The Future is Europe: i “Volontari per la sostenibilità” di tutta Europa a Venezia

Pubblichiamo il comunicato stampa del TGS Eurogroup.

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Il seminario “Volontari per la sostenibilità” si è tenuto a Venezia dal 31 agosto al 3 settembre 2023: è la quarta e ultima attività in programma del progetto di partenariato Erasmus+ Azione Chiave 2 proposto da Don Bosco Youth-Net che riunisce ben dieci realtà giovanili salesiane di tutta Europa, tra cui anche l’organizzazione ospite che per questo evento finale era responsabile dell’organizzazione e del coordinamento in loco, TGS Eurogroup, associazione di promozione sociale promossa dall’Ispettoria Salesiana “San Marco” Italia Nord-Est.

Per l’Italia, oltre ai referenti TGS Eurogroup, erano presenti a Venezia anche rappresentanti di Salesiani per il Sociale e TGS Nazionale.

Il seminario è stato patrocinato dalla Regione del Veneto, dalla Città Metropolitana di Venezia, dal Comune di Venezia, dal Consiglio d’Europa Ufficio di Venezia, e si è avvalso della collaborazione di The Human Safety Net, della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, di Domus Civica e di Venice Calls.

Nella giornata di giovedì 31 agosto 25 giovani volontari provenienti da tutta Europa sono stati accolti a Venezia presso la struttura della casa studentesca Domus Civica. Il gruppo includeva rappresentanti da Austria, Belgio, Germania, Italia, Malta, Paesi Bassi e Spagna. Ad una prima sessione di team building si è passati ad un momento di condivisione e riflessione sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con particolare riferimento all’Obiettivo 12, “Consumo e produzione responsabile”, atto a garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. La serata iniziale, nella migliore tradizione Don Bosco Youth-Net, prevedeva una “intercultural evening”, con ogni partecipante a mettere in mostra il meglio della tradizione gastronomica del proprio paese di origine.

La mattinata di venerdì 1° settembre, dopo un “buon giorno” emozionante all’interno della Basilica di San Marco, ha visto i partecipanti del seminario salire all’ultimo piano del palazzo delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco, ospiti della fondazione The Human Safety Net, per la sessione introduttiva di “Volontari per la Sostenibilità”: un momento di dialogo e confronto tra i giovani volontari di tutta Europa, le istituzioni locali e le realtà giovanili veneziane. Tra gli ospiti: Paola Mar, assessore alla Promozione del Territorio del Comune di Venezia, alcuni membri dello staff della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità e infine Sebastiano Cognolato, Presidente dell’associazione giovanile veneziana Venice Calls. La seconda parte della mattinata prevedeva una coinvolgente visita alla mostra interattiva “A World of Potential” presso la stessa sede di The Human Safety Net.

Nel pomeriggio una trasferta in vaporetto ha consentito al gruppo di partecipanti di raggiungere l’isola della Giudecca per una “passeggiata della sostenibilità” in compagnia dei giovani volontari di Venice Calls; meta finale la sede stessa dell’associazione veneziana presso l’incantevole chiostro di Santa Cosma e Damiano, dove i partecipanti sono stati coinvolti in un vero e proprio laboratorio della sostenibilità, suddivisi in gruppi di riflessione che hanno prodotto proposte di progetti, idee e soluzioni, linee guida e di intervento in tema di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Dopo una giornata di sollecitazioni, riflessioni ed elaborazione di strategie e prospettive future, sabato 2 settembre è giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica con il lavoro sul campo: guidati dai giovani di Venice Calls, i partecipanti sono stati coinvolti in una attività di clean up lungo la riva di S. Alvise, presso il margine del centro storico di Venezia affacciato sulla laguna nord: una volta raccolte ingenti quantità di detriti e rifiuti diversi, si è passati al loro setaccio e suddivisione, al fine di operare una corretta raccolta differenziata.

Nel pomeriggio è giunto per i partecipanti il momento di tracciare un primo bilancio del seminario e, per estensione, dell’intero progetto “The Future is Europe”, il quale, dopo quattro intensi seminari organizzati tra il 2022 e il 2023 in Germania, Belgio, Spagna e Italia, si avvia ora alla fase conclusiva. Prima di cena il programma prevedeva la Santa Messa celebrata da Fr Biju John, nell’ambiente raccolto dell’antica chiesa di San Teodoro, annessa alla Basilica di San Marco. La serata è proseguita poi con un’ultima suggestiva passeggiata “Venice by night” alla scoperta dei luoghi più iconici e di quelli meno conosciuti della città di Venezia.

Domenica 3 settembre, dopo un incontro di valutazione per i referenti di progetto delle diverse organizzazioni partner, è giunto il momento dei saluti, solo per darsi appuntamento ai successivi incontri on line che avranno l’obiettivo di elaborare il documento finale di “The Future is Europe”.

Tra le tante testimonianze raccolte nelle giornate trascorse a Venezia, presentiamo quelle di Federica e Ilaria, che hanno partecipato al progetto “The Future is Europe” contribuendo all’organizzazione operativa del seminario di Venezia in rappresentanza del Consiglio Direttivo TGS Eurogroup:

“Questa volta è stato il turno dell’Italia ad ospitare il seminario, più precisamente a Venezia, città perfetta per approfondire il tema della sostenibilità in tutte le sue declinazioni. Abbiamo avuto l’occasione di dialogare con associazioni e rappresentanti della cittadinanza, ma anche di metterci in gioco in prima persona in una sessione di ‘clean up’ davvero formativa e coinvolgente”

 Federica

“Venezia, ‘the oldest city of the future’, ci ha fatto sperimentare quanto un ecosistema possa essere fragile ma resiliente. Qui ci siamo ritrovati a conoscere, riflettere, agire. Vivere Venezia ci ha fatto brillare di luce il cuore, ci ha anche rivelato tante sfide e fatiche che i giovani e le associazioni del luogo attraversano. Ci siamo confrontati su quanto sia importante accorgerci delle problematiche ambientali per trovare soluzioni all’insegna della sostenibilità”

Ilaria

 

Al via la rassegna Su e Zo Detour 2023: ecco le visite guidate della Su e Zo per i Ponti di Venezia

Pubblichiamo il comunicato stampa della rassegna Su e Zo Detour – le visite guidate della Su e Zo per i Ponti di Venezia.

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In attesa della prossima edizione della tradizionale Passeggiata di Solidarietà, già annunciata per il 14 aprile 2024, ecco tre preziosi appuntamenti con altrettanti “Su e Zo Detour”, programmati da settembre a novembre 2023.

L’associazione TGS Eurogroup, che organizza la Su e Zo per i Ponti fin dalle origini, vi invita a Venezia per inedite visite guidate ispirate dai percorsi della manifestazione. Un modo per ammirare e conoscere Venezia in maniera più approfondita, con un ritmo più lento, accompagnati alla scoperta della sua arte e della sua storia da una guida turistica autorizzata, in piccoli gruppi.

I Su e Zo Detour, giunti quest’anno alla terza edizione, hanno come principale tema conduttore l’Itinerario Culturale della Su e Zo per i Ponti di Venezia 2023, dal titolo “Percorsi dell’artigianato e della creatività veneziani”, redatto dal Servizio Comunicazione turistica della Città di Venezia. Ciascun percorso porta alla scoperta di diverse botteghe artigianali, dalle perle di vetro alle maschere, dalle incisioni artistiche all’antica arte della foglia d’oro.

Il programma prevede un calendario di visite in tutti i sestieri della città, seguendo itinerari progettati e organizzati in collaborazione con la Cooperativa Guide Turistiche Autorizzate di Venezia: un modo per valorizzare, sostenere e rafforzare il prezioso ruolo degli attori culturali e turistici che operano in città.

Il ricavato delle quote di partecipazione, una volta coperti i costi, andrà a sostenere i programmi di solidarietà della Su e Zo per i Ponti, dedicati alle iniziative solidali a sostegno del territorio locale (“Premio per le Scuole Don Dino Berti”) e delle Missioni salesiane nel mondo (per il biennio 2022-2023 il sostegno è diretto alla comunità salesiana di Monte Salvado di Quebrada Honda in Perù).

Il progetto “Su e Zo Detour” ha ricevuto il Patrocinio della Città di Venezia ed è inserito nel calendario “Città in Festa”. Ha inoltre il patrocinio della Regione del Veneto, della Città Metropolitana di Venezia e della Sezione di Venezia di CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. I Su e Zo Detour sono nel calendario ufficiale delle Passeggiate Patrimoniali in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio promosse e coordinate in Italia dal Consiglio d’Europa Ufficio di Venezia.

CALENDARIO SU E ZO DETOUR 2023

  • DOMENICA 24 SETTEMBRE 2023 – ore 10.00
    da S. POLO a S. MARCO: Commercio, potere e devozione
  • DOMENICA 29 OTTOBRE 2023 – ore 10.00
    da CANNAREGIO a CASTELLO: Incrocio di mondi, gemme nascoste e antiche chiese
  • DOMENICA 26 NOVEMBRE 2023 – ore 10.00
    da S. CROCE a DORSODURO: L’architettura minore, capolavori imperdibili e vedute spettacolari

Le quote di partecipazione sono di € 24,00 per gli adulti oltre i 25 anni, di € 19,00 per i giovani dai 18 ai 24 anni e di € 11,00 per i ragazzi dagli 8 ai 17 anni; la partecipazione dei bambini fino ai 7 anni è gratuita. Sono previste inoltre quote agevolate per i Soci TGS Eurogroup.

Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 15.00 del venerdì precedente ciascuna visita guidata, e si effettuano compilando il modulo di registrazione on line e versando la quota di partecipazione tramite bonifico bancario, carta di credito o PayPal.

Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare la sezione dedicata del sito web della Su e Zo per i Ponti all’indirizzo www.suezo.it/detour, scrivere una mail a info@suezoperiponti.it o visitare i canali social Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.

Consulta Nazionale della Pastorale Giovanile della CEI, il saluto di don Michele Falabretti

Dal 11 al 13 settembre 2023 si è tenuta la Consulta Nazionale della Pastorale Giovanile della CEI al Priorato di S. Pierre, in Val d’Aosta. Per i Salesiani in Italia ha partecipato don Elio Cesari, nuovo coordinatore nazionale della Pastorale Giovanile.

Si trattava dell’ultimo incontro coordinato da don Michele Falabretti, al termine dei suoi undici anni come Direttore del Servizio Nazionale per la PG: don Michele ha voluto offrire con questa occasione un tempo per fare una verifica del lavoro fatto e condividere alcune prospettive di futuro.

Facendo riferimento ad un articolo – intervista che sarà pubblicato sul numero di gennaio  di Note di Pastorale Giovanile, don Falabretti ha suddiviso il lavoro secondo tre tempi:

– Primo tempo: Undici anni

– Secondo tempo: Le sfide di oggi

– Terzo tempo: Verso il futuro

Il clima di condivisione e di gratitudine reciproca ha permesso di vivere questo tempo come un lavoro utile da consegnare al prossimo direttore della PG nazionale.

Molto toccante il ringraziamento finale di don Michele:

Alla CEI, dunque, devo riconoscenza per avermi coinvolto in un’avventura che ho sempre ritenuto immeritata. Un’esperienza che mi ha fatto vedere il mondo. Quello italiano, di cui pensavo di conoscere qualcosa ma che un po’ alla volta mi si è rivelato come molto più grande e più bello di quanto immaginassi. Penso ai luoghi: l’Italia è davvero un paese meraviglioso. Ma penso soprattutto alle persone, alle storie e tradizioni cristiane, alla fede e alla spiritualità che attraversa il Paese più del genio artistico (che spesso ne è solo un’espressione).

Penso alle diocesi, ai loro vescovi, agli incaricati di pastorale giovanile e ai loro collaboratori che spesso mi hanno accolto e ospitato, talvolta alla loro tavola e nelle loro case. Ho ascoltato molto, ho ricevuto accoglienza, rispetto e fiducia: non me ne sono mai andato da un posto con la sensazione di essere stato mal sopportato o di aver perso tempo. La storia di fede delle chiese in Italia, con le sue tradizioni, è davvero incredibile e non c’è come girare per poterla capire e in un certo senso toccare.

Vorrei dire grazie a Note di Pastorale Giovanile, in particolare a don Rossano e a don Giancarlo, ma anche a don Claudio e a don Roberto: il lavoro di questi anni è stato tanto, ma mi ha costretto a fermarmi e a pensare.

Vorrei dire grazie a chi ha lavorato quotidianamente con me in ufficio: senza di loro avrei potuto fare un decimo di ciò che ho fatto. Alla Consulta nazionale che mi ha aiutato a non chiudermi nei miei pensieri e spesso mi ha costretto a rivedere le mie convinzioni; a chi ho disturbato spesso e senza apparire mi ha sostenuto con preziosi consigli e contributi di lavoro. Un grazie speciale ai giovani che mi hanno accompagnato nei momenti in cui il lavoro si faceva frenetico, quelli che abbiamo chiamato gli “animatori di Casa Italia”; mi hanno riempito di affetto e non mi hanno fatto mancare la cosa più importante: lo sguardo dei giovani sulla vita, senza il quale il nostro lavoro non avrebbe senso.

Come Salesiani in Italia, esprimiamo la grande riconoscenza a don Michele per il suo servizio serio e profondo, continuando con il suo successore l’impegno nella collaborazione per il bene di tanti giovani.

Legalità: Salesiani per il sociale al Sud e Progetto Policoro, 35 giovani hanno partecipato allo “Stage della carità: formiamoci per esserci”

Dal sito Agensir.

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Sui passi di Don Pino Puglisi, Peppino Impastato, fratel Biagio Conte e di quanti lottano ogni giorno contro l’ingiustizia per crescere nella vita e nel servizio al prossimo. Trentacinque giovani – tra educatori di case-famiglia dell’Associazione “Piccoli passi grandi sogni”, animatori del Progetto Policoro, animatori di Case salesiane e ragazzi accolti dalle comunità dell’Ispettoria – hanno partecipato, dal 4 al 6 settembre, allo “Stage della carità: formiamoci per esserci” organizzato dal Comitato interregionale Salesiani per il sociale don Bosco al Sud in collaborazione con il Progetto Policoro.

Un percorso sulla legalità che ha portato i giovani a confrontarsi con alcune figure chiave della lotta alle mafie e dell’accoglienza. A Cinisi, i giovani hanno visitato la “Casa memoria – Felicia e Peppino Impastato”, dove hanno incontrato il fratello Giovanni; a Capaci, al Giardino della memoria Quarto Savona Quindici dedicato a tutte le vittime di mafia, hanno rivolto un pensiero a Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo e agli agenti di scorta con l’impegno a non dimenticare. Infine, si sono recati nella sede di Libera Palermo, avamposto di giustizia sociale, cittadinanza attiva e educazione.

Non poteva mancare poi la sosta alla “Casa Museo Padre Pino Puglisi”, dove – tra gli oggetti e i ricordi appartenuti al beato – i giovani hanno ascoltato la testimonianza emozionante di Pippo De Pasquale, amico di infanzia del sacerdote: “L’ho accompagnato, ero con lui nell’ambulanza che lo ha portato all’ospedale. Non è morto da solo, accanto aveva il suo amico di infanzia. L’idea di aver avuto tra le braccia un santo – ha confidato – non mi sfiora, perché non è morto. Qualche volta gli parlo ancora”.
A completare questo itinerario della carità, le tappe alla “Missione di Speranza e Carità”, fondata da Fratel Biagio Conte e oggi guidata da don Pino Vitrano, e all’associazione “Santa Chiara”, voluta dai Salesiani per i giovani, in particolare per i minori a rischio e gli immigrati. Poi il rientro a casa, con tanto entusiasmo e un rinnovato slancio. “È stata – riassume Chiara Veneruso – un’esperienza talmente forte che ogni educatore e animatore torna nelle proprie realtà e comunità carico di una nuova motivazione nel servizio che quotidianamente porta avanti, ispirandosi alla costanza e al coraggio di tutte le personalità incontrate”.

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Don Francesco Preite e don Antonio Campo alla riunione di Libera con i sacerdoti impegnati nell’educazione alla legalità

Dal 28 al 30 agosto, alla Certosa 151 in Val di Susa don Luigi Ciotti ha raccolto più di 50 sacerdoti e preti impegnati con Libera nei percorsi di educazione alla legalità provenienti da ogni parte d’Italia. Un momento per riflettere e pregare insieme sulla condizione ecclesiale, sociale e politica attuale del Paese. La riflessione è stata animata da don Cosimo Scordato, teologo palermitano, Rosy Bindi e dal vescovo di Locri-Gerace Mons. Francesco Oliva. In particolare si è sottolineata la necessità che la sensibilità di un’educazione che contrasti la pervasività della mentalità e dell’agire mafioso non sia appannaggio solo di alcuni pastori sensibili ma entri piuttosto nella pastorale ordinaria e, in particolare, nei percorsi della formazione dei futuri presbiteri. Tematiche urgenti che devono trovare ampio diritto di cittadinanza nel cammino sinodale nazionale e universale.

All’incontro hanno partecipato anche don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale e don Antonio Campo, responsabile dell’oratorio di Foggia.

“Un incontro molto interessante, che mi ha aiutato ulteriormente ad allargare lo sguardo, che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con un orizzonte più ampio sul tema della legalità, della giustizia, dei passi che, come Chiesa, possiamo ancora fare in favore degli ultimi – spiega don Antonio Campo -. Una grande occasione per portare, nel piccolo della mia esperienza, su un tavolo avvalorato da tante competenze e sensibilità, la realtà di Foggia bella ma con non poche ferite con cui siamo chiamati a confrontarci quotidianamente e dunque per poter dire la mia, da Salesiano, anche su una problematica più volte e a più livelli richiamata: quella dell’Emergenza Educativa. Tante prospettive, tanti desideri, tutti legati alle proprie piccole o grandi esperienze ma sicuramente tutti orientati a testimoniare oggi il Vangelo di Gesù che da oltre 2000 anni ci viene consegnato”.

“Ritrovarsi insieme come preti e religiosi nella Certosa di Avigliana è stato rigenerante – dice don Francesco Preite -. Il dialogo e l’ascolto reciproco rafforza la speranza di poter crescere insieme come comunità. Ringrazio don Luigi Ciotti per questa opportunità. Don Luigi riesce a tenere alta l’attenzione sulle povertà ed ingiustizie sociali cercando insieme di trovare proposte evangeliche di giustizia e di pace. Molto importante è stata la presenza del cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI. Nel dialogo avuto con lui, ha assicurato come queste tematiche entreranno nel cammino sinodale e nell’agenda delle programmazioni pastorali dei diversi ambiti del vissuto ecclesiale. Da questi giorni ripartiamo insieme dalla necessità che la sensibilità di un’educazione che contrasti la pervasività della mentalità e dell’agire mafioso non sia appannaggio solo di alcuni pastori sensibili ma entri piuttosto nella pastorale ordinaria e, in particolare, nei percorsi della formazione dei futuri presbiteri”.

Forum SYM: Immaginare un Movimento Giovanile Salesiano mondiale. I risultati del confronto

Dal sito infoANS.

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Al mattino di mercoledì 2 agosto 2023, mentre già centinaia di migliaia di giovani affollavano e riempivano di entusiasmo le strade di Lisbona, una selezionata rappresentanza di ragazzi e ragazze del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) partecipava al “Forum SYM” (dall’acronimo dell’MGS in inglese).

La loro missione: “Immaginare un Movimento Giovanile Salesiano mondiale”. Ora, a distanza di qualche giorno, dopo aver raccolto e organizzato la grande quantità di materiali prodotti e condivisi durante quell’appuntamento, il Settore per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco, guidato da don Miguel Angel García Morcuende, presenta i risultati di questo confronto.

A partecipare a quest’atteso confronto, tenuto presso la Casa Ispettoriale dei salesiani di Lisbona, nell’ambito della Giornata del Movimento Giovanile Salesiano (SYM Day) durante la GMG di Lisbona 2023, sono stati circa 250 giovani, che hanno dialogato con il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, la Madre Generale FMA, Madre Chiara Cazzuola, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile SDB, don Miguel Angel García Morcuende, e la Consigliera Generale per la Pastorale Giovanile FMA, suor Runita Borja.

Dopo la registrazione dei partecipanti, il forum è iniziato con un contributo sul tema dell’evento – Immaginare il Movimento Giovanile Salesiano Mondiale – offerto da suor Borja e don García Morcuende.

La presentazione si è conclusa con il seguente spunto di riflessione, per la successiva condivisione nei diversi gruppi linguistici: identificate un’importante questione o sfida globale su cui pensate che il Movimento Giovanile Salesiano possa dare un contributo significativo e visibile, e proponete di conseguenza delle linee di azione concrete.

La diversità delle risposte richiama già da sola l’attenzione sia dei giovani, sia degli adulti SDB, FMA e della Famiglia Salesiana sulla necessità di rispondere alle sfide del tempo.

I giovani chiedono di essere formati su vari aspetti della loro crescita, come l’identità, il discernimento vocazionale, la fede e la spiritualità salesiana; SDB, FMA e membri della Famiglia Salesiana sono chiamati ad accompagnare i giovani, specialmente i poveri e i migranti, e le loro famiglie.

I giovani desiderano formare la propria identità venendo assistiti nel loro sviluppo sessuale, affettivo, emotivo e mentale, per poter vivere una vita degna.

Vivendo seriamente la loro vita con Cristo, vogliono scoprire la loro vocazione, approfondire la loro fede cattolica ed essere al servizio dei loro compagni e della Chiesa.

Hanno anche espresso il desiderio di crescere nella spiritualità giovanile salesiana e nell’ecologia integrale.

E nel perseguire questi aspetti di crescita, sperano di essere accompagnati dalle loro famiglie nel vivere la fede.

I risultati di questa splendida riflessione chiedono anche un accompagnamento da parte degli SDB, delle FMA e dell’intera Famiglia Salesiana. Questo accompagnamento significa prendersi del tempo per ascoltare i giovani, per camminare con loro alla scoperta della loro vocazione, per approfondire la conoscenza e la pratica della fede cattolica e della spiritualità salesiana, e per prendersi cura delle famiglie.

Il mondo, infatti, pone ai nostri giovani e alla Famiglia Salesiana sfide sempre più grandi.

Si spera che il Forum SYM serva come esperienza concreta di ascolto dei giovani, e che sproni la Famiglia Salesiana a quell’accompagnamento gioioso e significativo che i giovani tanto desiderano.

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“The future in Europe”: il progetto del Don Bosco Youth-net sul volontariato realizzato a Venezia con il TGS Eurogroup

Pubblichiamo il comunicato del TGS Eurogroup sul progetto “The future in Europe”.

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“Il futuro è l’Europa: servizio di volontariato e cambiamento sociale” è un progetto Erasmus+ di partenariato su piccola scala per la gioventù, Azione Chiave 2, scritto e presentato dal Gruppo di lavoro sul volontariato di Don Bosco Youth-Net e rivolto a giovani volontari.
L’obiettivo del progetto è quello di contribuire a definire una visione del volontariato per i prossimi anni, fissando obiettivi a lungo termine e aiutando tutte le organizzazioni partner a sviluppare azioni concrete.
Tutte le attività implementate per questo progetto sono costruite attorno a quattro pilastri: digitalizzazione, solidarietà, occupazione e sostenibilità. Queste attività mirano a sensibilizzare i giovani su temi quali la cittadinanza europea, l’impegno civico e i valori comuni. Metteranno in contatto giovani di diversi Paesi e li aiuteranno a sviluppare le loro competenze trasversali, le loro abilità e la loro occupabilità. Questo aiuterà tutte le organizzazioni partner a creare un modello di educazione alla cittadinanza attiva ed europea da implementare in tutti i Paesi coinvolti e oltre.
Il progetto “Il futuro è l’Europa” si articola in quattro attività che prevedono un incontro preparatorio online, un seminario in presenza e un successivo incontro di verifica online per ogni argomento:
•    “Volontari per la trasformazione digitale” – Benediktbeuern (Germania), 29/08-01/09/2022
•    “Volontari per la solidarietà” – Lovanio (Belgio), 20-23/10/2022
•    “Volontari per l’occupazione” – Campello (Spagna), 27-30/04/2023
•    “Volontari per la sostenibilità” – Venezia (Italia), 31/08-03/09/2023

Dopo aver guidato con successo le prime tre attività in programma, Don Bosco Youth-Net arriva a Venezia per la quarta e ultima tappa del programma di lavoro, avvalendosi in loco dell’organizzazione e del coordinamento dell’associazione di promozione sociale TGS Eurogroup, promossa dall’Ispettoria Salesiana San Marco Italia Nord-Est.

Volontari per la sostenibilità
Venezia (Italia), 31/08-03/09/2023

Il fragile ambiente urbano di Venezia al centro di una laguna è stato scelto come luogo ideale per sviluppare un confronto sui temi della sostenibilità. I partecipanti avranno l’opportunità di conoscere il progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”, spunto per un dibattito culturale su sostenibilità, tematiche ambientali, sociali e di governance e ai partecipanti verrà chiesto di suggerire possibili azioni che consentano una crescita sostenibile del territorio. L’attività includerà incontri con rappresentanti delle amministrazioni locali e associazioni giovanili di volontari, seguiti da sessioni di workshop in contesti non formali.
Al seminario “Volontari per la Sostenibilità”, presso la residenza Domus Civica di Venezia, partecipano 26 volontari da tutta Europa, giovani tra i 18 e i 30 anni selezionati dagli 8 partner di progetto: TGS Eurogroup, Turismo Giovanile e Sociale, Salesiani per il Sociale (Italia), Don Bosco Volunteers (Austria), Aktionszentrum Benediktbeuern (Germania), Confe Don Bosco (Spagna), Bosco Base (Belgio), Youth to Connect, (Paesi Bassi), Salesian Pastoral Youth Service (Malta).  Il gruppo di facilitatori e trainer è formato da staff e volontari provenienti da Spagna, Olanda, Belgio e Italia.
La sessione introduttiva, che si terrà presso la sede di The Human Safety Net alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco, propone un dialogo tra giovani volontari e istituzioni locali, alla presenza di rappresentanti del Comune di Venezia e della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità. Una serie di laboratori e attività sul campo sono coordinati da TGS Eurogroup in collaborazione con l’associazione Venice Calls.

 

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Mostra del Cinema di Venezia, i CGS presenti con il Laboratorio Nazionale e come giuria del Premio Lanterna Magica 2023

Rinnova la sua presenza al Lido per la 80° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2023),  il gruppo CGS APS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), con il lavoro di animazione culturale legato all’approfondimento critico del linguaggio cinematografico e della recensione web promosso all’interno del Laboratorio Venezia Cinema.

E’ uno step qualificante del percorso di formazione nazionale CGS, riservato agli animatori culturali dai 18 anni in su e modificatosi nel corso dei suoi quarant’anni di vita, fino alla formula oggi rivolta soprattutto ai giovani e attenta alla divulgazione via web della cultura cinematografica. Ottimale la cornice del Festival del Cinema più prestigioso e “antico” del mondo, che quest’anno celebra i suoi 91 anni, in particolare per l’opportunità di parteciparvi dalla prospettiva privilegiata di accreditati.  

Da 26 anni, inoltre, il gruppo partecipante al laboratorio ricopre anche il ruolo di Giuria del Premio Lanterna Magica, riconosciuto dalla Mostra del Cinema fra i Premi collaterali, assegnato dai Cinecircoli Giovanili Socioculturali alla pellicola più significativa per tematiche vicine al mondo dei giovani, collegate all’educazione e alla crescita personale.

Quest’anno al Laboratorio si alterneranno ventisei operatori culturali, distribuiti in due turni, provenienti da Marche, Liguria, Lombardia, Sardegna, Veneto e Puglia, tutti animatori della comunicazione e della cultura appartenenti agli ambienti salesiani dei CGS, in maggioranza di età compresa tra i 18 e i 29 anni. 

A guidare il gruppo CGS durante i lavori del Laboratorio Venezia Cinema 2023 e a coordinare l’attività di redazione e di giuria del Premio Lanterna Magica saranno i responsabili Alberto Piastrellini, Nadia Ciambrignoni e le consigliere nazionali Raffaella Zoppi e Irene Sandroni, con la supervisione della presidenza nazionale.

Al di là della visione dei film in programma nelle varie sezioni della Mostra, i giovani saranno coinvolti in un quotidiano confronto a più voci con gli scenari culturali della contemporaneità, anche attraverso una formazione operativa sul linguaggio del Cinema, che si concretizzerà nella produzione di recensioni e schede filmiche pubblicate quotidianamente nella sezione “Fuori dal coro” del sito www.sentieridicinema.it e fruibili immediatamente dopo la presentazione delle pellicole. Su tale sito, nell’ambito del progetto “Sentieri di Cinema” riconosciuto e sostenuto dalla Regione Marche, vengono regolarmente raccolti  i materiali critici prodotti dal laboratorio CGS a Venezia e la documentazione fotografica dell’evento. Alcuni responsabili, pertanto, presteranno il loro supporto da remoto in un collaudato lavoro di redazione online.

Le attività, propedeutiche all’acquisizione e alla maturazione di competenze specifiche, avranno ricadute pratiche nella programmazione di Sale della Comunità, nell’organizzazione di rassegne cinematografiche, nell’animazione di cineforum e attività formative legate ai linguaggi dei nuovi media così come nel più ampio lavoro di coordinamento di giurie giovanili in occasione di altri eventi nazionali, ad esempio il Giffoni Film Festival.

Sempre a cura dei giovani animatori culturali sarà la gestione della comunicazione social sulle pagine Facebook e Instagram di CGS Nazionale, CGS Marche e CGS Dorico.

Centro Nazionale Opere Salesiana, ingresso del nuovo direttore don Elio Cesari

Lunedì 28 agosto, nella cappella del Centro Nazionale Opere Salesiane di Roma, c’è stato l’ingresso del nuovo direttore, don Elio Cesari. La celebrazione è stata guidata dall’ispettore della Circoscrizione Italia Centrale, don Stefano Aspettati alla presenza del Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Godoy, dell’ispettore della Lombardia Emilia Romagna, don Roberto Dal Molin e i salesiani della comunità del Pio XI.

“Il fulcro della tua missione è la comunione, abbiamo bisogno di camminare insieme, di fare comunità – ha detto don Stefano Aspettati durante l’omelia -. Noi abbiamo un compito grande nel mettere insieme gli ambienti in una unica visione salesiana, che stia in un dialogo dove tutti possano avere la voce per costruire questa visione unitaria. L’obiettivo è sempre lo stesso. Chi ce lo fa fare? Il Signore e i giovani, soprattutto i più poveri e abbandonati”.

Don Godoy ha richiamato il filo rosso che percorre il centro nazionale per spiegare il senso della continuità: “Il filo rosso e d’oro che percorre tutta la casa è importante perché nel momento in cui una persona sostituisce un altro mette al centro la continuità. Ecco qual è il significato del filo: garantisce la continuità anche con persone diverse e parte dalla fede, da Cristo. Il filo è il collegamento tra tutti quelli che lavorano, qui per un progetto che è iniziato prima di don Roberto e che proseguirà anche dopo don Elio. Il progetto garantisce la continuità: tu, don Elio, devi garantire questo, restando fedele ai destinatari e al nostro carisma”.

Comunicato Agorà della parità: riconoscimento percorso abilitante paritarie

Pubblichiamo il comunicato di Agorà della Parità.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, avevano già espresso grande apprezzamento in merito al testo dell’emendamento al DL 75/23 (cd. PA bis) presentato da alcuni deputati della maggioranza di Governo perché finalmente riconosceva la professionalità maturata dai docenti negli anni di servizio svolti anche nella scuola paritaria ai fini dell’acquisizione del titolo abilitante rilasciato dalle Università previsto dal DL 36/2022.

Ieri le commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati hanno definitivamente approvato alcuni degli emendamenti presentati dai parlamentari e con un atto di profonda attenzione al mondo delle scuole paritarie hanno previsto “percorsi di abilitazione del personale precario della scuola, sia statale sia paritaria, valorizzando per entrambe le categorie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione ai fini dell’accesso ai percorsi di abilitazione da 30 CFU: sarà necessario per partecipare aver svolto sevizio per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi.” (sempre dal Comunicato Stampa del Ministero Istruzione e Merito).

L’emendamento suddetto mette fine alla lunga attesa di un percorso abilitante per i tanti docenti che da anni insegnano nelle scuole paritarie e che non sono stati fino ad oggi riconosciuti idonei perché sprovvisti di titolo abilitante.

Con la Conversione in Legge del dl Pa Bis, per tali docenti, si apre perciò un nuovo orizzonte: conseguire a breve un titolo abilitante e venire stabilizzati con contratti a TI nelle scuole dove lavorano potendo così garantire continuità didattica ai loro studenti.

L’emendamento inoltre tutela, ai soli fini del riconoscimento o del mantenimento della parità, anche le scuole paritarie: “poiché l’avvio dei percorsi abilitanti necessiterà di tempo per entrare a pieno regime e soddisfare, anno per anno, la richiesta di abilitazioni da parte di tutti gli interessati, si prevede che per i prossimi tre anni, nei casi in cui non si renda possibile l’iscrizione ai percorsi abilitanti per difetto dell’offerta formativa, ai soli fini delle procedure di riconoscimento delle scuole paritarie, si possa prescindere dal possesso dell’abilitazione da parte dei docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.” (sempre dal Comunicato Stampa del Ministero Istruzione e Merito).

Il dialogo tra il Ministro in persona, i suoi tecnici, le associazioni scriventi, insieme al network Ditelo sui Tetti, ha portato ad un risultato straordinario per il quale ringraziamo, in particolare, a nome delle scuole paritarie, dei docenti che in esse operano, degli studenti che le frequentano e delle famiglie che le scelgono, il Ministro Valditara per la determinazione con cui ha voluto risolvere e colmare una discriminazione che si protraeva da troppi anni e la maggioranza di governo che lo ha sostenuto.

Ora auguriamo un proficuo lavoro ai due Ministeri, Istruzione e Merito e Ricerca, perché il DPCM attuativo della Riforma della formazione iniziale dei docenti renda operativi a breve i percorsi, sia per il regime transitorio sia per la loro attuazione a regime.

Visto l’importante risultato, ci permettiamo da ultimo di riporre all’attenzione dei due suddetti Ministeri le difficoltà degli ultimi anni, riscontrate dalle scuole statali e paritarie, a reperire insegnanti abilitati per la scuola dell’infanzia e primaria.

Chiediamo che tale difficoltà possa trovare, attraverso le forme di dialogo avviate, soluzioni condivise a garantire il servizio anche per gli alunni di tali comporti del sistema nazionale d’istruzione.

28 luglio 2023

 AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini, Presidente nazionale FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale

FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale

Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato

Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale