CNOS-Fap, da 40 anni “Ingaggiàti per il futuro”

Si è svolto nella mattinata di  giovedì 15 novembre 2018, il tanto atteso convegno per il festeggiamento dei 40 anni di storia delCNOS-FAP – Centro Nazionale Opere Salesiani – Formazione e Aggiornamento Professionale al Collegio Carlo Alberto di Torino. L’incontro ha visto il susseguirsi di molte autorità, che hanno avuto modo di riportare ed esporre tutte le azioni inerenti al mondo della Formazione professionale, il tutto accompagnato dalla presenza del celebre monologhista Eugenio Allegri, che ha scandito il tempo con alcune delle sue celebri interpretazioni come: Novecento, Chiave a Stella ed il Cyrano.

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Salesiani per il futuro: la call to action per i giovani in vista del CG28

www.salesianiperilfuturo.it: è questo il sito realizzato dall’ufficio di Comunicazione sociale dei Salesiani in Italia in vista del Capitolo Generale della Congregazione (CG28) e sulla spinta del Sinodo dei Vescovi sui giovani. In questo sito i giovani delle Ispettorie salesiane potranno riempire un form, caricando un testo, un video o un’immagine, per dare un contributo prima  ai capitoli ispettoriali e poi a quello generale. 

Si tratta di una call to action per  chiedere ai  giovani di diventare protagonisti del CG28 e dei capitoli ispettoriali con i loro sogni, le loro aspettative, le loro esperienze.  I temi del Capitolo generale – priorità della missione per i giovani, il profilo del salesiano di oggi e la missione condivisa tra salesiani e laici – infatti potranno essere arricchiti con i loro contributi. 

In questa ottica, il sito  serve ad avviare percorsi di coinvolgimento dei giovani nella realizzazione dei propri Capitoli Ispettoriali. Si tratta di uno strumento online che ha la sua forza nella raccolta dei contributi che ogni ispettoria potrà utilizzare localmente e nella spiegazione ai giovani del Capitolo e del suo funzionamento con un video realizzato dall’ufficio di comunicazione sociale dell’Ispettoria Meridionale. 

 

Per i 25 anni di Salesiani per il Sociale, il 25% di sconto sui libri Elledici

Un libro ti insegna a sognare, a sperare, a guardare con occhi diversi il mondo: come il Natale! In occasione del 25° anniversario di attività, Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS insieme all’editrice salesiana Elledici presentano l’iniziativa “A Natale fai una cosa di cuore: dona educazione!”.

Dal 15 novembre al 15 dicembre 2018, usando il codice EDU25, i titoli Elledici potranno essere acquistati con uno sconto del 25% sia sul sito www.elledici.org che nei punti vendita Elledici.
La casa editrice destinerà il 25% del ricavato dell’iniziativa, ai bambini e giovani che ogni giorno Salesiani per il Sociale accoglie presso le case famiglia. Una campagna che ha l’obiettivo di favorire la lettura e la diffusione della “buona editoria” che educa e forma i giovani, ma che vuole anche venire incontro ai giovani più in difficoltà grazie all’importo che verrà donato a fine campagna.
Don Bosco affermava che “l’Educazione è cosa di cuore”, un impegno che Salesiani per il Sociale porta avanti da 25 anni in Italia, combattendo ogni giorno la povertà educativa e garantendo il diritto all’educazione per ogni bambino.

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CNOS-FAP, da 40 anni “ingaggiati per il futuro”: il convegno a Torino

Apprendere una professione è una strada necessaria affinché i giovani possano aprire quella finestra che si affaccia a possibili scenari futuri di felicità. Questo il percorso virtuoso avviato oltre 150 anni fa da Don Bosco, il quale ha ispirato l’esperienza salesiana in campo professionale fino ai giorni nostri.

Un impegno costante portato avanti da un organismo chiamato Federazione Nazionale CNOS-FAP – Centro Nazionale Opere Salesiani – Formazione e Aggiornamento Professionale – che, in occasione del 40° Anniversario dalla sua fondazione a servizio dei giovani, ha organizzato il convegno dal titolo “Ingaggiati per il Futuro”, un momento celebrativo e una call to action per il futuro dei giovani.

L’incontro si terrà Giovedì 15 novembre 2018 presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, piazza V. Arbarello, 8, a partire dalle ore 9.00.

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Il convegno “Ingaggiati per il Futuro” sarà interamente trasmesso in diretta mediante la PAGINA Facebook @SalesianiICP

Weekend formativo CGS-TGS: trasformare il futuro associativo

Si è svolto a Roma dal 2 al 4 novembre 2018 il week-end di formazione per animatori e dirigenti realizzato in collaborazione tra le associazioni CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) e TGS – Turismo Giovanile e Sociale, dal titolo “Chiamati ad animare per trasFORMARE – #iltuofuturoassociativo”.

Circa cinquanta i partecipanti provenienti da tutta Italia, dei quali oltre la metà under 30, che hanno riflettuto insieme sull’identità associativa, e sulle tematiche culturali legate alla proposta specifica delle due Associazioni, con momenti in comune e laboratori tematici per aree di interesse.

Dopo i saluti dei presidenti degli Enti promotori CNOS (don Roberto dal Molin) e CIOFS (suor Anna Razionale) e un video messaggio di suor Runita Borja, consigliera generale per la Pastorale Giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice, i lavori si sono aperti con l’intervento di don Fabio Attard, consigliere generale per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco, che ha approfondito il tema “Io sono Missione: il servizio responsabile in ottica associativa nell’ambito del Movimento Giovanile Salesiano”, alla luce del recente Sinodo dei Giovani. In particolare don Fabio ha ribadito che l’orizzonte del Movimento Giovanile Salesiano è rappresentato da tutti i giovani che si muovono o vivono nei differenti ambienti e settori d’animazione pastorale delle opere salesiane, con diversi livelli e ritmi di coinvolgimento e di impegno, nel quale anche le Associazioni si riconoscono a pieno titolo. Esse, in particolare, sono luoghi privilegiati del protagonismo giovanile, in quanto, attraverso l’esperienza associativa, i giovani passano da essere semplici destinatari delle attività ad assumersi responsabilità crescenti, diventando sempre più punti di riferimento per i più giovani che cominciano il loro cammino.

Durante la serata, organizzata dall’Associazione TGS, i partecipanti sono stati condotti alla scoperta di alcuni luoghi della città di Roma significativi per la vita di Don Bosco: la Stazione Termini, Santa Maria Maggiore e San Pietro in Vincoli.

Nelle sessioni distinte, l’Associazione TGS ha incontrato Don Gionatan De Marco (Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della CEI), che ha presentato un nuovo concetto di Turismo Religioso che punta a far vivere al pellegrino un’esperienza di vita, di bellezza, di accoglienza e di ospitalità, e Veronica D’Ortenzio (ideatrice di ArtOratorio), che ha mostrato e fatto vivere le modalità con cui si può fare animazione attraverso l’arte.

L’Associazione CGS invece è stata impegnata con una tavola rotonda dal titolo “Formarsi alla critica dei messaggi della comunicazione e del cinema”, con l’intervento del prof. Fabio Pasqualetti (Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Pontificia Salesiana) e Giovanni Ottone (scrittore e critico cinematografico), mentre il presidente nazionale Cristiano Tanas ha presentato “Il teatro educativo in stile salesiano”, a partire dalle origini e fino alla realtà quotidiana delle compagnie e dei gruppi che operano in ambito CGS, offrendo un servizio educativo fondamentale.

Sul lato pratico, è stato proposto un laboratorio teatrale, coordinato dalla Compagnia Teatrale “Volti dal Kaos” del CGS Don Bosco Ranchibile di Palermo, nel quale i partecipanti hanno potuto cimentarsi con la figura dell’attore, imparando a mettere in scena un brevissimo spettacolo, mettendosi personalmente in gioco. Le performance sono state oggetto di critica e valutazione da parte del “pubblico” presente, durante la serata condivisa con l’Associazione TGS, che ha poi “ricambiato” il regalo, offrendo ai giovani del CGS una interessante visita guidata alla Basilica del Sacro Cuore di Gesù, costruita da Don Bosco a Roma.

Infine, le due Associazioni si sono ritrovate insieme con la prof.ssa Francesca Busnelli, docente presso l’Università Pontificia Salesiana, sul tema “Dinamiche nella vita associativa e indicazioni per il buon coordinamento”, che ha proposto ai partecipanti alcuni suggerimenti per affrontare consapevolmente ed efficacemente la gestione delle proprie associazioni locali: definizione degli obiettivi, dei ruoli e delle responsabilità, cultura organizzativa e spazio alle giovani generazioni.

La domenica, dopo la Santa Messa celebrata proprio nella Basilica del Sacro Cuore, l’esperienza si è conclusa con un momento di verifica, nel quale i partecipanti hanno promosso a pieni voti il week-end di formazione, sottolineando la competenza dei relatori, la validità degli argomenti proposti e soprattutto il clima di amicizia che si è creato grazie alla collaborazione di tutti, giovani animatori e dirigenti più anziani, oltre che alla positiva sinergia tra le due Associazioni salesiane.

 

 

MGS, incontro dei cori a Roma

Si terrà il 23 novembre, all’istituto Sacro Cuore di Roma, l’incontro dei cori MGS. Si inizia alle ore 18.30 con il saluto di Madre Yvonne Reungoat, superiora generale delle FMA, poi alle ore 19 la S. Messa celebrata dal Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime e alle 21 l’appuntamento è con don Fabio Attard, consigliere mondiale per la Pastorale Giovanile, che darà la buonanotte.

CNOS-FAP Regione Lazio, “mestieri in piazza” per le professioni del futuro

L’Associazione CNOS – FAP Regione Lazio, grazie al cofinanziamento della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma attraverso il “BANDO PER IL SOSTEGNO ALLA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE E PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL TERRITORIO 2018 – I Edizione”, ha organizzato dal 24 al 27 ottobre all’Istituto salesiano Teresa Gerini di Roma,  giornate dedicate all’Orientamento per le professioni del futuro: “Mestieri in Piazza”. Giornate aperte ad alunni, studenti, scolaresche, famiglie, imprenditori, associazioni territoriali, che potranno visitare gli stand ed essere protagonisti vestendo gli abiti delle diverse professioni.

Quattro i seminari di studio per approfondire tematiche del mondo giovanile:

Mercoledì 24 ottobre, seminario di studio su “Giovani Innovazione Lavoro e Sistema Italia” con:
• On. Claudio Cominardi – sottosegretario Ministero del Lavoro e Affari Sociali
• dott Marco Bentivogli – segretario nazionale Fim Cisl
• dott.sa Paola Vacchina – Presidente Nazionale FORMA – Enti di Formazione Professionale
• Prof. Paolo Benanti TOR – università Gregoriana
• dott. Paolo Bastianello – pres. education Sistema Moda Italia e Made in Italy di Confindustria
• moderatire:  prof. Claudio Gentili – rivista La Società

Giovedì 25 ottobre, seminario di studio su “Industria 4.0 – Innovazione e lavoro che verrà”
• On. Claudio Di Berardino – Ass. Lavoro e nuovi diritti, politiche per la ricostruzione – Regione Lazio
• sen. Gianluigi Paragone – commissione lavoro Governo
• dott. Marco Trombetti – amministratore delegato società Pi Campus
• ing. Andrea Bocchini – innovation and business development – CEFLA s.c.
• dott. Valerio Tabascio – Intermedia Selection – Professional e Middle Management
• prof. Fabio Pasqualetti – sdb – decano Facoltà Scienze della Comunicazione – UPS
• prof.ssa Susanna Bianchini – IFREP-UPS
• don Bruno Bignami – CEI – Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro
• moderatore dott. Renato Cursi – segretario dicastero Pastorale Giovanile Salesiana

Venerdì 26 ottobre, seminario di studio su “Lavoro sorgente di dignità”
• padre Francesco Occhetta SJ – Civiltà Cattolica
• don Fabio Attard – consigliere mondiale Pastorale Giovanile Salesiana
• on Savino Pezzotta
• sen. Nicola Morra
• moderatore dott.  Davide Sabatini– direttore Centro Formazione Professionale

Sabato 27 ottobre, seminario di studio su “Hikikomori – stare in disparte” a cura dell’Associazione Hikikomori Italia
• dott.ssa Rosanna D’Onofrio – psicologa e psicoterapeuta
• dott.ssa Chiara Illiano – psicologa e psicoterapeuta

Sinodo dei giovani: nel documento finale la strada alla santità passa dall’impegno nel mondo

Il documento finale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi è stato consegnato al Papa: tre parti, 12 capitoli, 167 paragrafi e 60 pagine. Al centro, l’episodio dei discepoli di Emmaus, come paradigma dell’ascolto declinato come accompagnamento, avvicinamento. La meta indicata ai giovani è la santità, alla quale arrivare attraverso l’impegno che sono chiamati a portare avanti nel mondo.

Nella messa finale, poi, Papa Francesco ha detto: “Vorrei dire ai giovani, a nome di tutti noi adulti: scusateci se spesso non vi abbiamo dato ascolto; se, anziché aprirvi il cuore, vi abbiamo riempito le orecchie. Come Chiesa di Gesù desideriamo metterci in vostro ascolto con amore, certi di due cose: che la vostra vita è preziosa per Dio, perché Dio è giovane e ama i giovani; e che la vostra vita è preziosa anche per noi, anzi necessaria per andare avanti”.

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CNOS FAP, la “Chiusura del cerchio” per la formazione professionale che mette al centro i giovani

Il 15 ottobre a Bologna, CNOS-FAP e AECA (Associazione Emiliano-Romagnola Enti Autonomi che associa 24 enti di formazione professionale di ispirazione cristiana) hanno organizzato un convegno dal titolo “La chiusura del cerchio”, per mettere in luce come il cerchio si chiude quando la formazione professionale inserisce effettivamente nel mondo del lavoro l’allievo.

Nell’introduzione don Enrico Peretti, direttore generale del CNOS-FAP ha sottolineato come “in Italia, a fronte di 2 milioni di giovani NEET, l’impegno nella formazione professionale dei salesiani vuole portare i giovani non solo all’occupabilità – quindi dotarli di un titolo – ma all’occupazione – dotarli di un posto di lavoro -. In Italia i salesiani formano attualmente 26mila allievi e considerano la formazione professionale non una azione di recupero contro la dispersione scolastica ma una risposta ai giovani che hanno “l’intelligenza nelle mani” e imparano dalla concretezza del fare. La formazione professionale è azione educativa integrale che mette al centro i giovani, con la consapevolezza che formare il capitale umano è il migliore investimento per il futuro di una società”.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha inviato un video messaggio nel quale ha ricordato “In Emilia Romagna la disoccupazione è calata dal 9 al 6 %, ma obiettivo del 2020 è arrivare al 4%. L’obiettivo è portare i giovani non solo a una occupazione piena ma buona; vanno integrate le strutture formative con i centri per l’impiego. L’intesa tra le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sulla sinergia scuola-università-formazione professionale è virtuosa e promettente. Si potenzierà la rete dei politecnici e tecnopoli, mancano figure qualificate che il mondo lavorativo richiede”.

Al convegno è intervenuta anche la dottoressa Ferrario del Ministero dell’Istruzione, ricordando come “gli Istituti Tecnici e la Formazione Professionale hanno la stessa dignità del Liceo. Il governo si sta impegnando per un orientamento adeguato, per una qualificazione e una personalizzazione maggiore dell’alternanza scuola-lavoro, per innovare la formazione professionale assicurando il coinvolgimento del mondo imprenditoriale”.

Eugenio Gotti, fondatore di Noviter, ha fatto una relazione su  “Politiche della Formazione Professionale – Analisi ragionata degli interventi regionali”. “In Italia vi è il paradosso che da una parte si ha una disoccupazione giovanile sopra il 30% (tre volte quella complessiva) con 437mila giovani overeducated e dall’altra si contano 76mila posti vacanti (IT e manifattura 4.0) e  di come si prevede tra il 2018 e il 2022 in 5 settori (meccanica, chimica, tessile, ICT, alimentare) un fabbisogno di 280mila profili tecnici. Le due risposte che vengono date in questo momento sono: Policy pubbliche (alternanza scuola e lavoro, apprendistato duale, IeFP, ITS, PAL-Politiche Attive del Lavoro, Formazione Continua), azioni del mercato privato (disintermediazione: Academy aziendali, Progetti sud-nord, Acquisto di Formazione, ma con fini più di reclutamento e addestramento che di sviluppo educativo)”.

“L’orizzonte è camminare verso una Sistema Formativo che integri esigenze della persona e dell’Impresa per lo sviluppo del capitale umano nella filiera complessiva: prima formazione secondaria e terziaria, transizione scuola-lavoro, PAL, Formazione continua e permanente, Innovazione (impresa 4.0)”.

Gli Istituti Tecnici Superiori dovranno espandersi (in Italia gli iscritti a un ITS sono pari allo 0,65% degli iscritti all’Università mentre sia in Germania che in Francia sono pari al 20%). Attualmente per gli ITS il Ministero mette 13 milioni di euro mentre le Regioni 40 milioni l’anno. Va evitato il cannibalismo delle lauree professionalizzanti rispetto agli ITS. L’ITS dovrà avere una sua sempre maggiore identità, stabilità, conoscibilità. La sua carta vincente è la flessibilità. In questo momento l’ITS colloca immediatamente l’80% di chi termina gli studi. Va studiata la transitabilità tra ITS e Università. I finanziamenti delle regioni italiane (quasi due miliardi di euro nel 2017) sono attualmente oltre la metà per le Politiche Attive al Lavoro rispetto alla Formazione. Spariranno nei prossimi anni 75 milioni di posti di lavoro attuali nel mondo e se ne produrranno altri 122 milioni di nuovi. I tre assi per il futuro sono competenza, manualità e capacità di giudizio”.

Durante il convegno c’è stato lo spazio anche per una tavola rotonda moderata da Ilaria Vesentini, giornalista del Sole 24ore, con Cristina Grieco (Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Toscana e Coordinatore della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni); Stefano Versari (Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna), Daniele Vacchi (Direttore ITS Maker e Dirigente IMA per la Formazione e le risorse umane); Vincenzo Colla (Segreteria Nazionale CGIL); Paola Vacchina  (Presidente Nazionale FORMA) e Patrizio Bianchi (Assessore Regionale e Coordinamento delle Politiche europee allo Sviluppo, Scuola, Formazione Professionale, Università, Ricerca e Lavoro della Regione Emilia Romagna), che chiudendo ha detto: “Ho via via consolidato la certezza che l’unica vera forza in grado di muovere un’economia e di garantire lo sviluppo sono le persone. Non i singoli, non le persone sole, ma la collettività quando dimostra di essere in grado di riconoscersi in valori quali il rispetto reciproco e l’autonomia individuale e di darsi regole per competere e cooperare, condividendo obiettivi di prosperità. Oggi chiamiamo questa ricchezza “capitale umano” e sappiamo che quella buona economia, che in Europa definiamo intelligente, sostenibile ed inclusiva, deve saper coniugare la crescita con la coesione, costruendo capitale sociale, quell’insieme di conoscenze condivise, non appropriabili singolarmente e fruibili collettivamente che rappresentano le fondamenta di una comunità”.

 

“Dobbiamo essere coraggiosi perché la Chiesa ci invita a essere lungimiranti”: il messaggio del Rettor Maggiore al congresso “Giovani e scelte di vita”

Domenica 23 settembre si è concluso il <strong>Congresso Internazionale GIOVANI E SCELTE DI VITA: PROSPETTIVE EDUCATIVE </strong>organizzato dall’UPS e dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium.  Oltre 400 i partecipanti, 94 i relatori che si sono alternati nei quattro giorni di Congresso, tanti gli ospiti che hanno voluto contribuire all’evento; tra questi ricordiamo <strong>Pietro Sebastiani</strong>, Ambasciatore italiano presso la Santa Sede, il <strong>Cardinale Lorenzo Baldisseri</strong>, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi e <strong>Monsignore Michele Falabretti</strong>, Direttore del Servizio di Pastorale Giovanile della CEI.

<strong>“Umanizziamo, evangelizziamo, educhiamo e siamo coraggiosi nelle sfide e nelle proposte perché la Chiesa ci invita oggi a essere lungimiranti sui giovani”</strong>. Con il rammarico di non poter essere fisicamente presente al congresso,  il saluto del Rettor Maggiore dei Salesiani <strong>don Àngel Fernández Artime</strong> giunge con un videomessaggio e ricorda la grande opportunità che il Sinodo è per gli educatori e gli evangelizzatori. Don Fernández Artime invita a non avere timore perché i giovani hanno bisogno di sentirsi dire “che cosa vuoi fare della tua vita? Quale pensi che sia il sogno di Dio su di te? Come pensi di vivere la vita come dono e come servizio?”.

“Le scelte che un giovane fa non sono un menù. Quando noi scegliamo, scegliamo la nostra libertà”. Le conclusioni di domenica 23 settembre  sono affidate al <strong>prof. Andrea Bozzolo della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana di Torino</strong>. “La giovinezza non è solo età anagrafica, ma è una sfida antropologica e teologica dell’identità”. Il prof. Bozzolo si è soffermato sulle scelte irrevocabili che si giocano tra euforia e dubbio. “Ma come si fa ad impegnarsi per tuttala vita, a promettere?” Sono proprio le parole di Papa Francesco a venirci in aiuto: “Chiediti perché sei tu”, solo in questo modo la vocazione assume i tratti originali di una “grazia, una missione e saranno i nostri fratelli a farci scoprire cos’è la libertà”. Il prof. Bozzolo suggerisce di rinnovare il linguaggio con cui la Chiesa parla ai giovani per renderli protagonisti e di recuperare gli insegnamenti di Don Bosco e Madre Mazzarello che indicavano orizzonti immensi ai loro ragazzi anche nelle piccole scelte. “Spero che questo Sinodo possa far recuperare la bellezza della scelta e della libertà dei giovani”. <strong>La Preside della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium, sr. Pina Del Core</strong>, ha posto l’accento sulle sfide aperte dal Congresso. Dal punto di vista educativo la prof.ssa Del Core <strong>ha sottolineato la necessità di aiutare i giovani nei processi decisionali</strong>, nelle scelte vocazionali tra libertà e progetto personale. Le scelte e i processi decisionali costituiscono quindi “il nuovo campo di battaglia in cui si giocano i progetti professionali e vocazionali”. Inoltre il mondo digitale e le nuove tecnologie comunicative ci spingono a ripensare i grandi temi, come la libertà, l’educazione, la scelta; educare alla scelta ha a che fare inevitabilmente anche con “l’accoglienza del mistero che accompagna ogni decisione, perché essa implica sempre una rischiosa consegna di sé, un affidamento a qualcosa o a Qualcuno”. Dal punto di vista pastorale è importante curare la formazione degli educatori, dei formatori, tra cui anche i genitori “perché apprendano il discernimento come stile permanente di vivere e di educare”. Solamente con un autentico e fruttuoso dialogo tra scienze umane,scienze dell’educazione e scienze teologiche produrrà “una visione integrale dei percorsi di accompagnamento e di discernimento vocazionale”.I ringraziamenti finali sono affidati <strong>al Rettore Magnifico prof. don Mauro Mantovani</strong>. “Un grazie particolare va al Dicastero di Pastorale Giovanile dei Salesiani e all’Ambito per la Pastorale Giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ai Consiglieri, a Madre Yvonne Reungoat, al Comitato scientifico e organizzativo del Congresso, ai presentatori, ai giovani traduttori appena laureati alla Università La Sapienza di Roma, agli sponsor e ai patrocini, ai benefattori, in particolare la Fondazione Malizia, alla Visitatoria Salesiana, ai ragazzi dell’Università per la copertura video fotografica Andrea Petralia, Jacopo Balliana, Lia Maria Palmieri, agli uffici di comunicazione dell’UPS e della Facoltà Auxilium, all’apparato tecnico di regia, ma soprattutto ai giovani volontari, studenti, ex allievi, salesiani cooperatori e amici delle nostre Istituzioni che hanno regalato tempo ed energie per la buona riuscita dell’evento”. Don Mauro Mantovani ha concluso che: “Siamo Chiesa, siamo famiglia, siamo per i giovani ed è proprio questa la nostra missione”. Sulle note della canzone «Don Bosco Padre Maestro e Amico» e con un immancabile selfie finale, firma distintiva della cultura di oggi, si è concluso il Congresso Internazionale.

Per leggere tutti i comunicati del Congresso, <a href=”https://www.giovaniesceltedivita.org/”>vai qui</a>