GSFS2025: la conclusione della XLIII edizione

(ANS – Torino) – Domenica 19 gennaio 2025 si sono concluse le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, un evento che ha riunito membri della famiglia carismatica originata da Don Bosco provenienti da tutto il mondo, raccolti in un clima di condivisione e profonda riflessione. La celebrazione eucaristica finale, presieduta dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, ha rappresentato il momento culminante dell’incontro e ha attirato molte persone, sia radunate in presenza, sia collegate online.

Durante la celebrazione, don Martoglio ha trasmesso tre messaggi significativi. Ha sottolineato la presenza materna di Maria Ausiliatrice, che si avvicina ai suoi figli e intercede per loro. Inoltre, ha evidenziato come l’intervento di Maria presso Gesù susciti sempre un dinamismo che alimenta la fede, l’obbedienza e la vitalità della speranza. I partecipanti sono stati invitati a riconoscere che questi giorni sono stati benedetti dalla testimonianza di una grande famiglia, in cui ognuno diventa speranza per l’altro.

Un altro momento fondamentale che ha seguito la Messa è stato quello della condivisione in gruppo, durante il quale i membri della Famiglia Salesiana si sono riuniti per riflettere e dialogare. Ogni gruppo ha avuto l’opportunità di confrontarsi sugli stimoli e i contenuti espressi durante le Giornate, ponendo particolare attenzione agli aspetti della Strenna considerati più rilevanti per la comunità salesiana. Questi scambi hanno arricchito l’esperienza complessiva, permettendo a ciascun partecipante di sentirsi parte attiva di un progetto comune.

La sessione conclusiva è stato il momento finale che ha messo in evidenza la grazia di aver vissuto momenti autenticamente salesiani. Attraverso video e testimonianze, i partecipanti hanno potuto vedere come queste giornate siano state vissute nei vari continenti, evidenziando le ricadute a livello della Famiglia Salesiana nel corso del 2024, in relazione alla Strenna del Sogno dei 9 anni.

La sessione finale è terminata con un messaggio di gratitudine da parte dell’equipe organizzativa, che ha descritto i simboli contenuti nel kit del pellegrino, sottolineando l’importanza di questi segni nel cammino di fede.

In questo contesto di dialogo e spiritualità, le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana hanno rappresentato un’importante occasione per rafforzare i legami tra i partecipanti e rinnovare l’impegno verso i valori salesiani, rendendo ogni membro presente consapevole del proprio ruolo all’interno di una comunità globale e solidale. Con il cuore pieno di speranza, i membri della Famiglia Salesiana sono tornati alle loro realtà quotidiane, portando con sé l’ispirazione e l’energia di questi giorni indimenticabili.

Il programma dettagliato delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2025

(ANS – Roma) – Sono circa 350 le persone che, provenienti da tutto il mondo e appartenenti a decine dei 32 gruppi della Famiglia Salesiana, si apprestano a vivere in quel di Valdocco l’esperienza delle XLIII Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS2025). Quest’edizione, da vivere nel clima del Giubileo e nel ricordo e nello slancio del 150° anniversario della Prima Spedizione Missionaria Salesiana, servirà a coltivare la vita, la missione e la comunione condivise tra i vari gruppi, alla luce del messaggio della Strenna per il 2025: “Ancorati alla speranza, pellegrini con i giovani”.

Ecco di seguito il programma dettagliato delle GSFS:

Giovedì 16 gennaio: “Pellegrini in Valdocco”

– 9:00: Accoglienza;
– 15:00: Sessione inaugurale GSFS 2025 (visibile su YouTube);
Presentazione delle giornate e preghiera;
Video e commento della Strenna con don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore;
– 18:30: Celebrazione dell’Eucaristia in Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta da don Martoglio (visibile su YouTube);
– 21:00: Momento di preghiera nella Basilica di Maria Ausiliatrice, dal titolo “Maria gioiosa e pellegrina” e a seguire Buonanotte (sessione visibile su YouTube);

Venerdì 17 gennaio: “Ancorati alla Speranza”

– 08:30: Preghiera comunitaria e proiezione del video “Pellegrini in cammino” (sessione visibile su YouTube);
– 09:00: Approfondimento della Strenna: “Ancorati nella speranza che non delude”, relazione di Cristiana Freni, dell’Università Pontificia Salesiana (sessione visibile su YouTube);
– 11:30: Incontro per gruppi linguistici;
– 13:00: Pausa pranzo;
– 14:15: Visite libere ad alcuni luoghi salesiani;
– 15:30: Pellegrinaggio verso il Duomo di Torino, con partenza dalla Basilica di Maria Ausiliatrice;
– 17:10: Accoglienza al Duomo;
– 17:30: Celebrazione dell’Eucaristia nel Duomo, presieduta da Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino e Susa;
– 18:30: Presentazione del beato Pier Giorgio Frassati;
– 19:30: Rientro a Valdocco e cena;
– 21:00: Momento di preghiera con musica, meditazione e silenzio in Basilica di Maria Ausiliatrice: “In-canto per Gesù”, e a seguire “Buonanotte”;

Sabato 18 gennaio: “Pellegrini con i giovani”

– 08:30: Preghiera personale
– 09:00: Celebrazione dell’Eucaristia in Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta dal Card. Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat (visibile su YouTube);
– 10:00: Foto ufficiale delle GSFS 2025;
– 10:25: In ascolto dei giovani: tavola rotonda con i giovani partecipanti al Sinodo Salesiano dei Giovani (visibile su YouTube);
– 11:45: Dialogo con i giovani della tavola rotonda;
– 13:00: Pausa pranzo;
– 14:15: Visite libere ad alcuni luoghi salesiani;
– 15:30: “Spedizioni missionarie di ieri-apostoli di missione oggi”: incontro con il Card. Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat (sessione visibile su YouTube);
– 16:30: Laboratori sulla missione in alcuni Paesi sognati da Don Bosco e testimonianze dalla Patagonia, l’Uruguay, il Giappone (Miyazaki), l’Ecuador (sulla futura Santa Maria Troncatti), il Brasile, il Nord-Est dell’Africa, e sul Progetto Africa e sulla Comunità della Missione di Don Bosco;
– 19:30: Cena;
– 21:00: Serata fraterna

Domenica 19 gennaio: “Il pellegrinaggio prosegue: camminiamo insieme con i giovani”

– 09:00: Preghiera personale;
– 09:30: Celebrazione dell’Eucaristia domenicale in Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta da don Martoglio (visibile su YouTube);
– 11:00: Incontro per gruppi di appartenenza;
– 12:00: Sessione conclusiva (visibile su YouTube).

Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2025 promettono di essere un evento di grazia e comunione, nel quale si esprimerà il senso profondo di appartenenza a una grande famiglia spirituale.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale della Famiglia Salesiana all’indirizzo www.famigliasalesiana.org.

Ispettoria Lombardo Emiliana, formazione per giovani salesiani e FMA: Fermarsi per formarsi

Fermarsi per formarsi: con queste parole l’Ispettore, anche a nome dell’Ispettrice e dei Vicari ispettoriali, introduce la formazione rivolta ai giovani SDB e FMA delle Ispettorie ILE e ILO. Non è uno slogan, ma l’espressione di un preciso proposito: ritagliare in una quotidianità esigente e talvolta fagocitante un tempo prezioso destinato a lasciarsi potentemente rafforzare dallo Spirito nell’interiorità (cfr. Ef 3,16). 

Tema centrale è la nuova evangelizzazione: accompagnati dal sapiente testo L’anima di ogni apostolato di Dom Jean Baptiste Gustave Chautard, i formandi intuiscono che l’annuncio del Vangelo “non si riduce all’esposizione delle verità da credere, delle virtù da praticare e dei sacramenti da ricevere”, ma “impegna tutta la persona”; infatti, “ogni conversazione, ogni scritto, ogni azione deve essere preceduta da un lavoro serio dello spirito e del cuore”. Ed è proprio in questo “lavoro serio” che i giovani SDB e FMA sono accompagnati da Luca Crivellari e Arianna Scalabrin dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE).

Il training si propone di affinare alcune competenze importanti per lo sviluppo personale, l’empowerment e l’esercizio della leadership e di aiutare a creare alcune condizioni necessarie per l’annuncio del Vangelo come la costruzione di relazioni significative, il dialogo tra reale e ideale, la concezione di sé come possibilità, il coraggio di osare e sperimentare. Le attività si susseguono a ritmo serrato e permettono ai partecipanti di lavorare su tutte le dimensioni della persona umana che entrano in gioco nell’evangelizzazione: corporea, cognitiva, spirituale ed emotiva.

A conclusione del training ciascun partecipante ha potuto raccogliere una molteplicità di stimoli per migliorare la relazione con sé, con gli altri e con Dio per un’azione evangelizzatrice più generativa. Ogni intuizione merita di essere passata al vaglio dello Spirito e non c’è occasione migliore per farlo del ritiro collocato a coronamento delle giornate formative. Come Chautard insegna, le virtù necessarie all’evangelizzazione si formano nel contatto intimo con Gesù: “per parlare di Cristo bisogna vivere di Lui” e “mettersi in stretta comunione con i suoi sentimenti”. La predicazione di suor Katia Roncalli aiuta a immergersi nelle Scritture per focalizzare quei punti fermi che permettono alla Parola di Dio, tanto fragile quanto efficace e tanto scandalosa quanto sapiente, di far breccia nel mondo di oggi e nel cuore degli uomini del nostro tempo. Una lettura illuminante della pericope lucana dedicata all’invio dei settantadue (Lc 10,1-11) rilancia nel quotidiano i partecipanti alla formazione. Certamente in loro arde più forte il desiderio di annunciare ad altri la Buona Notizia che ha cambiato loro la vita. Tornano perciò alle loro case rafforzati e grati anche per la bella esperienza di fraternità vissuta. È stato prezioso condividere questo tempo insieme, FMA e SDB; è stato ancor più bello farlo nella Casa di Carisolo dove si respira aria di Famiglia Salesiana grazie all’accoglienza di Simona e Gilberto, Salesiani Cooperatori.

Don Luigi Melesi iscritto al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano

Dal sito dell’Ispettoria Lombardo Emiliana.

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Sabato 2 novembre don Luigi Melesi, sacerdote salesiano, è stato iscritto al Famedio del Cimitero Monumentale della città di Milano, tra le tante personalità illustri che hanno dedicato la propria vita per la città.

Alla cerimonia, tenutasi nella giornata della memoria dei defunti, hanno preso parte il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani.

Tra i presenti inoltre l’ispettore don Roberto Dal Molin, il direttore dell’istituto Salesiano S. Ambrogio don Sandro Ticozzi, il vescovo salesiano don Gaetano Galbusera, numerosi confratelli salesiani ed ex allievi e a molti valsassinesi accompagnati dal sindaco di Cortenova, città natale del sacerdote.

Pubblichiamo di seguito il ricordo che la Chiesa di Milano ha pubblicato in sua memoria in occasione dell’iscrizione al Famedio.

Il sacerdote dal 1978 al 2008 impegnò gran parte delle sue energie al servizio dei detenuti del carcere di San Vittore. La sua trentennale esperienza di cappellano è contenuta anche nel suo libro, Prete da galera (edizione San Paolo).

Chi in quegli anni lo ha conosciuto molto da vicino è Luigi Pagano, l’ex direttore di San Vittore. Ne dipinge un ritratto nostalgico: «È stata una persona capace di dialogare con tutti. Un prete nel vero senso della parola. Don Luigi si muoveva da cappellano, ma sapeva prevenire quelle dinamiche che, amplificate dal nostro contesto, potevano ogni volta trasformarsi in tragedie. A San vittore ha saputo lavorare con tutti e affrontare i problemi».

Pagano è convinto che sia impossibile replicare una figura come Melesi. Ha vissuto in un momento storico che ne aveva esaltato le sue caratteristiche, ma ha saputo affrontare dinamiche e vicende che hanno scosso Milano e l’Italia, come il periodo della lotta armata e l’inchiesta Mani pulite sul fenomeno delle tangenti.

Renner Italia e CNOS FAP Castel de’ Britti: per i giovani immigrati contratto a tempo indeterminato e alloggi

Pubblichiamo il comunicato stampa di Renner Italia e i Salesiani della Lombardia ed Emilia Romagna sul progetto con il Cnos-Fap Salesiani Castel de’ Britti. 

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Contratto a tempo indeterminato e alloggi per giovani rifugiati. Il progetto di welfare abitativo voluto da Renner Italia ribalta i paradigmi dell’immigrazione. «Ha ragione il Centro studi di Confindustria: se il sistema produttivo del Paese vuole reggere, bisogna smetterla di pensare all’immigrazione come emergenza perché è un’opportunità», chiarisce Lindo Aldrovandi, amministratore delegato dell’industria di vernici di Minerbio (Bologna). «Le imprese fanno fatica ad assicurarsi operai indispensabili alla produzione. Diciamola tutta: gli italiani non ne hanno più voglia, nonostante da noi le condizioni siano molto più vantaggiose di quelle previste dal contratto nazionale della chimica – aggiunge -. D’altro canto, ci sono persone che fuggono da guerre e povertà. È gente che chiede la possibilità di lavorare. Basta fare due più due». 

Operai? Difficili da trovare. 

Il nuovo progetto di welfare abitativo avviato dal colosso bolognese delle vernici è tutt’altro che romantico. Al contrario. C’è tutto il pragmatismo di due esigenze che si incontrano. Domanda e offerta. Da una parte, le persone in cerca di una vita migliore fondata sul lavoro. Dall’altra, la manifattura che negli ultimi anni sta riscontrando sempre più difficoltà nell’assicurarsi manodopera. Sempre meno connazionali sono interessati al lavoro nei reparti produttivi. Gli ultimi dati del Centro studi di Confindustria parlano chiaro (agosto 2024): il 58,9% delle imprese italiane ha difficoltà ad assumere per lo svolgimento di mansioni manuali. Renner Italia non fa eccezione, nonostante sia all’avanguardia nelle politiche in favore dei propri 390 dipendenti, tanto da meritare l’appellativo di “olivettiana”.

Lavorare in Renner: premi e settimana corta.

Da sempre in Renner Italia sono istituite 14 mensilità al cospetto di un contratto nazionale che ne contempla 13. Ogni anno tutti i dipendenti ricevono un premio di circa 1700 euro e 700 euro di welfare. Cogliendo la difficoltà derivante dall’inflazione, la società ha deliberato maggiorazioni di 200 euro per chi va a lavorare volontariamente di sabato. Inoltre, Renner è stata tra la prime realtà in Italia a varare la settimana corta, ovviamente a parità di stipendio e monte ferie. Insomma, quella di Minerbio (Bologna) è un caso-scuola di best workplace. Eppure, l’azienda ha difficoltà ad assicurarsi operatori.

Il progetto con i Salesiani di Castel de’ Britti. 

A San Lazzaro di Savena c’è il Cnos-Fap Salesiani Castel de’ Britti, centro di formazione professionale per operatori del legno, accreditato dalla Regione Emilia Romagna. Renner Italia collabora da anni alla realizzazione del piano didattico per la parte della verniciatura dei mobili. L’Opera Salesiana di Castel de Britti è impegnata in prima linea anche ad accogliere e a formare giovani rifugiati. Attraverso due strutture, il centro di accoglienza straordinaria e il sistema accoglienza e integrazione, i salesiani a San Lazzaro ospitano più di cinquanta persone. Del resto, la congregazione salesiana si ispira a Don Bosco ed è un pilastro dell’inclusione dei migranti in Africa e in Europa. «Quando mi hanno contattato per sapere se ci fossero allievi disponibili a lavorare per Renner – racconta Carlo Caleffi, direttore dell’Opera Salesiana di Castel de’ Britti -, ho subito realizzato che era una preziosa opportunità. Siamo impegnati quotidianamente nella formazione di qualità e riusciamo a inserire molti validi elementi nel circuito del lavoro. Nel tempo ho verificato che per i nostri giovani il problema principale non è occupazionale, ma abitativo. L’affitto resta inaccessibile. Per questo, quando Renner mi ha contattato, ho suggerito di farsi carico del problema e di avviare un innovativo programma di welfare abitativo».

L’emergenza abitativa a Bologna.

Il mercato delle locazioni a Bologna vive una stagione senza precedenti. Della turisticizzazione degli affitti si sono nuovamente occupati i media una settimana fa. Bologna svetta in cima alla classifica delle città europee con il maggior incremento dei canoni in un solo anno: +20,2% rispetto al 2023 per l’affitto di una stanza. Ma non è soltanto un problema economico. Gli alloggi in affitto sono pressoché irreperibili in tutta la provincia. «Quindi abbiamo deciso di crearli noi, recuperando un vecchio immobile a Minerbio – chiarisce Lindo Aldrovandi -. Da metà novembre saranno arredati e pronti all’utilizzo». Il primo dei quali, Sulayman Waggeh, è già stato assunto a tempo indeterminato dall’azienda. 

Otto nuovi alloggi per iniziare.

Saranno otto i primi alloggi. Non si poteva fare di più. Il RUE è lo strumento urbanistico comunale – ormai superato dall’attualità – che a Minerbio dispone che, per ogni lotto produttivo, possa essere realizzata una superficie abitativa di massimo 150 metri quadrati. Locali asserviti esclusivamente all’attività. È un parametro secco: vale sia per l’artigiano che impiega due operai, sia per organizzazioni con centinaia di dipendenti. Un limite anacronistico che provvisoriamente Renner riuscirà a gestire.

Nel primo semestre del 2025 arriveranno altri due ragazzi dal centro salesiani di San Lazzaro. «Ho suggerito a Renner di farsi pagare un canone sostenibile, di carattere simbolico, perché i ragazzi devono avere chiaro che è un affitto e che si tratta di una tappa provvisoria. L’obiettivo è che presto siano in grado di stare in piedi da soli, di trovarsi una casa e di lasciare il posto alle nuove leve bisognose», racconta Carlo Caleffi

La formazione parte dai Salesiani.

Renner investirà nel Cnos-Fap per sostenerne l’attività didattica e creare un percorso specifico. Gli allievi potranno formarsi sulla sicurezza e su quello che troveranno al loro ingresso in azienda. «Il progetto è ambizioso. Con Carlo Caleffi e il suo magnifico team abbiamo stretto una sinergia per una formazione mirata già presso la struttura di Castel de’ Britti -conclude il manager di Renner Italia, Lindo Aldrovandi -. Siamo convinti che questo modello funzioni». 

Un modello in cui vincono tutti. I giovani immigrati che possono inserirsi nel tessuto comunitario e nella popolazione attiva. Il territorio che non è costretto a sobbarcarsi dei costi sociali. Le imprese che si assicurano continuità attraverso la forza lavoro.

 

Il Resto del Carlino

Ispettoria Lombardo Emiliana, professioni perpetue di SDB e FMA

Dall’ufficio stampa dell’Ispettoria Lombardo Emiliana.

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Domenica 15 settembre, nella Basilica di S.Agostino a Milano, sr Susanna Anzini, Andrea Dancelli, sr Rita Fallea, Andrea Festa, sr Daniela Tognoni e Fabio Fiscardi hanno emesso la loro professione perpetua come Salesiani di Don Bosco e Figlie di Maria Ausiliatrice. 

La concelebrazione è stata presieduta da Don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere Generale della Regione Mediterranea, che per l’occasione ha indossato una pianeta appartenuta a San Giovanni Bosco. La cerimonia è stata animata dai giovani del coro MGS

I molti familiari, confratelli, consorelle, amici e giovani provenienti dalle diverse realtà dell’Ispettoria, e non solo, hanno popolato l’assemblea e animato il cortile, dove è proseguita la festa al termine della celebrazione.

La celebrazione è stata momento conclusivo della 2 Giorni Giovani, evento di inizio anno del Movimento Giovanile Salesiano Lombardia-Emilia, al quale hanno partecipato circa 200 giovani educatori e formatori impegnati nelle case e nell’animazione della Scuola Formazione Animatori.

Felici e grati di questo dono auguriamo loro di spendere tutta la loro vita, fino all’ultimo respiro, a servizio dei giovani, sull’esempio di Don Bosco e Madre Mazzarello!

Li accompagniamo e sosteniamo con la preghiera perché possano continuare la loro missione a servizio dei giovani, specialmente quelli più poveri.

 

ILE, assemblea ispettoriale a Treviglio sul tema della diaconia della speranza

Tutti i confratelli, convocati presso la Casa di Treviglio per l’annuale assemblea ispettoriale dell’Ispettoria Lombardo Emiliana, si sono incontrati per inaugurare l’anno pastorale 2024-25, caratterizzato da una forte tensione tra il tema pastorale nazionale, “Attesi dal suo amore – Gioiosi nella speranza”, e l’evento centrale per tutta la Santa Chiesa, il Giubileo ordinario indetto da papa Francesco con la bolla “Spes non confundit” e incentrato  sul tema della speranza.

Il momento di ritiro iniziale è stato guidato da Luciano Manicardi (Comunità di Bose), che ha orientato la riflessione sul tema della diaconia della speranza, e sul quesito, eco di 1 Pt 3,15, su come suscitare speranza e come rendere ragione di questa.

La prima sottolineatura proposta da Manicardi ha messo in luce la fedeltà alla promessa. Ad ogni promessa, infatti, non solo ci si impegna affinché qualcosa avvenga o venga attuato; ma “ci si promette”, implicandosi personalmente. Per vivere su più livelli la fedeltà alla promessa, Manicardi ha specificato che sono fondamentali quattro facoltà che qualificano la vita religiosa e la connettono alla missione, infatti: “Non solo i giovani ma anche le nostre comunità religiose hanno bisogno di [quattro] facoltà che sono l’immaginazione, la creatività, il coraggio e la pazienza. Questi atteggiamenti sono risorse che i religiosi devono ricercare e mettere in atto sia nel necessario rinnovamento delle proprie comunità e congregazioni, sia nello sviluppo del lavoro formativo ed educativo con i giovani.”

Manicardi ha poi sviluppato e interrelato ciascuna delle facoltà enunciate. L’immaginazione è stata descritta come una operazione di ristrutturazione delle informazioni finalizzata a creare qualcosa di totalmente nuovo. La stessa dinamica, in fondo, potrebbe essere rilevata nella dimensione onirica che percorre tutta la vicenda di don Bosco, prima, e della Congregazione, poi; ed è interessante notare che anche i passi della Sacra Scrittura che più diffusamente sviluppano il tema della immaginazione sono il frutto maturato durante il periodo dell’Esilio babilonese.

La creatività si presenta come la facoltà interiore che segna l’avvio di un cambiamento. Essa richiede tenacia, certamente, ma anche una certa lentezza per attendere gli sviluppi del cambiamento.

A queste si aggiunge il coraggio, necessario per affrontare ogni epoca di cambio e ogni cambio d’epoca, insieme alle relative crisi di paradigma.

Infine, si deve considerare la pazienza, che si può già intravedere nella lentezza che deve caratterizzare la creatività, che si mostra come fondamentale per rigettare la tentazione del “tutto e subito” e portare a coltivare una fiducia nell’oggi come luogo della presenza e dell’attesa del Regno di Dio.

Dopo la conferenza iniziale, si è tenuta la tradizionale celebrazione eucaristica presso il Santuario cittadino della Madonna delle lacrime, che ha appena festeggiato il quinto centenario dall’avvenimento del miracolo. Durante la celebrazione, quattro giovani salesiani hanno rinnovato i loro voti. Essi sono:

– Andrea Pesci, tirocinante impegnato nella Comunità proposta nella Casa salesiana di Milano Sant’Ambrogio e prossimo ad intraprendere gli studi teologici;

– Lorenzo Mazzotti, che, concluso il postnoviziato e gli studi filosofici e pedagogici all’UPS di Roma, inizierà il suo servizio come catechista a Treviglio;

– Stefano Brambilla, che continuerà il tirocinio nei laboratori della Formazione Professionale ad Arese;

– Lorenzo Zanardi, che, concluso il postnoviziato e gli studi filosofici e pedagogici all’UPS di Roma, inizierà il suo servizio come catechista a Sesto san Giovanni.

Nel pomeriggio, l’ispettore don Roberto Dal Molin ha commentato la lettera redatta dal Rettor Maggiore a conclusione della visita canonica; e ha annunciato anche l’attuazione di alcune scelte in coerenza sia con le indicazioni date dal Rettor Maggiore, sia con quelle prese degli ultimi Capitoli ispettoriali. In particolare, si evidenzia il potenziamento delle Comunicazioni Sociali in sinergia con gli uffici di Pastorale Giovanile grazie alla presenza di Luca Benassi. L’ispettore ha anche annunciato la nomina di don Jonathan Pierret, impegnato proprio in questi giorni con alcune famiglie nella SFAF (Scuola di Formazione all’Accompagnamento delle Famiglie), ad assistente dei Salesiani Cooperatori delle due regioni; e l’impegno di don Giovanni Frigerio a sostegno e accompagnamento dell’ADMA di Arese.

don Alessandro Curotti

ILE: 2 Giorni Giovani 2024

Dal sito del MGS dell’Ispettoria Lombardo-Emiliana.

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(ANS – Napoli) – Adrenalina, gioie, paure, aspettative, preoccupazioni, speranze, domande, ansie, divertimento, condivisioni, silenzio, ascolto, preghiera: queste sono solo alcune delle emozioni e sensazioni vissute durante l’ultimo fine-settimana di giugno 2024 a Napoli, in occasione del “weekend partenti” per i ragazzi e le ragazze degli ambienti educativi salesiani che per diversi mesi si sono preparati a vivere un’esperienza estiva di servizio all’insegna del Volontariato Missionario Salesiano.

Durante il fine-settimana il gruppo si è preparato, ha studiato e pregato insieme. Guardandosi negli occhi e condividendo paure e aspettative, i giovani si sono interrogati su loro stessi, conoscendosi meglio, singolarmente e tra loro. Alcuni partecipavano per la prima volta a queste esperienze estive e avevano molte domande. Altri, alla loro seconda o terza esperienza, ne avevano ancora di più. E poi ci sono quelli che le domande le hanno tenute per il viaggio, con poche aspettative, sapendo che tutto ciò che accadrà sarà interpretato alla luce del Vangelo, attraverso gli occhi delle persone che incontreranno, con il cuore pieno di storie e le mani sporche di polvere.

Le comunità ospitanti sono pronte: quella del CairoZeitun”, in Egitto; quella di Scutari, in Albania; e quella del “Don Bosco” a Napoli, che accoglierà chi vivrà l’esperienza a Nisida. I giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) dell’Ispettoria salesiana dell’Italia Meridionale (IME) sono pronti, con il cuore aperto, a condividere il loro tempo e i loro sorrisi con chi incontreranno.

Il primo gruppo partirà per l’Egitto, per incontrare famiglie, giovani e bambini immigrati dal Sudan. Avranno l’opportunità di conoscere e giocare con i ragazzi egiziani in un cortile che li farà sentire a casa. Visiteranno nuovi posti e conosceranno culture diverse dalle loro, mettendosi in gioco tra inglese e arabo per conoscere nuove persone. Pregheranno per i Paesi vicini in guerra e per la crescita e lo sviluppo del Paese.

Il secondo gruppo partirà subito dopo il rientro del primo, il 23 luglio, per Scutari e nel villaggio vicino, per fare animazione di strada e giochi con i bambini del posto. Conosceranno un nuovo Paese e la sua cultura, visiteranno luoghi significativi della storia albanese e pregheranno con la comunità, per sentirsi parte di questo angolo di Ispettoria IME al di là del mare Adriatico.

L’ultimo gruppo partirà ad agosto per l’Istituto Penale Minorile (IPM) di Nisida, una piccola isola nel golfo di Napoli. Durante tutto l’anno, i giovani del gruppoRise Up” hanno avuto un occhio particolare per i ragazzi reclusi nelle carceri del Sud Italia. Ed ora, per un paio di settimane, questo gruppo entrerà nell’IPM per intrattenere, fare laboratori e dare speranza attraverso il gioco, ai ragazzi che vi risiedono. Avranno, così, la possibilità di condividere il loro tempo con i detenuti, proprio come faceva Don Bosco, proponendo le attività più svariate.

“Non capita tutti i giorni di vedere un gruppo di 30 giovani che sceglie di partire durante l’estate per condividere due o tre settimane in luoghi che li metteranno costantemente alla prova, offrendo al contempo un’opportunità di ricerca interiore – affermano dall’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’IME –. Sarà una ricerca di sguardi, che rivelino il Dio dell’Amore, il Dio della Vita, il Dio della Gioia”.

Comunicato
iscrizioni

 

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Ispettoria Lombardo Emiliana, ordinati tre presbiteri e un diacono a Parma

Pubblichiamo il comunicato dell’Ispettoria Lombardo Emiliana.

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Nel pomeriggio di sabato 15 giugno, alle ore 15.30 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta di Parma, il Vescovo Mons. Enrico Solmi ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica durante la quale sono stati ordinati presbiteri i salesiani don Andrea Magri, don Daniele Motta, Don Enrico Del Bel Belluz. Durante la medesima celebrazione ha ricevuto l’ordinazione diaconale il salesiano Matteo Grigoli.

Ha partecipato alla preghiera anche Mons. Eugenio Binini, vescovo emerito di Massa Carrara-Pontremoli, insieme ai molti concelebranti. I molti familiari, amici e giovani provenienti dalle diverse realtà dell’Ispettoria dove i quattro hanno svolto il loro apostolato e dove attualmente svolgono la loro attività pastorale, hanno popolato l’assemblea e animato il cortile della casa salesiana di Parma, dove è proseguita la festa al termine della celebrazione. 

Li accompagniamo e sosteniamo con la preghiera perché possano continuare la loro missione a servizio dei giovani, specialmente quelli più poveri.

 

Italia – Tre giorni con don Galli 2024

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Chiari) – Anche quest’anno l’“Auxilium don Silvio Galli”, Associazione Onlus di prima accoglienza per l’emarginazione, e i salesiani di Chiari, hanno programmato l’evento “Tre giorni con don Galli” in occasione del 12° anniversario della nascita al Cielo del Servo di Dio don Silvio Galli, SDB (1927-2012).

Venerdì 7 giugno, nella chiesa di San Bernardino, c’è stato un intenso momento di preghiera e di adorazione animato da Mons. Gaetano Fontana, Vicario Generale della Diocesi di Brescia, e grande devoto di don Galli.

Sabato 8, c’ è stato l’intervento don Pierluigi Cameroni, Postulatore delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, sul tema: “Il miracolo nei processi di canonizzazione”. Don Cameroni, parlando dell’accertamento scientifico e teologico, ha sottolineato come “i miracoli sono segni di salvezza. A volte i miracoli sono operati da Dio attraverso l’intercessione di candidati all’onore degli altari. In questi casi, tra i fini secondari vi è quello di offrire alla Chiesa la conferma divina per il riconoscimento della santità di un cristiano”.

Ha inoltre presentato alcuni casi seguiti dalla Postulazione salesiana relativi alla canonizzazione del Beato Artemide Zatti e alla Beatificazione di Camille Costa de Beauregard. È seguita la testimonianza di Fabrizia Perrachon, autrice del libro “Se il chicco di frumento. Storia vera di speranza oltre la morte prenatale” dei bambini non nati, dell’importanza di dar loro un nome e della Provvidenza che sempre ci accompagna, anche nelle prove più dolorose. La stesura del testo è stata motivata dalla grazia ricevuta per intercessione di don Silvio Galli.

L’accompagnamento musicale della serata, molto apprezzato, è stato eseguito da “Armonie in pizzico”, gruppo strumentale che comprende mandolini, mandole, mandoloncello, chitarre e violoncello.

Domenica 9, alle 17:30, sotto la tettoia interna dell’Istituto salesiano, è stata celebrata la Messa, presieduta da don Roberto Dal Molin, Superiore dell’Ispettoria Lombardo-Emiliana, che, ispirandosi alla liturgia della Parola della X Domenica del Tempo Ordinario, ha evidenziato: “Don Silvio Galli ha visto nella vicenda di tanti uomini e donne le ferite che l’assecondare il male, l’ascoltare il Maligno comportano. La sua preghiera era connotata fortemente da un voler essere unito sempre al Signore per essere tramite della Sua Grazia di bene; la sua vita di penitenza era interpretata come un totale coinvolgimento di sé per ‘mettersi in mezzo’ tra il male e l’anima pentita proprio mettendo un argine al dilagare del ‘danno’; il sacramento della Riconciliazione a cui ha dedicato tantissime energie nasceva dalla convinzione che è possibile vivere una autentica ‘riparazione’ che dona vita nuova e frena le derive di una vita disordinata. Attraverso la sua mitezza, unita a fermezza, ci ha mostrato come la morte e il dolore e lo scoraggiamento non hanno l’ultima parola; il Signore Risorto lo si può incontrare anche oggi e attraverso la mediazione sacramentale opera efficacemente in noi per la nostra salvezza”.

Ancora, ha osservato il salesiano: “È possibile prendere le distanze dal male; anche se pare che guadagni nell’immediato, anche se fa vittime, perché non ha l’ultima parola; la speranza è radicata in Cristo nostro Salvatore. Riaffermiamo oggi che non c’è gioia più grande di essere parte della stirpe di Maria, di seguire Maria, di amare Maria, di invocare Maria, di pregare la Vergine Maria. Anche in questo don Silvio ci è stato maestro. L’Eucaristia è il vertice della partecipazione alla vita divina del Figlio, che ha sacrificato la sua vita per noi; è possibile anche oggi attingere i benefici del sacrificio di Gesù che sulla croce ha rimesso i nostri peccati”.

La celebrazione è stata animata dal gruppo musicale “Amici di don Galli”, diretti dalla Maestra Maria Baglioni.

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