Don Francesco Preite all’Incontro Continentale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani d’America per raccontare la rete di Salesiani per il Sociale

Don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, ha partecipato all’Incontro Continentale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani d’America, organizzato dalla Rete America Sociale Salesiana (RASS) e dalla Rete Salesiana del Brasile (RSB) dal 9 al 13 settembre ad Aparecida, in Brasile. Salesiani per il Sociale è stata l’unica realtà italiana a partecipare: con Andrea Farina, responsabile per la Congregazione delle policy di Child Safeguarding e Renato Cursi, direttore esecutivo di Salesiani per il Sociale, don Francesco Preite ha potuto presentare la realtà associativa oltre al percorso di “Organizzare la speranza” che ha coinvolto tutta la rete associativa di SxS nella programmazione dei prossimi anni.

“Il congresso della Rete America Sociale Salesiana ad Aparecida è stata una esperienza molto intensa di confronto e di ascolto con organizzazioni salesiane che operano in circa 20 nazioni, dagli Stati Uniti fino al Cile – dice don Francesco Preite -. Da oltreoceano, insieme alla nostra rete salesiana italiana (Salesiani per il sociale) sono state invitate anche la rete sociale indiana (Youth at risk) e la rete sociale spagnola (Plataformas sociales)”.

“Le diseguaglianze sociali e la povertà presenti nel continente latino americano hanno comportato e comportano una maggiore capacità di riflessione ed un’attenta elaborazione della prassi del carisma salesiano con riferimento alla questione sociale – prosegue – . La nostra Europa su questo può e deve ascoltare maggiormente la freschezza, la semplicità e lo sviluppo del carisma salesiano nato dal contatto con i giovani per le strade e capace di riscattarli attraverso programmi sociali di sviluppo accompagnati da equipe educative e professionali che preparano i giovani alla vita adulta e del lavoro”.

Il documento redatto al termine del congresso verrà presentato al Regolatore del prossimo Capitolo Generale dei Salesiani di don Bosco, che inizierà a febbraio.

“E’ stata importante anche la presenza di Andrea Farina, responsabile per la Congregazione delle policy di Child Safeguarding, molto apprezzato e conosciuto per la ricerca sui diritti e per l’Osservatorio Salesiano Salesiano per i diritti dei minori. Le giornate ad Aparecida hanno evidenziato la necessità di una sintesi efficace tra il Sistema Preventivo e i diritti umani e per questo crediamo che il suo contributo di ricerca sarà essenziale nei prossimi anni”.

Al termine del Congresso, don Francesco ha visitato la “Ciudad Don Bosco Medellín” una delle più grandi opere salesiane alle porte di Medellin, in Colombia. Una struttura che oggi accoglie tante ragazze e ragazzi poveri, sfruttati a livello lavorativo e sessuale ma anche giovani strappati dalla guerriglia locale o provenienti da gruppi criminali della città.

“Credo che la Congregazione salesiana stia facendo un ottimo lavoro di ascolto e di connessione delle varie reti sociali salesiane presenti nel mondo. Ringrazio don Rafael Bajerano ed il settore di Pastorale Giovanile Salesiana per l’invito ed auspico che anche l’Europa salesiana sociale possa sentire il desiderio e la necessità di una maggiore connessione tra le reti per implementare lo scambio di buone prassi, il suo ruolo e l’efficacia innanzi alle istituzioni in favore dei giovani più poveri”, conclude don Francesco Preite.

 

 

Italia – Sorgenti di Speranza al Meeting MGS 2024

Dall’agenzia ANS.

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Roma, Italia – settembre 2024 – Dal 6 al 7 Settembre 2024, nell’oratorio salesiano dell’opera Don Bosco a Cinecittà, si è svolto il Meeting MGS che ha visto coinvolti più di 600 giovani provenienti da tutto il territorio MGS Italia Centrale. Sui passi della proposta pastorale “Attesi dal Suo amore, gioiosi nella Speranza”, sono state proposte le attività per tutte le fasce di età: Biennio, Triennio e Giovani adulti. Per entrare nel vivo della proposta pastorale, il Biennio e il Triennio hanno partecipato a giochi e attività ricchi di allegria e formazione. Per i giovani adulti, invece, si è svolta una tavola rotonda come occasione per confrontarsi sul tema della Speranza. Il sabato, tutti i partecipanti hanno preso parte alle “Sorgenti di Speranza”, un momento dedicato al confronto con il vissuto di vari testimoni nella loro esperienza di Speranza su alcune tematiche particolari, concludendo poi con un momento di condivisione tra case. Il Meeting MGS si è chiuso con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal nuovo Ispettore dell’ICC don Roberto Colameo, il saluto dell’Ispettrice FMA Suor Gabriella Garofoli e l’invio dei nuovi incarichi di segreteria e animazione pastorale. Seguendo l’esempio di Don Bosco, e per iniziare ad essere insieme delle vere sorgenti di Speranza, i giovani hanno deciso di devolvere la cifra destinata ai loro gadget all’oratorio Don Bosco di Alessandria D’Egitto, andando a finanziare le attività oratoriane annuali di 10 bambini.

Italia – Lupi e agnelli a Civitanova: un’opera d’arte

Dall’agenzia ANS.

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Civitanova Marche, Italia – settembre 2024 – In occasione dei duecento anni dal celebre “sogno dei nove anni” di Giovannino Bosco, la Comunità Educativa Pastorale di Civitanova Marche (con la Parrocchia San Marone e l’Oratorio San Domenico Savio) ha scelto di celebrare questo importante anniversario con la creazione di un murales, posto sopra la tettoia d’ingresso all’oratorio, che evidenzia l’importanza di quel sogno non rimasto tale, ma diventato realtà, oggi viva più che mai. L’opera d’arte è stata commissionata al progetto “Vedo a Colori – Museo di arte urbana”, con la direzione di Giulio Vesprini, che ha selezionato l’artista parmense Rise The Cat. Il murales rappresenta il carisma educativo di don Bosco e la vitalità di quel sogno incastonato come perla preziosa all’inizio della sua missione educativa e pastorale. Nel murales, tra le varie immagini, si può scorgere il percorso del sogno dei Becchi: dalla famosa scena dei lupi e degli agnelli, si passa a una visione contemporanea dell’oratorio, in cui don Bosco, circondato da giovani, esprime la felicità e l’armonia tipiche della vita nel nostro cortile oratoriano. Lateralmente appaiono la basilica di Maria Ausiliatrice di Torino-Valdocco e il santuario di San Marone di Civitanova, che si collegano idealmente alle case popolari e all’Oratorio, cuore della nostra CEP.

Ispettoria Meridionale, convegno di Pastorale Giovanile: Un nuovo inizio carico di Speranza

Dal sito dell’ispettoria Meridionale.

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Dal 30 agosto al 1 settembre 140 rappresentanti delle Comunità Educativo Pastorali dell’Ispettoria Meridionale si sono riuniti a San Giovanni Rotondo (Foggia) per il Convegno di Pastorale Giovanile.

Un’importante occasione di riflessione e condivisione che ha segnato l’inizio del nuovo anno pastorale 2024-25, ispirato alla Proposta MGS “Attesi dal suo amore. Gioiosi nella Speranza” e agli imminenti eventi del Giubileo e i 150 anni dalla prima missione salesiana SdB.

Il convegno è stato inaugurato dai saluti iniziali del delegato per la Pastorale Giovanile, don Giuseppe Russo, e dell’ispettore don Gianpaolo Roma, che hanno introdotto il primo intervento di don Andrea Lonardo, sacerdote e docente presso la Diocesi di Roma.
«La speranza o è grande o non serve»: con queste parole dirette don Lonardo ha avviato la sua introduzione teologica-catechetica al tema della speranza cristiana, esortando i partecipanti a riconoscere, coltivare e far riconoscere tanto la “speranza piccola” quanto la “speranza grande”. Ha sottolineato come la vera speranza sia quella che “tocca tutti e dura per sempre,” un invito a testimoniare ciò che è vero e buono in un mondo spesso segnato dalla sfiducia. (QUI l’intervento integrale)

Nel secondo giorno, don Enrico Ponte, salesiano di Don Bosco e maestro del noviziato al Colle don Bosco, ha affrontato un tema cruciale e attuale: “Generazione Z, speranza e vocazione”.
La sua riflessione ha messo in luce come la speranza consista nel saper vedere la presenza di Gesù nel giovane che ci sta di fronte, riconoscendo nella sua ferita la promessa di un futuro migliore.
Dove i giovani dicono di sentirsi più «freddi dentro», è il luogo dove possono incontrarsi e incontrare Dio. (QUI l’intervento integrale)

Oltre agli interventi frontali, il convegno ha offerto momenti di coinvolgimento attivo. La seconda fase dell’evento, infatti, è stata arricchita dalle testimonianze di tre Comunità Educativo-Pastorali (CEP), che hanno condiviso le loro buone pratiche nell’accompagnamento vocazionale dei giovani, nell’educazione, nella formazione dei salesiani cooperatori e nel cammino verso la vita consacrata (QUI le tre video-interviste).

L’ultima mattinata, infine, è stata dedicata alla Programmazione ispettoriale per il nuovo anno: visione, azioni e indicatori di misurazione sono stati presentati dagli incaricati di ciascun ambiente e settore d’animazione.

Nell’intervento conclusivo l’ispettore don Gianpaolo Roma, ha condiviso ai confratelli e laici la sua relazione conclusiva, invitando tutta la comunità ispettoriale a vivere un nuovo inizio con speranza e impegno, ricordando che la speranza cristiana non è un semplice auspicio, ma una certezza radicata nella fedeltà di Dio.
Infine ha evidenziato l’urgenza di rinnovare le comunità attraverso scelte coraggiose, come la risignificazione della missione e delle CCEP, chiamando tutti a costruire insieme un futuro più luminoso, aperti al cambiamento e alla crescita spirituale.

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Primo Annuncio e dialogo interreligioso, seminario in Spagna per la Regione Mediterranea

Dall’11 al 13 ottobre, a Madrid, si svolgerà il seminario sul Primo annuncio e il dialogo interreligioso rivolto agli operatori di Pastorale Giovanile della Regione Mediterranea.

Gli obiettivi del seminario sono: riflettere sulla realtà dei giovani nel contesto secolare delle nostre società complesse, plurali e multireligiose e sulla sfida dell’esperienza creativa; approfondire la necessità di ricorrere al kerygma, proponendo con coraggio la Buona Novella di Gesù Cristo; prospettive e percorsi pastorali di accompagnamento dell’esperienza di vita fin dal primo annuncio e dall’accoglienza del Vangelo.

I destinatari sono: operatori pastorali, salesiani e laici, con esperienza evangelizzatrice e responsabilità nell’animazione; coordinatori pastorali in contesti secolarizzati e multireligiosi; accompagnatori dei giovani in itinerari di crescita nella fede.

Per iscriversi, è necessario rivolgersi al delegato di Pastorale giovanile della propria ispettoria.

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Attesi dal suo amore: in cammino con la Chiesa – Pellegrini di speranza

Iniziamo con il mese di settembre un approfondimento mensile della Proposta Pastorale 2024/2025, per scoprire lo strumento del Quaderno di lavoro.

In cammino con la Chiesa – Pellegrini di speranza.

“Il giubileo è dunque un tempo speciale per riaffermare il riconoscimento e l’accoglienza della presenza – ieri, oggi e sempre – del Signore Gesù nella storia del mondo e nella nostra vita particolare. Siamo “accerchiati” da Dio. Non possiamo che arrenderci a questa sua presenza che bussa incessantemente alla porta  della nostra vita!

La caratterizzazione che Papa Francesco ha voluto dare a questo primo grande Giubileo del terzo millennio è legata alla speranza: egli invita tutti ad essere Pellegrini di Speranza. […]  La giovinezza stessa è un tempo privilegiato per la speranza: lì si maturano sogni, si coltivano desideri, ci si getta avanti con coraggio. Il senso ultimo del giubileo sta proprio qui: riscoprire che Dio è la nostra grande e unica speranza!”

Approfondimento sito MGS

Sulle ALI della speranza

Pubblichiamo il messaggio del Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio.

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IL MESSAGGIO DEL VICARIO DEL RETTOR MAGGIORE, don Stefano Martoglio

Con molta semplicità, tranquillamente e in totale continuità, rimanendo nel mio servizio di Vicario, nei prossimi mesi supplirò il Rettor Maggiore portando la Congregazione al Capitolo Generale, il 29°, nel febbraio 2025.

Cari lettori,

mi accingo a scrivere queste righe con trepidazione perché, essendo un lettore del Bollettino Salesiano fin da quando ero bambino nella mia famiglia, ora mi trovo in una pagina diversa a dover scrivere nel primo articolo, quello riservato al Rettor Maggiore.

Lo faccio volentieri, perché questo onore mi permette di rendere grazie a Dio per il nostro Don Ángel, ora Cardinale di Santa Romana Chiesa, che ha appena terminato 10 anni di prezioso servizio alla Congregazione e alla Famiglia Salesiana, dopo la sua elezione al Capitolo Generale 27° nel 2014.

A distanza di 10 anni da quel giorno, ora è pienamente al servizio del Santo Padre, per quanto Papa Francesco gli affiderà. Noi lo portiamo nel cuore e lo accompagniamo con la preghiera riconoscente, per il bene che ci ha fatto, perché il tempo non diminuisce, ma rafforza la riconoscenza. La sua storia personale è un evento storico per lui, ma anche per tutti noi.

Il suo andare via, nel senso canonico per un servizio ancora più grande alla Chiesa, è un rimanere sempre con noi e dentro di noi.

In totale continuità

E adesso come Congregazione, e per estensione come Famiglia Salesiana, come andiamo avanti? Con molta semplicità, tranquillamente e in totale continuità. Il Vicario del Rettor Maggiore secondo le Costituzioni Salesiane ha anche il compito di sostituire, o supplire al Rettor Maggiore in caso di necessità. Così sarà, fino al prossimo Capitolo Generale.

Le Costituzioni Salesiane lo dicono in modo più organico e articolato, ma il concetto fondamentale è questo. Rimanendo nel mio servizio di Vicario nei prossimi mesi supplirò il Rettor Maggiore portando la Congregazione a Capitolo Generale, il 29°, nel febbraio 2025.

Questo sì è un compito impegnativo, per cui vi chiedo subito preghiere e invocazione allo Spirito Santo per esser fedeli al Signore Gesù Cristo, con il cuore di Don Bosco.

Mi chiamo Stefano

Prima di passare alle cose importanti, due parole per presentarmi: io mi chiamo Stefano, son nato a Torino, da una famiglia tipica della nostra terra; figlio di un papà exallievo salesiano, che ha voluto mandarmi alla stessa scuola dove era passato lui ai suoi tempi, e di una mamma maestra, anche lei exallieva di una scuola cattolica. Da loro ho ricevuto la vita e la vita di fede, semplice e concreta. Così siamo cresciuti io e mia sorella, siamo solo due.

I miei genitori sono già in cielo, nelle mani di Dio, e si faranno dei grandi sorrisoni a vedere le cose che capitano al loro figlio…commenteranno sicuramente: dun Bosch tenje nà man sla testa! (Don Bosco tienigli una mano sulla testa!)

Salesianamente parlando, son stato sempre parte dell’Ispettoria salesiana del Piemonte-Valle d’Aosta, fin a quando al CG27 mi è stato chiesto di coordinare la Regione Mediterranea (tutte le realtà Salesiane intorno al Mar Mediterraneo, sui tre continenti che vi si affacciano, ma includendo anche il Portogallo ed alcune aree dell’est Europa).

Un’esperienza salesiana bellissima, che mi ha trasformato, rendendomi internazionale nel modo di vedere e sentire le cose. Il CG28 ha fatto il secondo passo, chiedendomi di diventare Vicario del Rettor Maggiore, e qui siamo! 10 anni a fianco di Don Ángel imparando in questi anni a sentire il cuore del mondo, per una Congregazione che è veramente diffusa su tutta la terra.

Il futuro prossimo

Il servizio di questi mesi prossimi, fino al febbraio 2025 è quindi di accompagnare la Congregazione al prossimo Capitolo Generale, che si celebrerà a Torino-Valdocco dal prossimo 16 febbraio 2025.

Cari amici, il Capitolo Generale è il momento più alto ed importante della vita della Congregazione, in cui si raduno i rappresentanti di tutte le Ispettorie della Congregazione (stiamo parlando di più di 250 confratelli) essenzialmente per tre cose: conoscersi, pregare e riflettere per “pensare il presente ed il futuro della congregazione” ed eleggere il prossimo Rettor Maggiore e tutto il suo Consiglio.

Un momento quindi molto importante che il nostro Don Ángel ha indirizzato nella riflessione sul tema “Appassionati di Gesù Cristo e dedicati ai giovani”.

Questo tema che il Rettor Maggiore ha scelto per la Congregazione si articolerà in tre aspetti diversi e complementari: la centralità di Cristo nella nostra vita personale, la consacrazione religiosa; la dimensione della nostra vocazione comunitaria, nella fraternità e nella corresponsabilità laicale a cui è affidata la missione; gli aspetti istituzionali della nostra congregazione, la verifica dell’animazione e del governo nell’accompagnare la Congregazione. Tre aspetti per un unico tema generativo.

La nostra Congregazione ha molto bisogno di vivere questo Capitolo Generale, che viene dopo tante vicende che tutti ci hanno toccato. Pensate che lo scorso Capitolo Generale è stato celebrato a ridosso della Pandemia, e proprio dal Covid è stato anticipatamente chiuso.

Costruire la Speranza

Celebrare un Capitolo Generale è celebrare la Speranza, costruire la Speranza tramite le decisioni istituzionali e personali che consentono di proseguire il “sogno” di Don Bosco, di dargli presente e futuro.

Ogni persona è chiamata ad esser un sogno, nel cuore di Dio, un sogno realizzato.

Nella tradizione salesiana, c’è quella bella frase che Don Bosco disse a Don Rua, richiamato a Valdocco per prendere concretamente il posto di Don Bosco: “Hai fatto Don Bosco a Mirabello. Adesso lo farai qui, all’Oratorio”.

Questo è ciò che veramente conta: “Essere Don Bosco oggi” ed è il dono più grande che possiamo fare a questo mondo.

Italia Centrale, insediamento del nuovo ispettore e assemblea ispettoriale

Il 30 agosto si è aperta, con la Celebrazione Eucaristica, l’Assemblea Ispettoriale dei Salesiani dell’Italia Centrale, appuntamento tradizionale di tutte le Comunità Educativo Pastorali della Circoscrizione Salesiana Sacro Cuore, con la quale alla fine di agosto si dà l’avvio all’anno educativo pastorale, che non poteva che essere centrato sul tema giubilare “La Speranza non delude”.

Presieduta da don Juan Carlos Perez Godoy, Consigliere Regionale per la Regione Mediterranea, l’Eucarestia ha visto la professione di fede di don Roberto Colameo, all’inizio del suo servizio come Superiore della Circoscrizione. «Mantieni la tua vivacità, mantieni la comunione profonda con il Rettor Maggiore e con il Papa, costruisci la fraternità della comunità ispettoriale», ha ripetuto don Juan Carlos durante l’omelia, descrivendo il compito dell’ispettore e rassicurandolo – al tempo stesso – di non aver visto nessun vassoio pronto a ricevere la sua testa, a differenza di quella di Giovanni Battista, richiesta dalla figlia di Erodiade, nel brano odierno del Vangelo. Ma ben più in profondità – ricordava ancora il Regionale – c’è una promessa, che conclude il testo del profeta Geremia e ne caratterizza l’esistenza: «io sono con te per salvarti!», una rassicurazione forte anche per il nuovo ispettore.

Numerosissima la presenza di confratelli accorsi da tutte le regioni della Circoscrizione, insieme ai laici, responsabili dei Consigli delle CEP, giovani del Movimento Giovanile Salesiano, salesiani cooperatori, ex-allievi e membri della Famiglia Salesiana. Fraterna e numerosa anche la partecipazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice di entrambe le ispettorie che insistono sul territorio dell’ICC, con la vicinanza di suor Elide Degiovanni, ispettrice della ILS e di suor Gabriella Garofoli, ispettrice della IRO, che insieme ai salesiani progettano e sognano a vari livelli l’animazione, l’educazione e la pastorale giovanile per i giovani questo ampio territorio. Alla celebrazione hanno anche assistito mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma, settore est e mons. Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari.

Vissuto con grande partecipazione, infine, il momento dei ringraziamenti. Don Stefano Aspettati, al termine del suo mandato, ha ringraziato «per questi sei anni di cammino, di grande crescita per me, per la mia fede, per la mia capacità di ascolto», augurando al suo successore di fare esperienza forte di ascolto e di paternità. Don Roberto, a sua volta, ha condiviso con l’assemblea la sua emozione e il suo desiderio di mettersi totalmente a servizio dei confratelli e di tutta la grande comunità ispettoriale dell’ICC.

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Mostra del Cinema di Venezia: la Giuria CGS sbarca in Laguna

La Giuria CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali, associazione nazionale di cultura cinematografica) è presente all’ottantunesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia (dal 28 agosto al 7 settembre) con 26 partecipanti, per la maggior parte giovani dai 18 anni in su, provenienti dai Circoli locali di Alassio, Genova, Padova, Ancona, Cagliari, Taranto e Sesto San Giovanni, che saranno protagonisti di un laboratorio di critica cinematografica, coordinato dal Consiglio direttivo nazionale con il supporto del CGS Marche.

Il Laboratorio Venezia Cinema da più di quarant’anni costituisce uno dei momenti più interessanti della formazione nazionale CGS, proprio per la concomitanza con il Festival del Cinema più prestigioso e “antico” del mondo e l’opportunità di parteciparvi dalla prospettiva privilegiata di accreditati. Da 27 anni, inoltre, al lavoro di Laboratorio sul linguaggio Cinema si associa, per il gruppo partecipante, il compito di Giuria del Premio “Lanterna Magica”, riconosciuto dalla Mostra del Cinema fra i Premi collaterali, che sarà assegnato dai Cinecircoli Giovanili Socioculturali alla pellicola più significativa per le tematiche collegate alla condizione giovanile e all’educazione.

Le attività saranno documentate sui profili social dell’Associazione nazionale CGS e le recensioni prodotte nell’ambito del Laboratorio saranno pubblicate sul sito www.sentieridicinema.it.

Scuola, convegno: “È ancora possibile un pluralismo educativo?”

Dal sito della CEI.

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Dal 19 al 21 settembre 2024, a Roma, un convegno promosso da CISM e USMI sulla libertà di scelta educativa in Italia.
“È ancora possibile un pluralismo educativo?”. È questo il titolo del convegno promosso da CISM e USMI nei giorni 19-21 settembre 2024 a Roma. Gli obiettivi dell’iniziativa, accompagnata dallo slogan: “Tre giorni per la Famiglia, la Scuola, il Paese”, sono così riassunti dai promotori: “Il primo giorno sarà dedicato ad un seminario che illustrerà il modello europeo di garanzia della libertà di scelta educativa. Ricordiamo che l’Italia è l’unico Paese in Europa, insieme alla Grecia, a non garantire la libertà di scelta educativa e il pluralismo scolastico, contravvenendo alla Costituzione Italiana, alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alle risoluzioni UE del 1984 e del 2012. Presenteremo poi ai decisori politici, ai leader di tutti i partiti e alla CEI, lo stato dell’arte del sistema scolastico italiano, nella certezza che sapranno invertire la rotta che sembra irrimediabilmente portare al monopolio educativo e ad un sistema classista. L’ultimo giorno sarà dedicato alla testimonianza di cinque esperienze scolastiche e al ruolo essenziale che esse svolgono”.

Gli incontri saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dell’USMI nazionale.

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