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Milano, due ordinazioni diaconali a Sant’Agostino

Dal sito della Chiesa di Milano.

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Sabato 19 febbraio, alle 11, la chiesa di Sant’Agostino ospiterà l’ordinazione diaconale di due religiosi salesiani, Davide Mancusi e Luca Probo, appartenenti all’Ispettoria (provincia religiosa) Lombardo-Emiliana. A imporre loro le mani per conferire il primo grado dell’Ordine sacro sarà monsignor Gaetano Galbusera, vescovo emerito di Pucallpa.

Per scelta dei superiori dei due candidati e per rispettare le norme anti-Covid, i posti in chiesa saranno limitati e su prenotazione. Sarà data priorità agli studenti dell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio, compreso, come la chiesa di Sant’Agostino, nelle Opere Salesiane milanesi.

Chi sono

Davide Mancusi ha 29 anni ed è nativo di Milano, della parrocchia di San Barnaba in Gratosoglio (rappresentata all’ordinazione dal parroco don Alfredo Cermenati e dal vicario per la pastorale giovanile don Giovanni Salatino). È entrato 19enne in prenoviziato a Milano, passando poi, nel 2013, al noviziato di Pinerolo. L’8 settembre 2014, al Colle Don Bosco, ha professato i primi voti e il 13 settembre 2020, a Milano Sant’Agostino, i voti perpetui.

Luca Probo, invece, proviene dalla diocesi di Lodi, e ha seguito le medesime tappe della formazione.

Il loro percorso

I due religiosi hanno sintetizzato il loro percorso di formazione col motto tratto dal versetto 9 del dodicesimo capitolo della seconda Lettera di San Paolo ai Colossesi: «Ti basta la mia grazia: la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».

La stessa frase accompagna la locandina dell’ordinazione, per la quale hanno scelto «La mano di Dio», dipinto dell’artista coreano Yongsung Kim. In esso è raffigurato il punto di vista di San Pietro che, dopo aver cercato di camminare sulle acque per andare incontro a Gesù, dubita, ma viene salvato dal suo Maestro proprio mentre sta per toccare il fondo.

Don Davide Mancusi tornerà nella sua parrocchia d’origine domenica 20 e terrà l’omelia nella Messa delle 18.

“InTesSì la Vita” – Il sussidio estivo ideato dai postnovizi di Nave

InTesSì la Vita” è il titolo del nuovo sussidio estivo ideato dai postnovizi di Nave, scaricabile in modo completamente gratuito in formato pdf per l’animazione di campi della durata di sei giorni traendo spunto dall’esperienza di don Bosco, in modo particolare il “Sogno dei nove anni” e dalla Christus Vivit. L’immagine utilizzata è infatti quella di un arazzo, per indicare come Dio intesse la trama della nostra vita.

InTesSì la Vita

Sussidio per una settimana di Campo scuola

Le tematiche

Il messaggio intorno a cui si svolge l’avventura è molto semplice e prezioso: la vita di ognuno è preziosa perché è voluta e accompagnata da un Dio che ci ama. Solo con gli occhi di Dio possiamo riconoscere la nostra bellezza e quella degli altri.

Il racconto rielabora alcune intuizioni contenute nel sogno fatto da don Giovanni Bosco all’età di nove anni e dall’invito contenuto nella Christus Vivit al n° 198 in cui compare la felice immagine di un arazzo per indicare come Dio intesse la trama della nostra vita. Da qui il titolo del sussidio: InTesSì la Vita (Tu, o Dio, intessi la mia vita e quella di tutti; in Te sì, o Signore, c’è vita, perché tu fai vivere tutto).

La trama

La storia è ambientata a Tapestry Island, un’isola in cui ogni persona “possiede” un arazzo, che gli abitanti chiamano “disegno”, il quale si tesse costantemente sul grande muro nella piazza principale della città. Tutti sanno di avere il proprio disegno, ma nessuno sembra sapere che significato abbia, però credono che sia il Grande Sarto ad intesserli tutti. Lì vivono Davide e Jonathan, due giovani che, provocati da alcuni loro coetanei, iniziano a farsi domande importanti e vitali. Per rispondere a tali domande inizieranno un viaggio che li porterà sulle altre isole del loro arcipelago ad incontrare personaggi alquanto originali. I primi incontri li lasceranno insoddisfatti, ma alla fine, inaspettatamente, troveranno gli indizi giusti per le risposte che cercavano e torneranno alla loro isola in modo nuovo.

I contenuti del sussidio

Dopo un prologo introduttivo, sono previste sei giornate di attività, alle quali corrispondono sei puntate della storia. Ogni giorno di attività è diviso nel sussidio in cinque sezioni sempre uguali che corrispondono ad altrettanti momenti da far vivere ai ragazzi: la puntata del giorno, l’attività formativa, la preghiera, un episodio tratto dalla vita di Don Bosco e un grande gioco. C’è un copione teatrale pronto per essere interpretato dagli animatori, e un video già pronto con le scenette. Pratici QRcode indirizzano al copione stampabile, ai video, ai materiali extra per i giochi e le attività formative alle canzoni originali.

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Don Galli presto tra i beati

Il 12 giugno 2019, VII anniversario della nascita al cielo di don Silvio Galli, era stato ufficialmente presentato al vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, il Supplex libellus, cioè l’istanza ufficiale con la quale la Congregazione Salesiana chiedeva l’apertura dell’Inchiesta diocesana sulle virtù, la fama di santità e di segni di don Silvio Galli, Sacerdote Professo della Società di san Francesco di Sales.

La Santa Sede ha così concesso nelle giornate scorse il Nulla osta per la causa del servo di Dio.

Si riporta di seguito l’intervista al Postulatore per le Cause dei Santi, don Pierluigi Cameroni riportata sul settimanale La Voce del Popolo il 13 marzo scorso.

Con la vita e con la Parola insegnò a scoprire e a servire Cristo nei poveri.

“La figura e la testimonianza di don Silvio Galli – spiega don Pierluigi Cameroni – si caratterizza per la sua capacità di aver corrisposto al dono di Dio dedicando la sua vita alle persone più emarginate con un atteggiamento profetico. Quello che don Galli ha fatto si inserisce nella linea di Papa Francesco che indica una Chiesa in uscita, una Chiesa in grado di porsi in ascolto del grido delle persone. Con il suo stile e con la sua sensibilità ha saputo essere un segno forte della capacità di compassione di Cristo e della Chiesa nella quotidianità”.

La devozione popolare. Attorno a don Silvio si respira una grande devozione popolare.

“In assoluto ho trovato tanta fama di santità. Qualcosa già abbiamo raccolto, qualcosa uscirà dopo l’apertura del processo”.

“L’iter. Il 12 giugno si apre l’inchiesta diocesana all’interno del Duomo di Chiari; verrà nominato il tribunale che dovrà accompagnare l’ascolto dei testimoni circa la vita e le virtù di don Silvio e la raccolta di una documentazione qualificata con il giudizio degli storici e dei teologi”.

La vita di fede. Don Pierluigi ha avuto la grazia di avere, a San Bernardino, don Galli come insegnante.

“Alla radice di tutta la sua opera di carità c’è una profonda vita di fede. Era un uomo radicato in Dio. Un aspetto che qualifica il suo cammino di santità è la filiale devozione a Maria: tutta la sua esistenza è segnata dal legame con Maria Ausiliatrice”.

La predilezione per gli ultimi.

“Ha intercettato, già dalla fine degli anni Sessanta, le emergenze: è stato capace di avere il cuore aperto, cercando di rispondere alle domande. Ha sempre accompagnato il cammino di fede dei volontari, dando senso alle cose che facevano, per far maturare, dentro l’impegno, una scelta di fede”.

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Salesiani Treviglio: i dieci buoni consigli di Don Bosco per i genitori di oggi

Il centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio, in un articolo del 21 gennaio scorso, propone 10 buoni consigli che don Bosco proporrebbe ancora oggi a tutti i genitori.

Riportiamo di seguito l’elenco completo pubblicato dal sito dell’opera.

1 – Valorizza tuo figlio. Quando è rispettato e stimato, il giovane progredisce e matura.

2 – Credi in tuo figlio. Anche i giovani più “difficili” hanno bontà e generosità nel cuore.

3 – Ama e rispetta tuo figlio. Mostragli chiaramente che sei al suo fianco, guardandolo negli occhi. Siamo noi ad appartenere ai nostri figli, non loro a noi.

4 – Loda tuo figlio ogni volta che puoi. Sii sincero: chi di noi non gradisce un complimento?

5 – Comprendi tuo figlio. Il mondo oggi è complicato e competitivo. Cambia ogni giorno. Cerca di capire questo. Forse tuo figlio ha bisogno di te e aspetta solo un tuo gesto.

6 – Gioisci con tuo figlio. Come noi, i giovani sono attratti da un sorriso; l’allegria e il buonumore attirano i bambini come il miele.

7 – Avvicinati a tuo figlio.Vivi con tuo figlio. Vivi nel suo ambiente. Conosci i suoi amici. Cerca di sapere dove va, con chi è. Invitalo a portare gli amici a casa. Partecipa amichevolmente alla sua vita.

8 – Sii coerente con tuo figlio. Non abbiamo il diritto di esigere dai nostri figli atteggiamenti che noi non abbiamo. Chi non è serio non può esigere serietà. Chi non rispetta non può esigere rispetto. Nostro figlio vede tutto questo molto bene, forse perché ci conosce più di quanto noi conosciamo lui.

9 – Prevenire è meglio che punire tuo figlio. Chi è felice non sente la necessità di fare ciò che non è giusto. Il castigo ferisce, il dolore e il rancore restano e ti separano da tuo figlio. Pensa due, tre, sette volte prima di castigare. Mai con rabbia. Mai.

10 – Prega con tuo figlio. All’inizio può sembrare “strano”, ma la religione ha bisogno di essere alimentata. Chi ama e rispetta Dio amerà e rispetterà il prossimo. Quando si tratta di educazione, non si può mettere da parte la religione.

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Ispettoria ILE – Intervista a don Paolo Caiani: «Giovani, così noi Salesiani li aiutiamo a essere protagonisti nella vita»

Il Portale della Diocesi Ambrosiana ChiesadiMilano riporta l’intervista effettuata al salesiano don Paolo Caiani, responsabile della Pastorale giovanile dell’Ispettoria lombardo emiliana. Si riporta l’articolo pubblicato nella giornata del 22 dicembre 2019 a cura di Luisa BOVE.

«Giovani, così noi Salesiani li aiutiamo a essere protagonisti nella vita»

Le scuole dei figli di don Bosco, educatori per vocazione sull’esempio del loro fondatore, tra le realtà più significative di quel sistema di istruzione e formazione che l’Arcivescovo ha lodato nel Discorso alla Città. Parla don Paolo Caiani, responsabile della Pastorale giovanile dell’Ispettoria lombardo emiliana

«Ringrazio tutti coloro che si dedicano all’istruzione, alla formazione, all’educazione nelle scuole – scrive l’arcivescovo Delpini nel suo Discorso alla città -. Dovremmo essere fieri sostenitori di un sistema pubblico di istruzione così capillare e così importante, offerto da scuole statali, e paritarie, cattoliche e di ispirazione cristiana». Come le scuole salesiane presenti da decenni sul territorio ambrosiano, a Milano, Varese, Sesto San Giovanni, Arese e Treviglio. Ne parliamo con don Paolo Caiani, responsabile della Pastorale giovanile dell’Ispettoria salesiana lombardo emiliana.

In che cosa consiste il modello salesiano?
Il nostro sistema educativo si chiama “Sistema preventivo” e ripropone l’esperienza educativa di don Bosco, che noi cerchiamo di vivere con fedeltà. È un modo di comprendere l’esigenza dei giovani e dei ragazzi per rispondere alle loro domande educative ed esistenziali e formarli come uomini pienamente realizzati. Il Sistema preventivo rappresenta il condensato della saggezza pedagogica di don Bosco e costituisce il messaggio profetico che ci ha lasciato come eredi nella missione che il Signore gli ha affidato. Con il nostro metodo puntiamo a formare ogni giovane a essere «onesto cittadino e buon cristiano.

Nelle vostre scuole, oltre agli insegnanti, affiancate ai ragazzi degli educatori…
Come salesiani di don Bosco non vogliamo disertare il campo giovanile. Per noi è vitale la conoscenza dei giovani. Il nostro cuore pulsa dove pulsa quello dei giovani. Noi lavoriamo e viviamo per loro, ci impegniamo a rispondere alle loro necessità e ai loro problemi. I giovani sono il senso della nostra vita. Per fare questo crediamo che ci voglia un villaggio per educare i giovani. Abbiamo bisogno non solo di educatori, ma di una Comunità educativa pastorale: salesiani, giovani, famiglie, docenti, volontari, educatori. Gli educatori presenti nelle nostre scuole diventano preziosi collaboratori per portare a compimento la nostra missione. Noi cerchiamo di trasmettere questa sensibilità educativa non come ruolo professionale, ma come scelta di vita. Il punto di arrivo dovrebbe essere: «Faccio l’educatore perché sento questa come mia vocazione.

C’è una bella alleanza tra scuola e famiglia…
Avere un gruppo di adulti che si prende a cuore la crescita dei ragazzi dà più solidità alla proposta formativa. È impensabile oggi fare da soli. I genitori appartengono alla Comunità educativa pastorale perché la prima forma di educazione si riceva in famiglia. Creare una pastorale giovanile in unione a una pastorale familiare è certamente una carta vincente per accompagnare i giovani a rendersi protagonisti nella vita.

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MGS ILE: Forum Giovani MGS Operatori di Pace

Il Movimento Giovanile Salesiano  Lombardia – Emilia segnala che sono aperte le iscrizioni per il Forum Giovani MGSOperatori di Pace” che si terrà a Bologna il 29 febbraio (PreForum) e il 1° marzo 2020. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito ufficiale.

Bologna, 29 febbraio – 1 marzo 2020

Torna, in una forma del tutto innovativa, il Forum Giovani organizzato dal MGS (Movimento Giovanile Salesiano) per creare un’occasione di riflessione e confronto tra giovani, proprio come Don Bosco ci ha insegnato. Il Forum richiama i giovani dai 18 anni in su, con un’attenzione particolare ad animatori degli oratori, giovani educatori e formatori, universitari di Lombardia, Emilia Romagna, Svizzera e San Marino. Per favorire un momento forte di riflessione, quest’anno il Forum si terrà in due giornate: 29 febbraio e 1 marzo presso l’Istituto Salesiano “Beata Vergine di San Luca” a Bologna in via Jacopo della Quercia, 1.

PreForum (29 febbraio):

  • Incontro con la famiglia di Tiziano Chierottialpino caduto a Bakwa (Afghanistan) durante un’Operazione di Pace dell’ONU. In questo incontro farà da moderatore don Cesare Galbiatisalesiano cappellano militare in missione a Bakwa con Tiziano.
  • Pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna di San Luca, con la presenza di S. E. Mons. Matteo Maria Zuppi.

Forum (1 marzo):

  • Incontro con le testimoniSr Carolina Iavazzo e Rosaria Cascio rispettivamente collaboratrice e allieva del beato don Pino Puglisi.
  • Workshop di confronto e dialogo con sei associazioni che operano per la Pace.
  • Conclusione con la Santa Messa alle ore 16.30 nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù.

Accoglienza dalle ore 17.00 del 29 febbraio – conclusione ore 17.30 del 1° marzo.

Hashtag ufficiale: #MGSForum 

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MGS ILE: Pellegrinaggio in Francia – Agosto 2020

Il Movimento Giovanile Salesiano Lombardia- Emilia organizza il Pellegrinaggio MGS a Parigi – Mont Saint Michel dal 6 al 16 agosto 2020.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito con i dettagli e il programma del Pellegrinaggio.

Pellegrinaggio MGS Parigi – Mont Saint Michel
6-16 agosto 2020

“Ogni pellegrinaggio cristiano è non solo un itinerario geografico, ma soprattutto l’occasione di un cammino di rinnovamento interiore per andare sempre più verso Cristo Signore, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.”

Papa Francesco

L’esperienza del camminare insieme “dentro e fuori” è il tratto caratteristico del pellegrinaggio MGS che quest’anno ci porterà in Francia, partendo da Versailles attraversando Parigi per giungere a Mont Saint-Michel.
Seguendo la Proposta Pastorale di quest’anno Puoi essere santo #lìdovesei cammineremo sulle orme di alcuni santi, lasciandoci guidare da loro in questo cammino.

La proposta è rivolta ai giovani dai 18 (nati nel 2002) ai 30 anni d’età e che desiderano intraprendere l’esperienza spirituale di pellegrinaggio descritta.

Ogni giorno si percorreranno a piedi circa 20 km, e si utilizzerà il pullman per le tappe più lunghe. Saremo ospitati in strutture che richiedono di dormire con sacco a pelo e materassino.

La quota individuale di partecipazione sarà circa 480,00 euro.

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MGS ILE: la Settimana Vocazionale Salesiana 2020

Il Movimento Giovanile Salesiano Lombardia- Emilia organizza la Settimana Vocazionale Salesiana dal 24 al 31 gennaio 2020.

Veglie vocazionali:

  • 23/1/20 Bologna BVSL;
  • 28/1/20 Chiari;
  • 29/1/20 Sesto San Giovanni;

Prossimamente verrano fornite indicazioni  più dettagliate sul sito ufficiale con il volantino e i materiali dedicati:
Settimana Vocazionale 2020

Per informazioni:

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ILE, chiusa la visita straordinaria di don Stefano Martoglio

Da ANS – La chiusura della visita straordinaria di don Stefano Martoglio alla ILE

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Si è conclusa ufficialmente la Visita Straordinaria all’Ispettoria Lombardo-Emiliana (ILE) di don Stefano Martoglio, Consigliere per la Regione Mediterranea. Sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre i salesiani dell’Ispettoria si sono radunati a Milano e a Bologna per incontrare il Regionale e vivere due giornate all’insegna della comunione fraterna e di festa familiare attorno alla figura del Consigliere, segno del clima positivo che si è respirato nei due mesi di Visita. Dopo una preghiera introduttiva, don Martoglio ha presentato una relazione sintetica e puntuale, nella quale ha ringraziato per la condivisione e l’accoglienza, e ha lasciato alcune semplici linee di azione. Al termine i salesiani hanno avuto occasione di porre delle domande e prolungare la condivisione assembleare. Don Martoglio, quale ultimo atto di tale Visita, incontrerà i Direttori delle case durante le vacanze natalizie. Si attende ora la lettera ufficiale, emanata dal Rettor Maggiore, che raccoglierà le osservazioni normative scaturite dalla Visita.

ILE – “Giornata da detective” alla Statale di Milano per 80 studenti dei Salesiani di Treviglio

Si riporta la notizia pubblicata su bergamonews.it riguardo alla giornata che, gli studenti del centro salesiano “Don Bosco” di Treviglio, hanno trascorso, giovedì 10 ottobre, presso i dipartimenti di biologia e antropologia forense della Statale di Milano per conoscere meglio queste discipline universitarie. Ecco le parole di Lorenzo Mascaretti, studente del centro salesiano, che raccontano l’esperienza vissuta.

Lorenzo Mascaretti, studente del centro salesiano “Don Bosco” di Treviglio, ci racconta la “giornata da detective” che ha trascorso insieme a quasi 80 studenti di quinta superiore alla scoperta dei dipartimenti di biologia e antropologia forense della Statale di Milano.

Una giornata in università per conoscere meglio alcune discipline in precedenza appena sentite nominare. È questa la ragione per cui giovedì 10 ottobre quasi ottanta studenti di quinta, accompagnati dai docenti di scienze e di fisica, si sono recati ai Dipartimenti di Biologia (CusMiBio) e Antropologia forense (Labanof) della “Statale” di Milano, uno dei maggiori atenei italiani. Si trova nel quartiere “Città Studi”, poco lontano dal Politecnico, ed è veramente immenso. Mai nome fu azzeccato: si tratta di un grande centro culturale nella grande metropoli lombarda.

Chiaramente, ne abbiamo visitato solo una piccola parte. Divisi a gruppi, abbiamo potuto approfondire l’argomento delle biotecnologie svolgendo esperimenti che prevedevano il prelievo del DNA. Esso è particolarmente utile nella risoluzione di casi di omicidio, tanto da essere comunemente definito la “prova regina”. Attenzione, però: raramente può essere l’unico elemento per cui un imputato può essere condannato. Spesso, infatti, capita che lasci impronte sul luogo del delitto anche chi non c’entra nulla con il caso in questione.

Abbiamo, poi, ideato una storia in cui erano presenti una vittima e molti sospettati: dal DNA trovato sull’ipotetica “scena del crimine” si è quindi riusciti a risalire al presunto colpevole.

L’altra disciplina affrontata è stata l’antropologia forense, che si occupa di studiare i resti umani per verificare le cause della morte. Oltre ai resti umani, l’antropologia forense si occupa anche dell’identificazione di soggetti viventi ignoti, che risultano privi di documenti.

Dopo una breve introduzione teorica sul corpo umano e in particolare sulle caratteristiche assunte dalle ossa in casi di morte violenta, abbiamo potuto toccare con mano tibie, clavicole e femori appartenenti a persone vissute nel Medioevo e abbiamo tentato di posizionarle al posto giusto per ricostruire uno scheletro. Si è poi cercato di appurare se si trattasse di ossa maschili o femminili, di giovani o di adulti. In base ad alcune peculiarità, infatti, si riesce a risalire al sesso e all’età dei cadaveri.

Verso le 16 è terminata la giornata di approfondimento, che ci ha visto appassionarci di materie prima sconosciute o sentite citare solo in televisione.

Per molti di noi, per di più, si è trattato di un assaggio del mondo universitario, del primo incontro con una realtà che ci terrà compagnia per i prossimi anni.

Lorenzo Mascaretti, V Classico

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