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Al servizio del “soffio dello Spirito”: il girotondo della santità della Famiglia Salesiana

Dal sito infoANS.

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Tempo per fare sintesi, rinnovare la comunione tra tutti e, infine, coltivare la passione per quello che, è stato ribadito, è un vero ministero: questo è stato il senso dell’ultima sessione del seminario per la promozione delle Cause di Beatificazione e Canonizzazione della Famiglia Salesiana, conclusosi nella mattinata di domenica 10 settembre 2023.

Una sessione che ha visto anche la presenza continua del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che non ha perso l’occasione per incoraggiare a far emergere la santità della Famiglia di Don Bosco:

“Bisogna assicurare che quanto di bello abbiamo vada avanti, perché non sono cose nostre – ha affermato –. Noi siamo al servizio del soffio dello Spirito, e dobbiamo aiutare a far sentire questo soffio”.

La mattinata si era aperta dapprima con la celebrazione comunitaria dell’Eucaristia domenicale, nella quale sempre il Rettor Maggiore, con riferimento alle letture del giorno, aveva consegnato tre punti chiave: amare il prossimo come sintesi di tutti i comandamenti; evitare i pettegolezzi come prima forma di carità; la mutua preghiera quale espressione di autentica carità tra fratelli e sorelle.

Nell’ultimo momento di confronto in aula, poi, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha aggiornato per sommi capi sul lavoro compiuto dalla Postulazione Generale rispetto al precedente seminario (con 7 inchieste chiuse, 5 aperte, 6 positio consegnate, solo per citare quache dato).

Soprattutto, ha rinnovato l’invito a tutti i presenti a concepire il proprio servizio dell’animazione in maniera organica e completa, intessendo sinergie e collaborazioni a tutti i livelli.

Non sono mancati, inoltre, i suggerimenti sui passi da compiere per favorire la conoscenza della santità, la diffusione delle devozioni, e in definitiva, la promozione delle Cause.

A motivo della particolarità e della significatività di quest’esperienza, nell’ultima sessione dei lavori ha trovato spazio anche la presentazione della collezione dell’Archivio Storico del Perù sul Servo di Dio don Luis (Luigi) Bolla, SDB.

Il lavoro di raccolta della straordinaria documentazione sulla vita del salesiano, che spese tutta la sua vita missionaria (60 anni) tra gli indigeni Achuar e Schuar di Ecuador e Perù, è avvvenuto in accordo con quelle comunità e ha richiesto l’impegno di personale dedicato e altamente qualificato, ma alla fine ha messo insieme un patrimonio documentario straordinario, sia per conoscere la vita del Servo di Dio, sia a livello etnografico in relazione alle popolazioni indigene: 25 serie di reperti, con documenti di ogni tipo, decine di diari, mappe, fotografie, cartoline… e oggetti personali di don Bolla, come il suo tawásap, la corona di piume simbolo del suo status presso gli Achuar; o i suoi stivali, contenenti ancora il fango della Foresta Amazzonica da lui percorsa.

Le parole conclusive le ha pronunciate “a braccio” il X Successore di Don Bosco. Toccato dagli interventi cui aveva assistito nei giorni precedenti e dalla relazioni da lui lette, ha voluto raccontare con la sua testimonianza diretta quanto sia commovente, viva e vera la santità salesiana in tutto il mondo:

“Nei miei viaggi in 118 Paesi del mondo ho vissuto in questi anni delle realtà bellissime: ho potuto constatare quello di cui avete parlato vedendolo sul campo: ho conosciuto direttamente la storia dei martiri spagnoli della Guerra Civile; ho ammirato la storia di don Vincenzo Cimatti attraverso il suo bellissimo museo in Giappone; posso parlarvi della Causa di don Silvio Galli a Chiari o dello stesso don Bolla in Perù; sono stato accanto alle suore Ferrandine nei momenti difficili di rallentamento nella Causa del loro fondatore, e ho gioito con le Salesiane Oblate del Sacro Cuore quando è ripartita quella di Mons. Giuseppe Cognata…”.

Dopo aver elogiato le relazioni di alto livello e la qualità riscontrata durante tutto il seminario, il Rettor Maggiore, da un lato ha messo in guardia dal pericolo “che la nostra pigrizia e distrazione rovini quello che la grazia ha compiuto”, ma dall’altro ha proseguito il suo messaggio di incoraggiamento facendosi testimone del “bellissimo movimento” di persone impegnato a “rintracciare e recuperare tante storie salesiane”.

Nella consapevolezza che “ogni santo mostra una parola di Dio”, Don Á.F. Artime ha infine esortato a perseverare con tenacia nel servizio:

“Trasmettete e condividete tutto questo, con gli attori delle cause, nelle diocesi e con il resto della Famiglia Salesiana!”.

Proprio in quest’ottica la Postulazione Generale ha già proposto alcuni piccoli passi possibili per dare continuità ai processi in corso: in vista del IV seminario, fissato per il 2026, realizzare degli appuntamenti online ogni 6 mesi tra tutti gli animatori delle Cause; e, a livello spirituale, dedicare ciascuno un momento di preghiera ogni sabato per affidare a Maria Ausilitrice tutte le cause della Famiglia Salesian, e in particolare quella di Mamma Margherita.

RMG – “Nel girotondo dei santi”: III Seminario di promozione delle Cause di Canonizzazione e Beatificazione della Famiglia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Dal 6 al 10 settembre si svolgerà a Torino, presso la Casa Madre salesiana, il III Seminario di promozione delle Cause di Beatificazione e Canonizzazione della Famiglia Salesiana, dopo quelli organizzati nel 2016 e nel 2018.

Uno dei frutti più belli nati da Don Bosco è la schiera di santi e di candidati alla santità che in forme e condizioni diverse hanno incarnato il suo carisma. “Infatti, mentre esprimiamo un profondo e religioso senso di gratitudine e di lode per la santità già riconosciuta nella nostra Famiglia e per quella in via di riconoscimento, siamo consapevoli di aver ricevuto una preziosa eredità che merita di essere conosciuta e valorizzata, sotto diversi aspetti: liturgico-celebrativo, spirituale, pastorale, ecclesiale, educativo, culturale”, sottolinea don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.

L’iniziativa del Seminario si propone pertanto di promuovere la conoscenza, l’imitazione e l’intercessione di questi fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana che il Signore ha donato come modelli di vita, compagni di viaggio e intercessori, nonché di illustrare e approfondire alcune dinamiche legate a come una Causa viene concretamente trattata, sia da un punto di vista giuridico, che teologico. Nello specifico: “il Seminario si propone di valorizzare il patrimonio spirituale, pastorale ed educativo di santità nato da Don Bosco; comprendere il vero significato e le finalità di una Causa di canonizzazione; offrire orientamenti e buone pratiche al fine di promuovere le Cause dei candidati alla santità canonizzata della Famiglia Salesiana; aiutare nell’accertamento e accompagnamento di asseriti miracoli”.

Sono circa 80 i partecipanti, in rappresentanza delle oltre 60 Cause seguite dalla Postulazione. Si tratta di un evento ecclesiale, perché le Cause di Beatificazione e Canonizzazione sono un bene della Chiesa, e insieme un incontro di Famiglia Salesiana, considerando che circa la metà dei 32 gruppi hanno almeno una Causa in corso.

Ospitato a Valdocco, quest’anno il Seminario permetterà di vivere i luoghi di Don Bosco, visitare la Casa-Museo con lo spazio a tema per le figure di santità della Famiglia Salesiana, “risalire” in preghiera al Colle Don Bosco e andare a trovare Mamma Margherita a Capriglio. Tutti luoghi che parlano di una santità incarnata e della concretezza dei legami grazie ai quali tanti giovani sono divenuti santi a casa di Don Bosco: luoghi che insegnano ad essere tessitori di vangelo nelle rispettive case e comunità.

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RMG – In preparazione al Tempo del Creato (1° settembre – 4 ottobre 2023)

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Manca poco all’avvio del Tempo del Creato 2023. La Famiglia Salesiana si prepara a questo momento importante insieme al Papa. Nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, del 13 maggio scorso, Papa Francesco ha invitato tutti ad unirsi al fiume della giustizia e della pace: “Che scorrano la giustizia e la pace” è il tema del Tempo ecumenico del Creato 2023, ispirato dalle parole del profeta Amos: ‘Come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne’”.

Il tempo del Creato ricorda che il mondo ha bisogno di pace e di giustizia, quelle autentiche, che solo da Dio possono derivare, e dalla giusta relazione di ogni persona con Lui, con l’umanità e con la natura: solo così la giustizia e la pace possono scorrere, come una corrente inesauribile di acqua pura, che nutre l’umanità e tutte le creature.

Purtroppo, il consumismo rapace, alimentato da cuori egoisti, stravolge il ciclo dell’acqua del pianeta. “L’uso sfrenato di combustibili fossili e l’abbattimento delle foreste stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità. Spaventose carenze idriche affliggono sempre più le nostre abitazioni, dalle piccole comunità rurali alle grandi metropoli. Inoltre, industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali. ‘Sorella acqua’, come la chiama San Francesco, viene saccheggiata e trasformata in ‘merce soggetta alle leggi del mercato’” scrive Papa Francesco nel medesimo messaggio.

“Ma un mondo più giusto è possibile, e dipende anche da noi, da ciascuno di noi: non perdiamo l’occasione di crearlo! Trasformiamo i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società! I nostri cuori oggi non sono in armonia, non battono insieme nella giustizia e nella pace. Ascoltiamo pertanto l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato” afferma la dott.ssa Chiang, Referente del Settore per la Pastorale Giovanile per l’ambito dell’ecologia integrale.

Che prosegue poi: “Facciamo sì che i nostri cuori battano insieme, con il battito del cuore del creato e del cuore di Dio. Non c’è redenzione senza creazione: il papa ci ricorda che il Redentore è il Creatore”.

“La creazione si riferisce al misterioso e magnifico atto di Dio di creare questo maestoso e bellissimo pianeta e questo universo dal nulla, e anche al risultato di quell’azione, tuttora in corso, che sperimentiamo come un dono inesauribile. Durante la liturgia e la preghiera personale nella ‘grande cattedrale del creato’, ricordiamo il Grande Artista che crea tanta bellezza e riflettiamo sul mistero della scelta amorosa di creare il cosmo”ha affermato ancora il Pontefice.

“Collaboriamo alla continua creazione di Dio attraverso scelte positive! Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Prendiamoci cura, come ci insegna Don Bosco, dei nostri giovani e del loro futuro!” conclude la dott.ssa Chiang.

Per partecipare attivamente al Tempo del Creato, scarica la guida preparata dal Movimento Laudato Si’ in 6 lingue – https://drive.google.com/drive/folders/1sZDuaTiWwq9Ky1Dif9kR8BB1xnBQyapQ – e visualizza il sito web: https://seasonofcreation.org

 

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Vatican News – La gioia del mondo Salesiano per la porpora al Rettor Maggiore

Dal sito di Vatican News.

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di Elisa Molinari

È stata una vera scossa di adrenalina per chi delle realtà salesiane del mondo, domenica 9 luglio, stava seguendo l’Angelus di Papa Francesco, sentire il nome di don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, nella lista dei futuri cardinali che saranno creati nel Concistoro del 30 settembre.

Gli Ex allievi di Don Bosco: segno di affetto da parte del Papa

Diverse sono state le espressioni di affetto e di sostegno verso il decimo successore di Don Bosco, “Padre e Centro di Unità” dei 32 gruppi che compongono le realtà salesiane. Valerio Martorana, consigliere per l’Europa e della Confederazione Mondiale degli Ex allievi di Don Bosco, si è fatto portavoce della “grande gioia per tutti gli Ex allievi e le Ex allieve dislocati nel mondo. È stato motivo di gioia, gratitudine ma anche di temporaneo ‘smarrimento’ perché è la prima volta che un Successore di Don Bosco viene creato cardinale. Noi siamo certi, come Ex allievi, che la Chiesa ha bisogno del profumo di Don Bosco per la sua opera evangelizzatrice in tutto il mondo”.

Martorana ha poi espresso con Vatican News la convinzione che “Don Ángel, nostro Padre, Maestro ed Amico, continuerà a lavorare, nella Chiesa universale, con e per i giovani, ed in particolar modo operando per gli ultimi”. E ha sottolineato il significato profondo della porpora quale segno di “affetto ed attenzione da parte del Santo Padre. Per noi significa sempre ricordarci, come facciamo giornalmente nella preghiera a Don Bosco, di continuare ‘ad amare Gesù sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa’, e continueremo a servire la Chiesa, con spirito e gioia salesiana”.

Salesiani Cooperatori: un impegno nella Chiesa di questo tempo

“La notizia che il Papa ha annoverato tra i prossimi cardinali anche il nostro amatissimo Rettor Maggiore si è diffusa subito tra i Salesiani Cooperatori di tutto il mondo”, racconta il coordinatore mondiale Antonio Boccia. “Allo stupore dei primi momenti si è poi aggiunta una gioia immensa personale e di tutta l’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Il primo pensiero è andato alle volte in cui i Papi hanno chiesto aiuto a Don Bosco per questioni riguardanti la Chiesa. Oggi Papa Francesco chiede a don Ángel un impegno nella Chiesa di questo tempo. Come Salesiani Cooperatori non faremo mancare il sostegno con la nostra preghiera”.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice: sostegno e preghiera 

“Ci uniamo alla gioia di tutta la Famiglia Salesiana e come Figlie di Maria Ausiliatrice assicuriamo la nostra fraterna e intensa preghiera, perché don Ángel possa esprimere nel cuore della Chiesa il cuore di Don Bosco, e portare la Luce ai credenti, soprattutto ai giovani”, è stata invece la reazione immediata della superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, madre Chiara Cazzuola, pubblicata sul sito Cgfmanet.org.

L’atmosfera di festa riecheggia anche sui social, soprattutto da parte dei più giovani, che fin da subito hanno espresso l’esultanza mutando le immagini di stati e profili e pubblicando post e stories con il suo volto e le foto dei momenti più belli vissuti con il Rettor Maggiore.

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Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta, incontro con la segreteria MGS durante l’ultima consulta

Sabato 24 e domenica 25 giugno si è svolta a Roma l’ultima Consulta dell’anno pastorale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta. Durante la consulta c’è stato spazio per incontrare la segreteria nazionale del Movimento Giovanile Salesiano per un momento di conoscenza e di confronto. I due gruppi hanno condiviso anche la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da don Fabio Attard.

Il lavoro della Consulta è stato centrato sulla verifica dell’anno appena trascorso e sulla programmazione del prossimo anno: hanno partecipato (in presenza e online) tutti i coordinatori provinciali della Regione, oltre ai membri della Segreteria esecutiva regionale. Il prossimo appuntamento sarà a ottobre al Colle Don Bosco per la prima consulta del prossimo anno pastorale.

I giovani come protagonisti sui social media

Dal sito InfoANS.

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Nell’ultimo decennio i social media sono diventati isole di evangelizzazione, dove fioriscono sempre più iniziative; e, al tempo stesso, le nuove tecnologie stanno aprendo la strada a forme innovative di comunicazione, contribuendo a influenzare l’evangelizzazione in acque inesplorate. Le generazioni più giovani stanno naturalmente familiarizzando con le possibilità che la comunicazione digitale offre e diventano sempre più protagoniste di azioni concrete.

Di questo protagonismo giovanile all’interno del mondo digitale ne parla, approfonditamente, don Maciej Makuła, SDB, membro del Settore Comunicazione Sociale, che in questi mesi sta offrendo originali contributi per analizzare i diversi aspetti della comunicazione, nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana.

Nel suo articolo per il mese di giugno, don Makuła si concentra appunto sui giovani e sulla loro capacità di muoversi tra i social media, acquisendo sempre maggiore esperienza, una cultura mediatica rilevante e imparando i principi etici.

“Scoprire i segni dei tempi, creare strumenti e lanciare progetti con i giovani nel campo dei media sta diventando una sfida urgente per la Chiesa del XXI secolo – spiega l’autore del testo –. I social media stanno fermentando come un lievito per l’azione pastorale e persino per la proclamazione del kerigma. Da qui l’importanza di una formazione adeguata, di una rete di contatti con i giovani di tutto il mondo e di evangelizzare con i giovani online”.

Come afferma ancora don Makuła,

“questo articolo, partendo dall’esortazione Christus Vivit, presenterà alcune riflessioni relative all’insegnamento della Chiesa sul coinvolgimento dei giovani nei progetti mediatici –. […] Dal momento che si muovono così bene nelle reti sociali, bisogna coinvolgerli perché le riempiano di Dio, di fraternità, di impegno”.

Un ampio spazio, poi, è dedicato alla Famiglia Salesiana e al modo in cui si avvicina ai giovani nel mondo digitale.

“La Famiglia Salesiana e i suoi singoli membri hanno molte predisposizioni uniche per salpare verso il continente digitale missionario, come abbiamo potuto osservare per anni in tutti i continenti – prosegue l’autore –. Questo è diventato particolarmente evidente durante la pandemia, quando sono state mobilitate enormi forze salesiane per contattare i giovani digitalmente. Molte istituzioni salesiane avevano attività professionali da presentare a questo proposito, che hanno avuto e hanno ancora oggi risultati tangibili”.

Il testo completo dell’articolo, in formato PDF, può essere scaricato CLICCANDO QUI.

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Presentazione alla Consulta Mondiale del IX Congresso di Maria Ausiliatrice a Fatima

Nel corso della Consulta mondiale della Famiglia Salesiana, svoltasi a Torino dal 19 al 23 maggio, in concomitanza con la festa di Maria Ausiliatrice, è stato ufficialmente annunciato il tema del IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, che si celebrerà a Fatima, in Portogallo, dal 29 agosto 2024 al 01 settembre 2024 «Io ti darò la maestra».

Il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, evento di Famiglia Salesiana, è promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) in accordo con il Segretariato della Famiglia Salesiana e con la Famiglia Salesiana dell’Argentina.

Dal 1988 ad oggi si sono celebrati otto Congressi Internazionali. Un cammino speciale che unisce la Famiglia Salesiana sotto il manto di Maria:

  • 1988 – Torino-Valdocco (Italia), centenario della morte di Don Bosco;
  • 1995 – Cochabamba (Bolivia);
  • 1999 – Siviglia (Spagna);
  • 2003 – Torino-Valdocco (Italia), centenario dell’incoronazione di Maria Ausiliatrice;
  • 2007 – Città del Messico (Messico);
  • 2011 – Czestochowa (Polonia);
  • 2015 – Torino-Valdocco/Colle Don Bosco (Italia), bicentenario della nascita di Don Bosco;
  • 2019 – Buenos Aires (Argentina) – 150° fondazione Adma

Il Rettor Maggiore al termine del congresso di Buenos Aires nel 2019 ci ricordava:

Dobbiamo essere sempre più e più mariani, più e più di Maria. Senza Maria non siamo i figli e le figlie che don Bosco sognò (saremo altro, ma non il sogno di don Bosco). Abbiamo il dovere di annunciare e proporre senza timore e vergogna Gesù e sua Madre Maria. Nel nostro cammino Maria non può essere un elemento decorativo ma è essenziale. Senza di Lei la nostra educazione e la nostra pastorale saranno vuote, povere e senza consistenza. Facciamo più annuncio esplicito di Gesù e teniamo più Maria sulle nostre labbra.

Nel 2024 ricorre il duecentesimo anniversario del “Sogno dei nove anni“:

La famiglia salesiana da sempre ha considerato questo sogno un referente fondamentale per il senso, lo stile e lo svolgimento della missione salesiana nel mondo, tanto che esso rimane per tutti noi un’ispirazione permanente del carisma. In Maria viene data a Giovannino una Madre e una Maestra nell’ordine della grazia. Il Suo compito è quello di introdurlo ed accompagnarlo all’autentica obbedienza della fede, ad una “disciplina della fede” che, contrariamente al sentire comune dei tempi moderni, realizza la più alta libertà e la più grande fecondità.

Per prepararci a questo importante momento sul sito www.admadonbosco.org dal mese di luglio troverete sull’ADMA online il percorso formativo in preparazione al Congresso a Fatima.

Sul sito www.mariaauxiliadora2024.pt invece sono pubblicate tutte le informazioni per l’iscrizione all’evento:

  • Dal 29 agosto 2024 al 01 settembre 2024
  • 150 euro per ogni adulto, 60 euro fino a 12 anni
  • La quota comprende: kit di partecipazione e tutti i pasti dalla cena di giovedì 29/08 al pranzo di domenica 1/09
  • Le iscrizioni apriranno a partire dal 24 settembre 2023
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Italia – Corso di formazione per i Delegati per la Famiglia Salesiana delle Ispettorie di lingua inglese

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – Venerdì 14 aprile, 31 Delegati per la Famiglia Salesiana di diverse Ispettorie e Visitatorie anglofone di tutto il mondo si sono riuniti presso il Colle Don Bosco per iniziare un corso di formazione su vari aspetti legati al loro servizio. Gli elementi centrali sono stati: riflessioni sulla figura di Don Bosco, fondatore del vasto movimento carismatico della Famiglia Salesiana; approfondimento della Carta d’Identità della Famiglia Salesiana, uno studio specifico del ruolo del Delegato per la Famiglia Salesiana, la conoscenza dei Gruppi della Famiglia Salesiana e la condivisione di esperienze e spiritualità sui Luoghi Salesiani.

Nella seconda giornata di lavori, don Giuseppe Casti, già Delegato Mondiale per i Salesiani Cooperatori (2012-2020) ha illustrato il tema: “Movimento Salesiano: il laicato nella mente e nella vita di Don Bosco”, con un’attenzione specifica sulla visibilità ecclesiale della presenza salesiana come movimento, sulla cultura della Famiglia Salesiana e su determinati aspetti legati alla sinodalità.

Da parte sua Bryan Magro, Presidente della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco, ha presentato una breve panoramica sugli Exallievi di Don Bosco. Ha sottolineato la missione degli Exallievi, che comprende il servizio a favore della vita, la libertà e la verità, e come l’identità dell’Exallievo sia permeata in primo luogo dalla gratitudine e dall’amore verso Don Bosco. Poi ha anche indicato le sette attività strategiche che guideranno gli Exallievi di Don Bosco nel presente e nel futuro prossimo: il Camminare Insieme, la Famiglia Salesiana, la Spiritualità, la Comunicazione, la Solidarietà, la Missione (l’Africa come una delle aree prioritarie) e l’attenzione ai Giovani Exallievi.

I Delegati hanno avuto anche l’opportunità di visitare alcuni tra i più significativi luoghi salesiani intorno al Colle Don Bosco, come la casa natale di Don Bosco, e di conoscere la sua esperienza di famiglia. Il dott. Pierluigi Dovis, Direttore della Caritas Diocesana di Torino, ha poi guidato i Delegati per la FS attraverso la sua riflessione “I laici nella Chiesa e nella società”, che ha offerto a tutti i partecipanti alcuni punti molto forti su cui riflettere. Il relatore ha sottolineato l’importanza di rispettare il ruolo dei laici e di non vederli come quasi-sacerdoti o sostituti dei sacerdoti, ribadendo il concetto che i laici vadano riconosciuti e valorizzati in quanto laici.

Il Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluis Playà, da parte sua ha offerto un contributo sul tema della Pastorale Giovanile e la Famiglia Salesiana, nel quale ha messo in luce come una maggiore collaborazione tra i vari gruppi della Famiglia Salesiana e la Pastorale Giovanile sia una sfida da vincere a vari livelli, soprattutto in quello dell’accompagnamento dei giovani.

Le attività del corso di formazione proseguiranno ancora in questi giorni fino a giovedì 20 aprile.

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RMG – Comunicazione esterna e interna nella Famiglia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Come anticipato ai lettori nei giorni scorsi, a partire dal mese di febbraio 2023 verranno pubblicati sul portale ANS una serie di articoli che mirano ad approfondire il tema della comunicazione nella Famiglia Salesiana e a suscitare in chi legge una maggiore sensibilità alla comunicazione e ai media. L’autore di questi nuovi contributi, che avranno cadenza mensile, è don Maciej Makula, SDB, membro del Settore Comunicazione Sociale.

In questo primo articolo, che viene pubblicato oggi, sabato 11 febbraio, l’argomento affrontato è la “Comunicazione esterna e interna nella Famiglia Salesiana”. L’autore intende spiegare in modo chiaro ed esaustivo la differenza che intercorre tra questi due tipi di comunicazione, entrambi fondamentali per la credibilità di un’istituzione.

“Per comunicazione esterna si intende la trasmissione di informazioni all’esterno dell’organizzazione, a un pubblico ampio. In questo caso, l’entità mira a costruire un’immagine positiva e a informare, in modo affidabile sulle sue attività, coloro che non sono direttamente coinvolti nell’organizzazione – scrive don Makula –. La comunicazione interna, invece, è la trasmissione di messaggi all’interno di un’organizzazione a coloro che ne fanno parte. Tali dichiarazioni aiutano le persone a comprendere la missione e la visione, nonché a orientarsi verso le attività e i piani specifici dell’organizzazione”, prosegue.

I principi della comunicazione cosiddetta aziendale vengono poi analizzati da un punto di vista salesiano e l’autore si sofferma su come la Famiglia Salesiana debba comunicare sia verso l’esterno, fornendo “buone informazioni su attività educative sagge, sull’impegno nel campo missionario o sulla guida per una vita religiosa profonda”; sia al suo interno, ricordando che “la comunicazione interna alle istituzioni della Famiglia Salesiana è importante quanto quella esterna. Consiste in attività pianificate e presuppone obiettivi di comunicazione specifici”.

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Italia – Dalla Sicilia al Senegal, un ponte di educazione e solidarietà nel nome di Don Bosco

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Piazza Armerina) – In quest’anno dedicato alla riflessione e allo sviluppo della dimensione laicale della Famiglia Salesiana può essere interessante mettere in luce organizzazioni e realtà guidate da laici che vivono sul campo il carisma di Don Bosco. Come l’Associazione “Don Bosco 2000”, che ha accolto e declinato il sistema preventivo di Don Bosco nelle sue attività quotidiane, dall’accoglienza dei migranti che raggiungono l’Italia alla cooperazione internazionale, dall’esperienza nelle carceri alla formazione dei giovani negli oratori. “Don Bosco rappresenta per noi la guida per rispondere in modo pragmatico alle esigenze del tempo storico in cui viviamo, permettendoci di identificare nei giovani il nostro destinatario privilegiato, in particolare i più giovani e bisognosi”, spiega Cinzia Vella, Direttore generale dell’associazione.

In quest’ottica, l’oratorio di Piazza Armerina, gestito per anni dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e, dal 2001, struttura laica e realtà cittadina fortemente consolidata, che è la culla dell’associazione, si fa promotore di svariate iniziative e cooperatore di molte associazioni per il sociale. Durante l’inverno sono previsti incontri settimanali per i giovani che non sono solo fruitori, ma essi stessi promotori e organizzatori delle attività, principalmente collegate all’ideazione e alla preparazione del Grest salesiano nella bella stagione. Per il 2022, il tema è stato quello del talento, da intendersi come dono prezioso da condividere con gli altri.

Il Grest diventa anche luogo di inclusione e di scambio: le attività estive si estendono ai bambini delle famiglie migranti accolte nelle comunità di Piazza Armerina e dei paesi limitrofi, e spesso sono proprio i fratelli più grandi di questi bambini a diventare animatori per i piccoli della città.

L’oratorio è altresì cooperatore di iniziative che coinvolgono gli attori sociali del XXI secolo. Tra gli altri, i giovani hanno partecipato nel 2022 a un progetto della Caritas di Piazza Armerina per la realizzazione di uno spettacolo teatrale in collaborazione con la casa circondariale di Enna “Luigi Bodenza”. La messa in scena dello spettacolo dal titolo “Io sono Dante” – una rappresentazione della Divina Commedia con la recita dei versi nella loro versione originale – ha portato sul palco 26 tra giovani e detenuti che, il 14 dicembre 2022, hanno potuto lasciare il carcere per recarsi al Teatro Garibaldi di Enna e aprire così la stagione teatrale del teatro comunale della città.

Ma l’esperienza di Don Bosco attraverso l’Associazione ha oltrepassato i confini nazionali, e si è spinta fino a Veligara Pont, un villaggio della regione di Tambacounda, in Senegal. È lì, in una delle aree più povere del mondo, che oggi esiste un vero e proprio oratorio nella savana. Un progetto che, dopo una prima esperienza estiva con animatori volontari, è stato “frutto di un disegno voluto dall’alto” racconta ancora Cinzia. “Il capo villaggio ci ha raccontato che da quando siamo arrivati i ragazzi erano più felici, continuavano a ripetere i giochi e i balli dell’estate”.

Un desiderio che si è tradotto in realtà grazie alla generosità di don Baldassarre Meli, a cui l’oratorio è oggi titolato. Il sacerdote, deceduto prematuramente, non riuscì a realizzare il suo sogno di andare in Africa, per vedere i luoghi di origine dei ragazzi che accoglieva, così decise di devolvere il ricavato per il suo funerale al progetto dell’oratorio di Veligara.

Una gioia immensa per i ragazzi di Tambacounda che, nell’attesa che l’oratorio prendesse vita, staccarono un adesivo dei Don Bosco dall’auto dei cooperanti e lo attaccarono su un albero: “Nell’attesa, vogliamo che Don Bosco resti con noi”, spiegarono.

 “L’oratorio è una cosa bellissima per noi, facciamo tantissime cose con i bambini, incontri, riunioni, formazione. Teniamo il corso di lingua francese e italiana”, spiega Amara, cooperante dell’associazione, “ogni sabato e domenica abbiamo più di 50 bambini che frequentano l’oratorio, distribuiamo la merenda ai più bisognosi”. E non solo: grazie alla disponibilità di due medici volontari locali, è attivo ogni giorno un dispensario per le cure mediche.

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