Villa Sora Frascati, calendario di incontri sulla genitorialità

I mesi di marzo ed aprile, a Villa Sora, si arricchiscono di quattro appuntamenti aperti al pubblico, per confrontarsi su temi che riguardano la genitorialità.

Venerdì 24 marzo si svolgerà il primo dei quattro appuntamenti. “Dalla coppia ai figli. La cura della relazione tra marito e moglie come fondamento del benessere dei ragazzi” il titolo dell’incontro che sarà curato dalla dott.ssa Costanza Miriano, giornalista e scrittrice.

L’incontro si inserisce all’interno di un calendario di appuntamenti: quattro incontri di formazione alla genitorialità per essere sostenuti e guidati in una comprensione sempre più piena della propria missione e nella scoperta di quei tratti specifici della maternità e della paternità, nella loro essenziale complementarietà, che ciascuno già agisce e di quelli che invece meno mette in atto.

Tutti gli eventi si svolgeranno presso il teatro di Villa Sora a partire dalle ore 20:30. A disposizione, durante gli incontri, servizio di assistenza per bambini in tenera età.

locandina Scuola genitori 2023

 

Italia – Porte e cuore aperti all’oratorio “San Luigi” di San Cataldo

Dall’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – San Cataldo) – I ragazzi dei gruppi formativi dell’oratorio salesiano “San Luigi” di San Cataldo hanno vissuto nei giorni scorsi una significativa esperienza di conoscenza e riflessione, accogliendo nei loro spazi due giovani detenuti dell’Istituto Penale per i Minorenni (IPM) di Caltanissetta, con i quali si sono intrattenuti in un intenso confronto.

Ammessi ad un permesso premio, accompagnati dal Direttore, da due educatrici dell’IPM, da Padre Alessandro Giambra, cappellano del medesimo istituto, e da don Francesco Bontà, salesiano, Direttore dell’oratorio di San Cataldo, i due giovani hanno trascorso la prima parte dell’incontro in un percorso culturale di conoscenza del territorio sancataldese, concludendo la loro giornata all’oratorio dove hanno avuto la possibilità di vivere un momento di incontro con circa 60 ragazzi e animatori della realtà salesiana.

Inevitabile l’imbarazzo iniziale dall’una e dall’altra parte, in un totale silenzio che il Direttore dell’IPM ha invitato ad apprezzare come “dono” in quanto proprio nel silenzio ci si ascolta e ci si comprende.

Diverse le riflessioni scaturite nel corso del confronto in uno stimolante scambio di domande e di testimonianze tra i presenti che ha reso questo incontro emozionante, in particolar modo quando si è affrontato il tema della libertà, così poco apprezzata nella vita ordinaria e così tanto desiderata quando se ne è privati.

Ai ragazzi dell’oratorio è stata offerta la possibilità di conoscere la vera realtà della vita carceraria che è ben diversa da quella romanzata e presentata da alcune serie tv; ai ragazzi dell’IPM è stata data la possibilità di conoscere un’altra realtà, fatta di ragazzi che coltivano il desiderio di essere “buoni cristiani e onesti cittadini”.

Dall’incontro è scaturito il desiderio di avviare una collaborazione tra oratorio salesiano e Istituto Penale.

Al momento di confronto ha fatto seguito un breve momento di fraternità vissuto in clima salesiano: quattro calci al pallone, chiacchiere fra amici, non poche risate… il tutto condito dal tempo del ristoro.

Se l’incontro si è concluso con il rientro all’IPM dei due giovani, la riflessione è a lungo proseguita sui vari gruppi WhatsApp con delle belle e profonde riflessioni da parte dei ragazzi: E’ stato bello conoscere la loro storia, e vedere nei loro occhi la luce di essere liberi per un po’”; “Non è detto che visto che stanno in carcere sono cattive persone, perché la maggior parte delle volte si entra in carcere per uno sbaglio che ti segna la vita”; “Prima di essere dei carcerati sono delle persone come noi”…

Il bel momento vissuto insieme è stata un’occasione per ricordare che l’ambiente carcerario è vicino all’esperienza salesiana perché proprio dall’incontro di Don Bosco con i giovani della “Generala”, l’allora carcere minorile di Torino, e dall’incontro con le loro storie di vita e con la loro sofferenza, è emerso l’antico e sempre nuovo appello: “Se qualcuno si fosse preso cura di loro…”.

“E se, per ovvi motivi, nessuna foto resta a ricordo di questo incontro, abbiamo la certezza che nel cuore dei ragazzi resteranno impresse le belle emozioni vissute. Non solo le porte e i cancelli sono stati aperti, ma anche e soprattutto i cuori!” ha commentato Luciano Arcarese, educatore di San Cataldo, Salesiano Cooperatore.

Vai alla notizia

Torino – L’Istituto Agnelli presenta “Apertamente”

L’Istituto Edoardo Agnelli di Torino presenta “Apertamente”, un ciclo di incontri culturali gratuiti proposti alla città. Di seguito i dettagli nella notizia a cura del sito dell’Istituto.

***

In occasione dell’anniversario dei 20 anni del Liceo Scientifico, l’Istituto Edoardo Agnelli è lieto di presentare “Apertamente”, un ciclo di incontri culturali gratuiti proposti alla città.

Il nome dell’iniziativa richiama non solo il concetto di apertura della scuola verso il territorio, ma anche e soprattutto l’espressione comune “aprire la mente”, nel suo significato di favorire la crescita intellettuale di una persona.

L’intenzione di questi incontri, infatti, è quella di trattare tematiche attuali, mostrandole in un contesto più ampio e sotto aspetti diversi, grazie all’esperienza e alla competenza dei relatori invitati.

Giovedì 23 marzo si terrà l’incontro di apertura, dal titolo “La fisica e le fake news. Cittadini, informazione e scienza ai tempi di internet“. Il relatore sarà il prof. Lorenzo Magnea, docente di Fisica Teorica presso l’Università di Torino.

Il secondo incontro invece si svolgerà il 19 aprile: Luca Mercalli, meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico italiano, illustrerà le problematiche legate al climate change. Entrambi gli incontri avverranno alle ore 20:45 presso l’auditorium dell’Istituto Agnelli.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Circoscrizione 2 della Città di Torino.

Il prof. Diego Guzzi, docente di filosofia del liceo, commenta così l’iniziativa:

“Apertamente rimanda poi al fatto che le porte della scuola vengono fisicamente aperte al quartiere e la scuola diventa così un presidio di educazione alla cittadinanza non soltanto per chi la frequenta ogni giorno ma anche per chi vive nei paraggi e può trovarvi un punto di riferimento culturale, anche grazie alla collaborazione con la Circoscrizione 2”.

Istituto Agnelli

Italia – “Meeting Giovani” e “Meeting Ragazzi” del Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Mogliano Veneto) – Oltre 2000 tra ragazzi e giovani hanno partecipato ai Meeting del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) organizzati dall’Ispettoria Salesiana del Triveneto (INE) nei giorni 26 febbraio e 5 marzo 2023. Sono state due domeniche all’insegna del divertimento e con una proposta formativa coinvolgente, capace di parlare ai cuori dei giovani che vi hanno partecipato, i quali sono diventati essi stessi protagonisti nel corso degli eventi.

Domenica 26 febbraio più di 600 giovani tra i 14 e i 20 anni, provenienti dalle varie case salesiane del territorio si sono incontrati per formarsi assieme a partire dalla proposta formativa annuale “Noi ci s(t)iamo”. Provocati dalla testimonianza di don Claudio Burgio, sacerdote diocesano cappellano presso il carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano, i giovani hanno potuto ascoltare storie di redenzione. “Non esistono ragazzi cattivi” ha spiegato don Burgio, facendo suo lo stile salesiano di Don Bosco nell’incontrare i ragazzi che finiscono in carcere.

Domenica 5 marzo è stata la volta del Meeting dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni, dal titolo “Direzione Cielo”, che – in ascolto dell’incontro tra Michele Magone e Don Bosco – attraverso uno spettacolo emozionante, hanno potuto riflettere sull’importanza di avere dei sogni da realizzare, con l’aiuto di Dio e di adulti significativi ad accompagnarli. Una domenica all’insegna del divertimento e del gioco che ha coinvolto circa 1.400 di loro.

Due meeting, quelli vissuti, in cui gli stessi ragazzi sono stati protagonisti con il loro servizio. Circa 150 giovani hanno infatti preparato il primo incontro, mentre circa 300 ragazzi di terza media si sono messi a disposizione per coinvolgere i loro coetanei nel secondo incontro. Una forma di protagonismo giovanile che fa loro scoprire la bellezza del servizio e dell’impegno sociale.

Ad entrambi gli incontri era presente anche il Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, SDB, che ha celebrato l’Eucarestia. Ai giovani ha ricordato l’importanza di vivere una vita bella, buona e vera, mentre ha invitato i ragazzi a consegnare i loro desideri alle mani del buon Dio, che per ciascuno di essi ha un sogno che chiama a realizzare con Lui.

Vai alla notizia

Italia – La Spezia: un nuovo quadro della santità nella Famiglia Salesiana

Dall’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – La Spezia) – La Famiglia Salesiana di La Spezia ha proposto a tutta la comunità due giornate formative con al centro l’Eucaristia e la santità salesiana. Nella giornata di sabato 25 febbraio è stato invitato don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi per la Famiglia Salesiana, per un incontro sul tema: “l’Eucaristia e Maria Ausiliatrice”.

Nella giornata di domenica 26 febbraio 2023, al termine della celebrazione Eucaristica delle ore 10:00, da don Cameroni è stata presentata e benedetta una tela raffigurante alcune figure di santità salesiana e in particolare quelle legate alla Liguria: San Domenico Savio, Santa Domenica Maria Mazzarello, i Beati Michele Rua e Filippo Rinaldi, che consolidarono la crescita della presenza salesiana in terra ligure, il Beato Augusto Czartoryski, che a Sanremo venne ordinato sacerdote e ad Alassio concluse la sua breve vita, la Beata Laura Vicuña, il Beato Zeffirino Namuncurá, il Venerabile Mons. Stefano Ferrando, nativo di Rossiglione, missionario e fondatore nel Nord Est dell’India e morto a Genova-Quarto e la Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice che visse a Savona. Dei giovani, dei religiosi, una maestra appartenenti alla schiera di “anime piccole e povere” ricordate da San Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Divini amoris scientia.

L’unione gioiosa di questi personaggi conferma la forza e l’efficacia dell’operare uniti ispirandosi al Vangelo e al metodo del Buon Pastore nello stile di Don Bosco.

Sullo sfondo del quadro si intravede il cortile dell’oratorio e la chiesa spezzina perché la santità è un obbiettivo alla portata di ognuno di noi e si raggiunge solo creando relazioni positive. L’autore della tela, Luca Pontassuglia, ha ricordato, citando Paul Klee, che “l’arte svela ciò che è invisibile agli occhi, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”. Tale raffigurazione vuole ispirare in chi la contempla un percorso di crescita spirituale all’interno della propria comunità.

 

Vai alla notizia

Repubblica Genova – 150 anni di presenza salesiana, la ricetta della formazione professionale per incrociare domanda e offerta di lavoro

Pubblichiamo l’articolo dell’edizione di Genova sul convegno organizzato per i 150 anni di presenza salesiana a Genova “Formare i giovani per generare futuro: alleanze vincenti nel mondo del lavoro. I Salesiani da 150 anni a Genova”.

***

«Le aziende ci chiedono di formare innanzitutto la persona, i valori, perché agli aspetti tecnici ci pensano le singole realtà, e noi offriamo una formazione di base sulla quale costruire tutto il resto». Il direttore dell’Opera Don Bosco di Genova, don Sergio Pellini, spiega con molta semplicità la ‘ricetta’ salesiana che, in 150 anni di presenza, nel 1872 San Giovanni Bosco fondo l’opera di Genova Sampierdarena – ha permesso di accompagnare al mondo del lavoro migliaia di persone attraverso un percorso formativo completo.

Ad oggi, di fatto, sono circa 200 gli studenti della scuola elementare e media, 250 quelli della formazione professionale, 13 ragazzi in comunità educativa territoriale, oltre a un migliaio di ragazzi e ragazze delle associazioni sportive e a centinaia di giovani di 50 nazionalità diverse che frequentano l’oratorio. «E ad aiutarli ci sono decine di educatori – racconta don Sergio – spesso ex studenti perché uno delle cose che caratterizzano chi fa questa esperienza é la riconoscenza, con i giovani che si inseriscono e poi si dedicano agli altri, accompagnandoli e offrendo loro opportunità perché, come diceva Don Bosco, possano capire di essere amati».

Punto di forza dell’opera Don Bosco, la formazione professionale che aiuta a recuperare anche quei giovani che oggi non vanno a scuola e non hanno occupazione attraverso una rete nazionale composta da 63 Centri di formazione professionale, 16 mila allievi, oltre 1.500 corsi di e circa 40 sportelli di Servizio al Lavoro. «C’è un numero smisurato di giovani che sono stati male orientati – spiega don Maurizio Lollobrigida, delegato regionale del Cnos-Fap – che hanno abbandonato i loro percorsi scolastici e hanno bisogno di qualcuno che li possa aiutare. Noi offriamo una grandissima varietà di percorsi formativi, dai camerieri agli elettricisti, dagli operatori del turismo, ai parrucchieri e alle acconciatrici, perché pensiamo che questo sia lo strumento ideale per intercettare i ragazzi». I 150 anni dei Salesiani a Genova, la sottosegretaria Frassinetti: “Gli studenti possano far politica” “È molto facile creare tensione da fatti che sembrano irrilevanti. La tensione per fortuna non c’è più, quegli anni sono finiti. Si può dibattere, si può scendere in corteo- sono state le parole della sottosegretaria Paola Frassinetti, a Genova per il convegno sui 150 annidei Salesiani a Genova _ bisogna stare molto attenti che si metta al centro il senso di responsabilità: non è questa la scuola che vogliamo, ma una scuola in cui ci sia dibattito e la possibilità per gli studenti di fare politica. No alle violenze, no ai cartelloni a testa in giù al liceo Carducci di Milano, che era il mio liceo: quindi, riportare tutti al senso di responsabilità”.

E il tema della formazione professionale è stato al centro del convegno nazionale ‘Formare i giovani per generare futuro: alleanze vincenti nel mondo del lavoro. I Salesiani da 150 anni a Genova’, che ha messo a confronto i rappresentanti delle istituzioni, dell’istruzione, e delle imprese. «Ci sono centinaia di migliaia di possibilità di lavoro che non trovano incrocio con le persone che sanno fare quei lavoro – ha sottolineato il vice Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci – e in questo contesto, bisogna fare tesoro dell’esperienza dei salesiani per disegnare politiche del lavoro e sociali a misura delle persone». Un modello di formazione che deve puntare più sulla conoscenza che sul ‘produttivismo esasperato’ come ha ricordato il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, Paola Frassinetti. “La scuola deve formare persone che solo dopo diventeranno dipendenti di azienda – ha detto – ma l’apprendimento e le conoscenze sono una cosa, il lavoro è in altra. È molto importante recuperare il valore della conoscenza. E il mio intervento era teso a mettere l’accento su come l’esperienza salesiana possa portare a un approccio del mondo del lavoro con una dimensione umana».

Vai alla notizia

Genova: formare i giovani, l’evento per i 150 anni dei salesiani

Dal sito Genova24.

***

Genova. Lunedì 6 marzo 2023, dalle ore 9 alle 13, nella sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale, si svolgerà il convegno nazionaleFormare i giovani per generare futuro: alleanze vincenti nel mondo del lavoro. I Salesiani da 150 anni a Genova“.

Obiettivo dell’evento è focalizzare il ruolo della formazione professionale, il valore delle competenze e la forza dell’impegno per garantire la centralità dei giovani nel mondo del lavoro. In tal senso, i rappresentanti delle istituzioni, dell’istruzione, della formazione professionale e delle aziende, si confronteranno sulle procedure e azioni più significative.

Lo scenario e i dati

In Italia l’accesso al mondo del lavoro risulta sempre più difficile e “casuale”. Lo dice l’ultimo rapporto presentato dall’Istituto nazionale per le analisi delle politiche pubbliche Inapp. Ben 11,7 milioni di italiani non si sono mai iscritti alla scuola secondaria superiore, quasi quattro milioni l’hanno abbandonata senza arrivare al diploma. Infatti, il 41% della popolazione tra 18 e 74 anni, ha solo la licenza di terza media (17,7 milioni di persone): dati molto bassi rispetto alla media europea. Nonostante l’Italia abbia registrato notevoli progressi sul fronte degli abbandoni scolastici, la quota di abbandoni precoci resta tra le più alte dell’Ue (13,1% di dispersione). Tale quota corrisponde – in termini assoluti – a circa 543 mila giovani. La dispersione scolastica è direttamente collegata anche col fenomeno dei Neet (Not in education, employment or training), cioè i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non sono inseriti in un percorso di istruzione o di formazione.
Secondo l’Istat, una quota consistente di Neet è composta da giovani con non più di un titolo secondario inferiore, che è causa della loro minore occupabilità. L’accesso al mondo del lavoro per i giovani, risulta ancora troppo macchinoso e largamente informale.

Oggi per combattere l’abbandono scolastico è importante, secondo l’Istat, puntare all’ampliamento e/o alla differenziazione dell’offerta formativa in funzione della sua capacità di incontrare bisogni di formazione differenti. A questo riguardo, i percorsi triennali e quadriennali di Istruzione e formazione professionale (IeFP) mostrano da anni la loro capacità di inclusività e “antidispersione”. La IeFP riguarda la formazione iniziale dei giovani e si colloca di diritto nel sistema educativo nazionale di istruzione e formazione. Copre il 32,8% degli studenti iscritti ai percorsi offerti dall’Istruzione professionale statale. Il costo annuo pro-capite medio per allievo della IeFP è circa di 5.500 euro di molto inferiore al costo annuo per studente dell’istruzione professionale statale che è pari a 8.736 euro.

Il programma

Dopo l’apertura di don Sergio Pellini (Direttore dell’Opera Don Bosco di Genova Sampierdarena) e don Maurizio Lollobrigida (Delegato Cnos-Fap Liguria), i saluti di sua eccellenza Marco Tasca (Arcivescovo metropolita di Genova), Giovanni Toti (Presidente della Regione Liguria), Marco Bucci (Sindaco di Genova), Federico Delfino (Rettore dell’Università degli Studi di Genova). Relatori: suor Alessandra Smerilli (economista, docente universitario, Segretario del Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale), Luca Ricolfi (sociologo, docente di Analisi dei dati), Roberto Cingolani (fisico, Consigliere di Governo per l’Energia), Maria Teresa Bellucci (vice Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali), Paola Frassinetti (Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito). Comunicazioni: Marco Scajola (Assessore Formazione professionale Regione Liguria), Augusto Sartori (Assessore al Lavoro e alle Politiche attive dell’Occupazione Regione Liguria), Simona Ferro (Assessore, Sport, Scuola, Università e Politiche giovanili Regione Liguria), Guido Torrielli (Presidente Associazioni Its Italia). Testimonianze di buone prassi: Mario Costantino (Presidente Europam spa), Ugo Salerno (Chairman and Ceo Rina), Enrico Castanini (Amministratore unico e Direttore generale Liguria Digitale), Andrea Giustini (presidente Ecoerdidania). Modera il convegno: Luca Ponzi, caporedattore Tgr Liguria.

Nel 1872 San Giovanni Bosco dava il via all’opera che oggi è il “Don Bosco” di Genova Sampierdarena – spiega don Sergio Pellini, direttore dell’Opera Don Bosco di Genova – Parlare di quest’opera è parlare della vita e della storia non solo di un quartiere ma di una città intera che si è dimostrata una scelta giusta, per la sua vocazione operaia e industriale. Infatti, da 150 anni il Don Bosco ha vissuto in simbiosi con Genova che, da sempre, ha visto con grande interesse e amore, lo sforzo dei Salesiani di garantire un clima positivo fatto di incoraggiamento di fiducia e di protagonismo giovanile. Un sistema educativo che sviluppa tutta la persona favorendo la crescita e la libertà, creando situazioni e ambienti positivi che stimolano e sostengono il giovane, dandogli il gusto del bene. A oggi decine di educatori, si mettono quotidianamente al servizio di circa 200 ragazzi della scuola elementare e media, 250 giovani della formazione professionale, 13 ragazzi della comunità educativa territoriale, circa 1.000 ragazzi e ragazze delle associazioni sportive e centinaia di giovani che frequentano il nostro oratorio. Sono giovani di circa 50 nazionalità diverse che, ogni giorno, nello studio, nel gioco e nel lavoro, dialogano e si incontrano in un crogiuolo di razze e culture, che arricchisce ed esalta il tessuto sociale del territorio della nostra Genova”.

Il CNOS-FAP (Centro nazionale opere salesiane – Formazione e aggiornamento professionale) – sottolinea don Maurizio Lollobrigida, delegato regionale del CNOS-FAP – ente organizzatore del convegno, eredita la visione di Don Bosco che nel 1852 sigla i primi contratti di apprendistato nella città di Torino. La Federazione nazionale è nata il 9 dicembre 1977 e coordina i Salesiani d’Italia impegnati a promuove in 18 regioni, un servizio di pubblico interesse nel campo dell’orientamento, della formazione e dell’aggiornamento professionale con lo stile educativo di Don Bosco. 63 Centri di formazione professionale (Cfp) presenti in 16 Regioni italiane. Circa 16 mila allievi nella IeFP. Oltre 1.500 corsi di formazione attivati. Circa 40 sportelli di Servizio al Lavoro. Circa 1.400 dipendenti a tempo indeterminato. Migliaia sono i giovani che frequentano i nostri percorsi formativi al termine dei quali, si inseriscono nelle imprese come persone qualificate dal punto di vista umano e professionale (camerieri, cuochi, elettricisti, meccatronici, informatici, operatori del turismo, parrucchiere-acconciatrici e tante altre specializzazioni lavorative). A un anno dalla qualifica il 92% degli allievi è in successo formativo (collocato nel mercato del lavoro). Ogni anno il nostro ente cura l’organizzazione di un evento nazionale, che mette a confronto le diverse agenzie coinvolte nei processi di crescita e formazione dei giovani che si avviano al mercato del lavoro”.

Si segnalano, inoltre, gli articoli dedicati all’evento a cura di La Voce di Genova e La Repubblica – Genova.

Vai alla notizia

 

Triveneto: meeting ragazzi MGS il 5 marzo

È tempo di meeting per i ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto. L’appuntamento è il 5 marzo 2023 a Mogliano Veneto, presso il Collegio Salesiano Astori. Di seguito i dettagli e il link per iscriversi, entro il 2 marzo 2023, nella notizia a cura del sito Donboscoland.

***

Cari Ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto, il 2023 è iniziato e noi vogliamo viverlo nel migliore dei modi.

Vi invitiamo perciò al MEETING Ragazzi MGS – Direzione CIelo
Continueremo a sognare con don Bosco e grazie a lui scoprire come fare della nostra vita un dono per gli altri!

Dopo alcuni anni desideriamo ripartire alla grande con un momento di festa per tutti i ragazzi delle Medie (secondaria di primo grado). Una giornata all’insegna dell’allegria salesiana, un’occasione di formazione, gioco, preghiera, testimonianza, amicizia e divertimento sano!

Questo Meeting MGS Ragazzi è un’opportunità per tutti i ragazzi delle medie delle nostre Opere Salesiane ma è aperto anche a tutte le realtà diocesane del Triveneto e agli altri Movimenti Cristiani presenti.

INFO:
Quando: 5 Marzo 2023
Dove: Mogliano Veneto – Collegio Salesiano Astori
Per chi: ragazzi e ragazze dalla 1^ alla 3^ media.
Che cosa: una giornata di festa, di ascolto, riflessione e preghiera, di musica, danze e gioco!

Programma
9.30       Arrivi, iscrizioni ed accoglienza
10.00     Animazione da palco
10.30     Momento formativo MGS Play
11.30     Pausa
12.00     Santa Messa
13.00     Pranzo al sacco
13.30     Animazione
14.00     Grande Gioco
15.30     Momento conclusivo
16.30     Saluti

Per la partecipazione 

  • Il contributo per la partecipazione è di 10€
  • Le iscrizioni si chiudono il 02 Marzo.

Clicca QUI per iscrivere i ragazzi 

Clicca QUI per scaricare il poster in A3 

N.B.

  • Sei un ragazzi di 3 media e ti va di aiutarci ad animare il Meeting, anche per te c’è la possibilità di venire già dal sabato pomeriggio al “Pre-Meeting”, clicca qui per avere maggiori info.
  • L’appuntamento è aperto anche alle parrocchie delle diocesi del Triveneto!

Per maggiori informazioni scrivi a mgs@donboscoland.it 

Come Uffici di PG rimaniamo a disposizione come sempre se avete bisogno di supporto.
A presto!

Vai alla notizia

 

 

Trent’anni del Centro don Bosco di Tirana

Dal sito dell’ispettoria Meridionale.

***

Era il 30 gennaio del 1993 quando i Salesiani di don Bosco, alla presenza di tante autorità civili, religiose, giovani, ma anche con tante difficoltà, inauguravano il Centro don Bosco di Tirana.
Trent’anni fa, quella che adesso è conosciuta come Via Don bosco era la via che portava alla ‘”fabbrica delle scarpe”; e quello che adesso è il quartiere Don Bosco altro non era che l’immediata periferia di Tirana: solo campagna e nessuna costruzione. Così come lo stesso Centro Don Bosco era solo un grande spazio recintato con all’interno depositati più di 40 bunker.
Con il passare degli anni è nato il quartiere Don Bosco, una delle realtà abitative più conosciute e popolate di Tirana, che conta più di un milione di abitanti. Lì dove c’erano solo bunker ora sorge un grande Centro educativo vivo e vivace: una scuola con quasi 800 alunni, un Oratorio, una Parrocchia e un Centro Diurno per ragazzi di etnia Rom. In trent’anni tanti salesiani di don Bosco, con il loro operare, hanno dato un contributo notevole allo sviluppo della terra albanese.
Per questo motivo, il 31 gennaio, giorno della festa del nostro Santo salesiano, il Centro don Bosco ha vissuto un momento di ringraziamento e riconoscenza per il bene operato e che ancora opera, insieme a autorità civili, religiose e migliaia di ragazzi e giovani. Nella mattinata, durante la cerimonia dell’anniversario erano presenti la Ministra dell’istruzione e dello sport, la signora Evis Kushi, la Ministra dell’economia e della finanza, la sig.ra Delina Ibrahimaj, che è intervenuta sia come figura istituzionale che mamma dei due figli iscritti alla nostra scuola. Sono stati con noi anche il Nunzio apostolico, Mons. Luigi Bonazzi; l’ambasciatore d’Italia in Albania, dott. Fabrizio Bucci; il Vicesindaco di Tirana, il sig. Andi Seferi; l’Arcivescovo della diocesi di Tirana-Durazzo, Mons. Arjan Dodaj; l’ex allievo e artista Landi Hysi; il rappresentante dell’Ufficio scolastico dell’ambasciata italiana, la sig.ra Lucia Cucciarelli; la Presidente delle scuole cattoliche, suor Teuta Buka; il referente della Renovabis, il sig. Julian Priska; e don Michele Gentile, sacerdote che nel 1993 vide la posa delle prime pietre dell’Opera salesiana.
Dopo le parole di accoglienza del direttore del Centro, don Gino Martucci, in tutti gli interventi dei convenuti sono state espresse parole di ringraziamento, apprezzamento e incoraggiamento per il lavoro che i salesiani svolgono.
Particolarmente incoraggianti sono state le dichiarazioni della Ministra Evis Kushi:
«Qui al Don Bosco non c’è soltanto un’istituzione scolastica ma un centro sociale dove si educano i ragazzi e i giovani con i migliori valori: il valore della solidarietà, della pace, del dialogo, della collaborazione. Sono esattamente questi valori che ogni giorno, e sempre di più, sono importanti e necessari, per le nuove generazioni e per tutta la società. Il vostro logo racconta una casa, un rifugio che offre protezione, cure, amore e calore. Il direttore del centro, appena entrati, mi ha detto che qui non ci sono mai state così tante personalità importanti in un unico momento. No. Le persone più importanti qui siete voi, non noi. Lei, direttore, ha trent’anni di esperienza, come tutti i suoi collaboratori. Sono convinta che sarete qui per altri 100 anni e altri anni ancora. Questo le auguro con tutto il cuore. La festa di oggi è una festa comunitaria. Lo è per lei, per gli studenti, per i genitori, per gli insegnanti, e sicuramente anche per l’intera comunità. Ed io come Ministro della pubblica istruzione e dello sport, non solo vi ringrazio e mi congratulo per il lavoro che avete fatto in tutti questi anni, ma vi assicuro anche tutto il mio sostegno, il mio e di tutta l’Istituzione che dirigo. Auguri a tutti e godiamoci il 30º anniversario del centro Don bosco che è per tutti un modello di ispirazione». 
La giornata è proseguita all’insegna della gioia comunitaria, fatta di tanti momenti espressivi dei giovani della scuola e dalle attività ricreative in Oratorio, per concludersi con la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Tirana-Durazzo, il Monsignor Arjan Dodaj.

 

Vai alla notizia

 

Valdocco: Assemblea Ispettoriale e CEP per presentare le linee d’azione del X Capitolo Ispettoriale

Sabato 18 febbraio 2023, presso il Teatro Grande Valdocco di Torino – Valdocco, si è tenuta l’Assemblea Ispettoriale e delle Comunità Educative Pastorali per presentare le linee d’azione del X Capitolo Ispettoriale, approvate dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e dal suo Consiglio lo scorso 27 gennaio 2023.

Dopo la preghiera iniziale, l’Ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini ha introdotto l’Assemblea:

a seguire, con introduzione di don Alberto Goia, Delegato di Pastorale Giovanile, sono state presentate le Prospettive di ciascuna delle 8 linee di azione individuate dal Rettor Maggiore.

Siamo così giunti a definire alcune Prospettive, alcune strategie a livello ispettoriale ed altre a livello locale, per ciascuna delle 8 Linee programmatiche che ci erano state consegnate dal Rettor Maggiore. Si tratta di orientamenti semplici e concreti sui tanti ambiti che erano posti alla nostra attenzione.

-don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Per la Linea 1, “Salesiano di don Bosco per sempre“, e la Linea 4, “La formazione per essere“, ha preso la parola don Enrico Ponte, Maestro del Noviziato:

A presentare la Linea 2 “Invitati dal ‘da mihi animas, coetera tolle’ ” e la Linea 8 “Accompagnare i giovani verso un futuro sostenibile“, don Luca Barone, Direttore della casa salesiana del Rebaudengo:

Per le prospettive della Linea 3, “Vivere il “Sacramento Salesiano della presenza“, ha preso la parola don Pietro Migliasso, Maestro dei Novizi ora di servizio presso la IUSTO e il CFP Rebaudengo:

A presentare  le prospettive della Linea 5, “Priorità assoluta per i giovani“, la Responsabile dell’Ufficio Emarginazione e Disagio e Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Salesiani per il Sociale Valentina Bellis:

Per la Linea 6, “Insieme ai laici nella missione e nella formazione“, Simona Dametto, animatrice, educatrice e Salesiana Cooperatrice:

Infine, per la Linea 7 “Una maggiore generosità nella Congregazione“, don Rino Pistellato, Parroco e Missionario:

A concludere la giornata, l’intervento di sintesi dell’Ispettore don Leonardo Mancini:

 

Non è sufficiente riflettere e scrivere documenti: è la vita quella che deve parlare. I documenti aiutano, orientano, sostengono, incoraggiano, illuminano, chiariscono, fanno convergere… ma non sono vivi! Chi li rende vivi sono le persone.

-don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Rivivi l’intera Assemblea: