L’ispettoria Meridionale cerca voci per il nuovo inno alla santità

Pubblichiamo l’articolo di Don Bosco Al Sud con il quale l’ispettore, don Angelo Santorsola, chiede la collaborazione per individuare voci maschili per il nuovo inno alla santità.

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Carissimi confratelli e laici impegnati negli oratori,

tra le novità e sorprese di questo anno dedicato alla santità giovanile c’è la volontà di lanciare un nuovo inno alla santità di Domenico Savio. Il testo e la musica sono pronti e vi assicuro che è davvero molto bello, giovanile e entusiasmante. Ci ho tenuto molto e ho chiesto personalmente ad un bravo animatore di scrivere il testo. La musica è stata composta dal bravissimo Alfredo Franciosa. Al momento opportuno sveleremo anche il nome dell’autore del testo.

Al momento chiedo la vostra collaborazione per individuare voci maschili di giovani e chiedere loro di inviare un provino di un canto all’indirizzo mail csime@donboscoalsud.it entro e non oltre il 17 novembre. Una commissione composta dal sottoscritto, don Pierluigi, don Gianpaolo e Alfredo ne selezionerà due per poter andare in sala d’incisione per fine novembre. i giovani selezionati saranno ospitati presso l’ispettorato nel giorno che gli verrà indicato per la registrazione. L’inno sarà pubblicizzato con un videoclip su tutti i social e sarà l’inno della Festa adolescenti e Festa ispettoriale.

Vi prego, di cuore fare subito la proposta a quei giovani che conoscete e far inviare il “provino” nei termini richiesti. Conto su di voi. Io sono entusiasta, fatemi compagnia.

Un abbraccio e…buon lavoro a tutti!

don Angelo Santorsola, ispettore

Torre Annunziata, i Salesiani offrono un mestiere e un futuro ai giovani

Pubblichiamo da ANS un articolo sulle attività dei Salesiani di Torre Annunziata per insegnare ai giovani un mestiere e toglierli dalla strada.

Accompagnare i giovani più a rischio dedicando loro attenzione, tempo per lo studio e per lo svago; e poi insegnare loro un mestiere per sottrarli alla malavita e donargli un futuro stabile. È questo il senso della due nuove iniziative che sono state lanciate lunedì 4 novembre, dai salesiani di Torre Annunziata: il centro diurno polifunzionale “Casa Valdocco” e il laboratorio formativo per apprendisti pizzaioli “Pizzoratorio”.

“Casa Valdocco” è un Centro diurno accreditato dall’Ambito N30 di Torre Annunziata, che può ospitare 30 minori tra i 6 ai 18 anni. I minori saranno seguiti da educatori e operatori specializzati nell’arco della giornata fino a quando la sera rientreranno in famiglia. La giornata tipo inizierà con la condivisone del pasto, poi verrà organizzato il tempo di studio in maniera diversificata per i vari livelli, e a seguire laboratori e sport, supporto psicologico e mediazione familiare

“Con il laboratorio per pizzaioli ‘Mani in Pasta’ vogliamo invece insegnare un mestiere a tutti quei ragazzi accolti nelle nostre case famiglie o in oratorio che dalla vita hanno avuto di meno” racconta don Antonio Carbone, il salesiano responsabile del progetto. Un’opportunità che verrà rivolta in primo luogo ai circa trenta giovani dai 14 ai 21 anni già ospiti delle due comunità “Mamma Matilde” e “Peppino Brancati”, ma che nel tempo vorrà ampliarsi a quei ragazzi che frequentano quotidianamente l’oratorio in cerca di occasioni formative. Gli allievi del corso, seguiti da un formatore professionale, otterranno un attestato di qualifica riconosciuto dalla regione Campania.

Il laboratorio consta di 60 metri quadrati allestiti nei locali dell’oratorio salesiano, con al centro un moderno forno. “Ci troviamo in un territorio dove tante sono le difficoltà e difficili sono anche le prospettive di lavoro e di impegno. Ogni giorno il nostro obiettivo è togliere i giovani dalla strada. Li salveremo dai clan grazie a un laboratorio gastronomico che insegnerà loro a cucinare e a infornare pizze. E grazie a questa qualifica potranno trovare un lavoro onesto”.

Per il “Pizzoratorio” fondamentale è stata la collaborazione creata in fase di progettazione con alcune pizzerie del territorio, per l’inserimento lavorativo dei giovani formandi, così come il contributo economico di “Fondazione DON BOSCO NEL MONDO” e “Salesiani per il Sociale APS”. E anche la tradizione della cittadina ha pesato: Torre Annunziata è stata recentemente nel Guinness dei Primati per aver sfornato 10.893 mila pizze in appena 14 ore!

La cerimonia di inaugurazione del centro diurno “Casa Valdocco” ha visto i saluti del sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione; dell’Assessore regionale all’Istruzione e alle Politiche Giovanili e Sociali, Lucia Fortini; e del Presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli, Patrizia Esposito; oltre agli interventi del salesiano Tonino Palmese, Presidente della Fondazione Polis, e di diversi incaricati della vasta presenza salesiana nella cittadina campana.

L’inaugurazione del Pizzoratorio è avvenuta in serata, accompagnata anche da un concerto di beneficenza dell’artista Francesca Maresca.

Sin dalla loro prima venuta a Torre Annunziata, nel 1929, i salesiani rappresentano per la comunità cittadina un centro di aggregazione giovanile che, attraverso attività sportive, teatrali, laboratoriali, musicali e di sostegno scolastico, ha favorito la maturazione individuale e la socializzazione dei ragazzi e giovani, in modo particolare quelli appartenenti alle fasce più svantaggiate.

I salesiani a Torre Annunziata hanno un passato da ricordare, un presente da vivere e un futuro da costruire.

Ispettoria Meridionale, i cammini vocazionali 2020

Dall’Ispettoria Meridionale arriva il calendario dei cammini vocazionali a cura dell’Animatore Vocazionale Ispettoriale, don Federico Mingrone.

Cari confratelli, sono da poco rientrato da Torino dove, con l’Ispettore, il Delegato di PG, il nostro Animatore Missionario e alcuni giovani della nostra Ispettoria, abbiamo partecipato all’Harambèe 2019. Ho avuto modo di constatare in questi giorni come VOCAZIONE e MISSIONE sono davvero due elementi inscindibili dell’unica chiamata. Ho pregato per tutte le comunità della nostra Ispettoria.

Vi immagino ormai alle prese con l’avvio del nuovo anno pastorale e mi permetto di ricordarvi di inserire nelle vostre programmazioni gli appuntamenti regionali e ispettoriali riguardanti l’ANIMAZIONE VOCAZIONALE.


 GR ADO e GxG (regionali)

Gr ADO: un percorso dove i ragazzi del biennio di scuola superiore sperimentano che Gesù può essere incontrato nelle situazioni più quotidiane: lo studio, il gioco, il servizio, l’amicizia, la famiglia. Vengono guidati a costruire una relazione più solida e personale con Dio attraverso la riflessione, i sacramenti, la preghiera, la conoscenza di sé, le relazioni.
 
GXG: un percorso per i ragazzi del triennio di scuola superiore, adatto a chi vuole approfondire la propria appartenenza alla Chiesa con lo stile salesiano. I giovani “incontreranno” testimoni e si confrontano con i membri dell’equipe nel dialogo personale. Fanno esperienza della vita nella Chiesa, per comprendere come essere protagonisti del proprio futuro 

IL CALENDARIO: 17 novembre 2019; 19 gennaio 2020


GR DISCERNIMENTO (ispettoriali)

Un percorso spirituale per giovani esigenti che offre gli strumenti per un serio discernimento sul proprio futuro. Vengono dati ai giovani elementi per consolidare il loro cammino di vita cristiana.

IL CALENDARIO coincide con alcuni appuntamenti ispettoriali già in calendario: 13-15 dicembre 2019 (Avvento Giovani); 5-8 aprile 2020 (Quaresima Giovani); 22-26 agosto 2020 (Campo Biblico).


 GR SCELTA

Un percorso per giovani intenzionati ad un confronto più diretto e stringente con la specifica vocazione alla vita consacrata salesiana. I giovani sono avviati ad un atteggiamento di ascolto della “voce di Dio” nel quotidiano. Hanno così la possibilità di operare una scelta maggiormente consapevole del sogno del Signore sulla loro esistenza.

IL CALENDARIO: 11-13 ottobre 2019; 15-17 novembre 2019; 13-15 dicembre 2019 (Avvento Giovani); 17-19 gennaio 2020; 21-23 febbraio 2020; 13-15 marzo 2020; 5-8 aprile 2020 (Quaresima Giovani); 15-17 maggio 2020; 1 agosto-4 settembre 2020 (Campo Discernimento).


Fermo la mia attenzione sui Gr Scelta che saranno i primi ad avere inizio a metà ottobre. Il tema scelto ovviamente segue la proposta pastorale di questo anno e il titolo scelto è:

 Le Beatitudini… VOCAZIONE alla Santità #lìdovesei

Durante i weekend a partire dalla lectio divina richiameremo una Beatitudine che nella giornata successiva si proverà a concretizzare attraverso una esperienza/testimonianza di servizio e concluderemo la domenica mattina con un testimone salesiano della beatitudine. Chiediamo al Signore nella preghiera che susciti ancora vocazioni nei nostri ambienti. Siamo temerari, posiamo lo sguardo su qualcuno dei nostri giovani e proponiamo loro un cammino di discernimento, il resto lasciamolo fare a Dio.

 Vi saluto lasciandovi un breve stralcio dal sussidio Buona Stoffa:

“Se poi è vero che i giova­ni hanno diritto ad avere educatori credenti autorevoli, con una chiara identità umana, una solida appartenen­za ecclesiale, una visibile qualità spirituale, una vigorosa passione educativa e una profonda capacità di discerni­mento, è anche vero che tali caratteristiche – da vede­re come meta più che come realtà pienamente presen­te negli ambienti ecclesiali – sono frutto di un graduale percorso su di sé, in quanto accompagnati. Non potendo condurre altri lì dove non si è stati, è realmente essen­ziale che l’accompagnatore abbia già calcato le strade che altri potrebbero poi percorrere. Non per far ripetere pedissequamente il medesimo percorso, quanto piutto­sto per essere esperti in un possibile itinerario fra i molti proponibili.”

Con cuore orante,

Don Federico Mingrone, Animatore Vocazionale Ispettoriale

Bari Redentore, riprendono i “salotti letterari” con due presentazioni

Continua l’appuntamento con i Salotti Letterari 2019 al Laboratorio Don Bosco Oggi nell’opera salesiana di Bari Redentore. Dopo la pausa estiva il pubblico del Laboratorio è itinerante causa i lavori di ristrutturazione, così partecipa di una cultura che “cammina” e abita i diversi ambienti dell’Istituto Salesiano Redentore. Settembre si chiude con le presentazioni di Giovanni Capurso, “Il sentiero dei figli orfani” e l’opera postuma di Ettore Marinelli, “Lo scintillio dell’essere. Preventività ed etica della felicità.”.

Il 20 settembre, il testo di Capurso presentato da don Giuseppe Ruppi (Presidente del DB LAB), ci ha fatto riflettere su un aspetto quanto mai importante e quanto mai salesiano: l’orfanità, non solo giovanile ma umana, propria del nostro tempo. Da qui lo stimolo alla comunità educante di rendere quanto mai nuove le parole dello stesso don Bosco: “Nessuno è orfano su questa terra”, divenendo madre, padre, casa lì dove vi è una figliolanza orfana di queste cose.

Il 25 settembre, il testo pubblicato postumo del prof. Ettore Marinelli e presentato dalla prof. ssa Lia Gisotti Giorgino, con la moderazione del dott. Vincenzo Saponaro, ha ancor di più richiamato l’attenzione verso la figura di don Bosco ma con uno sguardo attento a quella che è “l’etica della preventività”. L’evento, patrocinato dall’UPS, ha riscosso notevole successo anche grazie alle intuizione dimostrate dal prof. Marinelli nella lettura del sistema preventivo salesiano

Ispettoria Meridionale, la scoperta della “perla preziosa”: le professioni perpetue di due giovani

Sabato 14 settembre, nella chiesa di S. Giovanni Bosco di Potenza alle ore 18 è stata celebrata la Professione Perpetua di Dritan Bushi e Savino Pecoraro. Sull’esempio di Don Bosco hanno accolto definitivamente la Chiamata del Signore, rispondendo “SÌ” a gran voce: diventeranno, così, suoi amici per sempre e coroneranno finalmente un lungo cammino di fede alla ricerca della loro “perla preziosa”.

Dritan Bushi, proveniente dall’ Albania, inizia il suo cammino nella comunità salesiana all’età di quattordici anni nel convitto, al fine di ottenere una formazione migliore. Successivamente egli decide di intraprendere l’università e al secondo anno ritorna in oratorio come assistente dei convittori. Ne consegue una seria e grande riflessione sul
proprio progetto di vita e ,grazie all’aiuto del direttore salesiano di Scutari, Dritan più deciso che mai prosegue il suo percorso. La sua prima prova vocazionale avviene nel lontano 2011 a Salerno e, nonostante un iniziale disaccordo genitoriale, non demorde. Qui ha modo di fare numerose esperienze e conosce Savino, con il quale instaura un
profondo legame. Successivamente si sposta a Genzano, Caserta e Roma.

Savino Pecoraro, di carattere mite e carismatico, invece, è originario di Potenza. Egli vive un’adolescenza tranquilla ma intensa; la maggior parte del tempo lo trascorre in oratorio, dove si sente a casa. Crescendo, egli sente maturare in sé il desiderio di voler realizzare qualcosa di bello per gli altri, mettendosi a servizio del prossimo; esamina quindi numerosi
mestieri, ma quello che lo alletta di più è proprio diventare salesiano. Egli svolge numerose esperienze in tutto il Sud Italia e riesce ad adottare una nuova filosofia di vita: “essere segno e portatore dell’amore di Dio ai giovani”. Questa missione gli dà la forza e lo stimolo di inseguire e portare a termine il suo obiettivo. Nonostante la lontananza da casa e le continue
prove, anche nel vivere il quotidiano, Savino è riuscito a conoscere meglio sé stesso, grazie anche alle storie di molti giovani che lo hanno segnato profondamente.

Questi due giovani sono un esempio per tutta la nostra grande comunità salesiana e, grazie alla fede e alle loro testimonianze, riescono a dimostrare grande caparbietà nella scelta più importante della loro vita.

Ispettoria Meridionale, l’ispettore don Angelo Santorsola dà il benvenuto agli studenti

San Giovanni Bosco ha sempre avuto a cuore l’educazione dei giovani: quella umana, spirituale e professionale. Una mente e un cuore istruiti sono in grado di decifrare i codici del mondo e di offrire ad esso una risposta adeguata, coerente e personale.  Il desiderio guida dell’agire della Congregazione Salesiana, ovvero preparare alla vita dei “buoni cristiani e onesti cittadini”, ancora oggi muove i suoi sistemi scolastici sempre di più inseriti nei contesti territoriale per rispondere propositivamente alle sfide socio-culturali e ai bisogni urgenti e mutevoli delle nuove generazioni. L’Ispettoria Salesiana Meridionale (IME), a tal proposito, dispone di tre Istituti scolastici paritari che ogni giorno, da tempo immemore, perpetuano lo stile pedagogico del santo fondatore nel Mezzogiorno italiano: l’Istituto “Sacro Cuore di Maria” a Caserta (Ce); l’Istituto “Sacro Cuore di Gesù” nel quartiere napoletano del Vomero (Na); l’Istituto “Beato Michele Rua” a Soverato (Cz). In rete con altre agenzie territoriali, questi Istituti paritari, offrono a tutti i ragazzi di età scolare la possibilità di scegliere un percorso formativo adeguato alle linee guida ministeriali nazionali.  L’offerta formativa è varia e si articola in:

  • Scuola Primaria e Secondaria di I°grado;
  • Liceo Classico;
  • Liceo Scientifico;  
  • Liceo Scientifico Sportivo;  
  • Istituto Tecnico-Commerciale.

A ciascun percorso formativo si affianca la possibilità di fare esperienza di scuola “integrale”, vissuta cioè a 360°, in cui al centro vi è non solo il sapere ma anche e soprattutto la scoperta del sé e la cura delle relazioni, nonché una libera educazione alla fede. È scuola viva e vivace questa salesiana, in cui le attività curricolari di studio ed extra-curricolari sportive, informatiche, linguistiche, di volontariato sociale, di scambi culturali, si intrecciano in percorsi ponderati e “cuciti” su misura. Al ritorno tra i banchi, i dati di monitoraggio del nuovo anno scolastico 2019/2020 parlano chiaro:

  • 1.110 alunni iscritti nei tre Istituti;
  • 109 docenti salesiani in servizio.

Sono numeri che dimostrano quanto oggi le famiglie continuino a desiderare il meglio per la formazione dei loro figli, prediligendo l’approccio pedagogico di don Bosco che è attento, mediante un corpo docenti in primis educatore e poi dispensatore di conoscenza, allo sviluppo sinergico delle capacità razionali (“la ragione”), affettive (“l’amorevolezza”) e spirituali (“la religione”). Alla vigilia della prima campanella dell’anno scolastico, un pensiero augurale di “buon inizio” giunge dall’Ispettore Don Angelo Santorsola, l’attuale “don Bosco del sud”. Ha sempre a cuore le realtà scolastiche Ispettoriali e oggi vuole farsi vicino a tutti gli alunni con queste parole incoraggianti (guarda il contenuto completo nel video in basso):

“Benvenuti a Casa!” Si, amici miei, perché la Scuola salesiana, la scuola di don Bosco, vuole essere innanzitutto una casa dove tutti si sentano accolti e dove il calore dello stile di famiglia possa aiutare a vivere lo studio come piacere per crescere culturalmente e dove le relazioni umane abilitino a fare dell’ordinario quotidiano qualcosa di straordinario! Allora…benvenuti a casa!”

IME, storie di anime: la mansuetudine della fede genuina di Francesco Paolo Convertini

Francesco Paolo Convertini. Chi non ha mai sentito parlare di lui? Spero nessuno, è stato realmente un uomo straordinario, un salesiano missionario in India, un’anima pura proprio come quelle dei santi e beati di cui abbiamo letto nei mesi precedenti. La sua infanzia ricorda moltissimo quella di don Bosco, orfano di padre e una madre sempre attenta alla preghiera durante il lavoro.

La mamma gli ricordava sempre di mettere amore nelle coese che faceva e se non dalla preghiera da dove doveva prenderlo questo amore? Aveva un temperamento vivace, furbo, impertinente, irrequieto e dispettoso, in paese lo conoscevano tutti. Crescendo però perde anche la mamma e per imparare a scrivere e leggere va a scuola dal nonno che sapeva farlo. Nel maggio del 1917 entra nel 124 Reggimento per combattere in trincea nella prima guerra mondiale. Ma già a novembre dello stesso anno finisce prigioniero in polonia, territorio tedesco, e ci rimase per 11 mesi.  Solo a guerra terminata venne rimpatriato, malato di meningite e denutrito fu condotto a Cuneo per le cure adeguate.  Tornato a casa però, mirando quell’orizzonte e quel mare dall’alto dei suoi monti sapeva che non c’era più mistero: sapeva che c’erano un altro mondo, con un’altra vita e questo lo lasciava irrequieto.

Si trasferì a Torino con la guardia di finanza ma è qui che fa l’Incontro della sua vita: i salesiani di don Bosco, nella figura di don Angelo Amadei. Nei salesiani riscopre l’allegria che aveva visto andar via con la guerra, trova una famiglia con un padre che pur se morto, era ancora molto vivo nei ricordi di chi lo aveva incontrato e conosciuto. Mentre era ancora nella finanza si avvicinò all’istituto “card. Cagliero”, istituto di preparazione per i missionari salesiani, ma solo una volta congedato vi entrò. Scrisse ai parenti rimasti a casa che sentiva di aver ricevuto una chiamata e non sapeva come doveva regolarsi in tal proposito. Non aveva beni da dare, non aveva piaceri a cui rinunciare: doveva dare solo sé stesso. Nonostante le difficoltà nello studio terminò il suo periodo di preparazione da chierico e ricevette la sua destinazione: l’india.

Il 22 settembre del 1927 a Torino, nella Basilica di Maria Ausiliatrice ricevette il mandato da don Rinaldi, terzo successore di don Bosco. Solo nel dicembre dello stesso anno partì definitivamente e approdò a Bombay con i suoi compagni. Partì da chierico, ma una volta in India si mise a studiare filosofia e teologia per prepararsi al sacerdozio. Una volta ordinato sacerdote fu inviato nel Bengala, una delle regioni più estese e con il maggior numero di non-cristiani, tra musulmani e indù. Ma questo non spaventava di certo Francesco che era solito avvicinare i non-cristiani e parlare loro di Cristo. Fhader Francis of Krishnagar, un missionario mistico, un uomo totalmente rivolto a Dio, che camminava in Lui e per Lui verso tutti gli uomini suoi fratelli. Aveva una fede semplice e genuina, come quella dei bambini, e fu proprio questa fede che gli permise di compiere gesti che sapevano di miracolo. Riuscì a convertite molte persone e a portare al battesimo anche molti adulti.

Il suo segreto? Prima di partire e andare tra la gente nei vari villaggi era solito fermarsi in adorazione almeno una mezz’ora. In tanti raccontano che guariva i malati grazie a pillole di Pane, pane di vita eterna.  In uno dei suoi viaggi con mansuetudine e amorevolezza riuscì a tranquillizzare una tigre. Era sera quando arriva un uomo da un altro villaggio per informarlo che un uomo in fin di vita chiedeva la presenza di un sacerdote. Nonostante tutti gli avessero suggerito di non muoversi durante la notte per via dei pericoli della foresta, padre Francis sentiva l’urgenza di giungere da quest’uomo malato. Nella foresta di notte si aggirava una tigre di cui tutti avevano paura, è uno degli animali più feroci e spietati di quelle zone. Si incamminò ugualmente seguito da un gruppo di persone armate di lance che lo proteggevano da eventuali pericoli. Cosi fu, nel mezzo del cammino incontrarono una tigre ma lui disse a tutti di fermarsi e non muoversi, si avvicinò lui soltanto e disse alla bestia di mettersi da parte e far passare il Signore (sul petto portava Gesù eucarestia), la tigre si accostò e li fece passare, si mise dietro di loro come se li scortasse, rimase con loro fino all’ingresso del villaggio. Se fosse stato per lui non avrebbe mai raccontato di questo avvenimento per sua modestia, ma chi era con lui lo ritenne un evento di una certa importanza: con mansuetudine e amorevolezza tranquillizzò la tigre salvando chi era con lui e confessando quell’uomo malato per l’ultima volta in fin di vita. Come a Francesco ci è capitato di sentirci irrequieti e di non saper gestire una scelta importante della nostra vita, ma ci siamo fidati del Signore e delle persone che ci hanno guidato in questa scelta per prendere la strada che realmente è stata disegnata per noi?

IME, convegno di Pastorale Giovanile sulla Santità giovanile

Dal 30 agosto all’1 settembre 2019, presso l’Hotel “San Gerardo” di Materdomini, si terrà l’annuale convegno di Pastorale Giovanile al quale sono convocati tutti i salesiani e i laici delle Comunità Educativo-Pastorali dell’Ispettoria Salesiana Meridionale.

La proposta della Pastorale Giovanile nazionale per l’anno 2019-2020 sulla Santità giovanile (puoi essere santo #lìdovesei) farà da sfondo alla riflessione dell’intero convegno. La Lectio Divina di Fra VIncenzo Ippolito e l’intervento dello psicoterapeuta Ezio Aceti ispireranno i lavori di 7 laboratori tematici nei quali si approfondiranno le possibili declinazioni quotidiane di spiritualità giovanile.

Christian Summer Night: giovani riuniti per testimoniare la forza dello Spirito

Diocesi di Nola e di Napoli insieme con i salesiani di Torre Annunziata: preghiera e gioia condivisa nella Christian Summer Nights. L’articolo uscito sul sito “Lo strillone”: 

All’oratorio dei Salesiani di Torre Annunziata è andato in scena l’evento organizzato dai giovani della diocesi di Nola e di Napoli in collaborazione con i giovani dell’oratorio salesiano. La serata ha visto un centinaio di ragazzi divisi in squadre, gialli, blu, arancioni e verdi, per affrontare dei momenti di gioco alternati a momenti di preghiera e riflessione. Momenti di preghiera vissuti con canti gioiosi, in pieno stile salesiano e del rinnovamento nello Spirito Santo.

L’evento ha visto la testimonianza di due ragazzi del gruppo del Rinnovamento nello Spirito di Torre Annunziata, due giovani che nei loro momenti tragici della vita hanno visto la salvezza in Dio. Il Rinnovamento nello Spirito Santo è un Movimento ecclesiale nato a conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II nel gennaio 1967, come libera iniziativa dello Spirito Santo. Esso ha operato nella vita dei singoli fedeli e della Chiesa stessa attraverso l’esperienza personale di una rinnovata effusione dello Spirito Santo, che ha suscitato un rinnovamento spirituale, causa di una trasformazione radicale nella vita di milioni di persone.

Il momento emblematico della serata è stato il momento in cui hanno ringraziato lo Spirito Santo e Dio con un cerchio tenendosi per mano e pregando, dopo momenti di silenzio hanno sigillato la ritrovata forza in Dio con un abbraccio tra loro, abbraccio tra le lacrime a testimonianza della forte emozione che stavano vivendo in quel momento. Incominciare ad avere la fede e darsi forza gli uni con gli altri.

Il Christian Summer Nights precede l’evento nazionale estivo Christian Summer Youth Fest, che si terrà dal 1 al 4 agosto presso Materdomini (AV) per i giovani dai 14 ai 30 anni “per affrontare le proprie ferite e non scappare da esse, – commenta Umberto Fiorentino – questo è il segreto affrontare faccia a faccia le proprie ferite per poter trovare l’amore e la gioia”. Un evento che si inserisce nella serie di iniziative di “Estate Giovani” che si sta svolgendo nei salesiani. La serata, oltre che a offrire una vetrina sugli eventi estivi, punta a presentare le iniziative in corso di svolgimento in oratorio.

La serata si è conclusa con il lancio di palloncini con appiccicati dei post-it, affidando a dei palloncini il compito di far arrivare i loro sogni più grandi a Dio.

Ispettoria Meridionale, don Pasquale Voci compie 100 anni: “Il prete deve cercare le tre Verità: umanistica, biblica e patristica”

Tutta l’Ispettoria Salesiana Meridionale, unita con gioia e gratitudine, fa gli auguri al Salesiano sacerdote don Pasquale Voci per i suoi 100 anni! Nato il 10 Giugno 1919 ha dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento scolastico nello stile educativo di don Bosco. Oggi risiede nella casa di Salerno, con la tenacia che lo contraddistingue da sempre e con parole cariche di vita vissuta, ci tiene a sottolineare: “Il prete per svolgere con dignità la sua missione deve essere UMILE, sempre in ricerca delle tre Verità: Umanistica, Biblica e Patristica. Questa ricerca richiede impegno, abbassare la testa e darsi da fare. Il giorno lavoravo, la sera cenavo leggero per studiare di notte. In questo modo sono riuscito a laurearmi e ad abilitarmi all’insegnamento. Consiglio a tutti di investire nello studio. Quando il prete è ricco delle tre Verità, che lo rendono uomo, vicino a Dio e padre, allora è un sacerdote “apposto”; perchè la cultura è la migliore arma per affrontare la missione”.