parole di Papa Francesco in Christus Vivit illuminano la proposta e la chiamata a vivere il sogno che Dio ha per ciascuno di noi.

I responsabili dell’Animazione Vocazionale nelle due Ispettorie salesiane di Spagna, don José Carlos Sobejano e don Jordi Lleixà, auspicano che la campagna vocazionale “venga socializzata” e diffusa e possa raggiungere ogni angolo delle case salesiane.

Qual è il sogno di Dio per il mondo? Il video promozionale della campagna inizia con questa domanda. E in un mondo pieno di sfide si attende la risposta coraggiosa dei giovani per realizzare il sogno di Dio.

Nelle pagine social dei Salesiani in Spagna (X, Instagram, TikTok e YouTube), è possibile trovare altre risorse motivazionali sulla campagna.

La campagna dispone anche di una serie di materiali che permettono di approfondire il tema. L’obiettivo comune a tutte queste risorse è quello di fornire ai responsabili dei diversi ambienti delle opere salesiane e dei gruppi della Famiglia Salesiana degli strumenti utili per intraprendere azioni volte a consolidare una cultura vocazionale.

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Portogallo – Lanciato l’inno ufficiale del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – È stato presentato in questi giorni l’inno ufficiale del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice. Con il testo di don Simão Cruz, SDB, e la musica di António Ferreira, l’inno presenta Maria come Madre e Protettrice, che guida i percorsi della Famiglia Salesiana e di tutti i suoi figli.

Espressione musicale del legame tra tutti i partecipanti, l’inno fa riferimento al “Sogno dei Nove Anni” di Don Bosco – che dà ispirazione anche al tema dell’intero Congresso Internazionale, “Io ti darò la Maestra” – e grazie alle immagini del videoclip che lo accompagna guida gli ascoltatori e spettatori attraverso le diverse opere salesiane sparse per il Portogallo, che contano tutte sulla protezione di Maria Ausiliatrice.

Riflettendo l’essenza di questo importante momento di unione per tutta la Famiglia Salesiana, l’inno serve come fonte di motivazione e guida per tutti i partecipanti. Per questo, viene anche interpretato nelle lingue ufficiali del Congresso Internazionale, promuovendo così l’unità tra tutti i partecipanti.

La Madonna, che spesso appariva nei sogni di Don Bosco, era la stella del suo apostolato e, anche in questo inno Maria appare come sua guida e maestra. La devozione a Maria, insieme a quella a Gesù Eucaristia e al Papa, è stata una delle tre devozioni che hanno segnato la vita spirituale e apostolica di Don Bosco.

Il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice è un incontro organizzato dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), che si propone di far conoscere, approfondire e diffondere la devozione a Maria Ausiliatrice. Pensato per tutti i gruppi della Famiglia Salesiana, questo congresso si tiene solitamente ogni quattro anni ed è un momento molto importante per tutti i suoi membri. Pertanto, tutti i gruppi della Famiglia Salesiana sono chiamati a partecipare a questo importante momento di unione e devozione, che si svolgerà dal 29 agosto al 1° settembre 2024, a Fatima, in Portogallo, in quella che sarà la 9a edizione del congresso.

Quanto al “Sogno dei Nove anni”, nel 1824, Giovanni Bosco, all’epoca appunto un bambino di nove anni, fece un sogno che lo avrebbe segnato per il resto della sua vita. Nel suo primo sogno profetico, in cui gli viene mostrato il campo del suo futuro apostolato, Giovanni sente la voce misteriosa del Signore che gli dice: “Io ti darò la Maestra”. Poi apparve una Signora dall’aspetto maestoso che lo incoraggiò a lavorare per correggere il comportamento dei ragazzi di strada.

Ascolta la canzone

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Spagna – “I giovani cercano persone appassionate di Gesù Cristo”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il 26 e 27 dicembre scorsi, il Consiglio dell’Ispettoria Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM) si è riunito a Salamanca con don Fabio Attard, Delegato dal Rettor Maggiore a compiere la Visita Straordinaria all’Ispettoria, nell’ambito dell’ultima riunione del Consiglio del 2023. Nel corso dell’incontro don Attard ha presentato le prime impressioni della sua Visita e nell’intervista che segue l’Ispettore di SSM, don Fernando García, illustra i passi compiuti da agosto fino ad ora, e i punti di forza e le sfide indicate dal Visitatore.

Alla fine dell’anno don Attard vi ha dato la sua prima visione dell’Ispettoria…

Sì, la visita straordinaria è un momento importante nella vita della nostra Ispettoria e per questo l’abbiamo preparata con grande cura. Ad agosto, don Attard ha potuto partecipare alle giornate di presentazione dell’anno pastorale, che si sono svolte a Deusto, Madrid, Valladolid e Ourense e questo lo ha aiutato a cogliere la vita che si svolge in SSM.

L’impegnativo piano di lavoro, che lo ha portato a visitare la metà delle case durante questo trimestre, è stato completato dalla sua presenza in alcuni forum strategici, come le riunioni dei Presidi scolastici e dei Direttori delle case, che si sono tenute in ottobre, o ancora il Congresso dei Centri Giovanili, l’incontro dei parroci e dei direttori dei Centri giovanili che si sono svolti in novembre e, infine, la sessione natalizia del Consiglio Ispettoriale, in cui abbiamo dedicato un momento a riflettere sul cammino futuro che ci attende.

Quali punti di forza ha visto Don Attard?

Durante questi mesi ho potuto condividere varie impressioni con don Fabio, che ha visitato le nostre case in diverse parti dell’Ispettoria.

A questo punto ha presentato a tutto il Consiglio alcune idee che ha percepito in questi mesi: abbiamo un’Ispettoria con molta vitalità e con giovani animatori convinti del loro impegno salesiano; ha sottolineato che l’identità degli educatori è forte e che la sua valutazione dei laici in posizioni di responsabilità è molto elevata.

Ha indicato come punti di forza l’organizzazione, i processi, la coesione generata negli anni grazie agli incontri coordinati dai responsabili dei diversi ambienti pastorali dell’Ispettoria, le équipe pastorali nelle case…

E quali sfide ha posto sul tavolo?

Potrei citarne alcune che ha menzionato e che già conosciamo bene perché riguardano le nostre case: il basso tasso di natalità, la situazione economica o l’alta età media dei salesiani, che ci costringe ad anticipare le situazioni affinché la gestione delle case possa continuare ad andare avanti.

Ma la sfida su cui don Fabio ha posto maggiormente l’accento è quella vocazionale. Ci ha detto che i giovani cercano uomini e donne il cui primo amore sia Gesù, che siano veramente appassionati di Gesù Cristo e lo dimostrano nella loro vita.

La sfida è quella di approfondire le motivazioni per credere alla base della nostra attività, la sfida della spiritualità, dell’accompagnamento e della direzione spirituale, della preghiera che trasforma la vita e viene condivisa nelle comunità e nelle case.

A marzo tornerà per completare la sua Visita: come sarà il lavoro di questi mesi?

Il calendario è impegnativo a causa del gran numero di case dell’Ispettoria e della loro complessità, il che significa che il tempo per i tanti incontri con le persone e le équipe è quasi sempre limitato.

Ed oltre al percorso per le case, don Fabio parteciperà al nostro Capitolo Ispettoriale durante la Settimana Santa e poi a maggio alla Festa Ispettoriale, così come all’Assemblea dei Coordinatori Generali della Pastorale e con i Direttori delle Piattaforme Sociali.

Come Ispettore, sa cosa ha significato questa visita straordinaria per le varie case toccate?

Le case stanno accogliendo questa visita con entusiasmo e spirito di famiglia. Il carisma salesiano è davvero ricco di familiarità e le visite dell’ispettore o della persona incaricata dal Rettor Maggiore non sono una formalità o una verifica, sono un’espressione viva della paternità di Don Bosco, del legame con il Rettor Maggiore e del senso di appartenenza alla Famiglia Salesiana presente nelle nostre Case.

Certamente, il modo in cui la famiglia salesiana, gli educatori e i giovani accolgono una visita come questa è un indicatore del radicamento salesiano in una presenza. E la vicinanza che don Fabio manifesta genera essa stessa un clima di familiarità.

Approfittando della fine dell’anno, con la Strenna per il 2024 appena consegnata, qual è il sogno di don Fernando García come Ispettore di SSM?

Il mio sogno è che sappiamo generare ambienti fecondi in cui gli animali feroci diventino agnelli e, ancor più, in cui gli agnelli diventino pastori.

Sogno che sappiamo trovare le vie giuste per avvicinare Gesù alla vita dei giovani e che da questo incontro nascano impegni di vita vocazionale. Sogno che noi salesiani ci prendiamo cura gli uni degli altri e non smettiamo mai di vivere per gli altri e di occuparci, nella misura delle nostre possibilità, della vita delle persone con cui condividiamo la vita.

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Spagna – Portare speranza dove serve e costruire la pace: gli obiettivi missionari per il nuovo anno

Dal sito infoANS.

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È iniziato da pochi giorni un nuovo anno, che si apre con il mese di Don Bosco, la celebrazione del bicentenario del suo sogno profetico all’età di nove anni e il numero 24 a ricordare la presenza costante di Maria Ausiliatrice.

Con tutti questi stimoli, “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana con sede a Madrid, lancia un invito a tenere vivo il sogno di Don Bosco e in particolare a non smettere mai di sognare due obiettivi per il nuovo anno: portare speranza e accompagnare coloro che soffrono di più; e costruire una cultura di pace nel mondo.

Il mondo è sempre più convulso: aumentano le violenze, le guerre, il numero di bambini che non vanno a scuola, la povertà, la fame, i minori costretti a lavorare, i migranti e i rifugiati che fuggono dalle loro case, le violazioni ai diritti dei bambini, i disastri naturali, i cambiamenti climatici che hanno sempre più conseguenze sulle nostre vite e il divario sociale tra ricchi e poveri.

Nonostante tutto questo, i salesiani non si lasciano scoraggiare e continuano ad essere al fianco di chi ha più bisogno in oltre 130 Paesi del mondo. Tutte queste situazioni sono più che sufficienti per fissare due obiettivi per quest’anno da parte di “Misiones Salesianas”. Da un lato, fare in modo che i bambini e i giovani del mondo si sentano protetti e accompagnati, attraverso la speranza che i salesiani sono chiamati a trasmettere loro. Dall’altro, continuare a costruire una cultura di pace con il miglior strumento a disposizione: un’educazione di qualità, con la quale i minori possano diventare protagonisti della propria vita e padroni dei loro sogni.

Quasi due anni fa il conflitto in Ucraina ha fatto riflettere sulle difficoltà della popolazione ad affrontare l’inverno e sulla crisi economica che si stava profilando a causa dell’escalation dei prezzi. Oggi i salesiani continuano ad aiutare la popolazione ucraina, così come i rifugiati, distribuendo cibo, curando i feriti, riparando case e scuole, sostenendo gli insegnanti…

A distanza di quasi due anni, la guerra in Ucraina continua, ma nel mondo sono emersi nuovi episodi di violenza che hanno quasi fatto dimenticare i precedenti: colpi di stato in vari Paesi africani, l’uso della fame come arma di guerra in altri, la disperata situazione umanitaria causata dagli attacchi nella Striscia di Gaza…

La Siria è un grande esempio di lavoro salesiano nel mondo in questi tempi difficili. A marzo, il Paese avrà completato 13 anni dall’inizio di una guerra che non è ancora terminata. E a febbraio ricorrerà anche il primo, triste anniversario del terremoto nel sud della Turchia che ha colpito duramente Aleppo.

I giovani pensano solo a lasciare il Paese a causa della mancanza di opportunità e del servizio militare obbligatorio che li condanna a combattere, mentre la disoccupazione, l’inflazione e la difficoltà di trovare beni di prima necessità hanno moltiplicato la povertà. Nonostante tanti bisogni e tanto dolore, le presenze salesiane in Siria (Aleppo, Damasco e Kafroun) sono note da molti anni come “oasi di pace”, dove regnano gioia e familiarità e tutto è condiviso.

Per questo si può affermare senza tema di smentita che anche per il nuovo anno tutte le opere salesiane continueranno ad accogliere i bisognosi, a educare e a evangelizzare.

È un’ulteriore dimostrazione che la pedagogia salesiana, attraverso il Sistema Preventivo di Don Bosco, funziona e dà risultati, perché le opere salesiane sono case che accolgono, scuole che educano, cortili in cui crescere e chiese che evangelizzano. Decine di migliaia di giovani che ogni anno passano per una delle quasi 6.500 opere della Famiglia Salesiana in più di 130 Paesi del mondo testimoniano la loro formazione accademica e umana.

Per questo motivo, anche quest’anno salesiani, membri della Famiglia Salesiana e collaboratori laici continueranno a curare e proteggere i minori in situazioni di strada o vittime di prostituzione, a combattere il traffico e il lavoro minorile, ad accogliere i minori orfani, ad offrire aiuto e protezione ai bambini separati dai conflitti armati, ai minori che scontano pene nelle carceri degli adulti, ad accompagnare le popolazioni migranti e rifugiate, alle vittime della guerra…

Un lavoro, però, che non si realizza da solo. “I missionari salesiani sono i nostri occhi, ma la provvidenza che rende possibile il miracolo di poter assistere, curare ed educare chi ne ha più bisogno è la generosità di migliaia di persone che ci accompagnano ogni giorno – affermano da Madrid –. Da parte di ‘Misiones Salesianas’ vi ringraziamo per il vostro impegno a continuare al nostro fianco per mantenere durante tutto l’anno la sfida di continuare ad aiutare chi ha avuto di meno”.

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Iniziate le celebrazioni per il 125° anniversario dei salesiani a Salamanca

(ANS – Salamanca) – Nel giorno solenne dell’Immacolata Concezione, un giorno significativo per tutta la Famiglia Salesiana, sono iniziate le celebrazioni per il 125° anniversario della presenza dei salesiani a Salamanca. Don Fabio Attard, Visitatore Straordinario, a nome del Rettor Maggiore, all’Ispettoria di “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), ha presieduto all’una del pomeriggio un’Eucaristia nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice.

Era un freddo 30 dicembre 1898 quando il sacerdote salesiano Vincenzo Schiralli e il suo confratello coadiutore Giovanni Bertola arrivarono a Salamanca per occuparsi del “Protettorato dei giovani industriali”, su iniziativa e perseveranza di Francisco de la Concha Alcalde, Presidente delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli, con la diocesi di Salamanca allora retta dal Vescovo agostiniano Mons. Tomás Cámara y Castro. Poco dopo, iniziò a funzionare la prima scuola salesiana della città, situata nei locali dell’Università Pontificia: “San Benito”. Le due attuali presenze salesiane a Salamanca, intitolate e Maria Ausiliatrice e a San Giuseppe, nel quartiere di Pizarrales, sono l’eredità di quel periodo.

Quanto alla celebrazione di venerdì 8 dicembre 2023, sono stati centinaia i fedeli e i parrocchiani che hanno riempito la parrocchia santuario per accogliere l’inizio delle celebrazioni del 125° anniversario. “Abbiamo una parrocchia che conta un numero molto alto di parrocchiani, soprattutto grazie al culto e alla devozione a Maria Ausiliatrice, come si può vedere nella processione di maggio”, ha affermato con gratitudine, in apertura della Messa, don Ángel Astorgano, Direttore dell’opera “Maria Ausiliatrice” di Salamanca.

L’apertura delle celebrazioni ha coinciso con la Visita Straordinaria di don Fabio Attard il quale, da parte sua, con riferimento all’anniversario, ha dichiarato: “È un’occasione per celebrare quanto abbiamo vissuto e, soprattutto, per rafforzare la testimonianza di una comunità molto integrata nel tessuto sociale e culturale della città”.

Perché una comunità sia saldamente inserita nella città per oltre un secolo di vita, ci vuole la “vicinanza”, ha osservato ancora. Vicinanza, sia della comunità ai parrocchiani, sia della “gente” ai religiosi. “Questo è qualcosa di molto positivo e, senza dubbio, una bella prospettiva e un’opportunità soprattutto per i giovani che saranno i cittadini di domani”, ha aggiunto.

Le celebrazioni continueranno fino a febbraio. Sabato prossimo, 16 dicembre, sarà don Miguel Ángel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, a recarsi a Salamanca per offrire una conferenza dal titolo “La Famiglia Salesiana e la Pastorale Giovanile”.

Per chiudere l’anno solare, sabato 30 dicembre, invece, a presiedere l’Eucaristia ci sarà Mons. Julio Parrilla, Vescovo emerito di Riobamba, in Ecuador, che attualmente risiede a Salamanca.

A gennaio, in vista della festa di Don Bosco, sabato 20, si terrà l’incontro formativo “Educazione: tempo di patto e di innovazione”. Il 31 gennaio, giorno esatto della festa del Santo dei Giovani, Mons. José Luis Retana, Vescovo della diocesi di Salamanca, presiederà la Messa solenne per la Famiglia Salesiana nella Cattedrale Vecchia della città. Gli eventi si concluderanno con la tradizionale gara di solidarietà “Cross Don Bosco”, organizzata dall’Istituto salesiano “San José” di Pizarrales, domenica 4 febbraio 2024.

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Portogallo – Rilanciata la app “Anima”, uno spazio per crescere nella fede

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – A due anni dal lancio dell’app “Anima”, i Salesiani dell’Ispettoria salesiana “Sant’Antonio” di Portogallo e Capo Verde (POR) hanno presentato una piattaforma completamente rinnovata, più accattivante e con maggiori potenzialità. Con un’interfaccia più intuitiva, la nuova versione dell’app presenta ora nuove funzionalità, compresa la possibilità di condividere i contenuti sulle reti sociali.

La app è pensata come uno spazio di evangelizzazione, che mira ad avvicinare le persone a Gesù Cristo e alla vita che Egli offre. Per questo, “Anima” mette a disposizione quotidianamente diverse risorse che possono servire da supporto e riflessione per tutti, ma soprattutto per i giovani, principale target dell’applicazione.

Destinata ad essere una risposta tempestiva alle esigenze spirituali dei giovani e un buon compagno per la vita di tutti i giorni, l’app offre commenti cristiani sull’attualità, riflessioni su temi biblici, preghiere, commenti alla liturgia quotidiana e tanti altri materiali.

Con questa app, dunque, è possibile fare di ogni momento un luogo privilegiato per incontrare Dio. Sono già molti i collaboratori che hanno accettato la sfida di condividere la loro fede, tra cui salesiani, laici e membri di altre congregazioni religiose e lo fanno, tutti, con un senso di missione, che è quella di essere al servizio dei giovani.

Il nome “ANIMA” deriva dal motto sacerdotale di San Giovanni Bosco, fondatore della congregazione salesiana, “Da mihi animas, coetera tolle” (Gen 14, 21), che indica la passione del Santo dei Giovani per la salvezza delle anime; e, al tempo stesso, fa riferimento al verbo “animare”, dare vita, dare incoraggiamento. Questa applicazione mira quindi ad animare la vita spirituale dei cristiani e a servire come supporto per l’evangelizzazione.

Don Bosco, d’altronde, vedeva nella comunicazione sociale un mezzo indispensabile per l’Annuncio del Vangelo. Fin dall’inizio della sua attività, si dedicò a curare e promuovere piccole pubblicazioni nel campo dell’evangelizzazione, dell’insegnamento religioso e dell’educazione in generale. In linea con l’operato di Don Bosco, oggi i salesiani in Portogallo continuano a dedicarsi con passione al settore della comunicazione sociale, attraverso una casa editrice presente sul mercato portoghese dal 1947, tre librerie – a Porto, Lisbona ed Évora – una stazione radio, varie pubblicazioni – in particolare il Bollettino Salesiano – e ora anche una rinnovata app.

La nuova versione di “Anima” è disponibile per il download sia su Google Play Store, per i sistemi Android, sia su App Store, per i sistemi Apple.

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Spagna – Giornata mondiale dell’infanzia: “Dai sogni alla realtà”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – In occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, che si celebra ogni anno il 20 novembre, le entità e le presenze salesiane in Spagna danno testimonianza del loro costante impegno per migliorare le condizioni dei più piccoli. Una missione sostenuta nel tempo, che si concretizza attraverso il lavoro di migliaia di educatori che si impegnano quotidianamente nella difesa dei diritti dei bambini e dei ragazzi nei diversi ambienti salesiani.

Per questa giornata il Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane, attraverso le organizzazioni che ne fanno parte, ripropone la campagna di sensibilizzazione e informazione sulla violazione dei diritti dei minori, con particolare attenzione alla realtà dei bambini migranti “Dai sogni alla realtà”.

Per realizzare questa campagna, sono state analizzate le situazioni quotidiane che violano i diritti dei bambini e degli adolescenti usciti dai programmi di assistenza specifica, raccolte dall’Osservatorio sulle Migrazioni del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane, attraverso il programma “Lascia che ti racconti”. Nel 2022, le piattaforme sociali salesiane hanno fornito sostegno a 9.336 bambini e adolescenti attraverso 158 progetti, e grazie all’intervento di 758 professionisti e 313 volontari.

Questa analisi ha identificato le principali violazioni dei diritti dei bambini, come, ad esempio, la mancanza di protezione, di legami e di ambienti sicuri, la limitata libertà di espressione, la mancanza di un alloggio dignitoso e di accesso a cibo sano. Tutte violazioni più frequenti e più gravi nel caso di minori migranti.

Un’altra iniziativa del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane è la II Giornata della Partecipazione Online, organizzata dall’équipe dei Sistemi di Protezione dell’Infanzia (SdPI) per lunedì 20 novembre alle 17:00 (UTC+2). Si tratta di uno spazio di partecipazione per i bambini del Programma di Innovazione per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione nell’Infanzia. L’obiettivo è quello di consentire loro di lavorare su questioni relative al buon trattamento e di rivendicare i propri diritti. L’incontro online coinvolgerà i bambini della scuola primaria e si svolgerà attraverso la piattaforma “Gather Town”, dove i partecipanti dovranno crearsi un avatar e attraversare l’ambiente virtuale passando per diverse stanze e spazi di lavoro, interagendo e condividendo opinioni con altri bambini.

Venerdì 10 novembre, invece, più di 300 persone hanno riflettuto sui diritti dell’infanzia al “CaixaForum” di Valencia, con il coinvolgimento della fondazione salesiana “Ángel Tomás” (FISAT). Nella circostanza, diversi responsabili degli interventi educativi, della pubblica amministrazione e degli enti del terzo settore hanno parlato dell’importanza di affrontare le sfide dei bambini, in particolare di quelli accolti nei sistemi di protezione, perché rispondere alle loro esigenze è il modo più efficace per garantire i loro diritti.

Tra le altre iniziative salesiane, i beneficiari dei programmi per bambini della Fondazione “JuanSoñador” di La Coruña creeranno una campagna di sensibilizzazione sul tema, un motto e una protesta simbolica, che assumerà la forma di un murale.

Nell’ambito del progetto “Crescere e sognare” della Piattaforma Sociale “JuanSoñador” di Oviedo sono state proposte tre azioni: la partecipazione al concorso di disegno sui diritti dei bambini che si svolge in città in questo mese, la creazione, il 20 novembre, di segnalibri con motivi legati ai diritti dei bambini, e un grande evento del gioco “Passaparola” su questo tema.

Da parte sua, la Federazione Pinardi, che raccoglie le Piattaforme Sociali Salesiane di Madrid, sta lavorando su due linee: la formazione degli educatori, attraverso la condivisione degli elementi che aiutano a creare ambienti sicuri, nel quadro del Sistema di Protezione dell’Infanzia e delle diverse leggi in materia; e alcune iniziative per dare voce ai ragazzi e alle ragazze dai 6 ai 18 anni, incoraggiando la loro partecipazione alle attività di proposta e creando spazi dedicati alla condivisione delle loro opinioni e punti di vista.

Ancora, la Confederazione dei Centri Giovanili Don Bosco insiste sulla necessità di un tempo libero ed educativo come strumento di ricostruzione sociale, e nel corso del 2022, ha incentrato i suoi progetti sull’attenzione al tema della salute mentale. Per questo motivo, l’ultimo Forum di partecipazione infantile e giovanile, a novembre, ha ruotato attorno a questo tema e questa settimana la Confederazione lancia sulle reti sociali alcune testimonianze raccolte durante quella giornata, con diversi giovani che raccontano ciò che hanno imparato nel forum attorno allo slogan “Dai un like alla salute mentale”.

Infine, anche le scuole salesiane stanno svolgendo in questi giorni diverse attività inerenti i diritti dei bambini e degli adolescenti: dalla lettura della dichiarazione dei loro diritti alle attività ricreative, sportive, di danze o teatro, moltissimi sono i programmi sviluppati nei centri educativi salesiani per sensibilizzare giovani e meno giovani su questi temi.

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