Italia – Inaugurato a Perugia il Complesso Sportivo “Don Bosco”

Dal sito dell’agenzia ANS

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Perugia, Italia – giugno 2021 – Il 19 giugno è stata celebrata a Perugia l’inaugurazione dei nuovi locali di accoglienza/ristoro/bar/servizi e tutti gli altri lavori innovativi realizzati nell’ambito di tutto il complesso sportivo-ricreativo della Polisportiva Giovanile Salesiana “PGS Don Bosco”. Il Superiore della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale (ICC), don Stefano Aspettati, il Consigliere comunale dott. Paolo Befani, in rappresentanza del Sindaco, dott. Andrea Romizi, e dell’Assessore allo Sport, dott.ssa Clara Pastorelli, hanno presieduto l’inaugurazione. L’evento è avvenuto alla presenza dei giovani della “PGS Don Bosco”, delle loro famiglie, dei Salesiani Cooperatori e degli Exallievi salesiani, dei rappresentanti delle aziende che hanno eseguito i lavori e dei benefattori. Al taglio del nastro tricolore ed alla successiva benedizione dei nuovi locali è seguito un rinfresco all’aperto in un clima di grande cordialità, amicizia e serenità, in piena sintonia con il carisma di Don Bosco. L’evento si è svolto in vista del centenario della presenza salesiana a Perugia, che dal 1922 opera in favore dei giovani, specialmente dei più bisognosi, preparandoli a diventare buoni cristiani ed onesti cittadini.

 

Salesiani Sesto S.Giovanni: “La collaborazione con le aziende del territorio è vincente per il futuro dei ragazzi”

Pubblichiamo il comunicato stampa dei Salesiani di Sesto San Giovanni sul progetto di Meccanica Meccatronica in collaborazione con l’azienda Hiwin.

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Il progetto multidisciplinare (iniziato al termine dell’anno scolastico 2020/2021 e  che proseguirà nel successivo) vede coinvolte le classi Quarta e Quinta dell’indirizzo Meccanica Meccatronica dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Ernesto Breda” dei Salesiani  di Sesto San Giovanni. Questo progetto prevede il supporto e collaborazione di Hiwin nella progettazione,  nella scelta dei componenti, nella produzione e lavorazione delle parti strutturali, nel loro  assemblaggio e nella messa in funzione di un magazzino automatico. Obiettivo del progetto è fare da ponte tra il mondo della Scuola e quello del Lavoro,  in parallelo ai percorsi di alternanza scuola/lavoro (PCTO) già in essere per esempio con  l’azienda Hiwin. 

Caratteristica vincente è la multidisciplinarità del progetto, che vede coinvolte  tutte le materie di indirizzo, e precisamente: Meccanica, nella progettazione della  struttura e nella scelta dei componenti di commercio costituenti gli assi lineari; Disegno,  nella realizzazione del modello 3D di tutta la struttura e dei disegni di dettaglio dei  componenti da lavorare; Tecnologia, nella progettazione del ciclo di lavorazione dei  componenti di produzione e nella stesura del ciclo di montaggio di tutto il magazzino; Sistemi e Automazione, nella motorizzazione e nel controllo degli assi del magazzino  automatico. 

Inoltre gli allievi possono provare sul campo cosa significhi effettuare un  Laboratorio di impresa, cioè fanno un’esperienza delle dinamiche che li vedranno  coinvolti nella vita lavorativa reale, per esempio quando, in sede di progettazione, viene  coinvolto un fornitore di componentistica per l’ottimizzazione e la validazione del  progetto.  

I primi frutti di questa collaborazione tra la Scuola e Hiwin si sono avuti alle Olimpiadi dell’Automazione organizzati da Siemens e il video qui pubblicato mostra  quanto di buono è già stato realizzato:  

Ispettoria Meridionale, concluso il cammino della “Scuola di Mondialità”

Dal sito dell’Ispettoria salesiana Meridionale, l’articolo sul cammino missionario ispettoriale concluso da poco con un incontro al Redentore di Bari.

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A conclusione del cammino missionario ispettoriale “Scuola di Mondialità”, il 12 ed il 13 giugno, presso l’Istituto Salesiano Redentore di Bari, si è svolto il weekend partenti in vista degli esercizi spirituali in contesto povero che una quindicina di giovani della nostra ispettoria vivranno dal 2 al 12 agosto a Gasperina (CZ).
Sono stati giorni davvero speciali, particolarmente sentiti a seguito di un anno di formazione svolto in modalità telematica. Ritrovarsi faccia a faccia, non più dietro uno schermo, potersi confrontare intorno ad un tavolo ed ascoltare la voce dell’altro senza interruzioni, senza attivare e disattivare l’audio è stato davvero bello.
Al centro del weekend, c’è stato il Vangelo di Giovanni che, al primo capitolo, recita “Che cosa cercate?”: una domanda forse provocatoria, cosa credete di guadagnare seguendo il Signore? Un Signore che è Maestro e che, ancora oggi, ci invita a seguirlo e ci sussurra “Venite e vedrete”. L’immagine di riferimento del mandato ricevuto, è stata la bussola perché, le nostre azioni ed il nostro servizio, possano essere sempre orientati dal Signore come un ago che sempre punta al nord.
Non è di certo mancata la formazione che ci ha visto al centro i sogni missionari di Don Bosco, proprio per sottolineare che l’esperienza missionaria di questo anno, fa parte di un cammino che parte da molto lontano. Dopo un’infarinatura generale, da parte di Don Luca de Muro, sulle predisposizioni del cuore e dell’animo per vivere al meglio l’esperienza e dopo essersi messi in contatto con una referente di Gasperina, il gruppo ha già iniziato a lavorare, a pensare e a programmare cosa poter proporre a coloro che incontreranno.
Con cuori pieni di gioia e sicuramente più ricchi, ognuno è rientrato presso i propri ambienti di appartenenza.
Non resta che attendere il 2 agosto.

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Nasce il nuovo sito “Salesiani per l’infanzia”

È online il nuovo sito delle Scuole salesiane per l’infanzia ICP presenti sul territorio:

 – salesianiperlinfanzia.it –

Un sito che presenta le realtà salesiane attive nel percorso pre-scolastico dei bambini:

Diamo il via a questa nuova avventura, dove avremo sempre più occasione di condividere e di donare un’opportunità educativa ai bambini e alle famiglie, che potranno vivere con noi un’esperienza educativa e di comunità, nel carisma salesiano.

Maria Oddo – Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia “Mamma Margherita” (Michele Rua – Torino)

 

Tre scuole Salesiane unite da un sito comune per crescere e per aiutarsi. Parla di noi, dei bambini, delle famiglie e del fantastico mondo della scuola dell’infanzia. Sarà sicuramente d’aiuto per tutte quelle persone che cercano, in una scuola dell’infanzia, i valori, la competenza, la tradizione e l’amore per i loro bambini.

Alessia Spaccarotella – Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia “Don Tonus” (Venaria Reale)

 

Sono molto felice di aprire una “finestra sul mondo” per mostrare a tutti come nelle nostre scuole ci sia professionalità e dedizione di tutto il personale scolastico nell’accompagnare i bimbi in questo cammino di crescita.

Isabella Gullotto – Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia “San Giuseppe Lavoratore” (Rebaudengo – Torino)

salesianiperlinfanzia.it

ICP: Nomine Direttori e Consiglieri Ispettoriali 2021-24

Si riporta la comunicazione dell’Ispettore dei salesiani di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, don Leonardo Mancini, relativa alle Nomine dei nuovi membri del Consiglio Ispettoriale ICP e le Nomine e Conferme dei Direttori per il triennio 2021-2024. A seguire la comunicazione di don Stefano Mondin in merito alla nomina di don Alberto Goia come Delegato di Pastorale Giovanile per i salesiani del Piemonte, della Valle D’Aosta e della Lituania.

Torino, 14 giugno 2021

Carissimi Direttori e Confratelli,

l’08 giugno il Rettor Maggiore, con il consenso del Suo Consiglio,

1° _ Ha nominato membri del Consiglio Ispettoriale per il triennio 2021 – 2024:

  • P Giorgio DegiorgiEconomo Ispettoriale – 1° Triennio
  • P Borsello Alessandro Consigliere Ispettoriale – 1° Triennio
  • P Durando Claudio Consigliere Ispettoriale – 1° Triennio
    in sostituzione di don Degiorgi, nominato Economo Ispettoriale
  • L Parolini Alessandro Consigliere Ispettoriale – 1° Triennio
    in sostituzione del Sig. Reghellin Lucio, per le dimissioni accolte dal R.M.

2° _Ha approvato le nomine dei Direttori:

1° Triennio

  • P Barelli Alessandro a Vilnius – Lituania – 1° Triennio
  • P Balma Mauro a Lombriasco – 1° Triennio
  • P Casanova Marco a Vigliano Biellese – 1° Triennio
  • P Durando Marco a Venaria – 1° Triennio
  • P Fissore Perosino Mario a Torino – San Paolo – 1° Triennio
  • P Lagostina Alberto a Casale Monferrato – 1° Triennio
  • P Mamino Fabio a Novara – 1° Triennio
  • P Mondin Stevano a Torino Monterosa – 1° Triennio
  • P Tarasco Genesio a Asti – 1° Triennio
  • P Zanini Mauro a TO-Valdocco “S.Francesco di Sales” – 1° Triennio

3° Triennio

  • P Giovannini Claudio a Rivoli – 3° Triennio;
  • P Majnetti Piermario a Torino Valsalice – 3° Triennio;

Nella riunione del Consiglio Ispettoriale del 05 giugno u.s. è stato confermato come Direttore per il secondo triennio 2021 – 2024 il Confratello:

  • P Belfiore Claudio Torino Agnelli – 2° Triennio

Nel contesto di queste nomine vi comunico anche che a partire da settembre 2021 il ruolo di Delegato della Pastorale Giovanile verrà assunto da Don Alberto Goia.

Desidero esprimere, a nome mio e dell’intera Ispettoria, la più viva riconoscenza e il più cordiale e sentito ringraziamento ai membri del Consiglio Ispettoriale uscente: Don Mauro Balma, Don Stefano Mondin e il Sig. Lucio Reghellin, per aver svolto il loro servizio rispettivamente di Economo Ispettoriale, di Delegato della Pastorale Giovanile e di Delegato Regionale CNOS FAP, con passione, competenza, efficienza e profonda dedizione, mostrandosi sempre attenti alle necessità dell’Ispettoria, alle esigenze dei confratelli, dei collaboratori laici e dei giovani.

Il più cordiale e sentito ringraziamento va anche a Don Massimo Bianco, Don Gianni Di Maggio, Don Roberto Gorgerino, Don Alberto Martelli e Don Giorgio Degiorgi, per aver svolto il ministero di Direttore con competenza, generosità e sacrificio, nelle Comunità loro affidate.

Formulo ai nuovi membri del Consiglio Ispettoriale, ai Nuovi Direttori, ai Direttori confermati e al nuovo Delegato della Pastorale Giovanile il più fervido augurio di un servizio fecondo, vissuto con il cuore del Buon Pastore e in stile salesiano.

Con affetto in Don Bosco

Don Leonardo Mancini

  Ispettore

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Siamo felici di potervi comunicare che don Alberto Goia è stato nominato Delegato di Pastorale Giovanile per i salesiani del Piemonte, della Valle D’Aosta e della Lituania. Da settembre inizierà il nuovo incarico e lascerà l’oratorio di Cuneo, dove da anni stava svolgendo con passione il suo servizio pastorale, per trasferirsi a Valdocco.
A lui facciamo i nostri migliori auguri, certi che porterà ai giovani dell’MGS tutta la sua carica spirituale e l’entusiasmo per la vita che lo contraddistingue.
Lo accompagniamo con la preghiera e lo ringraziamo per aver accettato questo incarico.
Don Bosco ti accompagni.

Don Stefano Mondin

Leclerc gioca a calcio dopo il GP nel campo dei Salesiani a Vallecrosia

Dal sito di Fanpage.

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Charles Leclerc è arrivato al quarto posto nel GP di F1 a Baku, in Azerbaigian. Una gara folle quella corsa dal pilota della Ferrari che partiva anche dalla pole position. Dopo le fatiche dovute a sorpassi, pit stop e colpi di scena, il giovane monegasco ha voluto prendersi qualche ora di puro relax per staccare la spina dalle pressioni del Mondiale in corso concentrandosi su se stesso. Una giornata all’insegna del divertimento e della serenità in compagnia dei suoi amici. Leclerc ha giocato una partita di calcetto al campo sportivo dei salesiani di Vallecrosia in meno di 24 ore dalla gara di Baku.

Uno sprint nella giornata di ieri che ha visto il pilota della Ferrari trascorrere qualche ora vicino a Imperia, in Liguria. Come una persona qualunque, si è voluto diverte insieme a un ristretto gruppo di amici. Fuori dal campo il giovane della ‘Rossa’ è stato poi accolto da decine di ragazzini dell’oratorio per i consueti selfie e autografi. Tutti erano infatti sorpresi dalla presenza di Leclerc in campo. A fine serata poi il pilota della Rossa si è rimesso in moto con la sua Ferrari ‘Roma’ di colore nero in direzione Montecarlo per fare rientro a casa e concentrarsi al prossimo Gran Premio di F1.

Leclerc è stato immortalato in alcuni video che compaiono sul suo profilo ufficiale di Instagram. Ripreso da filmati pubblicati da amici e fidanzate degli stessi amici di Leclerc, il pilota della Ferrari si è mostrato sereno e divertito. Come ormai siamo abituati a vederlo di solito, ovvero sempre con il sorriso stampato sul viso.

Si è voluto prendere qualche ora di relax lontano da tutti per staccare la spina da ogni cosa. Il giovane pilota monegasco non è estraneo a uscite di questo tipo, essendo anche membro della Nazionale Piloti insieme a molti altri suoi colleghi di Formula 1 come il compagno di scuderia Carlos Sainz, Pierre Gasly e Antonio Giovinazzi.

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Quanto stai bene a scuola? Per gli studenti arriva il “misuratore di felicità” – La Repubblica

Un “feliciometro” che misura la felicità e la fatica degli studenti: questa l’invenzione, che presto diventerà anche un’app, pensata dal liceo classico e delle scienze sociali Don Bosco di Borgomanero. Di seguito l’articolo pubblicato su La Repubblica lo scorso 5 giugno a cura di Cristina Palazzo in merito al progetto.

Quanto stai bene a scuola? Per gli studenti arriva il “misuratore di felicità”

Il test, che diventerà presto un’app, per 250 ragazzi del liceo classico e delle scienze sociali Don Bosco di Borgomanero, nel NovareseUn “feliciometro”, ovvero che misura la felicità e la fatica degli studenti. È lo strumento digitale per monitorare la soddisfazione dei ragazzi, e perché no ricalibrare il programma scolastico, che funziona rispondendo solo a quattro domande: “Quanta fatica hai percepito durante la settimana scolastica? Quanto hai percepito faticoso lo studio? Quante ore hai dedicato allo studio? Quanto è stata per te piacevole la settimana scolastica?”.

L’invenzione, che mira a diventare presto anche un’app, arriva dal liceo classico e delle scienze sociali Don Bosco di Borgomanero, nel Novarese. L’idea è di Corrado Maio, 40 anni, docente di scienze motorie almeno da 7, che ha deciso di traslare le scale di valutazioni utili nello sport per quantificare la percezione dello sforzo fisico e del carico interno all’emotività scolastica degli studenti.

“L’intenzione è dar voce agli studenti, dar la possibilità di esprimere un giudizio, e provare da questi a migliorare o tarare il lavoro se necessario”.

È stato sufficiente per i circa 250 ragazzi (130 nei momenti di lockdown) rispondere ogni venerdì, quando quindi la percezione della settimana è ancora viva, alle domande.

“È emerso, ad esempio, che in questo periodo dei ragazzi d alternanza in presenza e in Dad, chi frequenta in classe percepisce meno fatica e, al contrario, reputa più piacevole la settimana scolastica. È un risultato parziale – precisa il docente – ma credo confermi che per tutti la socialità e la presenza ha un valore importante”.

Nell’istituto i licei si alternavano di settimana in settimana per la presenza a scuola. Una settimana frequentavano le sezioni dell’indirizzo classico, la successiva le classi delle scienze sociali, lasciando quindi intatti i gruppi classi, su cui si basa il questionario per fare paragoni:

“È emerso anche che i ragazzi del secondo biennio percepiscono più fatica – spiega il professore -. Direi soprattutto terze e quarte, visto che in quinta è fisiologico. Come il fatto che la percezione della fatica aumenti con l’approssimarsi della fine dell’anno”.

L’idea è nata da circa due anni. Negli ultimi mesi, considerato il potenziamento dell’uso della tecnologia causato dal covid, è entrato a sistema, con il sostegno del preside Giovanni Campagnoli. Con l’intenzione “di capire quel che vivono i ragazzi, che si trovano a doversi confrontare con ansie e paure dovute all’età”.

È in cantiere anche un’app, anche se per sviluppare l’idea ci servono fondi e competenze tecniche trasversali. Ma la speranza è che possa essere di aiuto in altre scuole e periodi:

“Sarebbe importante verificare da settembre, quindi nel periodo post pandemia, quali risvolti tutto questo ha avuto sui ragazzi. Questo strumento – conclude Maio – può essere utile per ricodificare la proposta didattica ma il fine primario è chiaro: educare gli studenti al bello della scuola. E perché no, usare una versione ad hoc anche per insegnanti e personale scolastico. La soddisfazione è un indicatore importante”.

Don Bosco Borgomanero

La Repubblica

Italia – Conclusione della Visita Straordinaria di don Pèrez Godoy all’Ispettoria dell’Italia Meridionale

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Napoli) – Si è conclusa ieri, lunedì 31 maggio, a Napoli, la Visita Straordinaria di don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, all’Ispettoria “Beato Michele Rua” dell’Italia Meridionale (IME).

Per quattro mesi esatti, dal 31 gennaio al 31 maggio, don Pérez Godoy ha attraversato l’Italia meridionale, l’Albania e il Kosovo – le cui missioni appartengono anch’esse all’animazione e al governo dell’IME – e ha incontrato la Famiglia Salesiana attiva nelle 27 case salesiane, impegnata nella missione educativa in diversi settori di animazione pastorale con oratori, parrocchie, scuole e comunità-famiglia.

“Sono felice di aver conosciuto in maniera più approfondita quest’Ispettoria – ha dichiarato il Consigliere Regionale –. È una realtà salesiana generosa, composta da tanti ragazzi, laici e consacrati che in questo territorio dalle molteplici forme di disagio sociale si impegnano identificandosi fortemente nello spirito di Don Bosco”.

Presso la sede ispettoriale di Napoli, ieri, don Pérez Godoy, con l’ausilio dell’Ispettore IME, don Angelo Santorsola, ha incontrato tutti i Direttori delle case salesiane per presentare la relazione conclusiva della sua visita straordinaria. “Guardando in prospettiva, la missione salesiana nel Sud Italia non solo è ancora valida, ma è necessaria. In questi mesi ho avuto modo di verificare diverse espressioni di emergenze sociali e giovanili, come la disoccupazione, l’immigrazione, i disagi economici, la mancanza di reali sostegni del settore pubblico. La Chiesa rappresenta una delle poche presenze che concretamente si mobilita con azioni di aiuto e solidarietà. E in questo senso i salesiani, con il loro specifico carisma per gli ultimi e i più bisognosi, possono raccogliere tutte queste sfide e affrontarle con un unitario progetto d’azione ispettoriale e regionale”.

La giornata è terminata poi con un momento di ringraziamento e di convivialità intorno al Visitatore, “grati – come ha sottolineato don Santorsola – per averci illuminati e incoraggiati a proseguire con entusiasmo e speranza il servizio verso i giovani del Meridione”.

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Italia – A 40 anni dall’attentato delle BR, il sig. Magagna ricorda

L’agenzia salesiana ANS ha intervistato il sig. Giuseppe Magagna, coadiutore oggi di casa al Noviziato di Genzano, che 40 anni subì un attentato dalle Brigate Rosse, mentre si trovata nel CFP del Gerini di Roma.

(ANS – Roma) – Tutto il mondo ha ricordato pochi giorni fa l’attentato a Giovanni Paolo II compiuto il 13 maggio 1981 dal killer professionista Alì Agca, in Piazza San Pietro: il Papa polacco si salvò miracolosamente ed attribuì sempre la sua salvezza all’intercessione della Madonna. Forse, però, non tutti sanno che pochi giorni dopo, il 29 maggio 1981, fu un salesiano coadiutore a rimanere vittima di un attentato, questa volta da parte del gruppo terroristico delle Brigate Rosse (BR), e anche lui si salvò per una serie di circostanze “fortunate”, che anch’egli attribuisce alla protezione di Maria. In occasione del 40° anniversario di quell’episodio, la vittima e il “miracolato” di quell’attentato, il sig. Giuseppe Magagna, SDB, ha condiviso con ANS i suoi ricordi e le sue riflessioni.

Sig. Giuseppe, cosa ricorda di quel giorno? Ci può descrivere cosa accadde?

Era il mattino del 29 maggio 1981. Tutto l’evento iniziò alle 7:40 e terminò alle 7:55. Stavo aprendo le porte ai ragazzi, quando sento alle spalle una voce: “Ci manda Pasquale, vogliamo farle una intervista”. Pasquale era il politico del CNOS-FAP con cui io collaboravo spesso. Quindi rispondo: “Accomodatevi”, aprendo l’ufficio. Vado ad aprire la persiana e mi sento dietro le spalle una voce forte: “Spicciati, siediti”. Io mi giro e mi sembrava che in mano avesse un microfono e rispondo: “Calma, calma…” Sempre con voce irritata dicono: “Siamo Brigate Rosse, siediti”. Vedo allora il silenziatore di una pistola. Sento freddo alla schiena, ma mi siedo.

Cominciano con la scritta sul muro, ma non riescono a terminare perché la bomboletta non funziona più. Allora mi attaccano il cartello usuale al collo: “CONTRO IL LAVORO NERO” e altro che non ricordo. Quindi il primo colpo di pistola all’inguine destro e la pistola si inceppa. Con un’altra pistola sparano al piede destro e poi alla gamba sinistra e la seconda pistola si inceppa anch’essa. Grido: “Basta, andatevene!”.

E così, non certamente perché l’ho detto io, se ne vanno! Chiamo la portineria e dico di chiudere tutti i cancelli … e poi con l’Economo e un insegnante di corsa al Policlinico… il resto è storia risaputa.

Secondo lei, perché decisero di sparare proprio a lei?

Probabilmente cercavano una persona della Direzione in un punto da cui sarebbe stato più facile uscire.

Infatti, terminato quanto avevano programmato, sono usciti dal laboratorio e, saltando il cancelletto che conduceva all’oratorio sono saliti nella macchina che li attendeva all’ingresso dello stesso, scomparendo nelle vie adiacenti.

È da notare che il cancello dell’oratorio era normalmente chiuso al mattino e solo quella mattina era stato aperto, per motivi di pulizia all’interno. Quindi sicuramente l’attentato era preparato da tempo ed essi attendevano il momento opportuno.

È vero che gli attentatori vennero inseguiti da ragazzi e professori?

Sì. Appena sono usciti dal laboratorio e si sono incamminati a passo veloce verso il cancelletto che divide l’istituto dall’oratorio, un gruppo di ragazzi ha tentato di inseguirli, ma di fronte alle pistole che i BR avevano spianato contro, si sono fermati e quindi le stesse hanno avuto il tempo di saltare il cancelletto.

Ha mai avuto modo di incontrare gli attentatori? Li ha perdonati?

Per il perdono, senz’altro! Una di loro, attraverso Padre Bachelet, mi ha inviato una lettera, che peraltro io non mi ritrovo più, in cui la BR riconosceva l’errore sociale e politico del gruppo e chiedeva il mio perdono.

Io gli ho risposto che il mio perdono era assicurato e l’ho invitata a continuare il suo percorso di ritorno alla società che le BR volevano sovvertire.

A distanza di 40 anni, è riuscito a vedere se da quel tragico episodio è venuto anche qualcosa di bene?

Il fatto che appena tornato dall’ospedale e rientrato in mezzo ai ragazzi, pur con le gambe ingessate, i ragazzi mi abbiano espresso la loro stima e amicizia in tanti modi, questo credo sia stato un momento positivo per i ragazzi stessi, in quanto con il loro comportamento nel tentativo di inseguirli e con la benevolenza poi verso di me hanno dimostrato il rifiuto verso queste forme di violenza.

Inoltre, dopo un anno circa una donna delle BR che non aveva partecipato all’evento, ma aveva contribuito a prepararlo, mi ha telefonato chiedendo perdono pur non avendo partecipato di persona. Nel colloquio telefonico anch’essa ha espresso in modo preciso il suo giudizio negativo del movimento terroristico e mi ha ringraziato per avere risposto e per quanto io gli ho detto in merito alla violenza e al mio perdono.

L’attentato avvenne a pochi giorni dalla festa di Maria Ausiliatrice. Secondo lei, è stata la Madonna a proteggerla?

Certamente! Ho sempre creduto che Qualcuno dall’alto in qualche modo sia intervenuto! Una bomboletta di vernice che non funziona, una prima pistola si inceppa, la seconda si inceppa anch’essa…. Cosa dovrei pensare?

Credo che per me era preparato un campo di lavoro in cui avrei potuto fornire le conoscenze, capacità, comportamenti per far sì che i giovani che avrei incontrato nella formazione professionale diventassero “ONESTI CITTADINI E BUONI CRISTIANI”.

Forse non ho fatto tutto quanto avrei dovuto fare per questo, ma ho fiducia che quel Qualcuno mi farà poi da avvocato quando mi presenterò di fronte alla Giustizia Divina. E per questo pregate per me.

Gian Francesco Romano

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Museo Casa Don Bosco: “Casula. Interpretazioni” – Mostra temporanea dall’11 giugno

Da venerdì 11 giugno a domenica 1 agosto, Museo Casa Don Bosco ospiterà la mostra temporanea “Casula. Interpretazioni”, realizzata in collaborazione con Atelier Sirio.

«Dalla casula di taglio medievale ai tagli più contemporanei post conciliari, ispirate ad artisti di fama internazionale e realizzate sperimentando tecniche diverse».
(Massimiliano Sartirani, Atelier Sirio)

Dal 1995 Atelier Sirio si occupa della realizzazione artigianale di paramenti liturgici e del restauro conservativo di manufatti antichi. Due laboratori distinti: uno dedicato alla confezione attraverso un minuzioso lavoro di progettazione di scelta della materia prima; l’altro, coordinato da restauratori professionisti, risponde all’esigenza di tutelare il ricco patrimonio tessile.

Tutte le informazioni sulla mostra sono visionabili sul sito del Museo Casa Don Bosco alla pagina dedicata.

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