A Valdocco l’incontro dei delegati di Pastorale giovanile e Animazione missionaria dell’Europa Nord e Mediterranea

Dal 4 al 9 febbraio, nella casa Madre di Torino-Valdocco, si è svolto l’incontro dei Delegati di Pastorale Giovanile (PG) e Animazione Missionaria (AM) delle Ispettorie delle regioni Europa Centro e Nord e Mediterranea. Si tratta dell’ultimo raduno per i Delegati di PG e AM di queste due regioni prima del prossimo Capitolo Generale, che si aprirà, sempre a Valdocco, tra poco più di un anno.

Don Rossano Sala, segretario speciale del Sinodo dei vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” ha guidato la prima riflessione – Mettere ordine e cercare connessioni – sui nuclei tematici dell’Instrumentum Laboris e del Documento finale del Sinodo. Partendo da quindici nuclei tematici generativi del Sinodo, don Sala ha invitato tutti a una riflessione e rielaborazione dei punti che fosse personale.

Nella seconda giornata, invece, l’ispettore dell’Irlanda, don Eunan McDonnell ha presentato una relazione sull’accompagnamento spirituale e sul discernimento, partendo da quello che definisce  il “fondamento essenziale di qualunque chiamata vocazionale: Lasciatevi amare da Dio, di santa Elisabetta della Trinità.

La terza giornata si è aperta con la presentazione della II edizione del “Manuale del Volontariato Missionario Salesiano”, animata congiuntamente dai Dicasteri per la Pastorale Giovanile e per le Missioni. Il documento, che rinnova la prima edizione del 2008 alla luce della III edizione del “Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile”, è stato recentemente approvato dal Consiglio Generale della Congregazione ed è il frutto di un cammino condiviso ascoltando il vissuto di tutte le Ispettorie nel corso di tre anni di preparazione.

 

 

Salesiani per il Sociale, i ragazzi della comunità Harambée a Tv2000

In occasione della festa di Don Bosco, alcuni ragazzi e un’educatrice della comunità Harambée sono stati ospiti della trasmissione televisiva “L’ora solare” in onda su Tv2000. Un’occasione per presentare i progetti educativi svolti nella struttura di Casale Monferrato (AL) e sostenuti da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS.

La comunità Harambée nasce a Casale Monferrato nel 1996 con l’obiettivo di accogliere giovani in stato di bisogno. Al suo interno oggi è presente una casa famiglia per ragazzi allontanati dai propri genitori, un centro per minori stranieri non accompagnati e un gruppo appartamento per ragazzi maggiorenni. In quest’ultima struttura vengono ospitati giovani che compiuti i 18 anni, sperimentano percorsi di autonomia, i così detti “care leavers”.

«Una volta diventati grandi, questi ragazzi, per legge, devono uscire dalla comunità e questo crea un grande disagio per loro» spiega Milena Tacconelli, educatrice di Harambée. «Così abbiamo proposto ai servizi sociali un proseguimento dell’accompagnamento attraverso le esperienze di autonomia che chiamiamo “Over 18”. Abbiamo pensato che vivere in condivisione potesse creare condizioni di mutuo-aiuto tra loro stessi. Il punto di forza è la ricerca attiva del lavoro che permetterà loro di diventare autonomi».

Salesiani per il Sociale in questi anni è stata vicina a questi ragazzi sostenendoli nel loro percorso formativo e nel diventare adulti. «Appena uscito dal gruppo appartamento – racconta uno dei ragazzi accolti – la comunità ha continuato a starmi vicino, gli educatori mi hanno aiutato a inviare i curriculum e sono riuscito a svolgere una settimana di prova in un’azienda. Con grande sorpresa mi hanno detto di restare e dopo qualche mese ho ottenuto un contratto a tempo indeterminato».

Apprendere un mestiere, accedere ad un tirocinio per trovare un’occupazione, imparare a vivere da soli provvedendo ai propri bisogni o anche saper costruire delle relazioni durature nel tempo: sono questi alcuni degli obiettivi che da anni porta avanti l’equipe di lavoro della struttura. «La comunità e i progetti che fanno loro mi hanno cambiato» racconta un’altra ragazza. In questa casa ci troviamo bene e grazie all’aiuto di Milena ho ottenuto una borsa di lavoro di sei mesi in una fabbrica di caramella, terminati i quali ho conquistato anch’io un contratto stabile».

«L’insegnamento di Don Bosco – conclude Milena – è che i ragazzi non vanno solo accolti ma che è necessario anche accompagnarli!».

 

 

 

M’Interesso di te, il progetto a sostegno dei minori stranieri non accompagnati

Il progetto, promosso da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS, ha sostenuto il lavoro di rete da educatori di strada, psicologi e volontari che hanno garantito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione.

Visionario, tenace e accogliente: lo scrittore Fabio Geda rilegge Don Bosco

Un santo sociale, come il Cottolengo e Murialdo, impegnato a rendere la città di Torino accogliente, andando a cercare nelle strade dei nuovi quartieri in espansione i giovani, soprattutto quelli abbandonati, poveri. Fabio Geda, ex allievo salesiano dell’Agnelli di Torino, ex educatore dell’oratorio San Luigi di San Salvario ha scritto un libro su Don Bosco tracciandone un ritratto preciso: Il demonio ha paura della gente allegra. Di Don Bosco, di me e dell’educare, edito da Solferino. Geda, 46 anni di Torino, è diventato noto  con Nel mare ci sono i coccodrilli, che nel 2010 ha raccontato la storia vera del giovane afgano Enaiatollah Akbari e del suo viaggio fino in Italia.

Racconta Geda al Corriere della Sera: “Le sue visioni hanno davvero raggiunto tutti gli angoli della Terra, invece per noi rimane quello della Società Salesiana. Ma non è stato soltanto questo: si è inventato dal niente il contratto di apprendistato, le società di mutuo soccorso, scuole e dormitori serali”. Al centro della sua azione, sempre i ragazzi: “La sua azione era politica, ma non la politica dei partiti e della burocrazia. Non stava con nessuno e contro nessuno, gli interessavano i ragazzi, il loro futuro”. L’astuzia nel cercare (e trovare) sempre i soldi per i suoi progetti, la concretezza delle sue azioni: per scrivere il libro, Fabio Geda ha studiato per oltre un anno la storia di quel periodo, gli scritti di Don Bosco, i documenti che lo riguardano. Ha anche girato l’Italia, arrivando in Sicilia alla Colonia Don Bosco: “Se Don Bosco vivesse in questi tempi starebbe di sicuro qui, tra i porti del Mediterraneo, insieme a tutti i cooperatori”. E al quotidiano Avvenire che gli chiede come si troverebbe Don Bosco con i ragazzi di oggi risponde: “Benissimo, perché nel tempo non sono i ragazzi a essere cambiati, ma il modo in cui la società si rivolge a loro, da una parte criticandoli con malevolenza e dall’altra caricandoli di una responsabilità che non sono in grado di sostenere. Pare quasi che non ci sia alternativa tra lo sgridarli per qualsiasi cosa e il salutarli come salvatori di un mondo che noi, gli adulti, abbiamo contribuito a rovinare”.

L’accoglienza, lo spirito salesiano non è morto: «Io lo trovo ovunque – conclude Geda nell’intervista al Corriere -. Anche Torino è rimasta accogliente, ma è timida, preferisce il silenzio, fare del bene e subito dopo girarsi dall’altra parte. Vedo una grande energia positiva, certo, esiste anche quella negativa, ognuno però decide da che parte guardare”.

Oratorio, su TV2000 il documentario in occasione della festa di Don Bosco

Un ponte fra la strada e la chiesa, l’oratorio è un luogo di aggregazione e formazione che accompagna i giovani nel proprio percorso di crescita. Tv2000, in occasione della festa di San Giovanni Bosco fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, giovedì 31 gennaio alle 21.05 trasmette il docufilm ‘Qui è ora’. Un racconto corale, ambientato in cinque strutture parrocchiali della Lombardia, che delinea un tessuto sociale diverso dalle narrazioni che prevalgono sui media. Tra i protagonisti Don Mattia Bernasconi – Oratorio San Luigi Gonzaga (Milano); un gruppo adolescenti del Sicomoro – Oratorio San Siro (Lomazzo); Akon (un volontario del Senegal) – Oratorio San Faustino (Brescia); Suor Elisea – Oratorio San Giovanni (Brescia); Don Giuliano Borlini – Oratorio San Giovanni Bosco (Clusone). 

“Siamo membra gli uni degli altri”: il messaggio del Papa per la 53ma Giornata delle Comunicazioni sociali

Cari fratelli e sorelle,

da quando internet è stato disponibile, la Chiesa ha sempre cercato di promuoverne l’uso a servizio dell’incontro tra le persone e della solidarietà tra tutti. Con questo Messaggio vorrei invitarvi ancora una volta a riflettere sul fondamento e l’importanza del nostro essere-in-relazione e a riscoprire, nella vastità delle sfide dell’attuale contesto comunicativo, il desiderio dell’uomo che non vuole rimanere nella propria solitudine.

Inizia così il messaggio di Papa Francesco per la 53ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali.

 

Salesiani Cooperatori: Carlo Pellegrino è il nuovo consigliere mondiale per la Regione Italia – Medio Oriente – Malta

Sabato 24 novembre all’Istituto Salesiano Pio Xl a Roma si è svolta la cerimonia del passaggio di consegna tra il Consigliere uscente Antonio Boccia e Carlo Pellegrino, primo non eletto nell’ultimo Congresso elettivo Regionale. Antonio Boccia ha infatti lasciato il suo incarico durato tre anni per ricoprire l’incarico di Coordinatore Mondiale conferitogli dal Rettor Maggiore durante l’ultimo Congresso Mondiale Associativo.

L’atto ufficiale di accettazione e di conferimento è stato preceduto da un momento di preghiera con i ringraziamenti ad Antonio Boccia per il lavoro svolto e l’impegno profuso durante questi ultimi tre anni nella animazione a livello regionale. La cerimonia è proseguita con l’accettazione da parte di Carlo Pellegrino che, ufficialmente, il 24 novembre ha iniziato il suo mandato guidando i lavori della Consulta Regionale. Il mandato di Carlo Pellegrino avrà la durata di tre anni e concluderanno il sessennio iniziato da Antonio Boccia.

Tutti i Salesiani Cooperatori della Regione Italia – Medioriente – Malta augurano a Carlo Pellegrino un buon lavoro e un buon servizio affinché la sua missione, nel segno di Don Bosco, sia prodiga di tanti spunti di unione, fratellanza e spiritualità.

CNOS-Fap, da 40 anni “Ingaggiàti per il futuro”

Si è svolto nella mattinata di  giovedì 15 novembre 2018, il tanto atteso convegno per il festeggiamento dei 40 anni di storia delCNOS-FAP – Centro Nazionale Opere Salesiani – Formazione e Aggiornamento Professionale al Collegio Carlo Alberto di Torino. L’incontro ha visto il susseguirsi di molte autorità, che hanno avuto modo di riportare ed esporre tutte le azioni inerenti al mondo della Formazione professionale, il tutto accompagnato dalla presenza del celebre monologhista Eugenio Allegri, che ha scandito il tempo con alcune delle sue celebri interpretazioni come: Novecento, Chiave a Stella ed il Cyrano.

Per approfondire leggi qui 

Salesiani per il futuro: la call to action per i giovani in vista del CG28

www.salesianiperilfuturo.it: è questo il sito realizzato dall’ufficio di Comunicazione sociale dei Salesiani in Italia in vista del Capitolo Generale della Congregazione (CG28) e sulla spinta del Sinodo dei Vescovi sui giovani. In questo sito i giovani delle Ispettorie salesiane potranno riempire un form, caricando un testo, un video o un’immagine, per dare un contributo prima  ai capitoli ispettoriali e poi a quello generale. 

Si tratta di una call to action per  chiedere ai  giovani di diventare protagonisti del CG28 e dei capitoli ispettoriali con i loro sogni, le loro aspettative, le loro esperienze.  I temi del Capitolo generale – priorità della missione per i giovani, il profilo del salesiano di oggi e la missione condivisa tra salesiani e laici – infatti potranno essere arricchiti con i loro contributi. 

In questa ottica, il sito  serve ad avviare percorsi di coinvolgimento dei giovani nella realizzazione dei propri Capitoli Ispettoriali. Si tratta di uno strumento online che ha la sua forza nella raccolta dei contributi che ogni ispettoria potrà utilizzare localmente e nella spiegazione ai giovani del Capitolo e del suo funzionamento con un video realizzato dall’ufficio di comunicazione sociale dell’Ispettoria Meridionale. 

 

Per i 25 anni di Salesiani per il Sociale, il 25% di sconto sui libri Elledici

Un libro ti insegna a sognare, a sperare, a guardare con occhi diversi il mondo: come il Natale! In occasione del 25° anniversario di attività, Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS insieme all’editrice salesiana Elledici presentano l’iniziativa “A Natale fai una cosa di cuore: dona educazione!”.

Dal 15 novembre al 15 dicembre 2018, usando il codice EDU25, i titoli Elledici potranno essere acquistati con uno sconto del 25% sia sul sito www.elledici.org che nei punti vendita Elledici.
La casa editrice destinerà il 25% del ricavato dell’iniziativa, ai bambini e giovani che ogni giorno Salesiani per il Sociale accoglie presso le case famiglia. Una campagna che ha l’obiettivo di favorire la lettura e la diffusione della “buona editoria” che educa e forma i giovani, ma che vuole anche venire incontro ai giovani più in difficoltà grazie all’importo che verrà donato a fine campagna.
Don Bosco affermava che “l’Educazione è cosa di cuore”, un impegno che Salesiani per il Sociale porta avanti da 25 anni in Italia, combattendo ogni giorno la povertà educativa e garantendo il diritto all’educazione per ogni bambino.

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