Bra: all’Istituto Salesiano è entrato in azione uno spartineve “da riciclo”

Dal sito Idea Web Tv la notizia di uno spartineve creato da un insegnante del CFP di Bra, in Piemonte.

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Le copiose nevicate dei giorni scorsi, anche, a Bra hanno innevato i cortili dell’Istituto Salesiano di viale Rimebranze. Per ripulire tutti gli spazi, i Salesiani braidesi hanno messo in azione uno spartineve assemblato “in casa”.

Grazie al brevetto del prof. Gianfranco Morra, docente di meccanica d’auto presso il nostro CFP. Con un lavoro lungo è riuscito a realizzare questo prototipo, con la collaborazione dei colleghi e degli allievi. Il risultato è stato un assemblaggio di quattro parti, con materiale di recupero: la carrozzeria di una Ypsilon 10 in rottamazione, il motore di un Ducato, il telaio di un fuoristrada e una lama pluridirezionale. Dopo molti tentativi, il prototipo ha avuto il suo collaudo. Negli ampi cortili dell’Istituto, ha dato ottima prova di sé: agile, affidabile ed efficace. Un utilizzo che sarà limitato ai nostri spazi interni, perchè difficilmente la Motorizzazione ne consentirebbe un utilizzo in luoghi pubblici. Complimenti professore per l’ottimo lavoro!“, hanno commentato dall’Istituto Salesiano.

 

Dall’oratorio di Varazze arriva l’Inverno Ragazzi

Dal sito della Circoscrizione Italia Centrale, l’iniziativa dell’Oratorio di Varazze.

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Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare”.

Il nostro campo ad oggi è un mondo stravolto dalla pandemia, un mondo in cui le nostre abitudini sono dovute cambiare all’improvviso, un mondo che ha dovuto ricredersi sul proprio voler avere il controllo su ogni cosa. Ma forse è arrivato il momento di smettere di vivere come se si fosse in uno stato d’emergenza temporaneo: chissà per quanto ancora la nostra realtà sarà segnata da distanziamento, mascherine e igienizzante. La vita va comunque avanti. I bambini e i ragazzi continuano a crescere, costretti a relazionarsi con gli altri perlopiù da dietro uno schermo.

Da qui l’idea dell’Inverno Ragazzi: un progetto che inizialmente avrebbe dovuto coprire tutte le vacanze natalizie, per poi ridursi ai soli giorni di zona arancione, con l’obiettivo di sostenere le famiglie con genitori lavoratori e di far vivere dei momenti di serenità ai bambini, il tutto in sicurezza e nel rispetto delle regole!

Il progetto è stato interamente pensato e realizzato da giovanissimi coordinatori che hanno dimostrato tutta la loro voglia di fare la differenza, tutto il loro impegno per regalare giornate di gioia e divertimento ai bambini! Un’esperienza durante la quale i bambini, attraverso la visione del film Il richiamo della foresta, hanno potuto riflettere sul tema della vocazione. Una dimensione che spesso tende ad essere affrontata con i ragazzi più grandi, ma che ha dato moltissimi spunti ai bambini per provare a riflettere su quale cammino il Signore ha pensato per ciascuno di noi, provare a riflettere sul per chi sono io.

L’Inverno Ragazzi è stato un successone, come partecipazione e, cosa più importante, come gradimento da parte delle famiglie e, soprattutto, dei bambini che hanno partecipato!

Una testimonianza concreta di come anche (e soprattutto) ora sia possibile proporre esperienze educative ai nostri bambini e ragazzi in totale sicurezza, basta stare attenti e avere un pochino di coraggio!

Guarda il sito della ICC

 

 

MGS Italia Meridionale, primo meeting animatori online

Dal sito di Don Bosco al Sud, pubblichiamo il resoconto del primo meeting animatori del MGS, svolto in modalità online.

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Domenica 3 gennaio si è svolto il primo meeting animatori online, momento di formazione e incontro che ha visto partecipi più di 300 animatori del Movimento Giovanile Salesiano, pronti a mettersi in gioco con entusiasmo per entrare nel vivo del tema guida di quest’anno – vivere il sogno di don Bosco nel cuore del mondo – e riflettere sulla figura dell’animatore salesiano, anche in questo tempo così particolare.

Dopo una breve presentazione dei vari ambienti presenti e il saluto dell’ispettrice suor Mara Tagliaferri, le testimonianze di sei animatori dei vari ambienti salesiani, hanno scandito il primo momento del raduno. Ciascuno ha condiviso parte del proprio percorso alla luce dell’obiettivo dell’MGS di quest’anno, lasciando ben comprendere non solo che è ancora possibile continuare a portare avanti il sogno di don Bosco, ma che siamo chiamati in prima persona a dar corpo ai nostri sogni e vivere appieno gli obiettivi prefissi. La diversità e la ricchezza delle esperienze raccontate lasciano emergere con chiarezza l’importanza di sognare, e il desiderio del sogno si unisce alla capacità di mettersi al servizio dell’altro, di sapersi reinventare con fantasia, anche di osare un po’ e uscire fuori dagli schemi, ma soprattutto di crescere nell’amicizia con Dio, che è il centro e rende possibile tutto il resto.

Il secondo momento del meeting ha visto invece protagonisti tutti gli altri ragazzi presenti, che in piccoli gruppi hanno condiviso e riflettuto sulle caratteristiche essenziali di un animatore, defindendone il profilo attraverso i “sintomi” di quella allegria caratteristica di chi appartiene alla famiglia salesiana.

Si conclude così, con un pensiero dell’ispettore don Angelo Santorsola e la presentazione di alcune novità in arrivo, questo primo meeting online. Anche questa volta l’entusiasmo ha superato le remore iniziali proprie degli incontri online cui ci stiamo abituando ed appare chiaro come il carisma salesiano che unisce ambienti diversi è più forte della distanza. E sicuramente anche a distanza è rimasta nei cuori di chi ha partecipato la tanta bellezza che è stata condivisa, i nuovi incontri fatti e qualcosa in più nel proprio bagaglio personale per andare ciascuno nel cuore del mondo e continuare a sognare.

Martina Sabia

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La “Tessera preziosa del Mosaico Palermo” a don Enzo Volpe

Pubblichiamo l’articolo di Insieme, il notiziario dell’ispettoria della Sicilia sull’onorificenza data a don Enzo Volpe della casa di Santa Chiara di Palermo da parte del sindaco Leoluca Orlando.

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Il sindaco del Comune di Palermo Leoluca Orlando ha conferito la «Tessera preziosa del mosaico Palermo» al direttore della Comunità “Casa Santa Chiara”, don Enzo Volpe, durante la cerimonia che si è tenuta lunedì 4 gennaio a Palazzo delle Aquile.

La tessera è una delle onorificenze più alte che la città di Palermo assegna a cittadini e cittadine, associazioni o realtà ecclesiali che si sono contraddistinte, con passione e professionalità, dando il proprio contributo al tessuto sociale della città, nell’ottica del percorso di costruzione della comunità, attenta alle persone fragili, pronta ad accogliere e ad accompagnare la realizzazione di progetti di vita.

«Ancora una volta – ha dichiarato il sindaco Orlando – il conferimento delle tessere preziose conferma la straordinaria vivacità sociale e istituzionale della nostra città chiamata a realizzare il rispetto della persona umana e a costruire comunità. Le tessere preziose del mosaico Palermo sono la migliore concreta e quotidiana risposta agli egoismi individualistici e alla soffocante appartenenza a gruppi chiusi».

La Comunità ha accolto con emozione il riconoscimento dato a Don Enzo. Nella motivazione si legge: «Attento ai bisogni dei poveri e alla formazione dei giovani». Nel profilo Facebook di don Domenico Luvarà si legge: «Ieri è stata una giornata significativa e memorabile per la Comunità “Santa Chiara”. Don Enzo Volpe, direttore e animatore della nostra Comunità Educativo-Pastorale, ha ricevuto dal primo cittadino di Palermo il riconoscimento “Tessera Preziosa del Mosaico Palermo” per il servizio educativo, formativo, pastorale e sociale che la nostra opera svolge nei confronti dei ragazzi, dei giovani e delle famiglie nel territorio Albergheria».

Dopo aver ricevuto l’onorificenza, Don Enzo ha ringraziato il Sindaco a nome della Comunità Santa Chiara per la Tessera Preziosa, ed ha affermato “che è il frutto di tutto quello che c’è dietro. Faccio semplicemente qualche nome perché davvero in città hanno dato la vita per i più poveri: Don Rocco Rindone, Don Ninì Scucces e Don Meli. Poi chiaramente tutti gli altri confratelli che sono passati e che hanno lavorato in Comunità; tanti laici, tanti volontari. Santa Chiara è una Comunità di riferimento dove la cosa più importante non è l’assistenza soltanto, che purtroppo può diventare assistenzialismo, ma è trovare una casa, un riferimento di famiglia. Il riconoscimento è riprodotto e rimandato a tutte queste persone e a quelle che verranno dopo, perché sia ancora e sempre Santa Chiara, e tutti quelli che lavoreranno e che sono presenti a Santa Chiara, un tassello importante per il bene di questa città. Grazie Sindaco di questo riconoscimento per la nostra casa, per la nostra Comunità”.

Sono state tante le manifestazioni d’affetto, di amicizia e di sostegno nei confronti di Don Enzo e della Comunità Santa Chiara, pervenute da tutta la Sicilia Salesiana e non solo.

L’augurio è quello di continuare a contribuire con il proprio lavoro, con la propria missione e con una presenza profetica e creativa a costruire e generare vita e speranza nel territorio dell’Albergheria, attraverso i valori della solidarietà e fraternità.

Sito ispettoriale ISI

Museo Casa Don Bosco entra nel circuito Abbonamento Musei

Museo Casa Don Bosco entra a far parte del circuito Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta: il modo migliore per conoscere l’offerta culturale della regione grazie alle molte convenzioni di sconto e riduzione su stagioni teatrali e concertistiche, al cinema e presso festival, nell’editoria e su itinerari di visita.

L’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta è la carta che permette di accedere liberamente nei musei, Residenze Reali, castelli, giardini, fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta aderenti al circuito.

Museo Casa Don Bosco

Abbonamento Musei

Due iniziative video dal CNOS-FAP di Fossano

I ragazzi del CNOS-FAP di Fossano  realizzano due iniziative video.

Raccontiamoci


Nella prima gli allievi scelgono di raccontarsi agli studenti delle classi di Terza media, con il motto “Sorprenditi, imparare attraverso il fare si può“. Di seguito il video dal titolo “Raccontiamoci“:

 

Facciamogli spazio – Avvento 2020

Nella seconda iniziativa invece gli allievi del percorso di animazione realizzano un video dal titolo “Facciamogli spazio“. I ragazzi del CFP hanno riflettuto durante le settimane d’Avvento sul senso profondo della festività ed hanno deciso di realizzare questo progetto per sintetizzare i punti principali di queste riflessioni. Di seguito il video:

 

Guarda Raccontiamoci sul sito del CNOS-FAP di Fossano
Guarda Facciamogli Spazio sul sito del CNOS-FAP di Fossano

Ad un metro di distanza

Si riporta l’iniziativa “canora” della casa di Valsalice che ha visto come protagonisti salesiani, professori ed allievi.

«Ad un metro di distanza, ma a un millimetro dal cuore». Questo il messaggio della canzone della scuola, presentata ufficialmente durante la festa di Natale, quest’anno a distanza in modalità VALSATHON. Testi e musiche del prof Marco Montersino, produzione di Valsonair con la regia di Giulio RIGAZIO (4SA). Il videoclip è interpretato da Carlo Ponti (3 classico) con la partecipazione di professeri, allievi, ex allievi della scuola.

Provaci ancora Sam: il Quaderno dell’orientamento in forma Digitale

Dall’Ispettoria ICP – Il quaderno dell’orientamento della Tutela integrata del progetto ‘Provaci ancora Sam’ sbarca sul digitale: un’area online sul sito AGS interamente dedicata alle schede dei docenti e degli allievi per ciascun modulo del progetto.

Il quaderno nasce e prende forma dal lavoro congiunto di professionisti ed è uno strumento di lavoro pensato per chi, all’interno del progetto, si occupa di sostenere i ragazzi nel loro percorso di orientamento verso la scuola superiore e la dimensione lavorativa. Il materiale che lo compone è tratto dal lavoro quotidiano degli educatori, degli orientatori e degli insegnanti che hanno voluto e creduto nell’importanza della fase orientativa al punto di dedicarvi un ‘tempo’ settimanale al pari delle materie curriculari. Un tempo dedicato alla relazione, alla riflessione, all’accompagnamento; dove il ‘saper fare’ acquista dignità al pari del ‘sapere’ per arrivare, con slancio, al ‘saper essere’.

Il Quaderno si articola in capitoli susseguenti disegnando un percorso che si snoda lungo l’annualità scolastica:

ACCOGLIENZA: nel primo capitolo l’attenzione è rivolta alla costituzione del gruppo classe: partendo dall’IO/VOI si arriva al NOI.
IO: nel secondo capitolo si lavora sulla dimensione personale del singolo attraverso attività di analisi, riflessione, consapevolezza delle proprie caratteristiche anche in relazione con l’esperienza scolastica e formativa.
IL LAVORO: il terzo capitolo approfondisce la dimensione del lavoro analizzandola nelle diverse angolazioni: i settori, le peculiarità delle diverse professioni, i ruoli e la definizione delle caratteristiche di questi, le testimonianze dei professionisti.
LA SCUOLA: il quarto capitolo vuole contribuire a fornire agli adulti che affiancano quotidianamente gli allievi, a quest’ultimi e alle loro famiglie le informazioni e gli strumenti necessari per una scelta scolastica consapevole.
LA SCELTA: il quinto capitolo si propone di portare l’attenzione dei ragazzi sugli elementi che formano indissolubilmente il processo decisionale che culmina con la definizione del progetto di vita individuale e la conseguente iscrizione alla scuola superiore.
LE VISITE ORIENTATIVE E L’ALTERNANZA SCUOLA-FORMAZIONE: Il sesto capitolo è dedicato alla dimensione del fare e della rielaborazione delle esperienze pratiche sperimentate in stretta collaborazione con alcune agenzie di formazione professionale.

Vi era la necessità e il bisogno di creare una storia sul tema dell’orientamento in merito al passaggio delicato che i ragazzi si trovano a dover affrontare dalle scuole medie alle scuole superiori – spiega Sonia Fenoglio, Orientatrice scolastica presso il Comune di Torino. Si tratta di ragazzi pluriripetenti che cadono nella dispersione scolastica. In questo modo, attraverso il progetto e l’utilizzo del Quaderno dell’Orientamento, vengono aiutati e sostenuti per conseguire il titolo di licenzia media. 

Lo strumento cartaceo è altamente flessibile e adattabile, con schede inserite in un quaderno ad anelli. In più, adesso, è disponibile in formato digitale, proprio per venire incontro alla situazione attuale e favorire la fruibilità del quaderno ai ragazzi e ai docenti.

É stato veramente un gran lavoro di squadra, ed è stato possibile soltanto grazie alla stretta collaborazione con i vari attori che hanno dimostrato di credere davvero nel progetto.

(Sonia Fenoglio, Orientatrice scolastica presso il Comune di Torino)

Vai al Quaderno dell’orientamento in forma Digitale

I salesiani in Sardegna: l’impegno secolare nella scuola raccontato su Avvenire

Su Avvenire è stato pubblicato, oggi, un articolo dedicato alla presenza salesiana in Sardegna.

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Hanno formato generazioni di sardi che guardano ai salesiani, anche a distanza di tanti anni, con affetto e gratitudine. La prima presenza dei figli di don Bosco nell’Isola è datata 1898: a Lanusei nasce la prima casa salesiana con l’Oratorio e il centro professionale. Ora non sono più gestiti dai salesiani, ma resta il simbolo di una presenza storica che ha fatto dei religiosi un punto di riferimento non solo per l’Ogliastra, ma per tutta l’Isola. A Cagliari, dopo l’Istituto di viale Sant’Ignazio ecco la parrocchia e quella di San Paolo, in piazza Giovanni XXIII, fondata nel 1958. Sono presenti anche l’Oratorio e il Centro giovanile. La parrocchia si è subito caratterizzata per il suo forte radicamento nel territorio, soprattutto nei primi anni con un quartiere, quello della Fonsarda, in rapida espansione. Oggi in città i religioni sono 20: quattordici in viale Sant’Ignazio, sei in piazza Giovanni. Altra roccaforte salesiana in diocesi è stata dal 1967 a Selargius il Centro di Formazione professionale, parrocchia, Oratorio e Casa Famiglia, sorti nel 1967. Parrocchia che i salesiani hanno dovuto lasciare per carenza di vocazioni: «girata» alla diocesi, è retta dagli Oblati di Maria Immacolata. Ma è forte il radicamento salesiano nell’Isola: nel 1981 a Nuoro è sorta la parrocchia con l’oratorio e il Centro Professionale; parrocchia che i figli di don Bosco lasceranno tra due anni alla diocesi. Forti sono le presenze salesiane a Sassari e Olbia. Oltre il ramo maschile, in Sardegna ci sono le suore di Madre Mazzarello: a Cagliari, Monserrato, Guspini, Sanluri, Macomer e Nuoro.

Educazione e prevenzione. Nello spirito di don Bosco. I salesiani sono presenti in diocesi da poco più di un secolo: sempre attivi con quel carisma che vede nel «metodo preventivo» il loro stile di vita. Ancora oggi, sia nella parrocchia di San Paolo che nelle scuole di viale Sant’Ignazio e via Lai, formano la persona. L’arrivo dei salesiani a Cagliari ha una data ben precisa: 13 ottobre 1913 e i primi sono il direttore, don Matteo Ottonello, don Giuseppe Roncaiolo, proveniente da Tunisi, don Pietro Chevrel, francese e maestro di musica, il chierico Francesco Fazi, il coadiutore Domenico Zanchetta. Li accoglie nella sua casa (l’istituto di viale Sant’Ignazio non era ancora stato ultimato) don Mario Piu, direttore diocesano dei Cooperatori salesiani e presidente della parrocchia di sant’Anna. La scuola, sempre cavallo di battaglia dei salesiani, viene aperta con due corsi: III e IV elementare, un doposcuola per i corsi elementari, tecnici e ginnasiali inferiori. Fissata anche la retta: per le scuole elementari è di 5 lire mensili, sette per il doposcuola. L’anno dopo viene aperto l’oratorio, che ha vita breve: mancano i mezzi e arriva la prima guerra mondiale. Il 1916 segna di fatto l’inizio dell’oratorio, anche se il decollo vero e proprio avviene al termine del conflitto bellico quando arriva da Frascati don Domenico Gallenca. L’erezione canonica della casa «Don Bosco» di viale Sant’Ignazio è del 28 maggio 1926 (la posa della prima pietra risale al 1908): nel 1943 l’istituto viene gravemente danneggiato dai bombardamenti. Verrà ricostruito e ampliato nel 1948. «La scuola – dice don Michelangelo Dessì, direttore dell’Istituto di viale Sant’Ignazio – è una tradizione bellissima: i salesiani formano la coscienza dei giovani; una azione educativa formidabile. Non è solo scuola, è molto di più: è esercizio democratico». La scuola è da sempre punto di riferimento per la città (anche se con il Comune, da anni, si è aperto un contenzioso per il pagamento dell’Imu: il Municipio chiede 800.00 euro di arretrati). «Abbiamo bisogno – aggiunge – di continuare a sperare nei giovani. Stiamo trasmettendo quello che abbiamo ricevuto: è commovente che i ragazzi, quando concludono il ciclo di studi, restino
legati a noi». I salesiani in viale Sant’Ignazio hanno la scuola media e i licei classico e scientifico. Senza dimenticare l’«Infanzia lieta» in via Lai.

La Novena di Natale con Don Bruno Ferraro

Per prepararsi al meglio a vivere con gioia questo periodo di Novena di Natale, in attesa delle Sante feste , Don Bruno Ferrero ha deciso di accompagnare ogni giornata con un racconto differente.

Ognuna di queste storie avrà come protagonista una delle figure iconiche del Natale, come i personaggi del Presepe o i Canti di Natale. Breve ma intense, queste storie sono perfette per immergersi nello spirito che da sempre contraddistingue questo Santo periodo dell’anno.

La Novena di Natale è un percorso fatto di preghiera, di silenzio, di ascolto, che accompagna i fedeli nei giorni che precedono la solennità del Natale.

Grazie alle parole di don Bruno Ferrero, direttore del Bollettino Salesiano, e ai suoi racconti, ci immergeremo nell’atmosfera luminosa e infinita di quel giorno che ha cambiato per sempre la storia, preparandoci così ad accogliere Gesù bambino nel nostro cuore.

Di seguito la Novena di oggi, 17 dicembre, ed il link  per visitare la pagina dedicata ai “Racconti di Don Bruno“:

Scopri tutti i racconti di Don Bruno