Associazione Salesiani Cooperatori – Campagna raccolta fondi Libano

Per sostenere i SSCC di Beirut in merito all’emergenza in Libano, l’Associazione Salesiani Cooperatori Italia-Malta-Medio Oriente propone un’iniziativa di raccolta fondi per sostenere le famiglie e le attività di animazione e di accoglienza dei Salesiani Cooperatori del Medio Oriente: “Un caffé per il medioriente”. Di seguito tutte le informazioni per sostenere la raccolta straordinaria.

Il Poster della Santità della Famiglia Salesiana 2020

È disponibile il Poster della Santità della Famiglia Salesiana 2020. Di seguito l’articolo pubblicato ieri dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS con il commento di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale e in allegato il poster, in formato jpg e pdf.

La Postulazione salesiana interessa 173 tra santi (9), beati (118), venerabili (17), servi di Dio (29). Le Cause seguite direttamente dalla Postulazione sono 55. Inoltre, la Postulazione accompagna anche le Cause dei Venerabili Camillo Costa de Beauregard, sacerdote della diocesi di Chambery (Francia); Casimiro Barello Morello, terziario francescano, pellegrino tra l’Italia e la Spagna; Augusto Bertazzoni, arcivescovo di Potenza; e del Servo di Dio Felice Canelli, sacerdote della diocesi di San Severo e Salesiano Cooperatore.

“Occorre esprimere profonda gratitudine e lode a Dio per la santità già riconosciuta nella Famiglia Salesiana di Don Bosco e per quella in via di riconoscimento. L’esito di una Causa di Beatificazione e di Canonizzazione è un evento di straordinaria rilevanza e valenza ecclesiale. Si tratta infatti di operare un discernimento sulla fama di santità di un battezzato, che ha vissuto le beatitudini evangeliche in grado eroico, o che ha dato la vita per Cristo. Da Don Bosco fino ai nostri giorni riconosciamo una tradizione di santità a cui merita dare attenzione, perché incarnazione del carisma che da lui ha avuto origine e che si è espresso in una pluralità di stati di vita. Si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, consacrati e laici, vescovi e missionari che in contesti storici, culturali, sociali diversi nel tempo e nello spazio hanno fatto brillare di singolare luce il carisma salesiano, rappresentando un patrimonio che svolge un ruolo efficace nella vita e nella comunità dei credenti e per gli uomini di buona volontà”

afferma don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale.

Meritano di essere ricordate le Cause avviate nel 2019 e 2020 riguardanti i Servi di Dio: don Luigi Bolla (1932-2013) salesiano missionario tra le popolazioni indigene dell’Ecuador e del Perù; don Silvio Galli (1927-2012), salesiano sacerdote testimone della compassione di Cristo per gli emarginati, i poveri; Vera Grita (1923-1969) Salesiana Cooperatrice, destinataria dell’Opera dei Tabernacoli Viventi; Madre Rosetta Marchese (1922-1984) Figlia di Maria Ausiliatrice, superiora generale, testimone di una maternità feconda nel dinamismo misterioso della sofferenza; Mons. Giuseppe Cognata (1885-1972), vescovo salesiano di Bova e fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, compagno generoso del Cristo redentore nella prova e nell’umiliazione.

In essi rifulge ciò che il Catechismo della Chiesa Cattolica descrive parlando della santità cristiana: “Il progresso spirituale tende all’unione sempre più intima con Cristo. Questa unione si chiama ‘mistica’, perché partecipa al mistero di Cristo mediante i sacramenti – ‘i santi misteri’ – e, in Lui, al mistero della Santissima Trinità. Dio chiama tutti a questa intima unione con lui, anche se soltanto ad alcuni sono concesse grazie speciali o segni straordinari di questa vita mistica, allo scopo di rendere manifesto il dono gratuito fatto a tutti” (n. 2014).

Un ringraziamento speciale al signor Andrea Cugini della Scuola Grafica salesiana di Milano, per aver ideato e realizzato il poster.

Poster JPG

Poster PDF

“Avrò cura di te”: la formazione dei Salesiani Cooperatori per migliorare le relazioni

Il 17 e 18 luglio, da remoto, si svolgerà la formazione per i consigli provinciali dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta. In programma in presenza a Seveso, a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria, si svolgerà in remoto. Il titolo della formazione è  “Avrò cura di te. Come migliorare le nostre relazioni”, il relatore sarà Tonino Solarino.

Programma:

venerdì 17 luglio
Ore 20.30 (online)
apertura dei lavori
momento di preghiera – Prov. Campania
intervento del Consigliere Mondiale Carlo Pellegrino

sabato 18 luglio
Ore 9.00 (online)
invocazione allo Spirito – Prov. Lombardia
1 . intervento: “IL CUORE DELLA VITA E’ LA RELAZIONE” – Tonino Solarino

Ore 10.30 (sconnessi)
lavoro di riflessione personale e di gruppo/consegna domande e riflessioni per il relatore

Ore 12.00 (online)
ritorno in Assemblea

Ore 15.00 (online)
2. intervento: “LA RELAZIONE INTELLIGENTE” – Tonino Solarino

Ore 16.30 (sconnessi)
lavoro di riflessione personale e di gruppo/consegna domande e riflessioni per il relatore

Ore 18.00 (online)
ritorno in assemblea

Ore 19.00
saluti

La locandina

100 anni di “Voci fraterne”, lectio magistralis su “Don Bosco e la comunicazione sociale: un approccio attuale”

Pubblichiamo il comunicato stampa della lectio magistralis per i cento anni della rivista “Voci fraterne”, organo ufficiale della Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco sul tema della comunicazione e Don Bosco. La videoconferenza si svolgerà su piattaforma Fondazione Franchi il 4 luglio alle ore 10. 

***

Nel quadro delle iniziative previste per i festeggiamenti dei 100 anni della rivista “Voci Fraterne”, organo ufficiale della Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco, è stata programmata, nella giornata di sabato 4 luglio alle ore 10, una lectio magistralis sul tema “Don Bosco e la comunicazione sociale: un approccio attuale”.

Papa Francesco nel messaggio per la 54a giornata mondiale della comunicazione sociale (24 gennaio 2020, festa di san Francesco di Sales), affermava: “Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri”.

L’intento, pertanto, di questa lectio magistralis è duplice. Innanzitutto volgere uno sguardo attento al passato, evidenziando i rapporti di Don Bosco con la comunicazione sociale del suo tempo, per apprezzarne la ricchezza e l’attualità, al fine di trarne insegnamenti per una proficua, consapevole e propositiva emulazione del Fondatore. Ma nel contempo analizzare con rigore scientifico anche il presente, proprio per individuare i campi e gli interventi che vengono richiesti a chi vuole proseguire la missione di don Bosco nell’educazione dei giovani. 

Il prof. Francesco Motto, salesiano, tratterà il tema: “Forme di comunicazione interpersonale e sociale di Don Bosco”; Motto è stato presidente dell’Istituto Storico Salesiano di cui è membro permanente; attualmente è presidente dell’associazione cultori di storia salesiana. Il suo intervento, utilizzando un approccio storico e cronologico, tratteggerà la personalità comunicativa di Don Bosco nel campo della comunicazione sia interpersonale che sociale.

Il prof. Fabio Pasqualetti, salesiano, approfondirà il tema: “Comunicare nell’infosfera: le sfide educative di oggi alla Famiglia Salesiana”; Pasqualetti è il decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Il suo intervento rifletterà sulla comunicazione sociale nel contesto culturale contemporaneo, con uno sguardo attento, in pieno stile salesiano, alle sue influenze sul mondo giovanile.

La riflessione che si intende sviluppare dovrà essere di stimolo e di guida per il futuro della comunicazione dell’Associazione degli Exallievi di Don Bosco, specie tramite la rivista “Voci Fraterne”. 

La videoconferenza sarà condotta dal direttore della rivista Voci Fraterne, il  mazzarinese Valerio Martorana e le conclusioni saranno affidate all’avv. Michele Panajotti, direttore emerito di Voci Fraterne, componente direttivo della Cnal (consulta nazionale aggregazioni laicali) ed amministratore della Fondazione “Azione Cattolica Scuola di Santità”.

Chi intendesse partecipare, chieda di essere invitato inviando una mail a segreteria@exallievidonbosco.it

Salesiani Cooperatori, l’incontro online del Consiglio Mondiale con il Rettor Maggiore

Il 20 giugno si è svolto un incontro online del Consiglio Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori, che è stato arricchito della presenza del Rettor Maggiore. Dopo un momento di preghiera ed un breve saluto dei Consiglieri presenti, Don Ángel Fernández Artime ha donato alcuni spunti su cui porre attenzione, come Consiglio Mondiale, nell’animazione dell’Associazione, chiedendo ai partecipanti di non tralasciare il lavoro fatto durante il V Congresso Mondiale di ottobre 2018 e di fare continuamente riferimento agli “atti del congresso” nei prossimi anni. Facendo riferimento alla lettera di Papa Francesco indirizzata alla Congregazione Salesiana in occasione del CG28, ha evidenziato alcune particolari attenzioni che possono essere prese in considerazione anche dai laici.

Bisogna avere una doppia docilità: nella missione salesiana, guardando sempre ai bisogni dei giovani e incontrandoli lì dove sono; e verso lo Spirito Santo, facilitando quello che Lui vuole attraverso l’operato di ciascuno. Continuando, ha posto l’attenzione su due aspetti che spesso, in questi ultimi mesi, hanno segnato il nostro modo di vivere: pessimismo e ottimismo. Queste due parole infondono un atteggiamento che non viene dallo Spirito Santo, ma emergono dalla nostra autoreferenzialità. Il giusto atteggiamento è quello di vivere con una grande speranza vissuta nella fede. Bisogna avere un tocco di umanità, guardando alla storia delle persone che sono al nostro fianco per capire le loro necessità ed essere portatori di questa speranza. Il Rettor Maggiore ha poi ringraziato Sr. Leslye e Don Casti per gli anni di servizio donato a tutta l’Associazione e salutato Sr. Lucrecia come nuova Delegata Mondiale. I lavori del Consiglio sono proseguiti con la presentazione, da parte di Raúl Fernández, Responsabile della Formazione, di un itinerario su cui le Regioni lavoreranno nei prossimi mesi, per arrivare ad un Piano per la Formazione di tutta l’Associazione.

Antonio Boccia
Coordinatore Mondiale
Associazione dei Salesiani Coooperatori

Vai al sito

Una riflessione e tanti progetti per gli Exallievi di Don Bosco nell’anno del loro 150° anniversario

Dall’agenzia salesiana ANS, la riflessione del Presidente mondiale degli Exallievi di Don Bosco, Michal Hort sul 150mo anniversario della Confederazione.

***
(ANS – Roma) – Domani, 24 giugno 2020, saranno esattamente 150 anni da quando Carlo Gastini, insieme ad altri giovani dell’Oratorio Salesiano, consegnò delle tazzine da caffè a Don Bosco, come ringraziamento per l’educazione ricevuta e in occasione della festa di San Giovanni Battista. Il solenne anniversario è sia occasione per una profonda riflessione sul significato della missione dell’Exallievo di Don Bosco nella Famiglia Salesiana, nella Chiesa e nella società oggi, sia opportunità per lanciare numerose iniziative.

Ha condiviso alcuni giorni fa il Presidente della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco, Michal Hort:

Io vedo la Famiglia salesiana un po’ come una cerchia “magica” in cui i Salesiani e tutti i gruppi spirituali salesiani fanno crescere i giovani e danno loro un insegnamento su Don Bosco e sulla Famiglia Salesiana. Poi questi giovani sceglieranno la loro vocazione, che sia diventare SDB, FMA, Salesiani Cooperatori… o vivere la loro vita in stile Salesiano con gli altri giovani e con le persone che li circondano. Questa è la modalità con cui questa “cerchia” resta viva e si allarga, coinvolgendo sempre più persone.

Mi sono spesso chiesto come gli Exallievi stiano partecipando alla Famiglia Salesiana. Nel momento in cui eravamo studenti o ospiti delle scuole e delle opere Salesiane, eravamo coloro che venivano formati ed educati. Dal momento in cui lasciamo questi ambienti e diveniamo Exallievi, dobbiamo cercare una modalità per restare vicini a Don Bosco e contribuire, nella nostra vita, a far crescere sempre questa “cerchia” della Famiglia Salesiana. Sono convinto che noi siamo invitati a sostenere gli altri membri della Famiglia Salesiana, ma anche ad essere educatori di noi stessi e modelli per gli altri, insieme ai Salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice, i Salesiani Cooperatori, le Volontarie di Don Bosco, i Volontari con Don Bosco…

Credo che sia di grandissima importanza per gli Exallievi sviluppare la loro professionalità e le loro competenze e testimoniare nella vita di tutti i giorni e nella nostra società, anche nelle più piccole occasioni, il nostro motto, che è anche il motto della Strenna: “Essere buoni cristiani e onesti cittadini”. Io sono convinto che sia nostra vocazione il combattere a viso aperto, pubblicamente, contro l’ingiustizia, la superficialità, l’indifferenza. Le nostre professionalità ci consentono di essere presenti a vari livelli nella vita pubblica, come nella vita personale, per testimoniare l’importanza e il significato di essere figli di Don Bosco…

Cari membri della Famiglia Salesiana, noi vi sentiamo come parte importante della nostra vita come tutori, insegnanti, educatori, mentori e come guide spirituali… Vi prego di ricordare queste parole: noi abbiamo bisogno di voi, del vostro cuore, delle vostre preghiere, del vostro esempio e della vostra compagnia. Nello stesso tempo vi offriamo le nostre capacità professionali e i nostri talenti per supportare il vostro servizio insieme al nostro. Vi chiedo di utilizzare la nostra offerta per aiutarci a vivere meglio la nostra vocazione e la nostra missione di Exallievi. Sono convinto che abbiamo tutti un bisogno reciproco.

A motivo di questo solenne anniversario la Confederazione ha anche previsto alcune iniziative speciali:

– un libro e una statua dedicati a Carlo Gastini;

– un libro sull’exallievo di Don Bosco e Beato, Alberto Marvelli;

– una pubblicazione su 150 figure di rilievo fra gli Exallievi;

– una pubblicazione su 150 progetti e iniziative degli Exallievi che meritano di essere riconosciuti per ispirare altri;

– le tazzine del 150° anniversario: 150 confezioni speciali ed esclusive, accompagnate da un pacco del caffè del progetto “DI BOSCo – caffé di Exallievi”, la cui vendita servirà sostenere progetti educativi e sociali degli Exallievi in America, Africa e Asia. Per ulteriori informazioni, scrivere a tazzine150@exallievi.org

Conclude il suo messaggio il signor Hort: “Sentite benvenuti a partecipare a tutti i nostri progetti e iniziative di quest’anno. Spero che possiate sentire la nostra gioia e la nostra gratitudine verso Don Bosco per questi 150 anni. Per gli Exallievi è una benedizione poter vivere questo momento speciale e poter vedere come i sogni di Don Bosco si realizzano giorno dopo giorno”.

Vai al sito

Exallievi, Lectio Magistralis all’Università di Catania sul quadro sociale, religioso e politico di Don Bosco

Riportiamo il comunicato stampa della Federazione degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco sulla Lectio Magistralis organizzata con l’Università di Catania su “Don Bosco nel quadro sociale, religioso e politico dell’Italia risorgimentale: dalla storia all’attualità”.

***

Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli studi di Catania, la Federazione Italiana Exallievi ed Exallieve di Don Bosco e le Unioni Exallievi della città metropolitana di Catania organizzano una Lectio Magistralis, venerdì 19 giugno alle ore 17.30, su “Don Bosco nel quadro sociale, religioso e politico dell’Italia risorgimentale: dalla storia all’attualità” che sarà tenuta dal prof. Pierluigi Guiducci, docente di Storia della Chiesa presso l’Istituto Ecclesia Mater della Pontifica Università Lateranense di Roma.

La videoconferenza avverrà su piattaforma Microsoft teams; per essere invitati a partecipare inviare una mail a: segreteria@exallievidonbosco.it.

Il programma prevede, alle ore 17.30, un saluto di benvenuto con relativa introduzione da parte del prof. Giuseppe Vecchio, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania; seguirà alle ore 17.45 la Lectio magistralis del prof. Pierluigi Guiducci (al termine domande in diretta (videoconferenza e/o chat); alle ore 18.45 l’intervento programmato dell’ing. Giovanni Costanza, presidente della Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco; alle ore 19 le conclusioni di don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia

Salesiani Cooperatori, la lettera di don Casti: “Credo di aver dato tutto: l’amore, il servizio, la sofferenza”

Pubblichiamo dall’agenzia ANS la lettera di ringraziamento che don Giuseppe Casti, ex delegato mondiale dei Salesiani Cooperatori, ha scritto ai membri dell’associazione dopo otto anni di sevizio.

***

Carissimi Salesiani Cooperatori,

dopo 8 anni di servizio all’Associazione desidero salutarvi con la stessa dignità e lo stesso amore con cui ho vissuto questi anni. Sono stati per me anni di grazia e di grande ricchezza umana e spirituale. Ho conosciuto persone forti nella fede in Cristo, coscienti della loro vocazione battesimale e salesiana, donne e uomini innamorati di Don Bosco e coinvolti pienamente nella missione salesiana. La loro testimonianza è stata per me un grande dono che lascia un segno profondo nella mia vita. Ho incontrato questi Salesiani Cooperatori nei cinque continenti e con momenti significativi che voglio ricordare.

Innanzitutto, ho partecipato al Congresso Mondiale del 2012 dove è stato approvato in modo definitivo il Progetto di Vita Apostolica. L’approvazione del libro di vita è stato un momento storico per tutta l’Associazione, e da lì è nato l’impegno per presentare il PVA in tutti i Congressi Regionali, assieme alla Carta dell’identità carismatica della Famiglia Salesiana. Insieme a questi documenti fondamentali abbiamo elaborato e presentato in tutti i continenti gli altri documenti che formano l’ossatura della nostra Associazione: il Commentario; Le linee Generali per la formazione; l’animazione e il governo; l’animazione della solidarietà economica (ASE).

Con Suor Leslye (Sandigo, NdR) abbiamo visitato molti Paesi africani. Da queste visite è nata l’idea di convocare un Congresso Regionale ad Addis Abeba. Per l’Africa è stato un momento storico perché da quel Congresso si è presa la decisione di creare due zone linguistiche per l’Africa anglofona e l’Africa francofona. Questa scelta di animazione, confermata nel Congresso di Nairobi, ha segnato un bel momento di crescita dell’Associazione in questo grande continente.

Sono felice di lasciare un’Associazione che cresce nel senso di appartenenza e della comunione. In questi valori nei quali credo fermamente ne abbiamo dato testimonianza insieme a Suor Leslye. Abbiamo condiviso insieme gioie, sofferenze e sogni. Ci siamo sentiti e abbiamo agito veramente come fratello e sorella. La stessa comunione abbiamo sempre vissuto nel Consiglio Mondiale. Ringrazio ciascuno di voi personalmente, ma in modo particolare Noemi (Bertola) per il suo servizio sapiente, materno, generoso. Grazie anche ad Antonio (Boccia) per il coraggio con cui ha preso in mano l’Associazione. Non posso non ringraziare Giuseppe (Cesaroni). Abbiamo trascorso insieme tanti momenti e ho sempre ammirato la sua generosità fatta di semplicità e cordialità. Un vero modello di Salesiano Cooperatore autentico.

Ma forse il periodo più fecondo di questo mio servizio è l’anno della chemioterapia. Scoprire all’improvviso di avere un linfoma è per tutti, anche per un sacerdote, una brutta sorpresa. È un ospite inaspettato e poco gradito. Cambia la vita. Si passa di colpo da una vita attiva, fatta di impegni e viaggi, a una vita passiva. Bisogna sottoporsi a un protocollo che non lascia molto spazio a quelle che erano le occupazioni abituali. Anche per un sacerdote non è facile gestire questo tempo che sembra “perso” e da rimuovere a tutti i costi. Nella fede ho deciso di trasformare l’isolamento sterile in una solitudine feconda. Così il silenzio è diventato un luogo di dialogo con Dio e con me stesso per ritornare all’essenziale, per ritrovare i codici dell’anima e il centro della vita sempre minacciato dalla dispersione e dalla frantumazione. In questo tempo ho offerto le mie sofferenze per la Famiglia Salesiana e per l’Associazione. Mi sono sentito vicino a Gesù che ha salvato l’umanità con la sua passione e morte.

A questo punto credo di aver dato tutto: l’amore, il servizio, la sofferenza. Questi sono anche i doni che lascio all’Associazione e al mio successore al quale auguro le stesse benedizioni che ho ricevuto.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato in questi anni e raccolgo tutti i vostri “grazie” nella celebrazione eucaristica, cuore della Chiesa e della Famiglia Salesiana, per rendere un unico “GRAZIE” a Dio Padre che ci sostiene con amore nel cammino che continua, anche se in direzioni diverse.

Maria Ausiliatrice accompagni l’Associazione dei Salesiani Cooperatori. In questo momento di pandemia dove il campo di missione per i giovani sembra ancora più difficile e arido, la Madonna dei tempi difficili, a tempo giusto, farà piovere e farà fiorire il terreno bagnato dal sudore delle nostre fatiche.

Fraternamente in Don Bosco

Don Giuseppe Casti

Vai al sito

ExAllievi di Treviglio, un secolo con la bussola orientata al bene

Pubblichiamo l’articolo uscito su L’Eco di Bergamo sui centro anni dell’Unione Exallievi di Treviglio.

***

Compiere cento anni rappresenta assai più che sottolineare un fatto temporale per quanto utile e necessario, è un momento che fa storia da sé, come accade per i cento anni dell’Unione Ex allievi Salesiani don Bosco di Treviglio.In questo caso l’evento – ancorché
caduto in questi giorni ma rimandato a ottobre per ovvii motivi legati al covid – connota un’epoca e trasmette un cumulo di esperienze, maturate tra gli ex allievi al di fuori delle mura dell’Istituto salesiano di Treviglio, ora in tempi non più scolastici, tuttavia ricchi dell’ardore giovanile suscitato da don Bosco verso la santità quale scopo primario, sulla scia dei «probi cittadini».

Don Bosco conosceva l’animo dei giovani, li vedeva in costante e altalenante sviluppo socio- religioso-morale, sapeva che, una volta usciti dalla realtà dell’oratorio o del collegio, avrebbero incontrato problemi di non facile approccio. Ecco il passaggio dal giovane oratoriano o studente all’ex allievo, non un salto nel buio, piuttosto uno slancio organizzato in direzione di un futuro di Bene.

A Treviglio dove i salesiani erano arrivati sul finire dell’Ottocento, gli ex allievi avevano presto maturato la necessità e la gioia di stare insieme, per aggiungere esperienza e toccare traguardi di dedizione all’ideale cristiano rivolto al Vangelo. Stare insieme e ritrovarsi nei convegni annuali e in altri eventi per realizzare lo spirito di don Bosco fu dunque il momento d’avvio di un’esperienza felice. Era il 1920. Da quell’anno la successione di impegni e di raduni ha visto crescere la partecipazione degli
«ex» all’Unione, tanto che negli anni Ottanta-Novanta del secolo scorso era additata come la più numerosa in ambito nazionale e la più attiva sul piano delle iniziative, soprattutto nel periodo del cosiddetto «presidentissimo» Manlio Possenti, così definito sia per la durata del suo mandato (22 anni) sia per la qualità e quantità delle attività programmate: incontri con lo scrittore Vittorio Messori, con il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, con l’astronauta Flavio Guidoni, con il cardinale Pappalardo, con il fisico Antonino Zichichi e con altri illustri personaggi della vita civile e religiosa, venuti a Treviglio per sottolineare l’affetto verso don Bosco e gratificati da ampie platee. Non solo dibattiti e conferenze, anche raduni tra ex e giovani, consegne di diplomi, di attestati e di premi, infine la pubblicazione della testata unionale «Ad Alta Voce», autentico filtro informativo e di collegamento all’interno della Unione.

L’Unione di Treviglio nei suoi cento anni aveva annoverato – oltre al primo presidente cavalier Mario Ramelli di Bergamo e al presidente onorario canonico don Francesco Rainoni – il cavalier Carlo Ramelli, il commendator Guido Pozzi, il cavalier Diotallevi Zeduri, il dottor Alfredo Ferri. Non cito i numerosi viventi (oggi il presidente è Gian Luca Tirloni). Segnalo tuttavia, poiché hanno avuto un ruolo qualificato nella storia della Unione, i segretari cavalier Ernesto Merisi e Alessandro Segala, mancati anni fa, e i carissimi, e vivi, Giancarlo Colombo (che ha avuto funzioni nazionali nella Federazione),Umberto Taddeo (figura storica del Centro Salesiano e punto di riferimento di centinaia di iniziative nel tempo) ed Ezio Zanenga. Questa è la vicenda di un gruppo di ex allievi orientati ad un ideale comune di fede dentro il quale si sono sviluppate tante storie di uomini e donne che, in cento anni di intima adesione, hanno amato don Bosco non solo quale Maestro e Amico della gioventù anche come padre affettuoso e gioioso capace di farli camminare, con amore fecondo, nell’itinerario della fedeltà ai Valori umani e cristiani.

Federazione Exallievi, il nuovo consigliere GEX per l’Europa è Biagio Narciso

Pubblichiamo l’annuncio della nomina del nuovo consigliere confederale GEX per l’Europa della Federazione Exallievi.

***

Biagio Narciso nuovo consigliere confederale GEX per l’Europa. A seguito delle dimissioni di Angel Gudina dalla Presidenza confederale, il nostro Biagio Narciso, dell’Unione di Caserta, è stato nominato consigliere confederale giovane per l’Europa.
Auguriamo a Biagio un buon lavoro.

Vai al sito