Salesiani per il Sociale alla Maratona Internazionale di Roma: festa al Circo Massimo con il Good Deeds Day

Domenica 7 aprile Salesiani per il Sociale ha partecipato per la prima volta alla Maratona Internazionale di Roma, evento che ha coinvolto oltre 20.000 persone tra atleti e semplici cittadini. Un’occasione non solo sportiva ma anche di solidarietà grazie al coinvolgimento delle diverse organizzazioni nonprofit che operano a Roma. Circa 40 sono stati i corridori che hanno scelto di partecipare alla “Stracittadina” sostenendo la mission di “Salesiani per il Sociale” e in particolare la casa famiglia “Stella del Cammino” di Santa Severa, struttura che ospita bimbi reduci da difficili situazioni familiari.

 

 

 

Traguardo della gara è stato il Circo Massimo dove oltre 120 associazioni hanno festeggiato la giornata conclusiva dei Good Deeds Day, le giornate per il bene comune, coordinate dal Centro  servizi Volontariato del Lazio. Tanti i bambini, le famiglie e i diversi corridori che hanno sostato nel gazebo di Salesiani per il Sociale per conoscere i progetti attivi in Italia a favore di giovani e ragazzi in difficoltà. Ospiti d’onore sono stati i bambini accolti nella casa famiglia “Stella del Cammino” accompagnati dai loro educatori. Tra i corridori anche il salesiano Don Pietro Mellano, in rappresentanza del Centro Nazionale Opere Salesiane.

Salesiani per il Sociale, il 12 aprile assemblea per rinnovo statuto e presidente

È convocata per il 12 aprile all’istituto “Sacro Cuore”, in via Marsala 42, a Roma l’assemblea straordinaria dei soci di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS. Il saluto iniziale quest’anno è affidato a don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane e a don Stefano Aspettati, Ispettore delegato per l’Emarginazione e il disagio.
Dopo la relazione del presidente uscente, don Giovanni D’Andrea, sulle attività svolte nel 2018 e la presentazione del piano di lavoro 2019, verrà presentato per l’approvazione del nuovo statuto nazionale, rispetto alla Riforma del Terzo Settore. Nel pomeriggio, ci sarà l’elezione del nuovo presidente.

Consulta Mondiale delle Opere e Servizi Sociali Salesiani: la sfida dei Salesiani per i giovani a rischio

Dal 27 al 31 marzo, all’istituto Sacro Cuore di Roma, si è svolta la Consulta Mondiale delle Opere e Servizi Sociali Salesiani, composta da trenta persone provenienti dalle diverse Regioni della Congregazione: Africa-Madagascar, Asia Est-Oceania, Asia Sud, Interamerica, America Cono Sud, Europa Centro e Nord e Mediterranea.

I lavori si sono aperti con la presentazione del tema: “Il cammino della Congregazione e della Chiesa”, che è stato approfondito da don Fabio Attard, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile. Nel suo intervento don Attard ha ricordato le priorità del Capitolo Generale 27, e le ha riferite all’identità dei salesiani come “servi dei giovani”. Don Daniel García, del medesimo Dicastero, ha presentato il processo, gli obiettivi e la metodologia della Consulta Mondiale. “Questo incontro è il frutto di un processo che raccoglie le esperienze delle nostre Ispettorie e Regioni. Abbiamo riconosciuto le sfide, le risposte, le opportunità e i processi che dobbiamo attivare nella missione salesiana, nelle opere e nei servizi sociali a favore dei giovani a rischio”.

I partecipanti si sono poi incontrati in gruppi linguistici, hanno ascoltato e condiviso le sfide vissute da ciascuno, le opportunità e i processi, producendo poi una sintesi delle diverse realtà e condividendole poi nell’assemblea generale.

Da parte sua, la sig.ra Nele Louauge, belga, ha sottolineato “la ricchezza del lavoro salesiano tra i giovani a rischio”. Mentre don Giovanni d’Andrea ha evidenziato che a colpirlo maggiormente nella prima giornata sono stati “la condivisione mondiale del lavoro dei salesiani con i più poveri… La speranza di poter servire, come fece Don Bosco, i più poveri, e il processo di realizzazione di questo progetto con maggiore consapevolezza in ogni nostra opera”.

Don Juan Carlos Quirarte, da Guadalajara, Messico, ha affermato che in tutte le Ispettorie “abbiamo sfide, opportunità e processi da attivare e tra i nostri Salesiani troviamo la forza per raggiungere questi obiettivi… È importante recuperare il nostro carisma di stare in mezzo ai più bisognosi”.

Don Thomas Padinjarayil, da Bangalore, India, ha invece sottolineato l’importanza del fatto che a questo incontro si rifletta sul lavoro in rete e la difesa dei minori.

“Durante questa giornata ho sperimentato la ricchezza di una Congregazione che è viva nel servizio dei più poveri – ha infine concluso don García – e ho notato che in tutto il mondo ci sono migliaia di salesiani e di laici che dedicano la loro vita a salvare i giovani”.

(Fonte: ANS)

 

 

Salesiani per il Sociale alla Maratona Internazionale di Roma per sostenere i suoi progetti

Per la prima volta “Salesiani per il Sociale” prende parte alla Maratona Internazionale di Roma che si terrà domenica 7 aprile 2019 lungo le vie del centro storico. In concomitanza alla Maratona si svolgerà, infatti, la Stracittadina una corsa non competitiva di 5 chilometri, grazie a cui oltre cento organizzazioni nonprofit del Lazio potranno sostenere i loro progetti.

Un grande evento sportivo ma soprattutto un’occasione di solidarietà sostenuta dal Centro Servizi Volontariato del Lazio che insieme al Comune di Roma allestirà al Circo Massimo (punto di arrivo della Maratona e della Stracittadina) un vero e proprio “villaggio della solidarietà” dove per tutta la giornata si svolgeranno diverse attività ricreative promosse dalle stesse organizzazioni.

Correndo insieme a “Salesiani per il Sociale” si sosterrà la Casa Famiglia “Stella del Cammino” che a Santa Severa (RM), accoglie bambini maltrattati o abbandonati dalla propria famiglia. Negli ultimi anni la casa sta affrontando molti problemi economici, dovuti soprattutto ai ritardi dei contributi statali; oggi rischia di chiudere e di non poter più accogliere bimbi in difficoltà.
Per partecipare alla Stracittadina è necessario acquistare il ticket di partecipazione che darà diritto al kit del corridore (parte del costo sarà devoluto al progetto). I ticket sono già disponibili online, in alternativa si può scrivere una mail a corriper@salesianiperilsociale.it o chiamare lo 06.4940522.
L’invito a questa giornata di sport e solidarietà è aperto non solo ai corridori ma anche a coloro che vorranno visitare il nostro stand allestito al Circo Massimo per tutta la Domenica: in particolare
coinvolgeremo i bambini presenti spiegando i loro diritti con giochi e divertimento.

 

 

“Il menù di Mamma Margherita” e la passione per la cucina, rinascita per le donne vittime di violenza

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Salesiani per il Sociale insieme alla “Casa delle Donne” di Messina presenta “Il menu di Mamma Margherita”, un ricettario realizzato da quattro donne vittime di violenza, rinate grazie alla passione per la cucina. Un menù ricco di piatti e ingredienti tipici della tradizione siciliana, dall’antipasto al dessert, alternati dalle storie di chi li ha cucinati.

Il ricettario si ispira a Margherita Occhiena, mamma di Don Bosco e cuoca dei tanti ragazzi che con generosità accoglieva in casa. «È un tributo a lei e a tutte le mamme che si prendono cura dei propri figli anche cucinando un “buon pasto”» afferma Don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale. «È anche un modo per essere solidali con le ragazze accolte presso la “Casa delle Donne” di Messina che Salesiani per il Sociale sostiene nelle sue attività rivolte a vittime di violenza o con gravi difficoltà familiari. Sono state proprio alcune delle ospiti della struttura a scrivere questo ricettario, esprimendo con un intero menu, la loro voglia di vivere e di rialzarsi». Cucinare un buon piatto non vuol dire solo nutrirsi ma anche compiere un gesto di accoglienza, di attenzione verso l’altro, di generosità. A ribadirlo, nella prefazione, è Don Andrea Ciucci autore di numerosi volumi su cibo e spiritualità: «Chi ama genera vita, la custodisce, l’alimenta, fino al dono di sé. Perché quando una donna e un uomo scoprono di attendere un bambino, istantaneamente maturano un pensiero tanto folle quanto decisivo per la loro esistenza: sanno di essere pronti a morire per lui. In quel sugo carico di grassi o in quella torta che straborda di crema ritroviamo questa esagerata buona notizia: qualcuno mi nutre, ha a cuore la mia vita, è pronto a sostenerla fino a perdere la sua».

 

 

La “Casa delle Donne” di Messina
Paola, Sabrina, Sara, Miriam sono le ragazze che hanno cucinato “Il menù di Mamma Margherita”. Ci hanno anche raccontato un po’ delle loro storie, accomunate da violenza, abbandono e solitudine. È, purtroppo, la condizione di molte donne che ancora oggi nel nostro Paese subiscono maltrattamenti fuori e dentro la famiglia, vengono sfruttate o lasciate sole con i propri figli.
A Messina, dal 2004, il CIRS Onlus (Comitato Italiano Reinserimento Sociale), socio di Salesiani per il Sociale, ha avviato un progetto dedicato interamente a loro: grazie ad un contributo regionale è così nata la “Casa delle Donne” di Messina. Un luogo sicuro e protetto dove queste giovani possono essere assistite (supporto psicologico, legale, medico) e soprattutto dove far crescere in serenità i propri figli (la maggior parte sono ragazze madri). Un importante punto di riferimento per una provincia, tra le più povere in Italia con alti livelli di disoccupazione e una grave carenza di servizi dedicati alle persone con fragilità.

Non solo accoglienza ma anche formazione e inserimento lavorativo. Grazie alla donazione di una cucina industriale, in questi anni le donne ospiti hanno avviato un servizio di Catering per feste di
compleanno, eventi pubblici o semplici cene, un’ulteriore possibilità per rendersi autonome anche nella propria gestione economica. Nel 2017 la regione Sicilia, oltre a tagliare fondi per associazioni e centri anti-violenza chiede di vendere lo stabile gestito dal CIRS per poter fare cassa, mettendo a rischio l’accoglienza di queste donne. Mirella, responsabile della struttura, Elga e le altre volontarie decidono allora di mobilitarsi e lanciano la campagna #1CASAPERILCIRS con l’obiettivo di acquistare lo stabile conservando la destinazione d’uso. La solidarietà di singoli cittadini e famiglie non è mancata anche se il percorso è ancora lungo e faticoso. Non sempre si riesce a far fronte alle spese di gestione della struttura e, nel frattempo, le richieste da parte dei servizi sociali continuano ad arrivare.

Salesiani per il Sociale, a Genova e Torino aperte due nuove case per giovani soli

Grazie alle reti associative presenti in tutta Italia, Salesiani per il Sociale lo scorso anno ha accolto e sostenuto oltre 36.000 giovani in difficoltà. Un impegno che si rinnova grazie anche  all’inaugurazione di due nuove strutture residenziali pensate per quei ragazzi provenienti da difficili situazioni familiari o che da migranti si ritrovano in Italia soli senza punti di rifermento. Il 9 gennaio 2019 la “Cooperativa E.T.” ha inaugurato “Casa di Giò”, un Gruppo Appartamento che ospiterà ragazzi tra i 16 e i 21 anni. Una casa che apre le sue porte per far fronte alle crescenti richieste dei servizi sociali di Torino. Attraverso una convivenza di tipo familiare, viene offerta a questi ragazzi l’opportunità di formarsi, trovare un lavoro, diventare autonomi.

A Genova, invece, è nata “Casa Don Bosco” una comunità di seconda accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Grazie alla collaborazione tra l’opera salesiana di Sampierdarena e l’associazione “Il nodo sulle ali del mondo”  sono stati accolti i primi otto minori a cui verranno garantiti corsi di italiano, accompagnamento scolastico e ricerca di un lavoro. Una rete che si amplia per farsi sempre più vicina a quei giovani soli e abbandonati.

«L’impegno quale risposta alle condizioni della vita sociale del nostro Paese è quello educativo attuale – afferma Don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale – dare di più ai giovani poveri che dalla vita hanno avuto meno e molto spesso non per causa loro. Guardiamo a quelle condizioni che non consentono ai giovani uno sviluppo integrale: non si tratta solo di povertà economica ma a questa si associano anche quelle sociale, culturale e affettiva, morale e spirituale».

Salesiani per il Sociale, i ragazzi della comunità Harambée a Tv2000

In occasione della festa di Don Bosco, alcuni ragazzi e un’educatrice della comunità Harambée sono stati ospiti della trasmissione televisiva “L’ora solare” in onda su Tv2000. Un’occasione per presentare i progetti educativi svolti nella struttura di Casale Monferrato (AL) e sostenuti da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS.

La comunità Harambée nasce a Casale Monferrato nel 1996 con l’obiettivo di accogliere giovani in stato di bisogno. Al suo interno oggi è presente una casa famiglia per ragazzi allontanati dai propri genitori, un centro per minori stranieri non accompagnati e un gruppo appartamento per ragazzi maggiorenni. In quest’ultima struttura vengono ospitati giovani che compiuti i 18 anni, sperimentano percorsi di autonomia, i così detti “care leavers”.

«Una volta diventati grandi, questi ragazzi, per legge, devono uscire dalla comunità e questo crea un grande disagio per loro» spiega Milena Tacconelli, educatrice di Harambée. «Così abbiamo proposto ai servizi sociali un proseguimento dell’accompagnamento attraverso le esperienze di autonomia che chiamiamo “Over 18”. Abbiamo pensato che vivere in condivisione potesse creare condizioni di mutuo-aiuto tra loro stessi. Il punto di forza è la ricerca attiva del lavoro che permetterà loro di diventare autonomi».

Salesiani per il Sociale in questi anni è stata vicina a questi ragazzi sostenendoli nel loro percorso formativo e nel diventare adulti. «Appena uscito dal gruppo appartamento – racconta uno dei ragazzi accolti – la comunità ha continuato a starmi vicino, gli educatori mi hanno aiutato a inviare i curriculum e sono riuscito a svolgere una settimana di prova in un’azienda. Con grande sorpresa mi hanno detto di restare e dopo qualche mese ho ottenuto un contratto a tempo indeterminato».

Apprendere un mestiere, accedere ad un tirocinio per trovare un’occupazione, imparare a vivere da soli provvedendo ai propri bisogni o anche saper costruire delle relazioni durature nel tempo: sono questi alcuni degli obiettivi che da anni porta avanti l’equipe di lavoro della struttura. «La comunità e i progetti che fanno loro mi hanno cambiato» racconta un’altra ragazza. In questa casa ci troviamo bene e grazie all’aiuto di Milena ho ottenuto una borsa di lavoro di sei mesi in una fabbrica di caramella, terminati i quali ho conquistato anch’io un contratto stabile».

«L’insegnamento di Don Bosco – conclude Milena – è che i ragazzi non vanno solo accolti ma che è necessario anche accompagnarli!».

 

 

 

M’Interesso di te, il progetto a sostegno dei minori stranieri non accompagnati

Il progetto, promosso da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS, ha sostenuto il lavoro di rete da educatori di strada, psicologi e volontari che hanno garantito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione.

Stessi sogni, storie diverse: la formazione per aprirsi e conoscere chi viene da lontano

Giovedì 29 novembre  i giovani delle parrocchie Patrocinio San Giuseppe e Santa Monica di Torino hanno vissuto il loro settimanale incontro di formazione all’Oratorio Salesiano San Luigi. Quest’anno il tema che li accompagna è la migrazione.
Trenta giovani, insieme ai loro accompagnatori animatori e il viceparroco don Daniele, si sono messi così in cammino per conoscere di persona altri giovani che hanno vissuto una migrazione importante. Arrivati in oratorio hanno ascoltato dalla voce di don Mauro, incaricato dell’Oratorio, i tanti progetti a favore dei giovani più poveri del quartiere e poi si sono messi in gioco attraverso interviste doppie: un giovane della parrocchia e un giovane del centro di accoglienza hanno risposto ad alcune domande.

Qual è stato il risultato delle interviste?  continua a leggere qui

Per i 25 anni di Salesiani per il Sociale, il 25% di sconto sui libri Elledici

Un libro ti insegna a sognare, a sperare, a guardare con occhi diversi il mondo: come il Natale! In occasione del 25° anniversario di attività, Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS insieme all’editrice salesiana Elledici presentano l’iniziativa “A Natale fai una cosa di cuore: dona educazione!”.

Dal 15 novembre al 15 dicembre 2018, usando il codice EDU25, i titoli Elledici potranno essere acquistati con uno sconto del 25% sia sul sito www.elledici.org che nei punti vendita Elledici.
La casa editrice destinerà il 25% del ricavato dell’iniziativa, ai bambini e giovani che ogni giorno Salesiani per il Sociale accoglie presso le case famiglia. Una campagna che ha l’obiettivo di favorire la lettura e la diffusione della “buona editoria” che educa e forma i giovani, ma che vuole anche venire incontro ai giovani più in difficoltà grazie all’importo che verrà donato a fine campagna.
Don Bosco affermava che “l’Educazione è cosa di cuore”, un impegno che Salesiani per il Sociale porta avanti da 25 anni in Italia, combattendo ogni giorno la povertà educativa e garantendo il diritto all’educazione per ogni bambino.

Per altre informazioni leggi qua