Il Resto del Carlino – La visita dei ministri Tajani e Bernini dai Salesiani : « Formazione , una risorsa» Via alla laurea sulla nautica

Da Il resto del Carlino.

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di Gianni Bonali

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro dell’Università Anna Maria Bernini sono stati in visita ieri a Forlì per conoscere alcune eccellenze della città. Accompagnati dalla deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari (che degli azzurri è anche coordinatrice regionale), i due esponenti del governo sono arrivati all’istituto Salesiano ‘Don Bosco’ di via Episcopio Vecchio, accolti dai giovani studenti e dalle bandiere di diverse nazioni che creavano un corridoio animato e colorato fino al palco, allestito dentro la palestra del ‘San Luigi’. Tema dell’incontro: ‘La Politica come crocevia fra le relazioni’. Lo storico centro di formazione professionale vede iscritti più di 500 giovani. Ma i Salesiani ospitano anche uno studentato universitario con circa 60 ragazzi e un convitto di altri 60 posti per gli studenti fuori sede che frequentano l’Itaer. Il Centro, che fa parte dell’associazione nazionale Cnos-Fap sorta nel 1952, ha formato numerosi allievi, divenuti imprenditori e professionisti, in stretta collaborazione con le aziende del territorio, rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro. «L’educazione è cosa di cuore», recita uno slogan dei salesiani, e don Roberto Dal Molin, presidente nazionale ‘Salesiani per il sociale’ ha rimarcato di fronte ai ministri come «sia importante camminare insieme, sostenendo i ragazzi nel loro percorso formativo». Il sindaco Gian Luca Zattini ha ringraziato il vicepremier Tajani e il ministro Bernini «per la vicinanza dimostrata a Forlì subito dopo la tragedia dell’alluvione. Non solo sostegno morale, ma un impegno concreto per una politica che vuole riscoprire le relazioni e i valori che portano al bene comune. La politica vissuta come una palestra dove ci forma, ci si aiuta, seguendo le regole e facendo gruppo tutti insieme». La deputata Rosaria Tassinari ha rimarcato l’importanza della formazione professionale e del lavoro nel solco dell’opera di don Giovanni Bosco per «creare buoni cristiani e buoni cittadini». «Il cuore e l’uomo devono essere al centro della politica – afferma Anna Maria Bernini, ministro dell’Università – seguendo principi, ideali e valori. L’intelligenza delle mani, cioè la manualità che la formazione professionale allena, è una risorsa importante per il Paese e noi vi siamo vicini».

Il vicepremier Antonio Tajani, responsabile degli Esteri del governo, ha invece parlato della necessità di rinsaldare i rapporti tra Italia e Africa «anche attraverso una formazione che tenda a coinvolgere i giovani africani e i loro talenti per collaborare alla creazione di aziende miste che sappiano far crescere l’economia, in un’ottica di cooperazione internazionale». Curiosità: interrogati in merito, i ministri hanno concluso raccontando episodi personali legati a Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia scomparso nel 2023. Il tema della formazione è diventato così il fulcro della visita, perché dopo qualche ora Antonio Tajani e Anna Maria Bernini sono stati ricevuti dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, alla presenza del rettore di Unibo Giovanni Molari, dell’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla, del presidente della Camera di Commercio Carlo Battistini e delle imprese della nautica Ferretti e Cantiere del Pardo. I ministri si sono confrontati con le imprese sul tema dell’export e soprattutto dell’università: a Forlì partirà infatti nel prossimo anno accademico il nuovo corso di laurea in Ingegneria Navale. «La proposta – ha sottolineato il presidente della Fondazione Maurizio Gardini – ha riscosso apprezzamento e interesse dandoci un ulteriore stimolo a portare avanti questo progetto, che vede ancora una volta pubblico e privato cooperare». Tajani e Bernini hanno avuto modo di visitare anche il Comitato per la Lotta contro la fame nel mondo in via Lunga, accompagnati tra gli scaffali del mercato solidale dal vescovo mons. Livio Corazza e dal presidente Davide Rosetti. Insieme al rettore del seminario don Andrea Carubia, è stata anche l’occasione di toccare il capitolo alluvione, visto che la struttura diocesana è stata colpita lo scorso maggio.

 

Brillare, ascoltare e non temere: ad Acireale il meeting adolescenti del MGS Sicilia

Pubblichiamo il comunicato del MGS Sicilia.

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Dal 3 al 5 gennaio, siamo stati accolti al Wave Hotel di Acireale per vivere l’esperienza del meeting adolescenti del MGS di Sicilia: evento tanto atteso da noi giovani animatori salesiani.

Tra le tematiche emerse e opportunità di crescita spirituale, c’è stato spazio anche per nuove amicizie.

Abbiamo vissuto tanti momenti di divertimento e di fraternità, ma abbiamo avuto anche l’opportunità di confrontarci e di conoscere meglio noi stessi.

La proposta pastorale annuale è il Sogno e l’equipe della consulta MGS Regionale ha scelto di concentrare la tematica del meeting su quest’argomento.

Per far sì che il messaggio arrivasse limpido e chiaro, ci hanno aiutato molto le parole di Papa Francesco alla GMG 2023: brillare, ascoltare e non temere.

Durante la prima giornata, dopo il lancio del primo tema: BRILLARE, ci siamo divisi in biennio e triennio, dove abbiamo iniziato la formazione, guidati da due formatori.

A seguire abbiamo condiviso le nostre riflessioni e sensazioni in dei gruppi di condivisione.

“Non si può vincere una corsa se prima non si è sognato di farlo”.

Tra un momento e l’altro c’erano i cosiddetti “break” che ci aiutavano a ricaricarci. 

Subito dopo abbiamo ascoltato delle testimonianze di don Fabio Alibrio per il triennio e Simone Scarlata per il biennio: abbiamo potuto capire quanto possa essere forte la fede, e che può salvarci quando tocchiamo il fondo; mi ha colpito l’importanza di incontrare persone che ci vogliono bene nel nome di Dio.

Il secondo giorno abbiamo affrontato i temi dell’ASCOLTO e della VOCAZIONE, che hanno suscitato molte domande in noi giovani: qual è il sogno che Dio ha per noi? 

Sono stati dei temi molto forti, perché è difficile guardare e ascoltare ciò che abbiamo dentro, senza mettere in atto “egoismi mascherati d’amore “, ovvero credere che ciò che vorremmo noi per noi stessi è in realtà ciò che Dio ha in mente per noi.

Dopo la formazione, un laboratorio per riuscire a fare una buona e corretta Confessione ci ha preparato a vivere il Sacramento della Riconciliazione e la Liturgia Penitenziale.

Nel pomeriggio abbiamo ascoltato le ultime due testimonianze: suor Maria per il biennio e Gaia Sella per il triennio, che al solito hanno suscitato un’immensa emozione tra noi, ispirandoci a vivere la nostra missione e soprattutto suggerendoci l’importanza del mettersi in gioco per aiutare il prossimo senza avere paura di non essere all’altezza.

Dopo un momento di festa, abbiamo partecipato all’Adorazione Eucaristica, per potere adorare Dio e ringraziarlo per tutto ciò che ci ha donato. Durante l’Adorazione abbiamo pregato anche per don Stefano Cortesiano e per la sua ordinazione sacerdotale.

Il terzo ed ultimo giorno le parole chiave che ci hanno accompagnato sono state NON TEMERE e MISSIONE. Sempre divisi in biennio e triennio, è arrivato a noi forte l’invito a intraprendere una missione coraggiosa, a perseverare sulla strada dei sogni, a servizio degli altri.

Ci auguriamo d’imparare presto a camminare nella gioia, sapendo di compiere delle azioni che rendano felice Dio, il prossimo e noi stessi, ricordando che cadere è normale, ma è rialzarsi insieme che fa la vera differenza.

Prima della Celebrazione Eucaristica ci hanno raggiunti l’ispettore Don Giovanni D’Andrea, che ha presieduto la Santa Messa, e l’ispettrice suor Angela Maria Maccioni. L’Equipe ci ha consegnato il “Passaporto per continuare a sognare”, con l’augurio che quella scintilla che c’è in noi non si spenga mai, ma anzi, continui a crescere fino a diventare una fiamma luminosa e calorosa.

Adesso siamo pronti per il prossimo appuntamento: la festa giovani del 21 aprile! 

Sicilia, ordinazione presbiterale del salesiano trapanese don Stefano Cortesiano

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani in Sicilia.

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Sabato 6 gennaio 2024, Solennità dell’Epifania, è stato ordinato sacerdote don Stefano Cortesiano, giovane salesiano dell’Ispettoria Salesiana Sicula, originario di Trapani. La solenne cerimonia di ordinazione sacerdotale è stata presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani. La celebrazione eucaristica si è tenuta presso la Parrocchia Sacro Cuore di Trapani alle 16.30. Don Stefano Cortesiano è nato a Erice il 19 ottobre 1993, qui fin da piccolo frequenta l’oratorio salesiano “Don Bosco” di Trapani. Fin dall’adolescenza comincia a frequentare l’Oratorio Salesiano grazie alle diverse attività educative e pastorali del centro. Entra a far parte del gruppo animatori, lì nel cortile di via Fardella matura l’idea di poter consacrare la sua vita ai giovani seguendo lo stile di don Bosco.

Percepita la chiamata decide di iniziare un periodo di Epifania discernimento con i Salesiani. Vive l’esperienza dell’aspirantato nella Casa Salesiana Gesù Adolescente di Palermo dal settembre 2012 settembre 2013. Continua il suo cammino di conoscenza della vita salesiana nella casa di Catania Salette, qui dal 2013 al 2014 vive l’esperienza di aspirante insieme ad altri giovani, per poi iniziare il percorso di prenovizio a Dicembre 2013. Dopo due anni di discernimento, sceglie di vivere l’intenso anno del noviziato, e dal 2014-2015 vive l’esperienza a Genzano di Roma, preparandosi con altri giovani alla prima professione come Salesiano di Don Bosco, l’8 settembre 2015 nelle mani di don Leonardo Mancini, attuale Ispettore della Circoscrizione Speciale Piemonte – Valle D’Aosta.
Vive i primi due anni da salesiano, dal 2015 al 2017, presso l’Istituto Salesiano Internazionale “San Tarcisio”, qui frequenta i corsi di filosofia presso l’Università Pontificia Salesiana. Nel periodo invernale svolge attività pastorale presso l’Istituto Salesiano Cinecittà di Roma. Vive due esperienze estive in Sicilia ad Alcamo (2016) e Santa Chiara a Palermo (2017).

Nel 2017 rientra in Sicilia, l’Ispettore lo invia come tirocinante presso la casa di Palermo Santa Chiara a Ballarò qui inizia la seconda fase della formazione salesiana, sperimentando sempre di più la vita comunitaria e la missione salesiana in mezzo ai giovani e ai laici corresponsabili. Rimarrà nella comunità educativo pastorale di Palermo Santa Chiara fino al 2019. “Il Signore – afferma don Stefano Cortesiano nella sua testimonianza vocazionale – ti parla anche nei momenti di crisi. Un salesiano può avere anche momenti di paura, di scoraggiamento. Ti confido un segreto: un salesiano può anche avere momenti di ripensamento. Potrei raccontarvi tanti momenti di crisi nella mia vita, di piccoli momenti in cui ero indeciso su cosa fare. Il momento più grande di crisi per me è stato il secondo anno di tirocinio, è stato molto difficile. Ho vissuto un momento di aridità spirituale, non riuscivo più a sentire il Signore che mi parlava. Mi hanno salvato due atteggiamenti: la fedeltà, anche quando attorno a te la terra è bruciata, due tenere stretto l’amico dell’anima che mi ha aiutato a capire le mie ferite, trasformandole in feritoie.”

Dal 2019 al 2020 vive un terzo anno di tirocinio presso la casa di Catania Salette. Alle numerose attività pastorali ed educative, affianca diverse attività di studio, in particolare in quest’anno consegue la laurea triennale in Scienze dell’Educazione. Dal 2020 al 2023 ha vissuto la terza fase formativa, prevista nel cammino salesiano. Viene inviato presso la casa di Messina San Tommaso per completare il percorso formativo con gli studi della teologia. In questi anni si è anche speso nella missione salesiana attiva nel territorio ispettoriale presso le case di Pedara e San Gregorio. Durante il terzo anno di teologia è stato incaricato zonale del Movimento Giovanile Salesiano. Negli ultimi anni l’Ispettore lo ha inviato a supporto delle attività estive nelle case di Pedara (2021), di Marsala (2022) e di San Cataldo (2023). Ha ricevuto il lettorato il 24 maggio 2021, l’accolitato l’8 maggio 2020 a Messina San Tommaso. In questi anni ha emesso la professione perpetua come Salesiano il 26 settembre 2021 a Catania nelle mani di don Giovanni D’Andrea e il 13 maggio 2023 è stato ordinato diacono da Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, presso la concattedrale del SS. Salvatore a Messina.

Dotato di una grande capacità relazionale ed educativa, ha saputo unire alle numerose attività pastorali l’attività accademica, in questi giorni sta infatti concludendo il suo percorso di Laurea Magistrale in Pedagogia, presso l’Università degli Studi di Palermo. Da settembre 2023 l’Ispettore l’ha inviato a vivere la sua missione salesiana a Palermo Santa Chiara, nel quartiere di Ballarò. Qui presta aiuto all’Oratorio ed è responsabile della casa annessa all’Oratorio. L’ordinazione sacerdotale è un passo significativo nella vita di don Stefano Cortesiano, che ha dedicato anni di studio, preghiera e servizio alla comunità per raggiungere questo momento cruciale del suo cammino spirituale. Un evento straordinario per tutta la comunità ispettoriale, la sua famiglia e suoi amici.
Il 7 gennaio alle ore 11.00 è ha presieduto la prima Eucaristia presso la parrocchia Maria Ausiliatrice di Trapani.

Italia – “La missione salesiana nei prossimi anni”: incontro dei Direttori della Circoscrizione dell’Italia Centrale

Dall’agenzia ANS.

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Roma, Italia – gennaio 2024 – Nei giorni 4 e 5 gennaio, presso la sede della Circoscrizione salesiana dell’Italia Centrale (ICC), si è svolto l’incontro dei Direttori sul tema “La missione salesiana nei prossimi anni”. La prima giornata è stata guidata da don Emanuele De Maria, Delegato per la Pastorale Giovanile, con un focus particolare sulla rielaborazione del Progetto Educativo Pastorale Salesiano Ispettoriale (PEPSI) dell’ICC nei prossimi anni. Il lavoro proposto ai Direttori si inserisce in un itinerario ampio che è stato pensato come modalità concreta per garantire il massimo del coinvolgimento di ognuna delle forze dell’Ispettoria: le singole Comunità Educativo Pastorali (CEP), le Commissioni, l’Équipe della Missione, i Direttori e poi sarà il momento della Consulta della Missione e del Consiglio Ispettoriale. L’incontro ha rappresentato uno snodo fondamentale nel percorso di elaborazione del nuovo PEPSI. Il frutto del lavoro dei mesi scorsi è stato consegnato nelle mani dei Direttori coinvolti nel lavoro, attraverso lo studio personale, il confronto in gruppo, la condivisione. La seconda giornata di lavoro è stata incentrata sulla domanda: “Quale salesiano laico per i giovani d’oggi?”, approfondimento necessario, a partire dal Progetto Ispettoriale di Formazione, sui processi formativi in atto nelle singole CEP. I Direttori, divisi per ambienti, si sono confrontati sulle esperienze di formazione in atto a livello locale, e hanno avviato una riflessione più particolare sulla gradualità del coinvolgimento laicale a partire dai laici della propria casa.

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Sicilia – il carisma salesiano continua a camminare in modo creativo

Dal sito dell’Ispettoria Sicula l’articolo a cura di Ignazio Coniglio, SDB.

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Al via il 32° Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia

Con il radunarsi fraterno di 47 capitolari (40 confratelli e 7 laici invitati), negli ambienti dell’Istituto TeologicoSan Tommaso” di Messina, si aprono le porte del 32° Capitolo Ispettoriale in Sicilia, segno che, in questa porzione di terra, il carisma salesiano continua a camminare in atteggiamento di ascolto, umile e al contempo creativo.

Il 27 Dicembre 2023 è stato il primo giorno della prima sessione capitolare e l’intento dei presenti risulta essere chiaro: iniziare il loro incontro sospinti dallo Spirito Santo, una consapevolezza concretizzata nella scelta di avviare i lavori proprio con la Celebrazione Eucaristica.

Don Giovanni D’Andrea, presidente della suddetta, spezzando la Parola del giorno, ha condiviso il desiderio di “correre insieme come San Giovanni e San Pietro verso il sepolcro e non da soli” riportando alla mente l’invito delle nostre Costituzioni a “vivere e lavorare insieme”: anziani e giovani con un cuore solo, favorendo “l’incontro intergenerazionale” e “il dialogo fra le culture” poiché “è lo Spirito Santo che ci rende uniti”.

Non è mancato l’apporto della Famiglia Salesiana con la presenza dell’Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Sicilia Suor Angela Maria Maccioni – e del Sig. Piero Quinci, segretario della Consulta Regionale della Famiglia Salesiana.

Suor Maria, rivolgendosi con voce emozionata all’assemblea capitolare, ha affermato che il “salesiano del XXI secolo non è né pessimista, né ottimista ma un uomo di speranza perché il suo centro risiede in Cristo”. Egli è chiamato a “superare la rassegnazione e la sopravvivenza difensiva per vivere ancora del carisma” di don Bosco, fatto dono a ciascuno di noi.

Ha invitato, infine, i padri capitolari a “centrarsi in Gesù Buon Pastore per essere a nostra volta pastori di molti giovani di oggi, di testimoniare la bellezza della generosità, della lotta per la giustizia ed il bene comune”.

Accanto a questo monito, Pietro Quinci ricorda ai presenti l’interessante e attuale analogia tra il tema capitolare e quello del recente convegno di Famiglia Salesiana che centrava la sua riflessione sui sogni e sulle strategie comuni per le nuove sfide in Sicilia.

A coronare i saluti, è stato il contributo di Salvatore Modaffari che, a nome di tutti i giovani della Sicilia, si è rivolto all’assemblea rileggendo la presenza di Gesù negli innumerevoli luoghi di sofferenza della nostra attualità; nel suo discorso preme un’energica e imperativa certezza: “Io conosco un’altra umanità!”, quella fatta da tanti giovani, semi di rinascita nella società odierna e per i quali ricorda ai confratelli salesiani l’importanza dello “spendersi per la missione giovanile” senza tirarsi indietro davanti agli emarginati.

Oltre ai sentimenti di gratitudine per la testimonianza “dell’incontenibile gioia, segreto del nostro carisma”, il giovane sancataldese non fa mancare parole severe e cariche di responsabilità: “tutto questo passa immancabilmente dalla fedeltà̀, dalla cura della vostra vocazione e dalla capacità di lavorare sempre insieme”.

Invocando ancora una volta lo Spirito Santo e concludendo la celebrazione eucaristica, i capitolari hanno così avviato la prima fase di questo incontro con l’approvazione del Regolamento e l’elezione degli Scrutatori e dei Moderatori.

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Basilica Maria Ausiliatrice di Torino: celebrazioni Natale 2023 ed inizio anno 2024

Si rende nota la programmazione della Basilica Maria Ausiliatrice di Torino in merito alle celebrazioni per il Natale e per l’inizio del nuovo anno 2024.

Preparazione al Santo Natale | Novena 16 – 23 Dicembre

Sabato 16 Dicembre

  • Ore 17.00: preghiera del Rosario
  • Ore 19.00: canto delle “Profezie” e Vespri
  • Ore 21.00: concerto di Natale: “Associazione Corale Stefano Tempia”

Domenica 17 Dicembre | Terza domenica di Avvento

  • Ore 16.00: canto delle Profezie, Adorazione e Vespri

Lunedì 18 – Venerdì 22 Dicembre

  • Ore 17.00: canto delle “Profezie” e S. Messa
  • Ore 19.00: canto delle “Profezie” e Vespri

Venerdì 22 Dicembre

  • Ore 20.30: Liturgia della riconciliazione (Confessioni)

Sabato 23 Dicembre

  • Ore 17.00: preghiera del Rosario
  • Ore 18.00: canto delle “Profezie” e S. Messa
  • Ore 19.00: canto delle “Profezie” e Vespri

Natale del Signore

Domenica 24 Dicembre | Quarta domenica di Avvento

  • S. Messe: ore 8.00 | 9.30 | 11.00 | 12.30
  • Ore 16.00: Primi Vespri e Adorazione
  • Ore 17.00 | 18.30: S. Messa Vespertina
  • Ore 21.00 e ore 24.00: Messa della notte

Lunedì 25 Dicembre

  • S. Messe: ore 8.00 | 9.30 | 11.00 | 12.30 | 17.00 | 18.30 | 21.00
  • Ore 16.00: Adorazione e Secondi Vespri

Presepe vivente in Basilica

  • Domenica 24 al termine della messa delle ore 24.00
  • Lunedì 25 ore 12.00 – 12.30 | 18.00 – 18.30

26 – 30 Dicembre | Ottava di Natale

Martedì 26 | Santo Stefano

  • S. Messe: ore 7.00 | 8.00 | 9.00 | 10.00 | 17.00 | 18.30
  • Ore 16.30: preghiera del Rosario

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Sabato 30 Dicembre

  • Ore 17.00: preghiera del Rosario
  • Ore 18.00: Messa Vespertina
  • Ore 19.00: Primi Vespri

Domenica 31 dicembre

  • S. Messe: ore 8.00 | 9.30 | 11.00 | 12.30

Capodanno in Basilica 2024

Con Maria SS. Madre di Dio concludiamo il 2023 e iniziamo il 2024.

Domenica 31 Dicembre

  • Ore 16.00: Primi Vespri e Adorazione
  • Ore 17.00 | 18.30 | 21.00: Messa Vespertina
  • Ore 22.30: Vegliamo con Maria aspettando il 2024
    • Adorazione
    • Ufficio delle Letture
    • Te Deum (preghiera del ringraziamento)
  • Ore 24.00: Scambio di auguri nel Salone M. Ausiliatrice (sotto-basilica)

Lunedì 1 gennaio

  • S. Messe: ore 8.00 | 9.30 | 11.00 | 12.30 | 17.00 | 18.30 | 21.00
  • Ore 16.00: Adorazione e Secondi Vespri

Epifania del Signore

Venerdì 5 Gennaio

  • Ore 17.00: preghiera del Rosario
  • Ore 18.00: Messa Vespertina
  • Ore 19.00: Primi Vespri

Sabato 6 Gennaio

  • S. Messe: ore 8.00 | 9.30 | 11.00 | 12.30 | 17.00 | 18.30 | 21.00
  • Ore 16.00: Adorazione e Secondi Vespri

Battesimo del Signore

Domenica 7 Gennaio

  • S. Messe: ore 8.00 | 9.30 | 11.00 | 12.30 | 17.00 | 18.30 | 21.00
  • Ore 16.00: Adorazione e Secondi Vespri

24^ Mostra dei Presepi

Dal 3 Dicembre 2023 al 7 Gennaio 2024.

  • Domenica e Festivi: ore 9.30 – 12.00 | 15.30 – 18.30
  • Giorni feriali: ore 15.30 – 18.00
  • Chiusura: mercoledì e giovedì

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Salerno: mettiamo l’accento sui giovani

Dal sito dell’Italia Meridionale.

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Fare squadra per arrivare a tracciare un percorso che porti alla consegna della città “nelle mani di giovani” che sapranno essere consapevoli e desiderosi di fare delle proprie radici una opportunità.
L’opera Salesiana di Salerno, da sempre punto di riferimento per i giovani del quartiere Carmine e non solo, ha un nuovo sogno: mettersi in gioco facendo rete insieme ai quattro settori chiave dell’educazione giovanile. Politiche sociali, scuola, università e diocesi che si legano a doppio filo in una rete fitta e in movimento che ha un solo obiettivo: rendere questa città un luogo per i giovani.
Il progetto si svilupperà nel 2024, anno dei 70 anni di presenza sul territorio dell’opera Salesiana: un’occasione questa per ridare nuova linfa alla missione di don Bosco. Tante le iniziative in cantiere, che si fondano sull’ascoltare prima di agire. E si partirà proprio dalle voci di chi, come Paolo Romano, è cresciuto e si è formato grazie alla Famiglia Salesiana e ha deciso di raccontare il suo punto di vista in un breve scritto; passando poi per il terzo settore e tutte le realtà cittadine in una tavola rotonda durante la quale interverranno l’assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno Paola De Roberto, un rappresentante dell’Università degli Studi di Salerno, il delegato di pastorale giovanile diocesana don Roberto e a Francesco Piemonte, rappresentante di Informagiovani Salerno; si ascolteranno le voci della comunità dell’opera Salesiana di Salerno che contribuisce a porre le basi affinché quel sogno diventi realtà. E dopo l’ascolto si metteranno in campo le iniziative per i giovani della città.
Un processo che partirà a gennaio e si concluderà a maggio, nel consueto evento di “Festinsieme”, con la presentazione di quanto emerso e l’identificazione di scelte operative e sistematiche da attuare.

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Un pezzo di San Clemente a Cagliari

Dal sito dell’Ispettoria Italia Centrale.

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Inizia a prendere forma, nell’abside della cappellina della nostra comunità, l’affresco che impreziosisce questo nuovo luogo di preghiera comunitario.
Pensato da tanto tempo ha iniziato a prendere forma solo ultimamente a causa dei cronici ritardi nel mondo dell’edilizia che ben conosce chi ha a che fare con muratori in casa.

Quest’opera artistica è stata affidata al giovanissimo Giacomo Putzu, dell’Associazione culturale Skizzo di San Gavino, conosciuta per le realizzazioni di pregio che hanno reso famosa questa cittadina del Medio Campidano, tanto da diventare meta di visite culturali e didattiche di raggio regionale e oltre.

Ispirato al mosaico absidale della Basilica di San Clemente a Roma, l’affresco rappresenta l’albero della vita, la croce di Cristo, dai cui tralci prende vita la Chiesa e ogni essere vivente: è quanto la comunità cristiana celebra in ogni Eucarestia.

Le immagini danno ragione dell’avanzamento dei lavori, di cui attendiamo presto la conclusione.

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Il Card. Ángel Fernández Artime prende possesso della diaconia di Santa Maria Ausiliatrice: “Siamo felici perché Dio riempie la nostra vita”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Domenica 17 dicembre 2023, Terza Domenica d’Avvento, è stata una giornata di festa per la Basilica minore di Santa Maria Ausiliatrice a Roma, a motivo della presa di possesso della diaconia assegnata al Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco. In una celebrazione sobria e composta, e al tempo stessa genuina e ricca di entusiasmo, il Cardinale ha consegnato ai fedeli un messaggio colmo di fiducia in Dio.

Avendo ritenuto opportuno ascrivere al Collegio dei Cardinali te, diletto figlio, ornato di ottime qualità e benemerito della Chiesa, in questo Concistoro, in forza della nostra potestà apostolica, ti nominiamo Cardinale Diacono, con tutti i diritti e i doveri che sono propri del tuo ordine, assegnandoti in quest’alma Urbe l’insigne tempio di Santa Maria Ausiliatrice in Via Tuscolana, il cui Rettore e Clero insieme con quanti sono addetti ad esso, esortiamo paternamente, perché quando ne prenderai possesso ti accolgano con gioia e ti onorino con devota riverenza. Inoltre, mentre ci rallegriamo vivamente con te, perché eletto nel senato della Chiesa Cattolica tu potrai assisterci nelle questioni di supremo interesse e fare onore alla Sede Romana, preghiamo Iddio benignissimo, ché voglia arricchirti dei suoi doni e confermarti con la sua grazia e con il suo aiuto” è stato il messaggio che il Santo Padre Francesco aveva consegnato il 30 settembre scorso al Rettor Maggiore dei Salesiani, e di cui è stata data lettura all’inizio della celebrazione, subito dopo i primissimi riti iniziali.

Una celebrazione che è stata ricca di simboli e gesti significativi sin dall’inizio: in precedenza, già all’ingresso, il Rettor Maggiore era entrato per la navata centrale della chiesa benedicendo la folla con l’acqua santa e aveva poi ha sostato alcuni momenti in ginocchio davanti al tabernacolo.

La basilica che lo ha accolto era colma di fedeli, parrocchiani, membri dei vari gruppi della Famiglia Salesiana e soprattutto molti bambini, ragazzi e giovani, che hanno partecipato con attenzione alla celebrazione e hanno animato in molti modi la celebrazione – chi nel servizio all’altare, chi nel coro, chi nelle diverse altre funzioni liturgiche necessarie.

Accanto a lui a concelebrare la Messa della Gioia nell’Avvento c’erano diverse decine di salesiani: i membri della comunità della parrocchia, guidati dal parroco, don Valerio Baresi; altri salesiani provenienti dalle comunità di Roma; e il Superiore della Circoscrizione Speciale dell’Italia Centrale, don Stefano Aspettati.

Nel prosieguo della Messa, un sorridente e sereno Card. Fernández Artime, visibilmente a suo agio in una chiesa salesiana e intrisa del carisma di Don Bosco fatto proprio da tutta la comunità educativo-pastorale, ha offerto il pensiero dell’omelia, e ha esordito ringraziando per l’accoglienza ricevuta e aggiungendo: “Mai avrei pensato, quando visitai questa bella Basilica qualche anno fa, che oggi sarei stato qui in mezzo voi a fare questo servizio. Ma crediamo nella nostra fede che Dio è imprevedibile: questa è l’esperienza di tutto noi credenti. E io sono davvero felice di trovarmi qui”.

Quindi ha sottolineato il suo “sentirsi a casa” tra suoi confratelli salesiani e membri della Famiglia Salesiana, omaggiando l’impegno di tutto “a servire la Chiesa lì dove ci troviamo, in qualsiasi parte del mondo”.

Affrontando poi il tema della liturgia del giorno, il X Successore di Don Bosco ha aggiunto: “Oggi celebriamo la Domenica della Gioia, e la Parola è questa: gioisco pienamente nel Signore. Siamo alle soglie dell’evento dell’incarnazione del Figlio di Dio” e “Natale significa Dio con noi, Dio in mezzo a noi”. Quindi, ha proseguito il ragionamento, “dobbiamo testimoniare, con il nostro stile di vita (…) che Dio è con noi” e renderci conto che “siamo felici perché Dio riempie la nostra vita”.

Infine, sul tema della testimonianza, ha specificato che non si tratta di grandi progetti, ma piuttosto di “testimoniare con semplicità che Dio è presente nel nostro cuore e nella nostra vita”, ricordando che “le parole durano poco, ma la testimonianza tocca il cuore”.

La mattinata di festa si è conclusa con un momento di agape fraterna cui è stata invitata tutta la comunità parrocchiale.

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Presentato il progetto: “Redentore. Lo sport che ri-genera sorrisi e vita” : due anni di attività sportive gratuite per oltre 500 ragazzi del quartiere Libertà di Bari

Due anni di attività sportive, ricreative, formative e gratuite per circa cinquecento tra bambini, giovani, anziani e operatori: il progetto “Redentore. Lo sport che ri-genera sorrisi e vita”, vincitore del bando “Sport di tutti – Quartieri”, è stato presentato ieri nella sala Giunta del Comune di Bari. Nell’ambito del bando “Sport di tutti – quartieri” di Sport e Salute, sono stati approvati due progetti nel solo comune di Bari, uno dei quali all’ASD Redentore.  

L’opera Salesiana del Redentore, sede di attuazione del progetto, si trova nel quartiere Libertà di Bari, nella periferia Est della città. Il quartiere, con circa sessantamila abitanti, presenta tre caratteristiche: la più bassa età anagrafica della città, la maggiore realtà multietnica e la percentuale più alta di minori sottoposti a procedimenti penali di tutta la Puglia.

“Don Bosco diceva che i Salesiani devono trasformare i lupi in agnelli e gli agnelli in pastori: questo percorso educativo spesso inizia dallo sport – ha spiegato don Giuseppe Ieva, salesiano e presidente dell’ASD Redentore, capofila del progetto -. Siamo il “braccio armato” che ogni giorno, anche grazie al progetto “Redentore. Lo sport che ri-genera sorrisi e vita”, ha a che fare con i giovani e al Redentore raduniamo i ragazzi e anche i volontari. I Salesiani sono nel quartiere Libertà da oltre cento anni: se passi davanti al Redentore vedi i ragazzi attorno a un pallone, ecco allora che lo sport diventa uno strumento educativo per far crescere buoni cristiani e onesti cittadini”

Il progetto prevede corsi sportivi per bambini e giovani, attività specifiche per “over 65”, inclusive della disabilità. Le attività collaterali, invece, saranno di supporto allo studio, centri estivi multisportivi outdoor, educazione alimentare e cineforum, coinvolgendo anche i volontari del Servizio Civile Universale.

Per l’assessore allo Sport del Comune di Bari Pietro Petruzzelli, il progetto di Sport e Salute favorisce la pratica sportiva, “«dall’attività motoria di base, fino all’agonismo – spiega-. Tutti quelli che passano dall’oratorio imparano a praticare uno sport, ma non solo, lo fanno attraverso la costruzione di una comunità”».  Sport e Salute è una società del ministero dell’Economia nata quattro anni fa con l’obiettivo di finanziare progetti sullo sport di base, sui corretti stili di vita, lo sport nelle scuole e lo sport sociale – ha concluso Francesco Toscano, dirigente di Sport e Salute Puglia -. In Puglia abbiamo investito oltre cinque milioni di euro in progetti su quartieri ad alto rischio. Presto partiranno altri sei progetti nelle carceri, uno dei quali riguarderà il carcere minorile di Bari. Molto successo hanno avuto i bandi Sport a Scuola che hanno interessato quest’anno 530 plessi scolastici e tremila classi che faranno le attività previste”.

«Oggi presentiamo un progetto in continuità con i tempi, visto che da poco la Costituzione ha recepito il valore sociale dello sport – ha detto invece Ciro Bisogno, presidente della PGS Italia -. Attraverso il progetto di Sport e Salute, il coinvolgimento delle associazioni del territorio diventa indispensabile per dare corpo alle attività. Due progetti vinti in un territorio come Bari sono rilevanti: l’ASD Redentore affiliata al nostro ente PGS risponde a una emergenza educativa che non va sottovalutata e che attraverso lo sport può essere arginata. Portare i ragazzi in oratorio, in un centro sportivo può sottrarli alla strada e alle sue conseguenze. Grazie a chi ha avuto la sensibilità di tradurre in parole ciò che era stato finanziato e che contribuirà a rigenerare il tessuto della società”.

Renato Cursi, direttore esecutivo di Salesiani per il Sociale, che nel progetto cura il piano di comunicazione, ha sottolineato come “il lavoro in rete, che nasce dall’esperienza importante del Redentore di Bari, costruisce ponti e relazioni sul territorio a beneficio di tutti”. “Insieme si lavora meglio”, aggiunge Ruggiero Russo, progettista della PGS Italia che ha scritto il progetto. “Voglio parlare del sogno perché siamo partiti da qui – dice – dal cuore che rigenera sorrisi e vita. Il quartiere Libertà è un quartiere importante nella città con un tessuto sociale difficile e allora lì bisognava fare sport. Attraverso il nostro progetto, vinto nel bando “Sport di tutti – quartieri” ci proponiamo di utilizzare lo strumento sport per la creazione di ponti educativi con una rete di partnership molto importante. Bari è l’unica città che ha vinto due progetti di Sport e salute perché c’è stata una forte sensibilizzazione sul lavoro in rete: insieme si lavora meglio”.