Salesiani per il Sociale, a Genova e Torino aperte due nuove case per giovani soli

Grazie alle reti associative presenti in tutta Italia, Salesiani per il Sociale lo scorso anno ha accolto e sostenuto oltre 36.000 giovani in difficoltà. Un impegno che si rinnova grazie anche  all’inaugurazione di due nuove strutture residenziali pensate per quei ragazzi provenienti da difficili situazioni familiari o che da migranti si ritrovano in Italia soli senza punti di rifermento. Il 9 gennaio 2019 la “Cooperativa E.T.” ha inaugurato “Casa di Giò”, un Gruppo Appartamento che ospiterà ragazzi tra i 16 e i 21 anni. Una casa che apre le sue porte per far fronte alle crescenti richieste dei servizi sociali di Torino. Attraverso una convivenza di tipo familiare, viene offerta a questi ragazzi l’opportunità di formarsi, trovare un lavoro, diventare autonomi.

A Genova, invece, è nata “Casa Don Bosco” una comunità di seconda accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Grazie alla collaborazione tra l’opera salesiana di Sampierdarena e l’associazione “Il nodo sulle ali del mondo”  sono stati accolti i primi otto minori a cui verranno garantiti corsi di italiano, accompagnamento scolastico e ricerca di un lavoro. Una rete che si amplia per farsi sempre più vicina a quei giovani soli e abbandonati.

«L’impegno quale risposta alle condizioni della vita sociale del nostro Paese è quello educativo attuale – afferma Don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale – dare di più ai giovani poveri che dalla vita hanno avuto meno e molto spesso non per causa loro. Guardiamo a quelle condizioni che non consentono ai giovani uno sviluppo integrale: non si tratta solo di povertà economica ma a questa si associano anche quelle sociale, culturale e affettiva, morale e spirituale».

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