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Presentazione del volume: “Chiamati all’Amore con Speranza. Strenne salesiane di DON ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME, sdb”

Dall’agenzia ANS.

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(Roma, 9 febbraio 2024) – Le Strenne che Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, ora Cardinale, ha prodotto e diffuso nei suoi 10 anni alla guida della Congregazione Salesiana (2014-2024) sono oggetto di una pubblicazione a cura del suo Segretario e portavoce, don Giuseppe Costa.

La raccolta è intitolata “Chiamati all’Amore con speranza” e riporta, tra l’altro, nell’introduzione, gli autorevoli interventi del giornalista Enzo Romeo, del docente della Facoltà Teologica di Sicilia Massimo Naro, e della sociologa Cecilia Costa, dell’Università degli Studi di Roma Tre, i quali dal loro punto di vista fanno una lettura trasversale del volume.

La tradizione delle Strenne da parte dei Rettori Maggiori della Congregazione Salesiana rappresenta un elemento peculiare dell’eredità di Don Bosco. Nel contesto salesiano, la Strenna è un dono simbolico e significativo offerto dal Rettore Maggiore – il Superiore Generale della Congregazione – a coloro che condividono la missione salesiana nel mondo. Essa viene offerta solitamente nel periodo natalizio, tra Natale e Capodanno, per ispirare la pastorale dell’anno successivo.

Oltre ad offrire ai lettori i testi integrali dei messaggi delle Strenne offerti dal X Successore di Don Bosco, il libro accoglie tra le sue pagine i manifesti realizzati dall’Agenzia iNfo Salesiana (ANS) in occasione della pubblicazione annuale delle singole Strenne, e si arricchisce anche con alcune altre foto, fornite dall’ANS e da “IME Comunicazione”, inerenti a viaggi, visite, incontri e momenti di vita di Ángel Fernández Artime.

Giovedì 29 febbraio 2024 il libro verrà presentato presso l’Istituto Maria Santissima Bambina (Via Paolo VI, Roma), nel corso di un evento che sarà possibile seguire anche a distanza assistendo alla diretta streaming disponibile su YouTube.

La presentazione avrà inizio alle ore 17:30 (UTC+1), con l’introduzione da parte di don Giuseppe Costa, curatore del volume.

Successivamente sono previsti gli interventi di Valentina Alazraki, Giornalista vaticanista, corrispondente di “Televisa” (Messico); Roberto Cipriani, Docente emerito di Sociologia, Università Roma Tre; Marco Girardo, Direttore di “Avvenire”; e Arianna Rotondo, Docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese, Università di Catania. Concluderà i lavori il Card. Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani.

Moderatore della presentazione sarà Luca Caruso, Giornalista, addetto stampa della “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”.

Venti poster per ricordare Don Bosco e i suoi detti più famosi

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Don Bosco, uomo di preghiera e d’azione, non solo ha gettato le basi di un immenso movimento di persone che si dedica alla salvezza dei giovani, ma ha anche lasciato a tutti i suoi figli spirituali un grande bagaglio di indicazioni utili per non perdere mai la rotta. Tra quello che era solito ripetere, e che è stato poi raccolto e testimoniato dai suoi contemporanei, e ciò che scrisse in prima persona, ci sono pagine e pagine di aforismi che in maniera netta e con uno stile icastico offrono tuttora indicazioni valide per una vita bella, piena di significato e santa.

In vista della festa di Don Bosco, il Settore per la Comunicazione Sociale ha pensato di selezionare alcuni di questi suoi celebri detti e ne ha realizzato dei semplici, ma accattivanti poster, che insieme all’immagine del santo diffondono ancora oggi i suoi illuminanti pensieri.

Dal pulsante, si possono scaricare le 20 perle che Don Bosco regala a tutti i lettori di ANS e a chiunque ancora oggi voglia mettersi a seguirne le orme.

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RMG – “Salesiani 2023”: un video per ricordare e far conoscere la missione salesiana in azione nell’anno appena passato

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il 2023 è stato ricco di benedizioni, attività intense ed eventi significativi per la Congregazione Salesiana. Con i suoi 13.958 Salesiani presenti in 136 Paesi e le altre migliaia e migliaia di membri consacrati e laici della Famiglia Salesiana, la missione di Don Bosco ha continuato a realizzarsi con successo in innumerevoli iniziative rivolte ai giovani più svantaggiati, attraverso centinaia di programmi e progetti. Per valorizzare questi 365 giorni di attenzione e dedizione secondo il carisma di Don Bosco, il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana ha realizzato il video “Salesiani 2023”, che fa sintesi e celebra il lavoro svolto nell’anno appena trascorso.

Il video, della durata di circa 21 minuti e composto dalla immagini raccolte durante tutto l’anno, richiama tutti gli avvenimenti di maggior significato avvenuti a livello globale: dai viaggi del Rettor Maggiore alle Visite d’Insieme del Consiglio Generale, dai più importanti incontri della Famiglia Salesiana agli altri appuntamenti mondiali o agli eventi davvero speciali – per non dire eccezionali – che sono avvenuti, come, primo fra tutti, la nomina a cardinale del Rettor Maggiore, Ángel Fernández Artime.

Lo sguardo globale adottato non tralascia le periferie della Congregazione: vi è spazio, infatti, anche per i principali momenti vissuti nelle ispettorie, con inaugurazioni di istituti, e feste locali in diverse parti del mondo. E, naturalmente, non potevano mancare né una sezione dedicati ai diversi raduni, congressi e festival giovanili che hanno saputo mettere la spiritualità e la passione salesiana al centro delle attività; né quelle deputate a commemorare le iniziative a tema di unità, pace, sviluppo integrale e solidarietà realizzate delle comunità salesiane, compresi gli interventi di emergenza in realtà quali Siria, Ucraina, Sudan o nelle situazioni di calamità naturale.

Commentando il video e spiegandone il suo significato, don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto dell’iniziativa di questo video commemorativo di un anno intero di lavoro per la Congregazione e la Famiglia Salesiana. Esso ci permette di avere uno sguardo obiettivo e autentico sul mondo salesiano e rimarrà anche in futuro come una documentazione storico-visiva sul 2023”.

Da parte sua don Harris Pakkam, Direttore dell’Agenzia iNfo Salesiana, che ha curato direttamente la realizzazione del video “Salesiani 2023”, ha completato: “Questo video mette in evidenza il dinamismo salesiano nel mondo e getta un’opportuna luce su quanto viene compiuto, talvolta nel silenzio, a tutte le latitudini del globo, nel nome di Don Bosco. Guardandolo, si ha la vera percezione della vitalità del carisma salesiano, e spero che serva anche a far conoscere all’esterno quanto la missione salesiana sia viva, attiva ed entusiasmante ancora oggi”.

Il video è già disponibile in cinque lingue – italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese – sui rispettivi canali linguistici di ANSChannel. A breve verrà diffusa anche la versione in polacco.

Chi fosse interessato a realizzare una versione tradotta nelle diverse lingue locali del video “Salesiani 2023” potrà richiedere il testo dello script scrivendo a: direttore@infoans.org

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Portogallo – Le campagne di Natale nelle varie comunità

Le case salesiane, le équipe pastorali e i Servizi Sociali si uniscono per promuovere le tradizionali Campagne di Natale nelle varie comunità.

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Dall’agenzia ANS:

In questo periodo dell’anno le case salesiane, le équipe pastorali e i Servizi Sociali salesiani si uniscono per promuovere le tradizionali Campagne di Natale nelle varie comunità. Ad Estoril, Évora, Funchal, Lisbona, Manique, Mirandela, Mogofores e Porto le attività solidali sono in fermento.

Ad Estoril, la campagna di solidarietà di questo Natale aiuterà due associazioni. Il valore dei biglietti d’ingresso alle tre feste di Natale delle scuole sarà devoluto all’Associazione “Ajuda de Berço”. Gli alimenti, i prodotti per l’igiene e gli indumenti raccolti dagli studenti saranno consegnati invece a “Turma Solidária”, un’associazione di solidarietà sociale di Alcabideche.

Ad Évora il “SolSal – Servizio di sostegno alle famiglie”, promuove tra la comunità educativa la campagna di raccolta di generi alimentari “Mani che si moltiplicano”. Nella celebrazione prenatalizia, inoltre, don Sebastião Coelho, Direttore dell’opera, ha invitato tutti a vivere il vero spirito del Natale e a convertire il consueto scambio di doni in un aiuto per le offerte natalizie da consegnare a più di 200 famiglie accompagnate dal servizio “SolSal” e dal “Bazar della Solidarietà” parrocchiale.

Anche alla Scuola Salesiana di Funchal è in corso dall’inizio di dicembre una campagna di solidarietà con l’obiettivo di offrire un po’ più di conforto alle famiglie più bisognose della scuola e dei dintorni. Agli studenti del 1° ciclo è stato chiesto di contribuire con beni di prima necessità per l’igiene personale. Gli studenti del 2° e 3° ciclo hanno portato prodotti alimentari da un elenco richiesto dalla scuola.

Studenti, insegnanti e personale dei Salesiani di Lisbona sono stati invitati a collaborare con donazioni per la Campagna di Natale a favore delle famiglie bisognose. Sono state studiate le principali necessità ed è stato stilato un elenco e distribuito alle varie classi e gruppi; e fino al 16 dicembre gli allievi hanno potuto portare prodotti per l’igiene, alimenti e prodotti per l’infanzia.

Particolare e ben congegnata la campagna avviata Manique, dove le 57 classi dell’istituto salesiano sono state invitate a realizzare un cesto natalizio, con prodotti alimentari non deperibili, in base alle caratteristiche di ogni famiglia (numero di elementi, età, tipologia, restrizioni alimentari) loro assegnata. La campagna, durata dal 21 novembre al 16 dicembre, è in questi giorni giunta nella fase della consegna.

A Mirandela, la campagna natalizia di raccolta di beni andrà a beneficio della Casa di Accoglienza di Bambini e Giovani e dei bisognosi delle otto parrocchie affidate ai Salesiani. Insieme a questa azione, i salesiani di Mirandela sostengono anche gli studenti di alcuni istituti della città attraverso la distribuzione di indumenti.

Il Santuario Nazionale di Nostra Signora Ausiliatrice di Mogofores, con l’aiuto del negozio sociale della parrocchia e dei gruppi di giovani che parteciperanno alla GMG di Lisbona 2023, sta raccogliendo cibo, vestiti e regali. La distribuzione di doni durante la celebrazione del Natale è una tradizione del Santuario. E i parrocchiani possono contribuire consegnando le loro offerte durante le Eucaristie delle quattro domeniche di Avvento o nei giorni della settimana direttamente all’Ufficio Pastorale del Santuario.

Infine, anche l’Associazione dei Genitori e dei Tutori degli allievi dei salesiani di Porto ha promosso una campagna di raccolta di generi alimentari. I cesti andranno a beneficio delle famiglie bisognose nelle varie aree di lavoro della scuola, del centro giovanile e del centro Exallievi Salesiani.

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“Missioni Don Bosco” in Kenya ad apertura del mese missionario

In occasione del mese missionario, è in programma un secondo viaggio di Missioni Don Bosco e Fiona May, questa volta in Kenya, per una visita di pochi giorni per vedere da vicino le opere a sostegno dei ragazzi e dei bambini di strada sostenute da migliaia di benefattori. Di seguito la notizia pubblicata dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Viaggio di “Missioni Don Bosco” per incontrare gli ospiti dei centri di accoglienza e di educazione dei salesiani in Kenya. Con la delegazione della Procura Missionaria salesiana di Torino ci sarà anche Fiona May, campionessa mondiale del salto in lungo. Visita di pochi giorni, intensissimi, per vedere da vicino le opere sostenute da migliaia di benefattori.

Partiranno domani, mercoledì 28 settembre, diretti alla capitale Nairobi, dove li attende il missionario don Felice Molino, responsabile dei progetti. Fiona May ha annunciato da tempo questo viaggio, rimandato più volte per le difficoltà determinate dalla pandemia. Nella sua veste di testimonial delle campagne di “Missioni Don Bosco”, in particolare di quelle legate al sostegno delle mamme africane, desidera percorrere le tappe degli interventi che i salesiani rivolgono ai ragazzi in situazione di strada.

Incontreranno due missionari italiani di lunga data, don Vincenzo Donati e il sig. Andrea Comino, protagonisti di una dedizione totale a questa parte d’Africa – da Sudan e Sudan del Sud al Kenya. La responsabile della comunicazione di “Missioni Don Bosco”, Rossana Campa, prima di partire ha anche potuto incontrare due salesiani coadiutori operanti da alcuni decenni nel Paese, Giacomo “Jim” Comino, fratello di Andrea, e Giorgio Conte, di passaggio a Valdocco anche per presentare nuovi progetti.

La delegazione di Missioni Don Bosco arriverà in un Paese che da poco ha eletto il suo nuovo Presidente, William Samoei Arap Ruto, insediatosi il 13 settembre 2022 con una manifestazione che ha riempito lo stadio della capitale. A Nairobi le strutture maggiori dei salesiani sono il “Bosco Boys” e il “Bosco Town”, destinati ai ragazzi in stato di abbandono che vengono avvicinati per strada dagli operatori e accompagnati nel centro di prima accoglienza.

A Makuyu invece l’opera dei missionari è concentrata in un dispensario medico a disposizione della gente che non può accedere alle strutture pubbliche. L’impatto più forte sarà nella baraccopoli di Dagoretti, dove don Molino va spesso a sostenere l’impegno delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice che vivono in mezzo ai più poveri.

La celebrazione domenicale del 2 ottobre nel Santuario di Maria Ausiliatrice a Nairobi – Upper Hill costituirà il momento nel quale andranno a convergere tutte le visioni e le speranze da affidare al Signore.

Il viaggio assume così anche la valenza di apertura del mese missionario celebrato dall’intera Chiesa cattolica, e sarà un messaggio particolarmente forte di sostegno ai tantissimi salesiani con i quali Missioni Don Bosco continua a sostenere il “Progetto Africa” avviato negli Anni Settanta.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www.missionidonbosco.org  

Info ANS
Missioni Don Bosco

Una Croce del Volontario Salesiano per tutta la Congregazione: il Comitato Consultivo VMS lancia la sfida

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Il Programma di Volontariato Salesiano è vivo nella Congregazione fin dai tempi di Don Bosco. Mamma Margherita è stata la prima volontaria salesiana a prestare servizio all’Oratorio. Senza di lei, Don Bosco avrebbe fatto ancora più fatica. A livello di Congregazione Salesiana, oggi, c’è un gruppo di esperti che è stato chiamato a formare il Comitato Consultivo del Volontariato Missionario Salesiano (VMS), un organismo che ha il compito di aiutare la Congregazione Salesiana a rafforzare i suoi programmi di volontariato salesiano a livello mondiale.

Con questo obiettivo ben chiaro in mente, il Comitato Consultivo VMS si è riunito nello scorso mese di giugno per sviluppare un piano strategico. E come parte di questo piano, il Comitato Consultivo ha deciso di lanciare a tutta la Congregazione la proposta di partecipare e contribuire alla progettazione di una nuova Croce del Volontariato Salesiano. L’idea fondamentale è quella di utilizzare poi questa Croce per tutti i volontari dei progetti di volontariato salesiano nel mondo.

“Se volete essere parte di questa sfida, ideate e disegnate la vostra croce e inviatene una foto a SalesianVol@sdb.org entro il 30 novembre 2022. I Consiglieri per la Pastorale Giovanile, don Miguel Angel García Morcuende, e per le Missioni, don Alfred Maravilla, insieme ad altri esperti, sceglieranno la croce che poi porteranno tutti i nostri volontari porteranno” affermano i membri del Comitato Consultivo VMS.

I quali poi concludono: “Si tratta di una fantastica opportunità per far parte di una tappa fondamentale della nostra Congregazione e per lasciare la propria eredità alle generazioni future”.

Per ulteriori informazioni, scrivere a: SalesianVol@sdb.org

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Artemide Zatti: Vangelo della Vocazione e Chiesa della Cura – Lettera del Rettor Maggiore

Di seguito un estratto della Lettera del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, a pochi giorni dalla canonizzazione di Artemide Zatti (9 ottobre 2022).

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«Il mosaico dei nostri santi e beati, pur essendo abbastanza ricco quanto a rappresentatività -Fondatore, Cofondatrice, Rettori Maggiori, missionari, martiri, sacerdoti, giovani – era ancora privo del tassello prezioso della figura di un coadiutore. Ora anche questo si sta realizzando».

Così don Juan Edmundo Vecchi, ottavo Successore di Don Bosco, cominciava la sua lettera in occasione della beatificazione di Artemide Zatti.

Se al “mosaico dei nostri santi” mancava una tessera, oggi questo mosaico ha una lucentezza del tutto particolare perché, tra poche settimane, ci sarà dato di vivere un grande dono del Signore: vedere uno dei figli di Don Bosco, coadiutore salesiano, emigrato italiano in Argentina e infermiere, canonizzato da Papa Francesco il prossimo 9 ottobre 2022.

Artemide Zatti sarà, dunque, il primo santo salesiano non martire ad essere canonizzato. Senza dubbio la canonizzazione del primo santo salesiano e di un salesiano coadiutore dà e darà un tocco di completezza alla serie di modelli di spiritualità salesiana, che la Chiesa dichiara ufficialmente tali.

Riporto la bellissima testimonianza personale, piena di profondità spirituale e di fede, resa da Artemide Zatti nel 1915 a Viedma, in occasione dell’inaugurazione di un monumento funerario posto sulla tomba del Padre Evasio Garrone (1861-1911), salesiano missionario benemerito e considerato da Artemide insigne benefattore.

«Se io sto bene, sono sano e in condizione di fare un po’ di bene al mio prossimo infermo, lo debbo al Padre Garrone, Dottore, che vedendo peggiorare di giorno in giorno la mia salute, essendo io affetto da tubercolosi con frequenti emottisi, mi disse decisamente che, se non volevo finire come molti altri, facessi una promessa a Maria Ausiliatrice di rimanere sempre al fianco suo, aiutandolo nella cura degli infermi, che egli, confidando in Maria, m’avrebbe guarito.

CREDETTI, perché sapevo per fama che Maria Ausiliatrice lo aiutava in modo visibile.

PROMISI, perché sempre fu mio desiderio essere d’aiuto in qualcosa al mio prossimo.

E, avendo Dio ascoltato il suo servo, GUARII. [Firmato] Artemide Zatti».

Vediamo che la vita salesiana di Artemide Zatti, secondo questa testimonianza, si fonda su tre verbi che ne testimoniano la solidità generosa e confidente. Per valorizzare il dono della santità di questo grande salesiano coadiutore, vorremmo meditare su questi tre verbi e sui loro straordinari frutti di bene, perché tocchino in profondità i desideri, i sogni, gli impegni della nostra Congregazione e di ciascuno di noi e promuovano in tutti una rinnovata e feconda fedeltà al carisma di Don Bosco.

Leggi la lettera completa su ANS

Don García Morcuende all’Assemblea Ispettoriale ISI per l’avvio dell’anno pastorale

“I sogni nella pastorale non vivono per sempre: o toccano terra e diventano progetti, o restano in cielo e diventano illusioni”

Queste le parole di don García Morcuende – Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile – all’Assemblea Ispettoriale ISI per l’avvio dell’anno pastorale che si è tenuto dal 28 al 30 agosto scorso a Catania. Di seguito il video dedicato e l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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(ANS – Catania) – Si è avviato il nuovo anno Pastorale nell’Ispettoria salesiana della Sicilia (ISI), dal 28 a 30 agosto. Le prime due giornate sono state animate da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile. Erano presenti inoltre Direttori, Parroci, Incaricati di Oratorio, Animatori pastorali, laici e giovani. La presenza di salesiani e laici è stata fondamentale perché queste giornate significano l’avvio di un percorso formativo che li vedrà impegnati insieme per i prossimi anni.

Le tematiche esposte da don García Morcuende e la riflessione condivisa da parte di tutti si sono concentrate, in primo luogo, sulla progettazione educativo-pastorale e, dopo, su alcune indicazioni operative per accompagnare il processo di elaborazione del Piano Educativo Pastorale Salesiano (PEPS) locale, strumento di orientamento e guida, crescita e sostegno nel camino della Comunità Educativa Pastorale (CEP).

Le giornate hanno aiutato alla comprensione della necessità di una progettazione educativo-pastorale, a superare le diffidenze, a riconoscere alcuni benefici e ad acquisire gli strumenti essenziali per la redazione concreta di un progetto. Don García Morcuende ha fatto un invito caloroso a coltivare la mentalità progettuale, cioè, la capacità di pensare e progettare la Pastorale Giovanile Salesiana. Ha insistito nell’urgenza di questa mentalità per diversi motivi: per evitare l’improvvisazione, la frammentarietà e l’episodicità; per avere obiettivi precisi, concreti, mirati, verificabili; per capire da dove stiamo partendo e le mete a cui tendere ed arrivare; per individuare itinerari rispettosi della gradualità con i giovani; per offrire cammini che in maniera integrale favoriscano la crescita delle persone che formano parte della presenza salesiana.

Il metodo di progettazione pastorale deve avere alcune attenzioni di fondo: coinvolgere tutta la CEP in uno stile di comunione e corresponsabilità; proporre atteggiamenti di ascolto, confronto e discernimento; essere docile alla creatività dello Spirito imparando a tradurre il pensiero comune nella concretezza della vita di ogni presenza salesiana. I sogni nella pastorale non vivono per sempre: o toccano terra e diventano progetti, o restano in cielo e diventano illusioni.

La stesura del PEPS locale è un adempimento importante e significativo perché, seppur in modo essenziale e sintetico, descrive non solo il fondamento della vita comunitaria di una CEP concreta, ma anche la sua contestualizzazione storica, la situazione attuale e le scelte e le prospettive verso cui tendere. Dunque, è una sorta di fotografia “in movimento” delle CEP.

Dopo il momento di presentazione, l’incontro è proseguito con il momento del gruppo di lavoro di ogni casa.

Oltre a queste tematiche, è stata fatta la presentazione del percorso di formazione congiunta SDB e Laici e del Progetto Organico Ispettoriale. Si è riflettuto sulla proposta di accompagnamento dei Consigli delle CEP e su alcune tematiche riguardanti la vita delle comunità, affrontate nell’incontro tra i Direttori e l’Ispettore e con il suo Consiglio.

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Consegna della “Positio super martyrio” dei Servi di Dio Giovanni Świerc e VIII Compagni

Il 21 luglio 2022 è stato consegnato presso il Dicastero delle Cause dei Santi in Vaticano la Positio super martyrio dei Servi di Dio Giovanni Świerc e VIII Compagni, Sacerdoti Professi della Società di San Francesco di Sales. Di seguito l’articolo ANS.

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La Positio ha avuto come relatore Fr. Szczepan Tadeusz Praśkiewicz OCD, come Postulatore don Pierluigi Cameroni e come Collaboratrice la dott.ssa Mariafrancesca Oggianu. Elementi strutturali della “Positio” – che presenta in modo articolato ed approfondito tutto l’apparato probatorio documentale e testificale riguardante il martirio dei Servi di Dio – sono: una breve presentazione da parte del Relatore; l’Informatio super martyrio, ossia la parte teologica nella quale viene dimostrato il martirio materiale e formale dei Servi di Dio; i due Summarium con le prove testificali e documentali; le Sessioni ultime e l’apparato iconografico.

Dopo la consegna, la Positio sarà esaminata dai Consultori storici, quindi dai Teologi. Quindi sarà studiata dai Cardinali e Vescovi del Dicastero delle Cause dei Santi: queste articolate tappe di studio e valutazione permetteranno al Sommo Pontefice, in caso di esito positivo, di dichiarare don Giovanni Świerc e VIII Compagni “Martiri” e quindi di procedere alla loro Beatificazione.

Al numero dei presunti martiri del nazismo appartengo anche nove Salesiani sacerdoti polacchi. Si tratta dei Servi di Dio don Jan Świerc e gli VIII Compagni: don Ignacy Antonowicz, don Karol Golda, don Włodzimierz Szembek, don Franciszek Harazim, don Ludwik Mroczek, don Ignacy Dobiasz, don Kazimierz Wojciechowski e don Franciszek Miśka. Come sacerdoti, tutti i Servi di Dio furono impegnati in Polonia in diverse attività pastorali e di governo e nell’insegnamento. Furono del tutto estranei rispetto alle tensioni politiche che agitarono la Polonia durante l’occupazione bellica. Ciononostante, furono arrestati e martirizzati in odium fidei per il fatto stesso di essere sacerdoti cattolici.

Il 27 giugno 1941 nel campo di concentramento di Auschwitz morirono per mano delle SS don Jan Świerc, don Ignacy Dobiasz, don Franciszek Harazim e don Kazimierz Wojciechowski. Questi ultimi due Servi di Dio, nello specifico, furono uccisi, l’uno al fianco dell’altro, nello stesso momento. Il Servo di Dio don Ignacy Antonowicz morì tre settimane dopo, ovvero il 21 luglio 1941, in conseguenza dei maltrattamenti subiti proprio in quel 27 giugno 1941. Il 5 gennaio 1942 morì nel campo di concentramento di Auschwitz anche il Servo di Dio don Ludwik Mroczek a causa delle torture subite e delle numerose operazioni chirurgiche che ne conseguirono. Pochi mesi più tardi, il 14 maggio 1942, nello stesso campo venne fucilato don Karol Golda, accusato di aver amministrato il sacramento della confessione a due soldati tedeschi al solo fine di estorcere con l’inganno importanti segreti del regime nazista. Il 7 settembre 1942 nel campo di Auschwitz morì anche il Servo di Dio Włodzimierz Szembek: anche nel suo caso furono i maltrattamenti a causarne la morte. Tutti i Servi di Dio citati appartenevano all’Ispettoria di San Giacinto di Cracovia. Il Servo di Dio don Franciszek Miśka, appartenente invece all’Ispettoria salesiana di S. Adalberto di Piła, morì nel campo di concentramento di Dachau (Germania) il 30 maggio 1942 a seguito di maltrattamenti e torture.

La fama di santità e di martirio dei Servi di Dio don Jan Świerc e VIII Compagni, sebbene ostacolata durante il periodo comunista, si diffuse già a partire dalla loro morte e si manifesta viva ancora oggi. Furono considerati sacerdoti esemplari, dediti alla pastorale ed alle opere di carità, affabili, sempre disponibili, in tutto interessati a rendere gloria solo a Dio, per amore del quale furono fedeli fino all’effusione del sangue.

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Come lievito nella Famiglia umana d’oggi: la dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco

Presentate le linee guida della Strenna 2023 da parte del Rettor Maggiore. Di seguito la notizia pubblicata dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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“COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”. Presentati il titolo e le linee guida della Strenna 2023

Il Rettor Maggiore dei Salesiani e Padre e Centro d’Unità della Famiglia Salesiana, Don Ángel Fernández Artime, dopo una fase di consultazione e discernimento con i Responsabili della Famiglia Salesiana, i membri del Consiglio Generale e altri esperti, ha reso noti oggi il titolo e le linee guida del suo messaggio della Strenna per il 2023: “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

Nel documento di presentazione Don Á.F. Artime specifica subito che questa Strenna avrà due gruppi di destinatari: non solo tutti i gruppi della Famiglia Salesiana, ma anche “i bambini, gli adolescenti e i giovani di tutte le presenze della Famiglia di Don Bosco nel mondo”, perché, spiega, “alla luce di ciò che caratterizza maggiormente la nostra pedagogia e la nostra spiritualità, intendiamo aiutare i bambini e le bambine, soprattutto gli adolescenti e i giovani, a scoprire che ognuno di loro può essere come il lievito di cui parla Gesù”.

Al tempo stesso, per la Famiglia di Don Bosco essa “vuole essere un messaggio chiaro e provocatorio orientato a scoprire la sua dimensione laicale”; e specificamente per i consacrati della Famiglia Salesiana, è un invito ad essere “lievito nella pasta del pane dell’umanità” e “a vivere gli uni accanto agli altri, lasciandoci arricchire dalla laicità evangelica”.

Il lievito, elemento usato metaforicamente da Gesù per presentare il Regno di Dio agli apostoli, è “l’unico ingrediente vivo”, quell’elemento che viene utilizzato in piccole quantità, ma che “ha la capacità di influenzare, condizionare e trasformare l’intera pasta” afferma il Rettor Maggiore.

Per questo il testo propone ad ogni membro della Famiglia Salesiana e ai giovani di essere lievito nel mondo, diffondendo la Parola e il Regno di Dio così come il lievito trasforma la pasta del pane.

La riflessione del Rettor Maggiore richiama anche l’attenzione sull’importanza del lavoro dei laici nelle opere della Congregazione salesiana, ricordando che “la Chiesa è formata ben oltre il 99% da laici… Immaginiamo come aumenti la proporzione se si considera e si abbraccia il mondo intero: i laici sono la pasta, oltre che lievito, del Regno”.

Il testo completo con le prime linee guida per il messaggio della Strenna del Rettor Maggiore per il 2023 è disponibile in italiano, inglese, spagnolo, portoghese e francese a fondo pagina.

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