“La celebrazione dei Sacramenti per i giovani”: dialogo con suor Elena Massimi

La Celebrazione dei sacramenti non è più il centro della vita dei giovani e, potremmo dire, nemmeno più il centro della vita delle Comunità Educative Pastorali. Don Bosco, d’altro canto, è il santo dell’immenso valore educativo dell’Eucaristia e della Confessione. Dove si è inceppato il meccanismo? Quali vie di dialogo tra la vita giovanile oggi e la vita sacramentale? Perché farsi queste domande? Dove intervenire per rianimare il dialogo tra liturgia e giovani, tra liturgia e CEP?

Sono solo alcune delle domande alle quali cercherà di rispondere suor Elena Massimi, Figlia di Maria Ausiliatrice, docente di Teologia Sacramentaria e Liturgia, responsabile nella CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per la sezione Musicale dell’Ufficio Liturgico Nazionale Sacra e Presidente dell’Associazione Professori di Liturgia: ne verrà fuori un dialogo schietto e profondo sulle potenzialità pastorali della Liturgia e sulle fatiche che siamo chiamati ad affrontare come educatori dei giovani. Questa la traccia e la protagonista del sesto e ultimo incontro di sabato 15 aprile dalle 9 alle 10,15 sulla pagina Facebook dei Salesiani Italia e sul canale YouTube dell’Ispettoria meridionale. L’incontro, che fa parte del ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”, approfondisce la seconda linea del Rettor Maggiore dopo il CG28. Tali momenti di formazione permanente sono promossi dalla Conferenza delle Ispettoria d’Italia – Settore formazione e dal Centro Studio dell’Opera dei Tabernacoli Viventi. Il tema di approfondimento di questo mese sulla passione del da mihi animas è “Essere educatori al dialogo con Dio nella celebrazione dei sacramenti”.

“Una mano che sostiene”: i Salesiani Cooperatori partecipano all’iniziativa di solidarietà di Cattolica Assicurazioni

Una mano a chi sostiene” è l’iniziativa di solidarietà online dedicata agli Enti Non Profit. Un bando promosso da Fondazione Cattolica e Cattolica Assicurazioni per sostenere progetti di enti non profit che promuovono inclusione e coesione sociale, con una donazione complessiva di 500 mila euro.

L’Associazione dei Salesiani Cooperatori partecipa con il progetto DBGIOVANI.COM, finalizzato ad aiutare i giovani ad abitare il mondo digitale da buoni cristiani e onesti cittadini formandoli ad una comunicazione sana e costruttiva.

Per vincere, il progetto deve venire selezionato grazie ai voti degli utenti, le modalità di voto sono le seguenti:

  1. Visitare la pagina dedicata all’iniziativa sul sito di Cattolica Assicurazioni CLICCANDO QUI.
  2. Inserire nome, cognome e indirizzo email.
  3. Votare!
  4. Controllare la posta elettronica: arriverà una mail per convalidare il voto, basterà cliccare sul pulsante al suo interno per confermare il voto.
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Italia – La missione spaziale della Santa Sede e dell’Agenzia Spaziale Italiana “Spei Satelles” sarà in orbita con il logo dello IUSVE

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Venezia) – Messaggi di speranza per tutta l’umanità, mandati in missione in orbita nell’immensità dello spazio. E questi messaggi sono racchiusi in oggetti immensamente piccoli: un nanolibro a sua volta spedito con un nanosatellite. Nel terzo anniversario della Statio Orbis – del 27 marzo 2020, quando il Papa aveva implorato la fine della pandemia con la sua preghiera solitaria in una piazza San Pietro sferzata dalla pioggia –, è nata la missione spaziale “Spei Satelles”, da un’idea di monsignor Lucio Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale italiana, il Politecnico di Torino, l’Istituto di Fotonica e nanotecnologie del Centro Nazionale delle Ricerche e ancora l’Apostolato digitale di Torino. In questo storico evento, il logo ufficiale della missione è firmato dallo IUSVE, e in particolare dalla studentessa Marica Padoan il cui progetto ha incontrato il favore del gruppo di lavoro di “Spei Satelles” e che dunque accompagnerà in orbita il messaggio di speranza.

Tutto è cominciato nel gennaio 2023 quando “Cube Radio”, emittente accademica dello IUSVE, ha raccolto una rassegna di opere d’ingegno prodotte in ambito didattico denominata «Seeds of hope» (Semi di speranza), e ha selezionato oltre al logo di Marica, quelli di Anna Betteti e Margherita Girardi per un’ipotetica missione virtuale riguardante il lancio di un satellite. Le caratteristiche della missione rispecchiavano, in parte, quelle di “Spei Satelles”.

“Ho progettato il logo a patire da alcune suggestioni della Gestalt applicate al disegno – spiega Marica Padoan – ho cercato un risultato complessivo che avesse più efficacia della somma dei vari elementi inseriti. Il logo unisce la terra al cielo, la fatica dei giorni vissuti durante la pandemia alla speranza che non ha confini”. Manuel Masiero, uno studente di Comunicazione dello IUSVE, ha realizzato inoltre il video esplicativo della missione. Partendo da illustrazioni che raccontano la Statio Orbis, ha narrato le tappe del progetto. “Il laboratorio digitale che abbiamo allestito all’interno di Cube Radio – spiega Marco Sanavio, Direttore dell’emittente dello IUSVE – ci ha consentito di contribuire efficacemente alla narrativa della speranza che già avevamo iniziato con i nostri podcast il 27 marzo del 2020”. Ha contribuito alla comunicazione del progetto anche Matteo Contarin, videomaker ufficiale di Cube Radio che ha ora il compito di realizzare lo storytelling video della missione, a partire dal 27 marzo.

“L’essere stati coinvolti in questo progetto – conclude don Nicola Giacopini, Direttore dello IUSVE – ci ha consentito di contribuire ad una missione che porta speranza anzitutto qui sulla terra, oltre che proiettarla oltre i confini dell’orizzonte. I nostri studenti e laureati in Comunicazione hanno avviato forme di ascolto molto attivo per riuscire a esprimere i concetti chiave della missione tramite la grafica, le immagini, la comunicazione digitale”.

Il logo richiama innanzitutto le iniziali di “Spei satelles” il custode della speranza. Le due lettere “S”, disposte in maniera speculare, indicano la complementarietà di “terra” (la semicirconferenza inferiore) e “cielo” (la semicirconferenza superiore), oltre a segnare l’orbita del satellite attorno al nostro pianeta. Un’altra traccia orbitale più esterna, tratteggiata, composta da 59 linee tante quante i grani del rosario, unisce tre forme: la croce (con i lati ricurvi quasi a rappresentare una stella), elemento più grande e importante dei tre, che indica la presenza di Cristo Salvatore e Signore dell’Universo; la stella a 12 punte, a simboleggiare la presenza della Vergine Maria coronata da 12 stelle (Ap 12,1); il triangolo più piccolo, che nella forma richiama quella della croce richiama la figura del Santo Padre mentre sale i gradini del sagrato di Piazza San Pietro durante la “Statio Orbis”. I tre puntini che compaiono a scavalco della traccia orbitale più esterna sono segno della presenza della Trinità nell’universo, come pure il triplice annuncio della passione, morte e risurrezione nei vangeli sinottici, messaggio che dona speranza all’umanità.

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CNOS-FAP partecipa al progetto GreenVETAfrica, il primo programma transcontinentale di formazione professionale e innovazione nella gestione ecosostenibile dei rifiuti in Africa

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-FAP sul progetto progetto biennale Erasmus+ GreenVETAfrica.

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La Commissione Europea ha co-finanziato con 360,000 euro GreenVETAfrica, un progetto biennale Erasmus+ per promuovere un percorso tecnico professionale per giovani disoccupati in Nigeria e Ghana in due centri di formazione locali. Il progetto è sviluppato da un consorzio che conta tre partner europei – AREA (Italia), Federazione CNOS-FAP (Italia) e Asociación Mundus (Spagna); e quattro partner africani – Whizzy Academy e Presbyterian Relief Services And Development (Ghana),Pan Atlantic University Foundation e Lagos Waste Management Authority (Nigeria).

L’ambizione del progetto è di contribuire alla Transizione Verde e Digitale (Twin Transition) in linea con gli ambiziosi obiettivi ambientali del Green Deal europeo e del partenariato strategico Europa – Africa. Questa doppia transizione è la chiave per adottare un modello di sviluppo circolare, trasformando catene del valore industriali lineari per ridurre al minimo gli sprechi e l’inquinamento, fare un uso migliore dei rifiuti prodotti e garantire standard ambientali. Questa transizione richiede professionisti qualificati a tutti i livelli. Il progetto intercetta l’assenza di profili tecnici, in Africa Occidentale (in Nigeria, Ghana in particolare) dove gli studi ambientali e la formazione tecnologica sono offerti esclusivamente a livello universitario e non esistono programmi per formare profili tecnici che rispondano alle offerte di lavoro nel settore ambientale, in particole nella gestione dei rifiuti.
GreenVETAfrica intende rafforzare le capacità formative degli istituti tecnici partner del progetto, definire un innovativo programma di formazione professionale per la gestione dei rifiuti verdi e la micro imprenditorialità, che sarà sperimentato con 100 studenti nei due paesi. Al termine dell’attività formativa il progetto faciliterà l’ingresso degli studenti nel mercato del lavoro attraverso momenti di incontro con le aziende attive nella raccolta, trasformazione e riciclo dei rifiuti urbani e industriali. Il materiale didattico sarà poi reso disponibile online per promuovere la replicabilità del programma in altre scuole e paesi.

Il consorzio è guidato da AREA, una PMI friulana, fondata da Adriano Mauro, un imprenditore con circa 30 anni di esperienza nell’area ricerca e sviluppo industriale. AREA è specializzata nell’attività di trasferimento tecnologico tra l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente e può contare su un team internazionale multisettoriale. “Siamo molto fieri di questo progetto, nato grazie ad una solida conoscenza della realtà e dei bisogni del mercato del lavoro in Africa Occidentale e da una rete di partner internazionale di altissimo livello. Il nostro team è già al lavoro per coordinare le attività del progetto e avremo anche l’opportunità di testare una soluzione digitale immersiva per la formazione a distanza che stiamo sviluppando.” Adriano Mauro, fondatore di AREA e coordinatore del progetto.

Per saperne di più www.greenvetafrica.eu Social media https://twitter.com/GreenVETAfrica

 

Aperte le iscrizioni alla Su e Zo per i Ponti di Venezia 2023

Giunta alla 43° edizione, la Su e Zo per i Ponti di Venezia è divenuta negli anni un appuntamento fisso nel calendario degli eventi veneziani. Si tratta di una passeggiata di solidarietà che rappresenta un invito a ritrovarci a vivere una giornata assieme, in gruppo, in famiglia, con la scuola, con l’oratorio o la parrocchia di appartenenza, con  l’associazione o il gruppo sportivo di cui facciamo parte. Assieme, a godere di una giornata all’aria aperta alla scoperta di Venezia nei suoi luoghi più caratteristici e meno esplorati dal turismo di massa: una proposta all’insegna del turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio.

Quest’anno lo slogan della Su e Zo per i Ponti recita “Meraviglia da condividere”: la Città di Venezia è, di per sé, una meraviglia da condividere se prepariamo il nostro animo alla ricerca della vera essenza di questa città unica al mondo, se desideriamo veramente andare alla scoperta delle sue architetture e delle sue opere d’arte. L’invito è di lasciarsi meravigliare dai luoghi meno noti della città, meno affollati e prevedibili, ma proprio per questo più veri e autentici.

Due i percorsi possibili tra cui scegliere: il percorso completo di 11 km con 42 ponti, con partenza e arrivo in Piazza San Marco, e il percorso breve di 5,4 km con 19 ponti, indicato in particolare per le scuole dell’infanzia e primarie, con partenza dal Porto di Venezia e arrivo in Piazza S. Marco. Una grande novità per l’edizione 2023: l’Arsenale di Venezia torna a spalancare le sue porte ai partecipanti della Su e Zo. Sarà presente un ristoro per ciascuno dei due percorsi: in Parco Savorgnan per il percorso completo e al Porto di Venezia per il percorso breve.

Il costo del cartellino di partecipazione in prevendita è di € 8,50 a persona (€ 9,50 il giorno della manifestazione, salvo esaurimento dei cartellini disponibili) e come per ogni edizione ogni eventuale utile sarà devoluto in beneficenza, quest’anno a favore della Missione Salesiana di Quebrada Honda, Perù. Sarà possibile sostenere la missione in Perù anche acquistando la Tshirt solidale dell’evento: per ogni capo venduto si devolverà un euro in beneficenza.

Ad ogni partecipante una medaglia da collezione e per i gruppi oltre i  50 iscritti una targa in ceramica artigianale. La Targa e la Medaglia della Su e Zo per i Ponti di Venezia 2023 sono un omaggio al Teatro La Fenice, nel sestiere di San Marco. I premi speciali per i gruppi più numerosi sono come tradizione espressione dell’arte vetraria veneziana.
La Santa Messa della Su e Zo, che tradizionalmente segna l’inizio della manifestazione, è celebrata alle ore 8.30 in Basilica San Marco.

Le partenze, in contemporanea da Piazza San Marco per il percorso completo e dal Porto di Venezia per il percorso breve, sono previste dalle ore 9.30 alle ore 11.00 e sono scandite in base alla fascia oraria prescelta in fase di  iscrizione: 9.30, 9.45, 10.00, 10.15, 10.30, 10.45, 11.00.

Premio per le Scuole “Don Dino Berti”
Grazie al premio intitolato al fondatore della manifestazione, a tutte le scuole di ogni ordine e grado che  parteciperanno con oltre 100 iscritti (tra alunni, genitori, insegnanti e simpatizzanti) sarà consegnato un buono spesa per l’acquisto di materiale didattico o sportivo del valore di € 200,00 (da 100 a 150 iscritti) o € 350,00 (a partire da 151 iscritti). Le scuole a cui è assegnato il premio possono incrementare il buono spesa di € 50,00 se uno o
più studenti del gruppo scolastico prendono parte al concorso video “Corto in Corsa”. Iscriversi in anticipo conviene!
Chi prenota i biglietti in fase di preiscrizione beneficia della quota d’iscrizione ridotta: un invito a coinvolgere per tempo i propri amici, familiari o compagni di scuola a formare assieme i gruppi che prenderanno parte alla Su e Zo.

Preiscrizioni individuali e di gruppo: € 8,50
– sul sito web www.suezo.it e presso i punti vendita autorizzati
Iscrizioni individuali il giorno dell’evento: € 9,50
– presso le biglietterie Su e Zo in Piazza S. Marco e alla Stazione FS S. Lucia
Biglietto vaporetto ACTV imob A/R: € 4,50
– tariffa agevolata – valido solo il giorno dell’evento
Termine ultimo per le preiscrizioni:
– Gruppi a partire da 50 iscritti: entro domenica 2 aprile 2023
– Iscrizioni individuali: entro domenica 9 aprile 2023

La manifestazione è organizzata e promossa dall’associazione TGS Eurogroup insieme a:
A.Ge.S.C. (Associazione Genitori Scuole Cattoliche)
C.T.G. (Centro Turistico Giovanile)
Ex Allievi Don Bosco
F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne)
NOI Associazione
Salesiani Cooperatori
Associazione Salesiani Cooperatori
con il Patrocinio di Regione Veneto, della Città Metropolitana di Venezia, del Comune di Venezia, della Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e dell’Ufficio Nazionale CEI per la Pastorale del Turismo, Tempo Libero e Sport, in collaborazione con il Settore Programmazione e Gestione degli Eventi e Tutela delle Tradizioni e il Servizio Comunicazione turistica del Comune di Venezia.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito-web dell’evento on line all’indirizzo
www.suezo.it, scrivere a info@suezoperiponti.it o visitare i canali social Facebook e Twitter.

Il Consiglio mondiale dei Salesiani Cooperatori si ritrova a Roma per programmare il prossimo triennio

Presso l’Istituto Salesiano Pio XI, dal 16 al 19 marzo 2023 si è svolto l’incontro del Consiglio Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori.
A questo incontro hanno partecipato i Consiglieri Mondiali delle 11 regioni in cui è suddivisa l’Associazione. Le regioni raggruppano 102 nazioni.
Vari argomenti hanno impegnato i partecipanti in questi giorni.
Come ormai tradizione degli incontri del Consiglio che si svolgono in presenza, oltre a svolgere attività proprie del Consiglio, si sono tenuti anche due momenti di formazione animati dai Delegati Mondiali, Sig. Dun Nam Nguyen e Sr. Lucrecia Uribe.
Nel primo momento si è riflettuto personalmente ed in gruppo sulla relazione, presentata dal Dott. Pierluigi Dovis, Direttore della Caritas Diocesana di Torino, durante la tavola rotonda svoltasi nelle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana svolte a Valdocco lo scorso gennaio.
Il secondo momento il Consiglio è stato in visita presso la Basilica del Sacro Cuore per conoscere particolari aspetti della presenza di Don Bosco a Roma.
C’è stata anche la partecipazione di Maria Rita Scrimieri che ha presentato la figura di Vera Grita, Salesiana Cooperatrice, della quale è in corso la causa per la canonizzazione.
Con la conduzione degli altri momenti da parte di Antonio Boccia, Coordinatore Mondiale, il Consiglio ha cominciato ad elaborare il tema e lo svolgimento del prossimo triennio 2023-2026 in preparazione della celebrazione del 150° dell’approvazione, da parte della Santa Sede, dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori, oltre che cominciare a pensare al VI Congresso Mondiale.
Dopo le comunicazioni di Carlo Pellegrino, Segretario e Raul Abad Fernandez, Amministratore, si sono conclusi i lavori del Consiglio Mondiale che il 19 marzo ha partecipato all’Angelus in Piazza San Pietro, ricevendo il saluto da parte di Papa Francesco.
L’attuale Consiglio nel corso del 2022 si è praticamente tutto rinnovato. Sono stati presenti:
Barbara Klose, Regione Europa Centro Ovest
Blazkca Merkac, Regione Europa, Centro Est
Borja Perez Galnares, Regione Iberica
Darlene Reis, Regione Brasile
Deliana Almendras, Regione Pacifico Caribe Sur
Italo Canaletti, Regione Italia Medio Oriente Malta
Martin Calderon, Regione Interamericana
Miguel Zevrnjia, Regione America Cono Sur
Patrick Hinvi, Regione Africa Francofona
Philp Yu, Regione Asie Est Oceania
Antuvan DS, Consigliere uscente della Regione Asia Sud che ha presentato Devasia Kuriakose, nuovo Consigliere.
Che, pur incontrandosi per la prima volta in presenza, hanno subito manifestato familiarità e intesa.

Eucaristia e giovani, sabato 25 marzo incontro per il ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”

Un giovane desidera l’Eucaristia ma, normalmente, non lo sa. La Celebrazione Eucaristica è quanto di più prezioso i Salesiani possono offrire ai giovani, eppure la mediazione educativa risulta spesso neutrale rispetto a Gesù Eucaristia che don Bosco ha posto, con Maria, come colonna di salvezza. Con don Roberto Carelli cercheremo di riflettere sui passaggi logici che sono richiesti da un percorso educativo cristiano perché i giovani non solo sappiano che Gesù è importante, ma riconoscano il loro desiderio di essere in Comunione con Lui.

Questa la traccia del quinto incontro sabato 25 marzo dalle 9 alle 10,15 sul pagina Facebook dei Salesiani Italia e sul canale YouTube dell’Ispettoria meridionale . L’incontro, che fa parte del ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”, approfondisce la seconda linea del Rettor Maggiore dopo il CG28. Tali momenti di formazione permanente sono promossi dalla Conferenza delle Ispettoria d’Italia – settore formazione e dal Centro Studio dell’Opera dei Tabernacoli Viventi. Il tema di approfondimento di questo mese sulla passione del da mihi animas è “Come aiutare i giovani a scoprire la presenza di Gesù Eucaristia nella loro vita.

La Violetta di Don Bosco: Salesiani per il Sociale in 12 piazze italiane per sostenere il progetto “Tu per i bambini”

Spesso ci sentiamo in dovere di dimostrare pubblicamente la nostra generosità, ma come la violetta, il nostro aiuto può essere discreto e ancora avere un impatto significativo.
Non è necessario avere grandi risorse per fare la differenza, ma piuttosto l’intenzione e la volontà di fare qualcosa per gli altri.

Il 25 e 26 marzo 2023, saremo presenti nelle piazze, negli oratori e nelle parrocchie con le violette di Don Bosco, pronti a diffondere il messaggio di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi in difficoltà.

“Fare il bene senza comparire. La violetta sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo.”

La violetta di Don Bosco rappresenta proprio questo concetto: fare il bene senza cercare l’attenzione o il riconoscimento per le nostre azioni. La violetta è un simbolo di solidarietà e di sostegno per i bambini e i ragazzi delle Case Famiglia e delle Case Don Bosco in tutta Italia. Acquistando una violetta, si può contribuire in modo concreto al progetto “Tu per i bambini” e dare il proprio supporto a chi ne ha bisogno con una donazione regolare mensile. Sarai ogni giorno al fianco di bambini e ragazzi soli: tanti di loro hanno bisogno ora di qualcuno che li prenda per mano e li accompagni verso un futuro migliore.

Non perdere l’occasione di portare a casa la tua violetta e dimostrare il tuo supporto a chi ne ha bisogno. Come la violetta che si fa trovare grazie al suo profumo, il tuo gesto modesto può avere un impatto enorme sulla vita di molte persone.

“La prima felicità di un fanciullo è il sapere di essere amato.”

Questo è uno dei messaggi più importanti che Don Bosco ripeteva ed è questa sua straordinaria eredità che cerchiamo di portare ogni giorno, noi di Salesiani per il sociale, nelle nostre case-famiglia e nelle Case Don Bosco: far sentire affetto e amore ad ogni bambino a cui è stata portata via la gioia e la spensieratezza dell’infanzia.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, fiore e il seguente testo "Salesiani per sociale TU |BAMBINI La Violetta di Don Bosco Scegliendo la violetta di Don Bosco, sostieni il programma "Tu per bambini" aiutando, modo concreto insieme a noi, ambin ragazzi delle Case Famiglia delle Case Don Bosco di tutta Italia. Porta casa tua violetta e prenditi cura di lei. SABATO 25 MARZO dalle 9:00 alle 19:00 Piazza San Lorenzo Lucina DOMENICA 26 MARZO dalle 9:00 alle 19:00 Piazza San Lorenzo in Lucina € 12"

L’incontro annuale di CISI ECONOMIA a Cogne

A Cogne presso il Soggiorno Alpino Don Bosco, si sono riuniti dal 17 al 19 marzo gli Economi ispettoriali delle Ispettorie italiane e MOR per l’incontro annuale di CISI ECONOMIA esteso ai consulenti e ai dipendenti delle Ispettorie.

I temi trattati nel pomeriggio del 17 marzo sono stati:

  • sostenibilità delle comunità religiose
  • definizione delle caratteristiche del Bilancio consolidato delle Ispettorie italiane 2022

Nella mattina del sabato si sono approfondite tematiche giuslavoristiche, soprattutto con attenzione a meglio definire l’inquadramento di alcune figure all’interno delle Case salesiane.
Nel pomeriggio il gruppo di lavoro ha avuto l’occasione di effettuare una visita culturale presso il Castello di Fénis e di visitare la Casa salesiana di Chatillon, dove il direttore don Vincenzo Caccia e l’economo sig. Alessandro Parolini hanno illustrato nel dettaglio le varie attività formative, didattiche e pastorali condotte dall’Opera salesiana. La giornata si è conclusa con la cena presso la Casa salesiana.

Nel mattino della domenica i lavori sono continuati suddivisi per gruppi (Economi ispettoriali e tecnici), al fine di predisporre alcune linee di lavoro da sviluppare nei prossimi mesi sui temi di contabilità e diritto del lavoro.

 

Seguire l’innovazione nella didattica e nella formazione professionale: le sfide per i Salesiani dopo Didacta

Dall’8 al 10 marzo, nella Fortezza Da Basso a Firenze , i Salesiani in Italia hanno partecipato a Didacta, la principale fiera sull’innovazione del mondo della scuola.

Con uno stand animato da CNOS-FAP e CNOS-Scuola, i Salesiani hanno potuto presentare la loro offerta formativa anche attraverso workshop e convegni.

“È importante per noi essere qui a Didacta perché come CNOS-FAP abbiamo bisogno di innovare il nostro modo di fare formazione, di stare la passo dei tempi per rendere i giovani sempre pronti ad affrontare le sfide nuove, con i valori antichi che la tradizione porta con sé”, ha detto don Fabrizio Bonalume, direttore generale del CNOS-FAP.

“Il 90% delle persone che è passato al nostro stand ha avuto un aggancio con i salesiani: sono stati exallievi, o hanno un familiare che frequenta le scuole o l’oratorio. I docenti e le maestre ci chiedono come abbiamo attualizzato il nostro sistema attraverso progetti concreti sull’innovazione, come l’educativa digitale – spiega invece don Stefano Mascazzini, Presidente nazionale del CNOS Scuola – Salesiani per la scuola. – Noi ci presentiamo come Salesiani di Italia con il FAP ed è importante per noi che formazione e istruzione siano visti dalle persone come un’unica cosa, e la nostra presenza dà l’idea di quanto in questi anni il sistema preventivo sia attuale per i docenti che vengono a visitare questa fiera. Il sogno che abbiamo è che le persone sappiano che il sistema preventivo di Don Bosco è vivo e opera in più di 144 scuole e in 62 CFP, con un numero considerevole di alunni”.

Il workshop “Educazione e innovazione”, svolto il 9 marzo, ha voluto presentare l’esperienza salesiana nel sistema scolastico formativo. Uno dei momenti di approfondimento è stato quello di presentazione dell’esperienza della scuola digitale di Sesto San Giovanni, tenuto da Tommaso Franchini, docente scuola secondaria e  responsabile della didattica ed educativa digitale, membro della consulta Scuola-IEFP per l’Ispettoria Lombardo Emiliana e da Raffaele Gallo, docente e animatore digitale.

“Dopo Didacta – spiega Tommaso Franchini –  la sfida della scuola salesiana è quella di proseguire in questa direzione, quindi trovare i nuovi punti, i nuovi cambi di paradigma che aspettano la scuola come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, integrarle nelle nostre lezioni per dare sempre di più ai ragazzi nella loro corsa verso il domani”.

“Il servizio dei Salesiani a favore dei giovani nella Scuola e nella Formazione professionale”, è stato invece il titolo del panel tenuto da don Fabio Attard, coordinatore formazione salesiani e laici in Europa. “La presenza dei giovani nelle nostre scuole salesiane continua a richiamare quello che la loro storia ha richiamato a Don Bosco: grande attenzione alla loro storia, al contesto che vivono, la grande capacità nostra di saperli incontrare là dove si trovano e la nostra capacità di offrire loro tutte le opportunità possibili per un futuro dignitoso che abbia la dimensione culturale, umana, raffinata, come anche quella valoriale”.

Didacta è anche l’occasione per tessere una rete di relazioni, come racconta Fabrizio Tosti, direttore nazionale dell’offerta formativa del CNOS –FAP:  “Questo è un momento per creare relazioni, reti e sinergie tra istituzioni educative ma soprattutto, per la formazione professionale, con i fornitori di tecnologia che possono diventare contatti di eccellenza per i nostri CFP, con tanti fornitori stiamo già programmando appuntamenti futuri per collaborare. Il significato della presenza salesiana a Didacta è continuare a percorrere il solco tracciato già da Don Bosco: per lui l’innovazione nei primi laboratori creati nella Torino nel 1850 era l’elemento fondamentale”. E conclude: “Le persone che incontriamo mostrano stupore e meraviglia perché non conoscono la Formazione Professionale così come è strutturata da noi salesiani, poi ci chiedono dove siamo presenti, se tutti possono accedere ai nostri percorsi e se è previsto l’accompagnamento dei ragazzi nel mondo lavorativo”.

Quello che verrà dopo Didacta lo delinea Luca Caputo, Segretario nazionale Area Digitale CNOS-FAP: “La sfida che attende CNOS-FAP dopo Didacta è quella di approfondire ulteriormente l’educativo digitale così come lo abbiamo introdotto più di dieci anni fa per farlo diventare una scelta di sistema di sistema vincente, attuale e concretamente realizzata dal maggior numero possibile dei nostri centri”.

Per don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane, la partecipazione dei Salesiani a Didacta serve a “presentare ed esporre le idee e le belle esperienze in atto nelle nostre realtà scolastiche e di formazione professionale in Italia e lasciarci contagiare dalle idee che nell’innovazione della scuola ci sono oggi in Italia. Una bella e ricca esperienza di presentazione e di contagio”. Quello che invece il mondo salesiano può portare a casa è il “contagio” di altre esperienze e idee, per fare in modo che “l’innovazione sia un riflesso della passione educativa che abbiamo e non andare a traino del moderno”.

Durante la fiera, l’ispettoria salesiana del Piemonte ha presentato l’esperienza Maker Lab allestiti in diversi Oratori grazie al progetto Labs To Learn che si propone di offrire una “seconda occasione” a minori e adolescenti a rischio di esclusione dai percorsi scolastici e formativi e promuovere il rafforzamento delle loro competenze logiche (STEM), delle life skills, dell’auto-stima, degli alfabeti indispensabili per la continuità formativa. Il progetto, finanziato da “Impresa Sociale con i Bambini” nell’ambito del Bando “Un Passo Avanti”, si sta realizzando nelle Case Salesiane dei territori di Torino, Bra, Vercelli, Alessandria e Casale, in partenariato con 9 Istituti Comprensivi e vede coinvolti, nell’ottica di un’alleanza educativa, gli educatori degli Oratori, i formatori delle sedi CNOS-FAP, i docenti delle scuole e le famiglie.

“Come Pastorale giovanile salesiana del Piemonte siamo contenti di questa presenza a Didacta, perché per la pastorale giovanile l’istruzione è fondamentale, e siamo contenti di esserci con un progetto che ha saputo mettere insieme tanti ambienti della nostra realtà, quello dell’oratorio con quello della scuola. Per dire che come salesiani riusciamo a curare meglio i ragazzi nel momento in cui riusciamo a prenderli nella loro integralità. Non solo una scuola secondo i canoni ordinari, non solo un oratorio che non sa interfacciarsi con il territorio ma mettendo insieme la sapienza dei due ambienti, ecco che siamo riusciti a esprimere qualcosa di nuovo con il progetto LabsToLearn di AGS e con il Maker Lab che presentiamo a Didacta”, dice don Alberto Goia, delegato di Pastorale Giovanile del Piemonte.

LabsToLearn con i Maker Lab ha intercettato molti dei giovani considerati in difficoltà: “Il mondo degli ultimi è un mondo che viene intercettato sia dall’oratorio che dalla scuola, quindi abbiamo provato a immaginare come questi due mondi – abbastanza istituzionali – potevano mettersi insieme per creare attorno a questi ragazzi un progetto unico che lavorasse insieme con loro a 360 gradi – racconta Valentina Bellis, responsabile dell’ufficio Emarginazione e Disagio giovanili del Piemonte – . Nascono così alcune sperimentazioni che noi abbiamo chiamato Maker Lab, dove proviamo a sperimentare dei luoghi dove la didattica diventa tempo libero e dove studiare diventa divertente e dove, come diceva Don Bosco, noi abbiamo dei ragazzi con l’intelligenza nelle mani, quindi li aiutiamo a creare dei prodotti e poi gli spieghiamo che proprio facendo quel lavoro che è divertente loro hanno appreso dei contenuti importanti della didattica. La presenza di un oratorio a Didacta, fiera per la scuola, è la classica innovazione che nasce più di cento anni fa, quella più grande che va riscoperta ogni giorno, ovvero la possibilità di stare in un luogo con altri ragazzi dove ci sono degli adulti significativi per la vita dei ragazzi e che sanno stare con loro, l’innovazione sta nel verbo “stare”, stare insieme”.

“Siamo qui a raccontare questi tre anni di progetto sulla lotta alla dispersione scolastica e contrasto alla povertà educativa, progetto che si avvale anche delle tecnologie digitale, in particolare nel nostro Maker Lab abbiamo provato a lavorare con la didattica digitale, con la robotica e i Lego Spice per lavorare sull’apprendimento laboratoriale. Ci sono anche dei ragazzi che hanno lavorato sui Maker lab per far vedere a tutti il percorso che hanno fatto”, conclude Alessandro Brescia, responsabile del progetto LabsToLearn.

 

 

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