Avvenire, i ragazzi riscattati dall’accoglienza

Sull’edizione odierna di Avvenire, un articolo di Nello Scavo racconta la storia di uno dei giovani migranti accolti in Sicilia grazie al progetto “Usaid” di Vis, Salesiani per il Sociale e Cnos Fap.

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Gli avessero chiesto di mettersi al timone di un incrociatore, di una petroliera, di un veliero o di un gozzo, Musa avrebbe detto di sì. Non solo per il fucile puntato alla testa. Ma perché avrebbe fatto qualunque cosa per andarsene dalla Libia e non metterci mai più piede. Per questo Musa era stato arrestato. Uno scafista per caso, sbarcato minorenne in Italia tra la riconoscenza dei suoi compagni di sventura che aveva condotto al largo e in salvo. Ma la legge è legge. E al timone del gommone c’era lui. Era l’unico a sapere che se afferri il manubrio del motore ad elica devi spingerlo a destra per virare a sinistra, e il contrario per andare dalla parte opposta. Gli altri hanno testimoniato che a mettercelo erano stati i trafficanti, perché lui non aveva soldi per pagarsi il viaggio.

È così che Musa ha scontato la pena in un carcere siciliano. Senza odio né rancore: «Meglio un carcere in Italia che restare in Libia». Nel 2020, ormai maggiorenne, è stato scarcerato. Che poi vuol dire finire sulla strada. Era dicembre. Si è trovato, raccontano gli operatori del Vis, l’organizzazione internazionale del volontariato salesiano, «senza fissa dimora e senza lavoro, situazione resa
ancora più grave a causa della pandemia». Ma è stato proprio l’incontro con il movimento dei Salesiani di Sicilia che Musa non si è perso un’altra volta. Si è iscritto all’Istituto superiore “Fermi – Eredia” di Catania, per poter proseguire gli studi e ottenere il diploma. Poi è stato ammesso al progetto Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) nel comune di Aidone, Enna. Qui i migranti non vivono in un centro collettivo, ma in una comunità diffusa, grazie a vari appartamenti messi a disposizione nel centro storico, facilitando il ripopolamento di aree desertificate dall’emigrazione e sviluppando progetti di inclusione sociale. È qui, tra i vicoli stretti e le improvvise piazzette di pietra, che si può incontrare Omar, gambiano, classe 2001. Anche lui senza familiari né legami in Italia. Aidone, terra di papi, generali, politici ed emigranti in ogni continente, ha un rapporto innato con i forestieri. Il santo protettore è l’apostolo Filippo, che nel 1801 fu fatto scolpire su un tronco d’Ebano. Lo chiamano ” ‘u niuru “, il santo nero che secondo la tradizione concederebbe più facilmente miracoli ai forestieri. E Omar, in fondo, si sente un miracolato. Era faticosamente riuscito ad integrarsi e a trovare un lavoro in un rinomato bar nel centro di San Cataldo, poco lontano da Caltanissetta. Ma quando il Covid ha messo in ginocchio il titolare, Omar non ha potuto più pagare l’affitto. È se ne è andato per strada, senza un tetto. Poi anche lui ha conosciuto il Vis e gli si sono aperte le porte della scuola superiore.

La gente di Aidone lo conosce per quel temperamento mite e i modi sempre cortesi. A tratti cerimoniosi. Continua a studiare e quando può si arrangia con qualche lavoro. Il merito, strano a dirsi, è anche di Donald Trump. Era stata proprio l’amministrazione dell’allora presidente Usa, campione del sovranismo e delle campagne anti immigrazione, a finanziare nel 2020 un progetto proposto dal Vis e finanziato da Usaid (l’agenzia Usa per la cooperazione internazionale) con l’obiettivo di mitigare le conseguenze della pandemia sui soggetti vulnerabili, migranti compresi. Non di rado Omar ricambia collaborando con il centro estivo salesiano sulla spiaggia di Catania, ritrovo per villeggianti e  gruppi estivi che arrivano dalle parrocchie di mezza Sicilia. Il Vis ha all’attivo nell’isola 6 centri di accoglienza nei comuni di Aidone, Piazza Armerina e Pietraperzia in provincia di Enna, la Colonia “Don Bosco” a Catania (lido per turisti gestito da alcuni ragazzi migranti), nel comune di Ragusa e nei locali confiscati alla mafia a Villarosa (Enna), sede del progetto “Sud Arte & Design”, da cui è nato il brand “Beteyà” che produce una linea di abbigliamento per uomo e donna, realizzata da ragazzi siciliani e migranti in strutture confiscate alla mafia.

L’estate del TGS Eurogroup: proposta educativa di qualità e valorizzazione del territorio

L’Estate TGS Eurogroup 2021 è caratterizzata da una serie di molteplici attività associative rivolte a studenti, volontari e famiglie, accomunate dal desiderio di presentare una proposta educativa di qualità sul territorio locale, con uno sguardo anche oltre confine.

TGS Summer Camp

La proposta centrale dell’Estate TGS 2021 è il “TGS Summer Camp”, che si è svolto presso la sede TGS Eurogroup al Collegio Salesiano Astori di Mogliano Veneto da domenica 4 luglio a sabato 17 luglio 2021. Il TGS Summer camp ha coinvolto:

  • 2 gruppi di studenti suddivisi per fasce di età (scuola secondaria di 1° e di 2° grado), per un totale di 25 partecipanti; 
  • 4 Leader TGS Eurogroup: soci volontari che, dopo aver frequentato un percorso formativo dedicato, con spirito di servizio animano le attività associative per i soci più giovani;
  • 2 Salesiani Cooperatori: a loro il compito di animare e sollecitare le riflessioni del “Buongiorno” e proporre le condivisioni della “Buonanotte”;
  • 1 insegnante madrelingua inglese, a progettare e coordinare un progetto didattico che comprendeva un totale di 30 ore di lezione di lingua inglese e 18 ore di laboratorio in lingua inglese (Teatro e Film Making);
  • 2 insegnanti italiani, soci volontari TGS Eurogroup, ad assistere l’insegnante madrelingua;
  • lo staff della Segreteria TGS Eurogroup pronto a sostenere e coordinare in loco il gruppo di lavoro.

Il progetto ha adottato le linee guida per la gestione in sicurezza delle attività per adolescenti, così come emanati a livello nazionale e regionale, e si è inserito pienamente nel progetto educativo per l’Estate 2021 della Pastorale Giovanile Salesiana del Triveneto, con l’apporto e il carisma dell’Ispettoria Salesiana San Marco e della Ispettoria Triveneta Santa Maria Domenica Mazzarello.
Il TGS Summer Camp, segue il modello già sperimentato con successo l’anno scorso: in un arco di tempo di 7 giorni propone attività e iniziative diverse: corso estivo di lingua inglese, laboratori, visite di studio e attività di gruppo, Attività pensate in modo tale da integrarsi, arricchirsi e stimolarsi a vicenda in un insieme perfetto di gioco, studio e apprendimento. La finalità è duplice: da un lato offrire una buona occasione per migliorare la conoscenza dell’inglese, dall’altro coinvolgere lo studente in una esperienza cristiana di vita di gruppo, secondo lo stile e il carisma salesiano.
Fiore all’occhiello del TGS Summer Camp sono state le visite di studio a Venezia. In tali occasioni sono stati proposti itinerari tra gli angoli meno conosciuti della città lagunare, senza però tralasciare i luoghi che la rendono famosa nel mondo. Sono state giornate all’insegna del turismo sostenibile nel rispetto della città che ci ospita, introdotte da un incontro con l’Amministrazione Comunale della Città di Venezia, presso la sede municipale di Ca’ Farsetti, affacciata sul Canal Grande.
Una visita studio particolarmente significativa ed apprezzata dagli studenti della scuola secondaria di 2° grado è stata quella presso il Consiglio d’Europa Ufficio di Venezia, nell’ambito del percorso di sensibilizzazione alla cittadinanza europea promosso dall’associazione.

Sulle pagine del blog TGS Journal e sugli album fotografici nella pagina Facebook TGS Eurogroup è disponibile il racconto del TGS Summer Camp 2021 narrato giorno per giorno dalla viva voce dei suoi stessi protagonisti.
Per maggiori informazioni sul TGS Summer Camp, visita la sezione “Partecipa” del sito web TGS Eurogroup.

TGS Summer Camp On Line

Parallelamente al TGS Summer Camp residenziale, è già cominciato il “TGS Summer Camp On Line”, la versione digitale del tradizionale corso di lingua inglese. Una serie di incontri informali in collegamento remoto, rigorosamente in lingua inglese, assieme ad amici e collaboratori TGS Eurogroup oltre confine. Un’occasione imperdibile per mettere alla prova le proprie competenze linguistiche: dalla “listening comprehension”, attraverso il semplice ascolto degli interlocutori ospitati nel corso degli incontri, fino alla “spoken interaction”, per i partecipanti più attivi, intervenendo nella conversazione per porre domande o quesiti di approfondimento sull’argomento trattato.
Con collaboratori e amici TGS Eurogroup in collegamento da diverse nazioni europee ed extra-europee discorreremo in maniera informale, sfoglieremo album fotografici, ricorderemo episodi e racconti di vita associativa, in altre parole faremo due chiacchiere tra amici. Un’occasione unica per gettare uno sguardo “dietro le quinte” dell’organizzazione, scoprire i volti dietro ai racconti, conoscere le persone che sono parte integrante della storia dell’associazione, capire in che modo questa rete di relazioni internazionali costruita negli anni rende così speciali le attività associative TGS Eurogroup.
Il TGS Summer Camp On Line si svolge dal 19 luglio al 13 settembre 2021 e si sviluppa in 4 incontri a cui è possibile partecipare liberamente e gratuitamente. È sufficiente iscriversi attraverso la pagina dedicata “TGS Summer Camp On Line” del sito web TGS Eurogroup. Di seguito il programma completo degli incontri:

Activity: TGS Summer Courses of English language.

  • Monday 19 July 2021, 9.00 pm (CET – Central European Time)
    Sarah Turek, TGS School Manager, UK
  • Monday 26 July 2021, 9.00 pm (CET – Central European Time)
    Fr Cyril Odia, Salesians of Ireland, IE

Activity: TG18+ Project, European Citizenship educational programme.

  • Monday 6 September 2021, 9.00 pm (CET – Central European Time)
    Angel Gudiña, Misiones Salesianas, ES
  • Monday 13 September 2021, 9.00 pm (CET – Central European Time)
    Macson Almeida (TBC), Don Bosco Green Alliance, IN

Su e Zo Detour

Novità importanti anche per la Su e Zo per i Ponti di Venezia, la passeggiata di solidarietà organizzata da TGS Eurogroup fin dalle origini. La manifestazione, a causa dell’emergenza sanitaria, è rinviata al prossimo anno – la data concordata con il Comune di Venezia per la 42° edizione è il 3 Aprile 2022 – ma nel frattempo lo staff TGS Eurogroup ha avviato nuovo progetto “Su e Zo Detour – le visite guidate della Su e Zo per i Ponti”: percorsi tematici alla scoperta della città e della sua storia. Grazie al coinvolgimento delle guide turistiche autorizzate di Venezia e dei Volontari della Su e Zo è ora possibile, per piccoli gruppi di persone, approfondire la conoscenza della città in modo nuovo e originale. percorsi cittadini proposti con il progetto “Su e Zo Detour”, progettati e organizzati in collaborazione con la Cooperativa Guide Turistiche Autorizzate di Venezia, hanno come principale tema conduttore la storia della città di Venezia e sono parte integrante del calendario di eventi e celebrazioni per i 1600 anni di Venezia.

Una parte del ricavato ottenuto dalle quote di partecipazione ai “Su e Zo Detour” consentirà alla Su e Zo per i Ponti di garantire una base solida per il fondo di beneficenza dedicato alle iniziative solidali a sostegno del territorio locale (“Premio per le Scuole Don Dino Berti”) e delle Missioni salesiane nel mondo (per il biennio 2020-2021 il sostegno è diretto alla comunità salesiana Monte Salvado di Quebrada Honda in Perù).

Maggiori informazioni sul sito web Su e Zo per i Ponti alla pagina dedicata “Su e Zo Detour”.

Su e Zo per il Veneto

Ritorna anche quest’anno la rassegna “Su e Zo per il Veneto”: una serie di appuntamenti riservati al Comitato Promotore della Su e Zo e a una rappresentanza dei Volontari TGS Eurogroup: un modo per riconoscere e valorizzare l’imprescindibile ruolo del servizio volontario che sta alla base della manifestazione, ma anche un modo per promuovere il turismo di prossimità e per riscoprire il territorio locale della nostra Regione Veneto.
La “Su e Zo per il Veneto”, che già l’estate scorsa ci ha portato a scoprire le città capoluogo di provincia della nostra regione, quest’anno propone invece la scoperta di alcune località minori del nostro territorio, guidati da alcuni giovani Volontari TGS Eurogroup, già al lavoro da alcune settimane per proporci itinerari appassionanti e coinvolgenti.
Dopo un’anteprima a Este lo scorso mese di Giugno, la rassegna prosegue da luglio a settembre con tappe a Villa Pisani a Stra (Venezia), Portogruaro e Concordia Sagittaria (Venezia), Asiago (Vicenza) e Caorle (Venezia).

Maggiori informazioni sul sito web Su e Zo per i Ponti alla pagina dedicata “Su e Zo per il Veneto”.

 

#giffoni50plus 2021: 5 hub per i Cinecircoli Giovanili Socioculturali

Un’edizione che punta alla ripartenza dell’evento Giffoni (festival internazionale del Cinema per ragazzi giunto al suo 51.mo compleanno) totalmente in presenza, appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Così va letta l’apertura, per questa estate 2021, a circa 2000 giurati in collegamento online da 36 hub da tutto il mondo (di cui 26 dall’Italia), oltre i 3000 prevalentemente locali che saranno accolti nelle sale del Festival seguendo tutti i protocolli di sicurezza.

E tra i 26 Hub italiani ben cinque sono stati assegnati a sedi diverse dell’associazione C.G.S. – APS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), che lavoreranno dal 16 al 31 luglio 2021, coordinati dal CGS nazionale, in collaborazione con gli operatori culturali del C.G.S. Marche nell’ambito del Progetto “Sentieri di Cinema”.

Le sedi delle giurie saranno: Alassio (C.G.S. Adelasia), Ancona (C.G.S. Dorico), Cagliari (C.G.S. La Giostra), Civitavecchia (C.G.S. XXI), Taranto (C.G.S. Taras) ed è attraverso il lavoro di questi gruppi che l’associazione, presente a Giffoni dal 2007 con la Giuria “Percorsi Creativi”, quest’anno assegnerà tre premi collaterali relativi ai film riservati a tre fasce d’età: +13, +16, +18.

L’esperienza sarà preparata da una serie di incontri di formazione online alla lettura critica del linguaggio cinematografico e al lavoro di “Juror”, affidati ai giovani animatori culturali del gruppo di Ancona.

Le presenze dagli hub C.G.S. saranno 60, tra giovani giurati e staff di responsabili e animatori; le giurie visioneranno i film in concorso delle rispettive categorie condividendo un link affidato dal festival all’Associazione; seguirà giorno per giorno un lavoro di schedatura analitica delle opere, presupposto per una valutazione, che porterà all’assegnazione finale del Premio Percorsi Creativi Generator +13, +16 e +18 al film prescelto.

I giurati della sezione Generator +16 dell’Hub di Ancona, inoltre, potranno realizzare un percorso di Alternanza scuola-lavoro (progetto PCTO “festival di Giffoni”) del Liceo Scientifico cittadino “Galileo Galilei”, come avviene anche durante l’anno scolastico in questa e in altre sedi locali C.G.S.

Ulteriore tratto sperimentale di questa edizione sarà il lavoro di giuria svolto in rete tra i tre hub Generator +16 dei C.G.S. Adelasia (Alassio), formato dagli studenti dell’Istituto Don Bosco in PCTO, Dorico (Ancona) e Taras (Taranto), formato da animatori dell’oratorio Don Bosco: il laboratorio di critica e valutazione si svolgerà infatti online, in collegamento quotidiano, e l’ultimo giorno includerà anche una seduta di scrittura collettiva per la stesura della Motivazione del Premio, che verrà letta in diretta streaming con Giffoni Vallepiana la sera del 31 Luglio 2021.

Parteciperanno con modalità simili, ma del tutto in presenza e nel rispetto dei protocolli sanitari anche gli altri 2 Hub, quello del C.G.S. XXI di Civitavecchia, formato dai giurati della categoria centrale del GFF, Generator +13, tutti ragazzi dell’oratorio salesiano, e quello del C.G.S. La Giostra di Cagliari, con i giovani +18, animatori e soci del circolo. Si tratta di due realtà tradizionalmente partecipi al GFF, con responsabili che hanno maturato una significativa esperienza sia dal punto di vista educativo che cinematografico.

Il percorso di quest’anno, misto tra online e presenza all’interno delle sedi locali in cui avverrà la visione dei film, prevede anche collegamenti da remoto con registi e personaggi del cinema; e così diventa non solo un’occasione di crescita culturale e associativa, ma anche una risposta creativa al bisogno di incontro e collaborazione tra giovani di città diverse, in un’epoca di spostamenti problematici e scarsi contatti.

Il lavoro di queste due settimane, infatti, è stato progettato e condiviso tra tutte le 5 sedi, privilegiando un confronto intergenerazionale, che ha visto coinvolti, “a cascata”, i responsabili adulti dei Circoli e del Direttivo Nazionale insieme agli animatori più giovani, cresciuti nei percorsi formativi C.G.S. dell’ultimo decennio…. Nel segno di un’Associazione che cresce e si rinnova.

Salesiani per il Sociale, il cyberbullismo raccontato dai ragazzi attraverso un e-book Story game.

Un’attività educativa, che si pone un obbiettivo di coprogettazione con l’adolescente, permette di raggiungere risultati inaspettati. E ‘nato così “CON(N)ESSI STORY”, lo story game di sensibilizzazione sul Cyberbullismo in formato digitale costruito e pensato grazie all’intuizione degli studenti delle scuole Secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo Palombini di Roma.

La ricetta che ha portato alla realizzazione dell’ebook ha avuto come ingrediente fondamentale la presenza nella regione Lazio per il progetto Con(n)essi (progetto sperimentale di contrasto e prevenzione del bullismo e del cyberbullismo attraverso un uso responsabile, consapevole e creativo dei social network, in una logica di alleanza tra generazioni e territori, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali) promosso da Salesiani per il Sociale APS, di un team educativo coeso: insegnanti ed educatori, insieme a Sentiti Bene Cooperativa Sociale Onlus si sono presentati agli studenti con un Laboratorio di Protagonismo che permettesse loro di realizzare una campagna di comunicazione sul Cyberbullismo, fornendo loro solo tool e strumenti di marketing digitali, utili anche per il loro futuro professionale.

Il laboratorio ha avuto avvio a partire dal gioco di ruolo “Noi parti offese” della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, che ha permesso di entrare nei panni di tutti gli attori coinvolti in un episodio di violenza sulla rete. Alla sfida loro lanciata alla fine dell’attività formativa, i ragazzi si sono presentati con 3 soggetti che negli appuntamenti successivi sono stati sviscerati costruendo insieme le testimonianze di ogni protagonista della storia.

Il secondo punto, che ha portato al modello digitale, è stato l’incontro dei ragazzi con CANVA, una piattaforma di grafica professionale che permette a tutti, attraverso la condivisione di un link, di collaborare su uno stesso progetto di grafica. Dopo due incontri di laboratorio pratico sulla piattaforma, i ragazzi hanno trasformato i soggetti in story game avvincenti che avrebbero permesso la prima fase di sensibilizzazione, quella degli adulti, dei loro genitori.

Infatti, insieme agli studenti è stato progettato un evento online per i loro genitori, nel quale è stato presentato lo story game giocando con i due racconti realizzati dai ragazzi più grandi.  Alla conclusione delle due tranche di gioco, i genitori, provati da quanto ascoltato, hanno risposto favorevolmente alla realizzazione di un decalogo sui rischi della rete da adottare in famiglia.

L’efficacia dell’elaborato è nella struttura nel gioco: l’e-book è composto da 3 storie che presentano modalità di coinvolgimento differente.

I ragazzi delle classi prime si sono concentrati su una storia di cyberbullismo “La calciatrice” riletta tramite le testimonianze della vittima, del bullo e di un compagno di classe della vittima, accompagnati da disegni realizzati dagli stessi ragazzi.

Le classi terze hanno realizzato due racconti a più capitoli: il primo “Il vuoto dell’assenza” ha alla base un racconto autobiografico di una ragazza vittima di sexting che in più capitoli e grazie alle schede testimonianze permette di comprendere le luci e le ombre della vicenda. Il secondo “La tragica morte di una tredicenne” è un racconto giallo, che dopo un articolo di giornale che annuncia il suicidio di una ragazza vittima di cyberbullismo porta gli spettatori a scovare il colpevole, che per primo ha infamato online la ragazza morta, attraverso le diverse testimonianze di parenti, amici, professori e compagni di classe.

Ogni testimonianza è rappresentata da una carta gioco, la cui grafica è stata realizzata su CANVA dai ragazzi in sole due ore, partendo da una bozza realizzata in meno di mezz’ora da una ragazza solo con l’uso del cellulare.

Come premesso, l’uso di CANVA ha permesso loro di acquisire nuove competenze che i ragazzi hanno saputo sfruttare anche nella realizzazione di un elaborato multimediale per i loro esami del terzo anno.

Ma la campagna non è ancora conclusa e insieme ai ragazzi si pensa a come rendere il più virale possibile le storie, confidando che loro possano trovare, come hanno dimostrato, il canale e la risposta giusta.

Scarica lo Story Game

Incontro Formatori Italia e Medio Oriente sul testo della “Ratio Fundamentalis”

Roma, Italia – luglio 2021 – Dal 30 giugno al 2 luglio, presso l’Istituto Salesiano S. Tarcisio di Roma, si è svolto l’incontro formatori d’Italia-Medio Oriente per affrontare il tema del rinnovo del testo della Ratio Fundamentalis dei Salesiani di Don Bosco.

La riunione, promossa dal Dicastero della Formazione della Congregazione salesiana e coordinata dall’Ufficio Nazionale Formazione, ha visto la partecipazione di 35 persone, 29 in presenza e 6 online, fra cui i Vicari Ispettoriali e i Direttori delle case di formazione insieme ad alcuni membri delle rispettive équipe.

La riflessione è stata coordinata da don Erino Leoni responsabile dell’Ufficio Nazionale e da don Paco Santos e don Silvio Roggia, membri del Dicastero della Formazione. Si è lavorato nella prospettiva di un rinnovamento della formazione salesiana, in linea con quanto auspicato dal GC28 su “Formazione in missione” e con quanto lo stesso Rettor Maggiore ha indicato per il prossimo sessennio. Molti gli approfondimenti sul tema e molte le risonanze e le osservazioni sugli elementi da modificare, da cancellare e da introdurre al testo normativo.

Accanto a questa riflessione non sono mancati i momenti di fraternità e condivisione, in special modo la visita guidata di Castel Gandolfo e delle catacombe di S. Senatore in Albano Laziale. La cittadina conosciuta per aver ospitato fino ad oggi la residenza estiva del Papa, ha regalato attimi di stupore per la storia millenaria, la bellezza della natura, e per la presenza dell’opera salesiana voluta da Papa Pio XII, ma non sono stati da meno gli affreschi di epoca romana e bizantina delle catacombe.

L’incontro si è concluso con il ringraziamento di tutti i partecipanti per il lavoro svolto e l’appuntamento al prossimo corso per il prosieguo della riflessione iniziata.

“Seme Divento”: presentazione del progetto adolescenti della CEI

Si terrà in modalità online il 12 luglio la presentazione del progetto adolescenti della CEI, “Seme Divento”. 

Si apre davanti a noi un tempo e uno spazio che promettono di essere nuovi. Per quanto sarà nelle nostre possibilità, so che tutti faremo lo sforzo di riprendere la vita quotidiana per amore del Vangelo che ci lega e al quale ci sentiamo chiamati. In questo sento che possiamo trovare un grande terreno di condivisione e lo sento a prescindere: la fiducia che tutti siamo nella Chiesa per condividere la stessa fede e passione la tengo stretta come bene indispensabile”, spiega don Michele Falabretti, responsabile dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI. “Alcuni anni fa le Commissioni episcopali che si occupano di catechesi, famiglia e giovani, diedero mandato agli Uffici CEI di lavorare sul tempo della mistagogia e sull’età dell’adolescenza. Il processo che stiamo inaugurando nasce da quel mandato e vuole essere un grande lavoro di semina per gli adolescenti e le loro famiglie. È un’impresa comune a cui facciamo appello per tutte le realtà ecclesiali che abitano ogni territorio: le parrocchie e gli oratori, le associazioni che le animano, i movimenti e tutte le realtà legate alla vita consacrata. La tradizione educativa italiana non è del tutto sguarnita, da questo punto di vista. Numerose sono le esperienze e le tradizioni già in atto. Molte, però, sono anche le realtà che fermano la propria attenzione all’età dell’infanzia. Il sogno è che questa nuova stagione che si apre, segni anche un impegno più condiviso per incontrare gli adolescenti con tutta la comunità cristiana aprendo processi educativi che la possano rinnovare profondamente. E sperando di poter far crescere una nuova generazione di giovani”, conclude. 

Programma: 

ore 15.00 – Saluti iniziali
ore 15.15 – inizio della presentazione del progetto.
Interventi di:
Nando Pagnoncelli: presentazione indagine Ipsos sugli adolescenti, commissionata appositamente in relazione al progetto.
Pierpaolo Triani: le linee pedagogiche nell’incontro con gli adolescenti
Don Valentino Bulgarelli, fra’ Marco Vianelli, don Michele Falabretti: le dimensioni pastorali del progetto

ore 17.30 – Domande ai relatori
Fine della presentazione

Per partecipare

 

“Amati e chiamati”: la Segreteria Nazionale MGS rilancia il cammino

A Rimini dal 25 al 27 giugno la Segreteria Nazionale MGS si è ritrovata in presenza dopo tanti mesi di distanza forzata.
Nell’aria c’era tanta voglia di condividere il cammino delle varie realtà territoriali salesiane e non ci poteva essere cornice migliore assicurata dalla splendida ospitalità della comunità salesiana di Rimini che ha recentemente rinnovato la casa di accoglienza.
Dopo una attenta verifica delle attività dell’anno (le tre consulte si sono tutte celebrate on line) si è preso in considerazione il Quaderno di Lavoro e il nuovo Ideario MGS che faranno da filo conduttore del cammino del prossimo anno.
Il bando per il nuovo logo MGS ha visto una trentina di proposte! Davvero una grande risposta. La prossima consulta sceglierà il più adatto.
Quest’anno si è fatto un balzo nella proposta tramite i social; le novene e le proposte di contenuto sono state viste dagli 11.000 collegati tramite facebook e da 2.000 giovani tramite Instagram.
Di buona lena si è preparata l’Assemblea MGS che si terrà all’Istituto “San Marco” di Mestre dal 22 al 24 ottobre sul tema del prossimo anno “Amati e chiamati – renditi umile, forte e robusto!”.
Constatare come in tanti oratori e scuole la passione di portare l’amore di Dio ai giovani ha trovato nuove creative forme ha fatto tanto del bene; a tutti sta a cuore che l’estate e ancor più il prossimo anno possano asciugare le lacrime e far riprendere i cammini di tanti ragazzi che le restrizioni pandemiche hanno “appesantito”. Il cuore di don Bosco batte forte!
La Segreteria Nazionale MGS

“Cari prof, con voi scuola di vita”: la testimonianza di un giovane accolto grazie al progetto “M’Interesso di te”

Da Avvenire, un articolo che racconta la storia di Kone Ibrahim, accolto in Sicilia grazie al progetto “M’interesso di te” di Salesiani per il Sociale APS.

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di Marco Pappalardo

«Ciao meravigliosi Insegnanti, voglio ringraziarvi molto, perché è anche grazie a voi  che riesco a perdonare il mio passato senza però dimenticarlo mai. Voi avete avuto la pazienza di insegnarmi una lingua molto difficile come l’italiano, ma penso che siate stati per me i “dottori della vita”: non mi avete solo aiutato con la lingua, siete stati anche un esempio da seguire nella vita di tutti i giorni». Sono le parole di Kone Ibrahim, 21 anni, originario del Mali, scritte in una lettera ai suoi professori di Ancona dopo gli esami della scuola secondaria di primo grado. Parole di affetto per i docenti ma anche la grande soddisfazione per il percorso di studio e umano portato a termine. Tutti i docenti si sono commossi alla lettura della lettera e hanno rimandato a voce apprezzamenti per Ibrahim, che non solo manifesta un ottimo grado di inclusione sul territorio, ma che quotidianamente restituisce con senso di gratuità, impegnandosi nel volontariato. «Sono arrivato in Italia nel 2017 – racconta – e da quel giorno penso di aver fatto tanta strada per arrivare dove sono ora. Il mio, come quello di tanti altri ragazzi, è stato un viaggio lungo, pieno di speranza, conoscenza, unità e rispetto. Durante il viaggio, però, ho anche sofferto molto: incidenti stradali, maltrattamenti fisici e verbali; ho subito tradimenti e ho sofferto la fame e la sete. Oggi però ringrazio il buon Dio e
tutte le brave persone che ho incontrato, come chi mi ha accolto facendomi sentire a casa».

Dopo essere stato escluso dal Centro di Accoglienza per richiedenti asilo di Mineo, senza nulla e privato di ogni tutela a soli pochi mesi dal raggiungimento della maggiore età, la prospettiva  per Ibrahim sembrava essere solamente la strada. Poi la fortuna di essere accolto dall’Associazione Metacometa nel 2019 come beneficiario della prima edizione del progetto “M’Interesso di Te”, promosso e gestito dall’ente “Salesiani Per il Sociale APS”. Inserito in un percorso di formazione-lavoro, con alloggio a “Casa Don Bosco”, una comunità familiare nel comune di Osimo, per Ibrahim è iniziato anche l’importante percorso di integrazione. Oggi è dipendente a tempo indeterminato della Associazione: si occupa dei lavori di manutenzione della struttura ed è felice di questa nuova opportunità che gli permette anche di proseguire gli studi. «Tra tante persone che ho conosciuto – conclude Ibrahim – devo ringraziare soprattutto l’Associazione MetaCometa che è ormai diventata la mia famiglia italiana. Grazie a loro ho imparato un mestiere, quello del muratore, e adesso lavoro, riesco a permettermi un affitto ed essere sereno grazie alla formazione, alla pazienza e all’amore che mi hanno donato».

“Sulle strade d’Europa”, il 14 luglio presentazione del libro sulla dimensione sociale della fede di Renato Cursi

L’Università Pontificia Salesiana con l’editrice LAS presenterà il 14 luglio, con un evento on line, il libro di Renato Cursi, segretario esecutivo di Don Bosco International, “Sulle strade d’Europa. Giovani e dimensione sociale della fede per costruire il futuro”.

Si tratta di un volume su pastorale giovanile e dimensione sociale della fede, frutto della collaborazione di questi ultimi anni con la Rivista Note di Pastorale Giovanile e della rielaborazione quindi dei contenuti della rubrica “Lettere Europee”. Il volume offre pertanto un punto di vista su questi temi aperto all’orizzonte dell’integrazione europea, nell’anno della Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Per partecipare

Tavolo Ecclesiale Dipendenze, appello alle Istituzioni: La politica investa sui giovani

Pubblichiamo il comunicato stampa di Salesiani per il Sociale APS nell’ambito del Tavolo Ecclesiale Dipendenze. 

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“E’ tempo di sogni. Costruiamo il futuro con i giovani”. E’ questo il messaggio che lancia, in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, il Tavolo Ecclesiale Dipendenze costituito presso la Caritas Italiana, a cui partecipano F.I.C.T., CNCA, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità Casa dei Giovani, Salesiani per il sociale APS, CDO Opere Sociali, Comunità Emmanuel, Comunità di Sant’Egidio, Nuovi Orizzonti.

È passato più di un anno da quando il mondo che conoscevamo è stato stravolto da questa pandemia e i nostri ragazzi si sono trovati improvvisamente esposti a solitudine e a sofferenza impreviste. La pandemia ha ulteriormente messo ai margini della società i giovani e i più fragili, ha fatto emergere l’aumento dei casi di ragazzi con disturbo psichiatrico e il ricorso alle cure farmacologiche. Ma il ritardo più grave che i nostri ragazzi stanno accumulando è proprio nell’area relazionale. L’isolamento, la paura del futuro, lo sgretolarsi delle certezze, la tensione in famiglia, ma anche a volte la semplice noia, sono tutti fattori ansiogeni e di stress che hanno prodotto nei giovani un aumento di comportamenti da consumo a rischio, con l’incremento dell’abuso di psicofarmaci e di alcol, soprattutto nelle fasce di età più giovani. Nello stesso tempo, però, non dobbiamo dimenticare che i ragazzi hanno sguardi innovativi sulla società e sulle sue problematiche: ad esempio, una maggiore sensibilità ambientale, una maggiore capacità di condivisione, una propensione a utilizzare la tecnologia come strumento per affrontare le questioni. E hanno dimostrato più volte di saper gestire il protagonismo sociale con intelligenza e innovazione.

Riteniamo – come adulti e come educatori – di avere la responsabilità di essere accanto ai ragazzi promuovendo libertà e responsabilità, stimolando processi reali di autonomia e nuove forme di partecipazione diretta e di cittadinanza attiva. È più che mai urgente mettersi in ascolto di adolescenti e giovani, tornare a dare loro lo spazio e il tempo per sognare.

Per questo, in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso  di droghe, il Tavolo Ecclesiale Dipendenze lancia un appello alle Istituzioni e alla società civile affinché i giovani diventino una priorità della politica e dell’azione collettiva nazionali. Per costruire oggi il futuro insieme a loro è necessario un lavoro strutturale e capillare nelle comunità locali, in termini di infrastruttura sociale. È essenziale un intervento forte di riequilibrio delle risorse e di contrasto a tutte le forme di povertà (economica, educativa, relazionale…) al fine di consentire l’esercizio della corresponsabilità dei giovani e la tenuta del sistema sociale.

Per quanto riguarda il settore delle dipendenze, il Tavolo chiede che si investa al più presto su cinque priorità:

  • Riscrivere immediatamente, in modo condiviso con tutti gli attori del sistema, il modello di intervento, ricostruendo i luoghi del confronto, iniziando dalla Conferenza Nazionale sulle Droghe attesa ormai da più di 11 anni.
  • Ricostruire al più presto i luoghi della relazione per e con i nostri giovani, garantendo sin da subito percorsi educativi strutturati e in presenza, capaci di restituire ai ragazzi, almeno in parte, il tempo perduto.
  • Accompagnare le famiglie, supportandole per attraversare questo periodo d’ombra caratterizzato dalla mancanza di certezze e quindi di incapacità a fornire risposte educative coerenti ai nostri figli.
  • Fornire adeguato accompagnamento e sostengo alle strutture educative specialistiche, diurne e residenziali, che si occupano di minori con dipendenze, con problemi comportamentali e con patologie psichiatriche, che in questa fase hanno dovuto approntare, nel silenzio e nell’abbandono generale, percorsi educativi-riabilitativi capaci di tenere conto delle mutate esigenze e dell’emergenza sanitaria.
  • Sviluppare in modo diffuso una qualificata rete di prossimità nei luoghi del consumo, dell’abuso della dipendenza con équipe territoriali capaci di ascolto, counseling, accoglienza e presa in carico precoce, come già previsto nei Livelli essenziali di assistenza, ma ancora disatteso nel nostro Paese.