Salesiani Bra: è partito l’oratorio estivo “Sale on the road”

Pubblichiamo la notizia dell’oratorio estivo dei Salesiani di Bra.

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Lunedì scorso, 15 giugno, l’oratorio estivo dei Salesiano di Bra è ripartito ufficialmente con “Sale on the road”. Tante iniziative per far vivere ai bambini e ai ragazzi un’estate “in sicurezza” con giochi, attività e una sana allegria sullo stile di Don Bosco.

Negli ultimi mesi la scuola media e il CFP di Bra avevano proseguito con la didattica a distanza; anche i gruppi dell’oratorio continuavano a incontrarsi online per organizzare attività di formazione, di dialogo e di confronto sul periodo che i ragazzi hanno vissuto. Non potevano però mancare delle proposte educative e ludiche “in presenza” da parte dell’Opera salesiana di Bra, il cui oratorio è presente fin dal 1976.

Un augurio di una buona estate a tutti i bambini e i ragazzi che frequenteranno gli oratori estivi salesiani di tutto il territorio del Piemonte.

Per informazioni circa l’Oratorio Estivo di Bra: Direttore – 0172 4171 112 – direttore.bra@salesianipiemonte.it

Anche l’oratorio di San Donà di Piave quest’estate sarà “Aperto per ferie”

Pubblichiamo l’articolo di Renzo Rossetto uscito su La vita del Popolo nel quale si presentano le attività estive dell’oratorio di San Donà di Piave.

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Con la fine del lockdown, si è conclusa anche l’iniziativa dell’oratorio a distanza, lanciata dai salesiani dell’oratorio don Bosco di San Donà, per non abbandonare e tenere compagnia ai giovani del sandonatese durante il periodo di quarantena: è stata un’esperienza significativa nella sua originalità e unicità come scrive nella sua testimonianza Giandomenico Odorisio (vedi box). E con le nuove riapertura previste a partire dal 15 giugno scorso, tra cui quelle dei cinema e dei centri estivi, poteva forse mancare all’appello l’oratorio Don Bosco di San Donà di Piave? Certamente no, e infatti anche l’oratorio salesiano sandonatese è pronto a riaprire.

Aderendo al progetto “Aperto per ferie” della Conferenza episcopale italiana e dell’ispettoria salesiana del Triveneto, in osservanza alle vigenti disposizioni per la gestione dell’emergenza da Covid-19, anche quest’anno “l’oratorio più bello del mondo”, come si è autodefinito, è pronto per partire con la Proposta estate ragazzi (Per2020). La Proposta estate ragazzi organizzata dall’oratorio don Bosco è un’attività di animazione educativa, ricreativa e culturale che si ispira a una visione cristiana della vita e al metodo educativo di don Bosco, aperta a chiunque ne condivida le finalità educative.

Quest’anno le attività della Per si svolgeranno in due sedi diverse: le elementari (dalla terza terminata alla quinta) in casa Saretta (via Pralungo 12). Le medie, invece, nella sede dell’oratorio, in via XIII Martiri. Le attività si svolgeranno a piccoli gruppi seguiti da educatori e animatori dedicati. Il calendario prevede due pacchetti distinti: dal 29 giugno al 14 luglio e dal 16 al 31 luglio. Si potrà aderire a uno solo dei due periodi. Le terze medie potranno iscriversi solo nel secondo periodo. Questo per garantire un regolare svolgimento mantenendo le disposizioni di sicurezza in fatto di distanziamento e per dare la possibilità a un maggiore numero di ragazzi di poter partecipare alla Per. Il costo del pacchetto è di 55 euro, le eventuali uscite sono escluse. La settimana si svolgerà dal lunedì al venerdì secondo i seguenti orari: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Durante la giornata sono previste attività manuali ed espressive, giochi e tornei, momenti formativi, compiti per le vacanze, momenti di preghiera, uscite fuori porta e tutto quello che si potrà organizzare mantenendo il rispetto delle norme anti-Covid. Una volta raccolte tutte le richieste di partecipazione verrà elaborata una graduatoria per accogliere le iscrizioni, che terrà conto dei seguenti criteri: famiglie che già partecipano alle attività educative (Ads, Scout, scuola calcio, Dopo la campanella, corso di teatro, banda musicale, catechismo in casa Saretta), nuclei monoparentali con genitore lavoratore, entrambi i genitori lavoratori senza supporto parentale. “A causa delle restrizioni fanno sapere i salesiani – quest’anno il numero degli iscritti sarà ridotto. Ci scusiamo fin d’ora se non riusciremo ad accogliere tutte le domande. Confidiamo nella vostra comprensione e speriamo di poterci rivedere tutti l’anno prossimo”.

“Famiglie e digitale dopo il lockdown”: il webinar promosso dall’ISRE di Mestre

Di Francesca Bonotto
Giovedì 18 giugno dalle 21,00 alle 21,30 sui canali social, Facebook e Youtube, di Famiglia Cristiana si terrà il webinar “Famiglie e digitale dopo il lockdown”, un’iniziativa che si origina dalla situazione di emergenza vissuta e fonda le sue basi sulla pubblicazione e sul saggio “3-6-9-12. Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali” di Serge Tisseron, L’approfondimento è stato sviluppato da formatori legati all’Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa (ISRE), con sede a Mestre, in particolare: Giovanni Fasoli, formatore ISRE e psicologo clinico e dell’educazione, Carlo Meneghetti, docente universitario e game designer e Marco Sanavio, formatore nell’ambito della Media education e autore di “Generazioni digitali”. Il gruppo di docenti e formatori ha dato vita ad un vademecum che propone sei indicazioni strategiche molto concrete per ridurre l’utilizzo massiccio degli schermi digitali al termine del lockdown e in vista delle attività estive. Per presentare il progetto è prevista, inoltre, la partecipazione del professor Arduino Salatin, presidente ISRE e membro del Comitato di esperti istituito dal MIUR e il dottor Francesco Belletti, sociologo e direttore del Centro Internazionale di Studi Famiglia (CISF).
Il vademecum, dedicato a genitori e formatori, è stato realizzato graficamente da Jasmine Pagliarusco, studentessa IUSVE.

Contenuti extra

“Fate tutto per Amore e niente per forza”: la proposta per l’Estate a Trento

di Francesca Bonotto

Ancora una volta, a far parlare in positivo è l’Istituto Salesiano “Maria Ausiliatrice” di Trento, che non solo ha proposto iniziative volte ad avvicinare la comunità, ma s’impegna nuovamente con i ragazzi per un’estate all’insegna delle attività e delle esperienze condivise, nonostante le difficoltà del momento.
Sotto l’hashtag #APERTOPERFERIE, l’istituto salesiano, ha deciso di raccogliere tante iniziative che la pastorale giovanile della Chiesa italiana sta provando ad avviare per stare vicini ai giovani. Attraverso la divisione dei bambini in turni e aiuti (anche economici) alle famiglie si cerca di proporre un po’ di normalità ritrovata e perché no, in via di miglioramento.
Il titolo dell’iniziativa racconta già lo spirito e i valori proposti: “Fate tutto per Amore e niente per forza”. Nell’opuscolo, don Andrea Lovisone, racconta le motivazioni e le energie necessarie a costruire, giorno dopo giorno, un percorso estivo per i ragazzi, dove fede e formazione riescano ad accompagnarli in modo nuovo e del tutto ritrovato.
L’Istituto Salesiano “Maria Ausiliatrice” di Trento appare anche sulla testata “Vita Trentina”, di questa settimana, per l’articolo redatto dalla prof.ssa Daniela Conci riassumendo i ventisei temi di italiano della classe 2^C. Il racconto parla alla scuola con la voce dei ragazzi, interpretando le domande e le perplessità di una generazione che ha subito e ancora subisce i provvedimenti in atto. Con la speranza di una scuola ancora colma di bambini e ragazzi, con la libertà e la sicurezza di cui prima si godeva, la lettera termina con un grande saluto che vuol essere a tratti anche una promessa.
A questo proposito, riportiamo sotto l’articolo nella versione integrale.

Giugno 2020
CARA SCUOLA, TI SCRIVIAMO…

Cara Scuola,
Come stai? È successo tutto così in fretta… Finite le vacanze di Carnevale, i tuoi cancelli non si sono più aperti, e noi, studenti abituati a ritrovarci al loro interno, non abbiamo neppure avuto il tempo di salutarci come si deve.
Sembri così sola e triste, in mezzo a quella strada, col cortile deserto e silenzioso…ci sono solo i Salesiani a tenerti compagnia. Non ti abbiamo abbandonata, non abbiamo scelto noi di andarcene: è stata tutta colpa del Coronavirus, che ha messo il mondo in subbuglio. Inizialmente credevamo che saremmo stati lontani da te per poco tempo, ma ci sbagliavamo.
Tu senti la nostra mancanza? Noi ti pensiamo spesso… Ricordiamo come ci accoglievi, aprendo ogni giorno le tue porte, in quel tuo cortile sempre allegro e pieno di ragazzi felici. Neanche per te dev’essere facile vederti con i cancelli chiusi e senza quel solito clamore di voci piene di gioia e euforia che riempiva ogni giorno le strade vicine. Eppure ogni giorno, alzandoci, l’unico desiderio che abbiamo è quello di tornare dentro le tue mura, che prima ci sembravano quasi noiose. Sembra un secolo che sono state sospese le lezioni… Sai, scuola, ti stanno sostituendo con delle lezioni virtuali, il sogno di molti ragazzi fino a circa due mesi fa. Ma ora che abbiamo più tempo di riflettere, tutti stiamo rivalutando la tua bellezza. Le video lezioni non sono male, perché ci hanno aiutato a ritrovarci, ma manca lo spirito che si respirava in classe. La scuola online è complicata e meno funzionale: a casa c’è uno schermo con ventisei icone (ventisette, se contiamo anche il prof). Allora è questo che siamo…delle icone. Ma da te no, perché con te potevamo essere noi stessi e vederci in faccia e non stare dietro a un freddo monitor… Non c’è più quel modo di imparare cose nuove da veri alunni, non si sentono più la tua amata campanella, le risate che, di tanto in tanto, ci scappavano dalla bocca nell’ora di lezione e le voci degli amici, ora, sono così lontane, quasi svanite… Studiare, imparare e soprattutto confrontarsi con i compagni era molto stimolante ed ora ne abbiamo tanta nostalgia!
I giorni non sono più gli stessi senza te. Di te, ci manca tutto: manca l’alzarsi la mattina e lottare contro il tempo per non fare tardi; l’insopportabile adrenalina che a tutti veniva i cinque minuti prima di una verifica; il fissare l’orologio aspettando la ricreazione; le risate e le battute che condividevamo tra compagni; la grande sfida contro il restare attenti e concentrati durante la sesta ora. Manca entrare dal portone della portineria e vederti tutta dipinta di arancione. Mancano le emozioni forti, le chiacchierate durante l’intervallo, le gioie condivise di un’interrogazione andata bene o la tristezza di brutto voto per aver studiato poco. Mancano i ragazzi che giocavano a calcio in cortile, senza mascherine. Manca arrivare a scuola, ancora mezzi addormentati, e essere accolti da decine di volti familiari. Ci manca stare uniti come una squadra, dove tutti erano invitati a farne parte e nessuno restava solo. Ci manca il clima scolastico, la confusione quando si scendeva a mensa, il fatto di poter essere noi stessi anche se non si è propriamente nel privato. Di te, cara scuola, ci manca soprattutto il cortile: è un posto un po’ magico, con il porticato che sembra avvolgerci in un forte abbraccio per darci il benvenuto la mattina, ma anche per proteggerci dalla tristezza e dalla malinconia.
Scuola, ti ricordi quando giocavamo insieme? Ricordi i match alunni contro prof.? Quanto ci piacevano! Dove sono finite le partite di calcio, pallavolo o baseball dove si continuava a fare il tifo per la propria sezione, urlando fino a che non finiva la voce?
Manca anche la mensa, quando ci si sedeva insieme a tutti gli amici o quando si doveva mangiare almeno una verdura, scoprendo che non era poi così male.
Dove sei, cara scuola, con tutta la bella socialità, il lavoro di squadra? Dove sono lo scambio e l’arricchimento reciproco di noi ragazzi? Il nostro teatro? I nostri “Buongiorno”? Alla fine la scuola non è solo studio, interrogazioni, compiti e verifiche: è il punto d’incontro di tutti i giovani, dove si litiga, ma dove crescono nuove amicizie.
Questo tempo lontano da te ci permette di pensare a molte cose, come, per esempio, alle relazioni tra noi, all’importanza degli affetti, al tempo che abbiamo e, a volte, non sappiamo sfruttare in modo costruttivo, alle bellezze che ci circondano e che non vediamo. Abbiamo anche compreso che la scuola è come una seconda famiglia, formata da amici e professori che ti sostengono e ti arricchiscono. Soprattutto in questo periodo, i prof. si impegnano per aiutarci, cercando di capirci e spiegarci al meglio un argomento, perché sanno quanto per noi sia difficile questa situazione.
Prima che tutto questo accadesse, non ti apprezzavamo come meriti, scuola: sei un posto dove, oltre che imparare l’italiano, la matematica e le lingue, si imparano il rispetto e l’attenzione verso i propri compagni di classe, i professori, i sacerdoti e tutto lo staff. Soltanto una scadenza di un compito o l’aiutare un compagno in difficoltà sono un insegnamento per il nostro futuro.
Certo, avremmo voluto concludere l’anno diversamente: sono così belli ed emozionanti gli ultimi giorni di lezione, quando ci si abbraccia e si fanno progetti per le vacanze e l’anno nuovo! In questo periodo, pieno di incertezze, riesce difficile pensare al futuro, ma speriamo di poter riprendere presto a vivere nel mondo, assaporando tutto il bello che la vita può offrire.
Secondo te, riusciremo a rivederci a settembre? Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo prima che finisca tutto questo, ma, appena ce lo permetteranno, torneremo tutti più forti e contenti di prima, sicuramente cambiati da come ci eravamo lasciati. E tu sarai lì ad aspettarci, come ogni mattina, e vedrai solo volti sorridenti, magari pure qualche lacrima, ma di gioia.

P.S.: goditi questo silenzio perché, non appena arriveremo, non ci sarà un momento di pace!

Gli studenti della classe 2^C dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice di Trento
(montaggio delle lettere a cura della prof.ssa Daniela Conci)

Minori di diritto, webinar sul post-Covid: Educare attraverso il digitale

Venerdì 19 giugno, alle ore 17.30 in diretta sulla pagina Facebook di Minori di diritto o sul canale Youtube dell’ICC, si terrà il webinar sull’educazione nel tempo del digitale post-covid: “EDUCARE ATTRAVERSO IL DIGITALE – GLI EFFETTI SUL PIANO RELAZIONALE” che conclude il progetto “PROSPETTIVE DI FUTURO” organizzato dall’Associazione Salesiani per il Sociale Italia Centrale – Aps, dall’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori e dalla Circoscrizione Salesiana Sacro Cuore Italia Centrale.

Oggi più che mai il digitale è al servizio dell’educazione, ma la comunità educante saprà utilizzare al meglio le potenzialità delle tecnologie moderne? E quale impatto si avrà nell’ambito delle qualità delle relazioni? Queste e molte altre le domande a cui si cercherà di dare una risposta durante l’incontro per comprendere quali sono state le modifiche al tradizionale sistema educativo e quale ruolo avrà il digitale nella fase post Covid 19 nell’ambito dell’educazione dei giovani.

Introduce l’evento Don Roberto Dal Molin – Presidente Nazionale Salesiani per il Sociale Aps

Intervengono:
Prof. Fabio Pasqualetti – Preside Facoltà di Scienze della Comunicazione – UPS
Prof Alessandro Ricci – Istituto di Psicologia – UPS
Dott.ssa Monica Bormetti – Psicologa-Smart Break
Prof. Avv. Andrea Farina – Coordinatore dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori

Segui da qui
Canale Youtube ICC

Ispettoria Meridionale, riparte l’Estate Ragazzi

Pubblichiamo la lettera di don Gianpaolo Roma, delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Meridionale, sulla ripartenza delle attività estive.

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L’Ispettoria Salesiana Meridionale riparte!

Dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid-19, il Dipartimento per le Politiche della famiglia, ha pubblicato le Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase due dell’emergenza Covid-19, concedendo di fatto la possibilità anche agli oratori di organizzare attività ludico ricreative per bimbi ed adolescenti. Finalmente una luce dopo mesi di buio, di cortili vuoti, di silenzi. Il documento pubblicato dal Dipartimento permetterà di organizzare un’Estate Ragazzi innovativa, da vivere in piena sicurezza, senza però trascurare la passione degli addetti ai lavori e dei ragazzi. A questo proposito l’Ufficio Progetti dell’Ispettoria Salesiana Meridionale ha collaborato con un team di Salesiani e Laici per studiare al meglio le linee guida, allo scopo di produrre un progetto da plasmare secondo le esigenze delle singole realtà salesiane del sud Italia.

Il frutto di questo lavoro è rappresentato da un format completo che permetterà ad ogni Casa Salesiana, di presentare ai Comuni di appartenenza una proposta progettuale in linea con le direttive del Dipartimento, con la possibilità di adattare i contenuti anche in virtù di eventuali richieste specifiche dei Comuni stessi. Il team di lavoro si è dedicato alla stesura di un testo che ha esaltato la centralità del carisma salesiano, valore aggiunto di questa ripartenza, la cui forza resta impassibile di fronte le restrizioni e le giuste precauzioni da attuare. A questo proposito, minuzioso è stato il lavoro svolto per produrre i modelli necessari da utilizzare in fase operativa. Vengono quindi forniti proposte per orari, attività, triage, per vivere un’estate in piena sicurezza, senza dimenticare il valore della condivisione e dello stare insieme.

C’è voglia di ricominciare, di ripartire alla grande, proprio con l’evento che caratterizza da sempre la calda stagione salesiana. Sarà un’estate “speciale” con qualche regola in più da seguire, sicuri del fatto che le mascherine non rovineranno la bellezza dei sorrisi ritrovati, e le distanze non impediranno di vivere la gioia di stare insieme, quest’anno ancora più grande.

don Gianpaolo Roma

delegato alla Pastorale Giovanile

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L’educazione ai tempi del Covid

Pubblichiamo l’articolo uscito sul settimanale Credere in cui Don Virginio Ferrari, parroco alla basilica salesiana di Sant’Agostino a Milano , racconta come si sono organizzati per svolgere l’attività estiva.

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Don Virginio Ferrari è parroco alla basilica salesiana di Sant’Agostino a Milano. A occuparsi direttamente dell’oratorio è poi don Giovanni Conti, anch’egli salesiano. Ci saranno mascherine colorate, guanti, fiumi di gel igienizzante, distanze di sicurezza, aule sanificate e controlli, rigorosi e continui. Ma, soprattutto, ci saranno loro: 100 bambini, pronti a vivere un’estate diversa. Un’estate post Covid, dopo mesi di isolamento a casa. Un’estate di regole, certamente, e tuttavia di divertimento, condivisione e impegno. Insomma, un’estate all’oratorio. «Il cuore della nostra azione pastorale è l’oratorio», spiega don Virginio Ferrari, parroco della basilica salesiana di Sant’Agostino, a Milano, la parrocchia meneghina che, il 22 giugno, riaprirà ai bambini. «Dopo mesi di scuole chiuse e di permanenza forzata a casa, per molti questa sarà la prima esperienza di ritrovo», gli fa eco don Giovanni Conti, responsabile dell’oratorio.

«I protocolli da rispettare sono numerosi, ma non temiamo: anche le regole possono diventare occasione educativa e momento di crescita». Per i salesiani di don Bosco, l’oratorio è molto più di un impegno: «Rappresenta la nostra essenza», dice don Virginio. «Lo stesso don Bosco ha fondato la sua congregazione attorno a un oratorio, che radunava con lo spirito di una famiglia i ragazzi poveri e abbandonati nella Torino dell’Ottocento». A Sant’Agostino, ogni anno, in estate erano circa 500 i bambini coinvolti. «Quest’anno, ovviamente, non sarà possibile ripetere un’esperienza identica alle edizioni passate. Tuttavia, insieme a tutta la Chiesa, anche noi Salesiani ci siamo posti la domanda se, nonostante le difficoltà, potessimo comunque essere vicini alle famiglie». La risposta è stata affermativa. Non poteva essere diversamente in questa parrocchia nella cui basilica sono conservate le spoglie del venerabile Attilio Giordani, padre di famiglia che, proprio nell’oratorio, ha espresso quelle “virtù eroiche” che hanno dato avvio al processo per la sua canonizzazione. «In questo periodo particolare non possiamo riproporre uno schema tradizionale, vogliamo pensare a qualcosa di inedito, come ha suggerito a tutta la diocesi il nostro arcivescovo, monsignor Mario Delpini, coinvolgendo tutta la comunità», spiega ancora don Virginio.

Nasce così Summerlife2020, dal 22 giugno al 31 luglio: tre turni di due settimane ciascuno con 100 bambini delle elementari, dal lunedì al venerdì per l’intera giornata (8.30-16.30). «Abbiamo preso atto delle linee guida della Regione Lombardia e della Chiesa italiana», aggiunge don Giovanni, «consapevoli di doverci mettere in gioco per offrire un aiuto anche a tanti genitori che riprenderanno il lavoro ordinario». Proprio per questo si è scelto di dare la precedenza ai piccoli delle elementari, che difficilmente possono rimanere da soli a casa. Ma ci sono proposte anche per i più grandi: Extra Summer, nel pomeriggio, per i ragazzi delle scuole medie; Summer Ago, per gli adolescenti, la sera. Certo, le difficoltà non sono poche, ma non spaventano: «I protocolli vigenti ci costringono a limitare il numero dei bambini e ad avere un educatore maggiorenne per ogni sette ragazzi, coadiuvati da animatori minorenni», specifica don Virginio. «Inoltre, gli ambienti devono essere sanificati e questo ci impone uno sforzo, anche economico, non indifferente. Per questo è indispensabile un vero patto educativo con le famiglie». Come tutti gli anni, le giornate voleranno tra momenti di gioco, sport, musica, teatro, ma anche preghiera: ci saranno attività di svago, e poi “lezioni” sul rispetto delle regole, sotto 10 sguardo vigile e bonario di Maurizio, lo storico sacrestano della parrocchia. «Abbiamo pensato di valorizzare l’esperienza vissuta durante 11 lockdown», dichiara don Giovanni. «Lo slogan della Summerlife è infatti Together, insieme si può, per rileggere i mesi trascorsi nell’ottica della condivisione, del servizio, del prendersi cura». Un tempo e uno spazio di socializzazione, in un ambiente educativo che sappia offrire un’esperienza di vita cristiana: è così che don Bosco sognava l’oratorio, perché potesse essere nello stesso tempo «una casa che accoglie, una parrocchia che evangelizza, una scuola che avvia alla vita e un cortile per incontrare gli amici».

Come un po’ dappertutto in Italia, anche in questa parrocchia nel cuore produttivo di Milano, che conta 12 mila residenti ma tantissime persone di passaggio (essendo adiacente alla stazione centrale e al Palazzo della Regione), la ripresa delle Messe non ha coinciso con il ritorno in chiesa dei ragazzi: «Non ci sono attività per loro, non c’è catechismo, non ci sono momenti di svago e di sport, che riempivano i cortili nelle domeniche e nei pomeriggi primaverili… Dobbiamo metterci in gioco per offrire un’estate serena e costruttiva a tanti bambini, soprattutto a quelli che non hanno possibilità alternative», commenta sconsolato don Virginio. Ragazzi che, in oratorio, sperimentano molto più di una proposta per l’estate. Lo sa bene Fabio, che da piccolo era in prima fila a scorrazzare nei cortili salesiani e, crescendo, è diventato animatore. «Quando ero bambino», racconta, «l’oratorio era l’essenza della domenica, un luogo per giocare e soprattutto per crescere. Con gli anni, ho capito che anche io potevo diventare animatore e aiutare altri bambini. Stare con i ragazzi regala soddisfazioni. Riempie un’estate e può riempire una vita». Da tre anni Fabio ha iniziato un percorso vocazionale che lo porterà a essere sacerdote di don Bosco. Un piccolo seme nato in un oratorio estivo, quando non c’era il Covid ma esisteva la medesima passione per l’impegno.

Italia Centrale, volontari “in Egitto”: una mano tesa a distanza!

Pubblichiamo l’appello della Circoscrizione Italia Centrale per cercare insegnanti disponibili alla scuola di italiano online.

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La scuola salesiana del Cairo Rod El Farag si sta ri-organizzando per poter offrire ai suoi ragazzi il corso estivo di italiano… online! L’obiettivo è quello di garantire ai ragazzi che inizieranno i corsi nel prossimo anno scolastico un minimo di conoscenza della lingua italiana.

Non avendo potuto organizzare la consueta “spedizione” di insegnanti di italiano, proponiamo l’alternativa di rendersi disponibili a distanza, per l’insegnamento della lingua italiana! Opportunità sicuramente più “sacrificata”, ma di grande utilità e donazione.

La scuola si svolgerà nel mese di luglio, per sei giorni a settimana. Ogni classe farà due ore di lezione ogni mattina e sarà possibile rendersi disponibili per una classe o anche per due in una giornata. Ovviamente l’impegno include la preparazione delle lezioni e la correzione dei compiti.

Nel pomeriggio, sono previste attività ludico-didattiche… anche in questo caso si accettano volontari!

Adesioni entro domenica 21 giugno.

Se sei interessato/a scrivi a: lucapellicciotta77@gmail.com

L’Ordine dei Giornalisti premia il Salice, rivista scolastica del liceo Valsalice di Torino

Per la seconda volta negli ultimi tre anni “Il Salice“, la rivista scolastica del Liceo Valsalice di Torino è stato scelto tra i vincitori della XVII edizione del concorso “Il giornale e i giornalismi nelle scuole” bandito dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

L’Ordine dei Giornalisti premia il Salice

Siamo lieti di comunicare che il giornale scolastico realizzato dai ragazzi della vostra scuola è stato scelto tra i vincitori della XVII edizione del concorso “Il giornale e i giornalismi nelle scuole” bandito anche quest’anno dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Sul sito www.odg.it sono disponibili gli elenchi delle scuole vincitrici, suddivise per grado scolastico.

La notizia è stata pubblicata anche sulla pagina Facebook del Consiglio nazionale @ODG.OrdinedeiGiornalisti

A breve provvederemo all’invio, per posta ordinaria, del diploma e della medaglia intitolati alla scuola, che purtroppo quest’anno per l’emergenza sanitaria non abbiamo potuto consegnarvi nella tradizionale cerimonia.

Nel congratularmi, a nome dell’Ordine nazionale dei giornalisti, per il risultato ottenuto dal vostro giornale scolastico, invio gli auguri per una serena estate.

Già nel 2018 siamo andati a Cesena a ritirare il premio in un clima di grande amicizia e collaborazione con le altre scuole e con l’Ordine che, non dimentichiamolo, rappresenta i giornalisti italiani. E all’Ordine dei Giornalisti va il nostro grazie per aver saputo valorizzare il grande lavoro svolto. Un riconoscimento di questo tipo valorizza dunque il nostro impegno che si inserisce all’interno di un percorso iniziato 35 anni fa e interamente costruito, parola dopo parola, dai ragazzi della redazione.

Quest’anno sono più di 60, hanno fatto gruppo e squadra prima e dopo il lockdown continuando a partecipare alle redazioni anche quando la scuola era chiusa. Hanno scritto, postato, condiviso pareri ed impressioni. Hanno incontrato professionisti, creato opinione, usato ogni mezzo di comunicazione (da Instagram al web) per parlare di sè e del mondo.

Questa medaglia va a riconoscere il lavoro di Martina e Rachele, la straordinaria curiosità e il vivace desiderio di comunicare con professionalità ed abnegazione di un gruppo che si chiama tecnicamente redazione ma che non è difficile definire come qualcosa di più grande.

Il Salice

Festa giovani MGS Italia Meridionale: “Puoi sperare ancora, esiste il paradiso!”

Pubblichiamo il resoconto della Festa Giovani organizzata dal MGS Italia Meridionale il 7 giugno.

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Si è svolta domenica 7 giugno la Festa Giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Meridionale, senza protezioni e mascherine a nascondere il sorriso di tanti ragazzi e ragazze che hanno vissuto così una particolare esperienza di insieme. No, non è stato violato alcun decreto e non si è verificato alcun assembramento ormai pericoloso in questi difficili tempi di pandemia. La festa, infatti, ha avuto “luogo” interamente online e ha visto partecipare giovani che, rispondendo alla chiamata “Ri-usciamo ad incontrarci?! #relazioniincorso”, hanno voluto sperimentare virtualmente il calore di uno spirito, quello Salesiano, che li accomuna. Dopo un percorso di incontri online iniziati durante la Quaresima e proseguiti con le catechesi settimanali “GiòCat” svoltesi nel mese di maggio, la Festa Giovani è stata pensata, dai ragazzi della segreteria territoriale e dai responsabili territoriali e ispettoriali di pastorale giovanile del sud Italia, come il culmine di uno speciale cammino di formazione, riflessione e preghiera.

Tema centrale della festa, a partire dall’inno scelto “Alla porta del cielo” della Christian rock band Reale, è stato il riscatto da un periodo, quello appena trascorso, in cui ci siamo tutti indistintamente ritrovati prigionieri di una situazione generale fuori dal nostro diretto controllo. Una situazione insomma che, mentre ci ha costretti a stare chiusi tra le mura di casa, ha anche imposto il rischio poi di renderci prigionieri chiusi in noi stessi. Così, grazie alla professionalità dello psicologo del rock Andrea Montesano, i ragazzi, seguendo il filo conduttore della musica, hanno avuto l’occasione di riflettere sul proprio modo di affrontare l’emergenza presente e sulle concrete pratiche da attuare per migliorare il proprio atteggiamento nei confronti di una realtà ribaltata. Nonostante il mondo intorno si sia fermato, la mente e le emozioni infatti non hanno smesso di fluire. Per questo, insieme ai cambiamenti del contorno che si subiscono, si rende necessario cambiare anche le proprie azioni. Nove sono i comportamenti consigliati dal nostro psicologo: scrivere, leggere, imparare, creare, coltivare le relazioni, plasmare nuove abitudini, riflettere, mettersi al servizio degli altri, e parlare con qualcuno -perchè no(?), con uno psicologo. Tutte azioni che risultano costruttive anche normalmente, ma che in una situazione come questa assumono un’altra prospettiva, quella di celebrare la vita!

Le condivisioni di canzoni e riflessioni da parte dei ragazzi su una bacheca virtuale, si sono piano piano poi traformate in preghiere e intenzioni nel finale momento di preghiera, che ha visto conclusione con la “buonanotte”, in forma di testimonianza, di Federica Bochicchio. Animatrice salesiana originaria di Potenza e infermiera, Federica ha raccontato della sua esperienza lavorativa nel corso della pandemia in Lombardia, una delle regioni italiane più colpite dal Covid-19, e del suo rapporto con Dio e con la fede, di fronte alla sofferenza particolarmente percepita in un ambiente maggiormente coinvolto nella battaglia contro il virus quale è quello ospedaliero. La sua è stata una testimonianza che ha dato la possibilità ai ragazzi di comprendere, attraverso gli occhi e le parole di una coetanea, la fatica più dura della crisi attuale, ma allo stesso tempo anche la fede salda nel Signore.

Al termine di una Festa Giovani sicuramente diversa e speciale, la promessa è stata così quella di ripartire forse più consapevoli rispetto a prima del valore di alcuni legami e di una missione che non si spegne neanche a distanza, ma che si è scoperto potersi intensificare anche di fronte a uno schermo, con la speranza di potersi presto riabbracciare e ri-uscire a incontrarsi dal vivo.

Claudia Gualtieri

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