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Portogallo – Rilanciata la app “Anima”, uno spazio per crescere nella fede

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – A due anni dal lancio dell’app “Anima”, i Salesiani dell’Ispettoria salesiana “Sant’Antonio” di Portogallo e Capo Verde (POR) hanno presentato una piattaforma completamente rinnovata, più accattivante e con maggiori potenzialità. Con un’interfaccia più intuitiva, la nuova versione dell’app presenta ora nuove funzionalità, compresa la possibilità di condividere i contenuti sulle reti sociali.

La app è pensata come uno spazio di evangelizzazione, che mira ad avvicinare le persone a Gesù Cristo e alla vita che Egli offre. Per questo, “Anima” mette a disposizione quotidianamente diverse risorse che possono servire da supporto e riflessione per tutti, ma soprattutto per i giovani, principale target dell’applicazione.

Destinata ad essere una risposta tempestiva alle esigenze spirituali dei giovani e un buon compagno per la vita di tutti i giorni, l’app offre commenti cristiani sull’attualità, riflessioni su temi biblici, preghiere, commenti alla liturgia quotidiana e tanti altri materiali.

Con questa app, dunque, è possibile fare di ogni momento un luogo privilegiato per incontrare Dio. Sono già molti i collaboratori che hanno accettato la sfida di condividere la loro fede, tra cui salesiani, laici e membri di altre congregazioni religiose e lo fanno, tutti, con un senso di missione, che è quella di essere al servizio dei giovani.

Il nome “ANIMA” deriva dal motto sacerdotale di San Giovanni Bosco, fondatore della congregazione salesiana, “Da mihi animas, coetera tolle” (Gen 14, 21), che indica la passione del Santo dei Giovani per la salvezza delle anime; e, al tempo stesso, fa riferimento al verbo “animare”, dare vita, dare incoraggiamento. Questa applicazione mira quindi ad animare la vita spirituale dei cristiani e a servire come supporto per l’evangelizzazione.

Don Bosco, d’altronde, vedeva nella comunicazione sociale un mezzo indispensabile per l’Annuncio del Vangelo. Fin dall’inizio della sua attività, si dedicò a curare e promuovere piccole pubblicazioni nel campo dell’evangelizzazione, dell’insegnamento religioso e dell’educazione in generale. In linea con l’operato di Don Bosco, oggi i salesiani in Portogallo continuano a dedicarsi con passione al settore della comunicazione sociale, attraverso una casa editrice presente sul mercato portoghese dal 1947, tre librerie – a Porto, Lisbona ed Évora – una stazione radio, varie pubblicazioni – in particolare il Bollettino Salesiano – e ora anche una rinnovata app.

La nuova versione di “Anima” è disponibile per il download sia su Google Play Store, per i sistemi Android, sia su App Store, per i sistemi Apple.

I Centri Giovanili salesiani sognano il loro futuro in un congresso ispettoriale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – León) – Nel fine-settimana del 4 e 5 novembre 2023, la Casa “Santiago el Mayor” di León ha accolto un centinaio di persone, lì giunte per partecipare al II Congresso dei Centri Giovanili dell’Ispettoria salesiana di Spagna-San Giacomo Maggiore. Si è trattato di un forum straordinario che ha riunito Direttori, Coordinatori e Animatori di 38 centri provenienti da ogni angolo della geografia ispettoriale, e che è stato suddiviso in diversi gruppi di riflessione.

L’incontro è iniziato con un momento di preghiera guidato dal Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria e Vocazionale, don José Carlos Sobejano, e con il saluto del Coordinatore Nazionale dei Centri Giovanili, don Pedro Hernández. Il Delegato ispettoriale della Pastorale Giovanile, don Xabier Camino, ha passato in rassegna il processo di riprogettazione di questo ambiente e come questo congresso s’inserisca in questo percorso.

L’intervento principale è stato quello dell’Ispettore di SSM, don Fernando García Sánchez, che nella sua riflessione sul “presente e futuro dei Centri Giovanili nelle case della nostra ispettoria” ha sottolineato che “in questo ambiente molti giovani hanno trovato la loro vocazione al matrimonio, la loro vocazione nella Famiglia Salesiana e il loro desiderio di rimanere nell’opera salesiana con diversi livelli di impegno fino ad oggi”. L’Ispettore ha sottolineato poi che “il Centro Giovanile è l’ambiente pastorale dell’Ispettoria che concentra i salesiani più giovani” perché “la vita che scorre nei nostri Centri Giovanili è un tesoro da custodire, ma i modi in cui possiamo farlo devono essere diversi nei prossimi anni” perché, ha sottolineato, “la vita dei nostri Centri Giovanili è l’anima del nostro carisma”.

“Per le caratteristiche dello stile relazionale, degli interventi educativi e delle proposte spirituali che si svolgono nel Centro Giovanile, il legame di questo ambiente con i primi passi compiuti da Don Bosco nella nascita dell’Oratorio di San Francesco di Sales è particolarmente significativo”, ha sottolineato ancora l’Ispettorie. Quindi invitato i responsabili dei Centri Giovanili a continuare a “rispondere alle esigenze dei giovani”, poiché “abitare il mondo dei giovani è stata la strada scelta da Don Bosco per diventare un punto di riferimento per la loro vita”. Per don García Sánchez, “come nelle nostre origini, siamo chiamati a curare la nostra identità e a superare le crisi e le difficoltà che possono sorgere nella fedeltà alla nostra missione educativa ed evangelizzatrice”. Infine, ha ricordato che “i Centri Giovanili della nostra Ispettoria sono chiamati a replicare l’intuizione di Don Bosco, che lo portò a riunire persone di età diverse per creare una famiglia”.

Il pomeriggio di sabato 4 novembre è stato dedicato allo studio per gruppi di un documento preparato dalla Commissione Centri Giovanili sulla riprogettazione di questo ambiente. Una riflessione che è il frutto di un ampio processo portato avanti negli ultimi anni. Questo processo, secondo il documento di lavoro, risponde al fatto che “se vogliamo proporre Centri Giovanili con una minore presenza di salesiani, anche queste funzioni devono essere svolte, individualmente o collegialmente, in modo che il gruppo risultante rimanga un Centro Giovanile Salesiano”.

Nel testo su cui hanno lavorato i diversi gruppi sono state passate in rassegna le funzioni specifiche degli educatori, le difficoltà, la dimensione sociale dell’ambiente e la natura associativa e non formale dei centri. Il pomeriggio si è concluso con un momento di preghiera e il pensiero della “buonanotte salesiana” da parte di Carlos Hermida, Presidente della “Confederación Don Bosco”, che riunisce 127 Centri Giovanili in Spagna, il quale ha offerto una rilettura della Lettera di Don Bosco da Roma del 10 maggio 1884 e ha fornito una panoramica della realtà del Centro Giovanile oggi.

La giornata di domenica 5 novembre è stata dedicata alla condivisione del lavoro degli otto gruppi del giorno precedente. L’Eucaristia, presieduta dall’Ispettore al termine della mattinata, e la foto ufficiale del gruppo dei partecipanti, hanno concluso il congresso ispettoriale, che comunque già si è proiettato in avanti con lo sguardo al congresso nazionale sul medesimo ambiente salesiano che si terrà in futuro.

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Incontro annuale della Commissione Regionale di Formazione per la Regione Mediterranea

Dall’agenzia ANS.

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Roma, Italia – ottobre 2023 – Dal 24 al 27 ottobre, presso la comunità del postnoviziato di Roma “San Tarcisio” si è svolta la Commissione Regionale di Formazione per la Regione Mediterranea. Vi hanno partecipato i Delegati Ispettoriali di Formazione delle Ispettorie salesiane del Portogallo, della Spagna e dell’Italia. Era presente anche la Visitatoria UPS. Avrebbe dovuto essere presente il Delegato dell’Ispettoria MOR, ma è stato impossibilitato a causa della situazione di guerra in Terra Santa. Tra gli argomenti trattati: una riflessione sulla santità salesiana a partire dalla canonizzazione di Artemide Zatti, guidata dal Rettor Maggiore Emerito, Don Pascual Chávez; la condivisione delle iniziative ispettoriali legate alla figura di Zatti e del 200° anniversario del sogno dei nove anni nel 2024; una valutazione dei percorsi di formazione missionaria, realizzata in dialogo con il Settore delle Missioni; la revisione del Regolamento della stessa Commissione. Sono state anche molto apprezzate la partecipazione alla vita comunitaria del postnoviziato e l’animazione dei giovani salesiani che hanno arricchito alcuni momenti dell’incontro.

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Spagna – Le vite connesse grazie al programma europeo “Erasmus+”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – “L’Erasmus Day”, che si sta celebrando in tutta Europa tra il 9 e il 14 ottobre è una vetrina per numerose esperienze di internazionalizzazione nell’ambito del Programma europeo “Erasmus+”.  Circa 70 centri educativi dei Salesiani della Spagna partecipano a progetti nell’ambito del Programma europeo Erasmus+. L’internazionalizzazione non è una novità per la maggior parte delle scuole: gli scambi, l’implementazione di modelli di insegnamento bilingue, ecc… sono azioni che vengono portate avanti da diversi anni.

Ma il programma europeo Erasmus+ è diventato un modello per tutti, con tutte le possibilità che offre: mobilità degli studenti a breve e lungo termine, mobilità degli insegnanti per condividere e apprendere le metodologie didattiche, accoglienza di studenti, partecipazione a seminari, progetti con partner in altri Paesi…

Proprio per permettere alle scuole e ai giovani di mostrare la loro esperienza Erasmus, l’Unione Europea ha lanciato l’Erasmus Day.

Così, in vista di quest’appuntamento, e nell’ambito del progetto “Prep4Pro” (Preparation for ErasmusPro), le scuole dell’Ispettoria salesiana di Spagna-Maria Ausiliatrice hanno organizzato un tour virtuale e hanno creato un loro Erasmus Corner. Ad esempio, le azioni dei Salesiani di Monzón e di Palma del Río mostrano il lavoro educativo delle scuole salesiane.

Italia, Francia, Ungheria, Polonia, Finlandia, Austria, Germania, Irlanda, Repubblica Ceca, Belgio, Islanda, Romania, Slovenia, Malta, Bulgaria… e ancora diversi altri sono i Paesi che sono già stati visitati da studenti e insegnanti delle scuole salesiane. Si tratta di un vero e proprio scambio che costruisce un nuovo mondo globalizzato, arricchendo la vita dei protagonisti di queste esperienze. Se sono 70 i centri salesiani coinvolti in queste esperienze, sono centinaia gli studenti e gli insegnanti che ne hanno beneficiato.

Sergio Castrillo, studente di Impianti elettrici e automatici presso il centro “Padre Aramburu”, a Burgos, che ha vissuto il suo Erasmus+ in Polonia, racconta: “La mia esperienza è molto bella perché grazie ad essa ho imparato diverse qualità, come cercare modi per capire le altre persone, interagire con persone che parlano una lingua diversa dalla mia, vivere da solo con persone che non conoscevo e conoscere altre culture e costumi. Inoltre, sono entrato in un mondo del lavoro diverso da quello spagnolo. Qualcosa che mi ha aiutato a maturare”.

Da parte sua María Juan Navarro, insegnante al centro “Estrecho” di Madrid, che ha partecipato a un corso internazionale in Finlandia, spiega: “Il progetto di formazione per insegnanti Erasmus è un programma che arricchisce a livello sia personale, sia professionale. Dalla formazione e dalle metodologie condivise tra insegnanti di diversi Paesi nascono nuovi strumenti da applicare in classe per migliorare l’insegnamento”.

Con una chiara comprensione della società che li circonda e con l’impronta di Don Bosco nel loro DNA, i centri educativi dei Salesiani di Spagna si sono impegnati a partecipare a questo spazio di internazionalizzazione, come spiegano i responsabili di settore dei Salesiani di Avilés: “Fa parte della missione salesiana aumentare le possibilità di inclusione socio-economica dei nostri giovani anche attraverso la migliore offerta di internazionalizzazione della loro esperienza educativa nei nostri centri”.

E completa il discorso Daniel Alonso, responsabile dell’internazionalizzazione del “Centro Don Bosco” di León: “Questo tipo di attività è molto importante per imparare nuovi modi di lavorare e per fare un confronto efficace tra i metodi di lavoro nei diversi centri, nei luoghi di lavoro, ecc… Incoraggiamo l’intera comunità educativa a partecipare ad una qualsiasi di queste esperienze, perché sappiamo che nessuno rimarrà deluso”.

Inoltre, dalla mobilità degli insegnanti e dalle azioni congiunte promosse dalle Ispettorie (un lavoro molto importante si sta sviluppando in questo campo da parte del “Tech Don Bosco” dei Salesiani di Spagna-San Giacomo Maggiore), sono nati anche dei progetti comuni che portano la collaborazione oltre le semplici azioni di scambio.

Seminario Regione Mediterranea su Migranti e Rifugiati: un impegno dei Salesiani a favore di chi cerca una vita più dignitosa

Dal 12 al 15 ottobre, nella Casa Diocesana di Malaga, si è svolto il Seminario Internazionale sull’Accoglienza dei Migranti e dei Rifugiati,  che ha permesso di riflettere sull’opera salesiana in questo campo con il dialogo tra più di un centinaio di partecipanti provenienti da Portogallo, Spagna, Italia e Medio Oriente, insieme a diverse autorità, specialisti e rappresentanti degli enti di riferimento.

Punto di partenza della riflessione è stato il notevole incremento delle iniziative avviate dalle presenze salesiane dedicate all’accoglienza e all’integrazione dei migranti e dei rifugiati, soprattutto tra i Paesi vicini alla situazione mediterranea. Per riflettere su queste attività, unificare le strategie e rispondere ai bisogni delle persone colpite da questa drammatica situazione, i Centri Nazionali di Pastorale Giovanile di Italia e Spagna hanno organizzato delle conferenze che hanno messo al centro questo problema nell’ambito delle conferenze di Giuseppe Riggio, con lo scenario delle migrazioni nel Mediterraneo: cause e prospettive; Alberto Ares e il motto ‘Siamo tutti migranti: verso una teologia delle migrazioni’; e Vincenzo Salerno, sugli aspetti socio-educativi nella pastorale e sugli aspetti pastorali in opera sociale: il caso della Comunità di San Luigi – Gorizia (Italia), opera salesiana di Msna sulla Rotta Balcanica.

Nei giorni in cui si è svolto l’incontro, inoltre, c’è stata anche l’opportunità di condividere interventi, corsi e buone pratiche, come quelli di Don Bosco International (DBI), guidati da Sara Sechi con il focus sulla prospettiva salesiana dell’Europa e dell’Europa migrazioni.

Giovani immigrati e identità, di Luis Callejas, ‘Come sostenere i bisogni dei migranti nei loro processi. Dolore migratorio’, con l’educatrice Mónica García Arboleda, oltre alla prospettiva del Coordinatore Statale delle Piattaforme Sociali (CEPSS) con ‘Lascia che ti dica una cosa: Nuove narrazioni d’amore dei migranti’, di Roberto Trujillo, e la ‘Donna migrante e intersezionalità. Quante vite hai in una vita?, con Marta Martín.

È stato condiviso anche il lavoro di azioni come “Reti e migrazioni – Protagonisti”. Immigrazione e reti culturali per il futuro’, con Koblan Amissah Bonaventure (dell’associazione Abuswan), “L’accompagnamento della dimensione spirituale e religiosa dei migranti”, con Nando Capovilla (di Pax Christi Italia), Gorizia, modello di accoglienza nel area di confine, con Vincenzo Salerno, ‘Don Bosco 2000, La Sicilia e le migrazioni circolari (con l’Africa occidentale sub-sahariana)’, con Agostino Sella. ‘Una proposta salesiana congiunta e sinergica per l’accoglienza, l’integrazione e l’accompagnamento di migranti e rifugiati: il caso italiano tra buone pratiche e nuove prospettive’, con Micaela Valentino (delle entità italiane VIS, SxS e CNOS-FAP), Programma Buzzetti per bambini senza casa, con Pepelu Aguirre della Fondazione Sociale Don Bosco Salesianos, “Prendi le redini”, con di Roberto Trujillo e Gema Rodríguez (CEPSS), Alloggi per i rifugiati, con Marita Guerra (CEPSS), Egitto e rifugiati dal Sud Sudan. Libano e rifugiati siriani e iracheni: giovani adulti, con Simon Zakerian. Tutte queste iniziative erano rivolte principalmente ai salesiani e ai laici impegnati a realizzare iniziative mirate all’accoglienza e all’integrazione dei migranti e dei rifugiati nei diversi ambienti educativo-pastorali.

L’incontro si è concluso con un dialogo sulle politiche europee, condotto da Fco, Jesús Toronjo Benítez, Direttore Generale delle Politiche Migratorie della Junta de Andalucía, e Maria Vittoria Garlappi, rappresentante della Fondazione Europea per la Formazione, che hanno evidenziato gli strumenti a disposizione dell’Unione Europea e le linee strategiche per promuovere la cooperazione tra istituzioni pubbliche e società civile nell’accoglienza e integrazione dei migranti.

 

“La decisione della Congregazione di mettere a tema la questione dei migranti rifugiati è una scelta politica particolarmente importante -, spiega don Elio Cesari, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane che ha partecipato con una delegazione italiana al Seminario -. La questione migratoria è rilevante ed è importante anche come i Salesiani vogliono assumerla pensando alle persone che ne sono coinvolte, che non sono numeri ma sono storie di vita che meritano attenzione e rispetto. Un’azione sincronica e coordinata è la migliore risposta a quella che ormai non è più un’emergenza, perché ormai ci troviamo a viverla da molti anni”, dice ancora.

Rispetto all’esperienza del Seminario, don Elio Cesari sottolinea due questioni:
“La prima è che è stata una bella occasione di confronto, il miglior clima per permettere le azioni successive. C’è stata l’occasione di confrontarsi, conoscere tante realtà che sono già coinvolte nell’accoglienza di migranti e rifugiati e renderci conto di quante cose belle i salesiani fanno per loro. La seconda questione riguarda la necessità di una riflessione sempre più ampia e profonda per dare le coordinate migliori e interfacciarci alle realtà anche europee, quindi anche oltre i nostri muri per dire qualcosa di specifico e orientato sul Sistema Preventivo ed educativo di Don Bosco. Il Seminario è stata l’occasione per dire anche all’esterno che cosa facciamo: noi rispondiamo a questa situazione come farebbe Don Bosco oggi. Ci tengo a ringraziare in modo particolare il centro nazionale di Madrid e tutti coloro che hanno organizzato questo seminario perché sono necessarie occasioni come queste che permettono di avviare un processo”, conclude. 

 

José Miguel Núñez, direttore del Centro Nazionale di Pastorale Giovanile della Spagna, ha evidenziato l’importanza di fare una valutazione congiunta della realtà del servizio salesiano nel bacino del Mediterraneo riguardo ai flussi migratori e ai processi di accoglienza, protezione, promozione e l’integrazione in Europa delle persone che arrivano nel continente e nelle province ultraperiferiche, come le Isole Canarie: “Allo stesso modo, abbiamo voluto evidenziare le sfide che la realtà attuale ci pone e, di conseguenza, assumere nuovi impegni a favore delle persone che si spostano alla ricerca di condizioni di vita più dignitose”, ha spiegato.

 

 

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Le conclusioni

 

 

RMG – Visita d’Insieme alla Regione Mediterranea: “Costruire un Futuro di Speranza”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si aprono martedì 3 ottobre, ad Ariccia, alle porte di Roma, i lavori della Visita d’Insieme alla Regione Mediterranea. Guidati dalla presenza del Rettor Maggiore, il neo-Cardinale Ángel Fernández Artime, del suo Vicario, dei Consiglieri di Settore e del Consigliere Regionale, i Consigli Ispettoriali di tutta la Regione trascorreranno quattro giornate piene di ascolto, riflessione, discernimento, preghiera e fraternità, uniti nella ricerca delle migliori soluzioni per “Costruire un Futuro di Speranza” per la Mediterranea.

Dopo gli appuntamenti già realizzati lungo il 2023 e relativi alle realtà salesiane delle Regioni Asia Sud, America Cono Sud, Interamerica ed Europa Centro Nord, l’appuntamento della Visita d’Insieme – strumento di animazione del Rettor Maggiore e del Consiglio Generale per verificare il cammino in corso nelle diverse realtà salesiane, assicurandone convergenza ed unità – giunge ora alla Regione Mediterranea.

La regione Mediterranea comprende i salesiani e le presenze diffusi 16 nazioni (Italia, Spagna, Portogallo, Svizzera, San Marino, Lituania, Albania, Kosovo, Romania, Moldavia, Capo Verde, Libano, Siria, Israele, Palestina ed Egitto), e articolati in 10 Ispettorie (le sei dell’Italia, le due della Spagna, il Portogallo e il Medio Oriente), cui però vanno aggiunte anche le realtà inerenti alla Visitatoria dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) e la Comunità della Sede Centrale salesiana (RMG).

A livello numerico la Mediterranea è la casa di circa 2.500 salesiani, anche se attualmente il numero dei novizi è tra i più bassi delle sette regioni.

Il tema guida dei lavori riguarda la “Costruzione di un Futuro di Speranza” per questa Regione e di Ringraziamento per la Fedeltà Carismatica e il Senso di Appartenenza alla Congregazione, nella prospettiva di ciò che da essa può essere offerto a tutta la Congregazione.

Tale tema, a livello dei contenuti che verranno condivisi, si articolerà poi attraverso altri tre sotto-temi:

–        UN CAMMINO DI FEDELTÀ E DI FECONDITÀ VOCAZIONALE, che deve curare la vita personale di ogni salesiano, la significatività della vita fraterna, il rinnovamento e il rilancio dell’azione pastorale salesiana;

–        UN CAMMINO DI SPIRITO E MISSIONE CONDIVISI TRA SALESIANI E LAICI, riconoscendo e valorizzando il contributo di tanti impegnati al servizio della missione e in particolare quello dei gruppi laicali della Famiglia Salesiana; ciò richiederà anche cammino di conversione, di cambiamento di mentalità, un percorso comune di formazione tra salesiani e laici, un cammino di spirito e missione condivisi, nella consapevolezza dei diversi ruoli e nella gestione corresponsabile di incarichi e mansioni.

–        UN CAMMINO VERSO UN NUOVO MODELLO DI ANIMAZIONE E DI GOVERNO, da progettare con creatività, sfruttando tutte le opzioni giuridiche e canoniche. Tale cammino mirerà in particolare al ripensamento dell’organizzazione e il governo a livello di Regione, delle Ispettorie e dei Centri Regionali o Interispettoriali; e anche a livello delle case di formazione.

A livello operativo, i lavori si aprono nella giornata di martedì con l’Eucaristia mattutina, i primi interventi introduttivi, il saluto del Rettor Maggiore e la relazione del Consigliere Regionale per la Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, sulla realtà attuale della Congregazione. Nel pomeriggio della prima giornata è atteso l’intervento di don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione, con argomento: “Un cammino di fedeltà e di fecondità vocazionale: La vita dei confratelli e delle comunità”, seguito poi dal tempo per il dibattito e la formulazione finale di alcune proposte.

Mercoledì 4 ottobre sarà don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, ad offrire la relazione fondamenta della giornata, dal titolo: “Un cammino di fedeltà e di fecondità vocazionale: La nostra missione”. Dopo le condivisioni per gruppi e poi in assemblea, seguite anch’esse dalla stesura di alcune proposte concrete per il futuro, il pomeriggio sarà riservato ad un momento di ricarica spirituale e comunitaria con il pellegrinaggio all’abbazia greca di San Nilo, a Grottaferrata.

“Continuare a costruire insieme un percorso condiviso di Spirito e Missione tra salesiani e laici” è il tema della riflessione che verrà sviluppata nella giornata di giovedì 5 ottobre, a cura di don Fernando García Sánchez, Superiore dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM); mentre nel pomeriggio il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, introdurrà ai presenti i suoi spunti riguardo “un nuovo modello di animazione e governo”.

I lavori termineranno, infine, nella mattinata di venerdì 6 con la sessione conclusiva e di sintesi e l’Eucaristia finale presieduta dal Rettor Maggiore.

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Spagna – “Escuelas Salesianas” presenta la proposta formativa per il periodo 2023-2024

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – “Escuelas Salesianas”, la rete che riunisce tutte e 141 le scuole dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Spagna, continua il suo impegno nella formazione di coloro che svolgono il lavoro educativo, con un’ampia offerta di corsi di formazione pensati e organizzati per le équipe didattiche.

Come di consueto, anche in vista dell’anno scolastico 2023-2024 l’istituzione educativa propone il corso per esperti in gestione scolastica, rivolto agli insegnanti che fanno o faranno parte di un’équipe di gestione, come presidi, direttori pedagogici, direttori degli studi o amministratori. Il corso è riconosciuto come corso universitario per esperti in gestione di centri educativi.

Viene offerto anche il corso di coordinamento pastorale, rivolto ai coordinatori pastorali che sono già nell’esercizio delle loro funzioni, sia a livello generale, sia come tappa di passaggio, o a persone che svolgeranno funzioni di coordinamento pastorale nel prossimo futuro, nonché ad altri membri delle équipe pastorali che possono trarre beneficio dall’esperienza.

“Siamo consapevoli che l’educazione non è esente dall’aggiornamento e dall’adattamento ai continui cambiamenti. La formazione permanente, anche se è sempre stata importante, oggi sembra più necessaria che mai. Il nuovo quadro normativo, le situazioni familiari, la situazione economica e il profilo degli insegnanti e dei nostri destinatari ci impongono un atteggiamento di continuo miglioramento e revisione”, afferma l’équipe di coordinamento sul merito di questa formazione.

“Escuelas Salesianas” ha anche avvertito la necessità di generare un nuovo progetto di formazione destinato ai membri delle équipe di gestione che sono in questo ruolo da più di 3 anni. Si tratterà di una formazione incentrata sulla cura della persona, sulla condivisione della missione e sulla fedeltà alla stessa, attraverso una metodologia partecipativa.

“E, a breve, lanceremo le iscrizioni per il corso di aggiornamento per insegnanti con più di 12 anni di anzianità nelle scuole salesiane” condividono ancora.

La formazione continua e l’aggiornamento costante nelle varie competenze sono aspetti fondamentali per gli educatori salesiani, nelle istituzioni salesiane. “Consapevoli di questa necessità, abbiamo sviluppato un’offerta di otto corsi digitali, ciascuno della durata di 30 ore, pensati appositamente per gli insegnanti”, spiegano.

Questi corsi coprono un’ampia gamma di argomenti rilevanti per il lavoro educativo, fornendo ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie per migliorare le loro prestazioni professionali. E sono corsi progettati per essere flessibili. “La modalità online offre una serie di vantaggi agli insegnanti. In primo luogo, dà loro la possibilità di accedere alla formazione da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, consentendo loro di conciliare lo sviluppo professionale con gli obblighi quotidiani. Inoltre, i corsi online favoriscono l’interazione e lo scambio di idee tra i partecipanti, creando uno spazio di apprendimento collaborativo”, commentano da “Escuelas Salesianas”.

Ogni corso è accuratamente progettato da esperti nel campo dell’educazione salesiana, che hanno selezionato i contenuti più rilevanti e aggiornati per garantire la qualità della formazione. I partecipanti avranno accesso a materiali didattici, risorse multimediali e attività pratiche che faciliteranno la messa in pratica di quanto appreso nell’effettiva attività didattica.

Sul sito di “Escuelas Salesianas” –  https://www.escuelassalesianas.com – è possibile consultare le date di ogni corso, i periodi di iscrizione e i contenuti specifici di ogni modulo.

https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/18453-spagna-escuelas-salesianas-presenta-la-proposta-formativa-per-il-periodo-2023-2024

Spagna – “Un sogno per te”: la campagna dei Salesiani in Spagna per l’anno pastorale 23-24

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – I Salesiani in Spagna hanno lanciato la campagna pastorale per l’annata 2023-2024, con il motto “Un sueño para ti” (Un sogno per te). Si tratta della seconda campagna congiunta delle due Ispettorie salesiane del Paese, quella di Maria Ausiliatrice (SMX) e quella di San Giacomo Maggiore (SSM), dopo l’esperienza di successo di quest’anno, all’insegna del motto “Abrimos caminos” (Apriamo cammini). “Nel bicentenario del sogno dei 9 anni di Don Bosco, vogliamo rivitalizzare la vocazione salesiana, suscitando, accompagnando e sostenendo l’impegno vocazionale dei giovani e dei laici che vivono nelle nostre Comunità Educativo-Pastorali”, affermano i salesiani nel documento di presentazione della nuova campagna pastorale.

L’obiettivo della campagna è seguire tre nuclei trasversali che vanno da “Un sogno vocazionale: dimensione spirituale” ad “Un sogno condiviso: dimensione comunitaria” fino a “Un sogno impegnato: dimensione sociale”.

In primo luogo, il motto invita a sognare in grande “lavorando sul Primo Annuncio (il buon pastore e la sua dolcezza), sulla vocazione-missione (l’anno vocazionale, la chiamata di Giovannino contenuta in quel sogno), sulla famiglia (Mamma Margherita, il discernimento), sulla scena violenta del sogno (gli incubi, le ferite, la mancanza di chiarezza, la salute mentale, la violenza nel mondo, le rose e le spine), sulla presenza di Maria nella vita di ciascuno e nella propria famiglia (“Ti darò la Maestra”)”, spiegano i Figli di Don Bosco.

Un secondo punto promuove il sognare insieme “a partire dalla sinodalità, dal discernimento su ciò che Dio chiede a ciascuno di noi in questo momento storico, e come comunità: sviluppo delle Comunità Educativo-Pastorali e del Progetto Educativo Pastorale Salesiano”.

Una terza chiave si riferisce al sognare ad occhi aperti: “dai sogni passiamo ai progetti, per vivere la nostra versione migliore di sé, come Gesù di Nazareth. Dio ci ama così come siamo, ma ci sogna migliori, e quindi ci invita a essere concreti, scegliendo l’impegno e la costruzione del Regno, come fece Don Bosco con tutta la sua vita”.

La campagna pastorale è rivolta a tutti gli operatori delle case salesiane (giovani, animatori, educatori, salesiani, ecc.), ed è veicolata attraverso le Comunità educativo-pastorali.

Come di consueto, la campagna dispone di un’ampia varietà di risorse, come video, dossier e attività, tra le altre. In questa occasione, continua ad essere utilizzato un sito web nazionale come punto di incontro per ospitare tutti questi materiali.

Un primo video presenta gli orientamenti della campagna per ogni mese – e quello introduttivo al motto è già disponibile.

Il principale documento di riferimento si trova nello sviluppo della campagna, che contiene gli accenti progressivi su cui si lavorerà via via durante il corso. Come negli anni precedenti, è stato inserito un itinerario di celebrazioni mensili, così come alcune celebrazioni interreligiose, tenendo conto della diversità delle case e delle realtà salesiane.

Gli educatori possono trovare sul sito una sezione su come sfruttare al meglio la campagna nelle aule, nelle attività del tempo libero, in parrocchia, ecc. Sono state incluse proposte per gruppi di età per organizzare attività conviviali, attività per centri giovanili, pensieri del “buongiorno”.

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Spagna – Quasi 2.000 giovani dei centri salesiani parteciperanno agli incontri pasquali

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 6 al 9 aprile, i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice in Spagna organizzano i tradizionali incontri di Pasqua, che aiutano a vivere intensamente gli eventi centrali della fede cristiana durante la Settimana Santa: la Passione, la Morte e la Resurrezione del Signore. Anche quest’anno, gli adolescenti e i giovani associati alle case salesiane in Spagna avranno l’opportunità di vivere la Settimana Santa in uno dei tradizionali incontri pasquali. In questa occasione, circa 2.000 partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, sono attesi da questa esperienza spirituale.

Insieme ai giovani, diverse centinaia di animatori, salesiani ed FMA accompagneranno i partecipanti durante questi giorni, organizzando momenti di preghiera, di gruppo, di riflessione personale e le celebrazioni religiose del Triduo Pasquale. Va notato che il numero di partecipanti ha superato le aspettative degli organizzatori, che hanno dovuto aumentare la capacità di accoglienza.

Nel caso dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), il tema scelto per gli incontri è “La strada che porta all’amore”, in linea con la campagna pastorale di quest’anno, con l’invito a contemplare Gesù: via, verità e vita. “Anche quest’anno siamo chiamati a celebrare il Triduo pasquale con profondità e senso della fede, accompagnando il Signore nella sua Passione, Morte e Risurrezione, impegnandoci insieme ai giovani a costruire il Regno di Dio”, ha spiegato don Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile di SSM.

Come nelle precedenti occasioni, gli incontri di Pasqua avranno tre livelli, a seconda dell’età dei partecipanti. Ci saranno anche incontri per giovani e famiglie a Mohernando e Somalo. Inoltre, ci sarà anche l’opportunità di vivere la Pasqua lungo il Cammino di Santiago.

In linea con il tema pastorale di quest’anno si presenta anche la proposta pasquale dell’Ispettoria salesiana di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) e dell’omonima Ispettoria delle FMA, con il motto “Camminiamo con te”, rivolta ai giovani delle presenze salesiane di Andalusia, Aragona, Isole Baleari, Isole Canarie, Catalogna, Valencia, Estremadura e Murcia.

“Sono parole suggestive che ci lanciano all’incontro con il Signore e con i nostri fratelli e sorelle. Ci aiutano a vivere la doppia esperienza: da un lato, il Signore diventa il nostro compagno di strada e ci accompagna lungo ogni passo che facciamo; e dall’altro esprime che altri camminano con noi: è la dimensione comunitaria e la necessità di vivere la fede insieme agli altri”, condivide don José Luis Navarro, Coordinatore ispettoriale dell’Itinerario di Educazione alla Fede dei Salesiani SMX.

Inoltre, “il motto ‘Camminiamo con te’ ci coinvolge, ci mette al fianco di Gesù per trovare la vita e una vita in pienezza con Lui, ci rende Chiesa in cammino verso la Pasqua”, aggiunge suor María José Silva, Coordinatrice della Pastorale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Le case salesiane della Spagna hanno approfittato anche della Quaresima, i 40 giorni proposti dalla Chiesa in preparazione alla Pasqua, per offrire diverse esperienze di fede.

Gli Esercizi Spirituali sono una proposta comune in questo periodo dell’anno. I coordinatori della Pastorale dell’Ispettoria di San Giacomo Maggiore hanno avuto l’opportunità di farli a Mohernando, mentre 32 insegnanti delle scuole di questa Ispettoria hanno partecipato agli Esercizi Spirituali a Torino, un’esperienza per conoscere, riflettere, condividere la vita e pregare nei luoghi di Don Bosco.

Da parte loro gli Ispettori della Regione Mediterranea si stanno riunendo proprio in questi giorni in Terra Santa per il loro ritiro spirituale.

Sulla stessa linea, sono state sviluppate le cosiddette “giornate di convivenza cristiana”, una delle quali, ad esempio, ha riunito gli educatori ad Allariz nella settimana antecedente la Domenica delle Palme.

Un’altra esperienza tanto originale, quanto comune, in questo periodo dell’anno è il Cammino di Santiago. Migliaia di studenti e insegnanti delle scuole salesiane indossano gli scarponi e caricano gli zaini per seguire le orme dell’Apostolo. Fede e condivisione sono le principali attrattive di questa proposta in piena Quaresima. Sul Cammino Francese, ad esempio, si sono ritrovati, negli stessi giorni e negli stessi luoghi, diversi gruppi giovanili salesiani di Ciudad Real, Cordoba e Cartagena.

Ancora, attingendo alla tradizionale passione salesiana per il teatro, in alcune case salesiane vengono rappresentate opere teatrali sulla Passione di Cristo. Di particolare rilievo sono le rappresentazioni “Getsemaní” (a Palma del Río e Utrera, ad esempio), “Agnus Dei” (a Trinidad-Siviglia) e “La Pasión” (a Huesca). Inoltre, 29 confraternite salesiane animeranno le loro processioni pasquali: come quelle de “La Borriquilla”, a Ciudad Real; “La Santa Cena”, ad Alicante; “El Despojado”, a Cadice; “El Prendimiento”, a Córdoba; e “Las Penas”, a Malaga.

Come è stato anche negli anni passati, #PascuaSalesiana è l’hashtag proposto da condividere sulle reti sociali.

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Spagna – Il Premio Nazionale Don Bosco consolida l’impegno dei Salesiani per l’innovazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Saragozza) – Una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, la scienza nascosta dietro le bolle di sapone e uno studio sul recupero delle lesioni al midollo spinale: sono questi i quattro grandi progetti vincitori della 36ª edizione del Premio Nazionale “Don Bosco”, che si è svolta nei giorni 15 e 16 marzo 2023 dai salesiani di Saragozza.

Durante i due giorni della mostra, i 137 partecipanti hanno esposto i loro 58 progetti, presentandoli e spiegandoli a tutte le persone che hanno visitato i diversi padiglioni, compresa la giuria, composta da professionisti del settore e da aziende. A questa edizione hanno preso parte anche due membri del Ministero dell’Educazione, a dimostrazione del sostegno del governo spagnolo a questo premio, giunto alla 36ª edizione.

I progetti vincitori di questa edizione sono stati:

nella categoria Tecnologie industriali, il progetto “Aeromimetics”, una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, creata da Daniel Ferriz ed Elena Sáez, di Villena (Alicante); nella categoria Tecnologia dell’Informazione, “Monitoraggio della Nidificazione”, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, di Víctor Gea e Alberto Cánovas di Orihuela (Alicante); nella categoria Scienza, “Bolle di sapone”, che analizza la scienza che ne è alla base, grazie al lavoro di Paula Gómez, di Lleida; infine, nella categoria Scienze della Salute, “Studio comparativo di diverse terapie cellulari”, sul recupero delle lesioni al midollo spinale, realizzato da Estel Gubianes, di Sabadell.

Il Premio per l’Impegno è andato al Gruppo Editoriale “Edebé”, per il suo sostegno al Premio Nazionale “Don Bosco” sin dalle sue origini.

Alla serata di gala hanno partecipato numerose personalità del mondo dell’economia, dell’educazione e della congregazione salesiana. Inoltre, il gala è stato concluso da Felipe Faci, Consigliere di Educazione e Cultura del Governo di Aragona.

Per la Direttrice della scuola salesiana di Saragozza, Merche López, la 36ª edizione dell’evento, “è stata molto interessante: per i partecipanti, per vivere l’atmosfera che si genera in questo evento, condividere esperienze e buone pratiche; e per le aziende, per conoscere i loro progetti e interessarsi al loro talento e al loro futuro, cosa che li incoraggia a continuare a lavorare con entusiasmo”.

Nel corso delle diverse edizioni, un numero sempre maggiore di aziende e organizzazioni è stato coinvolto, poiché vede in questo evento un bacino di talenti e di progetti interessanti.

Quest’anno hanno partecipato scuole pubbliche, sovvenzionate dallo Stato e private, di 12 comunità autonome. I tipi di progetti sono stati molto vari e afferenti alle seguenti aree: industriale, che comprende meccatronica, elettronica e robotica; l’area delle comunicazioni, con telecomunicazioni, tecnologie audiovisive, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; l’area delle scienze, che comprende fisica, chimica e matematica; e l’area delle scienze della salute e delle scienze sociali e giuridiche, che valuta progetti di medicina, psicologia e scienze umane.

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